Visualizza Versione Completa : Lettera piena di amarezza
col senno di poi 12 anni fa sarebbe stata la scelta migliore, ora è molto più complicato almeno per me......
io posso solo stringere i denti e il culo.... :dry::dry::dry:
Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.
Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.
Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.
Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.
Preparati comunque a soffrire.
Con affetto,
tuo padre
L'autore è stato direttore generale della Rai. Attualmente è direttore generale della Libera Università internazionale degli studi sociali, Luiss Guido Carli.
(30 novembre 2009)
"Figlio mio, lascia questo Paese" - Scuola&Giovani - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/celli-lettera/celli-lettera.html)
se il buongiorno si vede dal mattino...
Antriple
30/11/2009, 07:01
mah!!!
come non quotare?
purtroppo tutto vero maledettamente vero
Mah....
Diciamo che pure lui non e' uno stinco di santo... quindi da che pulpito....
Comunque si purtroppo e' vero qui chi sbaglia non paga mai. Il risultato e' quello che vediamo gente fallita che continua a fallire.:mad:
Ma l'estero non e' la sluzione:wink_:
Mah....
Diciamo che pure lui non e' uno stinco di santo... quindi da che pulpito....
Comunque si purtroppo e' vero qui chi sbaglia non paga mai. Il risultato e' quello che vediamo gente fallita che continua a fallire.:mad:
Ma l'estero non e' la sluzione:wink_:
non sarà uno stinco di santo, ma un padre cerca sempre il meglio per un figlio.
forse non è la soluzione migliore per il "blasone" italiano, ma per un giovane che non vuole farsi prendere solo per il culo con contratti farsa, vedere dopo anni che la meritocrazia è una pura illusione...meglio andare all'estero dove i problemi ci sono ma almeno le condizioni lavorative sono migliori.
fearless
30/11/2009, 07:42
se il buongiorno si vede dal mattino...
:dry:
:dry:
che ci vuoi fare fearless, pare che sia di moda far finta che i problemi non ci siano e che di conseguenza non esistano....
magari fosse così semplice
massimio
30/11/2009, 07:53
lettera piena di cose su cui ragionare:coool:
Pier Luigi Celli, narratore e saggista, è direttore generale dell'università Luiss Guido Carli di Roma.
È inoltre membro dei consigli di amministrazione di Lottomatica, Hera SpA e Messaggerie Libri.
Tra gli altri, ha ricoperto in passato gli incarichi di:
Direttore Risorse Umane dell'ENI dal 1985 al 1993
è stato fra i manager partecipi dello start-up di Omnitel e Wind
direttore generale della RAI dal 1998 al 2001
presidente di IPSE2000 dal 2001 al 2002
responsabile della Direzione Corporate Identity della Unicredit dal 2002 al 2005direttore Personale e Organizzazione in Enel dal 1996 al 1998
Mi si stringe il cuore... poveraccio... spellarsi le mani a lavorare tutti questi anni e dover far emigrare il figlio perche trovi un lavoro.
Certa gente dovrebbe vergognarsi...
Ciauz
japkiller
30/11/2009, 08:01
E ha pure il coraggio di parlare .... Questa e' vera amarezza
non credo che almeno per il suo pargolo ci siano grossi problemi nel trovare un lavoro.....considerando chi è il padre molte porte si aprono, di lecchini e servi l'italia è piena.
Il problema sorge se non si vuole far parte di questo circolo e quindi si sta alla finestra guardando inetti che passano avanti e fanno carriera che dopo anni fanno fallire società, truffano, ect ma sono sempre là a godersi la vita, mentre chi si è fatto il culo ed era anche capace è rimasto fermo senza spintarelle, raccomandazioni, aiuti ect....
provate a chiedere quanti illustri pargoli dei politicanti nostrani sono senza lavoro oppure hanno contratti "reali" a progetto e si fanno il culo per 800-1200€ al mese....... quanti di tutti questi figliol prodigi sono davvero meritevoli del posto che ricoprono????
non sarà uno stinco di santo, ma un padre cerca sempre il meglio per un figlio.
forse non è la soluzione migliore per il "blasone" italiano, ma per un giovane che non vuole farsi prendere solo per il culo con contratti farsa, vedere dopo anni che la meritocrazia è una pura illusione...meglio andare all'estero dove i problemi ci sono ma almeno le condizioni lavorative sono migliori.
:smoke_: si ma attenzione...anche all' estero non e' oro tutto cio' che luccica....
:smoke_: si ma attenzione...anche all' estero non e' oro tutto cio' che luccica....
certo, ma almeno guadagni e sei tutelato, in Italia col contratto farsa a progetto te lo piazzano e basta.....
poi hai voglia fare propaganda e dire che ci sono controlli ect ect.....
la realtà è ben diversa
Mr. Noisy
30/11/2009, 08:21
e menomale che 12 anni fa governava Prodi.....
:D
L'erba del vicino è sempre più verde.
e menomale che 12 anni fa governava Prodi.....
:D
Prodi è un altro che in passato ha fatto un sacco di fallimenti ect..... se leggete la lettera invece di partire come pezzi schierati sulla scacchiera, le riflessioni valgono per tutti.
è inutile nasconderlo in Italia al di là delle qualità lavorative o sei amico di qualcuno oppure rimarrai sempre alla finestra.
ripeto quanti figli di illustri sono con contratti atipici...sottopagati??' quanti di loro meritano davvero il loro inquadramento???
:dry::dry::dry:
vabbè, ma allora è la scoperta dell'acqua calda...
proposte di miglioramento?
Mr. Noisy
30/11/2009, 08:48
Prodi è un altro che in passato ha fatto un sacco di fallimenti ect..... se leggete la lettera invece di partire come pezzi schierati sulla scacchiera, le riflessioni valgono per tutti.
è inutile nasconderlo in Italia al di là delle qualità lavorative o sei amico di qualcuno oppure rimarrai sempre alla finestra.
ripeto quanti figli di illustri sono con contratti atipici...sottopagati??' quanti di loro meritano davvero il loro inquadramento???
:dry::dry::dry:
quella dei pezzi schierati sulla scacchiera è bella...
....ma lo vai a dire a qualcun altro....
non serve spiegare che era una battuta per sdrammatizzare....dai martelliamoci ancora le palle pensando che gli altri stiano meglio di noi
Il tipo della lettera...
1) si cucca gran parte dei soldi che dovrebbero essere dedicati alle universita' pubbliche.
2) non ha mai fatto una benemerita cepa nella vita se non parassitare da una parte all'altra
3) figlio d'arte....
Non lo dico perche' lo penso, ma perche' lo so.
Che valori puo' insegnare al proprio figlio se manco lui li conosce o li ha mai rispettati.
La lettera di per se' e' bella ma se fosse stata scritta da un padre operaio come tanti altri....:dry::dry:
Per l'estero e' vero... io ci son passato (anche se marginale) e ci ho visto passare molti miei amici. Ad alcuni e' andata bene, ad altri un po meno.
Il vero problema e' che se tutti vanno all'estero poi qui a combattere chi ci rimane??:biggrin3::dry:
Il tipo della lettera...
1) si cucca gran parte dei soldi che dovrebbero essere dedicati alle universita' pubbliche.
2) non ha mai fatto una benemerita cepa nella vita se non parassitare da una parte all'altra
3) figlio d'arte....
Non lo dico perche' lo penso, ma perche' lo so.
Che valori puo' insegnare al proprio figlio se manco lui li conosce o li ha mai rispettati.
La lettera di per se' e' bella ma se fosse stata scritta da un padre operaio come tanti altri....:dry::dry:
Per l'estero e' vero... io ci son passato (anche se marginale) e ci ho visto passare molti miei amici. Ad alcuni e' andata bene, ad altri un po meno.
Il vero problema e' che se tutti vanno all'estero poi qui a combattere chi ci rimane??:biggrin3::dry:
io sinceramente margini per migliorare le cose li vedo prossimi allo zero.....
Notturno
30/11/2009, 09:36
lettera piena di cose su cui ragionare:coool:
Amaramente vero... :cry:
mi viene in mente che se la lettera fosse stata scritta da un anomimo padre di famiglia probabilmente non avrebbe superato lo smistamento postale.....
anche questa è una triste realtà
Notturno
30/11/2009, 09:42
mi viene in mente che se la lettera fosse stata scritta da un anomimo padre di famiglia probabilmente non avrebbe superato lo smistamento postale.....
anche questa è una triste realtà
Certamente non ne avremmo avuto notizia e sarebbe stata più autentica.
Ciò non toglie che i contenuti siano - purtroppo! - condivisibili... :cry:
..al di là di chi dice certe cose, analizzando quel che viene detto... non ha ragione? non è vero quel che dice?
Se pensate siano cose non vere, ricordo uno a caso...
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/mafia-10/concorso-esterno/stor_17332714_22360.jpg
il problema grosso è che davvero ha ragione.....al di là di ogni corrente politica o meno il sistema Italia è quello.
alessandro2804
30/11/2009, 09:46
No comment
dico solo che certa gente dovrebbe tenere almeno
la bocca chiusa
No comment
dico solo che certa gente dovrebbe tenere almeno
la bocca chiusa
perchè ciò che dice non è vero? sentiamo
No comment
dico solo che certa gente dovrebbe tenere almeno
la bocca chiusa
o "no comment" o "dico solo che..."... deciditi! :rolleyes: :tongue:
Notturno
30/11/2009, 09:49
No comment
dico solo che certa gente dovrebbe tenere almeno
la bocca chiusa
L'affermazione è autocontraddittoria... :tongue:
Scherzi a parte, non ho dubbi che, data la sua posizione, l'autore non avrebbe titolo a lamentarsi di certi meccanismi... ma ciò non toglie che il testo sia ampiamente condivisibile.
L'affermazione è autocontraddittoria... :tongue:
Scherzi a parte, non ho dubbi che, data la sua posizione, l'autore non avrebbe titolo a lamentarsi di certi meccanismi... ma ciò non toglie che il testo sia ampiamente condivisibile.
esatto.
io sinceramente margini per migliorare le cose li vedo prossimi allo zero.....
Non e' una cosa che si rosolve dall'oggi al domani....:cry:
Pero' non vediamola cosi brutta.E' vero che la meritocrazia e' veramente prossima allo zero, di gente capace che viene premiata per le proprie facolta' esiste e come.
Se fossero tutti figli di P..apa' chi ricopre un ruolo importante, ad oggi sicuro che saremmo messi mooooolto peggio???:biggrin3::biggrin3:
Magari dovremmo dire che grazie alla brava gente e volenterosa noi ancora ci reggiamo in piedi, gente che sicuramente non ha dato molto peso alle parole scritte nella lettera ed ha preferito restare qui ed andare avanti tra mille problemi e delusioni...:coool:
Pieni della verita' che questa lettera ha nuovamente confermato, purtroppo mi ripeto, la persona che l'ha scritta dovrebbe farsi un'esame di coscienza....
Lo scrofo
30/11/2009, 10:52
vabbè, ma allora è la scoperta dell'acqua calda...
proposte di miglioramento?
Puntare piu' sui giovani ? Evitare che le giovani menti italiane scappino all'estero ? Evitare di tagliare sulla Ricerca e Sviluppo delle Universita' ?
Evitare che le Universita' stesse diventino private?
L' amarezza mi pervade......
.
Puntare piu' sui giovani ? Evitare che le giovani menti italiane scappino all'estero ? Evitare di tagliare sulla Ricerca e Sviluppo delle Universita' ?
Evitare che le Universita' stesse diventino private?
concordo su molte cose dette qui.
anche io all'estero ci sono stato , anche se per un periodo limitato (3 anni).
faccio solo notare che in uno dei paesi preferiti per la fuga dei nostri cervelli (usa) le universita' sono private...........
Non e' una cosa che si rosolve dall'oggi al domani....:cry:
Pero' non vediamola cosi brutta.E' vero che la meritocrazia e' veramente prossima allo zero, di gente capace che viene premiata per le proprie facolta' esiste e come.
Se fossero tutti figli di P..apa' chi ricopre un ruolo importante, ad oggi sicuro che saremmo messi mooooolto peggio???:biggrin3::biggrin3:
Magari dovremmo dire che grazie alla brava gente e volenterosa noi ancora ci reggiamo in piedi, gente che sicuramente non ha dato molto peso alle parole scritte nella lettera ed ha preferito restare qui ed andare avanti tra mille problemi e delusioni...:coool:
Pieni della verita' che questa lettera ha nuovamente confermato, purtroppo mi ripeto, la persona che l'ha scritta dovrebbe farsi un'esame di coscienza....
per fortuna ci sono le eccezioni....però richiedo nuovamente quanti sono i figli di papà che hanno contratti atipici, precari???
la risposta è 0.
quanti di loro meritano il posto che hanno? molti probabilmente ma certamente non tutti.... (ad essere buono)
:wink_:
Il tipo della lettera...
1) si cucca gran parte dei soldi che dovrebbero essere dedicati alle universita' pubbliche.
2) non ha mai fatto una benemerita cepa nella vita se non parassitare da una parte all'altra
3) figlio d'arte....
Non lo dico perche' lo penso, ma perche' lo so.
Che valori puo' insegnare al proprio figlio se manco lui li conosce o li ha mai rispettati.
La lettera di per se' e' bella ma se fosse stata scritta da un padre operaio come tanti altri....:dry::dry:
Per l'estero e' vero... io ci son passato (anche se marginale) e ci ho visto passare molti miei amici. Ad alcuni e' andata bene, ad altri un po meno.
Il vero problema e' che se tutti vanno all'estero poi qui a combattere chi ci rimane??:biggrin3::dry:
io lo sono ( operaio e pure disoccupato ) e la lettera nella mia ignoranza l'avrei terminata cosi':
Caro figlio invece di fare tanti sacrifici per farti studiare era meglio se ti facevi qualche anno di galera, almeno avevi la possibilita' di studiare a spese dei contribuenti e poi quando ne esci, per reinserirti nella " societa' civile" un bel posto di lavoro quasi sicuramente te lo trovano :mad::wacko::mad:
io lo sono ( operaio e pure disoccupato ) e la lettera nella mia ignoranza l'avrei terminata cosi':
Caro figlio invece di fare tanti sacrifici per farti studiare era meglio se ti facevi qualche anno di galera, almeno avevi la possibilita' di studiare a spese dei contribuenti e poi quando ne esci, per reinserirti nella " societa' civile" un bel posto di lavoro quasi sicuramente te lo trovano :mad::wacko::mad:
naaaa meglio ancora figlio mio entra in politica...così ogni cosa ti è dovuta e fai quel che ti pare, quello che non ti piace lo cambi.... :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
per entrare in politica .......ci vogliono gli € e io non li ho.............a meno che provando ad entrarci tramite sindacato..........
Lo scrofo
30/11/2009, 12:01
concordo su molte cose dette qui.
anche io all'estero ci sono stato , anche se per un periodo limitato (3 anni).
faccio solo notare che in uno dei paesi preferiti per la fuga dei nostri cervelli (usa) le universita' sono private...........
non ricordo in quale giornale l'avevo letto, ma si parlava di un rischio: e se per esempio le facolta' di medicina fossero finanziate da grandi case farmaceutiche ( Bayer ad esempio ) chi mi dice che poi ci sono dei corsi di studi pilotati ?
Non e' questo il thread dove analizzare il dilemma , ma io la butto li' ... non credi?
triste verità :dry:
se il buongiorno si vede dal mattino...
:blink::wacko:
in America infatti hanno grandi finanziamenti, ma anche enormi pressioni, le lobby farmaceutiche e delle armi sono tra le più potenti.....
comunque al di là di chi sia l'autore della lettera i concetti che ha espresso sono tristemente veri.
troppo lunga non mi va di leggerla......
bastamoto
30/11/2009, 12:45
troppi sacrifici per i giovani d'oggi , i nostri padri si che se la sono goduta la vita
troppi sacrifici per i giovani d'oggi , i nostri padri si che se la sono goduta la vita
insomma mio padre s'è fatto il culo.....idem mia madre.....
io non so nemmeno se mai avrò una pensione.......
i sacrifici si fanno anche ma troppo spesso accade di vedere che la meritocrazia è solo una bella parola di cui tutti sx, dx centro si riempono la bocca...salvo poi in concreto non fare nulla, infondo loro non hanno il problema..... :cry::cry::cry:
papitosky
30/11/2009, 12:55
un pentito del sistema? non mi ispira simpatia una persona che ha contribuito al degrado che stiamo vivendo; inoltre, non vedo paesi incantati all'orizzonte intorno a me
io lo sono ( operaio e pure disoccupato ) e la lettera nella mia ignoranza l'avrei terminata cosi':
Caro figlio invece di fare tanti sacrifici per farti studiare era meglio se ti facevi qualche anno di galera, almeno avevi la possibilita' di studiare a spese dei contribuenti e poi quando ne esci, per reinserirti nella " societa' civile" un bel posto di lavoro quasi sicuramente te lo trovano :mad::wacko::mad:
Io invece l'avrei finita cosi....
Caro figlio mio continua per la tua strada con gli ideali che ti ho insegnato negli anni, non ti curare di chi sfutta le occasioni altrui. Vivi serenamente con la forza delle tue baccia e con la coscienza a posto. :coool::wink_:
massimio
30/11/2009, 13:09
troppi sacrifici per i giovani d'oggi , i nostri padri si che se la sono goduta la vita
il mio proprio no....e nemmeno il babbo del mio babbo:ph34r::ph34r::cry:
per fortuna ci sono le eccezioni....però richiedo nuovamente quanti sono i figli di papà che hanno contratti atipici, precari???
la risposta è 0.
quanti di loro meritano il posto che hanno? molti probabilmente ma certamente non tutti.... (ad essere buono)
:wink_:
Si e' vero nessuno.... :ph34r::ph34r: purtroppo.
Ma guardala sotto un'altro punto di vista.... almeno non sono tutti... a noi comuque qualcosa resta :biggrin3:
non ricordo in quale giornale l'avevo letto, ma si parlava di un rischio: e se per esempio le facolta' di medicina fossero finanziate da grandi case farmaceutiche ( Bayer ad esempio ) chi mi dice che poi ci sono dei corsi di studi pilotati ?
Non e' questo il thread dove analizzare il dilemma , ma io la butto li' ... non credi?
non credo.......
gran parte di quelli che dall'italia sono andati li a studiare e lavorare nella ricerca, si occupano di medicina, (fisiologia, microbiologia, farmacologia) e mi pare abbiano raccontato di un sistema migliore del nostro.
cmq non e' questo il thread........o forse si?:dry:
diciamo che i contenuti sono giusti..
massimio
30/11/2009, 13:30
diciamo che i contenuti sono giusti..
esatto,indipendentemente dalla mano che l'abbia scritta:wink_:
esatto,indipendentemente dalla mano che l'abbia scritta:wink_:
Quella lettera non fa altro che buttare benzina sul fuoco....:wink_:
Non trova una soluzione, ma bensi e' un invito ad auto commiserarci, a piangerci a dosso.
Non invita il figlio (in una chiave sociale, siamo noi giovane forza lavoro) a vivere e combattere per degli ideali che sicuramente sono stati strappati e buttati via ma non deltutto persi, ma lo incita a nascondersi dietro un dito e se possibile voltare le spalle e scappare via.
Diciamo che questa potrebbe essere un'altra chiave di lettura della lettera.
Piu giusta, piu sbagliata?
Dipende da come la si vuole interpretare.:dry:
Poi ovvio (per fortuna) ci sono diverse correnti di pensiero, magari dettate dalle proprie esperienze di vita.:coool::wink_:
:blink::wacko:
lo so...a volte non riesco a spiegarmi bene.
massimio
30/11/2009, 13:56
Quella lettera non fa altro che buttare benzina sul fuoco....:wink_:
Non trova una soluzione, ma bensi e' un invito ad auto commiserarci, a piangerci a dosso.
Non invita il figlio (in una chiave sociale, siamo noi giovane forza lavoro) a vivere e combattere per degli ideali che sicuramente sono stati strappati e buttati via ma non deltutto persi, ma lo incita a nascondersi dietro un dito e se possibile voltare le spalle e scappare via.
Diciamo che questa potrebbe essere un'altra chiave di lettura della lettera.
Piu giusta, piu sbagliata?
Dipende da come la si vuole interpretare.:dry:
Poi ovvio (per fortuna) ci sono diverse correnti di pensiero, magari dettate dalle proprie esperienze di vita.:coool::wink_:
ma io infatti ho detto che esprime concetti "condivisibili" su cui vale la pena ragionare:wink_:
nessuno ha la bacchetta magica, nessuno dispone di una ricetta miracolosa(eccetto io per i tortellini.....:biggrin3:) e autocommiserarsi non serve a nulla se non a lasciare che le cose rimangano cosi:il padre lo invita a scegliersi una strada che non tenga conto degli affetti che lo legano alla sua terra natia, dandogli come consiglio se vuole realizzare qualcosa di importante di andarsene dall'italia per tutta una serie di ragioni.E' lo stesso consiglio che dette mio padre a mio fratello quando gli disse che avrebbe fatto ingegneria...e aveva ragione, visto che mio fratello rimanendo in italia da ingegnere lavora per 1500 euro al mese dietro un a macchina a controllo numerico:dry:
Quella lettera non fa altro che buttare benzina sul fuoco....:wink_:
Non trova una soluzione, ma bensi e' un invito ad auto commiserarci, a piangerci a dosso.
Non invita il figlio (in una chiave sociale, siamo noi giovane forza lavoro) a vivere e combattere per degli ideali che sicuramente sono stati strappati e buttati via ma non deltutto persi, ma lo incita a nascondersi dietro un dito e se possibile voltare le spalle e scappare via.
Diciamo che questa potrebbe essere un'altra chiave di lettura della lettera.
Piu giusta, piu sbagliata?
Dipende da come la si vuole interpretare.:dry:
Poi ovvio (per fortuna) ci sono diverse correnti di pensiero, magari dettate dalle proprie esperienze di vita.:coool::wink_:
in parte è vero... ma qui non si tratta di lottare. si parla di rianimare un morto.. ed il morto è il nostro tessuto social/ lavorativo..da noi è compromessa la sopravvivenza..non il superfluo... non la carriera, che quella e già ben che andata!grazie anche al signor biagi...
emigrare..far le valige e andare via non è nascondersi dietro ad un dito, vuol dire prendere coscienza che con le tue sole forze ed il tuo impegno qui non vai da nessuna parte.. fuori magari diventi "qualcuno"..e vedi ricambiati i tuoi sforzi ed i tuoi sacrifici..
in parte è vero... ma qui non si tratta di lottare. si parla di rianimare un morto.. ed il morto è il nostro tessuto social/ lavorativo..da noi è compromessa la sopravvivenza..non il superfluo... non la carriera, che quella e già ben che andata!grazie anche al signor biagi...
emigrare..far le valige e andare via non è nascondersi dietro ad un dito, vuol dire prendere coscienza che con le tue sole forze ed il tuo impegno qui non vai da nessuna parte.. fuori magari diventi "qualcuno"..e vedi ricambiati i tuoi sforzi ed i tuoi sacrifici..
ma io infatti ho detto che esprime concetti "condivisibili" su cui vale la pena ragionare:wink_:
nessuno ha la bacchetta magica, nessuno dispone di una ricetta miracolosa(eccetto io per i tortellini.....:biggrin3:) e autocommiserarsi non serve a nulla se non a lasciare che le cose rimangano cosi:il padre lo invita a scegliersi una strada che non tenga conto degli affetti che lo legano alla sua terra natia, dandogli come consiglio se vuole realizzare qualcosa di importante di andarsene dall'italia per tutta una serie di ragioni.E' lo stesso consiglio che dette mio padre a mio fratello quando gli disse che avrebbe fatto ingegneria...e aveva ragione, visto che mio fratello rimanendo in italia da ingegnere lavora per 1500 euro al mese dietro un a macchina a controllo numerico:dry:
Per chi avesse la possibilita' di espatriare, certo. Che almeno ci provi con il massimo della buona fortuna. Ma... non e' tutt'oro quello che luccica...:dry:
Tornando ai tortellini... dicevi....:biggrin3::biggrin3::tongue:
alessandro2804
30/11/2009, 14:28
Una cosa e' certa che suo figlio non potra'
ripetere la 'carriera' politica del padre
gran paraculo che guarda il figlio commiserandolo
solo perché forse sara' più povero del papino
Una cosa e' certa che suo figlio non potra'
ripetere la 'carriera' politica del padre
gran paraculo che guarda il figlio commiserandolo
solo perché forse sara' più povero del papino
ah beh
Una cosa e' certa che suo figlio non potra'
ripetere la 'carriera' politica del padre
gran paraculo che guarda il figlio commiserandolo
solo perché forse sara' più povero del papino
diciamo che non sono problemi vissuti ne da lui ne da suo eventuale "figlio".. però non mi sento di giudicarlo male per averli portati all'attenzione di tutti...
Herbie 53
30/11/2009, 15:50
non sarà uno stinco di santo, ma un padre cerca sempre il meglio per un figlio.
forse non è la soluzione migliore per il "blasone" italiano, ma per un giovane che non vuole farsi prendere solo per il culo con contratti farsa, vedere dopo anni che la meritocrazia è una pura illusione...meglio andare all'estero dove i problemi ci sono ma almeno le condizioni lavorative sono migliori.
purtroppo è vero
Curriculum di Pier Luigi Celli
Pier Luigi Celli è nato a Verucchio (Rimini) l'8 luglio del 1942. Sposato con Marina, ha due figli.
Laureatosi in Sociologia all'Università di Trento, ha maturato significative esperienze come responsabile della gestione, organizzazione e formazione delle risorse umane in grandi gruppi, quali Eni, Rai, Omnitel, Olivetti ed Enel.
Il bagaglio manageriale acquisito nella gestione di grandi aziende con business così complessi e diversificati, gli ha permesso nel 1998 di tornare in Rai come Direttore Generale.
Dopo aver ricoperto ruoli fondamentali nello start up di nuove attività per la telefonia mobile - Wind e Omnitel - è stato, per un breve periodo, alla guida di Ipse 2000, società di telefonia per l'UMTS.
Dal 2002 ad Aprile 2005 in Unicredito Italiano, come Responsabile della Direzione Corporate Identity, con la missione di dare un'identità ad un Gruppo che negli ultimi anni ha aggregato 7 realtà in Italia e 5 all'estero. Tale Direzione comprende le relazioni esterne, il coordinamento brand, le relazioni istituzionali, il rapporto con la stampa, il rapporto con il territorio, il bilancio sociale e ambientale e la Fondazione Unidea (Fondazione del Gruppo Unicredit).
Ora in Luiss- Libera Università degli Studi Guido Carli come Direttore Generale
Celli ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra le quali: "L'impresa","il manager avveduto", "L'illusione manageriale", "Passioni fuori corso", "Breviario di cinismo ben temperato","Nascita e morte di un'impresa in 42 lettere", "Impresa e classi dirigenti" e "Un anno nella vita" di febbraio 2006.
manca la (credo) ultima pubblicazione: "comandare e' fottere" di cui cito di seguito la presentazione
"Ci sono troppe cose che si fanno ed è bene non dire." Questo è un libro che non fa giri di parole. Che magari mentre tu stai lì a farli, gli altri ti soffiano la poltrona da sotto il sedere. Il mondo del lavoro è una giungla, con poche regole e tanti aspiranti leoni. Lo sa bene Celli, che per anni è stato ai vertici delle maggiori aziende italiane. E allora risultano inutili, se non addirittura ridicoli, i discorsi buonisti e politicamente corretti sulle strategie per fare carriera. In questo "piccolo vademecum per bastardi di professione" l'ex presidente della Rai dice tutto quello che di solito in proposito si tace. Ovvero che, alla faccia dell'utopia delle pari opportunità, "nascere bene" aiuta eccome. Così come aiuta saper scegliere la persona giusta da servire per poi abbandonarla quando serve, selezionare alleati e nemici, usare l'arte della seduzione e della finzione. E quando arrivi poi, consiglia Celli, non guardarti indietro, sii sempre pronto a succedere a te stesso o a farti rimpiangere attraverso i successori.
Mi domando se avrebbe scritto le stesse cose nel caso il figlio avesse finito l'universita' quando lui era alla direzione del personale di una delle aziendine per nulla lottizzate e politicizzate citate nel suo curriculum.
Un fondo di verita' c'e' senz'altro (specie se si parla del mondo universitario), ma rilevo:
1-Uno in gamba che fa carriera fa molto meno rumore di uno che non la fa
2-che certamente nei baracconi conosciuti da celli, la meritocrazia ha uno spazio ridotto per metodo (sono sacche politiche di impiego e di ricerca di consenso), nel privato sano, legato alla crescita e al fatturato, se non c'e' e' per incapacita' del management, ma la necessita' di instaurarla e' chiara all'imprenditore.
sarà ma nelle realtà anche grosse in cui sono stato i clientarismi familiari, la baronie ect esistono eccome...
wailingmongi
30/11/2009, 19:36
Mah....
Diciamo che pure lui non e' uno stinco di santo... quindi da che pulpito....
Comunque si purtroppo e' vero qui chi sbaglia non paga mai. Il risultato e' quello che vediamo gente fallita che continua a fallire.:mad:
Ma l'estero non e' la sluzione:wink_:
magari..perche cosi fosse non pagheremmo neanche noi "comuni mortali"
ma non e cosi.
e certe volte l'estero ha delle soluzioni
mah... tante cose sono vere ..
quello che non mi piace è il focus sui soldi, sul guadagno... questa è una prospettiva che cmq rischia di minare la società... allo stesso modo dei tronisti e delle veline
oldbonnie
30/11/2009, 21:24
mah... tante cose sono vere ..
quello che non mi piace è il focus sui soldi, sul guadagno... questa è una prospettiva che cmq rischia di minare la società... allo stesso modo dei tronisti e delle veline
In effetti non si vive di solo pane... :moneyyy:
LucianoElba
30/11/2009, 22:17
Pier Luigi Celli, narratore e saggista, è direttore generale dell'università Luiss Guido Carli di Roma.
È inoltre membro dei consigli di amministrazione di Lottomatica, Hera SpA e Messaggerie Libri.
Tra gli altri, ha ricoperto in passato gli incarichi di:
Direttore Risorse Umane dell'ENI dal 1985 al 1993
è stato fra i manager partecipi dello start-up di Omnitel e Wind
direttore generale della RAI dal 1998 al 2001
presidente di IPSE2000 dal 2001 al 2002
responsabile della Direzione Corporate Identity della Unicredit dal 2002 al 2005direttore Personale e Organizzazione in Enel dal 1996 al 1998
Mi si stringe il cuore... poveraccio... spellarsi le mani a lavorare tutti questi anni e dover far emigrare il figlio perche trovi un lavoro.
Certa gente dovrebbe vergognarsi...
Ciauz
quoto totalmente. Lettera molto retorica.
MAGICOVENTO
01/12/2009, 06:45
[QUOTE=flag;2746790]Curriculum di Pier Luigi Celli
Pier Luigi Celli è nato a Verucchio (Rimini) l'8 luglio del 1942. Sposato con Marina, ha due figli.
Laureatosi in Sociologia all'Università di Trento, ha maturato significative esperienze come responsabile della gestione, organizzazione e formazione delle risorse umane in grandi gruppi, quali Eni, Rai, Omnitel, Olivetti ed Enel.
Il bagaglio manageriale acquisito nella gestione di grandi aziende con business così complessi e diversificati, gli ha permesso nel 1998 di tornare in Rai come Direttore Generale.
Dopo aver ricoperto ruoli fondamentali nello start up di nuove attività per la telefonia mobile - Wind e Omnitel - è stato, per un breve periodo, alla guida di Ipse 2000, società di telefonia per l'UMTS.
Dal 2002 ad Aprile 2005 in Unicredito Italiano, come Responsabile della Direzione Corporate Identity, con la missione di dare un'identità ad un Gruppo che negli ultimi anni ha aggregato 7 realtà in Italia e 5 all'estero. Tale Direzione comprende le relazioni esterne, il coordinamento brand, le relazioni istituzionali, il rapporto con la stampa, il rapporto con il territorio, il bilancio sociale e ambientale e la Fondazione Unidea (Fondazione del Gruppo Unicredit).
Ora in Luiss- Libera Università degli Studi Guido Carli come Direttore Generale
Sarebbe stata una lettera toccante se l'avesse scritta mio padre (uno che si è fatto il culo sul serio...basta guardarlo) e non Pier Luigi Celli...uno dei più grossi imboscati degli ultimi vent'anni
sono i contenuti che contano!!!!
e quelli sono drammaticamente veri.
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