Medoro
03/02/2010, 16:45
Com'era logico aspettarsi serrate le file tappatevi il naso e votate SI
qualcuno mi salvi il culo cribbio e cosi i servi si mettono a lavoro e votano l'ennesima porcata ad personam x il bene del PAESE:ph34r:
L'udc che dopo i fatti in puglia pare si voglia riaccasare non fa nulla,finta opposizione,se poi veramente qualcuno fa opposizione e si va avanti:sick::sick::sick::sick:
Via libera della Camera al disegno di legge sul legittimo impedimento. I voti a favore sono stati 316, quelli contrari 239, le astensioni 40. I deputati presenti erano 595, quelli votanti 555. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Hanno votato sì Pdl e Lega, i no sono giunti dal Pd, dall'Idv e dall'Api, mentre le astensioni sono venute dall'Udc.
Nel corso delle dichiarazioni di voto, Michele Vietti, proprio a nome dell'Udc, ha dichiarato che la normativa "non ci entusiasma, in un Paese normale non se ne discuterebbe. Ma questo, ahimè, non è un Paese normale". Durissimo invece l'intervento di Antonio Di Pietro. "Solo in un Paese barbaro e dittatoriale si può immaginare che un presidente del Consiglio si faccia fare una legge apposita per non farsi processare", ha detto il leader dell'IdV. Il premier, ha insistito, si è fatto fare "decine e decine di leggi alla bisogna, aggirando la Costituzione e la buona fede degli elettori".
Anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha usato parole forti: "Berlusconi non vuol farsi giudicare e blocca l'Italia", ha detto. Se "aveste la forza di rinunciare, se (Berlusconi, ndr) fosse uno statista, vi sarebbe una svolta". Ma "noi non udremo quelle parole da statista. Non udremo uno statista dire: 'Affronto a viso aperto i miei problemi e intanto voi risolvete le cose che vanno risolte'". Un intervento, il suo, applaudito con entusiasmo dai banchi del suo partito e dell'Idv.
Diversi ovviamente i toni della maggioranza. Il capogruppo leghista Roberto Cota ha dichiarato che "questa legge in un Paese normale sarebbe stata votata in cinque minuti, serve a garantire che il governo possa occuparsi, nello svolgimento del suo mandato, dei problemi del Paese. Serve a garantire il principio sacrosanto della sovranità popolare". Per il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, "questa legge va considerata nel contesto di una questione che in Italia dura da anni, e riguarda l'uso politico della giustizia". A suo giudizio, c'è un "attacco giudiziario permanente" nei confronti del premier. Se si vuole interrompere la spirale dell'imbarbarimento della vita politica, di cui l'uso politico della giustizia è una della cause principali, questa legge è un primo passo".
qualcuno mi salvi il culo cribbio e cosi i servi si mettono a lavoro e votano l'ennesima porcata ad personam x il bene del PAESE:ph34r:
L'udc che dopo i fatti in puglia pare si voglia riaccasare non fa nulla,finta opposizione,se poi veramente qualcuno fa opposizione e si va avanti:sick::sick::sick::sick:
Via libera della Camera al disegno di legge sul legittimo impedimento. I voti a favore sono stati 316, quelli contrari 239, le astensioni 40. I deputati presenti erano 595, quelli votanti 555. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Hanno votato sì Pdl e Lega, i no sono giunti dal Pd, dall'Idv e dall'Api, mentre le astensioni sono venute dall'Udc.
Nel corso delle dichiarazioni di voto, Michele Vietti, proprio a nome dell'Udc, ha dichiarato che la normativa "non ci entusiasma, in un Paese normale non se ne discuterebbe. Ma questo, ahimè, non è un Paese normale". Durissimo invece l'intervento di Antonio Di Pietro. "Solo in un Paese barbaro e dittatoriale si può immaginare che un presidente del Consiglio si faccia fare una legge apposita per non farsi processare", ha detto il leader dell'IdV. Il premier, ha insistito, si è fatto fare "decine e decine di leggi alla bisogna, aggirando la Costituzione e la buona fede degli elettori".
Anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha usato parole forti: "Berlusconi non vuol farsi giudicare e blocca l'Italia", ha detto. Se "aveste la forza di rinunciare, se (Berlusconi, ndr) fosse uno statista, vi sarebbe una svolta". Ma "noi non udremo quelle parole da statista. Non udremo uno statista dire: 'Affronto a viso aperto i miei problemi e intanto voi risolvete le cose che vanno risolte'". Un intervento, il suo, applaudito con entusiasmo dai banchi del suo partito e dell'Idv.
Diversi ovviamente i toni della maggioranza. Il capogruppo leghista Roberto Cota ha dichiarato che "questa legge in un Paese normale sarebbe stata votata in cinque minuti, serve a garantire che il governo possa occuparsi, nello svolgimento del suo mandato, dei problemi del Paese. Serve a garantire il principio sacrosanto della sovranità popolare". Per il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, "questa legge va considerata nel contesto di una questione che in Italia dura da anni, e riguarda l'uso politico della giustizia". A suo giudizio, c'è un "attacco giudiziario permanente" nei confronti del premier. Se si vuole interrompere la spirale dell'imbarbarimento della vita politica, di cui l'uso politico della giustizia è una della cause principali, questa legge è un primo passo".