Visualizza Versione Completa : Saltellamento ruota anteriore / setting troppo rigido
Simone1982
17/10/2009, 15:41
Ho aperto una discussione sulla sezione problemi tecnici:
http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/problemi-consigli-tecnici-generici/110174-saltellamento-ruota-anteriore.html
Provo a postare anche qui per vedere se qualche Daytoniano ha avuto / risolto questo tipo di problema. Io peso 90 Kg.
Riassumo brevemente:
Ho provato rispetto ai setting originari ad allentare di 2/3 click la compressione e di 1 l'estensione perché la moto sullo sconnesso è troppo rigida; risultato: le asperità venivano assorbite bene ma mi è successo 6 7 volte nella stessa uscita di frenare (senza staccare come un animale) e di sentirmi la ruota anteriore saltellare; con i setting originari mi era già capitato un paio di volte ma in tutta la stagione e non gli avevo dato un gran peso.
Prove fatte dopo i consigli sull'altra discussione (copia / incolla del mio ultimo post):
Ho legato due fascette di stoffa ad uno stelo della forcella. Uno l'ho usato per vedere il massimo affondo e l'ho lasciato li, l'altro per vedere quanto si distanziava dal massimo affondo quando non stacchi come un animale.
Il massimo affondo sta a 2cm dalla base dello stelo. Nell'utilizzo normale (sia dopo qualche curva che frenando poco senza staccare diciamo) il punto di "lavoro" si trovo a 3,5 cm, quindi solo 1,5 cm sopra il massimo affondo!
In discesa questa cosa è ancora più accentuata a causa del carico ancor maggiore sulla ruota anteriore.
Comunque, ho provato ad irrigidire la compressione, irrigidire il precarico; la soluzione più rigida provata è stata +3 tacche di precarico e 2/3 click + chiusa la compressione rispetto ai setting originali. Il punto di lavoro della forcella si è alzato, mi sembrava di sentire anche più il posteriore, ma il problema originario, cioè la moto un bastone sullo sconnesso anche leggero è drammaticamente peggiorato e comunque frenando si arriva ugualmente fino in fondo o comunque molto molto vicino.
Alla fine la soluzione per cui ho optato è stata +2 tacche di precarico e -1 click in compressione e estenzione rispetto ai setting originari; con questi setting valgono le misurazioni scritte sopra: 2 e 3,5 cm.
Dunque è corretto dire che non c'è altra soluzione che quella di cambiare le molle con altre più rigide in modo da avere le idrauliche non troppo strette per assorbire le asperità ma cmq un punto di lavoro più alto nella forcella?
Il problema non sono le molle, ma l'idraulica, e l'assetto della moto.
Il fatto che la senti dura sulle sconnessioni, dipende in primo luogo dalla posizione di guida e dall'assetto della motocicletta che inesorabilmente trasferisce la maggior parte del peso sull'anteriore quando non si è in accelerazione e ti restituisce ogni colpo sulle braccia. E' inevitabile, ok che la forcella non è l'Ohlins montata sulle Aprilia, ma la Daytona non potrà mai essere comoda e assorbire le asperità sull'avantreno come una naked in cui l'assetto della moto è di gran lunga più sbilanciato sul posteriore.
In seconda parte, così com'è tarata l'idraulica di serie, il freno in estensione è troppo chiuso e quello in compressione troppo blando per la ridotta corsa della sospensione.
Le molle hanno una rigidezza ottimale per l'uso stradale, la colpa non è la loro, neanche se pesi 90 kg "a secco": montarne di più rigide ti aiuterà in staccata, ma poi la moto non toccherà più terra alla minima buchetta e ti spaccherà le braccia. Considera comunque, che neanche nelle competizioni in pista chi guida la Daytona monta molle più rigide di quelle originali, tranne qualche caso particolarissimo. Il problema della forcella, è l'idraulica, e la sua corsa fin troppo ridotta.
Detto questo, è ovvio che il freno in compressione non va mai diminuito, anzi va aumentato per evitare che la forcella ti arrivi a pacco con troppa facilità.
Di pari passo, se non togli freno in estensione, la forcella fatica a ritornare correttamente e sulle sconnessioni continue si comprime fino a "bloccarsi" ed a non funzionare più.
La forcella quindi va a pacco? Benissimo, aumenta il freno in compressione anche di 3 click, regola il precarico per il tuo peso, ma togli estensione, altrimenti non risolverai mai niente.
La soluzione alternativa, provata, testata e approvata più volte da tante persone, è alzare l'anteriore fino a portare la sommità dei foderi della forcella a filo della piastra superiore di sterzo, cioè 4 mm più in alto della posizione standard. Vedrai che ti soddisferà in pieno non solo migliorando il comportamento sulle asperità ed in frenata, ma in generale in ogni frangente di guida.
Se alzi l'anteriore però, occhio a non togliere troppo freno in estensione (al limite riportalo come in origine), altrimenti la moto è sì comoda sulle sconnessioni ma perde poi troppo in termini di precisione e velocità nell'inserimento in curva.
Con la forcella in configurazione originale, dopo molti km di prove io ho risolto ogni problema del genere alzando l'anteriore di 4 mm come detto, con il precarico in posizione standard, la compressione a +3 click e l'estensione in posizione originale. Considera che con casco tuta e tutto il resto peserò 85 kg, non molto meno di te.
Stelio23
17/10/2009, 19:45
Io da subito ho sentito questo problema, cioè che avevo un anteriore troppo rigido per un uso stradale...quello che hai descritto tu in pratica...era il problema più grosso su questa moto a mio avviso.
Io ho portato le forcelle ad altezza piastra senza sapere che lo fanno anche in pista, ma dire che sia solo un problema d'idraulica all'anteriore e nn di molla per me nn è corretto...
Intanto molla la molla...:biggrin3: uno step alla volta... e poi lavora d'idraulica...ma finchè nn trovi l' optimum cn la molla difficilmente potrai ottimizzare l'assetto cn l'idraulica..occhio che cambiando davanti devi toccare anche il mono....ogni persona poi ha i suoi gusti sul setting ideale, nn è esiste uno che vada bene per tutti....
leletriple
18/10/2009, 07:20
qualche click in meno di compressione forcella e qualche qualche click in meno di estensione mono? la moto dovrebbe affondare più velocemente e il culo alzarsi più rapidamente
sbaglio? io farei così
Simone1982
18/10/2009, 09:50
Il problema non sono le molle, ma l'idraulica, e l'assetto della moto.
Il fatto che la senti dura sulle sconnessioni, dipende in primo luogo dalla posizione di guida e dall'assetto della motocicletta che inesorabilmente trasferisce la maggior parte del peso sull'anteriore quando non si è in accelerazione e ti restituisce ogni colpo sulle braccia. E' inevitabile, ok che la forcella non è l'Ohlins montata sulle Aprilia, ma la Daytona non potrà mai essere comoda e assorbire le asperità sull'avantreno come una naked in cui l'assetto della moto è di gran lunga più sbilanciato sul posteriore.
In seconda parte, così com'è tarata l'idraulica di serie, il freno in estensione è troppo chiuso e quello in compressione troppo blando per la ridotta corsa della sospensione.
Le molle hanno una rigidezza ottimale per l'uso stradale, la colpa non è la loro, neanche se pesi 90 kg "a secco": montarne di più rigide ti aiuterà in staccata, ma poi la moto non toccherà più terra alla minima buchetta e ti spaccherà le braccia. Considera comunque, che neanche nelle competizioni in pista chi guida la Daytona monta molle più rigide di quelle originali, tranne qualche caso particolarissimo. Il problema della forcella, è l'idraulica, e la sua corsa fin troppo ridotta.
Detto questo, è ovvio che il freno in compressione non va mai diminuito, anzi va aumentato per evitare che la forcella ti arrivi a pacco con troppa facilità.
Di pari passo, se non togli freno in estensione, la forcella fatica a ritornare correttamente e sulle sconnessioni continue si comprime fino a "bloccarsi" ed a non funzionare più.
La forcella quindi va a pacco? Benissimo, aumenta il freno in compressione anche di 3 click, regola il precarico per il tuo peso, ma togli estensione, altrimenti non risolverai mai niente.
La soluzione alternativa, provata, testata e approvata più volte da tante persone, è alzare l'anteriore fino a portare la sommità dei foderi della forcella a filo della piastra superiore di sterzo, cioè 4 mm più in alto della posizione standard. Vedrai che ti soddisferà in pieno non solo migliorando il comportamento sulle asperità ed in frenata, ma in generale in ogni frangente di guida.
Se alzi l'anteriore però, occhio a non togliere troppo freno in estensione (al limite riportalo come in origine), altrimenti la moto è sì comoda sulle sconnessioni ma perde poi troppo in termini di precisione e velocità nell'inserimento in curva.
Con la forcella in configurazione originale, dopo molti km di prove io ho risolto ogni problema del genere alzando l'anteriore di 4 mm come detto, con il precarico in posizione standard, la compressione a +3 click e l'estensione in posizione originale. Considera che con casco tuta e tutto il resto peserò 85 kg, non molto meno di te.
Ok, grazie della dritta.
Attualmente il precarico l'ho aumentato di 2 tacche, come sento quando il precarico è giusto per il mio peso? Comunque faccio un po di prove poi ti saprò dire.
Per la compressione proverò ad indurirla come mi hai detto allentando l'estensione. Pensavo, forse erroneamente, che fosse più la compressione ad essere responsabile sull'assorbimento delle asperità e me ne ero convinto in quanto allentandola si comportava bene.
Per le molle avevo fatto questo ragionamento, correggimi se è sbagliato.
Faccio una frenata non troppo intensa da 70/80m partendo da una velocità un po sostenuta; dunque non sto staccando ma la frenata è molto prolungata e dunque l'olio ha tutto il tempo di fluire tra i buchi e la moto rimane compressa perché cmq stai applicando una forza costante sul freno. A quel punto pensavo che la compressione, tipo quasi prima di fermarsi, non contasse più ma contasse solo la rigidità della molla. Con questo esperimento arrivo quasi al limite inferiore, se stacco forte inveece arrivo proprio al limite; è per questo motivo che pensavo le molle non fossero adatte.
Scusa se la faccio lunga ma lo scopo è capire cosa mi devo aspettare facendo una certa modifica o a secondo di un certo comportamento capire come intervenire; insomma la faccio lunga per imparare :-)
qualche click in meno di compressione forcella e qualche qualche click in meno di estensione mono? la moto dovrebbe affondare più velocemente e il culo alzarsi più rapidamente
sbaglio? io farei così
Ma così accentuerei solo il problema.
Forse volevi dire il contrario? Aumentare la compressione sulla forca e chiudere l'estensione sul mono in modo da farla affondare meno.
Tieni presente che ho un doppio problema, uno è l'assorbimento delle asperità e l'altro è non affondare troppo per evitare il saltellamento.
Io da subito ho sentito questo problema, cioè che avevo un anteriore troppo rigido per un uso stradale...quello che hai descritto tu in pratica...era il problema più grosso su questa moto a mio avviso.
Io ho portato le forcelle ad altezza piastra senza sapere che lo fanno anche in pista, ma dire che sia solo un problema d'idraulica all'anteriore e nn di molla per me nn è corretto...
Intanto molla la molla...:biggrin3: uno step alla volta... e poi lavora d'idraulica...ma finchè nn trovi l' optimum cn la molla difficilmente potrai ottimizzare l'assetto cn l'idraulica..occhio che cambiando davanti devi toccare anche il mono....ogni persona poi ha i suoi gusti sul setting ideale, nn è esiste uno che vada bene per tutti....
Ma se mollo la molla mi troverò a lavorare con la forcella ad un'altezza ancora inferiore a quella a cui lavora ora avendo poi poca escursione verso il basso, quindi magari avrei le asperità assorbite ma in frenata accentuerei ancor di più il saltellamente causato dall'andare a pacco o molto vicino. Anche io pensavo di allentare la precompressione per averla un po più docile inizialmente ma guardando la posizione delle fascette come ho descritto sopra non sono molto convinto di questa soluzione. Andando anche ad induire la compressione poi non cambieresti il punto di lavoro centrale.
Correggimi se sbaglio.
sicuramente componenti migliori aiutano.....però....... buh.
prima di andare a toccare le sospensioni sono dell'idea che prima si migliora la guida, posizione ect.... poi si vanno a fare esperimenti.
CalegaR1
20/10/2009, 12:28
senti un pirla
in discesa, prima di attaccarti al freno davanti...pela quello dietro e tienlo premuto per tutto il tempo della staccata... ;)
così caricherai meno la moto sull'anteriore, e potrai tenerlo un pelo più morbido!
Ok, grazie della dritta.
Attualmente il precarico l'ho aumentato di 2 tacche, come sento quando il precarico è giusto per il mio peso? Comunque faccio un po di prove poi ti saprò dire.
Per la compressione proverò ad indurirla come mi hai detto allentando l'estensione. Pensavo, forse erroneamente, che fosse più la compressione ad essere responsabile sull'assorbimento delle asperità e me ne ero convinto in quanto allentandola si comportava bene.
Per le molle avevo fatto questo ragionamento, correggimi se è sbagliato.
Faccio una frenata non troppo intensa da 70/80m partendo da una velocità un po sostenuta; dunque non sto staccando ma la frenata è molto prolungata e dunque l'olio ha tutto il tempo di fluire tra i buchi e la moto rimane compressa perché cmq stai applicando una forza costante sul freno. A quel punto pensavo che la compressione, tipo quasi prima di fermarsi, non contasse più ma contasse solo la rigidità della molla. Con questo esperimento arrivo quasi al limite inferiore, se stacco forte inveece arrivo proprio al limite; è per questo motivo che pensavo le molle non fossero adatte.
Scusa se la faccio lunga ma lo scopo è capire cosa mi devo aspettare facendo una certa modifica o a secondo di un certo comportamento capire come intervenire; insomma la faccio lunga per imparare :-)
Le molle sono adatte, il problema della forcella è che purtroppo ha un finecorsa molto alto come hai potuto notare, quindi gli ultimi 20 mm di compressione delle molle che ti servirebbero per sostenere ulteriormente la forza prodotta da una decelerazione rilevante, non sono utilizzabili, perché la compressione della forcella è bloccata prima dal fondocorsa, appunto.
Si potrebbero quindi montare delle molle con una costante forza/escursione più elevata, lasciando i finecorsa di serie: con molle da 100-105 N/mm avresti un elevato sostegno in staccata ed in curva ad elevate velocità, questo sì, ma nelle situazioni di guida in cui non vi è una differenza di carico sulla ruota anteriore rispetto al normale equilibrio della moto che viaggia in rettilineo, la forcella si comprimerebbe ben poco incontrando malformazioni del manto stradale. In pratica, le buche non le sentirebbe per niente e ti arriverebbero tutte sulle braccia, oltre al fatto che la moto si scomporrebbe facilmente ad ogni perturbazione e sarebbe una tavola difficile da guidare.
Sì, al TT nonostante le strade mezze distrutte come quelle italiane, i piloti viaggiano con molle anche di 115 N/mm, ma loro girano a 200 e passa km/h di media, fanno curvoni anche a 260 km/h e salti a velocità non certo ridotte: hanno bisogno di molto sostegno, a discapito dell'assorbimento delle asperità stradali, se vogliono permettersi di fare certe manovre, e di pari passo i sospensionisti curano maniacalmente la scorrevolezza e l'idraulica per far sì che la sospensione lavori il più possibile anche per assorbire le malformazioni dell'asfalto (se non proprio dei crateri).
Se però nel nostro utilizzo stradale facciamo una media tra "curvoni ginocchio a terra a 260 km/h e salti di un metro" e "assorbimento delle asperità", direi proprio che le nostre esigenze puntino verso la seconda variabile, dato che in Italia, almeno per il pezzo in cui ho girato io, ci sono ben più buche per strada che curve da 200 e passa chilometri orari e salti.
Tornando ora alla Daytona, dopo averti sconsigliato di usare molle più rigide (cosa che non fanno neanche i pistaioli, che di sicuro fanno staccate ben più tirate), potresti certamente pensare di farti modificare la forcella togliendo il finecorsa, ma sarebbe una modifica ulteriore che sinceramente potrebbe essere evitata settando al meglio l'idraulica e l'assetto della moto, per l'uso che dovrai farne, che io e tanti altri facciamo di questa moto d'altronde, e per il quale abbiamo nel tempo trovato vie di soluzioni più o meno efficaci.
Il consiglio di aumentare il freno in estensione anche di 3 click rispetto allo standard, viene subito motivato dal fatto che devi avere sostegno in staccata, e se non puoi averlo con una molla più rigida, beh, la soluzione è di diminuire la forza che applichi alla molla stessa. Dato che la forza che tu scarichi sulla sospensione anteriore in staccata è quella data dalla massa per l'accelerazione imposta all'estremità superiore della molla (cioè al fodero della forcella fissato alle piastre di sterzo, al tappo della forcella, al pompante ad esso collegato ecc....), dovresti o ridurre la massa, o ridurre l'accelerazione.
In quest'ultimo caso, puoi agire chiudendo il freno in compressione appunto, operazione che fa diminuire l'accelerazione della forcella con uno smorzamento viscoso opposto alla direzione di affondamento.
L'altra alternativa, ridurre la massa applicata alla forcella, si può perseguire alzando l'avantreno, portando l'estremità superiore dei foderi a filo del bordo superiore della piastra di sterzo: in questo modo, a parità di altre condizioni, la forza genereta dalla massa moto+pilota sarà distribuita rispetto alla situazione originale con una percentuale leggermente superiore verso il retrotreno. L'operazione comporta ovviamente tutta una serie di modificazioni della geometria dell'avantreno che hanno altri effetti, vedrò di parlarne in seguito.
Supponendo di aver risolto in questo modo il problema dell'affondamento eccessivo della sospensione anteriore in frenata, possiamo considerare l'assorbimento delle asperità e vedere come risolvere la questione.
Innanzitutto, per "assorbimento" ognuno può avere una propria definizione dettata dai gusti personali. C'è chi pensa esclusivamente al comfort, e allora ok, oltre alle sospensioni bisogna anche considerare la posizione di guida della moto, perché non si può pensare che la Daytona in tal senso solleciti le braccia come una naked con il manubrio alto e nella quale la maggior parte della massa del pilota pone le forze da essa generata sulla sella. Una moto come la nostra Daytona fa sì che il corpo di chi la guida si debba sorreggere in rettilineo e soprattutto in staccata sui semimanubri che sono belli rigidi ovviamente, e questo comporta che tutti i colpi che l'asfalto scarica sulla moto si trasferiscano per buona parte, filtrati dalla sospensione, sulle braccia di chi guida. In tal senso "l'assorbimento" che si avrebbe con una naked o una moto più turistica, in cui si sta più seduti e c'è pure una bella sella morbida tra le chiappe del pilota e il telaio della moto, è un bel sogno irraggiungibile.
Chiarito tale fatto, e accettando che per buona parte i colpi sulle braccia fanno parte del gioco, la mia "idea" di assorbimento delle asperità, è far sì piuttosto che la moto transiti sulle sconnessioni stradali modificando il meno possibile il proprio assetto, a favore della sicurezza, del piacere e delle prestazioni di guida.
Per far questo, occorre che le sospensioni della moto abbiano una escursione adeguata, idealmente di valore rilevante (per questo tutte le endurone da viaggio con sospensioni a corsa lunga sono belle comode), ma praticamente di "valore giusto", in quanto se l'escursione è eccessiva si assorbono sì tutti i colpi, ma poi la moto si trova spesso con modificazioni di assetto di entità rilevanti in frenata, accelerazione e tutte le situazioni simili, in generale. Cosa che non si addice ad una moto sportiva, questo è sicuro.
La forcella della Daytona ha un'escursione ridotta, e bisogna far sì di sfruttarla tutta al meglio per non avere una moto che si scompone troppo sulle asperità. Inoltre, la massa di moto e pilota è sbilanciata abbastanza verso l'anteriore in tutte le situazioni, cosa che conferisce un carico sempre adeguato alla gomma e una tenuta di strada eccellente, ma fa sì che la forcella tenda sempre a comprimersi ed a rimanere compressa, anche in accelerazione, dove la nostra moto difficilmente tende ad impennare se l'operazione è non voluta.
Per far sì che la sospensione lavori in un punto di funzionamento adeguato alla moto, bisogna innanzitutto regolare bene il precarico, non avendo paura a tenersi corti con l'affondamento iniziale, e liberare il freno in estensione, che per mia ed altrui esperienza nella taratura di serie è troppo chiuso e mantiene la forcella sempre troppo compressa, andando a penalizzare appunto l'escursione reale che si ha guidando la moto. Gli effetti immediatamente riconducibili a tale problematica sono sia la facilità nell'arrivare al fondocorsa in staccata, che uno scarso assorbimento delle asperità, considerando che la sospensione non riesce a distendersi dopo una compressione e risulta a sensazione "bloccata".
Liberando l'estensione, si procede finché la forcella non presenta la tendenza opposta, cioè a "rimbalzare", e fintanto che la moto non diventa poi troppo dura nei cambi di direzione. Se non modifichi l'altezza dell'anteriore e non esageri con il precarico, per esperienza personale due-tre click di estensione in meno non daranno effetti negativi, ma solo benefici.
Alzando invece l'anteriore come più volte detto e consigliato non solo da me (anzi, finché non ho provato tale modifica su consiglio di altri ero più che scettico sulla sua positività), bisogna non esagerare a liberare il freno in estensione, perché la focella già di suo lavorerà in un punto di funzionamento più alto, anche con il precarico standard.
Io (che viaggio con il precarico standard, che considero adatto per il mio peso e la mia guida) dopo aver alzato l'anteriore ho riportato, a seguito di numerose prove, il freno in estensione alla posizione originale.
Alzare o abbassare l'anteriore è un effetto che, come detto, non solo influisce sul funzionamento della sospensione, ma anche sulle caratteristiche di guida, sia perché cambiano le percentuali di peso trasferito dal telaio della moto sulle ruote nelle varie condizioni di guida, ma soprattutto per via delle modificazioni che tale operazione comporta in uno dei parametri più rilevanti tra le geometrie del telaio: l'avancorsa.
L'avancorsa è una distanza, misurata sul piano orizzontale sul quale viaggia la moto, tra il punto identificato dall'intersezione di tale piano con l'asse del cannotto di sterzo e il punto che corrisponde all'intersezione con tale piano della linea perpendicolare all'asse della ruota. Se cerchi su internet, troverai sicuramente delle immagini esplicative che ti faranno capire immediatamente.
Ora, l'avancorsa è una misura che è in buona parte responsabile del rapporto che si ha tra le forze trasversali causate dal contatto tra pneumatico e asfalto, e la coppia trasmessa allo sterzo della moto: più l'avancorsa è ridotta, più lo sterzo risulterà "libero", sia di ruotare sotto la forza impressa al manubrio dal pilota (che è cosa buona, perché rende la moto più maneggevole), ma anche di ruotare a causa delle forze trasmesse tra asfalto e pneumatico: questo significa che ogni variazione di forza trasversale tra questi due componenti, sia dovuta ad azioni di guida volute dal pilota (come un'accelerazione o una frenata con moto anche solo leggermente inclinata, ad esempio), che causata da malformazioni della strada, comporta un'oscillazione maggiore dello sterzo.
Tagliando corto, si può dire che maggiore è l'avancorsa, maggiore è l'effetto "autoraddrizzante" della ruota.
Per assurdo, i carrelli della spesa hanno le ruote con un'avancorsa cospicua rispetto alle geometrie del carretto ed all'asse di sterzo che è verticale, e di fatto se spingi un carrello della spesa pieno a una buona velocità, tende ad andare sempre bello dritto, e cercare di fargli cambiare direzione a quella velocità è difficile, perché le ruote tendono a rimanere dritte.
La Daytona, così come esce di serie, ha un'avancorsa abbastanza ridotta rispetto ad altre caratteristiche rilevanti del suo telaio, il rapporto tra avancorsa e "altre caratteristiche rilevanti" è più vicino a quello di una 250 GP, che a quello di una 600 sportiva tradizionale.
Per questo, la Daytona è rapidissima a scendere in piega e curvare ad elevata velocità, ma per contro anche se la moto è alla fine stabile, lo sterzo risulta sempre un po' ballerino, per non parlare di quando si beccano delle buche e oscilla proprio, in certi casi (e soprattutto con certe gomme) in modo pericoloso, durante la guida sportiva.
Alzare l'avantreno come detto sopra, oltre a tutti i miglioramenti nel funzionamento della forcella che ho discusso prima, comporta anche un aumento dell'avancorsa, in misura non tale da determinare un peggioramento reale della maneggevolezza, ma piuttosto aumentando di molto la solidità dello sterzo, anche e soprattutto sulle buche.
Esagerando con il liberare il freno in estensione della forcella, in tal senso, non comporta solo che questa rimbalzi con più facilità, ma anche che l'avancorsa della moto diventi eccessiva e la moto è pure dura nei cambi di direzione.
Per questo ti suggerisco innanzitutto di fare le modifiche che ti ho consigliato senza alzare l'avantreno, prendendoti tutto il tempo per capire bene ogni cosa che fai e la relazione tra causa ed effetto che ogni regolazione comporta, quando poi avrai trovato un giusto compromesso con l'assetto di serie, allora puoi alzare la moto davanti, provare a guidarla e successivamente chiudere di un click alla volta il freno in estensione, se sentissi che la forcella rimbalza troppo o la moto è troppo dura nei cambi di direzione.
blackhound
20/10/2009, 15:57
sui buoni motivi per montare le forcelle a filo della piastra vorrei aggiungere qualcosa ( di molto empirico) a quanto ha già detto Warst. c'è la tendenza a considerare lo sfilamento della forcella un pò come il gioco " a chi ce l'ha più lungo", nel senso che tutti sembrano interessatissimi ad avere un ingresso in curva fulminante, senza però rendersi conto che questa caratteristica va a discapito poi dell'uscita di curva, quando ti tocca spingere a bestia il semimanubrio esterno perchè la moto , troppo bassa davanti è sovrasterzante.
a mio avviso simone si trova meglio con molto precarico in + proprio perchè in questo modo la forcella è più alta, e quindi, grosso modo, ha gli stessi risultati che avrebbe avuto montando la forca a filo piastra.
michele0105
20/10/2009, 16:11
sui buoni motivi per montare le forcelle a filo della piastra vorrei aggiungere qualcosa ( di molto empirico) a quanto ha già detto Warst. c'è la tendenza a considerare lo sfilamento della forcella un pò come il gioco " a chi ce l'ha più lungo", nel senso che tutti sembrano interessatissimi ad avere un ingresso in curva fulminante, senza però rendersi conto che questa caratteristica va a discapito poi dell'uscita di curva, quando ti tocca spingere a bestia il semimanubrio esterno perchè la moto , troppo bassa davanti è sovrasterzante.
a mio avviso simone si trova meglio con molto precarico in + proprio perchè in questo modo la forcella è più alta, e quindi, grosso modo, ha gli stessi risultati che avrebbe avuto montando la forca a filo piastra.
Ma vai a lavorare per quei poveri malcapitati dei tuoi clienti anzichè sparare minchiate sul forum!!!!:wacko::wacko:
:D:D
blackhound
20/10/2009, 17:05
Ma vai a lavorare per quei poveri malcapitati dei tuoi clienti anzichè sparare minchiate sul forum!!!!:wacko::wacko:
:D:D
egr.sig. Michele 0105,
Le ricordo che Lei è ricercato in tutte le piste d'Italia per il seguente reato:
"furto de sabbione dalle vie di fuga e spisciamento de olio lungo il tracciato"
detto reato prevede il sequestro della moto e la condanna a pulire i cessi delle predette piste.:w00t::w00t::w00t::w00t:
michele0105
20/10/2009, 17:16
egr.sig. Michele 0105,
Le ricordo che Lei è ricercato in tutte le piste d'Italia per il seguente reato:
"furto de sabbione dalle vie di fuga e spisciamento de olio lungo il tracciato"
detto reato prevede il sequestro della moto e la condanna a pulire i cessi delle predette piste.:w00t::w00t::w00t::w00t:
:risate2::risate2::risate2:
:risate2::risate2::risate2:
C'e' poco da ridere:biggrin3::ph34r: Se ti avanza un po' di ghiaia,tienimela da parte che mi serve per il cortile di casa!
michele0105
21/10/2009, 08:32
C'e' poco da ridere:biggrin3::ph34r: Se ti avanza un po' di ghiaia,tienimela da parte che mi serve per il cortile di casa!
Si ne ho.....
Ma preparati perchè la ghiaia del mugello costa moooolto cara! Però sai che soddisfazione fare il vialetto di casa col ghiaione del muggio??:coool:
Che 2 stronzi che siete!
Simone1982
21/10/2009, 18:36
Warst, grazie mille per la spiegazione dettagliata!
Era proprio quella che cercavo! Non ti quoto per non avere un messaggio lunghissimo ma grazie davvero. Questo week end spero in un po di sole per mettere in pratica le tue dritte. Inizierò con le regolazioni precarico + idrauliche; l'altezza della forca la lascerò come successiva azione se non dovessi riuscire con i tuoi suggerimenti.
Per quanto riguarda l'assorbimento sono ben conscio che la Day non è una moto comoda ma comprandola non cercavo di certo una moto comoda. Tra l'altro non è che mi diano fastidio i colpi sulle braccia; il problema è che la moto accusa le buche saltandole diciamo e tu sopra ti scomponi e non guidi nè bene nè sereno in quei tratti.
senti un pirla
in discesa, prima di attaccarti al freno davanti...pela quello dietro e tienlo premuto per tutto il tempo della staccata... ;)
così caricherai meno la moto sull'anteriore, e potrai tenerlo un pelo più morbido!
questo e un buon suggerimento di guida per evitare il problema oltre a trovare un setting
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