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Visualizza Versione Completa : Eutanasia su bimbi malati: polemica



Segy
02/03/2010, 18:23
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/55.$plit/C_0_articolo_475376_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg

Praticare l'eutanasia sui bambini malati incurabili di cancro? L'ipotesi è emersa in seguito alla pubblicazione, sull'ultima edizione degli Archivi di medicina pediatrica e adolescenziale degli Stati Uniti, di una ricerca. Lo studio, secondo il quale il 13% dei genitori avrebbe detto sì alla dolce morte per i figli morti per tumore, ha comprensibilmente fatto nascere molte polemiche e discussioni sull'argomento.

Eutanasia su bimbi malati: polemica. Usa,uno studio divide medici e genitori - mondo -Tgcom - pagina 1 (http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo475376.shtml)

Io sarei daccordo, perchè dover far conoscere questa crudele sofferenza a piccoli che, dalla vita dovrebbero solo gioire? :cry:

oldbonnie
02/03/2010, 18:52
Sono d'accordo per la cura sintomatica del dolore....

D74
02/03/2010, 19:04
argomento delicato, se non vi sono cure e le sofferenze del bambino sono davvero grandi favorevole.

ELOISE
02/03/2010, 19:04
"Se non c'è alcuna opzione e il paziente soffre" ovvero dopo averle provate tutte io sarei d'accordo alla dolce morte...uso il condizionale perchè in Italia sarà probabilmente impossibile metterlo in pratica:ph34r:

FRANKIE79
02/03/2010, 19:06
argomento troppo delicato e triste da affrontare.....passo

Segy
02/03/2010, 19:07
"Se non c'è alcuna opzione e il paziente soffre" ovvero dopo averle provate tutte io sarei d'accordo alla dolce morte...uso il condizionale perchè in Italia sarà probabilmente impossibile metterlo in pratica:ph34r:

oltre che per la chiesa, forse per gli omici forzati :ph34r:


argomento troppo delicato e triste da affrontare.....passo

puoi dire lo stesso come la pensi, non cambia le cose.

D74
02/03/2010, 19:08
"Se non c'è alcuna opzione e il paziente soffre" ovvero dopo averle provate tutte io sarei d'accordo alla dolce morte...uso il condizionale perchè in Italia sarà probabilmente impossibile metterlo in pratica:ph34r:

secondo me anche in Italia accade.......in silenzio e senza clamori

ELOISE
02/03/2010, 19:10
secondo me anche in Italia accade.......in silenzio e senza clamori

mah!!!guarda che polverone per eluana englaro.....

D74
02/03/2010, 19:12
mah!!!guarda che polverone per eluana englaro.....

solo perchè è stato reso pubblico.......

ELOISE
02/03/2010, 19:13
se vogliamo associargli un film "the million dollar baby"

Torta
02/03/2010, 19:14
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/55.$plit/C_0_articolo_475376_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg

Praticare l'eutanasia sui bambini malati incurabili di cancro? L'ipotesi è emersa in seguito alla pubblicazione, sull'ultima edizione degli Archivi di medicina pediatrica e adolescenziale degli Stati Uniti, di una ricerca. Lo studio, secondo il quale il 13% dei genitori avrebbe detto sì alla dolce morte per i figli morti per tumore, ha comprensibilmente fatto nascere molte polemiche e discussioni sull'argomento.

Eutanasia su bimbi malati: polemica. Usa,uno studio divide medici e genitori - mondo -Tgcom - pagina 1 (http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo475376.shtml)

Io sarei daccordo, perchè dover far conoscere questa crudele sofferenza a piccoli che, dalla vita dovrebbero solo gioire? :cry:

sono d'accordo con te!!!!

ELOISE
02/03/2010, 19:16
solo perchè è stato reso pubblico.......

certo,forse anche troppo pubblico ma avevamo davanti un padre stremato che ha chiesto consiglio invece è stato solo colpevolizzato...non l'ho trovato giusto

roberto70
02/03/2010, 19:16
in questo caso sarei contrario!
Io sono a favore dell'eutanasia ma solo se vi è una chiara volontà del malato! per un bambino sarebbe davvero difficile esprimere questa volontà che invece un adulto può maturare in maniera più consapevole!
comunque argomento tristissimo....:cry:

D74
02/03/2010, 19:20
in questo caso sarei contrario!
Io sono a favore dell'eutanasia ma solo se vi è una chiara volontà del malato! per un bambino sarebbe davvero difficile esprimere questa volontà che invece un adulto può maturare in maniera più consapevole!
comunque argomento tristissimo....:cry:

ripeto nel caso e solo in questo caso non vi siano possibilità di cura, tutti i rimedi non bastano ad alleviare il dolore al bambino che può essere da 0 anni in su

trovo umano e corretto decidere porre fine a tuttociò

MUSSINO74
02/03/2010, 19:20
Sono più che d'accordo, trovo crudele far soffrire persone, adulti o bambini che siano quando si conosce già l'esito della loro sfida con la vita.

Solo che in Italia non se ne potra mai nemmeno parlare.

ELOISE
02/03/2010, 19:20
in questo caso sarei contrario!
Io sono a favore dell'eutanasia ma solo se vi è una chiara volontà del malato! per un bambino sarebbe davvero difficile esprimere questa volontà che invece un adulto può maturare in maniera più consapevole!
comunque argomento tristissimo....:cry:

in questo caso il malato è troppo piccolo e indifeso....gli unici adulti che possono esprimere le sue volontà sono il padre e la madre,lo hanno concepito sanno quello che è più giusto per lui

natan
02/03/2010, 19:45
probabilmente il mio egoismo non mi permetterebbe il coraggio di una decisione simile ....

sono cose strazianti e spero che non si debbano mai trasformare in stupidi moralismi ...

Segy
02/03/2010, 19:45
in questo caso sarei contrario!
Io sono a favore dell'eutanasia ma solo se vi è una chiara volontà del malato! per un bambino sarebbe davvero difficile esprimere questa volontà che invece un adulto può maturare in maniera più consapevole!
comunque argomento tristissimo....:cry:

ipotiziamo che un tuo amico avesse un figlio di piccola età, che dire... 1 anno di età, con una malattia incurabile e molto dolorosa.
se il padre potesse scegliere tra l' eutanasia e l' agonia del bimbo.. tu cosa gli consiglieresti?

roberto70
02/03/2010, 19:47
ipotiziamo che un tuo amico avesse un figlio di piccola età, che dire... 1 anno di età, con una malattia incurabile e molto dolorosa.
se il padre potesse scegliere tra l' eutanasia e l' agonia del bimbo.. tu cosa gli consiglieresti?

niente.....gli direi fai la cosa che ti senti di fare e qualunque sia sono certo che sarà la scelta migliore per tuo figlio.....

Segy
02/03/2010, 19:49
niente.....gli direi fai la cosa che ti senti di fare e qualunque sia sono certo che sarà la scelta migliore per tuo figlio.....

non credo che avrebbe bisogno di una risposta diplomatica.

bella
02/03/2010, 19:51
mi si stringe il cuore al solo pensiero.....

roberto70
02/03/2010, 19:52
non credo che avrebbe bisogno di una risposta diplomatica.

non è una risposta diplomatica Segy! Non credo che nella vita siamo ing rado di dare consigli su tutto e su queste cose in particolare ancora meno.....più che indirizzare una decisione a volte serve di più sollecitare a prendere una decisione....senza condizionarla...:wink_:

oldbonnie
02/03/2010, 19:53
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.

Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,
e non vi appartengono benché viviate insieme.

Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.

Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,
poiché abitano case future, che neppure in sogno potrete visitare.

Cercherete d’imitarli, ma non potrete farli simili a voi,
poiché la vita procede e non s’attarda su ieri.

Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccate lontano.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza vi tende,
affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.

Fate che sia gioioso e lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell'Arciere:
Poichè come ama la freccia che scaglia, così Egli ama anche l'arco che è saldo.

Segy
02/03/2010, 19:54
non è una risposta diplomatica Segy! Non credo che nella vita siamo ing rado di dare consigli su tutto e su queste cose in particolare ancora meno.....più che indirizzare una decisione a volte serve di più sollecitare a prendere una decisione....senza condizionarla...:wink_:

ma sei un pistolino.. non l' hai mica indirizzato dicendo "qualsiasi cosa fai.. sarà la scelta giusta".
dai sbilanciati, sù! :dry:

roberto70
02/03/2010, 19:56
ma sei un pistolino.. non l' hai mica indirizzato dicendo "qualsiasi cosa fai.. sarà la scelta giusta".
dai sbilanciati, sù! :dry:

appunto! io non voglio mica influenzare una decisione simile!!!nè vorrei che altri mi dicessero cosa fare! in questic asi bisogna decidere in piena autonomia, come per ogni decisione estrema nella vita!

Medoro
02/03/2010, 19:56
"Se non c'è alcuna opzione e il paziente soffre" ovvero dopo averle provate tutte io sarei d'accordo alla dolce morte...uso il condizionale perchè in Italia sarà probabilmente impossibile metterlo in pratica:ph34r:IL TUO PROVARLE TUTTE potrebbe corrispondere ad accanimento terapeutico,le cose sono 2 quando ad un bambino o a chiunque viene diagnosticato un male incurabile o si pone fine alle sue sofferenze nel migliore dei modi o si aspetta il miracolo,per chi crede nei miracoli giusto che rimanga ad aspettare,ma chi non ci crede che sia libero di non aspettare

D74
02/03/2010, 20:01
IL TUO PROVARLE TUTTE potrebbe corrispondere ad accanimento terapeutico,le cose sono 2 quando ad un bambino o a chiunque viene diagnosticato un male incurabile o si pone fine alle sue sofferenze nel migliore dei modi o si aspetta il miracolo,per chi crede nei miracoli giusto che rimanga ad aspettare,ma chi non ci crede che sia libero di non aspettare

no medoro il provarle tutte è normale......

quando ogni tentativo non porta a risultati allora si può decidere di smettere.....in quel caso e solo in questo continuare quando si sa che non vi sono risultati è accanimento terapeutico

Medoro
02/03/2010, 20:09
no medoro il provarle tutte è normale......

quando ogni tentativo non porta a risultati allora si può decidere di smettere.....in quel caso e solo in questo continuare quando si sa che non vi sono risultati è accanimento terapeuticoinfatti ho scritto POTREBBE:tongue:
Cmq credo che anche la linea tra accanimento terapeutico e speranza sia molto sottile,con le sperimentazioni che ci sono oggi,uno potrebbe provare e riprovare x anni senza arrivare a nulla,allora mi chiedo se ne valga la pena,unire sofferenza e speranza x poi rimenere cmq delusi,in quanto avvisati in partenza.
bada bene questo non solo x le persone con malattie in fase terminale o incurabili,ma può anche essere il caso delle coppie sterili che x anni provano e riprovano nella speranza che un giorno accada qualcosa e magari nel frattempo escono anche dai paramentri x ottenere un'adozione,e rimangono con un nulla di fatto.Non converrebbe goderci al meglio quello che abbiamo al posto di inseguire qualcosa che SAPPIAMO non potremmo avere?????

massimio
02/03/2010, 20:23
situazione talmente drammatica e triste da rendermi impossibile una valida analisi,scusate ma al solo pensiero mi viene da piangere:cry:

D74
02/03/2010, 20:24
situazione talmente drammatica e triste da rendermi impossibile una valida analisi,scusate ma al solo pensiero mi viene da piangere:cry:

io le ho vissute da vicino....quando facevo tirocinio in oncologia al Gaslini di Genova....

:cry::cry::cry:

boris69
02/03/2010, 20:26
La sfida E' vita !









.

D74
02/03/2010, 20:29
gli slogan non sempre funzionano......

Segy
02/03/2010, 20:31
per un genitore vedere il figlio morire credo sia contro natura... decidere in prima persona un' azione di quel tipo deve essere davvero struggente

D74
02/03/2010, 20:34
per un genitore vedere il figlio morire credo sia contro natura... decidere in prima persona un' azione di quel tipo deve essere davvero struggente

per arrivare a quella estrema decisione o solo il prenderla in considerazione.......

vuol dire aver sofferto....veder soffrire..... essere disperati, ma soprattutto in modo del tutto senza speranze.

di bambini dai 0 ai 14 anni durante la mia esperienza di tirocinante ne ho visto tanti....troppi..... sono esperienze che ti segnano e che porti dentro per sempre

Segy
02/03/2010, 20:36
per arrivare a quella estrema decisione o solo il prenderla in considerazione.......

vuol dire aver sofferto....veder soffrire..... essere disperati, ma soprattutto in modo del tutto senza speranze.

di bambini dai 0 ai 14 anni durante la mia esperienza di tirocinante ne ho visto tanti....troppi..... sono esperienze che ti segnano e che porti dentro per sempre

hai trovato qualche genitore che, avrebbe voluto.. ma veramente voluto prendere una tale decisione?

the kapos
02/03/2010, 20:44
Nessuno può sapere quando finisce la vita né tanto meno quando inizia l'accanimento terapeutico. Scrivere qua cosa si farebbe senza avere un tal dolore è molto riduttivo rispetto al decidere cosa fare passandoci in prima persona...

oldbonnie
02/03/2010, 20:46
Penso che per un genitore, in tale estrema circostanza, la speranza sia sempre l'ultima a morire....

D74
02/03/2010, 20:48
con i genitori parlavo molto poco, ma molti erano già alle 3-4 recidiva e si parla di bambini con 12-14 anni, io passavo di più il tempo con i bambini e sentire da loro parole del genere:

"tanto non c'è nulla da fare....aspettiamo e basta...." 12 anni....

"ho paura di essere dimenticato" 7 anni

"io non diventerò mai grande" 5 anni

sono alcuni momenti che ti cambiano davvero la vita..... la loro consapevolezza, la loro capacità di parlare senza tabù......a volte è davvero spiazzante.

spesso non c'è grande sofferenza e si spengono lentamente, in altri casi invece la situazione è ben diversa.

357magnum
02/03/2010, 20:59
E il passo successivo quale sarà?
Facciamo fuori i down?
Eppoi quelli che non sono biondi e con gli occhi azzurri?
No signori , non mi piace proprio questa cosa.
Sì invece alle terapie del dolore.

D74
02/03/2010, 21:04
E il passo successivo quale sarà?
Facciamo fuori i down?
Eppoi quelli che non sono biondi e con gli occhi azzurri?
No signori , non mi piace proprio questa cosa.
Sì invece alle terapie del dolore.

del tutto fuori luogo.......

MUSSINO74
02/03/2010, 21:08
no medoro il provarle tutte è normale......

quando ogni tentativo non porta a risultati allora si può decidere di smettere.....in quel caso e solo in questo continuare quando si sa che non vi sono risultati è accanimento terapeutico

Provarle tutte a volte significa passare da pazienti a cavie, i decorsi di certe malattie si conoscono già in anticipo :mad:
Quindi inutile voler far credere che ci sono speranze quando l'unico scopo e quello di sperimentare. Poi posso anche sbagliare, ma purtroppo l'ho provato di persona cosa significa provarle tutte !

357magnum
02/03/2010, 21:09
del tutto fuori luogo.......
Non vedo perchè.
Dal momento che ammetti che si possa sopprimere qualcuno perchè affetto da una malattia le conseguenze possono essere molte.
Si inizia sempre con principi che sembrano condivisibili...poi il tempo (e gli uomini) s'incarica di trasformarli in qualcos'altro.

Segy
02/03/2010, 21:11
Non vedo perchè.
Dal momento che ammetti che si possa sopprimere qualcuno perchè affetto da una malattia le conseguenze possono essere molte.
Si inizia sempre con principi che sembrano condivisibili...poi il tempo (e gli uomini) s'incarica di trasformarli in qualcos'altro.

sarai un pò esageratino?

357magnum
02/03/2010, 21:15
sarai un pò esageratino?

Direi di no. E in ogni caso il principio di prudenza in queste cose informa il mio pensiero.

Segy
02/03/2010, 21:18
Direi di no. E in ogni caso il principio di prudenza in queste cose informa il mio pensiero.

la prudenza, per definizione è quando un soggetto ha più alternative. l' oggetto del post esprime una strada senza alternative al malato terminale.
pertanto non capisco il nesso tra ciò che esprimi e lo svlilupparsi dell' argomento.
se non sbaglio esiste un paese o due in europa dove è legalizzata lì eutanasia.. e non mi pare che si applicano omicidi di massa nei loro ospedali. almeno questo i giornali non ne riferiscono

357magnum
02/03/2010, 21:30
la prudenza, per definizione è quando un soggetto ha più alternative. l' oggetto del post esprime una strada senza alternative al malato terminale.
pertanto non capisco il nesso tra ciò che esprimi e lo svlilupparsi dell' argomento.
se non sbaglio esiste un paese o due in europa dove è legalizzata lì eutanasia.. e non mi pare che si applicano omicidi di massa nei loro ospedali. almeno questo i giornali non ne riferiscono

Sono contrario all'eutanasia che sia verso bambini o verso adulti.
Sui bambini mi fa ancora più impressione, perchè un adulto almeno potrebbe chiederla lui avendo esperienza e cognizione di cosa è la vita.
Sono contrario all'eutanasia perchè apre al concetto che sia lecito togliere la vita umana (guarda un pò sono contrario anche alla pena di morte).
Il fatto che in alcuni paesi la si pratichi non può far altro che dispiacermi, mi conforta che non si applichino omicidi di massa (ma io parlavo di omicidi ben mirati..non di stermini di massa ..almeno all'inizio)
Il principio però è il medesimo. Se inizi a mettere in dubbio la sacralità della vita, se inizi ad accettare che per una malattia si può togliere la vita...basta poi cambiare il concetto di malattia, quello di sopportabilità della condizione oltre la quale scatta la soppressione della vita e il gioco è fatto.
Ed è molto ma molto più facile cambiare questi parametri che non variare il concetto che la vita non si tocca.
ecco perchè ho parlato di passo successivo. Non è detto che ci sia e neppure che sia immediato, ma potenzialmente è verso quella direzione.
e la prudenza (la scelta ce l'ho: uccidere o no) mi porta a non voler andare in quella direzione.

natan
02/03/2010, 21:56
Sono contrario all'eutanasia che sia verso bambini o verso adulti.
Sui bambini mi fa ancora più impressione, perchè un adulto almeno potrebbe chiederla lui avendo esperienza e cognizione di cosa è la vita.
Sono contrario all'eutanasia perchè apre al concetto che sia lecito togliere la vita umana (guarda un pò sono contrario anche alla pena di morte).
Il fatto che in alcuni paesi la si pratichi non può far altro che dispiacermi, mi conforta che non si applichino omicidi di massa (ma io parlavo di omicidi ben mirati..non di stermini di massa ..almeno all'inizio)
Il principio però è il medesimo. Se inizi a mettere in dubbio la sacralità della vita, se inizi ad accettare che per una malattia si può togliere la vita...basta poi cambiare il concetto di malattia, quello di sopportabilità della condizione oltre la quale scatta la soppressione della vita e il gioco è fatto.
Ed è molto ma molto più facile cambiare questi parametri che non variare il concetto che la vita non si tocca.
ecco perchè ho parlato di passo successivo. Non è detto che ci sia e neppure che sia immediato, ma potenzialmente è verso quella direzione.
e la prudenza (la scelta ce l'ho: uccidere o no) mi porta a non voler andare in quella direzione.

fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda é la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte :sick:) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...

D74
03/03/2010, 05:22
fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale per me? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto di crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte :sick:) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...

Q8

quando i pregiudizi e le costrizioni sono palesi tutto si riduce ad una chiusura totale.....

Saracena
03/03/2010, 08:44
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/55.$plit/C_0_articolo_475376_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg

Praticare l'eutanasia sui bambini malati incurabili di cancro? L'ipotesi è emersa in seguito alla pubblicazione, sull'ultima edizione degli Archivi di medicina pediatrica e adolescenziale degli Stati Uniti, di una ricerca. Lo studio, secondo il quale il 13% dei genitori avrebbe detto sì alla dolce morte per i figli morti per tumore, ha comprensibilmente fatto nascere molte polemiche e discussioni sull'argomento.

Eutanasia su bimbi malati: polemica. Usa,uno studio divide medici e genitori - mondo -Tgcom - pagina 1 (http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo475376.shtml)

Io sarei daccordo, perchè dover far conoscere questa crudele sofferenza a piccoli che, dalla vita dovrebbero solo gioire? :cry:

Non credo che un genitore sceglierebbe l'eutanasia per porre fine alla vita di un bambino colpito da un tumore , no nn lo credo affatto..nonostante la sofferenza del bambino..nonostante la sofferenza dei genitori è innaturale poter scegliere di porre fine alla sua vita. Quel 13% è stato d'accordo dopo che il loro figlio è morto..dopo aver visto le loro speranze morire..Ma prima , prima che il loro figlio abbandonasse la vita sarebbero stati d'accordo?
Non importa se si è consapevoli che non ci sarà più, ciò che so, è che ogni momento in più trascorso è qualcosa che nessuno mai potrà portargli via.
Oggi la sofferenza dei bambini viene alleviata con potenti farmaci ed essi non soffrono così come può sembrare..ogni momento in più che regalano ai loro genitori è qualcosa di impagabile. Ho visto bambini la cui morte camminava con loro..finchè non se li è portati via ,ma nonostante tutto ..sorridevono.. scherzavano..avevano una voglia infinita di vivere..hanno regalato attimi e momenti magici a tuti coloro che con amore gli sono stati vicino.

Nicco81
03/03/2010, 08:52
argomento moooolto complesso.... da un lato una cosa del genere mi sa tanto di "rupe tarpea".... dall' altro perchè far soffrire chi è condannato al dolore.....

francamente la mia coscienza non sa darmi una risposta convinta... forse è bello pensare che comunque, fin quando un individuo è in grado di assaporare la vita ( anche nel male), è giusto che continui a farlo...

Bikerneofita
03/03/2010, 09:54
posso dire cosa io vorrei per me.....vorrei scegliere come morire e quando morire...davanti ad una malattia terminale delibitante non sceglierei di continuare a respirare...la vita è altro secondo me...partendo da questo punto di vista....forse...ma il forse è obbligatorio perchè solo vivendo certe situazioni puoi veramente sapere come reagisci...però a livello razionale...penso che opterei per l'eutanasia...come gesto d'amore.....spesso è più egoistico tenere con noi per forza le persone ... : (

Segy
03/03/2010, 09:55
Non credo che un genitore sceglierebbe l'eutanasia per porre fine alla vita di un bambino colpito da un tumore , no nn lo credo affatto..nonostante la sofferenza del bambino..nonostante la sofferenza dei genitori è innaturale poter scegliere di porre fine alla sua vita. Quel 13% è stato d'accordo dopo che il loro figlio è morto..dopo aver visto le loro speranze morire..Ma prima , prima che il loro figlio abbandonasse la vita sarebbero stati d'accordo?
Non importa se si è consapevoli che non ci sarà più, ciò che so, è che ogni momento in più trascorso è qualcosa che nessuno mai potrà portargli via.
Oggi la sofferenza dei bambini viene alleviata con potenti farmaci ed essi non soffrono così come può sembrare..ogni momento in più che regalano ai loro genitori è qualcosa di impagabile. Ho visto bambini la cui morte camminava con loro..finchè non se li è portati via ,ma nonostante tutto ..sorridevono.. scherzavano..avevano una voglia infinita di vivere..hanno regalato attimi e momenti magici a tuti coloro che con amore gli sono stati vicino.

Mah non saprei.. credo che, solo chi vive certe situazioni è capace di decidere .
in alcuni i casi ( forse chi è stato o tutt' ora opera nei reparti di oncologia può darci lumi) la sofferenza non aiuta affatto a ridere o scherzare.
temo che, un farmaco potente che, allievi il dolore può solo farti vivere al pari di un vegetale, disteso in un letto con il finale già scritto.

perchè esiste questo condiviso egoismo? un bambino deve conoscere solo la felicità, la gioia di vivere, quando questa è distrutta da una malattia terminale perchè continuare a farlo soffrire, per giunta inutilmente?

357magnum
03/03/2010, 10:03
fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda é la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte :sick:) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...

A parte che sì, l'eutanasia prevede che anche qualcun'altro possa decidere, pensa ai casi di persone in coma o cmq non in grado di intendere e volere.
ma specialmente nel caso dei bambini...possono decidere loro? Allora se possono decidere se vivere o morire (che mi pare la decisione più importante) diamo il voto anche a bimbi di tre mesi..perchè no?
Come vedi il consenso non è fondamentale, è importante ma non fondamentale. Ed è uno dei motivi che mi spingono fortemente contro l'eutanasia, almeno così come viene comunemente concepita.
La sacralità della vita umana è alla base , ma prio alla base della civiltà.
La neghiamo? Perfetto allora torniamo alla giungla e domani al primo che mi taglia la strada potrò sparare..oppure lo farò perchè mi diverte...se ovviamente qualcun'altro non l'avrà fatto a me.
Si tratta di PRINCIPI, non dirmi che sono esagerato, lo so:wink_: e lo sto facendo apposta perchè i principi per essere validi devono funzionare sempre altrimenti non sono principi ma convenienze del momento (e come tali mutevoli all'occorrenza).
Non si tratta neppure di Fede (che non ho, infatti sono piuttosto più verso l'agnostico che verso il credente) ma semplicemnte di buon senso.
Se inizi ad accettare che puoi sopprimere oggi qualcuno per una malattia, basta poi molto poco per poterlo sopprimere per qualsiasi altro motivo, basta dichiararlo malattia. E il concetto è molto molto labile.

Saracena
03/03/2010, 10:19
Mah non saprei.. credo che, solo chi vive certe situazioni è capace di decidere .
in alcuni i casi ( forse chi è stato o tutt' ora opera nei reparti di oncologia può darci lumi) la sofferenza non aiuta affatto a ridere o scherzare.
temo che, un farmaco potente che, allievi il dolore può solo farti vivere al pari di un vegetale, disteso in un letto con il finale già scritto.

perchè esiste questo condiviso egoismo? un bambino deve conoscere solo la felicità, la gioia di vivere, quando questa è distrutta da una malattia terminale perchè continuare a farlo soffrire, per giunta inutilmente?

Si.. è solo chi vive certe situazioni che può permettersi di dire ciò che ho detto.
la sofferenza riesce a farti vedere ciò che invece nn si vede quando si sta bene..si a volte ti fa anche ridere e scherzare.. a volte basta una caramella, una parola , una canzone, il sentirsi circondato da tanto amore a farti venire la voglia di continuare a sorridere.
Chi opera nei reparti di oncologia, conosce la sofferenza di quei poveri bambini e nn solo ,ma credimi nessuno di loro avanza l'ipotesi di poter porre fine alla loro vita .

Medoro
03/03/2010, 12:03
fatico a seguire la tua logica ... parli dell'eutanasia come di una legge che prevede, in caso di malattia, la possibilità di decidere sulla vita di altri esseri umani, al di la del loro consenso o meno. La sacralità della vita é tale che nessuno dovrebbe permettersi di moralizzarla e tanto meno di deciderne la sorte quando questa non é la propria. La morte fa parte di essa, é parte integrante e non si può avere l'una senza l'altra ... vita e morte é un tutt'uno ... la seconda é la conseguenza della prima e, per taluni, anche il contrario. Chi può arrogarsi il diritto di decidere per me cosa può essere sacrale? Chi pensa che la vita ci é stata donata, e solo chi l'ha donata può toglierla, é un suo diritto crederci (anche se poi, e non parlo di te, molti di quelli che la pensano così poi sono per la pena di morte :sick:) ... questo non deve comunque essere una limitazione per chi la propria fede la determina in altro modo ... atei compresi. Il pericolo di cui parli é proprio dato dal totalitarismo ...e che cazzo:biggrin3:

armageddon
03/03/2010, 12:32
hai trovato qualche genitore che, avrebbe voluto.. ma veramente voluto prendere una tale decisione?

io si

Segy
03/03/2010, 12:37
io si

struggente :cry:

armageddon
03/03/2010, 12:40
Direi di no. E in ogni caso il principio di prudenza in queste cose informa il mio pensiero.

credo che qui si stia perdendo il senso della parola eutanasia,la possibilità dovrebbe essere prevista nell'ultimo periodo della eventuale malattia mortale,di solito quella piu' dolorosa ,soprattutto per i familiari,mica si puo' applicare appena diagnosticato il male,che senso ha fare finire la vita cosi inumanamente? amiamo gli animali e lo facciamo,amiamo i nostri simili ed è aberrante. comunque se non si è dentro inutile dare consigli,legittimo invece esprimere opinioni.

natan
03/03/2010, 12:41
A parte che sì, l'eutanasia prevede che anche qualcun'altro possa decidere, pensa ai casi di persone in coma o cmq non in grado di intendere e volere.
ma specialmente nel caso dei bambini...possono decidere loro? Allora se possono decidere se vivere o morire (che mi pare la decisione più importante) diamo il voto anche a bimbi di tre mesi..perchè no?
Come vedi il consenso non è fondamentale, è importante ma non fondamentale. Ed è uno dei motivi che mi spingono fortemente contro l'eutanasia, almeno così come viene comunemente concepita.
La sacralità della vita umana è alla base , ma prio alla base della civiltà.
La neghiamo? Perfetto allora torniamo alla giungla e domani al primo che mi taglia la strada potrò sparare..oppure lo farò perchè mi diverte...se ovviamente qualcun'altro non l'avrà fatto a me.
Si tratta di PRINCIPI, non dirmi che sono esagerato, lo so:wink_: e lo sto facendo apposta perchè i principi per essere validi devono funzionare sempre altrimenti non sono principi ma convenienze del momento (e come tali mutevoli all'occorrenza).
Non si tratta neppure di Fede (che non ho, infatti sono piuttosto più verso l'agnostico che verso il credente) ma semplicemnte di buon senso.
Se inizi ad accettare che puoi sopprimere oggi qualcuno per una malattia, basta poi molto poco per poterlo sopprimere per qualsiasi altro motivo, basta dichiararlo malattia. E il concetto è molto molto labile.

partendo dal fatto che quello che affermi é falso, perché in caso di coma bisogna provare che l'idea del paziente, quando era nelle piene facoltà di intendere e di volere, era quella, e non altra. Per quanto concerne i bambini trovo che sia un capitolo delicato che si può discutere, visto che é difficile che un bambino possa scegliere il da farsi, e qui non mi pronuncio più di tanto perché ho bisogno di riflessione prima di giudicare e sentenziare. L'esempio del primo che ti taglia la strada lo lascerei a se stesso, soprattutto per la povertà d'intenti e per il fuori luogo, che mi fa pensare che tu non abbia avuto la voglia di leggermi tenendo conto delle mie parole, piuttosto che etichettarmi in una tua statica statistica. I principi, e lo dice la parola stessa, sono una base su cui partire. I tuoi principi calpestano i miei, e non é cosa buona, i miei, al contrario, ti lasciano la libertà di vivere anche nella peggiore delle ipotesi. La libertà é un tema complesso, non ci può essere libertà a senso unico. Tu hai il diritto di fare la tua scelta e io la mia, soprattutto in merito alla vita. Sopprimere qualcuno perché ti taglia la strada é decidere della vita altrui, non della propria, e con l'eutanasia non ha niente a che vedere. Se vogliamo parlarne parliamone, ma con un minimo di onestà intellettuale.

armageddon
03/03/2010, 12:43
struggente :cry:

no,decisione espessa serenamente dopo 10 anni di ...........non mi viene neanche una definizione,poi morì da solo.....a 10 anni,nel mezzo vi lascio immaginare.

357magnum
03/03/2010, 15:34
partendo dal fatto che quello che affermi é falso, perché in caso di coma bisogna provare che l'idea del paziente, quando era nelle piene facoltà di intendere e di volere, era quella, e non altra. Per quanto concerne i bambini trovo che sia un capitolo delicato che si può discutere, visto che é difficile che un bambino possa scegliere il da farsi, e qui non mi pronuncio più di tanto perché ho bisogno di riflessione prima di giudicare e sentenziare. L'esempio del primo che ti taglia la strada lo lascerei a se stesso, soprattutto per la povertà d'intenti e per il fuori luogo, che mi fa pensare che tu non abbia avuto la voglia di leggermi tenendo conto delle mie parole, piuttosto che etichettarmi in una tua statica statistica. I principi, e lo dice la parola stessa, sono una base su cui partire. I tuoi principi calpestano i miei, e non é cosa buona, i miei, al contrario, ti lasciano la libertà di vivere anche nella peggiore delle ipotesi. La libertà é un tema complesso, non ci può essere libertà a senso unico. Tu hai il diritto di fare la tua scelta e io la mia, soprattutto in merito alla vita. Sopprimere qualcuno perché ti taglia la strada é decidere della vita altrui, non della propria, e con l'eutanasia non ha niente a che vedere. Se vogliamo parlarne parliamone, ma con un minimo di onestà intellettuale.

Medoro, parli di principi di libertà negate e inizi affermando apoditticamente che io avrei detto il falso? E' un incipit incoraggiante...non c'è che dire.:blink:
Io esprimo una opinione, opinione che a te può non piacere ma non ho prevaricato nessuno e non mi sono permesso di giudicare.
A mio avviso ( e non sono solo a questo mondo) c'è un nesso logico preciso in quel che ho sostenuto.
Non mi pare che tu abbia i titoli per darmi del disonesto intellettualmente. questo non lo accetto e non lo ritengo giusto.

natan
03/03/2010, 15:40
Medoro, parli di principi di libertà negate e inizi affermando apoditticamente che io avrei detto il falso? E' un incipit incoraggiante...non c'è che dire.:blink:
Io esprimo una opinione, opinione che a te può non piacere ma non ho prevaricato nessuno e non mi sono permesso di giudicare.
A mio avviso ( e non sono solo a questo mondo) c'è un nesso logico preciso in quel che ho sostenuto.
Non mi pare che tu abbia i titoli per darmi del disonesto intellettualmente. questo non lo accetto e non lo ritengo giusto.

ma quando leggi a che pensi? :wacko:

Prima di tutto sono natan e non Medoro

Poi dico che dici il falso nel sostenere che l'eutanasia si può attuare anche senza il consenso dell'ammalato, o una base più che valida che possa far credere che l'ammalato lo volesse ... e questo é un fatto e non un'opinione ...

Quindi nessun nesso logico, in questo ...

La disonestà intellettuale sta nel vendere un prodotto per un altro ... ed é quello che fai nel sostenere di cui sopra ...

Niente di personale e non sto dicendo che tu sia disonesto intellettualmente in generale ma solo in questo specifico caso ...


Non c'é guerra per chi non la vuole, anche davanti alla schiettezza .... basta che non la si prenda sul personale e che si faccia fronte alle parole dette e lette ... :wink_:


in merito alla libertà: Non tutte le opinioni sono di libertà. Non é opinione di libertà quella che vuole schiacciare quella degli altri. In questo si potrebbe pensare in una contraddizione di fondo, visto che si vorrebbe negare un opinione affermando che tutte le opinioni sono lecite. Si sa, le contraddizioni fanno parte della vita e non c'é possibilità alcuna di sfuggirle. Ora, se la mia opinione é quella di sopprimere la tua, questa opinione vivrà anch'essa nella contraddizione se vuole basarsi sulla libertà d'opinione. Non so se sono stato chiaro ...

357magnum
03/03/2010, 16:26
ma quando leggi a che pensi? :wacko:

Prima di tutto sono natan e non Medoro



OOOOOOOOOOPSS, chiedo scusa:wink_:

natan
03/03/2010, 16:29
OOOOOOOOOOPSS, chiedo scusa:wink_:

di niente!!! :dry:

mi ha fatto piacere che tu l'abbia maltrattato :D

Medoro
03/03/2010, 16:36
Medoro, parli di principi di libertà negate e inizi affermando apoditticamente che io avrei detto il falso? E' un incipit incoraggiante...non c'è che dire.:blink:
Io esprimo una opinione, opinione che a te può non piacere ma non ho prevaricato nessuno e non mi sono permesso di giudicare.
A mio avviso ( e non sono solo a questo mondo) c'è un nesso logico preciso in quel che ho sostenuto.
Non mi pare che tu abbia i titoli per darmi del disonesto intellettualmente. questo non lo accetto e non lo ritengo giusto.Oh anche quando non faccio nulla mi tirate in mezzo:blink::blink::blink::blink:
sei cosi abituate a "scontrarti" con me che ti viene automatico ormai citarmi:tongue::laugh2::laugh2::laugh2:


di niente!!! :dry:

mi ha fatto piacere che tu l'abbia maltrattato :D
:dry::dry::dry::dry::dry::dry::dry::dry:
we zuffolotto guarda che ho amici potenti:biggrin3::biggrin3:

357magnum
03/03/2010, 16:41
Poi dico che dici il falso nel sostenere che l'eutanasia si può attuare anche senza il consenso dell'ammalato, o una base più che valida che possa far credere che l'ammalato lo volesse ... e questo é un fatto e non un'opinione ...

Quindi nessun nesso logico, in questo ...

La disonestà intellettuale sta nel vendere un prodotto per un altro ... ed é quello che fai nel sostenere di cui sopra ...

Niente di personale e non sto dicendo che tu sia disonesto intellettualmente in generale ma solo in questo specifico caso ...


Non c'é guerra per chi non la vuole, anche davanti alla schiettezza .... basta che non la si prenda sul personale e che si faccia fronte alle parole dette e lette ... :wink_:


in merito alla libertà: Non tutte le opinioni sono di libertà. Non é opinione di libertà quella che vuole schiacciare quella degli altri. In questo si potrebbe pensare in una contraddizione di fondo, visto che si vorrebbe negare un opinione affermando che tutte le opinioni sono lecite. Si sa, le contraddizioni fanno parte della vita e non c'é possibilità alcuna di sfuggirle. Ora, se la mia opinione é quella di sopprimere la tua, questa opinione vivrà anch'essa nella contraddizione se vuole basarsi sulla libertà d'opinione. Non so se sono stato chiaro ...

Allora..intanto già nella frase evidenziata c'è una discrezionalità mica male.
Quello che la persona pensava è appunto al tempo imperfetto, noi tutti possiamo pensare una cosa a mente fredda e poi nel momento specifico cambiare opinione, se uno non è in grado di esprimersi qualcun'altro dovrà decidere per lui (nel caso dell'eutanasia).
Per i bambini a maggior ragione, dato che si parla di decisione dei genitori.
Ed è evidente che sia dei genitori e non loro.
Ma il problema sta anche nel decidere che sia lecito togliere la vita. A mio avviso non lo è. Non lo è per l'eutanasia e non lo è per la pena di morte.
So bene che si tratta di ambiti differenti, il principio è però in parte il medesimo, a maggior ragione quando si decide per altri.
Vedi, se puoi decidere di uccidere un bambino perchè affetto da una malattia incurabile a mio avviso puoi decidere qualunque cosa.
Non sarebbe una vita degna di essere vissuta? E chi stabilisce quale sia?
in base a cosa?
Morirebbe anzitempo? E qual'è il tempo? Magari il giorno dopo va sotto un'auto o viene colpito da un fulmine..che ne sai?
proprio perchè tutti dobbiamo morire non si può e non si dovrebbe giocare con la morte.
Non c'è alcun cortocircuito logico nel mio ragionamento (che non è che sia poi originale, sto infatti sostenendo con i miei modesti mezzi tesi e principi che altri prima di me hanno autorevolmente sostenuto, così come anche nel tuo campo ci sono stati eccellenti dialettici). Difficilmente se ne viene a capo.
Sono concezioni molto diverse.....

Sono lieto però che non c'è nulla di personale....
mi scuso ancora con te( e con Medoro) per l'errore di persona:wink_::biggrin3:


Oh anche quando non faccio nulla mi tirate in mezzo:blink::blink::blink::blink:
sei cosi abituate a "scontrarti" con me che ti viene automatico ormai citarmi:tongue::laugh2::laugh2::laugh2:


:dry::dry::dry::dry::dry::dry::dry::dry:
we zuffolotto guarda che ho amici potenti:biggrin3::biggrin3:


:tongue::biggrin3::tongue::biggrin3::tongue:

PARDON!!

:wink_::biggrin3::biggrin3:

natan
03/03/2010, 16:55
Allora..intanto già nella frase evidenziata c'è una discrezionalità mica male.
Quello che la persona pensava è appunto al tempo imperfetto, noi tutti possiamo pensare una cosa a mente fredda e poi nel momento specifico cambiare opinione, se uno non è in grado di esprimersi qualcun'altro dovrà decidere per lui (nel caso dell'eutanasia).
Per i bambini a maggior ragione, dato che si parla di decisione dei genitori.
Ed è evidente che sia dei genitori e non loro.
Ma il problema sta anche nel decidere che sia lecito togliere la vita. A mio avviso non lo è. Non lo è per l'eutanasia e non lo è per la pena di morte.
So bene che si tratta di ambiti differenti, il principio è però in parte il medesimo, a maggior ragione quando si decide per altri.
Vedi, se puoi decidere di uccidere un bambino perchè affetto da una malattia incurabile a mio avviso puoi decidere qualunque cosa.
Non sarebbe una vita degna di essere vissuta? E chi stabilisce quale sia?
in base a cosa?
Morirebbe anzitempo? E qual'è il tempo? Magari il giorno dopo va sotto un'auto o viene colpito da un fulmine..che ne sai?
proprio perchè tutti dobbiamo morire non si può e non si dovrebbe giocare con la morte.
Non c'è alcun cortocircuito logico nel mio ragionamento (che non è che sia poi originale, sto infatti sostenendo con i miei modesti mezzi tesi e principi che altri prima di me hanno autorevolmente sostenuto, così come anche nel tuo campo ci sono stati eccellenti dialettici). Difficilmente se ne viene a capo.
Sono concezioni molto diverse.....

Sono lieto però che non c'è nulla di personale....
mi scuso ancora con te( e con Medoro) per l'errore di persona:wink_::biggrin3:




:tongue::biggrin3::tongue::biggrin3::tongue:

PARDON!!

:wink_::biggrin3::biggrin3:

Mi sembra che dalle tue parti non esista una legge che prevede l'eutanasia ... dalle mie si. Credimi, parlare di togliere la vita é un errore, devi parlare di togliersi la vita, questo é corretto, parlando di eutanasia. Togliere la vita non é mai lecito, se non per autodifesa come reazione naturale per sopravvivere ...... togliersi la vita dovrebbe essere una questione personale ...

AVP191
03/03/2010, 17:11
In un recente convegno a carattere nazionale sul tema delle disposizioni di fine vita e sull'eutanasia, cui hanno partecipato numerosissimi rappresentanti del mondo (politico e scientifico) della sanità, del volontariato, delle istituzioni e della scienza, ho capito quanto il "problema" sia molto, ma molto più complesso di quanto credessi. Ho capito di essere profondamente "ignorante" e di quanto sia diffusa "l'ignoranza" su un tema che presuppone un approfondimento prima di tutto medico-sanitario, scientifico, con tutte le sue implicazioni morali, etiche, religiose (per chi lo vuole).
Personalmente, è tremendamente difficile tirare una conclusione. Non riesco a fare altro, oggi, che continuare a pormi delle nuove domande (che credo non sia poco, tutto sommato), senza necessariamente pretendere (da nessuno) di ottenere una ed univoca risposta. Ho il comodo alibi, per cos' dire, di non essermi trovato in una situazione del genere: allora, forse, saprei dire di più e, magari, scoprirei di essere una persona diversa da quello che credo.

natan
03/03/2010, 17:17
In un recente convegno a carattere nazionale sul tema delle disposizioni di fine vita e sull'eutanasia, cui hanno partecipato numerosissimi rappresentanti del mondo (politico e scientifico) della sanità, del volontariato, delle istituzioni e della scienza, ho capito quanto il "problema" sia molto, ma molto più complesso di quanto credessi. Ho capito di essere profondamente "ignorante" e di quanto sia diffusa "l'ignoranza" su un tema che presuppone un approfondimento prima di tutto medico-sanitario, scientifico, con tutte le sue implicazioni morali, etiche, religiose (per chi lo vuole).
Personalmente, è tremendamente difficile tirare una conclusione. Non riesco a fare altro, oggi, che continuare a pormi delle nuove domande (che credo non sia poco, tutto sommato), senza necessariamente pretendere (da nessuno) di ottenere una ed univoca risposta. Ho il comodo alibi, per cos' dire, di non essermi trovato in una situazione del genere: allora, forse, saprei dire di più e, magari, scoprirei di essere una persona diversa da quello che credo.

il tema politico é da diversificarsi a quello umano. Un sostenitore della libertà di eutanasia non vuol dire che obbligatoriamente lo farebbe, e vale anche il contrario (e lo vediamo in merito al tema già meno drammatico del divorzio). Lasciare una libertà di scelta non chiude le porte alla delicata riflessione sulla vita e sulla morte.

357magnum
03/03/2010, 17:17
In un recente convegno a carattere nazionale sul tema delle disposizioni di fine vita e sull'eutanasia, cui hanno partecipato numerosissimi rappresentanti del mondo (politico e scientifico) della sanità, del volontariato, delle istituzioni e della scienza, ho capito quanto il "problema" sia molto, ma molto più complesso di quanto credessi. Ho capito di essere profondamente "ignorante" e di quanto sia diffusa "l'ignoranza" su un tema che presuppone un approfondimento prima di tutto medico-sanitario, scientifico, con tutte le sue implicazioni morali, etiche, religiose (per chi lo vuole).
Personalmente, è tremendamente difficile tirare una conclusione. Non riesco a fare altro, oggi, che continuare a pormi delle nuove domande (che credo non sia poco, tutto sommato), senza necessariamente pretendere (da nessuno) di ottenere una ed univoca risposta. Ho il comodo alibi, per cos' dire, di non essermi trovato in una situazione del genere: allora, forse, saprei dire di più e, magari, scoprirei di essere una persona diversa da quello che credo.

Sono piuttosto d'accordo...e il principio di prudenza di cui parlavo prima mi spinge però ad evitare passi che sono senza ritorno.

Io ho perso mia madre 7 anni fa..a 62 anni di un cancro che se l'è portata via in 9 mesi (pancreas).
Ho dovuto fare delle scelte, non estreme ma certamente forti, sopratutto negli ultimi suoi due giorni di vita.
Non è stato facile....

winter1969
03/03/2010, 17:19
Per quello che mi riguarda la distinzione tra bambini e adulti non dovrebbe nemmeno porsi,sono sempre favorevole in casi senza speranza

Segy
03/03/2010, 17:23
In un recente convegno a carattere nazionale sul tema delle disposizioni di fine vita e sull'eutanasia, cui hanno partecipato numerosissimi rappresentanti del mondo (politico e scientifico) della sanità, del volontariato, delle istituzioni e della scienza, ho capito quanto il "problema" sia molto, ma molto più complesso di quanto credessi. Ho capito di essere profondamente "ignorante" e di quanto sia diffusa "l'ignoranza" su un tema che presuppone un approfondimento prima di tutto medico-sanitario, scientifico, con tutte le sue implicazioni morali, etiche, religiose (per chi lo vuole).
Personalmente, è tremendamente difficile tirare una conclusione. Non riesco a fare altro, oggi, che continuare a pormi delle nuove domande (che credo non sia poco, tutto sommato), senza necessariamente pretendere (da nessuno) di ottenere una ed univoca risposta. Ho il comodo alibi, per cos' dire, di non essermi trovato in una situazione del genere: allora, forse, saprei dire di più e, magari, scoprirei di essere una persona diversa da quello che credo.

sai cosa penso.. sul vivere una esperienza personale e leggerla sul giornale?
probabilmente leggendola, il tuo egoismo è prevalente... vivendola... la sofferenza ti porta necessariamente a dover prendere una decisione e il tuo egoismo si affievolisce e probabilmente prenderesti la scelta giusta.

AVP191
03/03/2010, 17:28
Sono piuttosto d'accordo...e il principio di prudenza di cui parlavo prima mi spinge però ad evitare passi che sono senza ritorno.

Io ho perso mia madre 7 anni fa..a 62 anni di un cancro che se l'è portata via in 9 mesi (pancreas).
Ho dovuto fare delle scelte, non estreme ma certamente forti, sopratutto negli ultimi suoi due giorni di vita.
Non è stato facile....

Io ho perso mia madre che ne aveva 36, cancro, agonia. Per fortuna (?) non ho dovuto (né avrei potuto) fare scelte. Ma ho accumulato, ricostruito e letto tutto ciò che è accaduto e, solo dopo, molti anni dopo, ho capito tante cose, tanti comportamenti degli "adulti" che ad un ragazzo, quale io ero, potevano sembrare e sembrarono, allora, arbitrio, vessazione, insensibilità, indifferenza, crudeltà, eccetera. "Non è stato facile": hai sintetizzato, per me, perfettamente, il senso dello strazio di scelte umane devastanti (per il dolore che comportano, per sé e per altri), cui si contrappone, non spesso, per fortuna, il cieco e bieco integralismo, che non conosce chiaroscuri, sfumature, se non quando incrinato e reso più duttile da diretta esperienza.


sai cosa penso.. sul vivere una esperienza personale e leggerla sul giornale?
probabilmente leggendola, il tuo egoismo è prevalente... vivendola... la sofferenza ti porta necessariamente a dover prendere una decisione e il tuo egoismo si affievolisce e probabilmente prenderesti la scelta giusta.

Hai detto una cosa molto vera, per il mio punto di vista. Toccante, nella sua profonda e fragile umanità.

giampippi
03/03/2010, 17:54
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/55.$plit/C_0_articolo_475376_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg

Praticare l'eutanasia sui bambini malati incurabili di cancro? L'ipotesi è emersa in seguito alla pubblicazione, sull'ultima edizione degli Archivi di medicina pediatrica e adolescenziale degli Stati Uniti, di una ricerca. Lo studio, secondo il quale il 13% dei genitori avrebbe detto sì alla dolce morte per i figli morti per tumore, ha comprensibilmente fatto nascere molte polemiche e discussioni sull'argomento.

Eutanasia su bimbi malati: polemica. Usa,uno studio divide medici e genitori - mondo -Tgcom - pagina 1 (http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo475376.shtml)

Io sarei daccordo, perchè dover far conoscere questa crudele sofferenza a piccoli che, dalla vita dovrebbero solo gioire? :cry:

Evito voli pindarici sui concetti di vita e di morte, se si comincia a filosofeggiare sull'argomento non se ne esce +! :biggrin3: Praticare l'eutanasia sui bambini malati incurabili di cancro? ...penso sia irrealizzabile nella pratica, in quanto un genitore non riuscirebbe mai ad uccidere il proprio figlio anche se sofferente... Se la stessa domanda la si pone dopo la morte del piccolo, bhe, ecco che arriva quel 13%! Col senno di poi...
Ah, dimenticavo, anch'io ho avuto le mie esperienze sul campo che hanno radicato in me questa opinione!

papitosky
03/03/2010, 21:18
un atto di pietà