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Visualizza Versione Completa : GRANDISSIMA POLONIA ! COMPLIMENTI !



bradipoferito
28/12/2009, 17:00
La Polonia ha da pochissimo approvato alcune Leggi, tra cui:
- castrazione chimica automatica per chi viene condannato quale autore di sturpi su donne inferiori ai 15 anni;
- divieto assoluto di portare o detenere simboli di ogni genere (foto, bandiere, satue ecc ecc9 che richiamano ai simboli del FASCISMO, del NAZISMO e del COMUNISMO !!!


posso solo che fare loro i miei complimenti !!!!
pure la Polonia è avanti molti anni rispetto a noi !!!

Stop alle bandiere rosse!
Polonia: legge vieta simboli comunisti
Giù i poster di Che Guevara dai muri delle camere degli studenti in tutto il territorio polacco. Via le t-shirt con falce e martello. Vent'anni anni dopo la caduta delle statue di Lenin nell’est Europa, il governo polacco ha deciso di completare il lavoro. Così nessuno potrà più sventolare una bandiera rossa neanche per scherzo.

Fino a due anni di carcere spetteranno dunque a chiunque porterà in gloria il comunismo attraverso qualsiasi tipo di simbolo. Questa infatti in sostanza la modifica dell’art. 256 del codice penale polacco, quello “sull’odio razziale”, che probabilmente entrarà in vigore entro il prossimo anno. Il divieto comprenderà “la produzione, distribuzione, vendita, o possesso, in stampa o in registrazione, di tutto ciò che possa rappresentare simboli fascisti, comunisti o un qualsiasi altro tipo di simbolo totalitarista”.

Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente, ha espresso chiaramente la visione dei fatti: “Nessun simbolo del genere ha ragion d’esistere in Polonia, perchè questi sono simboli di un sistema genocida che dovrebbe essere paragonato al nazismo”.

Tali comparazioni, in realtà, potrebbero far sussultare "per fatti del passato" la vicina Germania, dal momento che sminuirebbero la forza della Shoah nazista. Ma in Polonia vi è un amplissimo consenso popolare sul fatto che il comunismo sia stato uno dei grandi mali del ventesimo secolo.

fearless
28/12/2009, 17:37
mi piacerebbe leggere bene tutto il decreto legge!!!!
soprattutto riguardo la prima

niconino
28/12/2009, 17:38
La Polonia ha da pochissimo approvato alcune Leggi, tra cui:
- castrazione chimica automatica per chi viene condannato quale autore di sturpi su donne inferiori ai 15 anni;
- divieto assoluto di portare o detenere simboli di ogni genere (foto, bandiere, satue ecc ecc9 che richiamano ai simboli del FASCISMO, del NAZISMO e del COMUNISMO !!!


posso solo che fare loro i miei complimenti !!!!
pure la Polonia è avanti molti anni rispetto a noi !!!

gia' infatti i misfatti li combinano altrove :mad::mad::mad::mad:

Gabriel
28/12/2009, 17:41
Se vuoi ti si paga il biglietto :rolleyes:

bradipoferito
28/12/2009, 17:45
domenica, 25 ottobre 2009
POLONIA: Castrazione chimica per determinati reati sessuali

Il Senato polacco ha votato l'irrigidimento delle pene per reati sessuali. La modifica del codice penale costringera' i giudici a imporre la castrazione chimica a persone condannate per pedofilia o incesto una volta scontata la pena. La castrazione obbligatoria dovrà essere imposta alle persone condannate per violenza sessuale su minorenni d'età inferiore ai 15 anni o per incesto. Finora spettava ai giudici decidere se imporre la castrazione chimica o no. I legislatori hanno poi aumentato le pene per i delitti sessuali: da 3 a 15 anni, invece che da 2 a 12 come ora. Poiché i senatori hanno introdotto varie modifiche al testo licenziato dalla Camera, questi dovrà tornare nuovamente sui banchi della Camera bassa. Sulla firma del presidente Lech Kaczynski non sussistono dubbi.

MR-T
28/12/2009, 17:47
mah... vedremo come saranno applicate... speriamo bene...

bradipoferito
28/12/2009, 17:48
Resoconto degli stupri in Europa: dalla Romania alla Svizzera



In un recente incontro, il Ministro degli esteri rumeno, Cristian Diaconescu, ha precisato che un accordo con l’Italia prevede il rimpatrio dei suoi concittadini, per scontare la pena in Romania, solo se sono stati condannati in via definitiva.

Se i processi da noi avessero un iter più celere ci potrebbe essere un considerevole sfollamento dalle nostre carceri, visto che i romeni coprono il 12,38% dei detenuti stranieri presenti in Italia. Alla data del 31.12.2008 (fonte Ministero della Giustizia) su 21.562 stranieri in carcere, i romeni erano 2670. Nel 2007 a Roma su 3577 stranieri arrestati i rumeni erano stati 2.689.

Il binomio stupro=romeno riempie la terribile cronaca degli ultimi anni ed allora prima di rassegnarmi all’idea che solo i romeni stuprano ho dato per curiosità uno sguardo al rapporto ONU 2006 sulla violenza per apprendere, con sorpresa, che in 89 dei 192 Stati membri la violenza sessuale non viene punita e anche lì dov’è reato non è detto che si riesca a condannare chi lo ha commesso.

Tra i posti al mondo dove la donna è più rispettata e questo reato è meno frequente c’è l’Indonesia, dove invece la religione islamica lascia immaginare una totale soggezione della donna (gli stupri li fanno i soldati in guerra, per sfregio o per torturare il nemico), e il Giappone, dove addirittura nella metropolitana, per evitare il fenomeno del palpeggiamento, esistono vagoni “Women only”, “solo per donne”.

Non è possibile, per problemi di spazio, fare il giro del mondo ma può essere interessante guardare cosa succede oltre i confini più vicini a casa nostra, tenendo presente che in Italia l’art.609 bis del codice penale punisce la violenza sessuale con una pena da 5 a 10 anni che diventa da 6 a 12 in presenza di aggravanti, quale ad esempio quella commessa su minore dei 14 anni.


Romania

Secondo uno studio citato nel rapporto ONU, la Romania resta tra i Paesi europei quello con l’indice più alto di violenza alle donne, con 2226 casi nel 2003 e 2198 nel 2004. La mentalità dell’uomo romeno – salvo che nelle grandi città - non è cambiata molto e quindi in certi ambienti caratterizzati da povertà, promiscuità, disoccupazione, consumo esagerato di alcol o stupefacenti “la donna è vista come la proprietà assoluta del capofamiglia”.

Ogni anno in Romania, soprattutto in campagna, migliaia di donne anziane o minorenni vengono stuprate e percosse. La violenza in famiglia è molto diffusa ma le mogli soffrono in silenzio e quelle che osano chiedere il divorzio vengono minacciate di morte, tanto che il più delle volte la polizia è chiamata dai vicini di casa e non dalle dirette interessate.

Il Codice penale romeno, che dopo la caduta di Ceasescu ha abolito l’ergastolo, punisce lo stupro con la reclusione da 3 a 10 anni e, se sussistono le aggravanti, lo stupratore può stare dietro le sbarre anche 20 o 25 anni.



Albania

In alcune zone dell’Albania le tradizioni ancora legittimano la subordinazione della donna all’uomo. La violenza familiare, subìta mediamente da una donna su tre da mariti e partners, è “considerata normale e tollerata da istituzioni, polizia e apparato giudiziario” .

In questi territori vige ancora la legge del Kanun, un codice di leggi creato intorno al 1400 e trasmesso per secoli, oralmente, di generazione in generazione. Si tratta di una vera e propria raccolta delle tradizioni giuridiche e degli usi albanesi di cui determinati strati sociali non riescono a liberarsi.

La legge del Kanun legittima la vendetta e quando una famiglia subisce un omicidio si deve vendicare su tutti i familiari dell’altra famiglia entro le prime 24 ore.

Secondo un articolo di questo codice il marito ha diritto di consigliare e correggere la moglie, e, quando lei disprezza le sue parole e i suoi ordini, può bastonarla e legarla. Se una donna è stuprata davanti alla famiglia “deve suicidarsi per evitare che il disonore ricada sui consanguinei”.


Francia

In Francia lo stupro è punito con 15 anni di carcere che diventano 20 se lo stupratore è un parente o una persona che abusa della sua autorità sulla vittima. Dal 1990 è riconosciuto anche lo stupro coniugale, intendendosi per stupro “qualsiasi atto di penetrazione sessuale, di qualunque natura esso sia, commesso sulla persona attraverso la violenza, l’obbligazione, la minaccia o la sorpresa”

Anche in questo Paese i dati sono allarmanti con 14.000 casi di stupro nel 2005, di cui molti avvenuti nel quartieri periferici, le banlieues, dove si assiste con sempre maggior frequenza al fenomeno degli stupri collettivi.


Belgio

In Belgio il reato di stupro è stato riconosciuto solo nel 1989 e prevede una pena fino a 20 anni di carcere. Secondo il citato rapporto ONU vengono denunciati in media sette casi di violenza al giorno di cui il 50 per cento riguarda donne di oltre 18 anni. Quelli conosciuti, secondo gli addetti ai lavori, sarebbero un terzo di quelli effettivamente consumati. In sede processuale solo una percentuale di circa il 40% arriva ad una condanna. Tre volte su quattro lo stupro viene commesso da persone conosciute e il colpevole va ricercato nell’ambito familiare allargato o sul luogo di lavoro, senza distinzione di ceto o di razza.



Germania

Ogni giorno viene violentata più di una ventina di donne. Nel 2005 ci sono stati 8.133 stupri, 6.519 violenze sessuali su donne tra i 20 e i 60 anni e 13.962 su bambini.
E questo in un posto dove solo uno su 20 viene denunziato. Il 33,4 per cento degli stupratori stranieri è di origine turca, seguiti dai serbi e dagli italiani.
Le pene vanno da 1 a 10 anni con un minimo di 5 anni se la violenza è stata commessa con armi. E’ considerata naturalmente aggravante la violenza di gruppo.



Gran Bretagna

Secondo le statistiche del Ministero degli Interni inglese le donne stuprate nel 2004-2005 sono state 13.322 cui si aggiungono 19.000 episodi di molestie sessuali. La maggioranza delle donne comunque non presenta la denunzia e due terzi di quelle che lo fanno la ritirano prima di arrivare in tribunale. Forse anche per questo il 94 per cento dei colpevoli resta libero.
L’archiviazione è ricorrente se risulta che la vittima e il colpevole già si conoscevano.


Russia

Secondo i dati riportati nel rapporto, il 40% delle donne sposate è soggetta a violenza fisica da parte di mariti ubriachi ma non arrivano al 10% quelle che li denunziano perché è necessario non solo riempire dei questionari dalla polizia ma anche andare in ospedale per farsi fare la certificazione medica.
Nella maggioranza dei casi “i mariti che violentano o picchiano la propria moglie non vanno incontro ad alcun tipo di persecuzione da parte della legge. Uno dei motivi è che la legge russa non riconosce la violenza domestica come un crimine distinto”.

I mariti non vengono considerati colpevoli e la polizia liquida le denunce come “affari interni alla coppia”.
E questo in un Paese dove già dal giorno prima dell’8 marzo, Festa della Donna, non si trova più una rosa neanche a pagarla a peso d’oro perché le donne quel giorno, semel in anno, vengono sommerse di fiori.


Svizzera

La Svizzera ha la normativa antistupro più severa d’Europa ed è previsto l’ergastolo per “criminali sessuomani o violenti, particolarmente pericolosi e refrattari alla terapia”.
Dal 2004 la violenza sessuale domestica, all’interno della coppia legalmente riconosciuta o di fatto, eterosessuale o omosessuale, è perseguibile d’ufficio, e non solo in seguito a querela da parte della vittima. Questa può abbandonare il tetto coniugale in caso di pericolo così come la Polizia può allontanare da casa il marito per almeno 30 giorni.
Nonostante tale severità nel 2005 ci sono stati 646 stupri.


Polonia

Fino a 10 anni fa lo stupro era considerato un reato secondario, un crimine contro la moralità e addirittura in qualche processo si era valutato se “l’atteggiamento provocatorio delle vittime” avesse influito sul comportamento del colpevole.
Con l’ingresso in Europa, Varsavia è stata invitata a rivedere la normativa e la pena è stata portata a 12 anni.
Nel 2005 ci sono stati comunque 1987 casi di stupro, considerati dagli osservatori di dieci volte inferiore a quello reale


Dopo questo breve giro panoramico, si deve solo constatare che la violenza sulle donne è un fenomeno connesso alla bestialità dell’uomo, l’uomo senza confine perché il crimine non ha bandiere. Sapere che 89 Paesi al mondo sui 192 facenti parte dell’ONU non puniscono questo reato ci dice che per la donna la dignità e il rispetto sono obiettivi culturali ancora tutti da conquistare.


Ho eliminato il testo "doppio"; riguardo a questo, che presumo non sia opera tua, sarebbe opportuno inserire il link o citare la fonte.

Notturno :rolleyes:

massimio
29/12/2009, 04:26
concordo con la castrazione chimica, dovrebbe essere estesa a tutti i paesi del mondo....ma per quello che riguarda il divieto di esporre certi simboli.....beh, mi lascia perplesso

D74
29/12/2009, 05:14
l'importanza della certezza della pena....

cosa che in Italia è del tutto assente

massimio
29/12/2009, 05:25
ma secondo me per erti reati non basta la certezza della pena......reati a sfondo sessuale implicano problemi mentali non indifferenti...per cui serve qualcosa che impedisca il ripetersi anche a distanza di anni dello stesso crimine da parte della stessa persona...e solo la galera non credo faccia al caso

Sim1
29/12/2009, 07:24
E' un paese che ha vissuto sotto il regime comunista, il fatto di vietare simboli legati a questo regime fa ben capire che cosa ha portato in questi paesi...

massimio
29/12/2009, 07:30
E' un paese che ha vissuto sotto il regime comunista, il fatto di vietare simboli legati a questo regime fa ben capire che cosa ha portato in questi paesi...

ogni dittatura ha portato quello che ha portato, senza distinzioni ne di colore ne di paese....ma "IL CHE" rappresenta molto piu del comunismo....e' simbolo di liberta', di resistenza, di passione, di lotta contro ogni ingiustizia, di valori inalienabili come fratellanza e uguaglianza....nonche' motociclista...perche vietarlo quindi?

Vedder
29/12/2009, 07:33
"IL CHE" rappresenta molto piu del comunismo....e' simbolo di liberta', di resistenza, di passione, di lotta contro ogni ingiustizia,

"il che" mi pare un po' sopravvalutato, poi oltre ad aver girato l'america latina con la moto che ha fatto?

Ha aiutato un dittatore ad instaurare un regime (comunista), se per te ciò è simbolo di libertà...



ps. Massimio, grande Frate rock (in avatar) l'ho conosciuto alla Cattolica quando facevo l'università, era un po' fuori

D74
29/12/2009, 07:34
ogni dittatura ha portato quello che ha portato, senza distinzioni ne di colore ne di paese....ma "IL CHE" rappresenta molto piu del comunismo....e' simbolo di liberta', di resistenza, di passione, di lotta contro ogni ingiustizia, di valori inalienabili come fratellanza e uguaglianza....nonche' motociclista...perche vietarlo quindi?

per di tutta l'erba si fa un fascio :wink_:


"il che" mi pare un po' sopravvalutato, poi oltre ad aver girato l'america latina con la moto che ha fatto?

Ha aiutato un dittatore ad instaurare un regime (comunista), se per te ciò è simbolo di libertà...

si potrebbe dire la stessa cosa di Garibaldi....eroe dei 2 mondi (gente che ha creduto fermamente in un ideale ha combattuto per esso)

in ogni caso il Che non si è fermato con Castro...è ripartito ed è morto per inseguire i suoi ideali, mentre poteva accomodarsi col regime castrista e vivere come un pascià. :wink_:

Vedder
29/12/2009, 07:38
si potrebbe dire la stessa cosa di Garibaldi....eroe dei 2 mondi (gente che ha creduto fermamente in un ideale ha combattuto per esso)

in ogni caso il Che non si è fermato con Castro...è ripartito ed è morto per inseguire i suoi ideali, mentre poteva accomodarsi col regime castrista e vivere come un pascià. :wink_:


Non è che l'avere dei grandi ideali possa giustificare metodi staliniani

"il che" è andato in bolivia per ribaltare una situazione ed instaurarne una simile al Cuba... poi si sono stufati e lo hanno fermato
Se questi sono i simboli di libertà...

D74
29/12/2009, 07:42
Non è che l'avere dei grandi ideali possa giustificare metodi staliniani

"il che" è andato in bolivia per ribaltare una situazione ed instaurarne una simile al Cuba... poi si sono stufati e lo hanno fermato
Se per voi questi sono i simboli di libertà...

si può dire lo stesso di chiunque abbia modificato lo status quo....

vallo a dire agli eredi della monarchia francese per esempio.

Vedder
29/12/2009, 07:48
si può dire lo stesso di chiunque abbia modificato lo status quo....

vallo a dire agli eredi della monarchia francese per esempio.

Vallo a dire ai cubani

massimio
29/12/2009, 08:07
se e' per questo c'e' chi maledice pure Garibaldi e Colombo

Andre3
29/12/2009, 08:13
Vallo a dire ai cubani
Sicuri di sapere cosa pensano i cubani?

I cubani amano il Che perche' il Che non era come Castro,ha rischiato la vita per un paese che era sotto una dittatura,non poteva sapere che ce ne sarebbe stata un'altra dopo........e difatti a differenza degli altri non si e' preso un posto di potere ma se ne e' andato dall' isola.......

Fonte:uno che ha vissuto 3 mesi a Cuba,io.


Tornando on topic la Polonia ha le sue ottime ragioni,che condivido,per condannare TUTTI i totalitarismi.......

Vedder
29/12/2009, 08:20
I cubani amano il Che perche' il Che non era come Castro,ha rischiato la vita per un paese che era sotto una dittatura,non poteva sapere che ce ne sarebbe stata un'altra dopo........e difatti a differenza degli altri non si e' preso un posto di potere ma se ne e' andato dall' isola.......

Fonte:uno che ha vissuto 3 mesi a Cuba,io.


Tornando on topic la Polonia ha le sue ottime ragioni,che condivido,per condannare TUTTI i totalitarismi.......


Faccio un piccolo appunto, Cheguevara ha fatto il ministro per un po', poi si è annoiato della vita da ministro.

massimio
29/12/2009, 08:25
"In questa lotta fino alla morte non ci sono frontiere. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quanto accade in ogni parte del mondo. Una vittoria di qualsiasi nazione contro l'imperialismo è una nostra vittoria, come una sconfitta di qualsiasi nazione è una nostra sconfitta"

questo e' sinonimo di fratellanza uguaglianza e liberta'

Sim1
29/12/2009, 08:33
senza distinzioni ne di colore ne di paese

distinzioni ce n'è...e lo sappiamo bene, quindi sono d'accordo nel dire che ogni regime ha creato danni, ma non sono equiparati, fatti un giro a qualche manifestazione rossa e dimmi un po' se c'è qualcosa di minimamente vietato...:rolleyes:
dai va la...

Turbo-555
29/12/2009, 08:34
La Polonia ha da pochissimo approvato alcune Leggi, tra cui:
- castrazione chimica automatica per chi viene condannato quale autore di sturpi su donne inferiori ai 15 anni;
- divieto assoluto di portare o detenere simboli di ogni genere (foto, bandiere, satue ecc ecc9 che richiamano ai simboli del FASCISMO, del NAZISMO e del COMUNISMO !!!


ok per la prima!

bella cazzata la seconda!!!


quindi aboliamo i libri di storia, dimentichiamoci del passato...così magari riaccadrà un'altra volta...tanto per rinfrescare la memoria...:mad:

massimio
29/12/2009, 08:36
distinzioni ce n'è...e lo sappiamo bene, quindi sono d'accordo nel dire che ogni regime ha creato danni, ma non sono equiparati, fatti un giro a qualche manifestazione rossa e dimmi un po' se c'è qualcosa di minimamente vietato...:rolleyes:
dai va la...

se ti riferivi a quello che ho scritto....non ho capito:wacko:

Andre3
29/12/2009, 08:37
Faccio un piccolo appunto, Cheguevara ha fatto il ministro per un po', poi si è annoiato della vita da ministro.

Sicuramente,tutto alcool e puttane come i ministri ora,infatti e' per quello che e' andato ad annoiarsi un po meno in Bolivia..............
:blink::blink::blink::blink::blink:
Non vorrei passare per provocatore,ognuno ha le sue idee e se le tenga,dico solo questo:ci vorrebbero piu' Che e meno Castro in questo mondo e forse ci sarebbe piu' giustizia per tutti
Ciao

massimio
29/12/2009, 08:41
Sicuramente,tutto alcool e puttane come i ministri ora,infatti e' per quello che e' andato ad annoiarsi un po meno in Bolivia..............
:blink::blink::blink::blink::blink:
Non vorrei passare per provocatore,ognuno ha le sue idee e se le tenga,dico solo questo:ci vorrebbero piu' Che e meno Castro in questo mondo e forse ci sarebbe piu' giustizia per tutti
Ciao

:wink_::wink_:

D74
29/12/2009, 08:52
come ogni cambio ottenuto con la violenza c'è chi ci vede del buono e chi no.... si può dire lo stesso per L'iraq di Saddam..... chi era a suo favore ha visto quello che è successo come una grande ingiustiza, chi ne era oppresso invece una grande liberazione.

la storia insegna....chi vince ha ragione

Notturno
29/12/2009, 09:02
... ma in effetti il giudizio storico sulla figura del Che credo esuli un pò dal topic iniziale...

...per quanto riguarda lo stesso, credo che il divieto in sè non serva a nulla, anzi porti quasi a "nascondere" ciò che fà parte della storia... e che deve anzi esser ben ricordato, come monito.

Credo fosse stata molto più equilibrata l'Italia con il suo divieto di ricostituzione del disciolto Partito Fascista, per esempio: il divieto polacco, giustamente omnicomprensivo, sembra forzosamente eccessivo... sarà proibito detenere foto ? Vecchie divise ? Magari medagliette o beni di famiglia ? Non si cancella la storia con una legge...

Quanto alla cosidetta castrazione chimica, si basa sull'assunzione volontaria quotidiana di farmaci... non ci ho mai creduto, in questa forma.

D74
29/12/2009, 09:05
... ma in effetti il giudizio storico sulla figura del Che credo esuli un pò dal topic iniziale...

...per quanto riguarda lo stesso, credo che il divieto in sè non serva a nulla, anzi porti quasi a "nascondere" ciò che fà parte della storia... e che deve anzi esser ben ricordato, come monito.

Credo fosse stata molto più equilibrata l'Italia con il suo divieto di ricostituzione del disciolto Partito Fascista, per esempio: il divieto polacco, giustamente omnicomprensivo, sembra forzosamente eccessivo... sarà proibito detenere foto ? Vecchie divise ? Magari medagliette o beni di famiglia ? Non si cancella la storia con una legge...

Quanto alla cosidetta castrazione chimica, si basa sull'assunzione volontaria quotidiana di farmaci... non ci ho mai creduto, in questa forma.



spero che per farla applicare la volontarietà non sussista....

Vedder
29/12/2009, 09:26
la storia insegna....chi vince ha ragione

Sono i vincitori che scrivono i libri di storia, non certo chi ha perso


"In questa lotta fino alla morte non ci sono frontiere. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a quanto accade in ogni parte del mondo. Una vittoria di qualsiasi nazione contro l'imperialismo è una nostra vittoria, come una sconfitta di qualsiasi nazione è una nostra sconfitta"

questo e' sinonimo di fratellanza uguaglianza e liberta'

A 16 anni è cosa buona e giusta idolatrare la foto di cheguevara... dopo però si cresce

Invece che andare in Bolivia, le manifestazioni antiperialistiche le poteva andare a fare in cecoslovacchia o nella germania dell'est

bob&hank
29/12/2009, 10:58
"il che" mi pare un po' sopravvalutato, poi oltre ad aver girato l'america latina con la moto che ha fatto?

Ha aiutato un dittatore ad instaurare un regime (comunista), se per te ciò è simbolo di libertà...



ps. Massimio, grande Frate rock (in avatar) l'ho conosciuto alla Cattolica quando facevo l'università, era un po' fuori

1. Cuba non è una dittatura, ma una repubblica socialista, che la maggiorparte non conosce, se non per i soliti commenti stereotipati;
2. Fidel Castro non è un dittatore, andate ad informarvi (seriamente) sul sistema di elezione cubano e poi ne riparliamo;
3. il sistema di Cuba è MOLTO!!! diverso da ciò che era il Comunismo nel blocco sovietico;
4. sarebbe bello, che prima di sparare giudizi su tutto e tutti ci si guardasse un po' dentro, ci si informasse e non si dia semplicemente fiato alle trombe di quanti strombazzano senza conoscere...(parlo in generale, senza riferimenti qui)

alessandro2804
29/12/2009, 11:07
1. Cuba non è una dittatura, ma una repubblica socialista, che la maggiorparte non conosce, se non per i soliti commenti stereotipati;
2. Fidel Castro non è un dittatore, andate ad informarvi (seriamente) sul sistema di elezione cubano e poi ne riparliamo;
3. il sistema di Cuba è MOLTO!!! diverso da ciò che era il Comunismo nel blocco sovietico;
4. sarebbe bello, che prima di sparare giudizi su tutto e tutti ci si guardasse un po' dentro, ci si informasse e non si dia semplicemente fiato alle trombe di quanti strombazzano senza conoscere...(parlo in generale, senza riferimenti qui)

in effetti ho sempre pensato che il socialismo non sia una forma evoluta del comunismo e che a Cuba i beni capitali circolano liberamente "per essere consumati" non come mezzo di produzione privato. Questa confusione fa credere che li vivono in un'isola appunto in un'isola che non c'è.. per la vera Libertà

Vedder
29/12/2009, 11:11
4. sarebbe bello

AHAHAHAHAHAHA

Mi ha fatto ridere per come ti sei infervorato nel difendere un paese che si trova a millenni da qui.
Chissà se ti infervori così tanto se si tratta di difendere il tuo paese


ps.
Anche la l'unione sovietica era definita socialista e repubblicana AHAHAHAHHAHAHAHA

CCCP :--> URSS :--> "Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche"

massimio
29/12/2009, 11:11
Invece che andare in Bolivia, le manifestazioni antiperialistiche le poteva andare a fare in cecoslovacchia o nella germania dell'est

e chi ti dice che se non lo avessero ucciso prima non sarebbe comparso pure in europa

Vedder
29/12/2009, 11:16
e chi ti dice che se non lo avessero ucciso prima non sarebbe comparso pure in europa

Questo non posso saperlo, non conoscendo le sue intenzioni però, purtroppo, con i "se" e con i "ma" non si fa la storia

bob&hank
29/12/2009, 11:18
AHAHAHAHAHAHA

Mi ha fatto ridere per come ti sei infervorato nel difendere un paese che si trova a millenni da qui.

Non mi infervoro proprio per niente, ma esprimo tranquillamente ciò che conosco; se leggi le mie parole come infervoramento, sei fuori strada....
Non difendo paesi o nazioni, non ho il concetto di patria nel cuore; ho valori, indipendentemente dalla loro distanza chilometrica.....e qua sta sovente il nostro errore: ciò che è giusto da noi, è sbagliato altrove, così ci permettiamo di giudicare sempre secondo nostri metri, eurocentristi.

massimio
29/12/2009, 11:21
Questo non posso saperlo, non conoscendo le sue intenzioni però, purtroppo, con i "se" e con i "ma" non si fa la storia


appunto:wink_:
guatemala,cuba,congo,bolivia....mi sembra abbastanza per non essere considerato solo un simbolo su una bandiera

Vedder
29/12/2009, 11:32
ci permettiamo di giudicare sempre secondo nostri metri, eurocentristi.

Sostenere che la ci sia libertà ed elezioni democratiche e sostenere che è una repubblica socialista (come detto, sopra anche l'URSS era definita repubblicana e socialista) mi fa chiedere... che ci stai a fare qui?

Il giudizio uno se lo forma nel luogo in cui vive e cresce (cit. Marx)
La mia cultura è questa e giudico ciò che ritengo ingiusto,
se poi un popolo soggiogato da 60 anni,
infarcito di menzogne,
falsità e illusioni
crede ancora che quella sia la libertà e sta bene così, ciò non toglie che quel regime sia sbagliato

massimio
29/12/2009, 11:35
se poi un popolo soggiogato da 60 anni,
infarcito di menzogne,
falsità e illusioni
crede ancora che quella sia la libertà e sta bene così, ciò non toglie che quel regime sia sbagliato

ma ti riferisci a Cuba o all'Italia?

Vedder
29/12/2009, 11:36
ma ti riferisci a Cuba o all'Italia?
Mi riferivo alla repubblica del Botsawa

massimio
29/12/2009, 11:38
Mi riferivo alla repubblica del Botsawa

ah ecco:senzaundente:

Vedder
29/12/2009, 11:38
ah ecco:senzaundente:

:D

D74
29/12/2009, 11:40
ora che abbiamo fatto il giro del mondo in 80 messaggi torniamo in polonia.... eheheh

bob&hank
29/12/2009, 11:41
Sostenere che la ci sia libertà ed elezioni democratiche e sostenere che è una repubblica socialista (come detto, sopra anche l'URSS era definita repubblicana e socialista) mi fa chiedere... che ci stai a fare qui?

Il giudizio uno se lo forma nel luogo in cui vive e cresce (cit. Marx)
La mia cultura è questa e giudico ciò che ritengo ingiusto,
se poi un popolo soggiogato da 60 anni,
infarcito di menzogne,
falsità e illusioni
crede ancora che quella sia la libertà e sta bene così, ciò non toglie che quel regime sia sbagliato

Non sostengo che là ci siano elezioni democratiche, ci sono! Io le ho viste....
Mi confermi ciò che dicevo: giudichiamo solo e sempre secondo i nostri parametri, stereotipi, ecc. (popolo soggiogato, infarcito di menzogne, falsità, libertà, regime......- ma che palle....sempre le stesse cose, abbiate almeno un po di inventiva :biggrin3:). Cosa ne sai del popolo "soggiogato": ci hai parlato, ci sei stato (al di fuori dei canali turistici), hai parlato con più persone? Io sì...
In ogni paese ci sono persone contente e scontente, cosa vuoi creare paesi dove tutti sono felici e contenti? Beh, se ci riesci, fammi un fischio.
La perla è la solita frase: "che ci fai a stare qui?" Evito di risponderti per rispetto delle persone, e perchè sono sicuro che la risposta te la puoi dare da solo.
Tutte le democrazie sono uguali, nei diversi paesi? Ah, no, ma allora perchè si continua a sostenere che tutte le repubbliche socialiste debbano esserle?

massimio
29/12/2009, 11:42
ora che abbiamo fatto il giro del mondo in 80 messaggi torniamo in polonia.... eheheh

no,meglio starsene a Cuba, ai Caraibi.....per il clima mica per altro:biggrin3:

Antriple
29/12/2009, 11:44
Ahimè il mondo ha cominciato a ad andare indietro!

bradipoferito
29/12/2009, 12:19
1. Cuba non è una dittatura, ma una repubblica socialista, che la maggiorparte non conosce, se non per i soliti commenti stereotipati;
2. Fidel Castro non è un dittatore, andate ad informarvi (seriamente) sul sistema di elezione cubano e poi ne riparliamo;
3. il sistema di Cuba è MOLTO!!! diverso da ciò che era il Comunismo nel blocco sovietico;
4. sarebbe bello, che prima di sparare giudizi su tutto e tutti ci si guardasse un po' dentro, ci si informasse e non si dia semplicemente fiato alle trombe di quanti strombazzano senza conoscere...(parlo in generale, senza riferimenti qui)
Castro non è un dittatore?
Io ci sono stato a Cuba, e invece di dire all'altro ragazzo di informarsi, dovresti farlo tu, facendoci un giretto e leggendo qualcosa.
Leggi questo.... qualcosina:
Dalla dittatura di Castro e
Che Guevara solo morte e povertà
Aggiungi a Facebookdi Stefano Magni20 Febbraio 2008 .Cosa accadrà dopo le dimissioni di Fidel Castro? La transizione alla democrazia, probabilmente, è “inevitabile”, come sostiene il candidato repubblicano statunitense John McCain. Ipotesi plausibile, visto che Raul Castro, il fratello di Fidel, è molto anziano e nel partito al potere non è emersa alcuna personalità in grado di reggere una successione. Castro aveva concentrato tutta la legittimità del suo regime sulla sua figura, è difficile pensare a un partito al potere senza il “Lider Maximo”.


Chi non crede nel ritorno alla democrazia a Cuba può benissimo indicare alcuni fattori negativi: non c’è alcun movimento di resistenza e dissidenza compatto e organizzato che possa prendere il potere. Gli esuli stessi sono politicamente divisi. La frustrazione della popolazione è crescente, ma tutte le forze armate e di sicurezza sono saldamente nelle mani del regime. Insomma, non si possono fare previsioni sul futuro di Cuba post-castrista. In compenso si può fare benissimo un bilancio di 49 anni di potere assoluto di Fidel Castro.


Il “Lider Maximo”, prima di tutto è responsabile dell’instaurazione della dittatura comunista. Emerse come il leader della rivoluzione democratica contro il dittatore populista (di sinistra) Fulgencio Batista. La rivoluzione del 1959 venne vissuta dalla maggioranza dei suoi promotori come una lotta per il ritorno alla democrazia. “Quando ero studente di legge all’Università dell’Avana iniziai da subito a manifestare il mio dissenso contro la dittatura di Batista. Noi tutti eravamo contro la dittatura, non avremmo mai pensato di aiutare l’instaurazione di un nuovo regime dittatoriale” – ci spiega Angel Cuadra, poeta della rivoluzione e poi dissidente anti-castrista, internato per quindici anni nel gulag cubano – “Volevamo ripristinare la Costituzione del 1940 che era stata sospesa da Batista e ritornare a votare. Quando Castro prese il potere, instaurò da subito un nuovo assolutismo. Noi dissidenti, che lo avevamo sostenuto, iniziammo a considerarlo come un traditore”. Castro non fu affatto costretto dalle circostanze (e dagli Americani) a sopprimere la democrazia e ad erigere uno Stato totalitario.


A dire il vero, Castro non era, tra i membri della nuova classe dirigente, il più totalitario. Il più ortodosso filo-sovietico era proprio il mitizzato Che Guevara. Anche prima della vittoria, Guevara scriveva “Appartengo a coloro che credono che la soluzione dei problemi di questo mondo si trovi dietro la cortina di ferro”: idee chiare su come seguire il modello totalitario di Stalin. Nei mesi successivi alla vittoria del gennaio 1959, contribuì attivamente alla fucilazione di 600 persone tra i membri dell’opposizione. Nominato ministro dell’industria (seppur privo delle basilari nozioni di economia) ricalcò per Cuba il modello sovietico, con la centralizzazione nelle mani dello Stato di tutti i mezzi di produzione, iniziò una vasta opera di irreggimentazione della gioventù e creò a Guanaha il primo campo di concentramento per prigionieri politici. Nel frattempo si costituivano da subito dei tribunali speciali in cui non esisteva diritto alla difesa. In giugno Castro sospese le elezioni e alle opposizioni, arrogantemente, rispose: “Elezioni? A che servono?”. Subito dopo sospese la costituzione del 1940 (che garantiva i diritti fondamentali) e governò in modo assolutistico.


I comunisti non erano affatto egemonici nel fronte rivoluzionario. Contro Batista era attivissima la Chiesa locale guidata dall’arcivescovo Serantes. Questi aveva condannato la non democraticità di Batista, gli atti di violenza delle milizie di destra “Tigri” e aveva perfino permesso la partenza di molti sacerdoti per la Sierra, dove si organizzava la guerriglia anti-batistiana. Dopo la vittoria di Castro la Chiesa si è opposta alla dura repressione delle formazioni non comuniste e il dittatore ha invitato tutti i sacerdoti ad andarsene.


Il capo dei sindacati dello zucchero, David Salvador, aveva guidato i maggiori scioperi contro Batista, ma, democratico convinto, non aveva accettato che nel ‘59 i vertici del sindacato venissero nominati dal regime saltando le elezioni: è stato arrestato e subito dopo il suo sindacato, fuso per ordine di Castro con tutti gli altri, si troverà costretto a sopprimere il diritto di sciopero. “Il sindacato non è un organo rivendicativo” (Castro).


Uno dei leader dell’opposizione, Humberto Sorì Marin, era un liberale radicale e, nominato ministro dell’agricoltura, progettò la redistribuzione dei latifondi ai piccoli proprietari: Castro non approvò il suo piano e fece occupare le terre dall’esercito, sopprimendo con la forza ogni tentativo di resistenza contadina alla nazionalizzazione totale delle campagne. Matos, conquistatore di Santiago ed eroe della guerriglia sulla Sierra, si oppose alla nazionalizzazione forzata delle campagne: fu arrestato e giudicato con un processo senza difesa in cui il verdetto finale fu condizionato personalmente da Castro.


Dopo la nazionalizzazione delle campagne, gran parte dei gruppi di guerriglia urbana anti-batistiani si rifugiarono nuovamente sulla Sierra per combattere il nuovo dittatore. Il mitologico Che e Raul Castro scatenarono contro di loro una repressione così feroce da battere, in numero di vittime e di atrocità, decenni di regime di Batista: le famiglie dei contadini ribelli furono deportate in massa dall’altra parte dell’isola (lo stesso Guevara organizzerà a Guanaha i primi campi di “rieducazione” organizzati sul modello dei gulag sovietici). Uno dei leader della rivolta anti-castrista, Carrera, che era anche uno dei protagonisti della rivoluzione del ’59, fu ucciso personalmente da Guevara, suo rivale personale. A Santa Clara furono fucilati senza processo 381 “banditi” in un solo giorno. Nella prigione di Lloma de Coches le vittime furono più di 1000 in pochi giorni. Il capo dell’opposizione studentesca a Batista, Luis Boitel, poi unitosi alla rivolta anti-castrista, fu rinchiuso nel carcere duro a Boniato: morì in seguito a 53 giorni di sciopero della fame dichiarando “faccio lo sciopero per ottenere i diritti riservati ai prigionieri politici; quegli stessi diritti che voi chiedete per gli altri Paesi dell’America Latina e negate al vostro”.


Nella metà degli anni ‘60 i comunisti egemonizzavano in modo assoluto il fronte rivoluzionario: gli altri partiti erano stati smantellati. Già dal primo anno era stata costituita un’efficiente polizia segreta, la DSE, guidata da Ramiro Valdes. Era (anzi è, perché esiste tuttora) divisa in tante sezioni quante sono quelle della società cubana: le prime due controllano personalmente ogni membro dell’amministrazione pubblica, la III controlla il mondo dell’arte e dello sport (gli scrittori rivoluzionari Padilla e Arenas sono le vittime più illustri), la IV controlla tutti i settori dell’economia, la V i trasporti e le comunicazioni non telefoniche (ogni lettera spedita è passibile di controllo), la VI (la più numerosa, con più di 1000 agenti) si occupa delle intercettazioni delle telefonate di ogni cittadino cubano, la VII controlla ogni membro del corpo diplomatico e l’VIII assicura di guidare bene i turisti: i nostri intellettuali di sinistra che vanno in vacanza a Cuba devono veramente vedere che questa sia un paradiso.


Non basta: un altro organismo, il DEM, organizza migliaia di informatori e delatori sparsi segretamente tra la popolazione civile, l’esercito e la stessa polizia segreta. La Dirrecion 5 del DEM, è specializzata nell’eliminazione fisica degli avversari politici indicati da Castro in persona. Nei campi di “rieducazione” (il primo dei quali, lo voglio ricordare, è stato organizzato personalmente da Che Guevara) gli UMAP, sono stati sistematicamente rinchiusi cattolici, protestanti, testimoni di Geova, omosessuali e tutti i “potenzialmente pericolosi per la società”. Questo sorvolando sul trattamento carcerario: celle di 30 metri quadrati per 42 prigionieri, sfruttamento delle fobie dei detenuti, scarpe zavorrate col piombo, uso del pentothal e altre droghe per tenere svegli i prigionieri, uso dell’elettroshock, finte esecuzioni, ecc...


Tutti questi sacrifici, almeno, sono serviti a fare di Cuba (che sotto la dittatura di Batista era uno dei paesi più benestanti dell’America Latina) un paese in cui la popolazione vive meglio? Evidentemente no, perché i risultati economici sono miseri. Il benessere, obiettivo principale del regime socialista di Castro, non è garantito: il Pil pro-capite è di 4500 dollari. Un’inezia rispetto ai 31.000 dollari dell’Italia. Meno dell’Albania (5500 dollari), giusto per fare un esempio di confronto con un paese povero europeo. E meno di un terzo rispetto al Pil pro-capite dei democratici Cile e Argentina (rispettivamente 14.500 e 13.000 dollari) e poco più della metà della Colombia, pur flagellata dal terrorismo (7500 dollari).


I difensori ad oltranza del sistema cubano salvano almeno la sanità. Ma un’inchiesta indipendente condotta dal professor Julian Antonio Mone Borrego nel marzo scorso, svela una realtà ben diversa da quella spacciata dalla propaganda: nell’ospedale di Santa Clara, un’invasione di scarafaggi, ha contaminato tutto, dal cibo al materiale medico; a Ciego de Havila, la mancanza di equipaggiamento e medicinali di prima necessità ha costretto l’ospedale locale “Antonio Luaces Iraola” e “Roberto Rodriguez” alla sospensione di tutte le operazioni chirurgiche. A Camaguey, tutti gli ospedali locali registrano carenze di materiale di base per i test di laboratorio. A Holguin, continui blackout hanno costretto il personale medico a ricorrere alle lampade a petrolio per illuminare i locali. Persino nella capitale, nel gennaio scorso, un paziente malato di Aids, e ricoverato in un sanatorio specializzato, lamentava condizioni igieniche impossibili: acqua contaminata ed escrementi animali in tutti i locali. A Cienfuegos, nelle farmacie, è mancata l’aspirina per mesi. A questi episodi va aggiunta una carenza cronica di autoambulanze, tempi di attesa lunghissimi per i pazienti e una crescente frustrazione del personale medico e paramedico, che si vede molto spesso negare ogni richiesta da una burocrazia lenta e corrotta.


Sarebbe sbagliato anche dare la colpa all’embargo statunitense (iniziato 46 anni fa), come ripete sempre la propaganda cubana e filo-cubana in tutto il mondo. Perché fino al 1991, Cuba è stata sostenuta economicamente dall’Unione Sovietica. E dopo la dissoluzione dell’Urss, il regime di Castro ha stabilito nuovi contatti commerciali con l’Europa, con i paesi ex sovietici e, dal 1998, mantiene rapporti commerciali privilegiati con il Venezuela di Hugo Chavez, il maggior produttore di petrolio di tutta l’America Latina. Tuttora il Venezuela vende il petrolio a Cuba a prezzi politici, fuori mercato.


In compenso il regime di Castro ha primeggiato nell’esportazione di un prodotto speciale: la violenza politica. Decine di migliaia di consiglieri militari e soldati (più o meno) volontari sono andati a combattere in Angola, Mozambico, Etiopia e Nicaragua, per “esportare la rivoluzione”. Il regime castrista è sospettato di avere anche sostenuto segretamente la guerriglia comunista nel Salvador, la guerriglia delle Farc in Colombia, indirettamente anche il terrorismo dell’Eta in Spagna.

E’ ancora difficile calcolare i danni, la sofferenza, la miseria e i lutti provocati, a Cuba e nel resto del mondo, da questi 49 anni di potere assoluto di Fidel Castro. Tutta la verità potrà emergere solo quando cadrà del tutto il regime rivoluzionario instaurato nel 1959. Per ora limitiamoci a sperare che i suoi successori non siano “all’altezza” del padre della rivoluzione cubana.

derfel
29/12/2009, 13:51
Non sostengo che là ci siano elezioni democratiche, ci sono! Io le ho viste....
Mi confermi ciò che dicevo: giudichiamo solo e sempre secondo i nostri parametri, stereotipi, ecc. (popolo soggiogato, infarcito di menzogne, falsità, libertà, regime......- ma che palle....sempre le stesse cose, abbiate almeno un po di inventiva :biggrin3:). Cosa ne sai del popolo "soggiogato": ci hai parlato, ci sei stato (al di fuori dei canali turistici), hai parlato con più persone? Io sì...
In ogni paese ci sono persone contente e scontente, cosa vuoi creare paesi dove tutti sono felici e contenti? Beh, se ci riesci, fammi un fischio.
La perla è la solita frase: "che ci fai a stare qui?" Evito di risponderti per rispetto delle persone, e perchè sono sicuro che la risposta te la puoi dare da solo.
Tutte le democrazie sono uguali, nei diversi paesi? Ah, no, ma allora perchè si continua a sostenere che tutte le repubbliche socialiste debbano esserle?

Io non conosco da vicino la situazione di Cuba, quindi giuro che non c'è nessun intento polemico nella mia domanda, è solo per cercare di capire.
Ma tutti i dissidenti che sbarcano a Miami? C'è una folta comunità cubana negli USA che non la pensa proprio come te.

Vedder
29/12/2009, 13:52
ora che abbiamo fatto il giro del mondo in 80 messaggi torniamo in polonia.... eheheh

Le polacche sono tutte bionde e con la pelle chiara

PhacocoeruS
29/12/2009, 14:01
Il divieto comprenderà “la produzione, distribuzione, vendita, o possesso, in stampa o in registrazione, di tutto ciò che possa rappresentare simboli fascisti, comunisti o un qualsiasi altro tipo di simbolo totalitarista”
Quindi via anche i crocifissi?!?


Mi ha fatto ridere per come ti sei infervorato nel difendere un paese che si trova a millenni da qui.
Chissà se ti infervori così tanto se si tratta di difendere il tuo paese
E tu ti stai infervorando, visto che anche qui in Italia c'è qualcuno che cerca di instaurare un regime totalitario (e gli manca poco)?... :rolleyes:

speedcane
29/12/2009, 14:05
si....la castrazione chimica nn solo come metodo x nn fargli commettere + determinati crimini,ma anche come mtodo di tortura!

bisognerebbe versargli un litro di acido solforico sulle parti intime e poi procedere con la castrazione!
vedi che nel giro di 2/3 settimane nessuno stupra + nessuno!

Vedder
29/12/2009, 14:36
anche qui in Italia c'è qualcuno che cerca di instaurare un regime totalitario (e gli manca poco)?... :rolleyes:

Visto che abbiamo scoperto che a Cuba fa caldo e non c'è alcun regime, le elezioni sono tutte democratiche, vige il libero mercato e uno quando vuole se ne può andare tranquillamente, potremmo iniziare a pensare di andare a vivere là


Comunque lo sai che in Italia c'è anche la marmotta che incarta la cioccolata?
L'ho visto in tv

ELOISE
29/12/2009, 14:43
....e la mucca viola a macchie bianche...e lo scoiattolo che dopo avere mangiato una cicca polarizza tutto....che bella la tv!!!costruttiva soprattutto:w00t:

Vedder
29/12/2009, 14:47
....e la mucca viola a macchie bianche...e lo scoiattolo che dopo avere mangiato una cicca polarizza tutto....che bella la tv!!!costruttiva soprattutto:w00t:

Non dirlo, che poi la gente ci crede!

Anzi ora non si dice più "l'ho visto in tv" ma si dice
"l'ho letto su internet"

ELOISE
29/12/2009, 14:49
Non dirlo, che poi la gente ci crede!

Anzi ora non si dice più "l'ho visto in tv" ma si dice
"l'ho letto su internet"

azz!!l'ho scritto perchè l'avevi scritto anche tu :linguaccia2:

Vedder
29/12/2009, 14:51
azz!!l'ho scritto perchè l'avevi scritto anche tu :linguaccia2:

Ma se lo dice solo una persona è sicuramente falso, se c'è una seconda persona che conferma allora possono venire dei dubbi sulla veridicità, se arriva una terza a confermare allora è una cosa vera :)

D74
29/12/2009, 14:52
dicono che in Italia esista anche questo essere.......

chiamato Disagiato

http://img691.imageshack.us/img691/4402/disagiato.jpg

Vedder
29/12/2009, 14:54
dicono che in Italia esista anche questo essere.......

chiamato Disagiato


E' l'evoluzione dello scoitattolo citato da Eloise!

ELOISE
29/12/2009, 14:54
Ma se lo dice solo una persona è sicuramente falso, se c'è una seconda persona che conferma allora possono venire dei dubbi sulla veridicità, se arriva una terza a confermare allora è una cosa vera :)

....e poi......ma valà!!su dai guarda sotto hanno trovato lo scoiattolo:risatona:

D74
29/12/2009, 14:55
evoluzione una parola grossa.....

ELOISE
29/12/2009, 15:08
evoluzione una parola grossa.....

ok togli evoluzione e diciamo che "gli abbiamo dato un volto umano":biggrin3:


ok togli evoluzione e diciamo che "gli abbiamo dato un volto umano":biggrin3:

che non me ne voglia disagiato:cry: adesso torniamo alla polonia.. su dai..

bob&hank
29/12/2009, 15:22
Castro non è un dittatore?
Io ci sono stato a Cuba, e invece di dire all'altro ragazzo di informarsi, dovresti farlo tu, facendoci un giretto e leggendo qualcosa.
Leggi questo.... qualcosina:
Dalla dittatura di Castro e
Che Guevara solo morte e povertà
Aggiungi a Facebookdi Stefano Magni20 Febbraio 2008 .Cosa accadrà dopo le dimissioni di Fidel Castro? La transizione alla democrazia, probabilmente, è “inevitabile”, come sostiene il candidato repubblicano statunitense John McCain. Ipotesi plausibile, visto che Raul Castro, il fratello di Fidel, è molto anziano e nel partito al potere non è emersa alcuna personalità in grado di reggere una successione. Castro aveva concentrato tutta la legittimità del suo regime sulla sua figura, è difficile pensare a un partito al potere senza il “Lider Maximo”.


Chi non crede nel ritorno alla democrazia a Cuba può benissimo indicare alcuni fattori negativi: non c’è alcun movimento di resistenza e dissidenza compatto e organizzato che possa prendere il potere. Gli esuli stessi sono politicamente divisi. La frustrazione della popolazione è crescente, ma tutte le forze armate e di sicurezza sono saldamente nelle mani del regime. Insomma, non si possono fare previsioni sul futuro di Cuba post-castrista. In compenso si può fare benissimo un bilancio di 49 anni di potere assoluto di Fidel Castro.


Il “Lider Maximo”, prima di tutto è responsabile dell’instaurazione della dittatura comunista. Emerse come il leader della rivoluzione democratica contro il dittatore populista (di sinistra) Fulgencio Batista. La rivoluzione del 1959 venne vissuta dalla maggioranza dei suoi promotori come una lotta per il ritorno alla democrazia. “Quando ero studente di legge all’Università dell’Avana iniziai da subito a manifestare il mio dissenso contro la dittatura di Batista. Noi tutti eravamo contro la dittatura, non avremmo mai pensato di aiutare l’instaurazione di un nuovo regime dittatoriale” – ci spiega Angel Cuadra, poeta della rivoluzione e poi dissidente anti-castrista, internato per quindici anni nel gulag cubano – “Volevamo ripristinare la Costituzione del 1940 che era stata sospesa da Batista e ritornare a votare. Quando Castro prese il potere, instaurò da subito un nuovo assolutismo. Noi dissidenti, che lo avevamo sostenuto, iniziammo a considerarlo come un traditore”. Castro non fu affatto costretto dalle circostanze (e dagli Americani) a sopprimere la democrazia e ad erigere uno Stato totalitario.


A dire il vero, Castro non era, tra i membri della nuova classe dirigente, il più totalitario. Il più ortodosso filo-sovietico era proprio il mitizzato Che Guevara. Anche prima della vittoria, Guevara scriveva “Appartengo a coloro che credono che la soluzione dei problemi di questo mondo si trovi dietro la cortina di ferro”: idee chiare su come seguire il modello totalitario di Stalin. Nei mesi successivi alla vittoria del gennaio 1959, contribuì attivamente alla fucilazione di 600 persone tra i membri dell’opposizione. Nominato ministro dell’industria (seppur privo delle basilari nozioni di economia) ricalcò per Cuba il modello sovietico, con la centralizzazione nelle mani dello Stato di tutti i mezzi di produzione, iniziò una vasta opera di irreggimentazione della gioventù e creò a Guanaha il primo campo di concentramento per prigionieri politici. Nel frattempo si costituivano da subito dei tribunali speciali in cui non esisteva diritto alla difesa. In giugno Castro sospese le elezioni e alle opposizioni, arrogantemente, rispose: “Elezioni? A che servono?”. Subito dopo sospese la costituzione del 1940 (che garantiva i diritti fondamentali) e governò in modo assolutistico.


I comunisti non erano affatto egemonici nel fronte rivoluzionario. Contro Batista era attivissima la Chiesa locale guidata dall’arcivescovo Serantes. Questi aveva condannato la non democraticità di Batista, gli atti di violenza delle milizie di destra “Tigri” e aveva perfino permesso la partenza di molti sacerdoti per la Sierra, dove si organizzava la guerriglia anti-batistiana. Dopo la vittoria di Castro la Chiesa si è opposta alla dura repressione delle formazioni non comuniste e il dittatore ha invitato tutti i sacerdoti ad andarsene.


Il capo dei sindacati dello zucchero, David Salvador, aveva guidato i maggiori scioperi contro Batista, ma, democratico convinto, non aveva accettato che nel ‘59 i vertici del sindacato venissero nominati dal regime saltando le elezioni: è stato arrestato e subito dopo il suo sindacato, fuso per ordine di Castro con tutti gli altri, si troverà costretto a sopprimere il diritto di sciopero. “Il sindacato non è un organo rivendicativo” (Castro).


Uno dei leader dell’opposizione, Humberto Sorì Marin, era un liberale radicale e, nominato ministro dell’agricoltura, progettò la redistribuzione dei latifondi ai piccoli proprietari: Castro non approvò il suo piano e fece occupare le terre dall’esercito, sopprimendo con la forza ogni tentativo di resistenza contadina alla nazionalizzazione totale delle campagne. Matos, conquistatore di Santiago ed eroe della guerriglia sulla Sierra, si oppose alla nazionalizzazione forzata delle campagne: fu arrestato e giudicato con un processo senza difesa in cui il verdetto finale fu condizionato personalmente da Castro.


Dopo la nazionalizzazione delle campagne, gran parte dei gruppi di guerriglia urbana anti-batistiani si rifugiarono nuovamente sulla Sierra per combattere il nuovo dittatore. Il mitologico Che e Raul Castro scatenarono contro di loro una repressione così feroce da battere, in numero di vittime e di atrocità, decenni di regime di Batista: le famiglie dei contadini ribelli furono deportate in massa dall’altra parte dell’isola (lo stesso Guevara organizzerà a Guanaha i primi campi di “rieducazione” organizzati sul modello dei gulag sovietici). Uno dei leader della rivolta anti-castrista, Carrera, che era anche uno dei protagonisti della rivoluzione del ’59, fu ucciso personalmente da Guevara, suo rivale personale. A Santa Clara furono fucilati senza processo 381 “banditi” in un solo giorno. Nella prigione di Lloma de Coches le vittime furono più di 1000 in pochi giorni. Il capo dell’opposizione studentesca a Batista, Luis Boitel, poi unitosi alla rivolta anti-castrista, fu rinchiuso nel carcere duro a Boniato: morì in seguito a 53 giorni di sciopero della fame dichiarando “faccio lo sciopero per ottenere i diritti riservati ai prigionieri politici; quegli stessi diritti che voi chiedete per gli altri Paesi dell’America Latina e negate al vostro”.


Nella metà degli anni ‘60 i comunisti egemonizzavano in modo assoluto il fronte rivoluzionario: gli altri partiti erano stati smantellati. Già dal primo anno era stata costituita un’efficiente polizia segreta, la DSE, guidata da Ramiro Valdes. Era (anzi è, perché esiste tuttora) divisa in tante sezioni quante sono quelle della società cubana: le prime due controllano personalmente ogni membro dell’amministrazione pubblica, la III controlla il mondo dell’arte e dello sport (gli scrittori rivoluzionari Padilla e Arenas sono le vittime più illustri), la IV controlla tutti i settori dell’economia, la V i trasporti e le comunicazioni non telefoniche (ogni lettera spedita è passibile di controllo), la VI (la più numerosa, con più di 1000 agenti) si occupa delle intercettazioni delle telefonate di ogni cittadino cubano, la VII controlla ogni membro del corpo diplomatico e l’VIII assicura di guidare bene i turisti: i nostri intellettuali di sinistra che vanno in vacanza a Cuba devono veramente vedere che questa sia un paradiso.


Non basta: un altro organismo, il DEM, organizza migliaia di informatori e delatori sparsi segretamente tra la popolazione civile, l’esercito e la stessa polizia segreta. La Dirrecion 5 del DEM, è specializzata nell’eliminazione fisica degli avversari politici indicati da Castro in persona. Nei campi di “rieducazione” (il primo dei quali, lo voglio ricordare, è stato organizzato personalmente da Che Guevara) gli UMAP, sono stati sistematicamente rinchiusi cattolici, protestanti, testimoni di Geova, omosessuali e tutti i “potenzialmente pericolosi per la società”. Questo sorvolando sul trattamento carcerario: celle di 30 metri quadrati per 42 prigionieri, sfruttamento delle fobie dei detenuti, scarpe zavorrate col piombo, uso del pentothal e altre droghe per tenere svegli i prigionieri, uso dell’elettroshock, finte esecuzioni, ecc...


Tutti questi sacrifici, almeno, sono serviti a fare di Cuba (che sotto la dittatura di Batista era uno dei paesi più benestanti dell’America Latina) un paese in cui la popolazione vive meglio? Evidentemente no, perché i risultati economici sono miseri. Il benessere, obiettivo principale del regime socialista di Castro, non è garantito: il Pil pro-capite è di 4500 dollari. Un’inezia rispetto ai 31.000 dollari dell’Italia. Meno dell’Albania (5500 dollari), giusto per fare un esempio di confronto con un paese povero europeo. E meno di un terzo rispetto al Pil pro-capite dei democratici Cile e Argentina (rispettivamente 14.500 e 13.000 dollari) e poco più della metà della Colombia, pur flagellata dal terrorismo (7500 dollari).


I difensori ad oltranza del sistema cubano salvano almeno la sanità. Ma un’inchiesta indipendente condotta dal professor Julian Antonio Mone Borrego nel marzo scorso, svela una realtà ben diversa da quella spacciata dalla propaganda: nell’ospedale di Santa Clara, un’invasione di scarafaggi, ha contaminato tutto, dal cibo al materiale medico; a Ciego de Havila, la mancanza di equipaggiamento e medicinali di prima necessità ha costretto l’ospedale locale “Antonio Luaces Iraola” e “Roberto Rodriguez” alla sospensione di tutte le operazioni chirurgiche. A Camaguey, tutti gli ospedali locali registrano carenze di materiale di base per i test di laboratorio. A Holguin, continui blackout hanno costretto il personale medico a ricorrere alle lampade a petrolio per illuminare i locali. Persino nella capitale, nel gennaio scorso, un paziente malato di Aids, e ricoverato in un sanatorio specializzato, lamentava condizioni igieniche impossibili: acqua contaminata ed escrementi animali in tutti i locali. A Cienfuegos, nelle farmacie, è mancata l’aspirina per mesi. A questi episodi va aggiunta una carenza cronica di autoambulanze, tempi di attesa lunghissimi per i pazienti e una crescente frustrazione del personale medico e paramedico, che si vede molto spesso negare ogni richiesta da una burocrazia lenta e corrotta.


Sarebbe sbagliato anche dare la colpa all’embargo statunitense (iniziato 46 anni fa), come ripete sempre la propaganda cubana e filo-cubana in tutto il mondo. Perché fino al 1991, Cuba è stata sostenuta economicamente dall’Unione Sovietica. E dopo la dissoluzione dell’Urss, il regime di Castro ha stabilito nuovi contatti commerciali con l’Europa, con i paesi ex sovietici e, dal 1998, mantiene rapporti commerciali privilegiati con il Venezuela di Hugo Chavez, il maggior produttore di petrolio di tutta l’America Latina. Tuttora il Venezuela vende il petrolio a Cuba a prezzi politici, fuori mercato.


In compenso il regime di Castro ha primeggiato nell’esportazione di un prodotto speciale: la violenza politica. Decine di migliaia di consiglieri militari e soldati (più o meno) volontari sono andati a combattere in Angola, Mozambico, Etiopia e Nicaragua, per “esportare la rivoluzione”. Il regime castrista è sospettato di avere anche sostenuto segretamente la guerriglia comunista nel Salvador, la guerriglia delle Farc in Colombia, indirettamente anche il terrorismo dell’Eta in Spagna.

E’ ancora difficile calcolare i danni, la sofferenza, la miseria e i lutti provocati, a Cuba e nel resto del mondo, da questi 49 anni di potere assoluto di Fidel Castro. Tutta la verità potrà emergere solo quando cadrà del tutto il regime rivoluzionario instaurato nel 1959. Per ora limitiamoci a sperare che i suoi successori non siano “all’altezza” del padre della rivoluzione cubana.

Certo, Facebook, la bibbia dell'informazione corretta.....ma fammi il piacere.
Ci puoi scrivere qualsiasi cagata, e solo perchè lo leggono milioni di persone diventa vera.
Un consiglio di lettura? di Salim Lamrani (che non è certo cubano) "Cuba: tout ce que les medias ne vous dirons jamais"; se proprio ti interessa leggere cose interessanti, dimmelo, che ti faccio una lista......
Giusto un paio di commenti:
Sotto Batista, l'80 % della popolazione cubana viveva di stenti, in povertà assoluta, analfabeta. Ora, è ovvio per una qualsiasi mente sana, che Cuba, economicamente è un paese del terzo mondo, e non lo negano neppure. Rispetto alla non influenza del blocco economico, col cavolo che Cuba ha buoni contatti con l'Europa; a proposito dell'ex-URSS dalla caduta nel 1992, Cuba si è trovata da un giorno all'altro con l'80% del suo sostentamento andato a puttane (per anni hanno vissuto il "periodo especial" (non certo di manna). Prima della rivoluzione, praticamente tutto il commercio da e per Cuba era legato agli Stati Uniti, peccato che ad approfittarne fossero in pochi. Quei pochi, o tanti a seconda dei punti di vista, che sono andati a Miami non accettando di vivere in un sistema economico socialista, perdendo i privilegi accumulati sulla pelle della maggioranza della popolazione.
Il blocco economico frena qualsiasi iniziativa estera, a meno che non sei disposto a pagare penali esagerate agli Stati Uniti:
un esempio, giusto per capire il concetto di blocco (te ne potrei fare decine e decine): un trasportatore che accetti di portare via mare delle merci a Cuba lo può fare, però per sei mesi si vede bloccato l'accesso a qualsiasi porto degli Stati Uniti, con i quali è difficile non fare commercio.
Per i medicinali e le attrezzature mediche è lo stesso: se solo un minimo pezzo di un macchinario è fabbricato da una ditta, anche non americana, che però è legata per altri vincoli agli Stati Uniti, quel macchinario a Cuba non ci arriva. E se mi si rompe un qualsiasi seppur piccolo componente che ha un marchio di fabbrica in qualche modo legato agli Stati Uniti, non posso cambiarlo, e quindi il mio strumento lo posso buttare.
Le medicine: ultimo esempio, un medicamento prodotto da una ditta non-USA, nella cura dell'AIDS, una volta acquisita la ditta da una concorrente americana, quel medicamento non lo si può più avere a Cuba.

Potrei continuare all'infinito, ma contro i pre-concetti non c'è molto da fare...

Ultima chicca: un editorialista del Los Angeles Times (che tutti sanno essere pro-Cuba :laugh2:) ha scritto: "sapete perchè non ci permettono di andare a visitare Cuba? Perchè se lo facessero ci renderemmo conto delle bugie che ci raccontano da 50 anni"

alessandro2804
29/12/2009, 15:28
l'embargo non c'è con i paesi compagni , son frottole queste del libro , rispetto parlando

Vedder
29/12/2009, 15:33
bob&hank ma hai sposato una cubana che per "colpa" dell'embargo e dell'imperialismo americano non può lasciare cuba?

bob&hank
29/12/2009, 15:39
l'embargo non c'è con i paesi compagni , son frottole queste del libro , rispetto parlando

Di che c---o di libro stai parlando???

alessandro2804
29/12/2009, 15:40
lo hai citato tu

bob&hank
29/12/2009, 15:41
bob&hank ma hai sposato una cubana che per "colpa" dell'embargo e dell'imperialismo americano non può lasciare cuba?

Non ho sposato nessuna cubana, ma ne conosco un pacco che fanno avanti e indietro....senza nessun problema!!! Alla faccia di chi afferma che non possono andarsene....


lo hai citato tu

Tutto ciò che ho detto non proviene dal libro di Lamrani; era solo un'indicazione di lettura diversa da Facebook.

pippopoppi
29/12/2009, 16:19
La Polonia ha da pochissimo approvato alcune Leggi, tra cui:
- castrazione chimica automatica per chi viene condannato quale autore di sturpi su donne inferiori ai 15 anni;
- divieto assoluto di portare o detenere simboli di ogni genere (foto, bandiere, satue ecc ecc9 che richiamano ai simboli del FASCISMO, del NAZISMO e del COMUNISMO !!!


posso solo che fare loro i miei complimenti !!!!
pure la Polonia è avanti molti anni rispetto a noi !!!

Stop alle bandiere rosse!
Polonia: legge vieta simboli comunisti
Giù i poster di Che Guevara dai muri delle camere degli studenti in tutto il territorio polacco. Via le t-shirt con falce e martello. Vent'anni anni dopo la caduta delle statue di Lenin nell’est Europa, il governo polacco ha deciso di completare il lavoro. Così nessuno potrà più sventolare una bandiera rossa neanche per scherzo.

Fino a due anni di carcere spetteranno dunque a chiunque porterà in gloria il comunismo attraverso qualsiasi tipo di simbolo. Questa infatti in sostanza la modifica dell’art. 256 del codice penale polacco, quello “sull’odio razziale”, che probabilmente entrarà in vigore entro il prossimo anno. Il divieto comprenderà “la produzione, distribuzione, vendita, o possesso, in stampa o in registrazione, di tutto ciò che possa rappresentare simboli fascisti, comunisti o un qualsiasi altro tipo di simbolo totalitarista”.

Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente, ha espresso chiaramente la visione dei fatti: “Nessun simbolo del genere ha ragion d’esistere in Polonia, perchè questi sono simboli di un sistema genocida che dovrebbe essere paragonato al nazismo”.

Tali comparazioni, in realtà, potrebbero far sussultare "per fatti del passato" la vicina Germania, dal momento che sminuirebbero la forza della Shoah nazista. Ma in Polonia vi è un amplissimo consenso popolare sul fatto che il comunismo sia stato uno dei grandi mali del ventesimo secolo.

Speriamo che vietino anche i tatuaggi del Che.

edlin
29/12/2009, 16:56
ma secondo me per erti reati non basta la certezza della pena......reati a sfondo sessuale implicano problemi mentali non indifferenti...per cui serve qualcosa che impedisca il ripetersi anche a distanza di anni dello stesso crimine da parte della stessa persona...e solo la galera non credo faccia al caso

Concordo ed aggiungo non farei distinzioni tra stupri su minori o su donne adulte alla fine dei conti in entrambi i casi non ti rubano solo il corpo ma ti portano via l'anima...nulla sarà più come prima

papitosky
29/12/2009, 21:03
sulla castrazione chimica sono daccordo

unreal
29/12/2009, 21:21
Quindi se un nostro Diliberto o Giordano o Bertinotti o il nostro Pecoraro Scanio vanno in Polonia che succede?
Li castrano?
:risate2:

Nicco81
29/12/2009, 22:43
Le trovo norme liberticide, populiste, e pericolose. In Italia violerebbero qualsiasi disposto costituzionale su inviolabilità della persona, libertà di pensiero, libertà di manifestazione.
Sono leggi molto pericolose secondo me....

bradipoferito
01/01/2010, 17:57
per me sono giustissime!!!!


Speriamo che vietino anche i tatuaggi del Che.

Guevara, un sanguinario che con processi sommari a dir poco ha ucciso 6 mila cubani, e minimo altri 6 mila senza alcun processo, ma c'è chi dice siano almeno il doppio quelli trucidati di nascosto... un totlae di 12-18 mila cubani...
se lo ricordino gli ignoranti che girano con la sua faccia sulla maglietta ecc..

pippopoppi sei parente di gainpippi?

massimio
01/01/2010, 18:08
Guevara, un sanguinario che con processi sommari a dir poco ha ucciso 6 mila cubani, e minimo altri 6 mila senza alcun processo, ma c'è chi dice siano almeno il doppio quelli trucidati di nascosto... un totlae di 12-18 mila cubani...
se lo ricordino gli ignoranti che girano con la sua faccia sulla maglietta ecc..



ma che film hai visto?:blink::blink:

pippopoppi
01/01/2010, 20:16
per me sono giustissime!!!!



Guevara, un sanguinario che con processi sommari a dir poco ha ucciso 6 mila cubani, e minimo altri 6 mila senza alcun processo, ma c'è chi dice siano almeno il doppio quelli trucidati di nascosto... un totlae di 12-18 mila cubani...
se lo ricordino gli ignoranti che girano con la sua faccia sulla maglietta ecc..

pippopoppi sei parente di gainpippi?

Di gianpippi no ma di pippi calze lunghe si....:tongue: :biggrin3:


Ritornando al personaggio sopra...penso che molti se lo portano al braccio per pura moda. Solo per questo. Ce l'hanno i vari vip più o meno famosi..di conseguenza anche gli italianotti che guardano la moda sui vestiti, macchine locali cartaigienica mangiare...si fanno i tatuaggi più in voga.
:sick:

fabiomugello
01/01/2010, 21:04
l'altra sera su current, ( canale che parla solo di scandali su sky ) c'erano dei soggetti che ringraziavano la castrazione chimica o fisica ricevuta! in modo da poter passare una vità + normale senza pulsioni!

mha!

cmq x me w la polonia!

bradipoferito
03/01/2010, 14:25
esatto.. ! grande Polonia!
i dati sopra riportati non sono di un film, ma di un documentario su Sky... e riportavano dati storici..

giupeppex
03/01/2010, 16:38
Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente...

..vietari i simboli dei regimi passati...

..forse per giustificarne uno nuovo?

massimio
03/01/2010, 16:42
Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente...

..vietari i simboli dei regimi passati...

..forse per giustificarne uno nuovo?

acuta riflessione

bradipoferito
03/01/2010, 17:03
eccola là!
perchè hanno le palle di fare leggi con le palle... sono fascisti!
classico perbenismo e finto comunismo all'italiana!
poi quando toccano loro si lamentano perchè la Legge in Italia fa schifo e fa acqua da tutte le parti!
bahhh!!!
non se ne uscirà mai da ciò!

massimio
03/01/2010, 17:07
eccola là!
perchè hanno le palle di fare leggi con le palle... sono fascisti!
classico perbenismo e finto comunismo all'italiana!
poi quando toccano loro si lamentano perchè la Legge in Italia fa schifo e fa acqua da tutte le parti!
bahhh!!!
non se ne uscirà mai da ciò!

:blink:
sblinda?

giupeppex
04/01/2010, 22:25
eccola là!
perchè hanno le palle di fare leggi con le palle... sono fascisti!
classico perbenismo e finto comunismo all'italiana!
poi quando toccano loro si lamentano perchè la Legge in Italia fa schifo e fa acqua da tutte le parti!
bahhh!!!
non se ne uscirà mai da ciò!

a eccola llà...

1)le palle servono per portare avanti la specie e non per fare leggi :tongue:
2)La parola 'fascisti' l'hai tirata fuori tu;
3)perbenismo??--> non trovo il nesso nonostante la mia fantasia;
4)comunismo? dove l'hai visto e o sentito in questo post? facciamo come qualcuno che non appena inciampa in una pietra: 'spakkiu ri comunisti ca lassunu i pettri peri peri dopu i sommossi.!?!?!?:biggrin3::biggrin3:
5) toccano loro chi?

Big Marino
04/01/2010, 22:35
concordo con la castrazione chimica, dovrebbe essere estesa a tutti i paesi del mondo....ma per quello che riguarda il divieto di esporre certi simboli.....beh, mi lascia perplesso
Non sono molto d'accordo su tale pena
se non ricordo male la castrazione chimica è efficace fino a che si prendono certi farmaci o cose del genere, ritorni "normale" a fine trattamento.
Mi spiace dirlo ma una bella castrazione a forbici sarebbe l'ideale

bradipoferito
04/01/2010, 22:39
un pò di dati per chiarire dei fatti storici a qualcuno....

Bollettino OSSERVATORIO SULLA LEGALITA' onlus - Notizie (http://www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/01gen2/1611ritanzicomunism.htm)

Crimini comunisti e ideologia nazista : cosa dira' la risoluzione
di Rita Guma

Gia' nel 1996 l'assemblea del Consiglio d'Europa aveva approvato una risoluzione sulle misure di smantellamento dell'eredita' dei vecchi governi totalitari comunisti sulla base di due relazioni dell'assemblea parlamentare elaborate per conto della commissione delle questioni giuridiche e dei diritti dell'uomo. Nel nuovo progetto di risoluzione e raccomandazione ricorda che i regimi comunisti totalitari che esistevano in Europa centrale ed orientale nel secolo scorso e quelli che esistono in molti Paesi del mondo sono stati contrassegnati da violazioni sistematiche dei diritti dell'uomo giustificate in nome della teoria della lotta delle classi e del principio della dittatura del proletariato.

Tali violazioni, che variavano di volta in volta ed includevano omicidi ed esecuzioni, individuali o di gruppo, campi di concenramento, deportazioni, tortura, lavoro forzato e forme di terrore fisico collettivo. Il numero piu' elevato di vittime si riscontro' nell'ex URSS. L'Assemblea sottolinea che non e' stata fatta alcuna indagine internazionale esauriente ed approfondita su quei delitti, ne' un dibattito sui crimini commessi da quei regimi, la Comunita' internazionale non ha mai esplicitamente condannato questi crimini come quelli orribili commessi in nome del nazismo e di conseguenza il grande pubblico ignora moli dei delitti in questione.

Tuttavia l'Assemblea ha riconosciuto che nonostante i crimini dei regimi comunisti totalitari, alcuni partiti comunisti europei hanno lavorato alla realizzazione della democrazia, anche se ricorda che i partiti comunisti sono legali ed ancora attivi in alcuni Paesi pur non avendo preso le distanze dai crimini commessi in passato da regimi comunisti totalitari, mentre alcuni di tali goveri sono totalitari e continuano a commettere quei tipi di crimini. L'assemblea ritiene che occorra una presa di coscienza generale e una condanna dei crimini commessi, riconoscendo in tal modo anche le sofferenze delle vittime di quei crimini e delle loro famiglie.

Nel progetto si sottolinea che il Consiglio d'Europa e' nella posizione di lanciare tale dibattito a livello internazionale, dato che conta fra i suoi membri tutti i vecchi Paesi comunisti dell'Europa, ad eccezione della Bielorussia e che la tutela dei diritti dell'uomo e lo Stato di diritto sono i valori fondamentali che esso difende. Di conseguenza il progetto di risoluzione condanna le violazioni massicce dei diritti dell'uomo commesse dai regimi comunisti totalitari e rende omaggio alle vittime di questi crimini, invita tutti i partiti comunisti o post-comuniste dei suoi Stati membri che non lo hanno ancora fatto a riesaminare la storia del comunismo ed il loro passato, a prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi comunisti totalitari e condannarli senza ambiguita'.

Inoltre, nell'unito progetto di raccomandazione l'Assemblea chiede urgentemente al Comitato dei Ministri di provvedere, fra l'altro, ad istituire un comitato composto da esperti indipendenti, incaricato di raccogliere ed analizzare informazioni e la legislazione relative alle violazioni dei diritti dell'uomo commesse sotto diversi regimi comunisti totalitari, di approvare una dichiarazione ufficiale a favore della condanna internazionale dei crimini commessi dai regimi comunisti totalitari, e di rendere omaggio alle vittime di questi crimini, indipendentemente dalla loro nazionalita', di lanciare una campagna pubblica di sensibilizzazione ai crimini commessi dai regimi comunisti totalitari a livello europeo.
Inoltre chiede di esortare gli Stati membri del Consiglio d'Europa che sono stati governati da regimi comunisti totalitari a provvedere ad istituire comitati composti da esperti indipendenti incaricati di raccogliere ed analizzare informazioni sulle violazioni dei diritti dell'uomo commesse sotto il regime comunista totalitario a livello nazionale in attesa di collaborare strettamente con un comitato di esperti del Consiglio d'Europa, a rivedere la legislazione nazionale per renderla interamente conforme alla raccomandazione (2000) 13 del Comitato dei ministri su una politica europea di comunicazione degli archivi, a lanciare una campagna nazionale di sensibilizzazione ai crimini commessi in nome dell'ideologia comunista, includendo la revisione dei manuali scolastici e l'introduzione di un giorno commemorativo per le vittime del comunismo e l'apertura di musei, ad incoraggiare le Comunità locali a stabilire monumenti commemorativi che rendono omaggio alle vittime dei regimi comunisti totalitari.

Fin qui il progetto. Nelle unite motivazioni il relatore tratta in effetti indifferentemente i governi comunisti attuali come i regimi comunisti attuali e del passato, ma si tratta di opinioni personali che non saranno inserite nella risoluzione e nella raccomandazione che, come abbiamo visto, fa un distinguo fra Paesi comunisti democratici e Paesi totalitari. Individua peraltro effettive analogie fra alcuni crimini e comportamenti del nazismo e del comunismo totalitario.

Interessante invece l'excursus storico e di contesto descritto dalla relazione, che elenca le caratteristiche dei regimi comunisti: "sovranità di un partito unico di massa legato, almeno a parole, all'ideologia comunista" con potere "concentrato tra le mani di un piccolo numero di dirigenti del partito, che non sono obbligati a rendere conto ne' di rispettare il primato del diritto", "il diritto d'associazione non esiste, il pluralismo politico è abolito e qualsiasi opposizione, come ogni tentativo d'organizzazione indipendente, sono rigorosamente represse. D'altra parte, la mobilizzazione di massa tramite il partito o delle sue organizzazioni satelliti è incoraggiata, ed a volte anche imposta", "questi regimi sviluppano le forze di polizia ad un punto mai raggiunto, stabiliscono reti di informatori ed incoraggiano la delazione", "i mezzi di comunicazione di massa sono monopolizzati e/o sorvegliati dallo Stato. Una censura rigorosa preliminare è generalmente applicata... il diritto all'informazione è violato e non esiste una stampa libera", la "nazionalizzazione dell'economia" con lo Stato che "ha il monopolio dell'occupazione e rappresenta la sola fonte possibile di reddito".

La relazione ricorda che - sulla base di documenti storici, pur limitati dalla difficolta' di accesso ad alcuni archivi, - il numero di persone uccise dai regimi comunisti distribuiti e' stato di circa 20 milioni di vittime in URSS, 65 milioni in Cina, da uno a due milioni in Vietnam, Corea del Nord, Cambogia, Europa orientale, Afghanistan. La relazione ricorda ancora la repressione di categorie intere di innocenti in base alla loro appartenenza, come i contadini 'ricchi' (kulaki), gli aristocratici, i borghesi, i cosacchi, gli Ucraini, i Polacchi, etc. Il relatore sottolinea che questi crimini sono il risultato diretto della interpretazione della teoria della lotta di classe. La fame e la deportazione sono state usate come armi politiche da molti regimi comunisti e non soltanto dall'Unione sovietica. Altro strumento di distruzione psicologia e fisica i campi di concentramento, gulag in Siberia e campi di rieducazione nei regimi asiatici. Per molti altri vi furono processi sommari, torture o lavori forzati.
.................

Ipcress
04/01/2010, 23:00
La castrazione chimica è un provvedimento che riporta la Polonia ai tempi di Jaruzelski. Forse i polacchi, come molti qui, fanno un pò di confusione tra il concetto di pena ed il concetto di vendetta. Farebbe loro bene un ripasso degli scritti di Cesare Beccaria.

Curioso comunque... "Dei delitti e delle pene" venne messo all'indice dalla Chiesa, ora i cattolicissimi polacchi ritornano a pratiche punitive pre-illuministe...

giupeppex
05/01/2010, 08:50
X Bradipoferito (nell'orgoglio forse)..

evita copia e incolla da 168mila righe e scrivi qualcosa che pensi... se vuoi.

bradipoferito
05/01/2010, 09:41
x peppex
se scrivo quello che penso e tu quello che pensi, restano due opinioni personali, e come sempre specie sui forum, ognuno crede di avere ragione o saperla più lunga.
quindi invece dai una lettura alle 168 righe, così invece di solo cazzeggiare sui forum forse aumenti la tua conoscenza ... e capisci che internet e i forum non servono solo per cazzeggiare ma spesso si possono imparare tante cose... sempre che si sia aperti all'apprendimento ... e questo vale per te, per me, per tutti. :)

unreal
05/01/2010, 10:53
Beh... io di politica non ci bazzico molto ma ... come non essere d'accordo con bradipo?
... E poi non sopportando l'ipocrisia per me è naturale non sopportare i benpensanti...

bradipoferito
05/01/2010, 10:55
;)

Acme
05/01/2010, 10:56
qua di che si parla? :biggrin3:


mà! vorei vedere anche questa!

bhé era una battuta ovviamente... sai, sono buono... ti speccio le braccine...
vabbé, mi pare di capire che non sei dell'umore o forse era troppo sottile.


bravissimo!!!!
siamo nel 2010, e sarebbe ora di riconoscere in toto i danni del comunismo nel mondo e nei decenni e ovunque è stato applicato, e per questo tipo la Polonia secondo me ha fatto una cosa molto saggia, e bisogna dopo finirla con dx sx fascismo-comunismo ecc
ad esempio nel Regno Unito c sono stati Governi di sinistra o centro-sinistra che hanno fatto Leggi chiarissime e molto forti ma applicabili, che qui molti avrebbero etichettato e bocciato subito perchè troppo forti e quindi secondo loro fasciste! e ne hanno fatte veramente tante.. e l'Inghilterra secondo me e non solo è 30 anni avanti a noi in quasi tutto...


mi pare che in Italia in questo senso non andiamo malissimo... An ha perso ogni riferimento al ventennio, il PD ogni simbolo comunista, se poi esistono partiti per l'autonomia del Tirolo o comunisti che prendono il 3% amen, lo ha preso pure il partito dell'amore :biggrin3:

magari ti direi che sarebbe il caso di sanzionare (con voto avverso quantomeno) un euro deputato che inneggia a "Napoli Colera" o un esponente dello stesso partito che sputa sulla bandiera e incita a prendere le armi per la rivoluzione o al leader della coalizione che parla di giudici comunisti ad ogni piè sospinto...

giupeppex
05/01/2010, 11:47
x peppex
se scrivo quello che penso e tu quello che pensi, restano due opinioni personali, e come sempre specie sui forum, ognuno crede di avere ragione o saperla più lunga.
quindi invece dai una lettura alle 168 righe, così invece di solo cazzeggiare sui forum forse aumenti la tua conoscenza ... e capisci che internet e i forum non servono solo per cazzeggiare ma spesso si possono imparare tante cose... sempre che si sia aperti all'apprendimento ... e questo vale per te, per me, per tutti. :)

noto che oltre a introdurre figure concettuali, quali comunisti, benpensanti ecc ecc adesso vai anche di attribuzione di cazzeggio...

per tanto e come si dice dalle mie parti , 'non sei cosa' ed eviterò di rispondere alla tua prossima, ovvia e molto probabilmente offensiva risposta ma soprattutto non sottoporrò alla tua maestria di storico, e forse anche storiografo, qualche link circa le vittime del nazifascismo anche perchè alimenterei una contrapposizione che per me non c'è e che solo la tua arguzia interpretativa ha fatto emergere dopo il mio primo post (Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente.....vietari i simboli dei regimi passati.....forse per giustificarne uno nuovo? ).


Per il resto da imparare avrò molto dalla vita, dai libri e forse anche dai forum ma di sicuro attingerò a fonti più autorevoli di te e dei tuoi copia e incolla.:biggrin3:

winter1969
05/01/2010, 12:15
Alla castrazione chimica sono favorevole,per quello che riguarda il divieto di portare i simboli del comunismo,nazismo e fascismo non mi sembra che sia una cosa così importante,sono state e sono "piaghe" sociali,ma un simbolo rimane solo un simbolo,le idee e le convinzioni sono un'altra cosa.

Ipcress
05/01/2010, 12:36
Bradipo, mi fai per piacere il copia-incolla della pagina di Wikipedia dove si parla di Cesare Beccaria? Grazie.:biggrin3:

unreal
09/01/2010, 01:45
Nel "copia e incolla" di bradipo sinceramente non ci vedrei niente di male se non il fatto di avere riportato pari pari degli articoli giornalistici affinchè ognuno possa fare i suoi commenti.

Forse bradipo ha voluto enfatizzare troppo il fatto che in Polonia ora è reato esibire simboli comunisti, enfatizzazione che evidentemente ha qui irritato qualcuno che invece in quei simboli crede o ci credeva ... bontà loro, questo è il bello di essere in un paese democratico.

Che poi qualcuno abbia il sospetto che in Polonia vogliano togliere i simboli comunisti per spianare la strada ad altri... beh, mi sembrano i soliti sospetti di parte.
Ricordo che in Polonia esiste un regime democratico con un parlamento regolarmente eletto dal popolo (mi sembra contrariarmente a prima...) e mi risulta che la maggior parte dell'opinione pubblica polacca sia d'accordo con queste leggi.
Il fatto che in Polonia venga introdotto il reato di apologia del comunismo, perchè è questo quello che si vuole fare, non è molto diverso dal reato di apologia del fascismo che c'è tutt'ora qui nella nostra Bella Italia, tutto qua.

Mi permetto ricordare inoltre che Cuba non mi sembra sia, o sia stato, sto paese del bengodì come lo si è voluto ritrarre, dove la gente poteva andare e venire come voleva dove nelle carceri non c'era assolutamente nessun oppositore politico e dove si poteva votare liberamente... liberamente cosa? Se c'era sempre e solo un unico candidato... è una curiosa libertà quella che ti obbliga a votare sempre per quel candidato.

Mi permetto ricordare inoltre che il tanto mitizzato "Che" era visto con il fumo negli occhi da Castro intravedendo in lui il suo più grande rivale come popolarità presso i cubani e nella foresta boliviana e stato letteralmente scaricato dal suo amico Castro, figuratevi quindi se si poteva permettere di stare a lungo all'Avana a fare il ministro, come ha detto qualcuno.

In giro per il mondo a portare la sua Revolucion ci è stato mandato a calci nel culo da Castro, altre che balle... o ideali di libertà, Castro ha fatto di tutto per toglierselo dai coglioni e dall'isola.
Nel pollaio che era Cuba, Castro voleva essere l'unico gallo.

Ciò non vuole dire comunque che il Che non sia stato una grande personalità animata da nobili sentimenti, non voglio denigrare la persona penso questo non se lo meriti ma che sia stato schiacciato dalla figura del Lider Maximo e che questo abbia segnato il suo destino è un dato inconfutabile.

Spero non avere urtato la sensibilità di nessuno, non era nelle mie intenzioni.
Diversamente la prossima volta forse è meglio se parliamo di figa... scusate il linguaggio ma tanto a quest'ora i bimbi sono a letto no?

Buona notte a tutti.
:miaddormento:

gabri620
09/01/2010, 10:28
La Polonia ha da pochissimo approvato alcune Leggi, tra cui:
- castrazione chimica automatica per chi viene condannato quale autore di sturpi su donne inferiori ai 15 anni;
- divieto assoluto di portare o detenere simboli di ogni genere (foto, bandiere, satue ecc ecc9 che richiamano ai simboli del FASCISMO, del NAZISMO e del COMUNISMO !!!


posso solo che fare loro i miei complimenti !!!!
pure la Polonia è avanti molti anni rispetto a noi !!!

Stop alle bandiere rosse!
Polonia: legge vieta simboli comunisti
Giù i poster di Che Guevara dai muri delle camere degli studenti in tutto il territorio polacco. Via le t-shirt con falce e martello. Vent'anni anni dopo la caduta delle statue di Lenin nell’est Europa, il governo polacco ha deciso di completare il lavoro. Così nessuno potrà più sventolare una bandiera rossa neanche per scherzo.

Fino a due anni di carcere spetteranno dunque a chiunque porterà in gloria il comunismo attraverso qualsiasi tipo di simbolo. Questa infatti in sostanza la modifica dell’art. 256 del codice penale polacco, quello “sull’odio razziale”, che probabilmente entrarà in vigore entro il prossimo anno. Il divieto comprenderà “la produzione, distribuzione, vendita, o possesso, in stampa o in registrazione, di tutto ciò che possa rappresentare simboli fascisti, comunisti o un qualsiasi altro tipo di simbolo totalitarista”.

Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente, ha espresso chiaramente la visione dei fatti: “Nessun simbolo del genere ha ragion d’esistere in Polonia, perchè questi sono simboli di un sistema genocida che dovrebbe essere paragonato al nazismo”.

Tali comparazioni, in realtà, potrebbero far sussultare "per fatti del passato" la vicina Germania, dal momento che sminuirebbero la forza della Shoah nazista. Ma in Polonia vi è un amplissimo consenso popolare sul fatto che il comunismo sia stato uno dei grandi mali del ventesimo secolo.


i simboli non assumono lo stesso significato in tutti i posti.
in Italia crea più rumore una bandiera nera di una rossa, perchè in molti associano la bandiera nera al regime di Mussolini e le bandiere rosse alle lotte degli operai.
In Russia sarebbe il contrario, perchè in troppi portano sulla pelle i segni dei gulag e dei dittatori rossi.
La polonia ha subito entrambe le dittature, percui non fa distinzione tra rosso e nero.
Credo che la questione di fondo sia questa.
Converrai che i cori nelle manifestazioni di estrema destra siano spesso più ignobili di quelli delle manifestazioni di estrema sinistra: non significa che la sinistra in italia sia migliore della destra, ma solo che la destra attrae più "esaltati" e nostalgici.
Credo sia un dato di fatto.
Così come è un dato di fatto che a sinistra ci siano più fancazzisti.
Starebbe ai rispettivi leader politici prendere le distanze da simili personaggi, da una parte e dall'altra.

giupeppex
09/01/2010, 11:06
Nel "copia e incolla" di bradipo sinceramente non ci vedrei niente di male se non il fatto di avere riportato pari pari degli articoli giornalistici affinchè ognuno possa fare i suoi commenti.

Forse bradipo ha voluto enfatizzare troppo il fatto che in Polonia ora è reato esibire simboli comunisti, enfatizzazione che evidentemente ha qui irritato qualcuno che invece in quei simboli crede o ci credeva ... bontà loro, questo è il bello di essere in un paese democratico.

Che poi qualcuno abbia il sospetto che in Polonia vogliano togliere i simboli comunisti per spianare la strada ad altri... beh, mi sembrano i soliti sospetti di parte.
Ricordo che in Polonia esiste un regime democratico con un parlamento regolarmente eletto dal popolo (mi sembra contrariarmente a prima...) e mi risulta che la maggior parte dell'opinione pubblica polacca sia d'accordo con queste leggi.
Il fatto che in Polonia venga introdotto il reato di apologia del comunismo, perchè è questo quello che si vuole fare, non è molto diverso dal reato di apologia del fascismo che c'è tutt'ora qui nella nostra Bella Italia, tutto qua.

Mi permetto ricordare inoltre che Cuba non mi sembra sia, o sia stato, sto paese del bengodì come lo si è voluto ritrarre, dove la gente poteva andare e venire come voleva dove nelle carceri non c'era assolutamente nessun oppositore politico e dove si poteva votare liberamente... liberamente cosa? Se c'era sempre e solo un unico candidato... è una curiosa libertà quella che ti obbliga a votare sempre per quel candidato.

Mi permetto ricordare inoltre che il tanto mitizzato "Che" era visto con il fumo negli occhi da Castro intravedendo in lui il suo più grande rivale come popolarità presso i cubani e nella foresta boliviana e stato letteralmente scaricato dal suo amico Castro, figuratevi quindi se si poteva permettere di stare a lungo all'Avana a fare il ministro, come ha detto qualcuno.

In giro per il mondo a portare la sua Revolucion ci è stato mandato a calci nel culo da Castro, altre che balle... o ideali di libertà, Castro ha fatto di tutto per toglierselo dai coglioni e dall'isola.
Nel pollaio che era Cuba, Castro voleva essere l'unico gallo.

Ciò non vuole dire comunque che il Che non sia stato una grande personalità animata da nobili sentimenti, non voglio denigrare la persona penso questo non se lo meriti ma che sia stato schiacciato dalla figura del Lider Maximo e che questo abbia segnato il suo destino è un dato inconfutabile.

Spero non avere urtato la sensibilità di nessuno, non era nelle mie intenzioni.
Diversamente la prossima volta forse è meglio se parliamo di figa... scusate il linguaggio ma tanto a quest'ora i bimbi sono a letto no?

Buona notte a tutti.
:miaddormento:


Forse non ci siamo capiti! La mia voleva essere solo una osservazione (e qualcuno l'ha notato) il più oggettiva e neutrale possibile; il risultato è stato che in quella osservazione e da buoni genii si è desunto che io sia un compagno, che vietare i simboli comunisti è sbagliato al contrario di quelli fascisti ecc ecc. Ogni commento successivo a questa 'sovralettura' è purtroppo inutile e non fa emergere nessuna sagacia nonostante tutte le buone intenzioni.

Il copia e incolla non si mette in discussione in quella che possa essere la sua utilità, lo faccio solo quando qualcuno che non interpreta bene il mio pensiero (magari per mia stessa colpa espositiva) senza pensarci su due volte, se ne esce da professorone prima copiando e incollando cose delle quali apporto euristico nessuno discute, poi dandomi del fancazzista col pc e ripeto il tutto sulla presunzione di aver inferito da una mia affermazione un mio modo d'essere e pensare che non c'è e non esiste.

Ora lungi da me paragonarmi minimamente al buon professor G. Sartori, ma qualcuno di voi si è mai sognato di dargli del comunista quando denuncia la crisi delle strutture democratiche del ns. paese e solo perchè al momento il governo è di destra? credo proprio di no!!! analogamente se io dico che chi governa in polonia è fratello di un predecessore e si preoccupa di cancellare in 'certo modo' un 'certo passato' non significa che io entri nel merito della storia della Polonia e mondiale, dei regimi comunisti degli ultimi 60 anni. ma faccio solo un'oservazione che spero adesso e definitivamente non ingeneri altre letture incredibili.

Cordiali saluti

bradipoferito
22/01/2010, 08:15
Nel "copia e incolla" di bradipo sinceramente non ci vedrei niente di male se non il fatto di avere riportato pari pari degli articoli giornalistici affinchè ognuno possa fare i suoi commenti.

Forse bradipo ha voluto enfatizzare troppo il fatto che in Polonia ora è reato esibire simboli comunisti, enfatizzazione che evidentemente ha qui irritato qualcuno che invece in quei simboli crede o ci credeva ... bontà loro, questo è il bello di essere in un paese democratico.

Che poi qualcuno abbia il sospetto che in Polonia vogliano togliere i simboli comunisti per spianare la strada ad altri... beh, mi sembrano i soliti sospetti di parte.
Ricordo che in Polonia esiste un regime democratico con un parlamento regolarmente eletto dal popolo (mi sembra contrariarmente a prima...) e mi risulta che la maggior parte dell'opinione pubblica polacca sia d'accordo con queste leggi.
Il fatto che in Polonia venga introdotto il reato di apologia del comunismo, perchè è questo quello che si vuole fare, non è molto diverso dal reato di apologia del fascismo che c'è tutt'ora qui nella nostra Bella Italia, tutto qua.

Mi permetto ricordare inoltre che Cuba non mi sembra sia, o sia stato, sto paese del bengodì come lo si è voluto ritrarre, dove la gente poteva andare e venire come voleva dove nelle carceri non c'era assolutamente nessun oppositore politico e dove si poteva votare liberamente... liberamente cosa? Se c'era sempre e solo un unico candidato... è una curiosa libertà quella che ti obbliga a votare sempre per quel candidato.

Mi permetto ricordare inoltre che il tanto mitizzato "Che" era visto con il fumo negli occhi da Castro intravedendo in lui il suo più grande rivale come popolarità presso i cubani e nella foresta boliviana e stato letteralmente scaricato dal suo amico Castro, figuratevi quindi se si poteva permettere di stare a lungo all'Avana a fare il ministro, come ha detto qualcuno.

In giro per il mondo a portare la sua Revolucion ci è stato mandato a calci nel culo da Castro, altre che balle... o ideali di libertà, Castro ha fatto di tutto per toglierselo dai coglioni e dall'isola.
Nel pollaio che era Cuba, Castro voleva essere l'unico gallo.

Ciò non vuole dire comunque che il Che non sia stato una grande personalità animata da nobili sentimenti, non voglio denigrare la persona penso questo non se lo meriti ma che sia stato schiacciato dalla figura del Lider Maximo e che questo abbia segnato il suo destino è un dato inconfutabile.

Spero non avere urtato la sensibilità di nessuno, non era nelle mie intenzioni.
Diversamente la prossima volta forse è meglio se parliamo di figa... scusate il linguaggio ma tanto a quest'ora i bimbi sono a letto no?

Buona notte a tutti.
:miaddormento:

quoto!
sei stato più che un Signore, e storicamente ineccepibile!
Su Cuba e Guevara potevi anche citare i massacri da lui pepetrati e il Regime Totalitario al quale i cubani sono sottomessi da decenni.
Ma credo che il tuo sintetico e garbato commento sia più che ben esplicativo di quella che è stata ed è la situazione, complimenti!


noto che oltre a introdurre figure concettuali, quali comunisti, benpensanti ecc ecc adesso vai anche di attribuzione di cazzeggio...

per tanto e come si dice dalle mie parti , 'non sei cosa' ed eviterò di rispondere alla tua prossima, ovvia e molto probabilmente offensiva risposta ma soprattutto non sottoporrò alla tua maestria di storico, e forse anche storiografo, qualche link circa le vittime del nazifascismo anche perchè alimenterei una contrapposizione che per me non c'è e che solo la tua arguzia interpretativa ha fatto emergere dopo il mio primo post (Il fratello gemello, Jaroslaw Kaczynski, ex presidente.....vietari i simboli dei regimi passati.....forse per giustificarne uno nuovo? ).


Per il resto da imparare avrò molto dalla vita, dai libri e forse anche dai forum ma di sicuro attingerò a fonti più autorevoli di te e dei tuoi copia e incolla.:biggrin3:
per il discorso del cazzeggio credotu non abbia capito bene, anche perchè il cazzeggio lo faccio io, te, e tutti, almeno qualche volta, quindi non è assolutamente riferito alla tua persona in specifico.
Per il resto la mia era una risposta, come vi è scritto, nella quale ti esternavo il fatto di aver capito che non hai letto il mio post, ma probabilmente mi sarò sbagliato, ci mancherebbe. Ho anche premesso però che io rispetto la tua opinione e quella di chiunque.

Un cordiale saluto a te!

giupeppex
22/01/2010, 11:39
si ok Bradipo, ma se la mia opinione la travisi, che tu la rispetti o no, io devo puntualizzare.

ciao e cordiali saluti a te.

unreal
22/01/2010, 23:28
OK, volemose bene raga... siamo qui perchè abbiamo tutti la stessa cosa tra le gambe no?
Ehm... mi riferisco alla moto logicamente...
:homer:

Norik
23/01/2010, 07:49
il divieto di portare o ostentare simboli legati , o che innegiannano , a regimi totalitari e una cosa giusta anzi doverosa
come ha detto qualcuno la bandiera rossa o nera ha valore diverso in vari paesi , ma in questo periodo in cui, bene o male, tutti noi europei conosciamo il significato di questi simboli, anche se solo per conoscenza e non , per fortuna , per aver vissuto tutto questo male , sarebbe giusto che li rifiutassimo e li vietassimo
opinione mia , ma in una realta europea , dove le culture convivono ci dovrebbe essere armonia di pensiero, secondo me, almeno su questi concetti
:wink_::wink_::wink_:

bradipoferito
23/01/2010, 13:13
si ok Bradipo, ma se la mia opinione la travisi, che tu la rispetti o no, io devo puntualizzare.

ciao e cordiali saluti a te.

non è mia intenzione travisare le opinioni di nessuno, quindi se tu ravvisi ciò significa che evidentemente io non ho capito bene il tuo post, e ho risposto non avendo capito bene cosa hai scritto, mi dispiace!
:wink_::wink_::wink_::wink_:


OK, volemose bene raga... siamo qui perchè abbiamo tutti la stessa cosa tra le gambe no?
Ehm... mi riferisco alla moto logicamente...
:homer:
hahahaaa!!! ghghghggh!! yayayayaa!!




L'autore è stato bannato, possiamo chiudere.

Notturno.
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