massimio
28/11/2009, 13:48
Un imbarazzante falso allarme si è verificato pochi giorni fa a Sydney, in Australia: i vigili del fuoco hanno infatti ricevuto una chiamata di allarme per dei forti odori di gas che i vicini di casa sentivano provenire da un’abitazione. Due autobotti con a bordo 15 pompieri sono accorse immediatamente sul posto ma, una volta arrivate, hanno scoperto che si trattava solamente di qualche scorreggia di un maiale di 120 kg. Forte imbarazzo per i due proprietari che si sono scusati per l’accaduto, facendo tornare i vigili del fuoco in stazione senza bisogno di intervenire.
Questo divertente episodio ha riportato alla luce la discussione di qualche tempo fa sull’introduzione di una tassa su alcuni animali, colpevoli di produrre troppo “gas fisiologico” con i loro peti, al punto da contribuire all’inquinamento dell’aria. La “Cow Tax” ha ovviamente raccolto pareri negativi tra gli allevatori, che dovrebbero pagare ogni anno ben 175 dollari per ogni mucca e 20 dollari per ogni suino.
Questa tassa era in discussione in paesi come l’Estonia e la Nuova Zelanda, ma era stata poi abbandonata per via dell’aumento di prezzo che subirebbero le carni e i conseguenti danni economici per questi paesi. Ora questa proposta è invece in discussione negli Stati Uniti, che tentano in ogni modo di prevenire la diffusione di gas metano nell’aria anche con sistemi un pò discutibili.
Questo divertente episodio ha riportato alla luce la discussione di qualche tempo fa sull’introduzione di una tassa su alcuni animali, colpevoli di produrre troppo “gas fisiologico” con i loro peti, al punto da contribuire all’inquinamento dell’aria. La “Cow Tax” ha ovviamente raccolto pareri negativi tra gli allevatori, che dovrebbero pagare ogni anno ben 175 dollari per ogni mucca e 20 dollari per ogni suino.
Questa tassa era in discussione in paesi come l’Estonia e la Nuova Zelanda, ma era stata poi abbandonata per via dell’aumento di prezzo che subirebbero le carni e i conseguenti danni economici per questi paesi. Ora questa proposta è invece in discussione negli Stati Uniti, che tentano in ogni modo di prevenire la diffusione di gas metano nell’aria anche con sistemi un pò discutibili.