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MR-T
26/12/2009, 20:21
Usa, allarme terrorismo su un volo della Delta Al Qaeda cerca di far saltare un aereo a Detroit - esteri - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/esteri/attentato-aereo-delta/detroit-al-quaeda/detroit-al-quaeda.html)

:cry::cry::cry: azzzz.... :(.... è andata bene... molto bene :cry:

complimenti all'equipaggio e ai passeggeri :rolleyes:

ma la sicurezza? :cry: mah....

------------------------------------------------------

Un nigeriano di 23 anni è stato fermato dall'equipaggio e dai passeggeri del volo Northwest 253
partito da Amsterdam. Stava cercando di accendere a bordo dell'esplosivo potentissimo
Usa, allarme terrorismo su un volo della Delta
Al Qaeda cerca di far saltare un aereo a Detroit

NEW YORK - Al Qaeda cerca di far saltare un aereo sul cielo di Detroit nel giorno di Natale, la Casa Bianca lancia l'allarme attentati e gli esperti antiterrorismo evocano lo spettro di un nuovo complotto internazionale che dalla Nigeria della guerra civile tra cristiani e musulmani allo Yemen paradiso degli uomini di Bin Laden si allunga fino all'America e a tutto l'occidente. Le misure di sicurezza vengono innalzate in tutti gli aeroporti Usa mentre torna l'incubo di un nuovo tipo di esplosivo che potrebbe sfuggire ai controlli.

L'uomo che ci fa ripiombare in piena era del terrore è un nigeriano di 23 anni, Umar Farouk Abdulmutallab, fermato dall'equipaggio e dai passeggeri del volo Northwest 253 della Dealta Airlines, partito da Amsterdam ieri mattina alla volta del Michigan, mentre cercava di accendere a bordo dell'esplosivo (il Petn, una miscela potentissima). L'uomo è stato poi arrestato con l'accusa di tentata strage aerea.

L'aereo aveva appena cominciato le operazioni di atteraggio poco prima di mezzogiorno: mancavano venti minuti a Detroit. "Ho visto un lampo, ho sentito l'odore del fumo, ho visto quasi una fiammata" dice Syed Jafry, che sedeva quattro posti dietro l'uomo che voleva farsi esplodere. "E' stato un attimo, appena qualche secondo, e subito un altro passegero gli è volato addosso, prendendolo per il collo". Altri passeggeri e membri dell'equipaggio hanno bloccato il nigeriano e a bordo dell'Airbus 330 che trasportava 278 passeggeri ci sono stati attimi di panico fino a che il comandante (che aveva comunicato a terra la situazione d'emergenza) non ha assicurato che tutto era sotto controllo.

L'aereo è atterrato alle 11.51 a Detroit ed è stato subito fatto parcheggiare in un'area riservata. Qui, i passeggeri sono rimasti per sei ore prima che le operazioni di sicurezza fossero completate. Il nigeriano (che si è definito legato ad Al Qaeda: ma gli investigatori vogliono vederci più chiaro) è stato trasportato al Michigan Medical Center di Ann Arbor, Detroit, con ustioni di secondo grado. Era partito dalla Nigeria - da anni in fiamme per una guerra civile tra cristiani e musulmani, molti spalleggiati dalla rete di Bin Laden - il giorno prima: con un biglietto di sola andata.

Il presidente Barack Obama è stato subito messo in allerta: alle Hawaii, dove è in vacanza, partito con un giorno di ritardo per assistere all'approvazione della riforma sanitaria in Senato, erano le 9 del mattino. Funzionari della White House hanno parlato di "un tentativo fallito di attentato". Il ministro dell'Interno Janet Napolitano ha dato ordine di rinforzare la sicurezza degli aerei, e gli Stati Uniti hanno chiesto a tutte le compagnie aeree del mondo di rafforzare le misure di prevenzione sui voli.

Ma è la biografia dell'uomo fermato a inquietare gli investigatori. Peter King, un deputato di New York che fa parte del comitato sicurezza della Camera, dice che il nome Abdulmutallab già compare nei documenti
dell'antiterrorismo e che il nigeriano non avrebbe potuto imbarcarsi per l'America. Ombre sui controlli in partenza di Amsterdam si affacciano anche riguardo all'esplosivo che l'uomo trasportava: probabilmente si tratta però di una nuova sostanza che non sarebbe stata "identificata" dai sistemi di sicurezza. Secondo alcune rivelazioni si tratterebbe di materiale che proveniva dallo Yemen.

Per Steven Emerson, esperto di antiterrorismo e autore di "American Jihad", "non è un caso che il nigeriano abbia agito proprio all'indomani della notizia del bombardamento delle forze yemenite" (spalleggiate dagli Usa) di un'abitazione in cui era previsto un summit degli uomini di Bin Laden. L'operazione ha portato alla morte di una trentina di persone ma i veri obiettivi sarebbero riusciti a sfuggire. Tra loro Anwar al-Aulaqi, l'imam yemenita-americano che era in contatto con il maggiore di origine palestinese Nidal Hassan,
l'autore della strage di Fort Hood, e due luogoteneneti di Bin Laden,

Nasir al Wuhayshi e Said al-Shihri, sospettati di progettare nuovi attacchi verso obiettivi militari e civili nello Yemen e in Occidente. Il tentativo di ieri somiglia tra l'altro molto, anzi troppo a quello di otto anni fa, sempre a dicembre, ordito da Richard Reid, lo shoe-bomber bloccato con l'esplosivo nelle scarpe (episodio che costringe ancora oggi tutti i passeggeri diretti negli States a togliersi le calzature ai controlli) e che proprio qualche giorno fa si è visto allentare - tra le polemiche - le misure di detenzione nel carcere del Colorado dove sconta una condanna a vita.

Tre anni fa le autorità inglesi erano riuscite a scoprire un complotto per far saltare degli arei in volo per gli Usa proprio grazie a un esplosivo fatto di polvere e liquidi. L'attentato - per cui otto persone finirono in carcere - avrebbe causato duemila morti. Un dirottamento multiplo sull'Atlantico con strage nei cieli era il sogno di Khalid Sheikh Mohammed. Il terrorista, che tra qualche mese lascerà Guantamano per venire processato a New York, non riuscì però mai a realizzarlo, preferendo concentrarsi su un altro progetto: far saltare le Torri Gemelle.

Ma gli investigatori insistono anche su un 'altra coincidenza. Proprio ieri i Taliban hanno diffuso un video (che gli esperti assicurano girato con lo stile di quelli di Al Qaeda in Iraq) di un soldato Usa rapito, Bowe Bergdah. Il ragazzo dice che gli americani devono lasciare Kabul, e che la guerrà laggiù si sta trasformando in un nuovo Vietnam. Il povero soldato Bowe, rapito nel giugno scorso (primo e unico militare nelle mani dei Taliban dall'inizio della guerra) ha 23 anni: la stessa età dell'attentatore nigeriano di Detroit.

LadyB
26/12/2009, 20:26
ma la domanda è come ha fatto a passare i controlli? o meglio: i controlli sono stati fatti????

MR-T
26/12/2009, 20:27
ma la domanda è come ha fatto a passare i controlli? o meglio: i controlli sono stati fatti????

:cry: appunto.... :cry:

IACH
26/12/2009, 20:30
Usa, allarme terrorismo su un volo della Delta Al Qaeda cerca di far saltare un aereo a Detroit - esteri - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/esteri/attentato-aereo-delta/detroit-al-quaeda/detroit-al-quaeda.html)

:cry::cry::cry: azzzz.... :(.... è andata bene... molto bene :cry:

complimenti all'equipaggio e ai passeggeri :rolleyes:

ma la sicurezza? :cry: mah....

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Un nigeriano di 23 anni è stato fermato dall'equipaggio e dai passeggeri del volo Northwest 253
partito da Amsterdam. Stava cercando di accendere a bordo dell'esplosivo potentissimo
Usa, allarme terrorismo su un volo della Delta
Al Qaeda cerca di far saltare un aereo a Detroit

NEW YORK - Al Qaeda cerca di far saltare un aereo sul cielo di Detroit nel giorno di Natale, la Casa Bianca lancia l'allarme attentati e gli esperti antiterrorismo evocano lo spettro di un nuovo complotto internazionale che dalla Nigeria della guerra civile tra cristiani e musulmani allo Yemen paradiso degli uomini di Bin Laden si allunga fino all'America e a tutto l'occidente. Le misure di sicurezza vengono innalzate in tutti gli aeroporti Usa mentre torna l'incubo di un nuovo tipo di esplosivo che potrebbe sfuggire ai controlli.

L'uomo che ci fa ripiombare in piena era del terrore è un nigeriano di 23 anni, Umar Farouk Abdulmutallab, fermato dall'equipaggio e dai passeggeri del volo Northwest 253 della Dealta Airlines, partito da Amsterdam ieri mattina alla volta del Michigan, mentre cercava di accendere a bordo dell'esplosivo (il Petn, una miscela potentissima). L'uomo è stato poi arrestato con l'accusa di tentata strage aerea.

L'aereo aveva appena cominciato le operazioni di atteraggio poco prima di mezzogiorno: mancavano venti minuti a Detroit. "Ho visto un lampo, ho sentito l'odore del fumo, ho visto quasi una fiammata" dice Syed Jafry, che sedeva quattro posti dietro l'uomo che voleva farsi esplodere. "E' stato un attimo, appena qualche secondo, e subito un altro passegero gli è volato addosso, prendendolo per il collo". Altri passeggeri e membri dell'equipaggio hanno bloccato il nigeriano e a bordo dell'Airbus 330 che trasportava 278 passeggeri ci sono stati attimi di panico fino a che il comandante (che aveva comunicato a terra la situazione d'emergenza) non ha assicurato che tutto era sotto controllo.

L'aereo è atterrato alle 11.51 a Detroit ed è stato subito fatto parcheggiare in un'area riservata. Qui, i passeggeri sono rimasti per sei ore prima che le operazioni di sicurezza fossero completate. Il nigeriano (che si è definito legato ad Al Qaeda: ma gli investigatori vogliono vederci più chiaro) è stato trasportato al Michigan Medical Center di Ann Arbor, Detroit, con ustioni di secondo grado. Era partito dalla Nigeria - da anni in fiamme per una guerra civile tra cristiani e musulmani, molti spalleggiati dalla rete di Bin Laden - il giorno prima: con un biglietto di sola andata.

Il presidente Barack Obama è stato subito messo in allerta: alle Hawaii, dove è in vacanza, partito con un giorno di ritardo per assistere all'approvazione della riforma sanitaria in Senato, erano le 9 del mattino. Funzionari della White House hanno parlato di "un tentativo fallito di attentato". Il ministro dell'Interno Janet Napolitano ha dato ordine di rinforzare la sicurezza degli aerei, e gli Stati Uniti hanno chiesto a tutte le compagnie aeree del mondo di rafforzare le misure di prevenzione sui voli.

Ma è la biografia dell'uomo fermato a inquietare gli investigatori. Peter King, un deputato di New York che fa parte del comitato sicurezza della Camera, dice che il nome Abdulmutallab già compare nei documenti
dell'antiterrorismo e che il nigeriano non avrebbe potuto imbarcarsi per l'America. Ombre sui controlli in partenza di Amsterdam si affacciano anche riguardo all'esplosivo che l'uomo trasportava: probabilmente si tratta però di una nuova sostanza che non sarebbe stata "identificata" dai sistemi di sicurezza. Secondo alcune rivelazioni si tratterebbe di materiale che proveniva dallo Yemen.

Per Steven Emerson, esperto di antiterrorismo e autore di "American Jihad", "non è un caso che il nigeriano abbia agito proprio all'indomani della notizia del bombardamento delle forze yemenite" (spalleggiate dagli Usa) di un'abitazione in cui era previsto un summit degli uomini di Bin Laden. L'operazione ha portato alla morte di una trentina di persone ma i veri obiettivi sarebbero riusciti a sfuggire. Tra loro Anwar al-Aulaqi, l'imam yemenita-americano che era in contatto con il maggiore di origine palestinese Nidal Hassan,
l'autore della strage di Fort Hood, e due luogoteneneti di Bin Laden,

Nasir al Wuhayshi e Said al-Shihri, sospettati di progettare nuovi attacchi verso obiettivi militari e civili nello Yemen e in Occidente. Il tentativo di ieri somiglia tra l'altro molto, anzi troppo a quello di otto anni fa, sempre a dicembre, ordito da Richard Reid, lo shoe-bomber bloccato con l'esplosivo nelle scarpe (episodio che costringe ancora oggi tutti i passeggeri diretti negli States a togliersi le calzature ai controlli) e che proprio qualche giorno fa si è visto allentare - tra le polemiche - le misure di detenzione nel carcere del Colorado dove sconta una condanna a vita.

Tre anni fa le autorità inglesi erano riuscite a scoprire un complotto per far saltare degli arei in volo per gli Usa proprio grazie a un esplosivo fatto di polvere e liquidi. L'attentato - per cui otto persone finirono in carcere - avrebbe causato duemila morti. Un dirottamento multiplo sull'Atlantico con strage nei cieli era il sogno di Khalid Sheikh Mohammed. Il terrorista, che tra qualche mese lascerà Guantamano per venire processato a New York, non riuscì però mai a realizzarlo, preferendo concentrarsi su un altro progetto: far saltare le Torri Gemelle.
Ma gli investigatori insistono anche su un 'altra coincidenza. Proprio ieri i Taliban hanno diffuso un video (che gli esperti assicurano girato con lo stile di quelli di Al Qaeda in Iraq) di un soldato Usa rapito, Bowe Bergdah. Il ragazzo dice che gli americani devono lasciare Kabul, e che la guerrà laggiù si sta trasformando in un nuovo Vietnam. Il povero soldato Bowe, rapito nel giugno scorso (primo e unico militare nelle mani dei Taliban dall'inizio della guerra) ha 23 anni: la stessa età dell'attentatore nigeriano di Detroit.




azzo.........speriamo che non ci sia in giro il matto di riserva.......

LadyB
26/12/2009, 20:33
azzo.........speriamo che non ci sia in giro il matto di riserva.......

speriamo che vengano fatti i controlli previsti....non come avviene spesso negli aeroporti milanesi...

MR-T
26/12/2009, 20:34
azzo.........speriamo che non ci sia in giro il matto di riserva.......

:ph34r::ph34r::ph34r:

Rebel County
26/12/2009, 22:06
speriamo che vengano fatti i controlli previsti....non come avviene spesso negli aeroporti milanesi...

Usava questo
Il tetranitrato di pentaeritrite, è uno degli esplosivi più potenti finora prodotti. Si presenta sotto forma di solido cristallino bianco ed inodore e sfugge ai raggi x. E' più sensibile agli shock o alla frizione del TNT ed è l'ingrediente che sta alla base dell'esplosivo plastico Semtex, l' arma preferita dei terrorista.
mentre per non essere identificati basta un passaporto falso

winter1969
26/12/2009, 22:37
Fossero tutti così pirla i kamikaze

ceryx
26/12/2009, 23:02
Mah volevano fare del terrorismo e ci sono riusciti anche senza far scoppiare l'aereo....
I giornali ne stanno parlando.... bingo!!

MR-T
27/12/2009, 05:34
Fossero tutti così pirla i kamikaze

:rolleyes: è andata bene dai....

bob&hank
27/12/2009, 06:57
Usava questo
Il tetranitrato di pentaeritrite, è uno degli esplosivi più potenti finora prodotti. Si presenta sotto forma di solido cristallino bianco ed inodore e sfugge ai raggi x. E' più sensibile agli shock o alla frizione del TNT ed è l'ingrediente che sta alla base dell'esplosivo plastico Semtex, l' arma preferita dei terrorista.
mentre per non essere identificati basta un passaporto falso

Grazie per le info........ci organizziamo e ci proviamo anche noi......(e vedremo se non arriva qualche servizio a blindarci solo per averlo detto.....), naturalmente evitiamo la parola terr.......Ter....che?

MR-T
27/12/2009, 06:59
Grazie per le info........ci organizziamo e ci proviamo anche noi......(e vedremo se non arriva qualche servizio a blindarci solo per averlo detto.....), naturalmente evitiamo la parola terr.......Ter....che?

:rolleyes: terrone? :ph34r::ph34r::ph34r:

:rolleyes:

cmq sia fateci sapere che volo prendete con largo anticipo... please :rolleyes::wink_:

bob&hank
27/12/2009, 07:00
:rolleyes: terrone? :ph34r::ph34r::ph34r:

:rolleyes:

cmq sia fateci sapere che volo prendete con largo anticipo... please :rolleyes::wink_:

No, quello è il torrone che vi siete mangiati a chili negli ultimi giorni....

MR-T
27/12/2009, 07:02
No, quello è il torrone che vi siete mangiati a chili negli ultimi giorni....

io non c'entro.....:ph34r: ... non c'ero.. e se c'ero dormivo...

non ho mangiato nulla :ph34r::rolleyes:

bob&hank
27/12/2009, 07:05
io non c'entro.....:ph34r: ... non c'ero.. e se c'ero dormivo...

non ho mangiato nulla :ph34r::rolleyes:

Bravo socio, neanche io......ti avviserò prima!!

MR-T
27/12/2009, 07:06
Bravo socio, neanche io......ti avviserò prima!!

:w00t::wink_: grassie :rolleyes:

Rebel County
27/12/2009, 11:51
No, quello è il torrone che vi siete mangiati a chili negli ultimi giorni....

in quel caso vale la classificazione come arma chimica :biggrin3:

Anacleto68
27/12/2009, 11:56
speriamo che vengano fatti i controlli previsti....non come avviene spesso negli aeroporti milanesi...

ehehe, son partito una volta da Malpensa, era da ridere, forse eprché andavo in africa

Ormai visto che questa cosa infame non vuol avere un termine e non c'é nulla di + codardo di un kamikaze, spero che se ne prenda coscienza e che diventi un muro contro muro, tolleranza zero, che vengano isolati a casa loro, niente + ingressi in occidente, e quelli che ci sono rimandati a casa loro... vediamo se gli va meglio..... 23 anni studente universitario ed un katzo dentro la testa, spero nella pena capitale, intanto il mese prossimo parto io da Amsterdam per andare negli USA, chissa se ora mi toglieranno anche le mutande :mad:

IACH
27/12/2009, 12:30
ehehe, son partito una volta da Malpensa, era da ridere, forse eprché andavo in africa

Ormai visto che questa cosa infame non vuol avere un termine e non c'é nulla di + codardo di un kamikaze, spero che se ne prenda coscienza e che diventi un muro contro muro, tolleranza zero, che vengano isolati a casa loro, niente + ingressi in occidente, e quelli che ci sono rimandati a casa loro... vediamo se gli va meglio..... 23 anni studente universitario ed un katzo dentro la testa, spero nella pena capitale, intanto il mese prossimo parto io da Amsterdam per andare negli USA, chissa se ora mi toglieranno anche le mutande :mad:

perchè?.....indossi sempre e sole quelle per un mese intero ?......te le tolgono con il flessibile!:tongue:

Anacleto68
27/12/2009, 12:37
perchè?.....indossi sempre e sole quelle per un mese intero ?......te le tolgono con il flessibile!:tongue:

Magari svengono dalla puzza, con quello che ho mangiato a Natale :biggrin3:

bob&hank
27/12/2009, 18:06
Fossero tutti così pirla i kamikaze

Bastava che andasse in bagno e nessuno lo vedeva; mah, a certe notizie, ma soprattutto a certi commenti, sono sempre più scettico.....Esperienza insegna!

MR-T
28/12/2009, 12:56
Coppia italiana rapita in Mauritania rivendicazione di Al Qaeda - esteri - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/esteri/mauritania-sequestro/rivendicazione/rivendicazione.html)

:cry::cry::cry:

Messaggio audio del gruppo terroristico: l'azione è la risposta
ai "crimini" compiuti dal nostro governo in Afghanistan e in Iraq
Coppia italiana rapita in Mauritania
rivendicazione di Al Qaeda
La Farnesina mantiene la linea del massimo riserbo
Non parla neppure la famiglia: "E' un passaggio delicato"



ROMA - Si sospettava già, adesso è arrivata la rivendicazione: sono stati i militanti di Al Qaeda a sequestrare la coppia italiana scomparsa dieci giorni fa nel sud-est della Mauritania. In un messaggio audio che porta la data di ieri 27 dicembre Salah Abu Mohammed, che si è presentato come il responsabile media del gruppo terroristico nel Maghreb islamico, ha spiegato che il rapimento è "una risposta ai crimini compiuti dal governo italiano in Afghanistan e in Iraq".

Sul sito di Al Arabyia è stata pubblicata una foto nella quale si vede la coppia seduta per terra in una zona desertica. Si tratta di Sergio Cicala, 65 anni, e di sua moglie Filomen Kabouree, di 39 anni, originaria del Burkina Faso ma di nazionalità italiana. I due abitano a Carini, nel palermitano.

Nell'immagine diffusa dai sequestratori, la donna ha il volto oscurato. Alle loro spalle ci sono cinque uomini armati di mitragliatrice col volto coperto. Nelle mani, Sergio Cicala sembra stringere un documento di identità.

I due sono stati sequestrati il 18 dicembre da un gruppo di uomini armati che ha bloccato il minibus su cui viaggiavano sulla strada che collega la città di Kobeny (a circa 1.000 chilometri a sud-est dalla capitale mauritana Nuakchot) con il vicino Mali. Il pullmino è stato recuperato dalla polizia locale a una ventina di chilometri dal confine: aveva i pneumatici forati e segni di colpi d'arma da fuoco sulla carrozzeria. Sul posto c'erano anche i bagagli della coppia e alcuni oggetti di valore.

Dopo la rivendicazione, la Farnesina ha fatto sapere che mantiene il suo "tradizionale riserbo". Fonti del ministero degli Esteri hanno sottolineato la continuità di una linea adottata in passato in analoghe vicende. Il ministro degli Esteri Franco Frattini sarà in mauritania l'11 e 12 gennaio nell'ambito di un viaggio in Africa già programmato ma che gli permetterà di seguire personalmente la vicenda. Successivamente il capo della diplomazia italiana ha detto che si sta verificando ''l'attendibilità'' della rivendicazione. E dopo aver definito "plausibile" lo ''scenario'' del rapimento da parte di terroristi, ha sottolineato che la linea della Farnesina del ''silenzio stampa'' deve essere seguita per il bene degli ostaggi: in casi simili tale linea ha sempre pagato, ha ribadito Frattini ricordando che da tempo sono stati attivati ''i nostri apparati di sicurezza''.

Preferiscono non parlare anche i familiari di Cicala. La figlia Alexia non ha voluto commentare la notizia della rivendicazione di Al Qaeda e la pubblicazione della foto sul sito di Al Arabiya. La givoane non risponde al telefono e il fidanzato dice che "per il momento la famiglia non intende rilasciare dichiarazioni". "E' un passaggio delicato - spiega - attendiamo sviluppi".

papitosky
28/12/2009, 14:33
gli islamici fanatici non si arrenderanno mai