fearless
23/11/2009, 10:49
Torna Azzurra e fa ancora sognare Batte New Zealand e vince a Nizza L'imbarcazione Azzurra
Nel Louis Vuitton Trophy vince il team che rilancia il nome della prima barca italiana in America's Cup. I Kiwi si arrendono in due sole regate contro l'equipaggio tutto italiano
Saluti al pubblico, abbracci a bordo, qualche lacrima. Una felicità tutta italiana ha accompagnato Azzurra lungo il traguardo del bastone di Nizza. L'ultimo, quello che ieri ha sancito la vittoria al Louis Vuitton Trophy Nice Cote d'Azur, tappa d'apertura del Louis Vuitton World Series, evento di punta del panorama velico internazionale in attesa della riapertura della Coppa America.
Contro ogni pronostico, l'outsider di lusso (a bordo i migliori della vela esclusivamente italiana, a terra la team manager Alessandra Sensini, dietro le quinte lo Yacht Club Costa Smeralda) ha battuto il gigante Emirates Team New Zealand, dominatore della prima fase della competizione. L'ha fatto senza pietà: 2-0, in una finale serrata e palpitante, che ha restituito agli appassionati le emozioni della capostipite Azzurra, classe 1983. Allora, al varo dello scafo blu che ancora campeggia sulla marina di Porto Cervo, il principe Karim Aga Khan aveva dichiarato: «Affronteremo queste regate meravigliose e affascinanti con l'umiltà degli ultimi arrivati ma con la convinzione di essere degni di partecipare a questo evento».
Lo spirito è rimasto lo stesso. Passione, lavoro duro e grande intesa hanno contribuito alla rinascita di un mito. Già nei round robin Azzurra aveva dimostrato di saper e voler vincere. Conquistata la semifinale, è andata fino in fondo, in una domenica mattina di sole e vento leggero.
PRIMO MATCH Azzurra ed Emirates Team New Zealand partono entrambe sulla destra. Alla prima virata, il vento salta a sinistra e l'equipaggio italiano mette la prua avanti di una lunghezza. Il vantaggio si consolida: alla prima boa è di 14 secondi. I kiwi cambiano tutto. Strambano e vanno verso la destra del campo, dove ricevono per primi le raffiche più fresche. Il distacco si accorcia, Emirates Team New Zealand cavalca il vento. Traditore al momento del sorpasso: le raffiche cessano, Azzurra resiste e allunga il passo, iniziando l'ultima poppa con 23 secondi di vantaggio. Il tattico Chieffi sceglie di navigare sulla sinistra: da lì controlla gli avversari fino al traguardo, tagliato con 25 secondi di margine.
SECONDO MATCH Emirates New Zealand è a un bivio: vincere o salutare una possibile vittoria. La partenza di Dean Barker è aggressiva, ma già al primo incrocio Azzurra è davanti di una lunghezza. Alla prima boa ha un vantaggio rassicurante, che mantiene per tutta la poppa e la seconda bolina, chiusa con 18 secodi di vantaggio. Nell'ultima poppa un salto di vento favorevole lancia Azzurra verso il trionfo.
CLARA MULAS
Lunedì 23 novembre 2009 08.53
stavolta gli ALL BLACK hanno perso :oook:
Nel Louis Vuitton Trophy vince il team che rilancia il nome della prima barca italiana in America's Cup. I Kiwi si arrendono in due sole regate contro l'equipaggio tutto italiano
Saluti al pubblico, abbracci a bordo, qualche lacrima. Una felicità tutta italiana ha accompagnato Azzurra lungo il traguardo del bastone di Nizza. L'ultimo, quello che ieri ha sancito la vittoria al Louis Vuitton Trophy Nice Cote d'Azur, tappa d'apertura del Louis Vuitton World Series, evento di punta del panorama velico internazionale in attesa della riapertura della Coppa America.
Contro ogni pronostico, l'outsider di lusso (a bordo i migliori della vela esclusivamente italiana, a terra la team manager Alessandra Sensini, dietro le quinte lo Yacht Club Costa Smeralda) ha battuto il gigante Emirates Team New Zealand, dominatore della prima fase della competizione. L'ha fatto senza pietà: 2-0, in una finale serrata e palpitante, che ha restituito agli appassionati le emozioni della capostipite Azzurra, classe 1983. Allora, al varo dello scafo blu che ancora campeggia sulla marina di Porto Cervo, il principe Karim Aga Khan aveva dichiarato: «Affronteremo queste regate meravigliose e affascinanti con l'umiltà degli ultimi arrivati ma con la convinzione di essere degni di partecipare a questo evento».
Lo spirito è rimasto lo stesso. Passione, lavoro duro e grande intesa hanno contribuito alla rinascita di un mito. Già nei round robin Azzurra aveva dimostrato di saper e voler vincere. Conquistata la semifinale, è andata fino in fondo, in una domenica mattina di sole e vento leggero.
PRIMO MATCH Azzurra ed Emirates Team New Zealand partono entrambe sulla destra. Alla prima virata, il vento salta a sinistra e l'equipaggio italiano mette la prua avanti di una lunghezza. Il vantaggio si consolida: alla prima boa è di 14 secondi. I kiwi cambiano tutto. Strambano e vanno verso la destra del campo, dove ricevono per primi le raffiche più fresche. Il distacco si accorcia, Emirates Team New Zealand cavalca il vento. Traditore al momento del sorpasso: le raffiche cessano, Azzurra resiste e allunga il passo, iniziando l'ultima poppa con 23 secondi di vantaggio. Il tattico Chieffi sceglie di navigare sulla sinistra: da lì controlla gli avversari fino al traguardo, tagliato con 25 secondi di margine.
SECONDO MATCH Emirates New Zealand è a un bivio: vincere o salutare una possibile vittoria. La partenza di Dean Barker è aggressiva, ma già al primo incrocio Azzurra è davanti di una lunghezza. Alla prima boa ha un vantaggio rassicurante, che mantiene per tutta la poppa e la seconda bolina, chiusa con 18 secodi di vantaggio. Nell'ultima poppa un salto di vento favorevole lancia Azzurra verso il trionfo.
CLARA MULAS
Lunedì 23 novembre 2009 08.53
stavolta gli ALL BLACK hanno perso :oook: