onzio
06/02/2010, 21:57
Come ogni buon motociclista che ha la dipendenza dall’uso della moto, la prospettiva di oltrepassare l’ inverno (fra l’altro inclemente come questo), e’ quanto di piu’ drammatico si possa presentare a fine autunno.. Qualcuno si cimenta in raduni invernali e altre sfide simili, dove normalmente “e’ piu’ la fatica del gusto..” (come si dice dalle nostre parti).
Si’, l’ho fatto anche io: Elefantentreffen, Motobefana, Rosa d’Inverno..
Bei ricordi.. ma.. quest’anno ho trovato in rete una proposta che sembrava cucita su misura per le mie esigenze: un Capodanno in Tunisia con partenza il giorno di S.Stefano e rientro il 3 gennaio, organizzato dal noto tour operator Raidinside (di cui avevo gia’ sperimentato la serieta’ nel 2008 in un viaggio in Islanda). Quei giorni avevo le ferie…, e l’idea di “spezzare” l’inverno con un viaggetto poco impegnativo si e’ concretizzata in un batter d’occhio.
Ero anche incuriosito dal tornarci dopo tanti anni; ci ero stato nel lontano ’86 in sella ad un indimenticabile Tenere’ 600 blu-giallo (ah, l’avessi tenuto..) e nell’ 88, attraversata pero’ velocemente per entrare in Algeria, destinazione Tamanrasset, in sella ad un XT 500 (quella con i due ammortizzatori posteriori..).
1° giorno (26/12): ritrovo e partenza da Genova.
Ritrovo presso il porto di Genova. Imbarco. Partenza. Sistemazione in cabine doppie/triple.
2° giorno (27/12): Tunisi
Visita al villaggio di Sidi Bou Said. Trasferimento in hotel (ottimo).
3° giorno (28/12): Tunisi – Matmata
partenza direzione Matmata, visita al "Colosseo " di El Jem. Sistemazione in hotel (caratteristico, con anche camere troglodite, cioe’ scavate nella roccia).
4° giorno (29/12): Matmata – Chinini – Matmata
Visita ad alcuni siti fantastici come Chinini, Tataouine con le fortificazioni centenarie ( Ksar), le montagne del Dahar, per poi tornare a Matmata.
5° giorno (30/12) : Matmata - Ksar Ghilane – Douz
Mattinata dedicata alla visita di Matmata, città caratteristica per le sue abitazioni troglodite, costruzioni che si trovano sotto terra, all’interno di enormi buchi e che in passato davano la possibilità alle popolazioni di rifugiarsi (e dove ci hanno girato alcune scene di "Guerre Stellari"). Poi partenza alla scoperta dell’oasi di Ksar Ghilane, luogo di partenza per le carovane verso il cuore del deserto, lungo una strada sperduta che costeggia un oleodotto; caratteristico il laghetto di acqua termale per fare un bagno rilassante. Arrivo a Douz ove sta (purtroppo) terminando il Festival del Sahara: una suggestiva manifestazione folcloristica popolare di costumi tradizionali, animali, musiche, balli, corse e quant’altro che raduna le tribù nomadi della Tunisia, Algeria, Libia ed Egitto. Riusciamo a fare qualche buona foto. E riusciamo anche a salire sulla Grande Duna per goderci lo spettacolo del tramonto.
6° giorno (31/12): Douz – Tozeur
Percorriamo la strada che attraversa lo Chott El-Jerid, il grande lago salato ora prosciugato; lo spettacolo e’ bello, la luce forte. Ci fermiamo nei pressi di un “bar” per scendere sulla crosta di sale e fare qualche foto originale.. Si prosegue per le Oasi di montagna, Chebika, Tamerza, e Mides, tra le più belle oasi di montagna che si possono ammirare in tutta la Tunisia, arroccate su delle montagne di origine granitica ai bordi di canyon millenari. Cascate e vegetazione che non si immaginerebbero mai in simili situazioni; è uno spettacolo bellissimo, passeggiare tra le rocce e veder spuntare piante e sentir sgorgare acqua dal nulla. In serata arrivo a Tozeur, dove ci aspetta il cenone di capodanno, con buon cibo, vino francese di tutto rispetto, e spettacolo di danza del ventre...
7° giorno (1/1): Tozeur – Kairouan
Ci dirigiamo verso Kairouan, antica città dell’islam; lungo il tragitto interessante visita al sito archeologico di Sbeitla, la sera arrivo in hotel (molto bello..), visita al souk, cena e shopping di tappeti pregiati in negozio certificato.
8° giorno (2/1): Kairouan – Tunisi imbarco per Genova
La mattina visita della Grande Moschea. Una delle piu’ grandi ed affascinanti del mondo mussulmano. Non possiamo chiaramente entrare ma riusciamo a scattare foto dell’interno da uno dei portoni di ingresso. Ci dirigiamo verso Tunisi per l’imbarco, ma la notizia del ritardo della partenza della nave ci consente una deviazione per visitare Hammamet e il relativo, colorato e folcloristico souk. Pranzo in riva al mare.. Partenza della nave alle 19,30 dal porto di Tunisi.
9° giorno (3/1): arrivo al porto di Genova, sbarco e saluti.. sono le 19,30 … e il meteo non promette niente di buono gia’ dalla notte.. e neve garantita per la mattina seguente. Quindi niente pernottamento a Genova, come avevo preventivato, e giu’ di manetta per rincasare quanto prima. Un po’ di neve a Modena, ma fortunatamente tutto ok, a parte un “leggero assideramento”… rimediato con un meritato bagno caldo.
Un’esperienza, in conclusione, decisamente positiva: percorsi alla portata di chiunque (con un minimo di attenzione..), paesaggi belli (specialmente al sud), gente cordiale, cibo piu’ che accettabile anche nei pranzi “on the road”, spese vive quasi trascurabili (benza equivalente a 0,70 euro/lt); mi aspettavo qualcosa di meglio dalla temperatura.. : la mattina si viaggiava a 8-10° (partenza alle 8,00 – 8,30) ma il pomeriggio, al sud, anche oltre i 20° pero’.. Vento onnipresente, molta sabbia e polvere finissima sollevata (ritrovata poi ovunque, dentro l’abbigliamento, il bauletto, il telefono, dentro il pinlock della visiera(!), nel cannotto di sterzo (che ora gratta un po') e in ogni anfratto della moto.. un velo ha oltrepassato anche il BMC..).
La moto non ha avuto il benche’ minimo problema..
E via con una prima serie di foto:
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Dimenticavo la mappa del percorso:
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Uno scatto "amarcord.." del viaggio nell' '86...
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Si’, l’ho fatto anche io: Elefantentreffen, Motobefana, Rosa d’Inverno..
Bei ricordi.. ma.. quest’anno ho trovato in rete una proposta che sembrava cucita su misura per le mie esigenze: un Capodanno in Tunisia con partenza il giorno di S.Stefano e rientro il 3 gennaio, organizzato dal noto tour operator Raidinside (di cui avevo gia’ sperimentato la serieta’ nel 2008 in un viaggio in Islanda). Quei giorni avevo le ferie…, e l’idea di “spezzare” l’inverno con un viaggetto poco impegnativo si e’ concretizzata in un batter d’occhio.
Ero anche incuriosito dal tornarci dopo tanti anni; ci ero stato nel lontano ’86 in sella ad un indimenticabile Tenere’ 600 blu-giallo (ah, l’avessi tenuto..) e nell’ 88, attraversata pero’ velocemente per entrare in Algeria, destinazione Tamanrasset, in sella ad un XT 500 (quella con i due ammortizzatori posteriori..).
1° giorno (26/12): ritrovo e partenza da Genova.
Ritrovo presso il porto di Genova. Imbarco. Partenza. Sistemazione in cabine doppie/triple.
2° giorno (27/12): Tunisi
Visita al villaggio di Sidi Bou Said. Trasferimento in hotel (ottimo).
3° giorno (28/12): Tunisi – Matmata
partenza direzione Matmata, visita al "Colosseo " di El Jem. Sistemazione in hotel (caratteristico, con anche camere troglodite, cioe’ scavate nella roccia).
4° giorno (29/12): Matmata – Chinini – Matmata
Visita ad alcuni siti fantastici come Chinini, Tataouine con le fortificazioni centenarie ( Ksar), le montagne del Dahar, per poi tornare a Matmata.
5° giorno (30/12) : Matmata - Ksar Ghilane – Douz
Mattinata dedicata alla visita di Matmata, città caratteristica per le sue abitazioni troglodite, costruzioni che si trovano sotto terra, all’interno di enormi buchi e che in passato davano la possibilità alle popolazioni di rifugiarsi (e dove ci hanno girato alcune scene di "Guerre Stellari"). Poi partenza alla scoperta dell’oasi di Ksar Ghilane, luogo di partenza per le carovane verso il cuore del deserto, lungo una strada sperduta che costeggia un oleodotto; caratteristico il laghetto di acqua termale per fare un bagno rilassante. Arrivo a Douz ove sta (purtroppo) terminando il Festival del Sahara: una suggestiva manifestazione folcloristica popolare di costumi tradizionali, animali, musiche, balli, corse e quant’altro che raduna le tribù nomadi della Tunisia, Algeria, Libia ed Egitto. Riusciamo a fare qualche buona foto. E riusciamo anche a salire sulla Grande Duna per goderci lo spettacolo del tramonto.
6° giorno (31/12): Douz – Tozeur
Percorriamo la strada che attraversa lo Chott El-Jerid, il grande lago salato ora prosciugato; lo spettacolo e’ bello, la luce forte. Ci fermiamo nei pressi di un “bar” per scendere sulla crosta di sale e fare qualche foto originale.. Si prosegue per le Oasi di montagna, Chebika, Tamerza, e Mides, tra le più belle oasi di montagna che si possono ammirare in tutta la Tunisia, arroccate su delle montagne di origine granitica ai bordi di canyon millenari. Cascate e vegetazione che non si immaginerebbero mai in simili situazioni; è uno spettacolo bellissimo, passeggiare tra le rocce e veder spuntare piante e sentir sgorgare acqua dal nulla. In serata arrivo a Tozeur, dove ci aspetta il cenone di capodanno, con buon cibo, vino francese di tutto rispetto, e spettacolo di danza del ventre...
7° giorno (1/1): Tozeur – Kairouan
Ci dirigiamo verso Kairouan, antica città dell’islam; lungo il tragitto interessante visita al sito archeologico di Sbeitla, la sera arrivo in hotel (molto bello..), visita al souk, cena e shopping di tappeti pregiati in negozio certificato.
8° giorno (2/1): Kairouan – Tunisi imbarco per Genova
La mattina visita della Grande Moschea. Una delle piu’ grandi ed affascinanti del mondo mussulmano. Non possiamo chiaramente entrare ma riusciamo a scattare foto dell’interno da uno dei portoni di ingresso. Ci dirigiamo verso Tunisi per l’imbarco, ma la notizia del ritardo della partenza della nave ci consente una deviazione per visitare Hammamet e il relativo, colorato e folcloristico souk. Pranzo in riva al mare.. Partenza della nave alle 19,30 dal porto di Tunisi.
9° giorno (3/1): arrivo al porto di Genova, sbarco e saluti.. sono le 19,30 … e il meteo non promette niente di buono gia’ dalla notte.. e neve garantita per la mattina seguente. Quindi niente pernottamento a Genova, come avevo preventivato, e giu’ di manetta per rincasare quanto prima. Un po’ di neve a Modena, ma fortunatamente tutto ok, a parte un “leggero assideramento”… rimediato con un meritato bagno caldo.
Un’esperienza, in conclusione, decisamente positiva: percorsi alla portata di chiunque (con un minimo di attenzione..), paesaggi belli (specialmente al sud), gente cordiale, cibo piu’ che accettabile anche nei pranzi “on the road”, spese vive quasi trascurabili (benza equivalente a 0,70 euro/lt); mi aspettavo qualcosa di meglio dalla temperatura.. : la mattina si viaggiava a 8-10° (partenza alle 8,00 – 8,30) ma il pomeriggio, al sud, anche oltre i 20° pero’.. Vento onnipresente, molta sabbia e polvere finissima sollevata (ritrovata poi ovunque, dentro l’abbigliamento, il bauletto, il telefono, dentro il pinlock della visiera(!), nel cannotto di sterzo (che ora gratta un po') e in ogni anfratto della moto.. un velo ha oltrepassato anche il BMC..).
La moto non ha avuto il benche’ minimo problema..
E via con una prima serie di foto:
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Dimenticavo la mappa del percorso:
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Uno scatto "amarcord.." del viaggio nell' '86...
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