oldbonnie
04/03/2010, 11:13
Lazio, allarme su tutte le coste:
la spiaggia non c'è più
Da Sabaudia a Santa Marinella è emergenza erosione.
Una specie di catastrofe. Da gennaio, i cavalloni forza 7 che hanno flagellato la costa laziale hanno divorato migliaia di metri cubi di spiaggia.
E la situazione pare addirittura condannata a peggiorare: la Protezione civile ha diramato un bollettino in cui prevede, da giovedì, «possibili mareggiate» e annuncia che seguirà «l’evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e i locali dipartimenti».
La preoccupazione è forte un po’ ovunque, da Sabaudia a Santa Marinella.
Le associazioni balneari paventano il pericolo dell’avvio della stagione senza che ci sia l’arenile su cui aprire sdraio ed ombrelloni mentre gli ambientalisti segnalano la mancanza di un piano complessivo di difesa delle coste.
A Ladispoli la violenza delle onde ha addirittura aperto a metà, come fosse un soufflé esploso, la torre Flavia, il bastione d’avvistamento capace di resistere anche agli assedi dei pirati saraceni. Ma è crollata pure la parete di un hotel sulla spiaggia mentre è pericolante il museo cittadino nelle vicinanze.
Lo stesso allarme arriva da Ostia, dove il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani ha inviato una lettera al vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino chiedendo di «realizzare con sollecitudine gli interventi di ripascimento morbido necessari per ricreare la porzione di spiaggia scomparsa ed a far partire la stagione balneare 2010».
A Ostia Ponente e in prossimità del Canale dei Pescatori, la spiaggia praticamente non esiste più.
Analoghe lamentele tra Fiumicino e Fregene, dove l’elenco dei danni provocati dalle mareggiate sembra un bollettino di guerra.
Al lungomare della Salute sono scomparsi almeno 50 metri di spiaggia mentre molti chioschi sono sul punto di crollare.
Un signore che abita in una villetta davanti al mare di Focene, Domenico di Malta, racconta allarmato: «Quando venni a vivere qui, oltre vent’anni fa, le onde si infrangevano sulla battigia lontana 100 metri. Ora sbattono sulla recinzione del giardino...
L’altro giorno sono venuti i vigili a chiedermi se volevo andarmene, per motivi di sicurezza.... Ma io da qui non mi muovo...
A Sabaudia sono le associazioni balneari a sollecitare un «rinascimento urgente, sennò quest’estate non sapremo come accogliere i bagnanti»...
la spiaggia non c'è più
Da Sabaudia a Santa Marinella è emergenza erosione.
Una specie di catastrofe. Da gennaio, i cavalloni forza 7 che hanno flagellato la costa laziale hanno divorato migliaia di metri cubi di spiaggia.
E la situazione pare addirittura condannata a peggiorare: la Protezione civile ha diramato un bollettino in cui prevede, da giovedì, «possibili mareggiate» e annuncia che seguirà «l’evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e i locali dipartimenti».
La preoccupazione è forte un po’ ovunque, da Sabaudia a Santa Marinella.
Le associazioni balneari paventano il pericolo dell’avvio della stagione senza che ci sia l’arenile su cui aprire sdraio ed ombrelloni mentre gli ambientalisti segnalano la mancanza di un piano complessivo di difesa delle coste.
A Ladispoli la violenza delle onde ha addirittura aperto a metà, come fosse un soufflé esploso, la torre Flavia, il bastione d’avvistamento capace di resistere anche agli assedi dei pirati saraceni. Ma è crollata pure la parete di un hotel sulla spiaggia mentre è pericolante il museo cittadino nelle vicinanze.
Lo stesso allarme arriva da Ostia, dove il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani ha inviato una lettera al vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino chiedendo di «realizzare con sollecitudine gli interventi di ripascimento morbido necessari per ricreare la porzione di spiaggia scomparsa ed a far partire la stagione balneare 2010».
A Ostia Ponente e in prossimità del Canale dei Pescatori, la spiaggia praticamente non esiste più.
Analoghe lamentele tra Fiumicino e Fregene, dove l’elenco dei danni provocati dalle mareggiate sembra un bollettino di guerra.
Al lungomare della Salute sono scomparsi almeno 50 metri di spiaggia mentre molti chioschi sono sul punto di crollare.
Un signore che abita in una villetta davanti al mare di Focene, Domenico di Malta, racconta allarmato: «Quando venni a vivere qui, oltre vent’anni fa, le onde si infrangevano sulla battigia lontana 100 metri. Ora sbattono sulla recinzione del giardino...
L’altro giorno sono venuti i vigili a chiedermi se volevo andarmene, per motivi di sicurezza.... Ma io da qui non mi muovo...
A Sabaudia sono le associazioni balneari a sollecitare un «rinascimento urgente, sennò quest’estate non sapremo come accogliere i bagnanti»...