Folle
03/02/2010, 13:22
questa è l'intervista pubblicata questa mattina su gpone.it firmata Luca Bologna:
Ma non avevi detto che il 2009 sarebbe stato il tuo ultimo anno?
"No ho detto che avrei pensato a cosa fare nel futuro. A me piace andare in moto e mi piace correre. Pensa che potrei smettere quando lo farà Rossi. Io sono una persona competitiva, lo sono in tutto quello che faccio, le gare fanno parte della mia vita, quindi finchè potrò cercherò di essere in pista".
In 21 anni di carriera cosa è cambiato nell'ambiente delle corse?
"Prima eravamo tutti più rilassati. Facevamo le prove, poi giocavamo a calcio nel paddock. Legavamo di più tra piloti. Andavamo in moto e poi in hotel, perchè i motorhome non c'erano, o meglio, ce li avevano solo gli americani. Oggi siamo molto più impegnati. Ci sono gli incontri con la stampa prima del week end di gara, le interviste, stiamo molto tempo nel box a fare riunioni. Prima, quando non c'era nemmeno la telemetria, si dicevano le proprie sensazioni al capo tecnico che toccava qualcosa e poi ti rimandava dentro a dare del gas senza complimenti. Oggi, non dico che le cose sono più facili e che queste moto siano semplici, ma abbiamo molti più aiuti per andare forte".
e questo è l'articolo comparso alle 14.32 su sportmediaset.it non firmato:
Loris Capirossi non pensa minimamente ad andare in pensione. 'Potrei smettere quando lo farà Valentino Rossi. Io sono una persona competitiva, lo sono in tutto quello che faccio, le gare fanno parte della mia vita, quindi finchè potrò cercherò di essere in pista', sottolinea il centauro della Suzuki, quasi trentasette anni di cui ventuno nel circus, che non vede l'ora di iniziare il Mondiale 2010 delle MotoGp.
'In tutto questo tempo molte cose sono cambiate, per esempio era più facile legare tra piloti, visto che non c'erano i motorhome, e forse eravamo meno stressati. Adesso ci sono maggiori impegni, si va dagli incontri con gli sponsor per arrivare alle riunioni nei box, senza dimenticare le continue interviste alle quali ci sottoponiamo. Qualche anno fa non c'era nemmeno la telemetria: quando si rientrava dalla pista si riferivano le proprie sensazioni al capo tecnico che cercava di sistemare i problemi. Oggi abbiamo molti più aiuti per cercare di andare forte'. Capirossi ha terminato la stagione 2009 in nona posizione con 110 punti, piazzandosi in quattro Gran premi (Italia, Catalogna, Repubblica Ceca e San Marino) al quinto posto.
Ma non avevi detto che il 2009 sarebbe stato il tuo ultimo anno?
"No ho detto che avrei pensato a cosa fare nel futuro. A me piace andare in moto e mi piace correre. Pensa che potrei smettere quando lo farà Rossi. Io sono una persona competitiva, lo sono in tutto quello che faccio, le gare fanno parte della mia vita, quindi finchè potrò cercherò di essere in pista".
In 21 anni di carriera cosa è cambiato nell'ambiente delle corse?
"Prima eravamo tutti più rilassati. Facevamo le prove, poi giocavamo a calcio nel paddock. Legavamo di più tra piloti. Andavamo in moto e poi in hotel, perchè i motorhome non c'erano, o meglio, ce li avevano solo gli americani. Oggi siamo molto più impegnati. Ci sono gli incontri con la stampa prima del week end di gara, le interviste, stiamo molto tempo nel box a fare riunioni. Prima, quando non c'era nemmeno la telemetria, si dicevano le proprie sensazioni al capo tecnico che toccava qualcosa e poi ti rimandava dentro a dare del gas senza complimenti. Oggi, non dico che le cose sono più facili e che queste moto siano semplici, ma abbiamo molti più aiuti per andare forte".
e questo è l'articolo comparso alle 14.32 su sportmediaset.it non firmato:
Loris Capirossi non pensa minimamente ad andare in pensione. 'Potrei smettere quando lo farà Valentino Rossi. Io sono una persona competitiva, lo sono in tutto quello che faccio, le gare fanno parte della mia vita, quindi finchè potrò cercherò di essere in pista', sottolinea il centauro della Suzuki, quasi trentasette anni di cui ventuno nel circus, che non vede l'ora di iniziare il Mondiale 2010 delle MotoGp.
'In tutto questo tempo molte cose sono cambiate, per esempio era più facile legare tra piloti, visto che non c'erano i motorhome, e forse eravamo meno stressati. Adesso ci sono maggiori impegni, si va dagli incontri con gli sponsor per arrivare alle riunioni nei box, senza dimenticare le continue interviste alle quali ci sottoponiamo. Qualche anno fa non c'era nemmeno la telemetria: quando si rientrava dalla pista si riferivano le proprie sensazioni al capo tecnico che cercava di sistemare i problemi. Oggi abbiamo molti più aiuti per cercare di andare forte'. Capirossi ha terminato la stagione 2009 in nona posizione con 110 punti, piazzandosi in quattro Gran premi (Italia, Catalogna, Repubblica Ceca e San Marino) al quinto posto.