Visualizza Versione Completa : Prova personale Triumph Scrambler 900 (carburatori)
NightRider2
10/12/2009, 15:13
Un mio caro amico sapendo che sono possessore di questa moto mi ha chiesto se gentilmente gli realizzavo una "prova" personale. Il risultato è questo qui. Non mi reputo bravo, assolutamente, ma magari può essere interessante per chi si trova ancora indeciso sull'acquisto oppure per i possessori, in modo da vedere (per curiosità) se le sensazioni possano essere un poco comuni sulla Scramby :wink_:
Triumph Scrambler 900 (modello con alimentazione a carburatori)
Nel variegato panorama della produzione motociclistica esistono mezzi che sin dagli albori testimoniano (più o meno esplicitamente) la loro vocazione. Sotto tale ottica una supersportiva potrà caratterizzarsi come miglior arma contro il cronometro, una maxi enduro potrà risultare azzeccata in quanto a comfort nei lunghi itinerari turistici e tanti altri esempi potrebbero essere fatti. Ragionando su questa lunghezza d’onda, Triumph ha sicuramente costruito una moto con l’intento di emozionare. Una due ruote dall’indubbio appeal estetico, in grado di catturare sguardi con l’arma della “classicità”, di un’armonia costruttiva che oggi giorno ben poche moto possono vantare. La base di partenza è la “sorella” Bonneville. Da essa la casa inglese ha sfornato “la Scrambler”, un concetto di motocicletta che si presta ad un utilizzo pressoché totale: un perfetto comportamento sia nell’uso stradale sia in quello fuoristrada. Essenziale secondo me soffermarsi subito su questo aspetto al fine di evitare qualsiasi cattiva interpretazione del progetto. Questo prodotto nasce quasi ed esclusivamente per un utilizzo stradale. Le gomme leggermente tacchettate con le quali la moto esce di serie (Bridgestone) possono affrontare qualche semplicissimo tratto di strada bianca. Personalmente credo che avventurarsi con i pneumatici di serie oltre questi semplici percorsi, affrontando ad esempio una mulattiera o tratti sterrati con forte pendenza, comporti un alto rischio di caduta visto anche il peso non proprio ridotto (circa 218 kg). Alla fine il mio consiglio è quello di godere su asfalto di ciò che una motocicletta come questa può regalare. Ma chiudiamo questa breve parentesi sull’utilizzo e iniziamo il “nostro” immaginario viaggio in sella per scoprirne le peculiarità che la caratterizzano. La prima piacevole sorpresa,”cavalcandola”, è data da un’altezza da terra assolutamente umana: anche chi non presenta una statura particolarmente elevata poggia i piedi in tutta sicurezza. Questo comporta una distribuzione ottimale del peso; posso assicurare che non sembra assolutamente di avere sotto il sedere i “più” di 200 chilogrammi menzionati qualche riga sopra. Si viene a creare il classico “effetto bicicletta” che, merito anche di un manubrio dalla piega larga, consente di assumere in sella una posizione assolutamente naturale che semplifica qualsiasi tipologia di manovra anche a chi non presenta esperienza. La sella risulta essere molto ampia e dalla forma piatta. Ciò concede al guidatore la facoltà di spostarsi in maniera agile anche durante la guida, al fine di trovare la collocazione più indicata alle proprie esigenze. Il passeggero è un ospite assai gradito sulla Scrambler: ad esso è riservata una porzione abbondante, non si può proprio lamentare. Volendo essere proprio pignoli si potrebbe puntare il dito contro il fatto che, essendo la seduta totalmente piatta, specie i primi tempi, avendo poca abitudine in sella, il fondoschiena dopo circa un centinaio di chilometri di percorrenza inizia a dare fastidio, ma nulla di preoccupante e che non possa essere risolto con il macinare dei chilometri. Spostiamo la nostra attenzione ora sui comandi della Scrambler: i blocchetti sono d’indiscutibile qualità ed estremamente intuitivi. La leva della frizione può essere regolata su quattro diverse posizioni per permettere a chiunque di trovare la configurazione preferita. La strumentazione rispecchia in maniera fedele il minimalismo della moto: un unico strumento circolare e poche spie: (anabbagliante, abbagliante, indicatori di direzione, pressione olio, folle); ma bisogna distinguere la ricerca del minimalismo dalla povertà di contenuti o dalla scarsa qualità perché nella Scrambler, al contrario, quello che si trova non è banale ma frutto di scelte oculate che creano un generale contesto di armonia ed eleganza. Passando ad analizzare la parte estetica del mezzo bisogna dire che l’elemento che più di tutti è in grado di “calamitare” gli sguardi degli esperti e dei semplici amatori, sono i due scariche che corrono paralleli al lato destro. Molte perplessità (in alcuni casi anche finalizzate all’acquisto del mezzo) derivano dalla fobia che appoggiando la gamba cosi vicino alle marmitte quest’ultima possa riportare ustioni. Da possessore posso sfatare questa paura visto che osservando bene, nel dettaglio, all’altezza di dove si appoggia la gamba destra è applicata una protezione che evita qualsiasi tipo di scottatura. Altra protezione è posta, naturalmente, a ridosso della parte finale delle due marmitte cosi che pure il passeggero sia salvaguardato da qualsiasi rischio. Non si può negare che l’uso della Scrambler con bermuda sia vivamente sconsigliato (ma questo, personalmente, lo sconsiglierei con qualsiasi altro tipo di moto o due ruote che sia) e che, avendo i due terminali cosi vicini, in estate il calore sprigionato sia maggiore rispetto ad altri mezzi a due ruote concorrenti. Per quanto concerne la qualità delle verniciature (effettuate a mano), anche in questo caso siamo veramente al top di quanto si possa trovare sul mercato oggi giorno. Tutto è realizzato con cura certosina e gli accostamenti cromatici sono di ottimo gusto (la Scrambler, prodotta sino al 2007, veniva realizzata nelle seguenti livree: Bianco e rosso; bianco e blu; argento e mandarino; argento e verde acido; dall’anno 2008 in poi, quando è cessata la produzione del modello a carburatori, sostituito dal nuovo ad iniezione, le colorazioni disponibili sono mutate in: nero oppure verde militare) cosi come le cromature, anche esse di ottima qualità. Ma è venuto il tempo di iniziare a parlare di come si comporta questa moto in strada, di cosa è in grado di offrire nonché regalare a chi la conduce. Azionando il pulsante di avviamento il suono del motore bicilindrico parallelo è assolutamente “educato”. Non è ipotesi rara restare un poco “delusi” da questo sound poiché osservando le due imponenti marmitte e la vocazione da fuoristrada del mezzo ci si aspetterebbe magari qualcosa di più “forte”, un “rombo” che rispecchi un poco più anche la cilindrata, non certo modesta. Forse è solo con il percorrere dei chilometri che le aspettative ritornano ad un livello paritario, facendo l’ abitudine alla tonalità di scarico cosi “vecchia scuola” della Scrambler (per chi restasse dell’iniziale idea di un sound troppo poco “aggressivo”, esiste la possibilità di scegliere fra alcuni scarichi aftermarket dalla voce più cattiva in alternativa agli originali con cui esce la moto dalla produzione). Ci si abitua a quel “pulsare” cosi vigoroso ma mai fastidioso che un poco rassicura, che esalta la presa di coscienza di essere un tutt’uno con il mezzo. Ma in fin dei conti la sensazione di estrema sicurezza e tranquillità la si percepisce sin dall’inizio, dai primi metri di percorrenza: la frizione risulta essere incredibilmente morbida, le marce entrano senza la minima incertezza e tutto si colora di armonia. Il bicilindrico parallelo è privo di qualsiasi vibrazione ed eroga una potenza generosa (circa 45 cavalli reali contro i 54 dichiarati). Un motore che è stato accusato da una larga fetta di appassionati ed esperti del settore di essere “avaro” di cavalli. A livello oggettivo non si può negare che la Scrambler dia il meglio di se a bassi-medi regimi e che qualche cavallo in più non avrebbe assolutamente fatto male nell’economia generale, però stiamo parlando di un mezzo la cui peculiarità non risiede assolutamente nelle prestazioni, quanto piuttosto nel piacere di “passeggiare”, di lasciarsi condurre dolcemente, assecondandone la sua indole da passeggiatrice. Proprio per questo il suo habitat naturale sono le strade di collina oppure di montagna, percorsi ricchi di curve dove questa Triumph è in grado di far innamorare per la sua ciclistica veramente agile, permettendo di divertirsi in tutta sicurezza senza dover andare necessariamente alla ricerca del limite. Limite che tra l’altro emerge abbastanza velocemente a causa delle sospensioni di serie che reagiscono in maniera molto brusca nelle strade sconnesse e delle gomme tassellate che specie in condizioni di strada bagnata richiedono un minimo di attenzione. Giustamente a questo punto è doveroso anche parlare dei difetti, perché per quanto piacevole possa essere nemmeno la Scrambler ne è priva. Personalmente trovo veramente al di sotto delle aspettative l’impianto frenante: l’anteriore deve essere letteralmente “strizzato” per bloccare adeguatamente; i primi tempi (soprattutto se si proviene da una moto equipaggiata con un impianto frenante di primo ordine) non è raro avere come l’impressione che la moto più che frenare, rallenti. Il posteriore invece è un poco particolare e richiede un minimo di abitudine in quanto tende a bloccare subito. Accanto ad un impianto frenante deludente, ma in fin dei conti adeguato alle prestazioni, altra nota negativa è data dal comportamento delle sospensioni che arrivano rapidamente a fine corsa, conferendo al mezzo una risposta abbastanza brusca nei tratti di strada sconnessa. Va detto che questo difetto è sicuramente limitato dalla possibilità di avere a disposizione un manubrio largo che permette di controllare in maniera egregia le reazioni, però per chi soffre di dolori alla schiena è un particolare di cui tenere assolutamente conto. Altro difetto che, personalmente non vedo come tale ma che per molti invece potrebbe esserlo, è dato dalla riserva manuale della benzina nella versione a carburatori. La Scrambler alimentata a carburatori infatti non presenta l’indicatore della benzina e, come nelle moto di produzione più datata, il segno che il carburante sta per finire è dato dalla netta sensazione di perdita di potenza. Cosa significa? Tecnicamente la benzina non giunge più ai carburatori e materialmente s’inizia a percepire, accanto alla perdita di potenza, un buco di erogazione e il procedere a “strattoni”. Nulla di preoccupante se non che dovete essere “allenati” a girare il rubinetto della benzina mentre siete in sella cosi da evitare che la moto si spenga in mezzo alla strada (e quindi di bloccare il traffico) per poter giungere al distributore più vicino. Difetto che forse implicitamente emerge dalla descrizione del mezzo da me fatta, è il fatto che esso non sia proprio a suo agio nelle lunghe trasferte autostradali. Il motore si rivela elastico, permettendo di tenere anche medie di percorrenza buone (130 km/h). Il problema maggiore è dato dalla mancanza di un riparo aerodinamico per il busto e le spalle del guidatore. Triumph vende come optional un utilissimo cupolino, indispensabile se si entra spesso nelle grandi arterie autostradali o in superstrada. L’esemplare in mio possesso è dotato di questo accessorio ma personalmente credo, nonostante la sua presenza, la velocità di crociera ottimale per questa moto è di circa 90-110 km/h. E’ anche doveroso dire, a tal proposito, che la ciclistica oltre i 130-150 km/h inizia a rivelarsi inadeguata e lo mette subito in chiaro con frequenti “sbacchettamenti” all’avantreno. Ma nei “nostri” lettori, arrivati sino a questo punto, potrebbe essersi insinuato un interrogativo legittimo: “A chi si rivolge questa moto?” Personalmente mi sento di consigliare la Triumph Scrambler 900 a tutti coloro che desiderino avere un mezzo a due ruote che si distacchi dalla massa, che possa regalare emozioni che vadano ben al di là della pura ricerca di adrenalina o prestazioni. Una moto che si rivolge a tutti coloro che riescono ad apprezzare il lato “romantico” di un mezzo senza tempo. Parlando di lei il riferimento non è il chilometro orario in più oppure in meno, il ginocchio a terra, oppure la sua vocazione turistica ne tantomeno la potenza del propulsore. In sella a lei il punto di riferimento sarà il vostro sorriso stampato sul volto mentre ne “accarezzate” le leve e vi lasciate “cullare” in un valzer di curve. La strada percorsa assumerà i connotati di un pennello che delicatamente si appoggia sopra l’immaginaria tela. Un tripudio di colori e luci che in sella a questa moto riempirà le vostre giornate di gioia e spensieratezza. Sembra strano ma alle volte la ricetta per essere felici è semplice: una moto, una dolce compagnia e una strada poco trafficata tutta per voi. In un contesto del genere la Scrambler potrà essere un’inseparabile compagna durante il viaggio e dopo, quando una volta parcheggiata gli occhi di molti sulle sue forme si poseranno. Soltanto allora vi sentirete fieri di esserne i proprietari, nonché gli intimi amici di innumerevoli scampagnate.
il grande salto
10/12/2009, 15:22
Un mio caro amico sapendo che sono possessore di questa moto mi ha chiesto se gentilmente gli realizzavo una "prova" personale. Il risultato è questo qui. Non mi reputo bravo, assolutamente, ma magari può essere interessante per chi si trova ancora indeciso sull'acquisto oppure per i possessori, in modo da vedere (per curiosità) se le sensazioni possano essere un poco comuni sulla Scramby :wink_:
Triumph Scrambler 900 (modello con alimentazione a carburatori)
Nel variegato panorama della produzione motociclistica esistono mezzi che sin dagli albori testimoniano (più o meno esplicitamente) la loro vocazione. Sotto tale ottica una supersportiva potrà caratterizzarsi come miglior arma contro il cronometro, una maxi enduro potrà risultare azzeccata in quanto a comfort nei lunghi itinerari turistici e tanti altri esempi potrebbero essere fatti. Ragionando su questa lunghezza d’onda, Triumph ha sicuramente costruito una moto con l’intento di emozionare. Una due ruote dall’indubbio appeal estetico, in grado di catturare sguardi con l’arma della “classicità”, di un’armonia costruttiva che oggi giorno ben poche moto possono vantare. La base di partenza è la “sorella” Bonneville. Da essa la casa inglese ha sfornato “la Scrambler”, un concetto di motocicletta che si presta ad un utilizzo pressoché totale: un perfetto comportamento sia nell’uso stradale sia in quello fuoristrada. Essenziale secondo me soffermarsi subito su questo aspetto al fine di evitare qualsiasi cattiva interpretazione del progetto. Questo prodotto nasce quasi ed esclusivamente per un utilizzo stradale. Le gomme leggermente tacchettate con le quali la moto esce di serie (Bridgestone) possono affrontare qualche semplicissimo tratto di strada bianca. Personalmente credo che avventurarsi con i pneumatici di serie oltre questi semplici percorsi, affrontando ad esempio una mulattiera o tratti sterrati con forte pendenza, comporti un alto rischio di caduta visto anche il peso non proprio ridotto (circa 218 kg). Alla fine il mio consiglio è quello di godere su asfalto di ciò che una motocicletta come questa può regalare. Ma chiudiamo questa breve parentesi sull’utilizzo e iniziamo il “nostro” immaginario viaggio in sella per scoprirne le peculiarità che la caratterizzano. La prima piacevole sorpresa,”cavalcandola”, è data da un’altezza da terra assolutamente umana: anche chi non presenta una statura particolarmente elevata poggia i piedi in tutta sicurezza. Questo comporta una distribuzione ottimale del peso; posso assicurare che non sembra assolutamente di avere sotto il sedere i “più” di 200 chilogrammi menzionati qualche riga sopra. Si viene a creare il classico “effetto bicicletta” che, merito anche di un manubrio dalla piega larga, consente di assumere in sella una posizione assolutamente naturale che semplifica qualsiasi tipologia di manovra anche a chi non presenta esperienza. La sella risulta essere molto ampia e dalla forma piatta. Ciò concede al guidatore la facoltà di spostarsi in maniera agile anche durante la guida, al fine di trovare la collocazione più indicata alle proprie esigenze. Il passeggero è un ospite assai gradito sulla Scrambler: ad esso è riservata una porzione abbondante, non si può proprio lamentare. Volendo essere proprio pignoli si potrebbe puntare il dito contro il fatto che, essendo la seduta totalmente piatta, specie i primi tempi, avendo poca abitudine in sella, il fondoschiena dopo circa un centinaio di chilometri di percorrenza inizia a dare fastidio, ma nulla di preoccupante e che non possa essere risolto con il macinare dei chilometri. Spostiamo la nostra attenzione ora sui comandi della Scrambler: i blocchetti sono d’indiscutibile qualità ed estremamente intuitivi. La leva della frizione può essere regolata su quattro diverse posizioni per permettere a chiunque di trovare la configurazione preferita. La strumentazione rispecchia in maniera fedele il minimalismo della moto: un unico strumento circolare e poche spie: (anabbagliante, abbagliante, indicatori di direzione, pressione olio, folle); ma bisogna distinguere la ricerca del minimalismo dalla povertà di contenuti o dalla scarsa qualità perché nella Scrambler, al contrario, quello che si trova non è banale ma frutto di scelte oculate che creano un generale contesto di armonia ed eleganza. Passando ad analizzare la parte estetica del mezzo bisogna dire che l’elemento che più di tutti è in grado di “calamitare” gli sguardi degli esperti e dei semplici amatori, sono i due scariche che corrono paralleli al lato destro. Molte perplessità (in alcuni casi anche finalizzate all’acquisto del mezzo) derivano dalla fobia che appoggiando la gamba cosi vicino alle marmitte quest’ultima possa riportare ustioni. Da possessore posso sfatare questa paura visto che osservando bene, nel dettaglio, all’altezza di dove si appoggia la gamba destra è applicata una protezione che evita qualsiasi tipo di scottatura. Altra protezione è posta, naturalmente, a ridosso della parte finale delle due marmitte cosi che pure il passeggero sia salvaguardato da qualsiasi rischio. Non si può negare che l’uso della Scrambler con bermuda sia vivamente sconsigliato (ma questo, personalmente, lo sconsiglierei con qualsiasi altro tipo di moto o due ruote che sia) e che, avendo i due terminali cosi vicini, in estate il calore sprigionato sia maggiore rispetto ad altri mezzi a due ruote concorrenti. Per quanto concerne la qualità delle verniciature (effettuate a mano), anche in questo caso siamo veramente al top di quanto si possa trovare sul mercato oggi giorno. Tutto è realizzato con cura certosina e gli accostamenti cromatici sono di ottimo gusto (la Scrambler, prodotta sino al 2007, veniva realizzata nelle seguenti livree: Bianco e rosso; bianco e blu; argento e mandarino; argento e verde acido; dall’anno 2008 in poi, quando è cessata la produzione del modello a carburatori, sostituito dal nuovo ad iniezione, le colorazioni disponibili sono mutate in: nero oppure verde militare) cosi come le cromature, anche esse di ottima qualità. Ma è venuto il tempo di iniziare a parlare di come si comporta questa moto in strada, di cosa è in grado di offrire nonché regalare a chi la conduce. Azionando il pulsante di avviamento il suono del motore bicilindrico parallelo è assolutamente “educato”. Non è ipotesi rara restare un poco “delusi” da questo sound poiché osservando le due imponenti marmitte e la vocazione da fuoristrada del mezzo ci si aspetterebbe magari qualcosa di più “forte”, un “rombo” che rispecchi un poco più anche la cilindrata, non certo modesta. Forse è solo con il percorrere dei chilometri che le aspettative ritornano ad un livello paritario, facendo l’ abitudine alla tonalità di scarico cosi “vecchia scuola” della Scrambler (per chi restasse dell’iniziale idea di un sound troppo poco “aggressivo”, esiste la possibilità di scegliere fra alcuni scarichi aftermarket dalla voce più cattiva in alternativa agli originali con cui esce la moto dalla produzione). Ci si abitua a quel “pulsare” cosi vigoroso ma mai fastidioso che un poco rassicura, che esalta la presa di coscienza di essere un tutt’uno con il mezzo. Ma in fin dei conti la sensazione di estrema sicurezza e tranquillità la si percepisce sin dall’inizio, dai primi metri di percorrenza: la frizione risulta essere incredibilmente morbida, le marce entrano senza la minima incertezza e tutto si colora di armonia. Il bicilindrico parallelo è privo di qualsiasi vibrazione ed eroga una potenza generosa (circa 45 cavalli reali contro i 54 dichiarati). Un motore che è stato accusato da una larga fetta di appassionati ed esperti del settore di essere “avaro” di cavalli. A livello oggettivo non si può negare che la Scrambler dia il meglio di se a bassi-medi regimi e che qualche cavallo in più non avrebbe assolutamente fatto male nell’economia generale, però stiamo parlando di un mezzo la cui peculiarità non risiede assolutamente nelle prestazioni, quanto piuttosto nel piacere di “passeggiare”, di lasciarsi condurre dolcemente, assecondandone la sua indole da passeggiatrice. Proprio per questo il suo habitat naturale sono le strade di collina oppure di montagna, percorsi ricchi di curve dove questa Triumph è in grado di far innamorare per la sua ciclistica veramente agile, permettendo di divertirsi in tutta sicurezza senza dover andare necessariamente alla ricerca del limite. Limite che tra l’altro emerge abbastanza velocemente a causa delle sospensioni di serie che reagiscono in maniera molto brusca nelle strade sconnesse e delle gomme tassellate che specie in condizioni di strada bagnata richiedono un minimo di attenzione. Giustamente a questo punto è doveroso anche parlare dei difetti, perché per quanto piacevole possa essere nemmeno la Scrambler ne è priva. Personalmente trovo veramente al di sotto delle aspettative l’impianto frenante: l’anteriore deve essere letteralmente “strizzato” per bloccare adeguatamente; i primi tempi (soprattutto se si proviene da una moto equipaggiata con un impianto frenante di primo ordine) non è raro avere come l’impressione che la moto più che frenare, rallenti. Il posteriore invece è un poco particolare e richiede un minimo di abitudine in quanto tende a bloccare subito. Accanto ad un impianto frenante deludente, ma in fin dei conti adeguato alle prestazioni, altra nota negativa è data dal comportamento delle sospensioni che arrivano rapidamente a fine corsa, conferendo al mezzo una risposta abbastanza brusca nei tratti di strada sconnessa. Va detto che questo difetto è sicuramente limitato dalla possibilità di avere a disposizione un manubrio largo che permette di controllare in maniera egregia le reazioni, però per chi soffre di dolori alla schiena è un particolare di cui tenere assolutamente conto. Altro difetto che, personalmente non vedo come tale ma che per molti invece potrebbe esserlo, è dato dalla riserva manuale della benzina nella versione a carburatori. La Scrambler alimentata a carburatori infatti non presenta l’indicatore della benzina e, come nelle moto di produzione più datata, il segno che il carburante sta per finire è dato dalla netta sensazione di perdita di potenza. Cosa significa? Tecnicamente la benzina non giunge più ai carburatori e materialmente s’inizia a percepire, accanto alla perdita di potenza, un buco di erogazione e il procedere a “strattoni”. Nulla di preoccupante se non che dovete essere “allenati” a girare il rubinetto della benzina mentre siete in sella cosi da evitare che la moto si spenga in mezzo alla strada (e quindi di bloccare il traffico) per poter giungere al distributore più vicino. Difetto che forse implicitamente emerge dalla descrizione del mezzo da me fatta, è il fatto che esso non sia proprio a suo agio nelle lunghe trasferte autostradali. Il motore si rivela elastico, permettendo di tenere anche medie di percorrenza buone (130 km/h). Il problema maggiore è dato dalla mancanza di un riparo aerodinamico per il busto e le spalle del guidatore. Triumph vende come optional un utilissimo cupolino, indispensabile se si entra spesso nelle grandi arterie autostradali o in superstrada. L’esemplare in mio possesso è dotato di questo accessorio ma personalmente credo, nonostante la sua presenza, la velocità di crociera ottimale per questa moto è di circa 90-110 km/h. E’ anche doveroso dire, a tal proposito, che la ciclistica oltre i 130-150 km/h inizia a rivelarsi inadeguata e lo mette subito in chiaro con frequenti “sbacchettamenti” all’avantreno. Ma nei “nostri” lettori, arrivati sino a questo punto, potrebbe essersi insinuato un interrogativo legittimo: “A chi si rivolge questa moto?” Personalmente mi sento di consigliare la Triumph Scrambler 900 a tutti coloro che desiderino avere un mezzo a due ruote che si distacchi dalla massa, che possa regalare emozioni che vadano ben al di là della pura ricerca di adrenalina o prestazioni. Una moto che si rivolge a tutti coloro che riescono ad apprezzare il lato “romantico” di un mezzo senza tempo. Parlando di lei il riferimento non è il chilometro orario in più oppure in meno, il ginocchio a terra, oppure la sua vocazione turistica ne tantomeno la potenza del propulsore. In sella a lei il punto di riferimento sarà il vostro sorriso stampato sul volto mentre ne “accarezzate” le leve e vi lasciate “cullare” in un valzer di curve. La strada percorsa assumerà i connotati di un pennello che delicatamente si appoggia sopra l’immaginaria tela. Un tripudio di colori e luci che in sella a questa moto riempirà le vostre giornate di gioia e spensieratezza. Sembra strano ma alle volte la ricetta per essere felici è semplice: una moto, una dolce compagnia e una strada poco trafficata tutta per voi. In un contesto del genere la Scrambler potrà essere un’inseparabile compagna durante il viaggio e dopo, quando una volta parcheggiata gli occhi di molti sulle sue forme si poseranno. Soltanto allora vi sentirete fieri di esserne i proprietari, nonché gli intimi amici di innumerevoli scampagnate.
mi tocca leggerlo tutto..??:nonono:
fitzcarraldo
10/12/2009, 15:24
mi tocca leggerlo tutto..??:nonono:
male non ti farebbe!!!! lo trovo molto ben fatto.....:biggrin3::biggrin3::biggrin3:
Io me lo tengo per quest'estate, quando sarò in spiaggia.
paulposition
10/12/2009, 15:25
io l'ho letto tutto. :biggrin3:
complimenti!!:yess:
Io me lo tengo per quest'estate, quando sarò in spiaggia.
:risatona::risatona::risatona: allora siamo in 2
io l'ho letto tutto. :biggrin3:
complimenti!!:yess:
O.T. paulposition, complimenti per il mezzo... R100GS... l'ho avuta anche io per poco tempo... ma ora mi sono pentito di averla venduta...
chiuso O.T.
....complimenti per la descrizione...io ho la scrambler...e confermo tutto:tongue:..anzi aggiungo che più la guidi più ti innamori:wub::wub::wub::wub::wub::wub::wub::wub::wub::wub:
Bikerneofita
10/12/2009, 16:05
O.T. paulposition, complimenti per il mezzo... R100GS... l'ho avuta anche io per poco tempo... ma ora mi sono pentito di averla venduta...
chiuso O.T.
hai avuto anche questa???? ma inzomma!! le hai avute proprio tutte??? :biggrin3:
io l'ho letto tutto. :biggrin3:
complimenti!!:yess:
ne puoi fare un breve sunto???
sei di Piove di Sacco....ehm.....che ricordi :wub::wub::wub::rolleyes::rolleyes:....mi vengono ancora i brividi:rolleyes::rolleyes:
scramblu
10/12/2009, 16:12
dai, .....dicci da chi hai copiato l'articolo, ...........dai, diccelo..........:rolleyes:
scherzo, complimenti :w00t: :wink_: proprio ben fatto.
Bikerneofita
10/12/2009, 16:17
Night Rider......mi sono impegnata e l'ho letto tutto.....è lungo eh! : )
Beh ti dico......circa 1 anno fa un caro amico ha acquistato una Scrambler nuova e quando è venuto sotto il mio ufficio per farmela vedere (che sorpresa:w00t::wub:)...non mi colpì molto...si dissi è carina......ma mi piace di più la Bonneville.....
in realtà più scrambler vedo in giro e mi più mi dico ma forse forse.....:biggrin3:
ok le caratteristiche tecniche di cui anche lui mi parlò....ma dove ritrovo le sue parole è nella tua descrizione di "per chi la scrambler va bene"......assolutamente anche lui mi disse pressapoco le stesse cose.....e mi hai fatta emozionare a rileggerlo...... di certo è una moto interessante per chi è veramente appassionato per l'intenditore direi......devo dire che sulla quella Scrambler quel mio amico...non aveva bisogno di altri orpelli...ma forse erano solo i miei occhi a vederlo così...
cmq gran bel racconto....bravo...:tongue:
NightRider2
10/12/2009, 17:11
Ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggerlo :wink_: cosi come ringrazio molto per i complimenti :biggrin3: sempre graditissimi. Ho cercato di mettere su carta in maniera oggettiva quello che questa moto è in grado di dare e quello che invece non può dare. Cara Bikerneofita, grazie mille per le parole :wink_: confermo la mia personalissima teoria, ovvero che non è una moto per tutti :wink_: semplicemente per il fatto che per come essa è richiede un "palato" ben predisposto ad apprezzarne quello che lei sotto il suo abito sa donare. E' un poco come, per fare un esempio, se a me mostrassero e facessero provare una Yamaha R1... moto estremamente tecnologica, linea affilata e prestazioni da capogiro. Non posso dire che non sia affascinante, però magari avendo paura di fare un uso della moto in maniera sportiva ne sarei attratto per la curiosità di prestazioni "fantascientifiche" ma finirebbe li, mi sarei tolto lo sfizio di avere sotto al sedere 180 cavalli per capire cosa possa significare. La Scrambler, nel motociclista "sportivo" o comunque motociclista comune, attratto più che altro dalle prestazioni, potrebbe attrarre per una linea classica, senza tempo ed oggettivamente stupenda, ma alla fine finisce li. E' una moto la Scrambler, cosi come la Bonneville e la Thruxton, che secondo me si va ad incastrare con sentimenti interiori della persona. Una moto che richiede, forse, sensibilità particolare; un carattere particolare per essere apprezzata. P.S dicendo questo NON voglio offendere nessuno, assolutamente :wink_: è solo una mia idea molto personale
gran bel resoconto :wink_:
io l'ho letto tutto. :biggrin3:
complimenti!!:yess:
OT: uè paisà.. siamo in due piovesi allora qui.. :biggrin3:
sei di Piove di Sacco....ehm.....che ricordi :wub::wub::wub::rolleyes::rolleyes:....mi vengono ancora i brividi:rolleyes::rolleyes:
que passa.. ti sei persa per sbaglio e ti sei ritrovata a girar per la saccisica?
fine OT
Bikerneofita
10/12/2009, 17:35
Ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggerlo :wink_: cosi come ringrazio molto per i complimenti :biggrin3: sempre graditissimi. Ho cercato di mettere su carta in maniera oggettiva quello che questa moto è in grado di dare e quello che invece non può dare. Cara Bikerneofita, grazie mille per le parole :wink_: confermo la mia personalissima teoria, ovvero che non è una moto per tutti :wink_: semplicemente per il fatto che per come essa è richiede un "palato" ben predisposto ad apprezzarne quello che lei sotto il suo abito sa donare. E' un poco come, per fare un esempio, se a me mostrassero e facessero provare una Yamaha R1... moto estremamente tecnologica, linea affilata e prestazioni da capogiro. Non posso dire che non sia affascinante, però magari avendo paura di fare un uso della moto in maniera sportiva ne sarei attratto per la curiosità di prestazioni "fantascientifiche" ma finirebbe li, mi sarei tolto lo sfizio di avere sotto al sedere 180 cavalli per capire cosa possa significare. La Scrambler, nel motociclista "sportivo" o comunque motociclista comune, attratto più che altro dalle prestazioni, potrebbe attrarre per una linea classica, senza tempo ed oggettivamente stupenda, ma alla fine finisce li. E' una moto la Scrambler, cosi come la Bonneville e la Thruxton, che secondo me si va ad incastrare con sentimenti interiori della persona. Una moto che richiede, forse, sensibilità particolare; un carattere particolare per essere apprezzata. P.S dicendo questo NON voglio offendere nessuno, assolutamente :wink_: è solo una mia idea molto personale
Vero .........difatti questo mio amico ha carattere e sensibilità del tutto fuori dalla massa...decisamente.....fuori dalla massa!
Ti faccio i miei complimenti hai saputo veramente entrare nell'animo della Scrambler. Io ce l'ho da poco più di 1 settimana e già me ne sono innamorato :wink_:
Sono stanchissimo. Allora ho copiato il tuo post in un file di word, così me o leggerò con calma.
Tuttavia, dai commenti, intuisco la tua speciale sensibilità nel descrivere l'anima di questa splendida creatura. Ti ringrazio in anticipo. Domani leggerò.
:wink_::wink_::wink_:
Lo leggo un'altro giorno!:biggrin3:
NON RIESCO E NON HO VOGLIA DI LEGGERLO TUTTO STASERA ______
NightRider2
10/12/2009, 22:28
Ragazzi tranquilli :wink_: purtroppo non potevo scrivere di meno poichè è probabile che questa prova molto amatoriale finisca nel giornale che questo mio amico vuole pubblicare, ma fate con calma e soprattutto se avete piacere nel leggere :wink_: Alla fine non è niente di che, soltanto una serie di impressioni che magari possono aiutare qualche indeciso :rolleyes: a scegliere questa stupenda moto :wink_:
hai avuto anche questa???? ma inzomma!! le hai avute proprio tutte??? :biggrin3:
sono molto volubile:biggrin3:
Ci vuole 5' a leggerlo, non è un'impresa così ardua...
s4_seblog
11/12/2009, 09:34
potresti scrivere su motociclisimo! complimenti
a parte gli scherzi, magari se riuscivi a metterci qualche foto in mezzo all'articolo o ad usare un carattere leggermente più grande, risultava anche più leggibile
cmq bravo!
vecchialenza
11/12/2009, 10:01
bellissimo report complimenti :bravissimo_:
NightRider2
11/12/2009, 13:33
Ciao S4 :wink_: per il carattere hai ragione, in effetti un pochino più grande non avrebbe gustato :wink_: per le foto... ne ho alcune stupende in sella alla mia Scrambler ma essendo state scattate da una Nikon professionale hanno delle dimensioni vermente grandi e per caricarle non ti dico: ci vuole anche mezz'ora abbondante per una singola foto:cry: Grazie ancora a tutti quelli che hanno letto per le opinioni e i complimenti :wink_:
Ci vuole 5' a leggerlo, non è un'impresa così ardua...
io fatto così!!!!!:yess::yess:
Nightrider hai fatto aumentare il mio scramblerometro che adesso è nettamente più alto del bonnevilometro, credimi. Ovviamente non solo per la tua romantica recensione ma anche per altri motivi. Il mio problema infatti è la scelta tra le due. Difficilissima scelta. Adesso se mi permetti voglio farti una domanda che riguarda anche alepeo e in generale tutti i possessori di scrambler. Si può fare un uso quotidiano di questa moto? Quotidiano nel senso stretto della parola perchè la moto a me innzanzitutto serve per "usarla"..università, appuntamenti vari, commissioni..poi le uscite domenicali verranno ma le mie necessstà sn queste. Ringraziandovi per la eventuali risposte vi saluto..:biggrin3:
Liam io ce l'ho solo da 10gg, mi sono tenuto anche lo scooter perchè pensavo che la Scrambler non l'avrei usata tutti i giorni ma dopo averla provata penso che lo scooter rimarrà sovente in garage :wink_:
NightRider2
11/12/2009, 18:09
Ciao Liam :wink_: sono veramente contento che la prova possa aver stimolato in te la voglia di avere questo mezzo :biggrin3: Io posso confermarti e ribadirti che uso la Scrambler praticamente tutti i mesi dell'anno. Mi astengo soltanto in caso di forte pioggia oppure di nevicate, altrimenti ce l'ho sempre sotto al sedere. Se quelle due cifre non ingannano (87) sulla tua data di nascita, siamo praticamente coetanei (io sono un anno più piccolo di te: 88). Questo per dirti che alla fine anche io, quando decisi di acquistarla, avevo le stesse tue identiche esigenze: una moto che mi permettessi di usarla per andarci all'università, per fare le commissioni e le passeggiate nel week-end. Personalmente sono stato indeciso sino all'ultimo fra la Scrambler e la Harley Sportser 1200. Alla fine ho scelto la prima poichè l'ho trovata più vicina al mio modo di essere e perchè ero sicuro che la sua ciclistica sarebbe stata perfetta per destreggiarsi anche in mezzo al traffico. Mi sento anche di dirti che non ti devi assolutamente far intimorire dai due scarichi laterali. Non si può negare che scaldino (soprattutto nell'uso cittadino, quando si rimane spesso e volentieri incolonnati nel traffico) ma NON mi è mai capitato di scottarmi o di patire troppo. Anche io, come Alepeo, ho evitato di vendere la mia Vespa d'epoca poichè ci sono affezionato e poichè alla fine pensavo che mi sarebbe risultata più comoda per girare in città. Effettivamente non ti posso negare che si presti meglio all'utilizzo cittadino ma la Scrambler è come una droga: una volta che inizi a macinare chilometri non riesci a farne a meno. Per quanto riguarda il confronto con la Bonnie... proprio non ti saprei dire purtroppo poichè non ho mai avuto il piacere nonchè l'onore di provarla. Credo che a livello prestazionale sia un poco migliore rispetto alle modeste (ma personalmente mi vanno più che bene visto che non ho velleità corsaiole) prestazioni della Scramby. Sicuramente anche la tenuta di strada sarà un poco migliore essendo equipaggiata con gomme da strada. Io forse dirò una bestemmia ma secondo me alla fine tutto si riduce a scegliere quella che più ti piace, quella che senti più tua. Personalmente ho sempre apprezzato la Bonneville (parlo della T100), moto stupenda con un fascino indescrivibile, ma ricordo ancora quando a diciassette anni, osservando la vetrina del concessionario Triumph della mia città, vidi quella meraviglia che era la Scrambler. Il riflesso della cromatura delle marmitte è entrato per sempre dentro me, lasciando un segno indelebile. Pochi anni dopo, forse anche ingiustamente visto che ci sono persone che con il doppio dei miei anni sulle spalle ancora la sognano, ne sono entrato in possesso. Proprio nella stessa colorazione di quella che vidi quel giorno, nel negozio (argento e verde acido). Se quelle gomme tacchettate, quei due terminali ti fanno trattenere il respiro per alcuni secondi e ti fanno battere forte il cuore... allora non c'è dubbio: la Scrambler è la moto che fa per te (e sotto quel punto di vista, ovvero dell'utilizzo cittadino, non avrei il benchè minimo problema). Se ti servono altre info oppure vuoi parlarne in maniera ancora più approfondita ti lascio il mio contatto msn in privato, non farti problemi :wink_:
Ooooo tr gentile nightrider. in effetti anche ame sarebbe andato a genio il secondo motore ma purtroppo sono stato vittima di 3 furti di vespe in un anno e mezzo, l'ultimo domenica scorsa. px125 px150 e vespino hp50 che faceva pena davvere ma se lo sono presi..quindi che dirti...sarebbe l'ideale ma nn è stato possibile.cmq si ioho un grande dubbio tra le due anche perche sn alto 1,70 quindi mi scoraggia un pò la scrambler. poi per quato riguarda il furto perchè è chiaro ke adesso affitterò un garage anche se è distante da casa mia, ma al'università?oppure in generale nei vari posti? tu ke ne pensi?ke antifurto hai adottato?ke ne pensi del satellitare? io penso che i furti riguardino soprattjutto la rivendita dei pezzi quidni è chiaro che più una cosa è commerciale più è a rischio..io penso che la scrambler a quei tamarri non piaccia e credo anche che i triumphisti mai si sognerebbero di comprare da questi farabutti pezzi rubati...tutto ciò premesso che è un bene di valore..che tra annessi e connessi si avvicna ai 10mila..tu ke ne pensi?qualche consiglio?grazie ancora cmq
NightRider2
11/12/2009, 18:38
Mannaggia... :cry: mi dispiace tantissimo per le vespe... essendo, come avrai capito, appassionato pure di quelle mi dispiace veramente tanto. Addirittura si sono rubati una Hp 50??? :blink: Non c'è veramente più religione. Io la parcheggio davanti al palazzo dell'università. Sinceramente, ora mi tocco le balls perdonami :rolleyes: sino ad ora non è mai successo nulla. Anche perchè la zona è abbastanza tranquilla. SICURAMENTE e te lo scrivo in maiuscolo NON è una moto da lasciare a lungo incustodita. E' una moto che posso assicurarti attrae molte persone (mi è capitato di trovare persone che si erano fermati a guardarla per la strada) e che tassativamente NON va custodita in garage la notte perchè altrimenti, a mio parere, ti dura da Natale a Santo Stefano. Io ogni tanto metto la catena come antifurto ma ripeto, al momento mai avuto problemi, anche perchè dove la parcheggio sotto casa ho dei negozi e sapendo che è mia me la controllano fortunatamente :wink_: Ma te di che città sei? per capire anche un attimo meglio di che zona parliamo... Ripeto e sottoscrivo: Se hai l'esigenza di lasciarla incustodita per parecchio tempo io eviterei perchè secondo me è una moto che è tutto il contrario di quello che affermi te: ovvero può fare "gola" se lasciata incustodita in luoghi poco raccomandabili. Per il discorso della tua statura: tocchi senza problemi, vai tranquillo anche su questo punto :wink_: l'ho fatta guidare ad una ragazza alta 1.65 e ce l'ha fatta tranquillamente :wink_: bisogna fare un poco l'abitudine con il peso i primi tempi ma, come ho anche scritto nella prova, sembra di avere sotto il sedere una bicicletta. Altra domandina per te: la compreresti nuova oppure usata?
Ciao Liam :wink_: sono veramente contento che la prova possa aver stimolato in te la voglia di avere questo mezzo :biggrin3: Io posso confermarti e ribadirti che uso la Scrambler praticamente tutti i mesi dell'anno. Mi astengo soltanto in caso di forte pioggia oppure di nevicate, altrimenti ce l'ho sempre sotto al sedere. Se quelle due cifre non ingannano (87) sulla tua data di nascita, siamo praticamente coetanei (io sono un anno più piccolo di te: 88). Questo per dirti che alla fine anche io, quando decisi di acquistarla, avevo le stesse tue identiche esigenze: una moto che mi permettessi di usarla per andarci all'università, per fare le commissioni e le passeggiate nel week-end. Personalmente sono stato indeciso sino all'ultimo fra la Scrambler e la Harley Sportser 1200. Alla fine ho scelto la prima poichè l'ho trovata più vicina al mio modo di essere e perchè ero sicuro che la sua ciclistica sarebbe stata perfetta per destreggiarsi anche in mezzo al traffico. Mi sento anche di dirti che non ti devi assolutamente far intimorire dai due scarichi laterali. Non si può negare che scaldino (soprattutto nell'uso cittadino, quando si rimane spesso e volentieri incolonnati nel traffico) ma NON mi è mai capitato di scottarmi o di patire troppo. Anche io, come Alepeo, ho evitato di vendere la mia Vespa d'epoca poichè ci sono affezionato e poichè alla fine pensavo che mi sarebbe risultata più comoda per girare in città. Effettivamente non ti posso negare che si presti meglio all'utilizzo cittadino ma la Scrambler è come una droga: una volta che inizi a macinare chilometri non riesci a farne a meno. Per quanto riguarda il confronto con la Bonnie... proprio non ti saprei dire purtroppo poichè non ho mai avuto il piacere nonchè l'onore di provarla. Credo che a livello prestazionale sia un poco migliore rispetto alle modeste (ma personalmente mi vanno più che bene visto che non ho velleità corsaiole) prestazioni della Scramby. Sicuramente anche la tenuta di strada sarà un poco migliore essendo equipaggiata con gomme da strada. Io forse dirò una bestemmia ma secondo me alla fine tutto si riduce a scegliere quella che più ti piace, quella che senti più tua. Personalmente ho sempre apprezzato la Bonneville (parlo della T100), moto stupenda con un fascino indescrivibile, ma ricordo ancora quando a diciassette anni, osservando la vetrina del concessionario Triumph della mia città, vidi quella meraviglia che era la Scrambler. Il riflesso della cromatura delle marmitte è entrato per sempre dentro me, lasciando un segno indelebile. Pochi anni dopo, forse anche ingiustamente visto che ci sono persone che con il doppio dei miei anni sulle spalle ancora la sognano, ne sono entrato in possesso. Proprio nella stessa colorazione di quella che vidi quel giorno, nel negozio (argento e verde acido). Se quelle gomme tacchettate, quei due terminali ti fanno trattenere il respiro per alcuni secondi e ti fanno battere forte il cuore... allora non c'è dubbio: la Scrambler è la moto che fa per te (e sotto quel punto di vista, ovvero dell'utilizzo cittadino, non avrei il benchè minimo problema). Se ti servono altre info oppure vuoi parlarne in maniera ancora più approfondita ti lascio il mio contatto msn in privato, non farti problemi :wink_:
Anch'io sono vostro coetaneo... '56 :piango_a_dirotto:
Mannaggia... :cry: mi dispiace tantissimo per le vespe... essendo, come avrai capito, appassionato pure di quelle mi dispiace veramente tanto. Addirittura si sono rubati una Hp 50??? :blink: Non c'è veramente più religione. Io la parcheggio davanti al palazzo dell'università. Sinceramente, ora mi tocco le balls perdonami :rolleyes: sino ad ora non è mai successo nulla. Anche perchè la zona è abbastanza tranquilla. SICURAMENTE e te lo scrivo in maiuscolo NON è una moto da lasciare a lungo incustodita. E' una moto che posso assicurarti attrae molte persone (mi è capitato di trovare persone che si erano fermati a guardarla per la strada) e che tassativamente NON va custodita in garage la notte perchè altrimenti, a mio parere, ti dura da Natale a Santo Stefano. Io ogni tanto metto la catena come antifurto ma ripeto, al momento mai avuto problemi, anche perchè dove la parcheggio sotto casa ho dei negozi e sapendo che è mia me la controllano fortunatamente :wink_: Ma te di che città sei? per capire anche un attimo meglio di che zona parliamo... Ripeto e sottoscrivo: Se hai l'esigenza di lasciarla incustodita per parecchio tempo io eviterei perchè secondo me è una moto che è tutto il contrario di quello che affermi te: ovvero può fare "gola" se lasciata incustodita in luoghi poco raccomandabili. Per il discorso della tua statura: tocchi senza problemi, vai tranquillo anche su questo punto :wink_: l'ho fatta guidare ad una ragazza alta 1.65 e ce l'ha fatta tranquillamente :wink_: bisogna fare un poco l'abitudine con il peso i primi tempi ma, come ho anche scritto nella prova, sembra di avere sotto il sedere una bicicletta. Altra domandina per te: la compreresti nuova oppure usata?
Per l'altezza della sella non farti problemi è più bassa del mio scooter. Io l'ho assicurata furto/incendio, i satellitari costano parecchio.
E se nn la metto in garage dove la metto? cmq hai ragione riguardo a quelli che si fermano un mio amico che però ha più di 40 anni ha la thruxton rossa e mi dice ke quando si ferma al semaforo è quasi un interrogtorio?:biggrin3:
contornato da complimenti..cmq io sto a palermo quindi hai già cpt...ora vediamo l'acquisterò in marzo perchè voglio cominciare con le belle giornate visto che è la mia primissima moto e cmq la vorrei prendere verde nuova..è in vetrina nella concessionaria di palermo..incredibile..mi fermo a guardarla e sogno:biggrin3:
Prenotala perchè corri il rischio di non trovarla più. Il concessionario di To mi ha detto che i tempi d'attesa sono lunghi.
scramblu
11/12/2009, 19:18
com'è trasversale, com'è democratico
............gli amanti di scrambler, non hanno età..........:w00t:
tutto ciò mi rende particolarmente felice :biggrin3::biggrin3::biggrin3:
The Undertaker
11/12/2009, 19:42
Letto tutto! Ottimo per chi non ha conoscenze tecniche. Smielato e fiabesco alla fine, ma in questo forum va bene. Complimenti!:wink_:
Scheggia
11/12/2009, 20:03
Questo prodotto nasce quasi ed esclusivamente per un utilizzo stradale. Le gomme leggermente tacchettate con le quali la moto esce di serie (Bridgestone) possono affrontare qualche semplicissimo tratto di strada bianca. Personalmente credo che avventurarsi con i pneumatici di serie oltre questi semplici percorsi, affrontando ad esempio una mulattiera o tratti sterrati con forte pendenza, comporti un alto rischio di caduta visto anche il peso non proprio ridotto (circa 218 kg).
Mio malgrado, ho percorso mulattiere e sterrati, con belle salite e bellissime discese :dry: con la bonnie full stock (comprese gomme metzler da asfalto), e non ho un gran manico.
Osa di più, osa! :slayer:
scramblu
11/12/2009, 20:19
Mio malgrado, ho percorso mulattiere e sterrati, con belle salite e bellissime discese :dry: con la bonnie full stock (comprese gomme metzler da asfalto), e non ho un gran manico.
Osa di più, osa! :slayer:
Permettimi Scheggia, ma non mi trovi d'accordo. Il fatto di "essere sopravvissuti" (hai scritto mio malgrado) ad una mulattiera con bonneville stock, non significa che pur con scrambler ci si possa provare gusto. La stazza, unitamente all'angoscia di una possibile caduta (non per la caduta in sè stessa, quanto per lo scazzo degli eventuali:cry: danni) renderebbero l'ascesa/discesa, non ...godibile.:cry: Trovo la scrambler assolutamente da strada.
ho percorso anch'io tortuosi percorsi, divertendomi un mondo, 20 anni or sono,
ma con questa http://img24.imageshack.us/img24/8391/ktm250gs1985.jpg (http://img24.imageshack.us/i/ktm250gs1985.jpg/)
NightRider2
12/12/2009, 00:19
Il mio consiglio Liam, anche in virtù delle tre vespe che ti hanno fregato, è quello di acquistare il mezzo soltanto se hai il garage, fidati. Non voglio assolutamente generalizzare ne fare luoghi comuni (visto che non sono mai stato a Palermo) ma credo che non sia il posto ideale dove lasciare all'aperto una moto di non poco valore. Non per farti perdere l'entusiasmo, ma io prima dell'acquisto risoverei questa problematica :wink_:
Grazie mille Undertaker :wink_: alla fine mi sono lasciato perdere la mano ma credo che sia giusto anche cercare di trasmettere quello che una moto ti possa dare a livello emotivo :wink_: grazie anche a te per aver letto e trovato positiva la mia analisi
X Scheggia: sinceramente non sono molto d'accordo. Ho visto le foto del servizio che fece la rivista "motociclismo" qualche anno fa (mi sembra appena usci la Scrambler nel 2006), quelle stupende in bianco e nero. Cosi come possiedo il numero di Riders dove Ungaro, Bergamaschi & company partecipano ad una cavalcata a bordo di alcune Scrambler. Personalmente credo che oltre ad avere il giusto "manico" (che te nomini) per fare cose del genere serve anche la giusta dose di coraggio e l'essere disposti ad accettare che una scivolata possa farti mettere mano (anche pesantemente) al portafoglio. Resta il fatto (mia personalissima opinione) che per divertirsi veramente la cosa congeniale sia quella di acquistare un mezzo che nasca con quell'intento. Naturalmente mi sto riferendo ad un concetto di enduro "vero", quello fatto di salti, mulattiere impestate di fango e salite ripide con massi imponenti. Il solo pensiero di percorrere un tratto del genere con la Scrambler mi gela il sangue, però magari con un paio di gomme tacchettate (chi ha fegato e ribadisco: manico) qualcuno potrebbe anche provarci. Io mi limito ad usarla in strada perchè mi piangerebbe il cuore "masticarla" in off road, ma alla fine il mondo è bello perchè è vario :wink_: e se qualcuno si diverte a farne anche un uso fuoristradistico, ben venga, assolutamente:wink_:
NightRider2 ciao!
Ho letto la tua personale "prova" della scrambler 900 e devo dire che l'ho apprezzata. Non posso certo sbilanciarmi su dati tecnici e su valutazioni perché io non possiedo né ho mai guidato una scrambler, sono un BMWista che ultimamente si sta avvicinando al pianeta Triumph (sclamber): sto meditando infatti l'acquisto ma voglio essere cauto perché passerei da una moto tecnicamente al top ( BMW GS 800 F) ad un'altra che, per ovvi motivi "strutturali" dato che si rifà ad un progetto di una moto d'epoca, è carica di fascino ed é capace di emozionare magari anche di più ma che inevitabilmente com tu stesso sottolinei presenta alcuni legittimi limiti. Ho deciso che per chiarirmi un pò le idee altro non posso fare che fare qualche prova su strada.
Grazie e complimenti.
Paolo
Esatto Paolo vai in una concessionaria per un test della Scrambler e vedrai... anch'io sono sempre stato un fan della BMW però quando ho visto la Scrambler :wub:
Mio malgrado, ho percorso mulattiere e sterrati, con belle salite e bellissime discese :dry: con la bonnie full stock (comprese gomme metzler da asfalto), e non ho un gran manico.
Osa di più, osa! :slayer:
..idem con patate...ho affrantato gran belli sterrati e gran belle mulattiere (con zavorrina) e pur essendo io un manico di scopa la mia scramblerina è andata benissimo....:tongue::tongue::tongue::tongue::tongue::tongue::tongue::tongue:
NightRider2
21/12/2009, 22:37
Articolo pubblicato e con fotografie (come aveva fatto giustamente notare un utente :wink_:)
Triumph Scrambler (http://www.ilmotociclista.info/prova/triumphscrambler.htm)
Ringrazio il sito per la pubblicazione, nella speranza che qualcun'altro leggendo possa magari essere anche minimamente incuriosito dalla Scrambler ma anche dalle sue "sorelle" Bonneville e Thruxton :wink_:
Più tardi lo leggo :yess::yess:
complimenti, bell'articolo e belli capelli :D
Peppe Bastardo
29/05/2011, 04:58
bella!!!
Peppe, ti sei svegliato di prima mattina con la pala per riportare alla luce tutti sti cadaverini? :D
Notturno
29/05/2011, 12:08
Peppe, ti sei svegliato di prima mattina con la pala per riportare alla luce tutti sti cadaverini? :D
Archeologia forummistica !
Certo il pezzo merita...
:coool:
Herbie 53
29/05/2011, 12:10
molti pezzi meritano...
ZY3bcc-cKwo
Certo che si potrebbe creare un'antologia dei contributi più belli nel forum e stamparla e poi metterla in vendita.
A fascicoli.
oldbonnie
29/05/2011, 13:44
Certo che si potrebbe creare un'antologia dei contributi più belli nel forum e stamparla e poi metterla in vendita.
A fascicoli.
Con prezzo scontato per i forumisti più anziani. :wink_:
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