Lupin
17/10/2006, 10:18
Messo a punto un sistema in grado di rilevare la media oraria
di un veicolo in un percorso che varia dai 10 ai 25 chilometri
Al debutto il nuovo "Tutor"
Ecco tutti i suoi segreti
La guerra alla velocità? Un gioco da ragazzi. Soprattutto se si pensa che con l'introduzione di nuovi e sempre più sofisticati Autovelox e Tutor la pacchia per i pirati della strada sembra davvero volgere al termine. L'ultimo in ordine cronologico è infatti proprio un nuovo Tutor, sistemato per il momento su alcune autostrade, e che sembra non lasciare scampo a chi supera i limiti imposti dalla legge.
Il sistema in questo caso ha il sapore di una piccola rivoluzione, perché non va a immortalare soltanto la punta di velocità massima raggiunta dal veicolo, ma la media che quello stesso veicolo sta tenendo in un tratto che varia da 10 a 25 chilometri. Per spiegare meglio come funziona il marchingegno dividiamo il percorso in quattro tappe.
1. I sensori, affondati nell'asfalto ai lati della carreggiata, funzionano come fotocellule e rilevano la classe del veicolo, ossia camion, automobile, pullman o moto. A questo punto inviano i dati alla telecamera.
2. Le telecamere, sistemate sui pannelli informativi o sui cavalcavia poco dopo il sensore, fotografano la targa dei veicoli in movimento, l'ora del passaggio e la data. E sono quindi pronte per l'elaborazione dei dati successivi: il paragone è dato dalla velocità media "legale" necessaria per compiere il tragitto.
3. A questo punto un secondo sensore, dopo un tratto che varia come abbiamo detto da 10 a 25 km, rileva il passaggio finale dei veicoli e calcola la media di velocità, a differenza dell'Autovelox che invece segnala la punta massima.
4. La seconda telecamera, posta dopo il secondo sensore, fotografa i veicoli e il computer rielabora i dati. Chi ha superato la velocità del 5% viene poi sanzionato come previsto dalla legge. Per la sottrazione dei punti sarà comunque necessaria l'identificazione del guidatore del mezzo.
di un veicolo in un percorso che varia dai 10 ai 25 chilometri
Al debutto il nuovo "Tutor"
Ecco tutti i suoi segreti
La guerra alla velocità? Un gioco da ragazzi. Soprattutto se si pensa che con l'introduzione di nuovi e sempre più sofisticati Autovelox e Tutor la pacchia per i pirati della strada sembra davvero volgere al termine. L'ultimo in ordine cronologico è infatti proprio un nuovo Tutor, sistemato per il momento su alcune autostrade, e che sembra non lasciare scampo a chi supera i limiti imposti dalla legge.
Il sistema in questo caso ha il sapore di una piccola rivoluzione, perché non va a immortalare soltanto la punta di velocità massima raggiunta dal veicolo, ma la media che quello stesso veicolo sta tenendo in un tratto che varia da 10 a 25 chilometri. Per spiegare meglio come funziona il marchingegno dividiamo il percorso in quattro tappe.
1. I sensori, affondati nell'asfalto ai lati della carreggiata, funzionano come fotocellule e rilevano la classe del veicolo, ossia camion, automobile, pullman o moto. A questo punto inviano i dati alla telecamera.
2. Le telecamere, sistemate sui pannelli informativi o sui cavalcavia poco dopo il sensore, fotografano la targa dei veicoli in movimento, l'ora del passaggio e la data. E sono quindi pronte per l'elaborazione dei dati successivi: il paragone è dato dalla velocità media "legale" necessaria per compiere il tragitto.
3. A questo punto un secondo sensore, dopo un tratto che varia come abbiamo detto da 10 a 25 km, rileva il passaggio finale dei veicoli e calcola la media di velocità, a differenza dell'Autovelox che invece segnala la punta massima.
4. La seconda telecamera, posta dopo il secondo sensore, fotografa i veicoli e il computer rielabora i dati. Chi ha superato la velocità del 5% viene poi sanzionato come previsto dalla legge. Per la sottrazione dei punti sarà comunque necessaria l'identificazione del guidatore del mezzo.