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D74
15/12/2009, 16:33
Grande gesto tra guerrieri fieri e nobili tra le corde di un ring.


ROMA - Non è la prima volta, ne sarà l'ultima. Il mondo del pugilato presenta un'altra storia, una medaglia con due rovesci fin troppo opposti. Il grande campione che conosce la gloria ma poi scivola nell'oblio più triste. Era successo a quello che molti indicano come il più grande di tutti i tempi, Joe Louis, dominatore dei pesi massimi a cavallo tra gli anni 30 e 40. Finiti i soldi, viveva facendo da attrazione nei casinò, e, vecchio e malato, aveva ricevuto un grande aiuto dal suo avversario storico, il tedesco Max Schmeling e dal più famoso degli ammiratori, 'The Voice' Frank Sinatra.

GRIFFITH SULL'ORLO DEL KO - L'ultimo grande campione in difficoltà economiche è Emile Griffith, l'uomo che tenne sveglia l'Italia intera durante le notti dei match con Nino Benvenuti. Griffith è in difficoltà, vive con un sussidio dei servizi sociali che gli serve per mangiare e pagare l'affitto, ma non basta per comprarsi le medicine per combattere il morbo di Alzhaimer di cui soffre. Ma qui esce l'aspetto più bello del pugilato. I grandi avversari non si dimenticano mai. Nino Benvenuti è già al lavoro per aiutarlo: "Sapevo da tempo della situazione di Emile - ci spiega Benvenuti -, anche se ora la notizia fa fa più clamore visto che siamo in periodo natalizio e viene più naturale mobilitarsi per aiutare gli altri. Io mi sto muovendo da tempo, ho sentito il figlio di Griffith e sto organizzando per il mese di febbraio il suo arrivo in Italia. Il mio obbiettivo è un tour in circoli, comuni, enti, per pubblicizzare la sua biografia. Io ho già il libro, che ovviamente è in inglese, mi sto attivando per la traduzione in italiano."

NINO NON DIMENTICA - Insomma, il pugilato non dimentica, ed anche Benvenuti parla di debito di riconoscenza verso Griffith."Si può dire che senza Griffith la mia fama non sarebbe stata così estesa. Mi ha dato l'opportunità di andare in America, di sfidarlo, di conquistare il Mondiale. E' stata una tappa fondamentale della mia carriera". La storia di Griffith è riemersa nell'edizione online del NY Daily News ed è stata ripresa dall'ANSA. Griffith è andato a trovare il reporter Bill Gallo per raccontargli la sua storia, e chiedergli aiuto per creare un 'Emile Griffith Fund'. Straordinaria la carriera di Griffith, che dura dal 1958 al 1977: 112 incontri contro i più grandi interpreti di pesi welter e medi. Tra i suoi avversari Rubin Carter, 'Hurricane', ingiustamente accusato di omicidio e liberato solo dopo molti anni. La sua storia ispirò Bob Dylan, che gli dedicò una famosa canzone, ed uno splendido film magistralmente interpretato da Denzel Washington. Carter sconfisse Griffith, che perse anche contro Benny Paret. La rivincità di quel match segnò però per sempre la vita di Griffith: vinse con un drammatico ko, ma Paret morì nove giorni dopo per le conseguenze dei colpi incassati.

L'AMORE PER LA FAMIGLIA - Griffith, insieme al canadese Mark Leduc, a fine carriera ha anche ammesso la sua omosessualità (dalle pagine del libro "Nine, Ten... and Out! The two worlds of Emile Griffith'). "Questa è una storia comune a molti grandi campioni che non sono riusciti a mettere da parte il proprio denaro - scrive Gallo -. Alcuni hanno fatto cattivi investimenti, altri li hanno buttati via al gioco, ma Emile, uomo di ottima natura, semplicemente li ha dati tutti alla sua famiglia a St. Thomas, nelle Isole Vergini. La sua famiglia era composta dall'adorata madre Emelda, la sua più grande tifosa, da quattro fratelli e quattro sorelle: ogni borsa che incassava, andava a loro. Dopo la morte della madre Emile andò a vivere in un piccolo appartamento e tuttò ciò che possedeva, lo aveva dato via. Oggi è lui che ha bisogno di amici".

CHIUNQUE PUO' AIUTARLO - Tra le tante iniziative a favore di Griffith, da segnalare quella di John Pennisi, caricaturista ed illustratore, dedito in particolare a rappresentare scene di sport. E' in corso la vendita di una stampa che lo raffigura in azione, autografata dall'ex campione. Costa 89,95 dollari (più 1 per le spese di spedizione) e chiunque voglia aiutare l'ex pugile può acquistarla scrivendo a "Pennisi prints of Emile Griffith, P. O. Box 1828, New York City, N. Y. 10956.

Griffith, mito sul lastrico Benvenuti: "Ti aiuto io" - Sport - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/12/sport/vari/pugilato-griffith/pugilato-griffith/pugilato-griffith.html?ref=hpspr1)

oldbonnie
15/12/2009, 16:52
Bella storia.

Del resto gli incontri che Nino Benvenuti ebbe con Griffith segnarono l'apice della carriera del pugile italiano.

Con tale gesto Nino Benvenuti domostra grande umanità, altruismo e generosità.

Senz'altro un modello da imitare per tutti noi.

pierpa61
15/12/2009, 16:57
:blink:

MR-T
15/12/2009, 19:45
:supremo: grande Nino!!!!

ett69
15/12/2009, 21:07
ciao

Il Decalogo del Pugile
I
Quando un avversario si mostra sleale, non abbassarti al suo livello. Comunque vada a finire, sei stato il più forte.

II
La costanza nella preparazione atletica ti garantisce la vittoria più importante, quella su te stesso.

III
Quando sei nettamente superiore al tuo avversario non umiliarlo, il tuo onore cadrebbe al tappeto.

IV
Ogni combattimento ti costa pena e dolore, la vera sfida è sconfiggere loro.

V
Intelligenza è anche capire quando accettare una sconfitta.
Insieme alla spugna avrai gettato le basi per un nuovo incontro.

VI
Sul ring non devi temere nessuno ma rispettare tutti, dall’arbitro all’ultimo degli spettatori.

VII
Accettare una sconfitta ingiusta ti fa più onore di una vittoria.

VIII
Per essere un vero pugile serve forza fisica ma soprattutto spirituale: onestà, laboriosità e serietà.

IX
Chi ama il pugilato rispetta tutto ciò che fa parte di questo mondo.
Si può perdere un incontro ma non bisogna mai perdere la testa.

X
Dopo un incontro ricordati sempre che il tuo avversario ha un grande amore in comune con te; La Boxe

ettore

D74
15/12/2009, 21:56
ciao

Il Decalogo del Pugile
I
Quando un avversario si mostra sleale, non abbassarti al suo livello. Comunque vada a finire, sei stato il più forte.

II
La costanza nella preparazione atletica ti garantisce la vittoria più importante, quella su te stesso.

III
Quando sei nettamente superiore al tuo avversario non umiliarlo, il tuo onore cadrebbe al tappeto.

IV
Ogni combattimento ti costa pena e dolore, la vera sfida è sconfiggere loro.

V
Intelligenza è anche capire quando accettare una sconfitta.
Insieme alla spugna avrai gettato le basi per un nuovo incontro.

VI
Sul ring non devi temere nessuno ma rispettare tutti, dall’arbitro all’ultimo degli spettatori.

VII
Accettare una sconfitta ingiusta ti fa più onore di una vittoria.

VIII
Per essere un vero pugile serve forza fisica ma soprattutto spirituale: onestà, laboriosità e serietà.

IX
Chi ama il pugilato rispetta tutto ciò che fa parte di questo mondo.
Si può perdere un incontro ma non bisogna mai perdere la testa.

X
Dopo un incontro ricordati sempre che il tuo avversario ha un grande amore in comune con te; La Boxe

ettore

Q8

andrebbe usato anche dai nostri politici....