fearless
19/01/2010, 17:30
http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_19/inghilterra-operai-italiani-meno-soldi-sindacati_0095dc54-04f9-11df-aece-00144f02aabe.shtml
MILANO - Gennaio 2009: al grido di "british jobs for british workers" scesero in piazza gli operai inglesi contro 300 colleghi italiani assunti dalla Irem, che aveva vinto una gara d'appalto in una raffineria della Total nel Lincolnshire. L'accusa: ci rubate il lavoro. Un anno dopo, Midlands orientali: l'azienda italiana Cmn, vincitrice di un subappalto nella centrale elettrica di Staythorpe, viene accusata di pagare la forza lavoro (per la maggior parte italiana) oltre mille sterline in meno rispetto all'accordo siglato tra il maggior sindacato britannico, Unite, e l'Alstom, l'azienda a cui č stato assegnato l'incarico di costruire la nuova centrale. Una questione che rischia di riaprire il capitolo "lavori inglesi per lavoratori inglesi".
REVISIONE DELLE PAGHE - A far suonare il campanello d'allarme č stata la sentenza sulla revisione delle paghe chiesta dai sindacati: ha rivelato che ogni mese, tra aprile e dicembre 2009, una media di 17 operai č stata pagata 1.300 euro in meno rispetto ai loro colleghi dipendenti di ditte inglesi. Unite č sul piede di guerra e chiede che il contratto della Cmn sia rescisso. «Il fatto che questi lavoratori vengano sottopagati č un oltraggio - ha tuonato il segretario generale Les Bayliss al Guardian -. Queste rivelazioni sono la prova che i lavoratori del settore avevano remore genuine. Alcuni operai impiegati a Staythorpe hanno perso migliaia di sterline che sono loro dovute. Unite non permetterą che i datori di lavoro la facciano franca, non rispettando gli accordi sottoscritti al di lą della nazionalitą dei lavoratori». Nella centrale arrivano ad essere impiegati oltre 2mila lavoratori, molti sono stranieri ingaggiati dalle aziende che si sono aggiudicate i subappalti.
Redazione online (corriere della sera)
19 gennaio 2010
MILANO - Gennaio 2009: al grido di "british jobs for british workers" scesero in piazza gli operai inglesi contro 300 colleghi italiani assunti dalla Irem, che aveva vinto una gara d'appalto in una raffineria della Total nel Lincolnshire. L'accusa: ci rubate il lavoro. Un anno dopo, Midlands orientali: l'azienda italiana Cmn, vincitrice di un subappalto nella centrale elettrica di Staythorpe, viene accusata di pagare la forza lavoro (per la maggior parte italiana) oltre mille sterline in meno rispetto all'accordo siglato tra il maggior sindacato britannico, Unite, e l'Alstom, l'azienda a cui č stato assegnato l'incarico di costruire la nuova centrale. Una questione che rischia di riaprire il capitolo "lavori inglesi per lavoratori inglesi".
REVISIONE DELLE PAGHE - A far suonare il campanello d'allarme č stata la sentenza sulla revisione delle paghe chiesta dai sindacati: ha rivelato che ogni mese, tra aprile e dicembre 2009, una media di 17 operai č stata pagata 1.300 euro in meno rispetto ai loro colleghi dipendenti di ditte inglesi. Unite č sul piede di guerra e chiede che il contratto della Cmn sia rescisso. «Il fatto che questi lavoratori vengano sottopagati č un oltraggio - ha tuonato il segretario generale Les Bayliss al Guardian -. Queste rivelazioni sono la prova che i lavoratori del settore avevano remore genuine. Alcuni operai impiegati a Staythorpe hanno perso migliaia di sterline che sono loro dovute. Unite non permetterą che i datori di lavoro la facciano franca, non rispettando gli accordi sottoscritti al di lą della nazionalitą dei lavoratori». Nella centrale arrivano ad essere impiegati oltre 2mila lavoratori, molti sono stranieri ingaggiati dalle aziende che si sono aggiudicate i subappalti.
Redazione online (corriere della sera)
19 gennaio 2010