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alessandro2804
23/10/2009, 20:33
E' un articolo scritto da un giornalista di sinistra, Fasanella

Lo so, è un impresa quasi impossibile, nel clima di odio e di scontro al limite della guerra civile in cui stiamo precipitando. Sono sicuro che riceverò insulti, che qualcuno con la puzza sotto il naso, convinto di essere sempre e comunque dalla parte della ragione, mi considererà un nemico. E come avevo promesso, spiegherò, da un punto di vista di sinistra, perché la presenza di Berlusconi sulla scena politica non è stata del tutto negativa.

Ho assistito alla “fine” della guerra fredda in Italia e alla caduta della Prima Repubblica da una postazione privilegiata: tra il 1989 e il 1992 ero il quirinalista di Panorama, quando presidente della Repubblica era Francesco Cossiga, protagonista assoluto di quella delicatissima fase della storia italiana. Ricordo le veline diffuse all’epoca sul “picconatore”. La sinistra dc e il “partito” di Repubblica, in particolare, lo dipingevano come un “pazzo” e suggerivano di andare a cercare in Svizzera le sue cartelle cliniche. Per il Pci-Pds, il “pazzo” era anche pericoloso, in quanto “golpista”. Devo dire la verità, stavo per cascarci anch’io, come gran parte dell’opinione pubblica di sinistra, democristiana o ex comunista che fosse. Ma poi la mia curiosità prevalse sulle vulgate. Dopo averlo osservato con attenzione, mi resi conto che Cossiga giganteggiava al cospetto del ceto politico dell’epoca, era l’unico ad aver capito che, caduto il Muro, occorreva cambiare registro togliendo tutti gli scheletri dagli armadi della Repubblica. Tutti: quelli della destra, del centro e della sinistra, attraverso una pubblica confessione e un’altrettanto pubblica riconciliazione. Occorreva farlo, era il suo messaggio, altrimenti il sistema sarebbe crollato sotto il peso dei fantasmi di una storia anomala, drammatica e anche sanguinosa. E lui per primo aveva cominciato a farlo. A suo modo, certo: giocando con i paradossi e spesso anche fingendosi “matto”, perché quello era l’unico per dire al Paese delle verità sulla guerra fredda nascoste per quasi mezzo secolo, perché “indicibili”.

Un giorno intervistai Luciano Violante, all’epoca vice di Massimo D’Alema alla presidenza dei deputati Pci-Pds, se non ricordo male. Verso la fine del colloquio mi chiese di spegnere il registratore e, dopo avermi strappato la promessa che non ne avrei mai scritto, mi raccontò di un suo incontro al Quirinale. Cossiga lo aveva invitato perché voleva che facesse pace con Edgardo Sogno, il più duro degli anticomunisti italiani durante la guerra fredda, inquisito negli anni Settanta proprio dal magistrato Violante per un tentativo di golpe. “Vi stringete la mano e ci facciamo una bella mangiata di pesce tutti e tre insieme”, gli disse il Capo dello Stato, aggiungendo: “Sogno è personaggio assai più importante di quanto si pensi, ha dietro di sé ambienti potenti: quella stretta di mano li tranquillizzerebbe”. Violante rifiutò cortesemente l’invito. E salutandolo, Cossiga gli disse più o meno così: “Quelli che sapevano davvero come sono andate le cose in Italia sono quasi tutti morti. Ne sono rimasti ancora due o tre in vita… Tu sei uno di quelli…. E sei ancora giovane…”
Non voglio dire come Violante interpretò quel messaggio. Ma so che scrisse una lunga lettera al segretario del partito, Achille Occhetto, con un dettagliato resoconto del colloquio con il Capo dello Stato.
Nei fui molto impressionato, tanto da rimanere senza parole. Ma poi, riflettendoci bene, conoscendo Cossiga e il suo modo di dire certe cose, capii che con quelle sue allusioni aveva semplicemente voluto mettere in guardia dai pericoli che avrebbe corso il Paese, se la guerra fredda fosse proseguita anche dopo la caduta del Muro. La risposta del Pci-Pds all’offerta di una riconciliazione nazionale è storia nota. Non appena venne scoperta la rete clandestina atlantica Gladio, avviò subito le procedure per l’impeachment del Presidente della Repubblica, che se n’era assunto pubblicamente la paternità. Ma Occhetto andò ben oltre. Prima fiancheggiò l’inchiesta della magistratura veneziana sulla Gladio con un “pubblico processo” politico nelle piazze al quarantennio democristiano. Poi cavalcò spregiudicatamente la rivoluzione di “mani pulite” della procura milanese che stava decapitando l’intero ceto politico di governo e anticomunista della Prima Repubblica. Insomma, sconfitto dalla storia, sepolto sotto le macerie del Muro di Berlino, dopo aver cambiato nome e simbolo senza la minima revisione critica della propria esperienza, senza il minimo accenno all’immane tragedia di cui in qualche modo era stato corresponsabile, in Italia il comunismo tentava di prendersi una rivincita attraverso la magistratura. E come aveva previsto Cossiga, il Paese entrò in fibrillazione. E la situazione si fece ben presto talmente grave da rischiare un infarto mortale. Iniziò la mattanza. Salvo Lima, Falcone e Borsellino in Sicilia. Le bombe a Firenze, Milano e Roma. Gli avvertimenti della “falange armata”. Le “perquisizioni” nelle abitazioni di molti personaggi pubblici. Gli strani movimenti di truppe segnalati un po’ ovunque. L’autobomba scoperta a due passi dalla presidenza del Consiglio poco prima che passasse l’allora capo del governo Carlo Azeglio Ciampi. I centralini di Palazzo Chigi bloccati per diverse ore, la Lega di Umberto Bossi pronta alla secessione…. E il tutto avveniva mentre proseguiva, implacabile, l’altra “mattanza”, quella politico-giudiziaria; e il Pds di Occhetto, distrutti i partiti storici avversari dalla magistratura, aveva conquistato nelle elezioni comunali tutte le grandi città e, dopo un esame superato alla City di Londra (c’ero anch’io quel giorno, inviato da Panorama), si apprestava a vincere le elezioni politiche con la sua “gioiosa macchina da guerra” progressista.

Era il 1992-1993. Fu allora che scese in campo Silvio Berlusconi e in pochi mesi, si inventò un nuovo partito politico, Forza Italia: le sue televisioni contro la magistratura del Pds e del “partito” di De Benedetti (fiancheggiato dalla quasi totalità della stampa italiana e internazionale). A dispetto di tutte le previsioni della vigilia, le elezioni del marzo 1994 le vinse Silvio Berlusconi. Nel mese di maggio si insediò il suo primo governo. Mauro Zani, all’epoca dirigente di primissimo piano del Pds, qualche tempo dopo mi disse:

“Sì, quel giorno era come se sul Parlamento fosse calata una cappa di piombo. Che impressione: il Transatlantico di Montecitorio era pieno di uomini che fino a un minuto prima avevano indossato una divisa ed ora ostentavano i loro distintivi all’occhiello delle giacche…Sotto quegli abiti borghesi da neoparlamentari, era tutto un rumore di sciabole e uno sbattere di stivali. No, non credo a un tentativo di un colpo di Stato, nel senso classico dell’espressione almeno. Ma sicuramente c’era una volontà da parte del centro-destra di presidiare le istituzioni, di occuparle anche fisicamente”.

Zani ebbe l’impressione di un pericolo imminente. Cronista di Panorama, c’ero anch’io quel giorno, nel Transatlantico di Montecitorio. E parlando con molti neodeputati della parte avversa, ebbi invece un’altra impressione: quella di un pericolo sventato. Confermata successivamente da diverse altre fonti: politici, militari, magistrati, uomini d’intelligence e anche diplomatici stranieri con cui avevo parlato per capirne di più.
Vorrei riportare una testimonianza, in particolare. E’ di un ex generale degli alpini, Luigi Manfredi, eletto al Senato nel 1994 nelle liste di Forza Italia. E’ davvero illuminante, perché spiega benissimo quale fosse all’epoca lo stato d’animo dell’altra metà del Paese:

“Alla vigilia delle elezioni del 1994 la paura era molto forte. Dal punto di vista psicologico ed emotivo, il clima era lo stesso del 1948, quando si pensava che i cosacchi potessero abbeverarsi alle fontane di Piazza san Pietro. Per noi moderati, Berlusconi rappresentava l’ultima spiaggia. Eravamo convinti, e lo siamo tuttora, che anche se avevano cambiato pelle, gli obiettivi che perseguivano i vari Occhetto e D’Alema fossero in gran parte gli stessi di prima: la conquista del potere, eliminando l’opposizione con tutti gli stratagemmi possibili. Attraverso il controllo della magistratura, l’obiettivo era l’instaurazione di un regime con tratti antidemocratici. Ci eravamo accorti, a un certo punto, che erano stati enfatizzati i peccati commessi da Dc e Psi. Questi due partiti erano stati demonizzati. Non tutti vedevano il disegno, allora. Però era molto chiaro. Stranamente, le inchieste di “mani pulite” toccavano tutti i partiti, ma non il Pds. Eppure noi avevamo le prove dei finanziamenti ricevuti quasi legalmente dalle cooperative rosse. Per non parlare dei rubli che erano arrivati dall’Urss, Paese nemico. Lo scopo vero di “mani pulite”, dunque, non era quello di debellare un fenomeno malavitoso, ma di utilizzare Tangentopoli per scopi politici. Nel 1993 noi moderati ci eravamo trovati in una situazione di grandissimo marasma, con una sola forza di destra (il Msi, ndr) a reggere contro lo strapotere della sinistra. Il pericolo che vedevamo non era tanto quello di un regime comunista come storicamente lo avevamo conosciuto. Il pericolo vero era costituito dalla capacità della sinistra di riciclarsi, con le sue convinzioni illiberali sia in politica che in economia. E non essendoci riusciti col metodo classico dei comunisti, ora potevano riuscirci col metodo democratico. Berlusconi, dunque, costituiva l’ultima barriera contro quel pericolo”.

Tra il 1992 e il 1993, ambienti e forze che durante la guerra fredda erano state impiegate nella lotta al comunismo, si ritrovarono improvvisamente privi della loro tradizionale rappresentanza politica, erano terrorizzate, si sentivano minacciate, braccate. Ed erano disposte a tutto. In quel periodo, l’Italia arrivò davvero a un passo dal colpo di Stato, con la conseguente rottura della sua stessa unità politico-territoriale. Ecco allora il merito storico che va riconosciuto a Berlusconi, al di là dei giudizi sull’operato dei suoi governi e sulla sua stessa persona: quello di aver ridato, attraverso Forza Italia, una rappresentanza politica a forze sbandate, di aver neutralizzato schegge impazzite riconducendole all’interno delle logiche dei conflitti, anche duri e durissimi, ma tipici delle democrazie. Se la sinistra continuerà a demonizzarlo e delegittimarlo, il rischio che correremo tutti sarà quello di riportare le lancette della storia a quel 1992-1993.

massimio
23/10/2009, 20:41
E' un articolo scritto da un giornalista di sinistra, Fasanella

Lo so, è un impresa quasi impossibile, nel clima di odio e di scontro al limite della guerra civile in cui stiamo precipitando. Sono sicuro che riceverò insulti, che qualcuno con la puzza sotto il naso, convinto di essere sempre e comunque dalla parte della ragione, mi considererà un nemico. E come avevo promesso, spiegherò, da un punto di vista di sinistra, perché la presenza di Berlusconi sulla scena politica non è stata del tutto negativa.

Ho assistito alla “fine” della guerra fredda in Italia e alla caduta della Prima Repubblica da una postazione privilegiata: tra il 1989 e il 1992 ero il quirinalista di Panorama, quando presidente della Repubblica era Francesco Cossiga, protagonista assoluto di quella delicatissima fase della storia italiana. Ricordo le veline diffuse all’epoca sul “picconatore”. La sinistra dc e il “partito” di Repubblica, in particolare, lo dipingevano come un “pazzo” e suggerivano di andare a cercare in Svizzera le sue cartelle cliniche. Per il Pci-Pds, il “pazzo” era anche pericoloso, in quanto “golpista”. Devo dire la verità, stavo per cascarci anch’io, come gran parte dell’opinione pubblica di sinistra, democristiana o ex comunista che fosse. Ma poi la mia curiosità prevalse sulle vulgate. Dopo averlo osservato con attenzione, mi resi conto che Cossiga giganteggiava al cospetto del ceto politico dell’epoca, era l’unico ad aver capito che, caduto il Muro, occorreva cambiare registro togliendo tutti gli scheletri dagli armadi della Repubblica. Tutti: quelli della destra, del centro e della sinistra, attraverso una pubblica confessione e un’altrettanto pubblica riconciliazione. Occorreva farlo, era il suo messaggio, altrimenti il sistema sarebbe crollato sotto il peso dei fantasmi di una storia anomala, drammatica e anche sanguinosa. E lui per primo aveva cominciato a farlo. A suo modo, certo: giocando con i paradossi e spesso anche fingendosi “matto”, perché quello era l’unico per dire al Paese delle verità sulla guerra fredda nascoste per quasi mezzo secolo, perché “indicibili”.

Un giorno intervistai Luciano Violante, all’epoca vice di Massimo D’Alema alla presidenza dei deputati Pci-Pds, se non ricordo male. Verso la fine del colloquio mi chiese di spegnere il registratore e, dopo avermi strappato la promessa che non ne avrei mai scritto, mi raccontò di un suo incontro al Quirinale. Cossiga lo aveva invitato perché voleva che facesse pace con Edgardo Sogno, il più duro degli anticomunisti italiani durante la guerra fredda, inquisito negli anni Settanta proprio dal magistrato Violante per un tentativo di golpe. “Vi stringete la mano e ci facciamo una bella mangiata di pesce tutti e tre insieme”, gli disse il Capo dello Stato, aggiungendo: “Sogno è personaggio assai più importante di quanto si pensi, ha dietro di sé ambienti potenti: quella stretta di mano li tranquillizzerebbe”. Violante rifiutò cortesemente l’invito. E salutandolo, Cossiga gli disse più o meno così: “Quelli che sapevano davvero come sono andate le cose in Italia sono quasi tutti morti. Ne sono rimasti ancora due o tre in vita… Tu sei uno di quelli…. E sei ancora giovane…”
Non voglio dire come Violante interpretò quel messaggio. Ma so che scrisse una lunga lettera al segretario del partito, Achille Occhetto, con un dettagliato resoconto del colloquio con il Capo dello Stato.
Nei fui molto impressionato, tanto da rimanere senza parole. Ma poi, riflettendoci bene, conoscendo Cossiga e il suo modo di dire certe cose, capii che con quelle sue allusioni aveva semplicemente voluto mettere in guardia dai pericoli che avrebbe corso il Paese, se la guerra fredda fosse proseguita anche dopo la caduta del Muro. La risposta del Pci-Pds all’offerta di una riconciliazione nazionale è storia nota. Non appena venne scoperta la rete clandestina atlantica Gladio, avviò subito le procedure per l’impeachment del Presidente della Repubblica, che se n’era assunto pubblicamente la paternità. Ma Occhetto andò ben oltre. Prima fiancheggiò l’inchiesta della magistratura veneziana sulla Gladio con un “pubblico processo” politico nelle piazze al quarantennio democristiano. Poi cavalcò spregiudicatamente la rivoluzione di “mani pulite” della procura milanese che stava decapitando l’intero ceto politico di governo e anticomunista della Prima Repubblica. Insomma, sconfitto dalla storia, sepolto sotto le macerie del Muro di Berlino, dopo aver cambiato nome e simbolo senza la minima revisione critica della propria esperienza, senza il minimo accenno all’immane tragedia di cui in qualche modo era stato corresponsabile, in Italia il comunismo tentava di prendersi una rivincita attraverso la magistratura. E come aveva previsto Cossiga, il Paese entrò in fibrillazione. E la situazione si fece ben presto talmente grave da rischiare un infarto mortale. Iniziò la mattanza. Salvo Lima, Falcone e Borsellino in Sicilia. Le bombe a Firenze, Milano e Roma. Gli avvertimenti della “falange armata”. Le “perquisizioni” nelle abitazioni di molti personaggi pubblici. Gli strani movimenti di truppe segnalati un po’ ovunque. L’autobomba scoperta a due passi dalla presidenza del Consiglio poco prima che passasse l’allora capo del governo Carlo Azeglio Ciampi. I centralini di Palazzo Chigi bloccati per diverse ore, la Lega di Umberto Bossi pronta alla secessione…. E il tutto avveniva mentre proseguiva, implacabile, l’altra “mattanza”, quella politico-giudiziaria; e il Pds di Occhetto, distrutti i partiti storici avversari dalla magistratura, aveva conquistato nelle elezioni comunali tutte le grandi città e, dopo un esame superato alla City di Londra (c’ero anch’io quel giorno, inviato da Panorama), si apprestava a vincere le elezioni politiche con la sua “gioiosa macchina da guerra” progressista.

Era il 1992-1993. Fu allora che scese in campo Silvio Berlusconi e in pochi mesi, si inventò un nuovo partito politico, Forza Italia: le sue televisioni contro la magistratura del Pds e del “partito” di De Benedetti (fiancheggiato dalla quasi totalità della stampa italiana e internazionale). A dispetto di tutte le previsioni della vigilia, le elezioni del marzo 1994 le vinse Silvio Berlusconi. Nel mese di maggio si insediò il suo primo governo. Mauro Zani, all’epoca dirigente di primissimo piano del Pds, qualche tempo dopo mi disse:

“Sì, quel giorno era come se sul Parlamento fosse calata una cappa di piombo. Che impressione: il Transatlantico di Montecitorio era pieno di uomini che fino a un minuto prima avevano indossato una divisa ed ora ostentavano i loro distintivi all’occhiello delle giacche…Sotto quegli abiti borghesi da neoparlamentari, era tutto un rumore di sciabole e uno sbattere di stivali. No, non credo a un tentativo di un colpo di Stato, nel senso classico dell’espressione almeno. Ma sicuramente c’era una volontà da parte del centro-destra di presidiare le istituzioni, di occuparle anche fisicamente”.

Zani ebbe l’impressione di un pericolo imminente. Cronista di Panorama, c’ero anch’io quel giorno, nel Transatlantico di Montecitorio. E parlando con molti neodeputati della parte avversa, ebbi invece un’altra impressione: quella di un pericolo sventato. Confermata successivamente da diverse altre fonti: politici, militari, magistrati, uomini d’intelligence e anche diplomatici stranieri con cui avevo parlato per capirne di più.
Vorrei riportare una testimonianza, in particolare. E’ di un ex generale degli alpini, Luigi Manfredi, eletto al Senato nel 1994 nelle liste di Forza Italia. E’ davvero illuminante, perché spiega benissimo quale fosse all’epoca lo stato d’animo dell’altra metà del Paese:

“Alla vigilia delle elezioni del 1994 la paura era molto forte. Dal punto di vista psicologico ed emotivo, il clima era lo stesso del 1948, quando si pensava che i cosacchi potessero abbeverarsi alle fontane di Piazza san Pietro. Per noi moderati, Berlusconi rappresentava l’ultima spiaggia. Eravamo convinti, e lo siamo tuttora, che anche se avevano cambiato pelle, gli obiettivi che perseguivano i vari Occhetto e D’Alema fossero in gran parte gli stessi di prima: la conquista del potere, eliminando l’opposizione con tutti gli stratagemmi possibili. Attraverso il controllo della magistratura, l’obiettivo era l’instaurazione di un regime con tratti antidemocratici. Ci eravamo accorti, a un certo punto, che erano stati enfatizzati i peccati commessi da Dc e Psi. Questi due partiti erano stati demonizzati. Non tutti vedevano il disegno, allora. Però era molto chiaro. Stranamente, le inchieste di “mani pulite” toccavano tutti i partiti, ma non il Pds. Eppure noi avevamo le prove dei finanziamenti ricevuti quasi legalmente dalle cooperative rosse. Per non parlare dei rubli che erano arrivati dall’Urss, Paese nemico. Lo scopo vero di “mani pulite”, dunque, non era quello di debellare un fenomeno malavitoso, ma di utilizzare Tangentopoli per scopi politici. Nel 1993 noi moderati ci eravamo trovati in una situazione di grandissimo marasma, con una sola forza di destra (il Msi, ndr) a reggere contro lo strapotere della sinistra. Il pericolo che vedevamo non era tanto quello di un regime comunista come storicamente lo avevamo conosciuto. Il pericolo vero era costituito dalla capacità della sinistra di riciclarsi, con le sue convinzioni illiberali sia in politica che in economia. E non essendoci riusciti col metodo classico dei comunisti, ora potevano riuscirci col metodo democratico. Berlusconi, dunque, costituiva l’ultima barriera contro quel pericolo”.

Tra il 1992 e il 1993, ambienti e forze che durante la guerra fredda erano state impiegate nella lotta al comunismo, si ritrovarono improvvisamente privi della loro tradizionale rappresentanza politica, erano terrorizzate, si sentivano minacciate, braccate. Ed erano disposte a tutto. In quel periodo, l’Italia arrivò davvero a un passo dal colpo di Stato, con la conseguente rottura della sua stessa unità politico-territoriale. Ecco allora il merito storico che va riconosciuto a Berlusconi, al di là dei giudizi sull’operato dei suoi governi e sulla sua stessa persona: quello di aver ridato, attraverso Forza Italia, una rappresentanza politica a forze sbandate, di aver neutralizzato schegge impazzite riconducendole all’interno delle logiche dei conflitti, anche duri e durissimi, ma tipici delle democrazie. Se la sinistra continuerà a demonizzarlo e delegittimarlo, il rischio che correremo tutti sarà quello di riportare le lancette della storia a quel 1992-1993.

berlusconi e' salito al potere stringendo alleanza con le piu potenti cosche mafiose....vedere i dati delle elezioni del 94 e i milioni dei voto presi al sud.....si parla proprio di questo nell'articolo dell'espresso stato-mafia...e non credo che bisogna essere grati di cio'

alessandro2804
23/10/2009, 20:43
i voti nel 94 li ha presi ovunque e se leggi bene l'articolo che ho postato comprendi meglio l'atmosfera che si viveva in italia

massimio
23/10/2009, 20:44
berlusconi e' salito al potere stringendo alleanza con le piu potenti cosche mafiose....vedere i dati delle elezioni del 94 e i milioni dei voto presi al sud.....si parla proprio di questo nell'articolo dell'espresso stato-mafia...e non credo che bisogna essere grati di cio'

Tra mafia e Stato | L'espresso (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/tra-mafia-e-stato/2112777/)

japkiller
23/10/2009, 20:45
E' un articolo scritto da un giornalista di sinistra, Fasanella

Lo so, è un impresa quasi impossibile, nel clima di odio e di scontro al limite della guerra civile in cui stiamo precipitando. Sono sicuro che riceverò insulti, che qualcuno con la puzza sotto il naso, convinto di essere sempre e comunque dalla parte della ragione, mi considererà un nemico. E come avevo promesso, spiegherò, da un punto di vista di sinistra, perché la presenza di Berlusconi sulla scena politica non è stata del tutto negativa.

Ho assistito alla “fine” della guerra fredda in Italia e alla caduta della Prima Repubblica da una postazione privilegiata: tra il 1989 e il 1992 ero il quirinalista di Panorama, quando presidente della Repubblica era Francesco Cossiga, protagonista assoluto di quella delicatissima fase della storia italiana. Ricordo le veline diffuse all’epoca sul “picconatore”. La sinistra dc e il “partito” di Repubblica, in particolare, lo dipingevano come un “pazzo” e suggerivano di andare a cercare in Svizzera le sue cartelle cliniche. Per il Pci-Pds, il “pazzo” era anche pericoloso, in quanto “golpista”. Devo dire la verità, stavo per cascarci anch’io, come gran parte dell’opinione pubblica di sinistra, democristiana o ex comunista che fosse. Ma poi la mia curiosità prevalse sulle vulgate. Dopo averlo osservato con attenzione, mi resi conto che Cossiga giganteggiava al cospetto del ceto politico dell’epoca, era l’unico ad aver capito che, caduto il Muro, occorreva cambiare registro togliendo tutti gli scheletri dagli armadi della Repubblica. Tutti: quelli della destra, del centro e della sinistra, attraverso una pubblica confessione e un’altrettanto pubblica riconciliazione. Occorreva farlo, era il suo messaggio, altrimenti il sistema sarebbe crollato sotto il peso dei fantasmi di una storia anomala, drammatica e anche sanguinosa. E lui per primo aveva cominciato a farlo. A suo modo, certo: giocando con i paradossi e spesso anche fingendosi “matto”, perché quello era l’unico per dire al Paese delle verità sulla guerra fredda nascoste per quasi mezzo secolo, perché “indicibili”.

Un giorno intervistai Luciano Violante, all’epoca vice di Massimo D’Alema alla presidenza dei deputati Pci-Pds, se non ricordo male. Verso la fine del colloquio mi chiese di spegnere il registratore e, dopo avermi strappato la promessa che non ne avrei mai scritto, mi raccontò di un suo incontro al Quirinale. Cossiga lo aveva invitato perché voleva che facesse pace con Edgardo Sogno, il più duro degli anticomunisti italiani durante la guerra fredda, inquisito negli anni Settanta proprio dal magistrato Violante per un tentativo di golpe. “Vi stringete la mano e ci facciamo una bella mangiata di pesce tutti e tre insieme”, gli disse il Capo dello Stato, aggiungendo: “Sogno è personaggio assai più importante di quanto si pensi, ha dietro di sé ambienti potenti: quella stretta di mano li tranquillizzerebbe”. Violante rifiutò cortesemente l’invito. E salutandolo, Cossiga gli disse più o meno così: “Quelli che sapevano davvero come sono andate le cose in Italia sono quasi tutti morti. Ne sono rimasti ancora due o tre in vita… Tu sei uno di quelli…. E sei ancora giovane…”
Non voglio dire come Violante interpretò quel messaggio. Ma so che scrisse una lunga lettera al segretario del partito, Achille Occhetto, con un dettagliato resoconto del colloquio con il Capo dello Stato.
Nei fui molto impressionato, tanto da rimanere senza parole. Ma poi, riflettendoci bene, conoscendo Cossiga e il suo modo di dire certe cose, capii che con quelle sue allusioni aveva semplicemente voluto mettere in guardia dai pericoli che avrebbe corso il Paese, se la guerra fredda fosse proseguita anche dopo la caduta del Muro. La risposta del Pci-Pds all’offerta di una riconciliazione nazionale è storia nota. Non appena venne scoperta la rete clandestina atlantica Gladio, avviò subito le procedure per l’impeachment del Presidente della Repubblica, che se n’era assunto pubblicamente la paternità. Ma Occhetto andò ben oltre. Prima fiancheggiò l’inchiesta della magistratura veneziana sulla Gladio con un “pubblico processo” politico nelle piazze al quarantennio democristiano. Poi cavalcò spregiudicatamente la rivoluzione di “mani pulite” della procura milanese che stava decapitando l’intero ceto politico di governo e anticomunista della Prima Repubblica. Insomma, sconfitto dalla storia, sepolto sotto le macerie del Muro di Berlino, dopo aver cambiato nome e simbolo senza la minima revisione critica della propria esperienza, senza il minimo accenno all’immane tragedia di cui in qualche modo era stato corresponsabile, in Italia il comunismo tentava di prendersi una rivincita attraverso la magistratura. E come aveva previsto Cossiga, il Paese entrò in fibrillazione. E la situazione si fece ben presto talmente grave da rischiare un infarto mortale. Iniziò la mattanza. Salvo Lima, Falcone e Borsellino in Sicilia. Le bombe a Firenze, Milano e Roma. Gli avvertimenti della “falange armata”. Le “perquisizioni” nelle abitazioni di molti personaggi pubblici. Gli strani movimenti di truppe segnalati un po’ ovunque. L’autobomba scoperta a due passi dalla presidenza del Consiglio poco prima che passasse l’allora capo del governo Carlo Azeglio Ciampi. I centralini di Palazzo Chigi bloccati per diverse ore, la Lega di Umberto Bossi pronta alla secessione…. E il tutto avveniva mentre proseguiva, implacabile, l’altra “mattanza”, quella politico-giudiziaria; e il Pds di Occhetto, distrutti i partiti storici avversari dalla magistratura, aveva conquistato nelle elezioni comunali tutte le grandi città e, dopo un esame superato alla City di Londra (c’ero anch’io quel giorno, inviato da Panorama), si apprestava a vincere le elezioni politiche con la sua “gioiosa macchina da guerra” progressista.

Era il 1992-1993. Fu allora che scese in campo Silvio Berlusconi e in pochi mesi, si inventò un nuovo partito politico, Forza Italia: le sue televisioni contro la magistratura del Pds e del “partito” di De Benedetti (fiancheggiato dalla quasi totalità della stampa italiana e internazionale). A dispetto di tutte le previsioni della vigilia, le elezioni del marzo 1994 le vinse Silvio Berlusconi. Nel mese di maggio si insediò il suo primo governo. Mauro Zani, all’epoca dirigente di primissimo piano del Pds, qualche tempo dopo mi disse:

“Sì, quel giorno era come se sul Parlamento fosse calata una cappa di piombo. Che impressione: il Transatlantico di Montecitorio era pieno di uomini che fino a un minuto prima avevano indossato una divisa ed ora ostentavano i loro distintivi all’occhiello delle giacche…Sotto quegli abiti borghesi da neoparlamentari, era tutto un rumore di sciabole e uno sbattere di stivali. No, non credo a un tentativo di un colpo di Stato, nel senso classico dell’espressione almeno. Ma sicuramente c’era una volontà da parte del centro-destra di presidiare le istituzioni, di occuparle anche fisicamente”.

Zani ebbe l’impressione di un pericolo imminente. Cronista di Panorama, c’ero anch’io quel giorno, nel Transatlantico di Montecitorio. E parlando con molti neodeputati della parte avversa, ebbi invece un’altra impressione: quella di un pericolo sventato. Confermata successivamente da diverse altre fonti: politici, militari, magistrati, uomini d’intelligence e anche diplomatici stranieri con cui avevo parlato per capirne di più.
Vorrei riportare una testimonianza, in particolare. E’ di un ex generale degli alpini, Luigi Manfredi, eletto al Senato nel 1994 nelle liste di Forza Italia. E’ davvero illuminante, perché spiega benissimo quale fosse all’epoca lo stato d’animo dell’altra metà del Paese:

“Alla vigilia delle elezioni del 1994 la paura era molto forte. Dal punto di vista psicologico ed emotivo, il clima era lo stesso del 1948, quando si pensava che i cosacchi potessero abbeverarsi alle fontane di Piazza san Pietro. Per noi moderati, Berlusconi rappresentava l’ultima spiaggia. Eravamo convinti, e lo siamo tuttora, che anche se avevano cambiato pelle, gli obiettivi che perseguivano i vari Occhetto e D’Alema fossero in gran parte gli stessi di prima: la conquista del potere, eliminando l’opposizione con tutti gli stratagemmi possibili. Attraverso il controllo della magistratura, l’obiettivo era l’instaurazione di un regime con tratti antidemocratici. Ci eravamo accorti, a un certo punto, che erano stati enfatizzati i peccati commessi da Dc e Psi. Questi due partiti erano stati demonizzati. Non tutti vedevano il disegno, allora. Però era molto chiaro. Stranamente, le inchieste di “mani pulite” toccavano tutti i partiti, ma non il Pds. Eppure noi avevamo le prove dei finanziamenti ricevuti quasi legalmente dalle cooperative rosse. Per non parlare dei rubli che erano arrivati dall’Urss, Paese nemico. Lo scopo vero di “mani pulite”, dunque, non era quello di debellare un fenomeno malavitoso, ma di utilizzare Tangentopoli per scopi politici. Nel 1993 noi moderati ci eravamo trovati in una situazione di grandissimo marasma, con una sola forza di destra (il Msi, ndr) a reggere contro lo strapotere della sinistra. Il pericolo che vedevamo non era tanto quello di un regime comunista come storicamente lo avevamo conosciuto. Il pericolo vero era costituito dalla capacità della sinistra di riciclarsi, con le sue convinzioni illiberali sia in politica che in economia. E non essendoci riusciti col metodo classico dei comunisti, ora potevano riuscirci col metodo democratico. Berlusconi, dunque, costituiva l’ultima barriera contro quel pericolo”.

Tra il 1992 e il 1993, ambienti e forze che durante la guerra fredda erano state impiegate nella lotta al comunismo, si ritrovarono improvvisamente privi della loro tradizionale rappresentanza politica, erano terrorizzate, si sentivano minacciate, braccate. Ed erano disposte a tutto. In quel periodo, l’Italia arrivò davvero a un passo dal colpo di Stato, con la conseguente rottura della sua stessa unità politico-territoriale. Ecco allora il merito storico che va riconosciuto a Berlusconi, al di là dei giudizi sull’operato dei suoi governi e sulla sua stessa persona: quello di aver ridato, attraverso Forza Italia, una rappresentanza politica a forze sbandate, di aver neutralizzato schegge impazzite riconducendole all’interno delle logiche dei conflitti, anche duri e durissimi, ma tipici delle democrazie. Se la sinistra continuerà a demonizzarlo e delegittimarlo, il rischio che correremo tutti sarà quello di riportare le lancette della storia a quel 1992-1993.

lo dicevo io!!! ma nessuno mi capisce...... :biggrin3:

Medoro
23/10/2009, 20:47
mi piaciono,queste premesse
articolo scritto da un giornalista di sinistra
quindi????
è più attendibile meno attendibile,cosa dobbiamo aspettarci????
un giornalista non fa il suo lavoro riportando una notizia????
a prescindere da dove voti o non è x tutto cosi?????
cmq berlusconi è sceso in politica perchè ingabbiato l'amico craxi lui si doveva parare ilculo in qualche modo,e qual'era il modo migliore se non quello di entrare in politica con tutti i vantaggi privilegi che si hanno

massimio
23/10/2009, 20:47
i voti nel 94 li ha presi ovunque e se leggi bene l'articolo che ho postato comprendi meglio l'atmosfera che si viveva in italia

l'atmosfera era di fibrillazione....di attesa di cambiamento....di qualcosa che era stato immutato per 50 anni e che in quel momento si era dissolto nel nulla....erano spariti i capisaldi della quotidianeta'...ma da li a ipotizzare un colpo di stato o quant'altro...............se non sbaglio e' il secondo "teorico" della sinistra a sparare simili congetture nel giro di pochi giorni...mah:ph34r:

alessandro2804
23/10/2009, 20:51
ragazzi vi dovete abituare a leggere anche altre fonti :w00t:
basta con il vangelo secondo Travaglio

massimio
23/10/2009, 21:05
ragazzi vi dovete abituare a leggere anche altre fonti :w00t:
basta con il vangelo secondo Travaglio

la mia uniche fonti di informazione sono due
http://www.bottegadellibro.it/img/Articoli/2810.jpg
e
http://www.nerdcore.de/wp/wp-content/uploads/2008/02/playboy-february-2008.jpg

alessandro2804
23/10/2009, 21:19
quoto japkiller che in effetti lo diceva già tempo fa

votalele
23/10/2009, 21:21
Potete farmi un riassunto pliz?
Mi sono addormentato due volte tentando di leggerlo, sarà pure di sinistra, ma che due cog..ni!!!
:wacko::wacko:
:tongue:

Medoro
23/10/2009, 21:25
Potete farmi un riassunto pliz?
Mi sono addormentato due volte tentando di leggerlo, sarà pure di sinistra, ma che due cog..ni!!!
:wacko::wacko:
:tongue:in 2 parole sostiene che se non fosse stato eletto silvio nel 94
in italia ci sarebbe stata un colpo di stato perchè gli animi erano troppo tesi e si aveva paura che tutto il potere finisse nelle mani della sinistra:blink:

Richymbler
23/10/2009, 21:28
in 2 parole sostiene che se non fosse stato eletto silvio nel 94
in italia ci sarebbe stata un colpo di stato perchè gli animi erano troppo tesi e si aveva paura che tutto il potere finisse nelle mani della sinistra:blink:

praticamente l'elettorato di Berlusconi è golpista, è quello che diciamo sempre che non sanno cosa sia la democrazia.

alessandro2804
23/10/2009, 21:29
avete il w.end per rileggerlo

La storia secondo Medoro , evento a per causa di B, evento x per causa di B, evento c,d,f,g,t per causa di B ............
Medoro professore di storia:D

Medoro
23/10/2009, 21:32
avete il w.end per rileggerlo

La storia secondo Medoro , evento a per causa di B, evento x per causa di B, evento c,d,f,g,t per causa di B ............
Medoro professore di storia:D
e x te????
evento x causa dei comunisti ecc ecc ecc comunisti?????
altre ipotesi

massimio
23/10/2009, 21:33
in 2 parole sostiene che se non fosse stato eletto silvio nel 94
in italia ci sarebbe stata un colpo di stato perchè gli animi erano troppo tesi e si aveva paura che tutto il potere finisse nelle mani della sinistra:blink:


come quando negli anni 50/60 i preti di campagna andavano in giro, di casa in casa, profetizzando che c'era il pericolo di invasione dei comunisti che mangiavano i bambini e che quindi bisognava votare dc...e non sono cazzate ma storia vera


avete il w.end per rileggerlo

La storia secondo Medoro , evento a per causa di B, evento x per causa di B, evento c,d,f,g,t per causa di B ............
Medoro professore di storia:D

invece te vedi i comunisti pure nelle lattine della coca cola...che infatti e' rossa e corrode il fegato quindi in un certo senso mangia e quindi mangia i bambini e quindi e' colpa dei comunisti:biggrin3::biggrin3::tongue:

Lo scrofo
23/10/2009, 21:36
ragazzi vi dovete abituare a leggere anche altre fonti :w00t:
basta con il vangelo secondo Travaglio

se le fonti sono corrette le leggo... altrimenti leggo Travaglio. Che puttanate almeno non ne dice.

natan
23/10/2009, 22:28
c'é qualcuno che vuole farmi un sunto? :rolleyes:

massimio
23/10/2009, 22:37
praticamente bisogna essere grati a berlusca perche' entrando in politica e alleandosi con la mafia ha salvato l'italia da un colpo di stato:biggrin3::biggrin3::biggrin3:
sembra una barzelletta vero?!

natan
23/10/2009, 22:38
praticamente bisogna essere grati a berlusca perche' entrando in politica e alleandosi con la mafia ha salvato l'italia da un colpo di stato:biggrin3::biggrin3::biggrin3:
sembra una barzelletta vero?!

ho capito!

grazie Berlusconi!

massimio
24/10/2009, 01:56
aver portato gnocca in parlamento
http://zamax.files.wordpress.com/2008/05/stefania-prestigiacomo1.jpg
http://www.myluxury.it/wp-galleryo/daniela-santanche/santanche2.jpg
http://www.kaletraforever.com/public//2008/05/url.jpg

e ho messo solo le immagini pudiche:wub::wub::wub::wub:

natan
24/10/2009, 06:23
aver portato gnocca in parlamento
http://zamax.files.wordpress.com/2008/05/stefania-prestigiacomo1.jpg
http://www.myluxury.it/wp-galleryo/daniela-santanche/santanche2.jpg
http://www.kaletraforever.com/public//2008/05/url.jpg

e ho messo solo le immagini pudiche:wub::wub::wub::wub:

vabbhé!!!


La prima e la terza, in quanto apparenza, passi ... quella di mezzo ... :sick: ... e non solo per l'apparenza ....

Ma ha portato anche dei bei figoni .... :tongue:

http://www.mariovarini.it/drupal/files/images/brunetta_al_lavoro.jpg

http://www.haisentito.it/wp-galleryo/politici-italiani/bossi.jpg

http://4.bp.blogspot.com/_wqdivVDl5Qk/SYN2KhSQBRI/AAAAAAAAAuc/LAZq4jFcEc8/s400/bondi.jpg

e molti ancora ... :rolleyes::rolleyes::rolleyes:

edotto
24/10/2009, 07:47
non è vero niente.

travaglio, santoro & Co., loro sono la voce della verità.

IACH
24/10/2009, 07:53
se non ho capito male.....i servizi segreti, gladio, quelli che sanno che a Ustica non è stato Dumbo, delle bombe sui treni, dei rifugi BR con Moro dentro che ci mancava solo l'insegna sul balcone, insieme gli industriali perennemente con le valigie pronte per la Svizzera................. avevano il terrore di ..........Ochetto!:blink:

papitosky
24/10/2009, 12:41
mi sembra una disamina molto lucida

Antriple
24/10/2009, 12:49
berlusconi e' salito al potere stringendo alleanza con le piu potenti cosche mafiose....vedere i dati delle elezioni del 94 e i milioni dei voto presi al sud.....si parla proprio di questo nell'articolo dell'espresso stato-mafia...e non credo che bisogna essere grati di cio'

Mafioso magari ci sarai!:mad:

PhacocoeruS
24/10/2009, 18:50
se non ho capito male.....i servizi segreti, gladio, quelli che sanno che a Ustica non è stato Dumbo, delle bombe sui treni, dei rifugi BR con Moro dentro che ci mancava solo l'insegna sul balcone, insieme gli industriali perennemente con le valigie pronte per la Svizzera................. avevano il terrore di ..........Ochetto!:blink:
:biggrin3: Esatto! Nel prossimo articolo, anche se gli fu chiesto di non scriverne, Fasanella racconterà di quella volta che incontrò Elvis, Jim Morrison e Hitler in un bistrot di Parigi... :biggrin3::biggrin3:

natan
24/10/2009, 19:47
http://www.politikos.it/wp-content/uploads/2008/11/achille-occhetto.jpg

LucianoElba
24/10/2009, 19:52
ragazzi vi dovete abituare a leggere anche altre fonti :w00t:
basta con il vangelo secondo Travaglio

se è per quello ascoltiamo molti vangeli secondo Fede...........Rossella..........Minzolini..........Minoli.........devo continuare?

massimio
24/10/2009, 19:52
Mafioso magari ci sarai!:mad:


non volevo offendere nessuno, ci mancherebbe altro...sono dati alla mano delle votazioni '94....campania, calabria e sicilia hanno portato voti che hanno permesso a berlusconi di salire al governo....e questo solo grazie alla compiacenza della mafia


:biggrin3: Esatto! Nel prossimo articolo, anche se gli fu chiesto di non scriverne, Fasanella racconterà di quella volta che incontrò Elvis, Jim Morrison e Hitler in un bistrot di Parigi... :biggrin3::biggrin3:

:botteee::botteee::botteee::risatona::risatona:

papitosky
24/10/2009, 19:57
se le fonti sono corrette le leggo... altrimenti leggo Travaglio. Che puttanate almeno non ne dice.

no, le scrive :biggrin3:

natan
24/10/2009, 20:04
non volevo offendere nessuno, ci mancherebbe altro...sono dati alla mano delle votazioni '94....campania, calabria e sicilia hanno portato voti che hanno permesso a berlusconi di salire al governo....e questo solo grazie alla compiacenza della mafia



:botteee::botteee::botteee::risatona::risatona:

http://static.sky.it/static/images/sezioni/sport/berlusconi_meazza_548.jpg

massimio
24/10/2009, 20:13
http://static.sky.it/static/images/sezioni/sport/berlusconi_meazza_548.jpg

http://aurora86.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/33037/DELL%27UTRI.jpg

IACH
24/10/2009, 20:17
http://www.politikos.it/wp-content/uploads/2008/11/achille-occhetto.jpg

aaaah........ ecco di chi avevano paura......
bè.....in effetti il sarcastico baffino da Gallipoli, lo vedo bene partire alla conquista del Palazzo D'inverno a bordo della sua Ikarus........

24665

natan
24/10/2009, 20:19
http://robertobrumat.files.wordpress.com/2009/04/dellutri-e-berlusconi.jpg

papitosky
24/10/2009, 20:22
non vi preoccupate; fra trent'anni riscriverete la storia come piace a voi

natan
24/10/2009, 20:23
non vi preoccupate; fra trent'anni riscriverete la storia come piace a voi

http://web.tiscalinet.it/dplarivista/ANNO%20II%20-%20NUMERO%201/FOTOS%20E%20GRAFICA/scuola.jpg

massimio
24/10/2009, 20:24
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/cronaca/provenzano-questura/ap79477411104175011_big.jpg

natan
24/10/2009, 20:27
http://2piu2uguale5.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/112701/lamafiauccide.jpg

massimio
24/10/2009, 20:31
http://2piu2uguale5.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/112701/lamafiauccide.jpg


minchia signor tenentedHRkJ7x5a3U

alessandro2804
24/10/2009, 20:54
non si capisce ...foto , risate, rutti , scorregge, chi più ne ha più ne metta
vedo che l'unico ragionamento che vi vien meglio è quello dell'associare idee , do coio coio
dopo di che si formula la teoria che guarda caso corrisponde proprio a quelle foto, quei personaggi, scorregge , rutti che qualche costruttivista sociale rende disponibile in rete

natan
24/10/2009, 21:04
non si capisce ...foto , risate, rutti , scorregge, chi più ne ha più ne metta
vedo che l'unico ragionamento che vi vien meglio è quello dell'associare idee , do coio coio
dopo di che si formula la teoria che guarda caso corrisponde proprio a quelle foto, quei personaggi, scorregge , rutti che qualche costruttivista sociale rende disponibile in rete

é una delle poche forme rimaste per sdrammatizzare la drammaticità del momento ... :cry:

massimio
24/10/2009, 21:04
invece di fare disquisizioni che lasciano il tempo che trovano.....leggi e informati ma senza i paraocchiDell’Utri condannato (http://www.rifondazione-cinecitta.org/cosca-italia.html)
su questo link trovi un po di notiziole...se hai voglia di leggere e se non pensi che siamo tutti dei comunisti lobotomizzati........
e ricorda che la memoria e i morti non vanno ne in archivio e ne in prescrizione... e l'ignoranza, ovvero la non conoscenza, fa danni incalcolabili

alessandro2804
24/10/2009, 21:06
é una delle poche forme rimaste per sdrammatizzare la drammaticità del momento ... :cry:

si ok, ma siccome manca Intriplato , che fai ? lo sostiutisci? :ph34r:

natan
24/10/2009, 21:07
si ok, ma siccome manca Intriplato , che fai ? lo sostiutisci? :ph34r:

due cuori e una capanna ... :laugh2::laugh2::laugh2:

alessandro2804
24/10/2009, 21:07
invece di fare disquisizioni che lasciano il tempo che trovano.....leggi e informati ma senza i paraocchiDell’Utri condannato (http://www.rifondazione-cinecitta.org/cosca-italia.html)
su questo link trovi un po di notiziole...se hai voglia di leggere e se non pensi che siamo tutti dei comunisti lobotomizzati........

madòòò che sito sembra fatto in un loculo del cimitero
non ci entro più e per favore non mi linkare sta porkeria:tongue:

Richymbler
24/10/2009, 21:07
due cuori e una capanna ... :laugh2::laugh2::laugh2:

natan è un intriplato nato in svizzera ( o è viceversa?)

natan
24/10/2009, 21:08
madòòò che sito sembra fatto in un loculo del cimitero
non ci entro più e per favore non mi linkare sta porkeria:tongue:

in effetti .....



é un cimitero ...... da qualche parte ... :cry:

massimio
24/10/2009, 21:12
in effetti .....



é un cimitero ...... da qualche parte ... :cry:


che ci vuoi fare?:ph34r::ph34r::ph34r:

glie' tutto da rifare

natan
24/10/2009, 21:27
natan è un intriplato nato in svizzera ( o è viceversa?)

non é importante saperlo .... é un po' come l'uovo e la gallina ... ci puoi pensare e ripensare ma alla fine ... :rolleyes:
















e per restare a tema ...


http://rota.files.wordpress.com/2009/07/vaticanopiovra.jpg

Misha84
25/10/2009, 00:42
praticamente bisogna essere grati a berlusca perche' entrando in politica e alleandosi con la mafia ha salvato l'italia da un colpo di stato:biggrin3::biggrin3::biggrin3:
sembra una barzelletta vero?!
ehhh!
non lo sai che il nobel volevano darglielo proprio per questo motivo??
cmq io ho capito che il golpe lo avrebbe fatto dalema se non ci fosse stato silvietto a destabilizzare il potere..
mah!
grande diffidenza..
io purtroppo non c'ero, ma se è vero che quel momento era tanto importante vorrei capirci davvero qualcosa di più..

massimio
25/10/2009, 00:50
ehhh!
non lo sai che il nobel volevano darglielo proprio per questo motivo??
cmq io ho capito che il golpe lo avrebbe fatto dalema
io purtroppo non c'ero, ma se è vero che quel momento era tanto importante vorrei capirci davvero qualcosa di più..

http://4.bp.blogspot.com/_uKExAkY8c3s/SrfKo13zN9I/AAAAAAAAAjE/yHhDBGKQDog/s400/D%27alema+pirla.JPG

scusa ma dove eri?:coool::coool::coool:

urasch
25/10/2009, 01:31
e bsata con questa politica.....

natan
25/10/2009, 06:10
e bsata con questa politica.....

:sick::sick::sick: ma vai altrove se non ti va di stare da queste parti ... :dry:

ps: poi, a furia di rompere, alla fine farai il santarellino dicendo che hai solo detto la tua. Abbiamo tutti capito bene che la politica non ti interessa, l'abbiamo capito a meraviglia, venire a ripeterlo in continuazione non é da signori, semmai tu fossi mai riuscito a dimostrare di esserlo.

tonidaytona
25/10/2009, 06:29
troppi terroni e troppi stranieri

troppi mc donald , troppe beauty farm , troppi scooter , troppi avvocati , un solo bastamoto , ed e' gia' troppo...
dai non scrivere ste cose per favore...



e bsata con questa politica.....

con "QUESTA" politica e' ora di dir basta davvero.
e ti va bene che non ce' ads a correggerti l'ortografia e la punteggiatura...



:sick::sick::sick: ma vai altrove se non ti va di stare da queste parti ... :dry:

ps: poi, a furia di rompere, alla fine farai il santarellino dicendo che hai solo detto la tua. Abbiamo tutti capito bene che la politica non ti interessa, l'abbiamo capito a meraviglia, venire a ripeterlo in continuazione non é da signori, semmai tu fossi mai riuscito a dimostrare di esserlo.

con questi battibecchi "rompete" forse in modo equilibrato tutti quanti.
ma non riuscite a essere un poco piu' concilianti???

qui' a essere proverbialmente paziente e comprensiva ce' solo l'amministrazione.
e ancora poco se va avanti cosi'...

passate una buona domenica.:wink_:

natan
25/10/2009, 08:06
troppi mc donald , troppe beauty farm , troppi scooter , troppi avvocati , un solo bastamoto , ed e' gia' troppo...
dai non scrivere ste cose per favore...




con "QUESTA" politica e' ora di dir basta davvero.
e ti va bene che non ce' ads a correggerti l'ortografia e la punteggiatura...




con questi battibecchi "rompete" forse in modo equilibrato tutti quanti.
ma non riuscite a essere un poco piu' concilianti???

qui' a essere proverbialmente paziente e comprensiva ce' solo l'amministrazione.
e ancora poco se va avanti cosi'...

passate una buona domenica.:wink_:


scusa Toni, se ogni volta che si discute qualche cosa che a te può interessare io venissi sempre a dire perché cazzo se ne parla ... proponendo sondaggi perché non se ne possa più parlare ... e via discorrendo ... tu come reagiresti ...

se quel che voglio dire non passa :blink: ....


non si tratta di battibecchi, si tratta di rispettare le persone non solo a parole ma anche a fatti, perché a non rispettarle non ci sono solo le parolacce ...

ma forse sto parlando al vento ....

buona domenica a te!


:cry::cry::cry:

ett69
25/10/2009, 08:14
ciao

la sinistra è morta alcuni decenni fa, quando ha smesso di fare quello per cui è nata e cresciuta cioè gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici

rinascerà quando tornerà a farlo, ma con i dirigenti attuali siamo ben lontani da tutto ciò

ettore

natan
25/10/2009, 08:14
ciao

la sinistra è morta alcuni decenni fa, quando ha smesso di fare quello per cui è nata e cresciuta cioè gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici

rinascerà quando tornerà farlo, ma con i dirigenti attualo siamo ben lontani da tutto ciò

ettore

quoto!!!

Vedder
25/10/2009, 08:21
quoto!!!

Ma che quoti?
Ma se siamo in questa situazione di deliri che tanto disprezzate è proprio grazie alla sinistra che non sapendo governare cerca di prendere il potere con l'odio.

e quoti pure.
E vieni anche a fare discorsi sulla mancanza di rispetto, quando più volte tu sei il primo a mancare di rispetto al tuo interlocutore, con la scusa della schiettezza.

Dai Natan che fra un po' non si potrà più "parlare" di politica su questo forum, tanto a parte offese, foto e vignette inutili (vedi questo thread) non è che gli argomenti raggiungano chissà quali levature.

natan
25/10/2009, 08:41
Ma che quoti?
Ma se siamo in questa situazione di deliri che tanto disprezzate è proprio grazie alla sinistra che non sapendo governare cerca di prendere il potere con l'odio.

e quoti pure.
E vieni anche a fare discorsi sulla mancanza di rispetto, quando più volte tu sei il primo a mancare di rispetto al tuo interlocutore, con la scusa della schiettezza.

Dai Natan che fra un po' non si potrà più "parlare" di politica su questo forum, tanto a parte offese, foto e vignette inutili (vedi questo thread) non è che gli argomenti raggiungano chissà quali levature.

Se é vero quel che dici io posso permettermi di quotare quanto voglio :tongue:

Non ho mai sostenuto questa sinistra e se fossi stato italiano non l'avrei mai votata ... perciò! :rolleyes:

Per quanto concerne l'odio mi sembra una carta giocata trasversalmente. :cry:

Per le vignette ho già detto ... per il resto fai te ... :wink_:

Medoro
25/10/2009, 08:53
ciao

la sinistra è morta alcuni decenni fa, quando ha smesso di fare quello per cui è nata e cresciuta cioè gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici

rinascerà quando tornerà a farlo, ma con i dirigenti attuali siamo ben lontani da tutto ciò

ettorema ti si è incanatato il disco in questi giorni????:laugh2:
hai scritto la stessa cosa 50 volte nei post diversi,almeno prima ti esprimevi di più,finite le parole:biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3:

ciao ettorone:coool: