PDA

Visualizza Versione Completa : Kant la libertà di pensiero e la sua scottante attualità..



Bikerneofita
22/03/2010, 10:13
Ciao a tutti.....

faccio un salto di qualche anno all'indietro e torno sui banchi del liceo classico Manzoni di Milano......

mi piacerebbe discutere con voi circa l'attualità del pensiero di Kant..ne riporto una breve sintesi:

Secondo Kant libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro".

ossia: la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell'emancipazione dell’uomo.

A questa visione di società si contrappone un'idea di società in cui l'espressione e la coscienza dell'individuo siano sottoposte alla "tutela" del potere, sia esso manifestamente violento oppure celato e paternalistico.

L'unica salvezza dalla massa, dallo stato, dal regime, consiste nel rifugiarsi nel "corretto dispiegarsi del pensiero": l’unica autorità riconosciuta è la ragione. Il pensiero autonomo e la possibilità/capacità di esercitarlo porta con sè le condizioni per l’esercizio della libertà.

L'autonomia dell’indagine si affianca alla retta via, in quanto il viaggio che conduce alla libertà, secondo molti filosofi, deve essere caratterizzato dalla solitudine, intesa come autonomia dai condizionamenti esterni....

Quanto secondo voi tutto ciò è attuabile nella nostra società....e quanto lo "status" in cui ci troviamo ci impedisce autonomia di pensiero e ancora....quanto siamo limitati vincolati e disabituati a pensare autonomamente?

batman61
22/03/2010, 10:23
al giorno d'oggi........il pensiero è comunque condizionato...
difficile trovare notizie senza commenti...........
ed anche trovandole il ns. pensiero...sarà sempre condizionato dal ns. percorso!
seguo con interesse............voglio vedere dove si va a parare.................

Bikerneofita
22/03/2010, 10:29
al giorno d'oggi........il pensiero è comunque condizionato...
difficile trovare notizie senza commenti...........
ed anche trovandole il ns. pensiero...sarà sempre condizionato dal ns. percorso!
seguo con interesse............voglio vedere dove si va a parare.................


questo è quanto mi piacerebbe vedere........dove andiamo a parare.....

su quanto hai scritto....sottolineo che si parla di libertà del PROPRIO pensiero da condizionamenti esterni.....è normale che il TUO pensiero AUTONOMO sarà frutto del TUO percorso personale......ciò che conta è che non sia frutto o condizionamento del percorso o del pensiero di altri.........

Ipcress
22/03/2010, 10:29
La spinta a queste riflessioni kantiane stava nel montare di spinte prima ideali e poi ideologiche che nel volgere di un secolo avrebbero portato a diversi rivolgimenti in Europa.

Ma il mondo di Kant era molto differente dall'attuale, perchè manca l'attore oggi principale, ovvero le comunicazioni di massa. La società di Kant viveva il passaggio dalla monarchia a forme di rappresentanza popolare, sulla spinta delle esigenze della nuova borghesia e con l'arma culturale dell'illuminismo. Oggi viviamo il passaggio dalla democrazia rappresentativa basata sul voto capitale a forme di neopopulismo più o meno consapevoli, perpetrate attraverso la tecnologia mediatica a vantaggio di una ristretta elite superborghese.

In altre parole, l'avvento della società delle comunicazioni di massa ha messo in crisi le forme di rappresentanza democratica, agendo sul meccanismo di formazione delle opinioni. La sfida politologica di oggi è quella di uscire da questa impasse.

Ma per uscirne, bisogna prima rendersene conto. E per rendersene conto, è necessario essere liberi da condizionamenti, proprio come voleva Kant.

Bikerneofita
22/03/2010, 10:38
La spinta a queste riflessioni kantiane stava nel montare di spinte prima ideali e poi ideologiche che nel volgere di un secolo avrebbero portato a diversi rivolgimenti in Europa.

Ma il mondo di Kant era molto differente dall'attuale, perchè manca l'attore oggi principale, ovvero le comunicazioni di massa. La società di Kant viveva il passaggio dalla monarchia a forme di rappresentanza popolare, sulla spinta delle esigenze della nuova borghesia e con l'arma culturale dell'illuminismo. Oggi viviamo il passaggio dalla democrazia rappresentativa basata sul voto capitale a forme di neopopulismo più o meno consapevoli, perpetrate attraverso la tecnologia mediatica a vantaggio di una ristretta elite superborghese.

In altre parole, l'avvento della società delle comunicazioni di massa ha messo in crisi le forme di rappresentanza democratica, agendo sul meccanismo di formazione delle opinioni. La sfida politologica di oggi è quella di uscire da questa impasse.

Ma per uscirne, bisogna prima rendersene conto. E per rendersene conto, è necessario essere liberi da condizionamenti, proprio come voleva Kant.

Appunto.......quindi....a fronte di quanto hai detto.....tu come la vivi la tua lotta o pseudo tale....per la libertà di pensiero? Lotti per la TUA libertà di pensiero?

Attenzione ...libertà di pensare e di valutare il mondo circostante non è solo rispetto alla politica,,,,,,è rispetto a tutti gli aspetti della vita sociale e non....

Inoltre.... la questione della comunicazione mass-mediatica ai tempi di Kant esisteva cmq.....in forme differenti...in forme minori.....ma esisteva......

Le comunicazioni di massa dei nostri giorni, dovrebbero favorire la libera circolazione del pensiero.....dovrebbero velocizzare la libera circolazione delle idee ampliandone i risultati.....invece?

steo
22/03/2010, 10:40
cosa avete fumato stamattina???:biggrin3:


la libertà di pensiero è una cosa molto rara oggi e per poterla esprimerla è necessaria una gran dose di coraggio...

io sono dell'idea che bisogna sempre rispettare le idee altrui, magari non condividerle, ma rispettare chi ha avuto "il coraggio" di esprimere un proprio pensiero!!!

MACIGNO
22/03/2010, 10:40
:coool: è necessario e vitale ribellarsi ai condizionameti e ricominciare farlo ogni giorno appena si aprono gli occhi.... :coool:



:rolleyes:fatti salvi i condizionamenti indotti dalla patata

Black Death
22/03/2010, 10:44
Pura filosofia ed in quanto tale si scontra con la razionalità della vita.

L'uomo non puo' avere un pensiero senza un condizionamento o un pregiudizio (che in se è già un condizionamento)


;)

rockerocket
22/03/2010, 10:45
Ah Kant...uff..avevo letto Ken

pensavo fosse un post su Ken il guerriero...

uff:ph34r:

MACIGNO
22/03/2010, 10:45
:coool: vero ma arrendersi mai..... saremmo tutti in sardomobile altrimenti

ABCDEF
22/03/2010, 10:50
La spinta a queste riflessioni kantiane stava nel montare di spinte prima ideali e poi ideologiche che nel volgere di un secolo avrebbero portato a diversi rivolgimenti in Europa.

Ma il mondo di Kant era molto differente dall'attuale, perchè manca l'attore oggi principale, ovvero le comunicazioni di massa. La società di Kant viveva il passaggio dalla monarchia a forme di rappresentanza popolare, sulla spinta delle esigenze della nuova borghesia e con l'arma culturale dell'illuminismo. Oggi viviamo il passaggio dalla democrazia rappresentativa basata sul voto capitale a forme di neopopulismo più o meno consapevoli, perpetrate attraverso la tecnologia mediatica a vantaggio di una ristretta elite superborghese.

In altre parole, l'avvento della società delle comunicazioni di massa ha messo in crisi le forme di rappresentanza democratica, agendo sul meccanismo di formazione delle opinioni. La sfida politologica di oggi è quella di uscire da questa impasse.

Ma per uscirne, bisogna prima rendersene conto. E per rendersene conto, è necessario essere liberi da condizionamenti, proprio come voleva Kant.

la democrazia e' imperfetta, coinvolge la massa e non si puo' pretendere che la massa sia in grado di fare fini distinguo.

qualsiasi informazione, anche la piu' obiettiva nelle premesse (fotografia) la si puo' dare in modo da far risaltare questo o quell'aspetto, e non e' quindi mai priva di commento.

la massa e' influenzabile, e lo e' sempre stata...............mentre le elites lo sono meno, ma sono elites, e il loro voto pesa meno di quello della massa (in democrazia).

La lotta' e' quindi sempre orientata ad influenzare la massa, e tutte le "elites" lo fanno per il bene del popolo.........qualcuna ci crede perfino, ma non e' meno "manipolatoria" di quelle che non ci credono:dry:

valterone
22/03/2010, 10:56
Il pensiero di Kant funziona finchè c'é -appunto- da pensare. Tradurre in pratica è un pò diverso.

alessandro2804
22/03/2010, 10:58
finchè si pensa che il lavoro sia un diritto , che la casa sia un diritto , che la scuola sia un diritto , che il benessere sia un diritto .....concesso dallo stato ... la libertà di pensiero è intesa come un poter fare , un pretendere,una coazione con i soldi di tutti... l'essenza della libertà è un non fare , la libertà è negativa ,assenza di coercizione, si basa esclisivamente su vincoli contrattuali volontari , i mezzi non sono politici ma solo economici.
La libertà del poter fare è quella del dittatore,del comando ma anche della democrazia in cui i molti decidono su tutti , in cui è legittimo usare la forza per i diritti di tutti , questa è una libertà corrotta , perversa, che si ridefinisce sempre in un poter fare.

AVP191
22/03/2010, 10:59
Primum vivere, deinde philosophari.

Black Death
22/03/2010, 11:02
Secondo me il pensiero di Kant racchiude in se una contraddizione intrinseca,è pura utopia sostenere di poter avere un pensiero "libero", che poi' ci siano influenze "piu' giuste di altre" è un'altro discorso....



....... non confondiamo il poter esprimere liberamente cio' che si pensa col pensare liberamente (inteso senza condizionamenti),


;)

Vedder
22/03/2010, 11:03
Ciao a tutti.....

faccio un salto di qualche anno all'indietro e torno sui banchi del liceo classico Manzoni di Milano......

mi piacerebbe discutere con voi circa l'attualità del pensiero di Kant..ne riporto una breve sintesi:

Secondo Kant libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro".

ossia: la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell'emancipazione dell’uomo.

A questa visione di società si contrappone un'idea di società in cui l'espressione e la coscienza dell'individuo siano sottoposte alla "tutela" del potere, sia esso manifestamente violento oppure celato e paternalistico.

L'unica salvezza dalla massa, dallo stato, dal regime, consiste nel rifugiarsi nel "corretto dispiegarsi del pensiero": l’unica autorità riconosciuta è la ragione. Il pensiero autonomo e la possibilità/capacità di esercitarlo porta con sè le condizioni per l’esercizio della libertà.

L'autonomia dell’indagine si affianca alla retta via, in quanto il viaggio che conduce alla libertà, secondo molti filosofi, deve essere caratterizzato dalla solitudine, intesa come autonomia dai condizionamenti esterni....


Libertà di pensiero - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_pensiero)

Riporto da wikipedia:

"Curiosità
Il pornoattore Trentalance Franco ha scritto un libro "La libertà di pensiero ai giorni nostri"

Notturno
22/03/2010, 11:03
Primum vivere, deinde philosophari.




Aristotele, smettila di entrare con la password di AVP191 !


:mad:

PhacocoeruS
22/03/2010, 11:23
Secondo Kant libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro".
ossia:
la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell'emancipazione dell’uomo.
l'"ossia" mi sembra fuori posto, in quanto i concetti non sono sovrapponibili.


Lotti per la TUA libertà di pensiero?
No, perchè è un diritto inalienabile, ma la esercito ogni giorno.


Primum vivere, deinde philosophari.
Sottoscrivo con entusiasmo.

AVP191
22/03/2010, 11:31
Aristotele, smettila di entrare con la password di AVP191 !


:mad:

Chi gli ha dato la mia password??????????:mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad::mad:
:sick:
Avrei messo la mano sul fuoco che fosse un forum serio:sick:
:tongue:

batman61
22/03/2010, 11:34
ritengo(come già detto da altri)utopistico ai giorni nostri
avere dei pensieri non condizionati ...........................
il condizionamento sarà inconscio ....ma dubito non ci sia.............

natan
22/03/2010, 11:43
[/B]


questo è quanto mi piacerebbe vedere........dove andiamo a parare.....

su quanto hai scritto....sottolineo che si parla di libertà del PROPRIO pensiero da condizionamenti esterni.....è normale che il TUO pensiero AUTONOMO sarà frutto del TUO percorso personale......ciò che conta è che non sia frutto o condizionamento del percorso o del pensiero di altri.........

Non ho mai creduto alle scatole stagne e solitamente preferisco parlare di liberazione dai condizionamenti più che di essenza da condizionamenti.
Questo post é condizionato da un pensiero, quello di Kant ... non nasce libero ma sottomesso ad una filosofia, ad una scelta fatta da altri. Il nostro compito, se intendiamo discuterne, sarà quello di liberarcene, non di assecondarlo ne tanto meno di contrastarlo. Parlo italiano perché sono nato in un luogo dove si esprimono in questa lingua. Ora, bisogna vedere cosa me ne farò di questo condizionamento, se sarà per me un giogo o unicamente un mezzo espressivo. Liberi non lo saremo mai, possiamo però percorrere la via della libertà come taluni hanno fatto dando spunti che ancora oggi vengono discussi. Ho sempre trovato più filosofia in chi sa osservare e sentire che non in chi la filosofia l'ha studiata e può far sfoggio di pezzi di carta ben scritti e ben timbrati. In questo momento mi sto esaurendo ... e qui mi fermo ... :wink_:

Medoro
22/03/2010, 11:59
guarda kant è stato il filosofo che più mi è stato sulle palle

bastamoto
22/03/2010, 12:03
ottimo pilota questo Kant , ma io continuo a preferire la filosofia di Luchinelli

PhacocoeruS
22/03/2010, 12:08
Questo post é condizionato da un pensiero, quello di Kant ... non nasce libero ma sottomesso ad una filosofia, ad una scelta fatta da altri.
Non sono d'accordo. Kant è uno spunto, il suo pensiero può essere condiviso o meno, oppure esserci indifferente. Se il solo fatto che qualcuno interloquisca con te condizionasse il tuo pensiero non potresti confrontarti che con te stesso.
Per quanto riguarda il condizionamento in sè, è assiomatico che ognuno di noi è frutto delle proprie esperienze, della percezione di ciò che lo circonda e della capacità di analizzare gli elementi di cui è in possesso da prospettive diverse.

Bikerneofita
22/03/2010, 12:12
Non sono d'accordo. Kant è uno spunto, il suo pensiero può essere condiviso o meno, oppure esserci indifferente. Se il solo fatto che qualcuno interloquisca con te condizionasse il tuo pensiero non potresti confrontarti che con te stesso.
Per quanto riguarda il condizionamento in sè, è assiomatico che ognuno di noi è frutto delle proprie esperienze, della percezione di ciò che lo circonda e della capacità di analizzare gli elementi di cui è in possesso da prospettive diverse.


:wink_:..mi hai tolto le parole di bocca....


Inoltre desidero precisare che io ho sottoposto a voi un punto d'osservazione che condivido.....quello di kant....e che vuole essere un po' uno strale gettato per approfondire il concetto di libertà di pensiero e di non condizionamento dello stesso....

vi ho posto delle domande.....alla fine del messaggio introduttivo.....

voi come vi applicate quotidianamente per la libertà di pensiero?
Vi sentite liberi nel vostro pensiero? O sentite forti i condizionamenti?

Il punto di partenza..Kant per l'appunto...non è detto che sia condivisibile...viene citato perchè è stato un pensatore illuminato.....partito da una realtà storica...quella del suo tempo....in cui libertà di pensiero non v'era......

Kant ha smosso molte coscienze aiutandole a diventare coscienze critiche.....per cui il suo filosofare se così lo voagliamo chiamare ha avuto non solo un punto di partenza REALE ...la sua realtà storica...ma anche una conseguenza REALE...lo sviluppo di una precisa coscienza critica nell'uomo moderno.

natan
22/03/2010, 12:40
Non sono d'accordo. Kant è uno spunto, il suo pensiero può essere condiviso o meno, oppure esserci indifferente. Se il solo fatto che qualcuno interloquisca con te condizionasse il tuo pensiero non potresti confrontarti che con te stesso.
Per quanto riguarda il condizionamento in sè, è assiomatico che ognuno di noi è frutto delle proprie esperienze, della percezione di ciò che lo circonda e della capacità di analizzare gli elementi di cui è in possesso da prospettive diverse.

quoto! fintanto che si riesce a lasciarsi stimolare dai pensieri ... la condivisione é un termine, un modo come un altro per definire: ci piace ... ma poi, di questo piacere cosa ne faremo? È un dato di fatto che se il post fosse nato con lo stesso pensiero come stimolo ma detto da te, probabilmente il peso sarebbe stato un altro. Questo é il condizionamento, per conto mio, quando non riusciamo più a riflettere unicamente sulla base di ciò che leggiamo ma abbiamo bisogno di sapere la fonte, per poterne discutere seriamente. Non siamo mai liberi dal condizionamento, possiamo però, man mano, liberarcene.

natan :D

Bikerneofita
22/03/2010, 12:46
quoto! fintanto che si riesce a lasciarsi stimolare dai pensieri ... la condivisione é un termine, un modo come un altro per definire: ci piace ... ma poi, di questo piacere cosa ne faremo? È un dato di fatto che se il post fosse nato con lo stesso pensiero come stimolo ma detto da te, probabilmente il peso sarebbe stato un altro. Questo é il condizionamento, per conto mio, quando non riusciamo più a riflettere unicamente sulla base di ciò che leggiamo ma abbiamo bisogno di sapere la fonte, per poterne discutere seriamente. Non siamo mai liberi dal condizionamento, possiamo però, man mano, liberarcene.

natan :D

riportare un pensiero di Kant o di Paolo o di Marco o di Andrea o di Stefania (che sono io) non cambia nulla.....una fonte accreditata o meno non cambia il concetto......è solo uno spunto da cui partire non è un condizionamento.....

riportare una fonte discuterne insieme e magari arrivare a contrastare quello che la fonte stessa riporta o dimostrarne l'inattendibilità o dimostrarne l'attendibilità è comq un percorso che prevede capacità di pensare autonomamente.....

per cui sinceramente non vedo dove sia il condizionamento del riportare una fonte accreditata (di cui io condivido il pensiero) per dar vita ad una discussione che parla di libertà di pensiero....:rolleyes:

natan
22/03/2010, 12:47
:wink_:..mi hai tolto le parole di bocca....


Inoltre desidero precisare che io ho sottoposto a voi un punto d'osservazione che condivido.....quello di kant....e che vuole essere un po' uno strale gettato per approfondire il concetto di libertà di pensiero e di non condizionamento dello stesso....

vi ho posto delle domande.....alla fine del messaggio introduttivo.....

voi come vi applicate quotidianamente per la libertà di pensiero?
Vi sentite liberi nel vostro pensiero? O sentite forti i condizionamenti?

Il punto di partenza..Kant per l'appunto...non è detto che sia condivisibile...viene citato perchè è stato un pensatore illuminato.....partito da una realtà storica...quella del suo tempo....in cui libertà di pensiero non v'era......

Kant ha smosso molte coscienze aiutandole a diventare coscienze critiche.....per cui il suo filosofare se così lo voagliamo chiamare ha avuto non solo un punto di partenza REALE ...la sua realtà storica...ma anche una conseguenza REALE...lo sviluppo di una precisa coscienza critica nell'uomo moderno.

la tua partenza storica é più che lecita ... é lecito anche valorizzare i pensieri di coloro che hanno dato vita, con questi, a evoluzioni importanti, ci mancherebbe ... rimango dell'idea che poi, ad un certo punto, bisognerebbe saperli evolvere dissociandoci completamente dalla fonte, se vogliamo crearne di liberi.
Difficilmente si portano degli stimoli attraverso autori minori, sebbene ce ne siano di molto stimolanti, perché abbiamo bisogno, per essere stimolati, di una sorta di autorevolezza ... e anche questo é una sorta di condizionamento ...

potrei continuare ma poi dilungandomi vado in confusione ... :rolleyes::rolleyes:

Bikerneofita
22/03/2010, 13:00
gli autori minori non li cito perchè sono fondamentalmente ignorante...e conosco solo gli autori principali...:rolleyes::biggrin3:

per quanto riguarda lo sviluppo di idee non condizionate ..... concordo con te.....di fatti la fonte è solo un punto di partenza ed il post è aperto per condividere le idee NON condizionate o la possibilità di averne come tali con tutti gli altri....

non mi son posta come guru del pensiero non condizionato.....il post è più che altro un input.....abbiamo pensieri liberi??non condizionati???....nonn so se mi son spiegata.....:rolleyes:

bastamoto
22/03/2010, 13:01
gli autori minori non li cito perchè sono fondamentalmente ignorante...e conosco solo gli autori principali...:rolleyes::biggrin3:

per quanto riguarda lo sviluppo di idee non condizionate ..... concordo con te.....di fatti la fonte è solo un punto di partenza ed il post è aperto per condividere le idee NON condizionate o la possibilità di averne come tali con tutti gli altri....

non mi son posta come guru del pensiero non condizionato.....il post è più che altro un input.....abbiamo pensieri liberi??non condizionati???....nonn so se mi son spiegata.....:rolleyes:

si , ma i post di politica sono vietati

Bikerneofita
22/03/2010, 13:05
si , ma i post di politica sono vietati

:blink::blink::blink:...NON è POLITICA!

bastamoto
22/03/2010, 13:07
:blink::blink::blink:...NON è POLITICA!

ah scusa , avevo letto male

ciao grazie

natan
22/03/2010, 14:08
gli autori minori non li cito perchè sono fondamentalmente ignorante...e conosco solo gli autori principali...:rolleyes::biggrin3:

per quanto riguarda lo sviluppo di idee non condizionate ..... concordo con te.....di fatti la fonte è solo un punto di partenza ed il post è aperto per condividere le idee NON condizionate o la possibilità di averne come tali con tutti gli altri....

non mi son posta come guru del pensiero non condizionato.....il post è più che altro un input.....abbiamo pensieri liberi??non condizionati???....nonn so se mi son spiegata.....:rolleyes:

La mia era una riflessione, non una critica al tuo post ... ci mancherebbe!!! :wub:


provo a ripetermi in altro modo:

mi riesce difficile partire dal presupposto che si possano avere pensieri non condizionati ... mi vien più facile presupporre che ci si possa liberare dai condizionamenti ... un po' come un dadaista che imparata la tecnica la nega alla ricerca di nuovi orizzonti ... per essere spicciolo, naturalmente!!! :wink_:

altro esempio: condizionati dal pensiero di Kant, se preso con l'intento di lasciarsi stimolare, si può arrivare ad avere dei pensieri liberi ... se prima o poi lo si fa fuori :D


ah scusa , avevo letto male

ciao grazie

anch'io ho avuto questo dubbio ...


quello delle scuse, naturalmente! :rolleyes:

bastamoto
22/03/2010, 15:09
qui c'e' sempre da imparare

Matt
22/03/2010, 15:21
Kant che ti passa :tongue:

Il pensiero e' libero ma le azioni sono condizionate :rolleyes:

Bikerneofita
22/03/2010, 15:31
La mia era una riflessione, non una critica al tuo post ... ci mancherebbe!!! :wub:



se anche fosse stata una critica.....dovresti aver capito che non sarebbe stato un problema...:biggrin3:..poi tu puoi....:wub:

Il Franky
22/03/2010, 17:01
Secondo me oggi è impossibile farsi una rappresentazione propria del mondo che ci circonda.. Come detto da qualche d'uno in apertura di post, l'informazione di massa genera correnti di pensiero abbastanza difficili da smuovere dalle loro linee guida (e non solo politicamente, ovviamente..), e, credo, in netta controtendenza rispetto al "libera la mente dai preconcetti, manifesta il tuo pensiero e fai la cosa giusta" che Kant ci propone.. Ritengo che solo persone veramente dotte (e non edotte..), ed acculturate, possano, con l'ausilio dell'analisi della storia, liberare il proprio pensiero in modo abbastanza personale e spontaneo, da poter ritenere quel pensiero una appendice non inquinata del proprio ego, e soltanto di quello!! Ma và considerato che una linea di base di pensiero è insita in ognuno: Credo che già ai tempi di Kant fosse quasi impossibile una libertà di pensiero simile, figurarsi oggi... Morale.. Kant l'ho trovato sempre abbastanza palloso e ripetitivo.. E anche abbastanza utopistico!!!! ..Questa la mia libera interpretazione del pensiero del filosofo in questione...:D:D:D

EIKONTRIPLE
22/03/2010, 17:35
e' bello un'uragano ? no , e' sublime!!!

con me sfondi una porta aperta , sicuramente il filosofo che ho letto di piu' e dove condivido e mi rivedo rispetto ad altri , per me, il piu' grande filosofo di sempre.

rus
22/03/2010, 19:02
Non ho mai studiato filosofia(sono sostanzialmente ignorante in materia)ma credo che non si possa non essere condizionati,se si pensa che basta la provenienza geografica per vedere la stessa cosa in modo diverso,tipo il porsi di fronte alla vita di chi ha dovuto ingegnarsi per sopravvivere in certi posti piuttosto che il tipo di vita di chi ha avuto il privilegio di nascere in altri.

MR-T
22/03/2010, 19:13
in modalità e forme differenti è ancora possibile... lo deve essere ;)

Bikerneofita
22/03/2010, 20:37
E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

ABCDEF
22/03/2010, 20:52
E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

scusa neofita (e intanto mi scuso per il pacco e mi dispiaccio per non averti conosciuto di persona), ma stai mettendo insieme tante cose..........
nessuno esclude che ci debba e ci possa essere un pensiero critico, e la vita di tutti i giorni lo dimostra.
altra cosa e' (ed e' anche questo un concetto di cui si e' discusso) la informazione condizionata, che e' un'altra cosa della quale abbiamo quotidiana esperienza.
ogni essere unamo subisce una quantita' di condizionamenti, ma non per questo non si sforza di sviluppare un pensiero libero e critico.
il problema e' che alla fine, oggettivamente non lo e'

Silvan
22/03/2010, 20:59
Kant che ti passa :tongue:

Il pensiero e' libero ma le azioni sono condizionate :rolleyes:

quoto tutto:oook:, anche la prima frase:tongue:

Chiara
22/03/2010, 21:15
E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

Ho amato Kant, ma so di non esser più ferrata per cui ogni riferimento :wink_:

rifletto su quanto hai scritto e rispondo pensando a come mi sento.
il mio pensiero é condizionato dal vissuto e di questo son certa.
non posso però escludere che un buon comunicatore o il messaggio ossessivo in qualche modo mi influenzi, perlomeno incosciamente, non me la sento di dire NO. cerco di selezionare le fonti di informazioni ad esempio accendendo la tele il meno possibile e leggendo chi ritengo accreditato (spero non solo un buon comunicatore) e indipendente, amante della libertà

natan
22/03/2010, 21:25
E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

Non dovremmo fare confusione tra l'essere condizionati e il rimanerlo ...

"sentirsi a casa" é un condizionamento e questo fa si che si cerchino ingredienti di casa anche all'estero, che si metta a confronto con le cose di casa propria tutto quello che di nuovo e estraneo troviamo. Se andiamo a Londra e comperiamo Barilla, quando cucineremo questa pasta non ci chiederemo se é uguale o diversa da quella "normale", quella di casa. Se comperiamo un'altra marca, sconosciuta, difficilmente riusciremo ad apprezzarla come quella di casa nostra. Il condizionamento non é solo un pensiero ma é un sentimento nel vivere.
Quando dico che il vero lavoro é quello di liberarsene é di per se un'affermazione che sottolinea la possibilità di un pensiero libero. È che mi é difficile pensare che già dall'inizio l'uomo riesca a scindere i propri affetti da ciò che é estraneo con il solo potere della mente, il pensiero.
Spero di essere stato chiaro, in modo che le risposte possano essere per me motivo di riflessione. Nel caso non sia stato chiaro, cercherò di chiarirmi più in là. :wink_:

Chiara
22/03/2010, 21:31
Non dovremmo fare confusione tra l'essere condizionati e il rimanerlo ...

"sentirsi a casa" é un condizionamento e questo fa si che si cerchino ingredienti di casa anche all'estero, che si metta a confronto con le cose di casa propria tutto quello che di nuovo e estraneo troviamo. Se andiamo a Londra e comperiamo Barilla, quando cucineremo questa pasta non ci chiederemo se é uguale o diversa da quella "normale", quella di casa. Se comperiamo un'altra marca, sconosciuta, difficilmente riusciremo ad apprezzarla come quella di casa nostra. Il condizionamento non é solo un pensiero ma é un sentimento nel vivere.
Quando dico che il vero lavoro é quello di liberarsene é di per se un'affermazione che sottolinea la possibilità di un pensiero libero. È che mi é difficile pensare che già dall'inizio l'uomo riesca a scindere i propri affetti da ciò che é estraneo con il solo potere della mente, il pensiero.
Spero di essere stato chiaro, in modo che le risposte possano essere per me motivo di riflessione. Nel caso non sia stato chiaro, cercherò di chiarirmi più in là. :wink_:


fai l'esempio pratico di un'etichetta
prendiamola in senso lato
quando etichettiamo, e lo facciamo, é difficile andare oltre. facciamo anche questo ma possiamo dire che riusciamo a farlo spesso? non é necesario che ci si deliberatezza, solo a volte non ci rendiamo conto che é necessario

Il Franky
22/03/2010, 21:57
E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

Un discorso è farsi tenere in pugno.. Un altro è essere coscienti del fatto che comunque, l'informazione in primis, come il pensiero critico delle persone, sono viziati da preconcetti di fondo derivanti da quello che forse tu ritieni "libero pensare".. Ma non credi che chiunque esprima un opinione, sia esso giornalista o giornalaio (...), in quel suo pensiero metta un vizio di fondo??
Credi sia possibile avere un opinione totalmente svincolata da qualsiasi condizionamento esterno??? Per risponderti.. Persino l'oratore (e il pensatore..) più comunicativo, e per questo forse anche in grado di ingenerare in una o più persone, una certa persuasione, non sia stato condizionato nelle sue riflessioni da idee altrui??? Magari anche da più di una, e ha avuto la bravura di miscelarle al meglio: ma non è certo e comunque un pensiero nato dalle sue sole riflessioni!!!! Credo che ci si possa ritenere già abbastanza soddisfatti se si riesce a farsi condizionare il minimo indispensabile.. Personalemte preferisco essere cosciente di poter essere in parte condizionato da ciò che mi circonda (e cercare di esserlo il meno possibile..), piuttosto che credere nell'utopia di vivere, ragionando e facendo le mie scelte, in piena anatomia. In casa mia si mangia la Barilla, la De Cecco, la Buitoni, ecc..(Mmmmmm.. Bòna la pasta.. :D:D:D:D) non la pasta per i cani che compri a sacchi da 50 kg..Eppure concettualmente è la stessa cosa, son fatte di grano tutte quante.. O no?? Pensi veramente che una volta compiuti anni 3 (TRE), il tuo ragionemanto non sia condizionato, seppur in minima parte, da ciò che ti circonda e che il mondo ti propone????:blink::blink:
Rifletti un pò anche te su tutto questo...

E mò vado a letto che sò cotto, e il mio (solo..:rolleyes:) neurone ha dato fondo alle sue massime capacità comunicative!!!:biggrin3:

natan
22/03/2010, 22:01
fai l'esempio pratico di un'etichetta
prendiamola in senso lato
quando etichettiamo, e lo facciamo, é difficile andare oltre. facciamo anche questo ma possiamo dire che riusciamo a farlo spesso? non é necesario che ci si deliberatezza, solo a volte non ci rendiamo conto che é necessario

Sinceramente non ho ben capito quello che vuoi dire. Sicuramente l'etichetta, come l'appartenenza, é un freno al libero pensiero. L'ho già detto più volte parlando di politica, che una frase, una promessa, se non sapessimo la fonte dalla quale scaturisce, riusciremmo a valutarla con maggiore libertà.

Come già detto e stradetto, é difficile sentire una cosa saggia da una persona che detestiamo e riconoscerla nella sua saggezza. Il sentimento, spesso, in un primo momento prende il sopravvento. Imparando a liberarsi dal preconcetto ci liberiamo del condizionamento dando così spazio ad un possibile pensiero libero. Diciamo che liberandoci dal condizionamento possiamo ambire la libertà dal preconcetto ... giriamo in un modo o nell'altro ma alla fine il risultato é il medesimo. :wink_:

Leto
22/03/2010, 22:51
ritengo(come già detto da altri)utopistico ai giorni nostri
avere dei pensieri non condizionati ...........................
il condizionamento sarà inconscio ....ma dubito non ci sia.............

allora non è neanche il caso di porsi il problema!! ehr.. forse.. credo..spè che sento cos'hanno da dire in tivù a proposito...


Non ho mai creduto alle scatole stagne e solitamente preferisco parlare di liberazione dai condizionamenti più che di essenza da condizionamenti.
Questo post é condizionato da un pensiero, quello di Kant ... non nasce libero ma sottomesso ad una filosofia, ad una scelta fatta da altri. Il nostro compito, se intendiamo discuterne, sarà quello di liberarcene, non di assecondarlo ne tanto meno di contrastarlo. Parlo italiano perché sono nato in un luogo dove si esprimono in questa lingua. Ora, bisogna vedere cosa me ne farò di questo condizionamento, se sarà per me un giogo o unicamente un mezzo espressivo. Liberi non lo saremo mai, possiamo però percorrere la via della libertà come taluni hanno fatto dando spunti che ancora oggi vengono discussi. Ho sempre trovato più filosofia in chi sa osservare e sentire che non in chi la filosofia l'ha studiata e può far sfoggio di pezzi di carta ben scritti e ben timbrati. In questo momento mi sto esaurendo ... e qui mi fermo ... :wink_:

:wub:

Black Death
23/03/2010, 06:41
E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

Ti rispondo cosi secondo me noi siamo l'espressione esteriore dei nostri pensieri che non sono altro che l'elaborazione delle nostre idee elaborate con le informazioni che ci arrivano dall'esterno, da qui abbiamo


Rabbia-Gioia-Amore-Odio-Amicizia-Delusione ecc ecc
quindi io (che sostengo che il pensiero non possa NON essere condizionato......) dico che Nessuno puo' avere un pensiero non condizionato, nessuno ti tiene in pugno il mio intelletto cosi come è tenuto in pugno da tutti,

per rimanere in tema

una volta spezzate le catene ed usciti dalla caverna inizia il condizionamento.


;)

Bikerneofita
23/03/2010, 08:45
Non dovremmo fare confusione tra l'essere condizionati e il rimanerlo ...

"sentirsi a casa" é un condizionamento e questo fa si che si cerchino ingredienti di casa anche all'estero, che si metta a confronto con le cose di casa propria tutto quello che di nuovo e estraneo troviamo. Se andiamo a Londra e comperiamo Barilla, quando cucineremo questa pasta non ci chiederemo se é uguale o diversa da quella "normale", quella di casa. Se comperiamo un'altra marca, sconosciuta, difficilmente riusciremo ad apprezzarla come quella di casa nostra. Il condizionamento non é solo un pensiero ma é un sentimento nel vivere.
Quando dico che il vero lavoro é quello di liberarsene é di per se un'affermazione che sottolinea la possibilità di un pensiero libero. È che mi é difficile pensare che già dall'inizio l'uomo riesca a scindere i propri affetti da ciò che é estraneo con il solo potere della mente, il pensiero.Spero di essere stato chiaro, in modo che le risposte possano essere per me motivo di riflessione. Nel caso non sia stato chiaro, cercherò di chiarirmi più in là. :wink_:


concordo .. in effetti lo penso anche io....

desidero sottolineare il fatto che la discussione l'ho aperta non con l'intento di dire io ho un pensiero libero voi no tiè tiè tiè(sto facendo la buffona):biggrin3::biggrin3::tongue:...

la discussione l'ho aperta riflettendo anche sul MIO modo di ragionare e rapportarmi con il mondo...

mi piace raccogliere spunti...e valutare le varie angolazioni da cui persone diverse osservano la realtà che li circonda......ed agiscono .... tutto qui!

di certo è difficile non essere neppur minimamente condizionati o influenzati...soprattutto nella nostra società....proprio per questo....per aprire i miei orizzonti.....mi piace confrontarmi anche con voi.........molti interventi sono estremamenti interessanti....e stimolo per ulteriori riflessioni.....:tongue::biggrin3:

si insomma....ve sto a ffà un complimento!:tongue::laugh2:

Black Death
23/03/2010, 10:02
ti riposto la risposta alla tua domanda


E' interessante leggervi....vorrei fare una considerazione....soprattutto per coloro che ritengono che il pensiero non possa NON essere condizionato......e che quindi non sia possibile avere un pensiero autonomo.....

ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......

ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......

è questo che tra le righe sostenete......vi riconoscete in questa descrizione? vi piace quanto avete letto?voi siete così?siete così per davvero?

Ti rispondo cosi secondo me noi siamo l'espressione esteriore dei nostri pensieri che non sono altro che l'elaborazione delle nostre idee elaborate con le informazioni che ci arrivano dall'esterno, da qui abbiamo


Rabbia-Gioia-Amore-Odio-Amicizia-Delusione ecc ecc
quindi io (che sostengo che il pensiero non possa NON essere condizionato......) dico che Nessuno puo' avere un pensiero non condizionato, nessuno ti tiene in pugno il mio intelletto cosi come è tenuto in pugno da tutti,

per rimanere in tema

una volta spezzate le catene ed usciti dalla caverna inizia il condizionamento.


;)

Lorient
23/03/2010, 10:13
secondo me non va confusa la libertà di pensiero con la comunicazione di massa. Oggi sembra difficile avere pensieri autonomi, ma credo sia perfettamente normale

Nella storia dell'uomo, i grandi pensatori sono pochissimi così come i grandi scienziati o inventori che dir si voglia ergo: è difficile avere pensieri originali o fuori dalla massa.

La cosa secondo me importante è avere l'intelligenza di capire i propri limiti e avere il coraggio di salire sulle spalle dei giganti per vedere più lontano

Black Death
23/03/2010, 10:23
secondo me non va confusa la libertà di pensiero con la comunicazione di massa. Oggi sembra difficile avere pensieri autonomi, ma credo sia perfettamente normale

Nella storia dell'uomo, i grandi pensatori sono pochissimi così come i grandi scienziati o inventori che dir si voglia ergo: è difficile avere pensieri originali o fuori dalla massa.

La cosa secondo me importante è avere l'intelligenza di capire i propri limiti e avere il coraggio di salire sulle spalle dei giganti per vedere più lontano

sono d'accordo anche se forse è un altro discorso


p.s. l'importante è non salire sulle spalle di un nano :laugh2::laugh2::laugh2:
(scusate non ho resistito) mi banno da solo ciaoooooooooo


;)

Ipcress
23/03/2010, 11:52
la democrazia e' imperfetta, coinvolge la massa e non si puo' pretendere che la massa sia in grado di fare fini distinguo.

qualsiasi informazione, anche la piu' obiettiva nelle premesse (fotografia) la si puo' dare in modo da far risaltare questo o quell'aspetto, e non e' quindi mai priva di commento.

la massa e' influenzabile, e lo e' sempre stata...............mentre le elites lo sono meno, ma sono elites, e il loro voto pesa meno di quello della massa (in democrazia).

La lotta' e' quindi sempre orientata ad influenzare la massa, e tutte le "elites" lo fanno per il bene del popolo.........qualcuna ci crede perfino, ma non e' meno "manipolatoria" di quelle che non ci credono:dry:

Mah... affermare che la democrazia è imperfetta perchè coinvolge la massa influenzabile e manipolabile mi sembra superficiale... non perchè questo non accada... ma perchè la massa non è per definizione manipolabile, può essere manipolata utilizzando gli strumenti corretti, esattamente come è possibile influenzare un individuo.



ciò significa che ciò che vi circonda...in termini di comunicazione mediatica.....opinioni di altre persone.....tv....radio.....giornali....non servono a fornirvi informazioni attraverso le quali voi sviluppate la vostra coscienza critica....ma sono solo strumenti di condizionamento e se scritti bene....son strumenti di dominio......dominano il vostro intelletto....gestiscono il vostro pensiero.....vi condizionano e possono portarvi a fare quanto vogliono loro-......


Il punto sta proprio qui... per manipolare l'opinione non serve una informazione scritta bene... serve esattamente il contrario... ci vuole una informazione scritta male e veicolata peggio... ed è proprio quello che accade oggi nella cosiddetta civiltà dell'informazione...



ciò che sostenete significa dunque, che nella vostra quotidianità, se vi imbattete in una persona con buone doti comunicative e persuasive ..... questa persona riesce a condizionare il vostro modo di pensare...per cui questa persona vi tiene in pugno......


Il buon venditore, ovvero colui che riesce a manipolare ed influenzare le vostre motivazioni d'acquisto non è quello che parla per mezz'ora... sviscerando tutti gli aspetti del prodotto che state per acquistare... non è quello che fa buona comunicazione... il buon venditore è quello che in 4 parole buttate lì vi convince ad acquistare qualcosa di cui magari prima non conoscevate nemmeno l'esistenza... facendo leva su meccanismi emozionali e cognitivi profondi... provare per credere

Lorient
23/03/2010, 12:03
Mah... affermare che la democrazia è imperfetta perchè coinvolge la massa influenzabile e manipolabile mi sembra superficiale... non perchè questo non accada... ma perchè la massa non è per definizione manipolabile, può essere manipolata utilizzando gli strumenti corretti, esattamente come è possibile influenzare un individuo.



Il punto sta proprio qui... per manipolare l'opinione non serve una informazione scritta bene... serve esattamente il contrario... ci vuole una informazione scritta male e veicolata peggio... ed è proprio quello che accade oggi nella cosiddetta civiltà dell'informazione...

ma l'utente finale come può essere conscio del fatto che l'informazione parte veicolata male? Non ne ha i mezzi necessari, siamo davvero sicuri che Fede sia totalmente fazioso e Gad Lerner invece no?

Manca il controllo e soprattutto manca la voglia di controllare

Ipcress
23/03/2010, 12:04
una volta spezzate le catene ed usciti dalla caverna inizia il condizionamento.



Vero. Ma siamo sicuri di averle già spezzate le catene e di non essere ancora nella caverna incantati dalle ombre proiettate sulle pareti?


ma l'utente finale come può essere conscio del fatto che l'informazione parte veicolata male? Non ne ha i mezzi necessari, siamo davvero sicuri che Fede sia totalmente fazioso e Gad Lerner invece no?

Manca il controllo e soprattutto manca la voglia di controllare

La comunicazione non è fatta solo di trasmittente (Fede/Lerner) e ricevente (utente). Io ragiono anche sul mezzo, ovvero la tv, piuttosto che l'ipertesto o i 160 caratteri dell'SMS e altro... e sostengo che si tratti di mezzi di informazione per definizione "poveri"... a causa dei loro tempi, della loro struttura e dei loro vincoli... sostengo cioè che l'informazione che passa attraverso i mezzi di massa sia per definizione una informazione povera, si direbbe, se fosse cibo, privata delle sue principali proprietà nutritive. A questa informazione segue necessariamente un processo di formazione delle opinioni povero e destrutturato, qualunque sia il trasmittente e qualunque sia il messaggio.

Black Death
23/03/2010, 12:29
Vero. Ma siamo sicuri di averle già spezzate le catene e di non essere ancora nella caverna incantati dalle ombre proiettate sulle pareti?





al giorno d'oggi piu' propendo piu' per la seconda,

come disse qualcuno la verità non è cio' che succede ma ciò che si fa credere. (Nietzsche).


per avere un pensiero non condizionato dovresti non avere avuto "contaminazioni" senza le quali non potresti avere un pensiero....(blackpensiero)


Filosofia......




;)

Lorient
23/03/2010, 12:33
Vero. Ma siamo sicuri di averle già spezzate le catene e di non essere ancora nella caverna incantati dalle ombre proiettate sulle pareti?



La comunicazione non è fatta solo di trasmittente (Fede/Lerner) e ricevente (utente). Io ragiono anche sul mezzo, ovvero la tv, piuttosto che l'ipertesto o i 160 caratteri dell'SMS e altro... e sostengo che si tratti di mezzi di informazione per definizione "poveri"... a causa dei loro tempi, della loro struttura e dei loro vincoli... sostengo cioè che l'informazione che passa attraverso i mezzi di massa sia per definizione una informazione povera, si direbbe, se fosse cibo, privata delle sue principali proprietà nutritive. A questa informazione segue necessariamente un processo di formazione delle opinioni povero e destrutturato, qualunque sia il trasmittente e qualunque sia il messaggio.

Si forse stiamo percorrendo strade parallele...

hai ragione sulla povertà del mezzo e credo che la colpa però vada imputata anche agli utenti. Se l'utente permette a chi fornisce informazione "povera" di avere un mercato (perché di quello si tratta, solo mercato) allora siamo causa del nostro male.

Formare le menti? Discorso pericoloso che spesso sconfina o nel lassismo totale o nella dittatura...

Ipcress
23/03/2010, 12:40
Formare le menti? Discorso pericoloso che spesso sconfina o nel lassismo totale o nella dittatura...

No, per formazione dell'opinione intendo proprio il processo di costruzione dell'opinione nella testa delle persone. Dato che, contrariamente a quanto sostiene Kant, per formare le opinioni servono le informazioni ovvero non vi è pensiero senza condizionamenti esterni, trovo sia interessante indagare la natura di questi condizionamenti o stimoli, se non vogliamo dare loro una accezione negativa.

Bikerneofita
23/03/2010, 12:41
Ma allora ... posto approccio più che condivisibile la constatazione della "inesistenza" di informazione fatta a dovera...ossia ricca di "principi nutritivi"...... posta l' inettitudine dei riceventi che ingenerano e sostengono una informazione "lasca"....posta la forza coercitiva e dominatrici dei sistemi mass mediatici che condizionano il nostro pensiero...la nostra azione.....la nstra vita quotidianamente..... per arrivare ad essere liberi dai condizionamenti altrui...ossia che non appartengono a noi stessi...al nostro proprio modo di vivere...pensare...respirare....amare....votare....parlare....relazionare....
quale può essere un modo ... un'apripista per volgere verso una maggiore libertà ed una maggiore coscienza critica?
Cosa possiamo fare per evolverci?


No, per formazione dell'opinione intendo proprio il processo di costruzione dell'opinione nella testa delle persone. Dato che, contrariamente a quanto sostiene Kant, per formare le opinioni servono le informazioni ovvero non vi è pensiero senza condizionamenti esterni, trovo sia interessante indagare la natura di questi condizionamenti o stimoli, se non vogliamo dare loro una accezione negativa.

non sono concorde....almeno non interpretando la frase per come l'hai scritta....vuoi gentilmente chiarire meglio il concetto?forse ho interpretato male!

Lorient
23/03/2010, 12:50
Ma allora ... posto approccio più che condivisibile la constatazione della "inesistenza" di informazione fatta a dovera...ossia ricca di "principi nutritivi"...... posta l' inettitudine dei riceventi che ingenerano e sostengono una informazione "lasca"....posta la forza coercitiva e dominatrici dei sistemi mass mediatici che condizionano il nostro pensiero...la nostra azione.....la nstra vita quotidianamente..... per arrivare ad essere liberi dai condizionamenti altrui...ossia che non appartengono a noi stessi...al nostro proprio modo di vivere...pensare...respirare....amare....votare....parlare....relazionare....
quale può essere un modo ... un'apripista per volgere verso una maggiore libertà ed una maggiore coscienza critica?
Cosa possiamo fare per evolverci?

L'evoluzione e il futuro nascono solo dal passato:

salire sulle spalle dei giganti per vedere lontano

avere il coraggio di ripetere e copiare i grandi invece di intestardirsi a fare i creativi a ogni costo (si vedono i risultati dei tanti creativi del XX secolo)

avere l'umiltà di imparare sempre e ogni giorno

essere come un bicchiere vuoto, perché sono nel vuoto può entrare materia

non essere mai arrivati perché se ti senti al traguardo viene naturale non andare avanti

Bikerneofita
23/03/2010, 12:55
L'evoluzione e il futuro nascono solo dal passato:

salire sulle spalle dei giganti per vedere lontano

avere il coraggio di ripetere e copiare i grandi invece di intestardirsi a fare i creativi a ogni costo (si vedono i risultati dei tanti creativi del XX secolo)

avere l'umiltà di imparare sempre e ogni giorno

essere come un bicchiere vuoto, perché sono nel vuoto può entrare materia

non essere mai arrivati perché se ti senti al traguardo viene naturale non andare avanti


concordo con te..... e come fare per esportare questa mentalità? come fare per aiutarci ad "uscire dall'ombra" e tornare o imparare a ragionare con la nostra testa?

Ipcress
23/03/2010, 12:57
Ma allora ... posto approccio più che condivisibile la constatazione della "inesistenza" di informazione fatta a dovera...ossia ricca di "principi nutritivi"...... posta l' inettitudine dei riceventi che ingenerano e sostengono una informazione "lasca"....posta la forza coercitiva e dominatrici dei sistemi mass mediatici che condizionano il nostro pensiero...la nostra azione.....la nstra vita quotidianamente..... per arrivare ad essere liberi dai condizionamenti altrui...ossia che non appartengono a noi stessi...al nostro proprio modo di vivere...pensare...respirare....amare....votare....parlare....relazionare....
quale può essere un modo ... un'apripista per volgere verso una maggiore libertà ed una maggiore coscienza critica?
Cosa possiamo fare per evolverci?


Devo chiarire... io non postulo l'inettitudine dei riceventi... anzi io cerco di spiegare l'apparente sonno della ragione che stiamo vivendo... e non postulo nemmeno una forza coercitiva mass mediatica... o meglio ne contemplo l'esistenza ma non credo vi sia una regia occulta dominatrice... il massmedianesimo è uno strumento... come lo era il cavallo per i conquistadores... la regia occulta, ammesso che ce ne sia una, è altrove.

Mi domandi come aspirare ad una maggiore libertà di pensiero, ad una maggiore coscienza critica? non saprei... oggi è importantissimo sapersi andare a cercare le informazioni, vivere con i piedi attaccati al terreno, saper discernere il significato dal significante, dare alle cose il loro giusto peso, sapersi liberare dalle paure, credere nella intelligenza altrui oltre che nella propria... io faccio così... ma accetto consigli...:biggrin3:

Bikerneofita
23/03/2010, 13:02
Devo chiarire... io non postulo l'inettitudine dei riceventi... anzi io cerco di spiegare l'apparente sonno della ragione che stiamo vivendo... e non postulo nemmeno una forza coercitiva mass mediatica... o meglio ne contemplo l'esistenza ma non credo vi sia una regia occulta dominatrice... il massmedianesimo è uno strumento... come lo era il cavallo per i conquistadores... la regia occulta, ammesso che ce ne sia una, è altrove.

Mi domandi come aspirare ad una maggiore libertà di pensiero, ad una maggiore coscienza critica? non saprei... oggi è importantissimo sapersi andare a cercare le informazioni, vivere con i piedi attaccati al terreno, saper discernere il significato dal significante, dare alle cose il loro giusto peso, sapersi liberare dalle paure, credere nella intelligenza altrui oltre che nella propria... io faccio così... ma accetto consigli...:biggrin3:



:biggrin3:....non ne so dare di consigli.....faccio così anche io ..... quello che chiedo però in realtà è un po' più ampliato.....

chiedo...MI domando...TI domando...VI domando......come facciamo ad esportare la capacità di ampliare i propri orizzonti sino ad arrivare ad un pensiero un po' (anche solo un po' basterebbe) libero da condizionamenti....come facciamo ad esportare una metodologia alla moltitudine o ai più?? come si fa? il destino di ognuno di noi è nelle mani di ognuno di noi ...la somma degli "ognuno di noi" fa la società....questo mi preoccupa....non so KKK se hai capito a cosa pian piano sto mirando e dove voglio andare a parare ...ma ci spero...:rolleyes:

Lorient
23/03/2010, 13:05
concordo con te..... e come fare per esportare questa mentalità? come fare per aiutarci ad "uscire dall'ombra" e tornare o imparare a ragionare con la nostra testa?

La mia opinione (MIA prima che si dica che faccio parte di un elitè classista o cose simili) è che non tutti possono arrivare a quello che dici...

Qui non ci si può fare nulla... purtroppo: l'unanimità comporta scarsa qualità e non sarebbe comunque pensabile e reale un pianeta interamente senziente e intelligente.
Ti basti considerare quante persone guardano Sanremo e quante persone hanno votato l'attuale maggioranza

Uscire dall'ombra: stare in una caverna ti fa vedere solo ombre, ma quanti hanno il coraggio di uscire per vedere la luce e rinunciare al caldo conforto e riparo delle mura di pietra, solide pur essendo buie?

Bikerneofita
23/03/2010, 13:10
La mia opinione (MIA prima che si dica che faccio parte di un elitè classista o cose simili) è che non tutti possono arrivare a quello che dici...

Qui non ci si può fare nulla... purtroppo: l'unanimità comporta scarsa qualità e non sarebbe comunque pensabile e reale un pianeta interamente senziente e intelligente.
Ti basti considerare quante persone guardano Sanremo e quante persone hanno votato l'attuale maggioranzaUscire dall'ombra: stare in una caverna ti fa vedere solo ombre, ma quanti hanno il coraggio di uscire per vedere la luce e rinunciare al caldo conforto e riparo delle mura di pietra, solide pur essendo buie?


Io non sono tanto negativa verso l'umanità..........l'essere umano è capace di grandi cose e siam tutti dotati delle stesse caratteristiche a livello generale...la differenza sta in come le accresciamo....come le nutriamo ... facendole diventare qualcosa di più.........

poi si è vero che i "grandi" atti...non sono da tutti.....questo è vero.....ma apportare un miglioramento a noi stessi non è un "grande" atto....non mi pare che viviamo un periodo di splendore...per cui migliorarsi non dovrebbe essere così difficile.....diventerebbe difficile affinare il miglioramento su larga scala...ma siam lontani da un affinamento!

per cui Lorient che facciamo..? rimaniamo come stiamo? devo veramente espatriare?=

Mafalda
23/03/2010, 13:19
La mia opinione (MIA prima che si dica che faccio parte di un elitè classista o cose simili) è che non tutti possono arrivare a quello che dici...

Qui non ci si può fare nulla... purtroppo: l'unanimità comporta scarsa qualità e non sarebbe comunque pensabile e reale un pianeta interamente senziente e intelligente.
Ti basti considerare quante persone guardano Sanremo e quante persone hanno votato l'attuale maggioranza

Uscire dall'ombra: stare in una caverna ti fa vedere solo ombre, ma quanti hanno il coraggio di uscire per vedere la luce e rinunciare al caldo conforto e riparo delle mura di pietra, solide pur essendo buie?

Io concordo pochi possono arrivare a certe cose e non è per essere classisti è la pura realtà di tutti i giorni....un insieme di persone dove, mi spiace dirlo pochi possono.

Uscire dall'ombra non è da tutti anzi forse pochi hanno il coraggio di farlo molto meglio vivere nell'ombra che vedere la luce ed andare contro corrente e sai perchè ....perchè tutti penserebbe che tu sei diverso e questo comporerebbe una serie di esclusioni e anche un pò di isolamento....in poche parole per essere luce ci vogliono le palle....

Lorient
23/03/2010, 13:24
Io non sono tanto negativa verso l'umanità...

e questo dipende dal carattere credo, quindi è piuttosto difficile confutare questa tua predisposizione :wink_:


per cui Lorient che facciamo..? rimaniamo come stiamo? devo veramente espatriare?=

Non farne una questione locale: gli statunitensi sono imbecilli come pochi eppure hanno il grande pregio di averlo capito e quindi attirano cervelli dalla vecchia Europa... ma poi li piegano alla loro stupidità capitalistica (fondi per ricerca=soldi=industria...)

Segui la tua strada e basta: se porta fuori d'Italia vai.
Nessuno conosce il suo futuro ma lo costruisce giorno per giorno



Uscire dall'ombra non è da tutti anzi forse pochi hanno il coraggio di farlo molto meglio vivere nell'ombra che vedere la luce ed andare contro corrente e sai perchè ....perchè tutti penserebbe che tu sei diverso e questo comporerebbe una serie di esclusioni e anche un pò di isolamento....in poche parole per essere luce ci vogliono le palle....

:wub::wub::wub::wub::wub: ... ma tu sei me al femminile... :wub::wub::wub::wub::wub:

Mafalda
23/03/2010, 13:30
e questo dipende dal carattere credo, quindi è piuttosto difficile confutare questa tua predisposizione :wink_:



Non farne una questione locale: gli statunitensi sono imbecilli come pochi eppure hanno il grande pregio di averlo capito e quindi attirano cervelli dalla vecchia Europa... ma poi li piegano alla loro stupidità capitalistica (fondi per ricerca=soldi=industria...)

Segui la tua strada e basta: se porta fuori d'Italia vai.
Nessuno conosce il suo futuro ma lo costruisce giorno per giorno



:wub::wub::wub::wub::wub: ... ma tu sei me al femminile... :wub::wub::wub::wub::wub:

Eh già ci hai messo un pochino per accorgertene solo 2 anni però meglio tardi che mai .....:tongue::tongue::wub::wub:

Lorient
23/03/2010, 13:43
Eh già ci hai messo un pochino per accorgertene solo 2 anni però meglio tardi che mai .....:tongue::tongue::wub::wub:

No, non dire così che poi pensano male... e dire che non so nemmeno come ti chiami...

Piacere, Gianmarco :biggrin3:

Mafalda
23/03/2010, 13:52
No, non dire così che poi pensano male... e dire che non so nemmeno come ti chiami...

Piacere, Gianmarco :biggrin3:

Ah però pensavo Giamma ..........:tongue::tongue::tongue:

Black Death
23/03/2010, 13:56
Ma allora ... posto approccio più che condivisibile la constatazione della "inesistenza" di informazione fatta a dovera...ossia ricca di "principi nutritivi"...... posta l' inettitudine dei riceventi che ingenerano e sostengono una informazione "lasca"....posta la forza coercitiva e dominatrici dei sistemi mass mediatici che condizionano il nostro pensiero...la nostra azione.....la nstra vita quotidianamente..... per arrivare ad essere liberi dai condizionamenti altrui...ossia che non appartengono a noi stessi...al nostro proprio modo di vivere...pensare...respirare....amare....votare....parlare....relazionare....
quale può essere un modo ... un'apripista per volgere verso una maggiore libertà ed una maggiore coscienza critica?Cosa possiamo fare per evolverci?


!

beh un modo per volgere verso una maggior conoscienza critica è ragionare sulla base della propria razionalità e non per schieramenti di pensiero,non bisogna commettere l'errore di essere schiavi della libertà, in quanto è un concetto astratto e non assoluto.



;)

Roy Batty
23/03/2010, 14:04
A grandi linee penso che lo “status” in cui ci troviamo non ci impedisca di pensare liberamente. Tutti siamo liberi di pensare ciò che vogliamo, in teoria. E la nostra costituzione garantisce e preserva la libertà di pensiero oltre a quella di opinione, religione, ecc.

in pratica è molto più complicato. Kant non era certo condizionato come siamo noi dai mass media, ma anche lui è stato condizionato. La sua "autonomia dai condizionamenti" deriva comunque dai condizionamenti che ebbe dai suoi studi e dalle contrapposizioni con gli altri filosofi. il condizionamento del pensiero comincia da quando nasciamo, fin dai nostri primi barlumi di lucidità siamo condizionati a pensare in un certo modo.

Viviamo costantemente in uno stato di condizionamento, perché alla base della nostra società (e intendo la società umana) c’è la comunicazione scritta e parlata. Ogni parola, per quanto asettica, imparziale, indipendente, è una parola comunicata da qualcun altro e questo qualcun altro sceglie la parola da utilizzare in base alla sua cultura e al suo pensiero. Come noi siamo condizionati costantemente, allo stesso modo condizioniamo gli altri.

La ragione, come ragionamento, ci può rendere parzialmente liberi di pensare. La critica, il non dare nulla per scontato, il filtrare ogni fenomeno. E comunque sarà sempre una libertà parziale perché, come è già stato detto, una volta usciti dalla caverna comincia il condizionamento.

speeddaisy
23/03/2010, 14:09
beh un modo per volgere verso una maggior conoscienza critica è ragionare sulla base della propria razionalità e non per schieramenti di pensiero,non bisogna commettere l'errore di essere schiavi della libertà, in quanto è un concetto astratto e non assoluto.



;)

la libertà è un concetto astratto ma è un concetto assoluto:w00t:e per fortuna.ragionare per schieramenti di pensiero non è già essere liberi...bisogna vedere che tipo di razionalità uno possiede se condizionata dalla educazione,dal pessimismo..dall'ottimismo in genere no.saturno re della razionalità era notoriamente pessimista perchè dio della morte e delle malattia...io credo in una libertà del cuore..perchè il cuore ha sempre ragione...

Lorient
23/03/2010, 14:22
La ragione, come ragionamento, ci può rendere parzialmente liberi di pensare. La critica, il non dare nulla per scontato, il filtrare ogni fenomeno. E comunque sarà sempre una libertà parziale perché, come è già stato detto, una volta usciti dalla caverna comincia il condizionamento.

vero anche questo Roy... il pianeta Terra è un sistema chiuso dove ogni cosa influenza ogni altra cosa e il pensiero fine a se stesso è un'idea talmente assoluta che porta inevitabilmente a un pensiero assolutamente libero a priori e cioè... Dio...

E come ben sai i filosofi hanno l'allergia a Dio come entità :laugh2:

alessandro2804
23/03/2010, 14:24
Mah... affermare che la democrazia è imperfetta perchè coinvolge la massa influenzabile e manipolabile mi sembra superficiale... non perchè questo non accada... ma perchè la massa non è per definizione manipolabile, può essere manipolata utilizzando gli strumenti corretti, esattamente come è possibile influenzare un individuo.



Il punto sta proprio qui... per manipolare l'opinione non serve una informazione scritta bene... serve esattamente il contrario... ci vuole una informazione scritta male e veicolata peggio... ed è proprio quello che accade oggi nella cosiddetta civiltà dell'informazione...



Il buon venditore, ovvero colui che riesce a manipolare ed influenzare le vostre motivazioni d'acquisto non è quello che parla per mezz'ora... sviscerando tutti gli aspetti del prodotto che state per acquistare... non è quello che fa buona comunicazione... il buon venditore è quello che in 4 parole buttate lì vi convince ad acquistare qualcosa di cui magari prima non conoscevate nemmeno l'esistenza... facendo leva su meccanismi emozionali e cognitivi profondi... provare per credere[/QUOTE]

la capacità d'influenzare il pensiero degli altri fa parte della libertà a mio parere

influenzare a comprare un prodotto non significa obbligare qualcuno a comprare , significa annunciarsi nel modo più desiderabile
credo che anche tu ,se ti piace una ragazza, cerchi di fare colpo ed eliminare la concorrenza no? cosi è per tutti i meccanismi pubblicitari sia riguardo un prodotto che una persona umana

[QUOTE=Lorient;3134098]La mia opinione (MIA prima che si dica che faccio parte di un elitè classista o cose simili) è che non tutti possono arrivare a quello che dici...

Qui non ci si può fare nulla... purtroppo: l'unanimità comporta scarsa qualità e non sarebbe comunque pensabile e reale un pianeta interamente senziente e intelligente.
Ti basti considerare quante persone guardano Sanremo e quante persone hanno votato l'attuale maggioranza

Uscire dall'ombra: stare in una caverna ti fa vedere solo ombre, ma quanti hanno il coraggio di uscire per vedere la luce e rinunciare al caldo conforto e riparo delle mura di pietra, solide pur essendo buie?

con quest'affermazione stai influenzando il pensiero degli altri indirettamente,
sono tuoi giudizi di valore che non si basano in nessun criterio oggettivo

speeddaisy
23/03/2010, 14:31
io ho fatto per anni la venditrice e poi l'assicuratrice...ci sono tecniche di vendita ...è vero...più che fare leva su meccanismi emozionali dell'altro..bisogna avere la capacità emotiva di capire l'altro....una grande modestia fa il buon venditore....la gente non è fessa è la prima cosa che bisogna capire..la seconda è che ci vuole un buon prodotto...tutto qui cosa c'entri questo con la libertà di pensiero non lo so..ma non ho letto tutto il post...sorry

Lorient
23/03/2010, 14:34
con quest'affermazione stai influenzando il pensiero degli altri indirettamente,
sono tuoi giudizi di valore che non si basano in nessun criterio oggettivo

ok... dammi la definizione di oggettivo allora...

Matt
23/03/2010, 14:36
c'entra, se lo leggi in chiave politica c'entra

cambia chiave o serratura :rolleyes::tongue:

bastamoto
23/03/2010, 14:37
cambia chiave o serratura :rolleyes::tongue:

:w00t:

speeddaisy
23/03/2010, 14:40
c'entra, se lo leggi in chiave politica c'entra.
Si sostiene che l'imbonitore (chi è il più grande imbonitore italiano?) influenza il tuo giudizio sulla realtà che ti circonda e da lì ecco la mancanza di libertà di pensiero.

essere imbonitore non è essere buon venditore....il venditore vende cose concrete..questo che dite voi...vende sogni..allora va bene tutto..tutti credono ai sogni..da sempre....:biggrin3:

giorgiorox
23/03/2010, 14:42
prima o poi il post è destinato a diventare politico

alessandro2804
23/03/2010, 14:45
ok... dammi la definizione di oggettivo allora...

la descrizione di un fatto di cui si puo' dire che è vero o falso è più o meno oggettivo(pensiamo alla fisica,chimica,biologia) , da tener conto che anche i fatti secondo una teoria epistemologica vengono scelti in base a giudizi di valore condivisi (rasoio di occam)
un giudizio di valore non è mai misurabile non è mai osservabile esternamente, bello, brutto, giusto o sbagliato, sono idee che non ho mai visto esternamente ,non ho mai toccato ...esistono solo nelle teste delle persone

bastamoto
23/03/2010, 14:45
prima o poi il post è destinato a diventare politico

wlf

Lorient
23/03/2010, 14:47
prima o poi il post è destinato a diventare politico

non è detto, ma ho letto interventi ovviamente off topic e sarà così :rolleyes:

giorgiorox
23/03/2010, 14:53
wlf

viva
la
faziosità

Python
23/03/2010, 14:54
viva Speeddaisy ....

bastamoto
23/03/2010, 14:56
w Kant

Lorient
23/03/2010, 14:59
la descrizione di un fatto di cui si puo' dire che è vero o falso è più o meno oggettivo(pensiamo alla fisica,chimica,biologia) , da tener conto che anche i fatti secondo una teoria epistemologica vengono scelti in base a giudizi di valore condivisi (rasoio di occam)
un giudizio di valore non è mai misurabile non è mai osservabile esternamente, bello, brutto, giusto o sbagliato, sono idee che non ho mai visto esternamente ,non ho mai toccato ...esistono solo nelle teste delle persone

Il post è partito da una considerazione (più o meno condivisibile) delle idee di Kant (filosofo che non amo) quindi per me è implicito che siamo sul piano del giudizio di valore.

Di certo se volessimo misurare l'attualità o meno di idee filosofiche sposate in modo forzato alla mass-mediazione dell'informazione, cadremmo per forza in giudizi di valore. La domanda di partenza in effetti, mi sembra anche più semplice rispetto alle nostre complicate risposte

Una provocazione: qualcuno ha mai visto o toccato l'amore?
Eppure tutti ne parlano...

speeddaisy
23/03/2010, 15:00
prima o poi il post è destinato a diventare politico

no..no...io non mi faccio mettere su....quella strada...:cry:

armageddon
23/03/2010, 15:00
Ciao a tutti.....

faccio un salto di qualche anno all'indietro e torno sui banchi del liceo classico Manzoni di Milano......

mi piacerebbe discutere con voi circa l'attualità del pensiero di Kant..ne riporto una breve sintesi:

Secondo Kant libertà di pensiero è la "capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro".

ossia: la libera circolazione delle idee fosse il fondamento della conoscenza e dell'emancipazione dell’uomo.

A questa visione di società si contrappone un'idea di società in cui l'espressione e la coscienza dell'individuo siano sottoposte alla "tutela" del potere, sia esso manifestamente violento oppure celato e paternalistico.

L'unica salvezza dalla massa, dallo stato, dal regime, consiste nel rifugiarsi nel "corretto dispiegarsi del pensiero": l’unica autorità riconosciuta è la ragione. Il pensiero autonomo e la possibilità/capacità di esercitarlo porta con sè le condizioni per l’esercizio della libertà.

L'autonomia dell’indagine si affianca alla retta via, in quanto il viaggio che conduce alla libertà, secondo molti filosofi, deve essere caratterizzato dalla solitudine, intesa come autonomia dai condizionamenti esterni....

Quanto secondo voi tutto ciò è attuabile nella nostra società....e quanto lo "status" in cui ci troviamo ci impedisce autonomia di pensiero e ancora....quanto siamo limitati vincolati e disabituati a pensare autonomamente?

ai tempi di kant non c'era mediaset

speeddaisy
23/03/2010, 15:05
la descrizione di un fatto di cui si puo' dire che è vero o falso è più o meno oggettivo(pensiamo alla fisica,chimica,biologia) , da tener conto che anche i fatti secondo una teoria epistemologica vengono scelti in base a giudizi di valore condivisi (rasoio di occam)
un giudizio di valore non è mai misurabile non è mai osservabile esternamente, bello, brutto, giusto o sbagliato, sono idee che non ho mai visto esternamente ,non ho mai toccato ...esistono solo nelle teste delle persone

epistemologica..che parolona..neanch'io so cosa vuol dire per dire..devo andare a vedere sulla enciclopedia.....vuol dire epidemia di ..saccenti...:cry:

Black Death
23/03/2010, 15:09
ai tempi di kant non c'era mediaset

brutto tentativo di rovinare un topic e portarlo sul piano politico.


;)

Python
23/03/2010, 15:10
brutto tentativo di rovinare un topic e portarlo sul piano politico.


;)

chiudere .....

armageddon
23/03/2010, 15:13
brutto tentativo di rovinare un topic e portarlo sul piano politico.


;)

non c'era volontà giuro,volevo solo dire che mancava il mezzo di comunicazione ,e che se ci fosse stato probabilmente ne sarebbe stato contaminato il suo pensiero(di kant):wink_:

Black Death
23/03/2010, 15:14
chiudere .....

sarebbe un peccato, questo topic ci permete (a chi vuole) di fare considerazioni non comuni, filosofare un po' come nei caffè Parigini di inizio secolo scorso. (mi sembra :cry:)

;)


non c'era volontà giuro,volevo solo dire che mancava il mezzo di comunicazione ,e che se ci fosse stato probabilmente ne sarebbe stato contaminato il suo pensiero(di kant):wink_:

ok quindi non c'era la televisione in generale.... sono d'accordo

;)

Python
23/03/2010, 15:16
sarebbe un peccato, questo topic ci permete (a chi vuole) di fare considerazioni non comuni, filosofare un po' come nei caffè Parigini di inizio secolo scorso. (mi sembra :cry:)

;)



ok quindi non c'era la televisione in generale.... sono d'accordo

;)

adoro i caffè parigini di inizio secolo ...... sabato ci andiamo?

speeddaisy
23/03/2010, 15:16
sarebbe un peccato, questo topic ci permete (a chi vuole) di fare considerazioni non comuni, filosofare un po' come nei caffè Parigini di inizio secolo scorso. (mi sembra :cry:)

;)

quoto è puro divertimento..hai ragione ci si sente un pò così...frizzantini...

Black Death
23/03/2010, 15:18
adoro i caffè parigini di inizio secolo ...... sabato ci andiamo?

se ne conosci uno sulla bergamasca ci sto....


;)

speeddaisy
23/03/2010, 15:49
Boh!hai parlato di caffè parigini...nessuno parla più....

armageddon
23/03/2010, 15:50
Boh!hai parlato di caffè parigini...nessuno parla più....

bè il caffè in francia fa schifo:biggrin3:

speeddaisy
23/03/2010, 15:53
bè il caffè in francia fa schifo:biggrin3:

E' vero...adesso ricordo....cmq il caffè è buono solo in italia:tongue:

alessandro2804
23/03/2010, 16:20
epistemologica..che parolona..neanch'io so cosa vuol dire per dire..devo andare a vedere sulla enciclopedia.....vuol dire epidemia di ..saccenti...:cry:
episteme significa conoscenza , logia da logos discorso
quindi discorso o teoria sulla conoscenza
niente di trascendentale


Il post è partito da una considerazione (più o meno condivisibile) delle idee di Kant (filosofo che non amo) quindi per me è implicito che siamo sul piano del giudizio di valore.

Di certo se volessimo misurare l'attualità o meno di idee filosofiche sposate in modo forzato alla mass-mediazione dell'informazione, cadremmo per forza in giudizi di valore. La domanda di partenza in effetti, mi sembra anche più semplice rispetto alle nostre complicate risposte


Una provocazione: qualcuno ha mai visto o toccato l'amore?

Eppure tutti ne parlano...



no ma ne conosciamo l'intensita' psichica
che non e' mai misurabile ma solo comparabile

speeddaisy
23/03/2010, 16:23
episteme significa conoscenza , logia da logos discorso
quindi discorso o teoria sulla conoscenza
niente di trascendentale


non posso fare battute..perchè sono una ragazza per bene..:laugh2:ma...dici tutto tu....
l'epidemia cmq è di tutti ..me compresa...:tongue:

Bikerneofita
23/03/2010, 16:35
E' bellissimo sia leggervi che confrontarsi con voi.....è veramente interessante...


vi chiedo la cortesia di NON andare OFF TOPIC e di NON buttare il topic in POLITICA.....

i contenuti discussi in questo topic mi piacciono molto ....sono molto profondi ed aprono molti spiragli non solo alle varie angolazioni di interpretazione del concetto di libertà, società e individualismo......ma aprono grandi spiragli anche per la conoscenza delle reciproche menti ed anime......e penso che tutto ciò abbia un grande valore.... : )

speeddaisy
23/03/2010, 16:42
E' bellissimo sia leggervi che confrontarsi con voi.....è veramente interessante...


vi chiedo la cortesia di NON andare OFF TOPIC e di NON buttare il topic in POLITICA.....

i contenuti discussi in questo topic mi piacciono molto ....sono molto profondi ed aprono molti spiragli non solo alle varie angolazioni di interpretazione del concetto di libertà, società e individualismo......ma aprono grandi spiragli anche per la conoscenza delle reciproche menti ed anime......e penso che tutto ciò abbia un grande valore.... : )

la società limita la liberta'...l'individuo deve saper stare nella società:tongue:

Bikerneofita
23/03/2010, 16:47
la società limita la liberta'...l'individuo deve saper stare nella società:tongue:

non vuole essere una limitazione la mia......se mandiamo il discorso sulla politica il post viene chiuso.....la disposizione di non parlare di politica in questo periodo non l'ho messa io....:rolleyes:

speeddaisy
23/03/2010, 16:51
non vuole essere una limitazione la mia......se mandiamo il discorso sulla politica il post viene chiuso.....la disposizione di non parlare di politica in questo periodo non l'ho messa io....:rolleyes:

ma guarda che io non la mettevo in politica..ci penseremo dopo il 21:wink_:seguivo il" pensiero "del post...

natan
24/03/2010, 06:48
non vuole essere una limitazione la mia......se mandiamo il discorso sulla politica il post viene chiuso.....la disposizione di non parlare di politica in questo periodo non l'ho messa io....:rolleyes:

Diciamo che bisognerebbe, più che non parlare di politica, non parlare dei politici ... perché parlare di loro e del loro fare non sarebbe solo andare contro il regolamento, ma sarebbe sminuire qualsiasi tema degno d'interesse ...

un pensiero libero é un pensiero che sa di non esserlo ...

sembrerebbe una frasettina fatta ma credetemi ... ho sempre pensato che la libertà va a braccetto con la consapevolezza ...

Mafalda
24/03/2010, 07:22
Il post è partito da una considerazione (più o meno condivisibile) delle idee di Kant (filosofo che non amo) quindi per me è implicito che siamo sul piano del giudizio di valore.

Di certo se volessimo misurare l'attualità o meno di idee filosofiche sposate in modo forzato alla mass-mediazione dell'informazione, cadremmo per forza in giudizi di valore. La domanda di partenza in effetti, mi sembra anche più semplice rispetto alle nostre complicate risposte

Una provocazione: qualcuno ha mai visto o toccato l'amore?
Eppure tutti ne parlano...


Strana provocazione la tua....sia bene che l'amore non si tocca e non si vede ....lo si percepisce ..è un insieme di emozioni indescrivibili ...a volte non bastano neanche le parole per spiegarlo......e a costo di sembrare stronza...ti dico tutti ne parlano ma pochi sanno cos'è veramente.....

Ipcress
24/03/2010, 07:33
la descrizione di un fatto di cui si puo' dire che è vero o falso è più o meno oggettivo(pensiamo alla fisica,chimica,biologia) , da tener conto che anche i fatti secondo una teoria epistemologica vengono scelti in base a giudizi di valore condivisi (rasoio di occam)


Dimentichi di citare il sistema di riferimento... se il sistema di riferimento è la scienza allora un fatto è vero quando è sperimentabile... altrimenti è falso... ma la scienza non è l'unico sistema di riferimento... ad esempio nel campo delle scienze umane e sociali il metodo sperimentale ha dimostrato tutta la sue inadeguatezza... per cui il sistema di riferimento è in alcuni casi fenomelogico... in altri statistico... o addirittura induttivo...

Comunque, abbiamo riportato indietro l'orologio del tempo... da Kant siamo tornati a Galileo...

Black Death
24/03/2010, 07:43
Strana provocazione la tua....sia bene che l'amore non si tocca e non si vede ....lo si percepisce ..è un insieme di emozioni indescrivibili ...a volte non bastano neanche le parole per spiegarlo......e a costo di sembrare stronza...ti dico tutti ne parlano ma pochi sanno cos'è veramente.....

Amore non è altro che una parola alla quale ognuno da il prorpio significato, per questo motivo in se è la parole piu' insignificante......comunque penso che siamo off topic......


;)

natan
24/03/2010, 07:44
Dimentichi di citare il sistema di riferimento... se il sistema di riferimento è la scienza allora un fatto è vero quando è sperimentabile... altrimenti è falso... ma la scienza non è l'unico sistema di riferimento... ad esempio nel campo delle scienze umane e sociali il metodo sperimentale ha dimostrato tutta la sue inadeguatezza... per cui il sistema di riferimento è in alcuni casi fenomelogico... in altri statistico... o addirittura induttivo...

Comunque, abbiamo riportato indietro l'orologio del tempo... da Kant siamo tornati a Galileo...

La consapevolezza di quel che siamo da valore alla nostra libertà ...

evidentemente il sistema di riferimento é un mezzo a doppio taglio, troppo spesso ci lasciamo coinvolgere al punto di non saper più riconoscere la realtà dalla teoria. In psicologia si utilizzano valori di tipo statistico, e troppo spesso le eccezioni vengono buttate nel calderone. Riuscire a guardare neglio occhi qualcuno e cercare di capirlo per poterlo aiutare, fino a sentirne il respiro, é anche un modo d'agire. Si parla di empatia, ma anche questa, dai tecnici, é stata ridotta ad un ammasso di dati statistici. Quel che probabilmente ci allontana sempre più dalla libertà é la nostra incapacità di accettare la frustrazione, l'impotenza, il mistero ... il voler avere sempre tutto sotto controllo a costo di ridurre il mondo in una piccola e sebbene vera, riduttiva verità.

Bikerneofita
24/03/2010, 08:04
La consapevolezza di quel che siamo da valore alla nostra libertà ...

evidentemente il sistema di riferimento é un mezzo a doppio taglio, troppo spesso ci lasciamo coinvolgere al punto di non saper più riconoscere la realtà dalla teoria. In psicologia si utilizzano valori di tipo statistico, e troppo spesso le eccezioni vengono buttate nel calderone. Riuscire a guardare neglio occhi qualcuno e cercare di capirlo per poterlo aiutare, fino a sentirne il respiro, é anche un modo d'agire. Si parla di empatia, ma anche questa, dai tecnici, é stata ridotta ad un ammasso di dati statistici. Quel che probabilmente ci allontana sempre più dalla libertà é la nostra incapacità di accettare la frustrazione, l'impotenza, il mistero ... il voler avere sempre tutto sotto controllo a costo di ridurre il mondo in una piccola e sebbene vera, riduttiva verità.


Eccoci sul punto....siamo arrivati là.....dove desideravo arrivare.....:wub::wub:

le nostre incapacità...la nostra limitatezza...questa la chiave di lettura secondo me ed al contempo la potenziale chiave di svolta....il riconoscere la nostra estrema limitatezza e cercare di superarla probabilmente ci aiuterebbe a svincolarci da tutto ciò che si pone da sempre come faro nella notte per l'uomo...condizionando i nostri pensieri ed i nostri atteggiamenti.....mi riferisco alla Chieda alla religione (l'oppio dei popoli.....da sempre) alle fazioni politiche alla pseudo informazione priva di informazione e colma di direzionamenti.....

tutto ciò è molto altro si pone e/o si vuole porre come ancora alle nostre fragilità...alla nostra mortalità...alla nostra limitatezza...

natan
24/03/2010, 08:17
Amore non è altro che una parola alla quale ognuno da il prorpio significato, per questo motivo in se è la parole piu' insignificante......comunque penso che siamo off topic......


;)

Non credo che sia off topic, visto che la libertà non ha confini ...


La libertà di amare, in un mondo dove anche l'amore é stato incatenato a dei dogmi, a delle regole e a dei preconcetti.

Ipcress
24/03/2010, 08:18
Mah... detta così il problema mi pare un pò troppo incentrato sull'individuo... io preferisco vedere le cose da un punto di vista collettivo... partendo dal presupposto che l'uomo è un essere intelligente... è innegabile che oggi vi sia un problema di libertà dai condizionamenti... stiamo vivendo una nuova industrializzazione, ovvero la fase della civiltà dell'informazione... e come nell'800 inglese sorgevano ciminiere in modo selvaggio... oggi in modo altrettanto selvaggio cresce a dismisura il grande mare dell'informazione di massa... all'interno di questo mare, per la sopravvivenza delle libertà individuali, sono necessarie regole collettive... oltre che, in prima battuta, rendersi conto di quanto stiamo dicendo.

Black Death
24/03/2010, 08:21
Non credo che sia off topic, visto che la libertà non ha confini ...


La libertà di amare, in un mondo dove anche l'amore é stato incatenato a dei dogmi, a delle regole e a dei preconcetti.

ottimo meglio cosi allora, ..... :wink_:

;)

Ipcress
24/03/2010, 08:22
Quel che probabilmente ci allontana sempre più dalla libertà é la nostra incapacità di accettare la frustrazione, l'impotenza, il mistero ... il voler avere sempre tutto sotto controllo a costo di ridurre il mondo in una piccola e sebbene vera, riduttiva verità.

In senso antropologico, questa è la spinta alla base della nascita delle religioni... ovvero un insieme di dogmi necessari a dare certezze all'uomo in un mondo ancora ostile e perlopiù sconosciuto.

Ma oggi tutto si controlla, tutto si conosce. La piccola e riduttiva verità viene imposta in maniera più sottile di quanto non faccia un dogma religioso.

natan
24/03/2010, 08:32
Mah... detta così il problema mi pare un pò troppo incentrato sull'individuo... io preferisco vedere le cose da un punto di vista collettivo... partendo dal presupposto che l'uomo è un essere intelligente... è innegabile che oggi vi sia un problema di libertà dai condizionamenti... stiamo vivendo una nuova industrializzazione, ovvero la fase della civiltà dell'informazione... e come nell'800 inglese sorgevano ciminiere in modo selvaggio... oggi in modo altrettanto selvaggio cresce a dismisura il grande mare dell'informazione di massa... all'interno di questo mare, per la sopravvivenza delle libertà individuali, sono necessarie regole collettive... oltre che, in prima battuta, rendersi conto di quanto stiamo dicendo.

Se una visione collettiva é sinceramente rivolta al bene individuale, allora ben venga, nel caso contrario non saprei che farmene, dal momento che il mondo é pieno di individui che fanno massa, e non il contrario.

L'uomo é molte cose, non é solo intelligente, é anche volubile e sentimentalmente fragile ... il condizionamento arriva spesso da chi studia le nostre fragilità e cerca di approfittarsene, ma anche da chi pensa di farlo per amore dell'umanità (vedi i sostenitori delle guerre che non sempre sono persone violente e guerrafondaie. Parlano dell'innevitabile, del male minore e di tante altre teorie che vorrebbero beneficiare l'uomo). Bisogna anche dire che tendenzialmente l'uomo prende delle decisioni per comodità, anche perché la pigrizia non é seconda a nessuno tra le caratteristiche di questa specie, e questo fa si che anche le cose che hanno dimostrato funzionare, se troppo faticose, vengono spesso messe nel dimenticatoio, o adottate come eventi da ricordare come sublimi ma irripetibili (vedi Ghandi e la non violenza). Ripeto, non ho mai amato le scatole stagne proprio perché riducono le verità in un contesto che non sempre riesce ad estraniarsi da altri contesti. Accettare la complessità di una questione sarebbe già una buona partenza per non ridurla in facili ma scadenti ricette.

mister51
24/03/2010, 08:38
Mi sono accorto n pò in ritardo di questa discussione.
E' un piacere riscontrare che la percezione di tali tematiche è così degnamente trattata e articolata.
Non ho ancora letto tutti gli interventi, ma mi sento già di dire che molto è stato detto, di conseguenza la mia partecipazione si limita all'apprendimento di tutti gli interventi che aggiungono visioni anche diverse al mio pensiero CONDIZIONATO.

black panther
24/03/2010, 09:23
le nostre incapacità...la nostra limitatezza...questa la chiave di lettura secondo me ed al contempo la potenziale chiave di svolta....il riconoscere la nostra estrema limitatezza e cercare di superarla probabilmente ci aiuterebbe a svincolarci da tutto ciò che si pone da sempre come faro nella notte per l'uomo...condizionando i nostri pensieri ed i nostri atteggiamenti.....mi riferisco alla Chieda alla religione (l'oppio dei popoli.....da sempre) alle fazioni politiche alla pseudo informazione priva di informazione e colma di direzionamenti.....

tutto ciò è molto altro si pone e/o si vuole porre come ancora alle nostre fragilità...alla nostra mortalità...alla nostra limitatezza...
Mi hai fatto venire in mente Gurdjieff, una delle mie recenti letture fatte su di lui dava risposte molto precise in merito..
quando ho letto il suo pensiero e da che punto così basso secondo lui deve partire l'uomo per riuscire ad avere un bagliore di evoluzione VERA io stessa mi sono sentita meno di un grano di polvere, qualcosa mi risuonava dentro ed è stata una super benefica doccia fredda (pensate che nel bel mezzo di quella lettura ho eliminato le sigarette da un secondo all'altro e in parte ne attribuisco il merito agli stimoli che ricevevo tra quelle righe che mi ripetevano in quale totale e profondissimo sonno/ipnosi siamo immersi)..

Ipcress
24/03/2010, 09:46
Se una visione collettiva é sinceramente rivolta al bene individuale, allora ben venga, nel caso contrario non saprei che farmene, dal momento che il mondo é pieno di individui che fanno massa, e non il contrario.

Ripeto, non ho mai amato le scatole stagne proprio perché riducono le verità in un contesto che non sempre riesce ad estraniarsi da altri contesti. Accettare la complessità di una questione sarebbe già una buona partenza per non ridurla in facili ma scadenti ricette.

Abbi pazienza... ma questi due tuoi passaggi sono un pò in contraddizione... sono molto d'accordo quando dici che accettare la complessità di ogni questione è la base di partenza per poterla comprendere e, se possibile, trovare una soluzione. Non sono assolutamente d'accordo nel definire gli uomini una massa di individui. Trovo anzi che sia una soluzione semplicistica per non avventurarsi in un approccio alle scienze umane. Per tornare alla domanda di Bikerneofita, se facciamo solo riferimento all'individuo, non c'è risposta alla sua domanda... come facciamo a sfuggire ai condizionamenti? boh... ciascuno fa a modo suo... il mondo è bello perchè è vario. Se invece utilizziamo un approccio che fa riferimento alla collettività, un abbozzo di risposta è possibile... è possibile analizzare come funzionano i condizionamenti a livello collettivo e come è possibile trovare delle regole per ovviare, almeno in parte, a questi condizionamenti.

Bikerneofita
24/03/2010, 10:01
Abbi pazienza... ma questi due tuoi passaggi sono un pò in contraddizione... sono molto d'accordo quando dici che accettare la complessità di ogni questione è la base di partenza per poterla comprendere e, se possibile, trovare una soluzione. Non sono assolutamente d'accordo nel definire gli uomini una massa di individui. Trovo anzi che sia una soluzione semplicistica per non avventurarsi in un approccio alle scienze umane. Per tornare alla domanda di Bikerneofita, se facciamo solo riferimento all'individuo, non c'è risposta alla sua domanda... come facciamo a sfuggire ai condizionamenti? boh... ciascuno fa a modo suo... il mondo è bello perchè è vario. Se invece utilizziamo un approccio che fa riferimento alla collettività, un abbozzo di risposta è possibile... è possibile analizzare come funzionano i condizionamenti a livello collettivo e come è possibile trovare delle regole per ovviare, almeno in parte, a questi condizionamenti.

concordo con KKK anche secondo me l'approccio dovrebbe essere di tipo collettivo....un approccio individualistico secondo me sarebbe troppo siscettibile delle differenze tra indiìvidui e non si porrebbe come soluzione per il "bene comune"

Black Death
24/03/2010, 10:02
Mi hai fatto venire in mente Gurdjieff, una delle mie recenti letture fatte su di lui dava risposte molto precise in merito..
quando ho letto il suo pensiero e da che punto così basso secondo lui deve partire l'uomo per riuscire ad avere un bagliore di evoluzione VERA io stessa mi sono sentita meno di un grano di polvere, qualcosa mi risuonava dentro ed è stata una super benefica doccia fredda (pensate che nel bel mezzo di quella lettura ho eliminato le sigarette da un secondo all'altro e in parte ne attribuisco il merito agli stimoli che ricevevo tra quelle righe che mi ripetevano in quale totale e profondissimo sonno/ipnosi siamo immersi)..

non sono assolutamente d'accordo con questo punto di vista, l'uomo nel bene o nel male è la massima espressione dell'evoluzione, cosi come ad oggi conosciuta.


;)

Black Death
24/03/2010, 10:06
Abbi pazienza... ma questi due tuoi passaggi sono un pò in contraddizione... sono molto d'accordo quando dici che accettare la complessità di ogni questione è la base di partenza per poterla comprendere e, se possibile, trovare una soluzione. Non sono assolutamente d'accordo nel definire gli uomini una massa di individui. Trovo anzi che sia una soluzione semplicistica per non avventurarsi in un approccio alle scienze umane. Per tornare alla domanda di Bikerneofita, se facciamo solo riferimento all'individuo, non c'è risposta alla sua domanda... come facciamo a sfuggire ai condizionamenti? boh... ciascuno fa a modo suo... il mondo è bello perchè è vario. Se invece utilizziamo un approccio che fa riferimento alla collettività, un abbozzo di risposta è possibile... è possibile analizzare come funzionano i condizionamenti a livello collettivo e come è possibile trovare delle regole per ovviare, almeno in parte, a questi condizionamenti.

Non sarebbe comunque un approccio imparziale quindi condizionante anch'esso, non esistendo la libertà in una collettività non è possibile ottenrela tanto meno con delle regole (antitesi di libertà)

(Black pensiero)


;)

Bikerneofita
24/03/2010, 10:08
non sono assolutamente d'accordo con questo punto di vista, l'uomo nel bene o nel male è la massima espressione dell'evoluzione, cosi come ad oggi conosciuta.


;)

ciò da un punto di vista prettamente evoluzionistico (evoluzione della specie)....non lo è secondo un approccio più sociologico ..... la citazione di Black Panther analizza l'approccio sociologico/emozionale dell'essere umano

Black Death
24/03/2010, 10:12
ciò da un punto di vista prettamente evoluzionistico (evoluzione della specie)....non lo è secondo un approccio più sociologico ..... la citazione di Black Panther analizza l'approccio sociologico/emozionale dell'essere umano

idem socialmente e sociologicamente l'uomo è l'espressione massima (nel bene o nel male), per quanto riguarda il lato emozionale non so cosa intendiate per percorso evolutivo(emozionale), quindi non ho una mia opinione al riguardo.



;)

Bikerneofita
24/03/2010, 10:15
idem socialmente e sociologicamente l'uomo è l'espressione massima (nel bene o nel male), per quanto riguarda il lato emozionale non so cosa intendiate per percorso evolutivo(emozionale), quindi non ho una mia opinione al riguardo.



;)

a posto Black.....non abbiam bisogno di migliorarci...siamo già al massimo!!!:blink:

:tongue:

Black Death
24/03/2010, 10:25
a posto Black.....non abbiam bisogno di migliorarci...siamo già al massimo!!!:blink:

:tongue:

non mi sembra di aver scritto questo, .....



;)

kiter
24/03/2010, 10:53
la presunzione è il vero ostacolo alla libera circolazione delle idee

purtroppo esistono persone presuntuose che solo perchè si sono uniformate ad una "tendenza intellettuale" si ritengono automaticamente delgi eletti.

la loro presunzione di onniscenza innesca una pericolosissima e incontrollabile fobia razzista nei confronti di chiunque abbia un'idea diversa dalla loro.

Il grande esterofilismo presente su questo forum ne è una prova lampante.
A parte qualche straniero (per altro Italianizzato o Italiano all'estero) cosa c'entriamo noi con gli inglesi?
un popolo di schiavisti, freddi colonizzatori e sfruttatori del mondo.
eppure tutti che ostentano union jack... BAH! MASSA DI PECORONI


un forum pieno di buddhisti che non essendo riusciti a trovare qualcosa per cui credere in loro si lanciano anima e corpo verso una religione che non gli appartiene tanto per avere una cosa in cui credere che faccia "IN". MASSA DI PECORONI


Le religioni sono tutte uguali, cambiano solo in funzione delle aree geografiche, le cosiddette principali, cristiana, islamica, ebraica, buddista, sono solo sette che hanno avuto piu successo delle altre, create al solo scopo di condizionare pensiero e vita dei popoli.
Grande esmpio è la monogamia, imposta per evitare lotte e faide tra maschi e aumentare la sudditanza psicologica della donna ritenuta incapace di esistere senza un uomo.
I mussulmani proibiscono alcol e carne di maiale perchè? solo perchè a quelle temperature, proprie dei paesi dell'Islam storico non era un'alimentazione adatta a mantenere le persone forti e sane e l'alcol genera turbolenza, risse, ingestibilità delle masse però dicono che le implicazioni e conseguenze sono a danno dell'anima.

Il cancro della società è la presunzione.
chi si presume giusto non da spazio agli altri
chi si presume giusto e non tollera che altri possano avere loro pensieri,loro idee,
possano affrontare percorsi di vita liberi da loro, non facendo proprie le loro verità.
stop

black panther
24/03/2010, 10:55
l'uomo nel bene o nel male è la massima espressione dell'evoluzione, cosi come ad oggi conosciuta.
;)
Enzo sai l'immensa stima che nutro nei tuoi confronti ma questa descrizione mi fa scompisciare (passami il termine) dalle risate!:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:

Diciamo che ne avrebbe le potenzialità ma non lo è assolutamente!
Segue un estratto dal libro "Frammenti di un insegnamento sconosciuto"
Dà un po' l' idea di quanto siamo evoluti e da che base partiamo...
"Uno dei più gravi errori dell'uomo, diceva, quello che deve essergli
costantemente ricordato, è la sua illusione riguardo al suo 'Io'.
"L'uomo così come lo conosciamo, l'uomo macchina, l'uomo che non
può 'fare', per il quale e attraverso il quale 'tutto accade' non può
avere un 'Io' permanente ed unico. Il suo 'io' cambia velocemente
come i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi umori, ed egli commette
un errore profondo quando si considera come se fosse sempre una sola
e stessa persona; in realtà egli è sempre una persona differente; non è
mai quello che era un momento prima.
"L'uomo non ha un 'Io' permanente ed immutabile. Ogni pensiero,
ogni umore, ogni desiderio, ogni sensazione dice 'Io'. E ogni volta
sembra doversi ritenere certo che questo 'io' appartiene alla Totalità
dell'uomo, all'uomo intero, e che un pensiero, un desiderio, un'avversione
sono l'espressione di questa Totalità. In realtà nessuna prova può
essere portata per convalidare questa affermazione. Ogni pensiero dell'uomo,
ognuno dei suoi desideri si manifesta e vive" in un modo completamente
indipendente e separato dalla sua Totalità. E la Totalità
dell'uomo non si esprime mai, per la semplice ragione che non esiste
come tale, salvo che fisicamente come una cosa, ed astrattamente come
un concetto. L'uomo non ha un 'Io' individuale. Al suo posto vi sono
centinaia e migliaia di piccoli 'io' separati che il più delle volte si ignorano,
non hanno alcuna relazione, o, al contrario, sono ostili gli uni
agli altri, esclusivi ed incompatibili. Ad ogni attimo, ad ogni momento,
l'uomo dice o pensa 'Io'. Ed ogni volta il suo 'io' è differente. Un
attimo fa era un pensiero, ora è un desiderio, poi una sensazione, poi
un altro pensiero e così via, senza fine. L'uomo è una pluralità. Il nome
dell'uomo è legione.
"L'alternarsi di questi 'io', le loro lotte manifeste, di ogni istante,
per la supremazia, sono comandate dalle influenze esteriori accidentali.
Il calore, il sole, il bel tempo richiamano subito tutto un gruppo
di 'io'. Il freddo, la pioggia, la nebbia richiamano un altro gruppo di
'io', altre associazioni, altri sentimenti, altre azioni. E non c'è niente
nell'uomo che sia in grado di controllare i cambiamenti di questi 'io',
principalmente perché l'uomo non li nota, o non, ne ha alcuna idea;
egli vive sempre nell'ultimo 'io'. Alcuni, naturalmente, sono più forti
degli altri, ma non della loro propria forza cosciente. Essi sono stati
creati dalla forza degli avvenimenti o dagli stimoli meccanici esterni.
L'imitazione, l'educazione, la lettura, l'ipnotismo della religione, delle
caste e delle tradizioni, o la seduzione degli ultimi slogans, danno
origine nella personalità dell'uomo a degli 'io' molto forti che dominano
intere serie di altri 'io' più deboli. Ma la loro forza non è che
quella dei rulli * nei centri. E tutti questi 'io' che costituiscono la personalità
dell'uomo hanno la stessa origine delle incisioni sui rulli: sia
gli uni che gli altri sono i risultati delle influenze esteriori e sono
messi in movimento e comandati dalle influenze del momento....."

natan
24/03/2010, 10:58
Abbi pazienza... ma questi due tuoi passaggi sono un pò in contraddizione... sono molto d'accordo quando dici che accettare la complessità di ogni questione è la base di partenza per poterla comprendere e, se possibile, trovare una soluzione. Non sono assolutamente d'accordo nel definire gli uomini una massa di individui. Trovo anzi che sia una soluzione semplicistica per non avventurarsi in un approccio alle scienze umane. Per tornare alla domanda di Bikerneofita, se facciamo solo riferimento all'individuo, non c'è risposta alla sua domanda... come facciamo a sfuggire ai condizionamenti? boh... ciascuno fa a modo suo... il mondo è bello perchè è vario. Se invece utilizziamo un approccio che fa riferimento alla collettività, un abbozzo di risposta è possibile... è possibile analizzare come funzionano i condizionamenti a livello collettivo e come è possibile trovare delle regole per ovviare, almeno in parte, a questi condizionamenti.

Non travisiamo, ho detto che gli individui fanno massa, non che gli uomini sono una massa d'individui ...

gli individui fanno massa é forse poco chiaro, e me ne scuso ... volevo sottolineare quanto la massa sia un insieme di individualità e che le soluzioni di massa spesso offendono tale individualità, pur essendo a volte pratiche.

gli uomini possono essere una massa d'individui ma possono essere anche degli individui al di fuori della massa, gli uomini visti come soggetto generale per definire l'umanità.

A volte sono poco chiaro ... mi capita di esserlo anche con me stesso :D


idem socialmente e sociologicamente l'uomo è l'espressione massima (nel bene o nel male), per quanto riguarda il lato emozionale non so cosa intendiate per percorso evolutivo(emozionale), quindi non ho una mia opinione al riguardo.



;)

l'evoluzione dal punto di vista emozionale la si può vedere nelle tradizioni. Se uno spagnolo amante della propria patria e con forti sentimenti di appartenenza ha la forza di optare per l'abolizione della corrida, allora vorrà dire che ha fatto un passo evolutivo a livello emotivo. In poche parole, non sarà più succube delle proprie emozioni ma attraverso l'intelletto saprà direzionarle al meglio.

Black Death
24/03/2010, 11:08
Enzo sai l'immensa stima che nutro nei tuoi confronti ma questa descrizione mi fa scompisciare (passami il termine) dalle risate!:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:

Diciamo che ne avrebbe le potenzialità ma non lo è assolutamente!
Segue un estratto dal libro "Frammenti di un insegnamento sconosciuto"
Dà un po' l' idea di quanto siamo evoluti e da che base partiamo...
"Uno dei più gravi errori dell'uomo,............

sono perfettamente d'accordo ma il senso di tutto cio' qual'è????


l'uomo è sempre in evoluzione sia dal punto di vista fisico che spirituale ma ad oggi è la massima espressione di questa evoluzion edoman i sarà meglio ok , vuol dire che domani sarà il massimo,

Io ribalto completanmente il punto di vista l'uomo è il massimo e da cio' tanta responsabilità.

ne avrebbe le possibilità?????? da cosa viene stabilito cio' e da chi???


son contento di averti fatto scompisciare dal ridere:dry:




;)

natan
24/03/2010, 11:08
la presunzione è il vero ostacolo alla libera circolazione delle idee

purtroppo esistono persone presuntuose che solo perchè si sono uniformate ad una "tendenza intellettuale" si ritengono automaticamente delgi eletti.

la loro presunzione di onniscenza innesca una pericolosissima e incontrollabile fobia razzista nei confronti di chiunque abbia un'idea diversa dalla loro.

Il grande esterofilismo presente su questo forum ne è una prova lampante.
A parte qualche straniero (per altro Italianizzato o Italiano all'estero) cosa c'entriamo noi con gli inglesi?
un popolo di schiavisti, freddi colonizzatori e sfruttatori del mondo.
eppure tutti che ostentano union jack... BAH! MASSA DI PECORONI


un forum pieno di buddhisti che non essendo riusciti a trovare qualcosa per cui credere in loro si lanciano anima e corpo verso una religione che non gli appartiene tanto per avere una cosa in cui credere che faccia "IN". MASSA DI PECORONI


Le religioni sono tutte uguali, cambiano solo in funzione delle aree geografiche, le cosiddette principali, cristiana, islamica, ebraica, buddista, sono solo sette che hanno avuto piu successo delle altre, create al solo scopo di condizionare pensiero e vita dei popoli.
Grande esmpio è la monogamia, imposta per evitare lotte e faide tra maschi e aumentare la sudditanza psicologica della donna ritenuta incapace di esistere senza un uomo.
I mussulmani proibiscono alcol e carne di maiale perchè? solo perchè a quelle temperature, proprie dei paesi dell'Islam storico non era un'alimentazione adatta a mantenere le persone forti e sane e l'alcol genera turbolenza, risse, ingestibilità delle masse però dicono che le implicazioni e conseguenze sono a danno dell'anima.

Il cancro della società è la presunzione.
chi si presume giusto non da spazio agli altri
chi si presume giusto e non tollera che altri possano avere loro pensieri,loro idee,
possano affrontare percorsi di vita liberi da loro, non facendo proprie le loro verità.
stop

Anche questo é un aspetto da non sottovalutare ... trovo!

Black Death
24/03/2010, 11:13
l'evoluzione dal punto di vista emozionale la si può vedere nelle tradizioni. Se uno spagnolo amante della propria patria e con forti sentimenti di appartenenza ha la forza di optare per l'abolizione della corrida, allora vorrà dire che ha fatto un passo evolutivo a livello emotivo. In poche parole, non sarà più succube delle proprie emozioni ma attraverso l'intelletto saprà direzionarle al meglio.

beh vista cosi potrebbe essere un evoluzione accettare le poligamia...... direi che è un punto di vista interessante


;)

natan
24/03/2010, 11:13
Enzo sai l'immensa stima che nutro nei tuoi confronti ma questa descrizione mi fa scompisciare (passami il termine) dalle risate!:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:

Diciamo che ne avrebbe le potenzialità ma non lo è assolutamente!
Segue un estratto dal libro "Frammenti di un insegnamento sconosciuto"
Dà un po' l' idea di quanto siamo evoluti e da che base partiamo...
"Uno dei più gravi errori dell'uomo, diceva, quello che deve essergli
costantemente ricordato, è la sua illusione riguardo al suo 'Io'.
"L'uomo così come lo conosciamo, l'uomo macchina, l'uomo che non
può 'fare', per il quale e attraverso il quale 'tutto accade' non può
avere un 'Io' permanente ed unico. Il suo 'io' cambia velocemente
come i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi umori, ed egli commette
un errore profondo quando si considera come se fosse sempre una sola
e stessa persona; in realtà egli è sempre una persona differente; non è
mai quello che era un momento prima.
"L'uomo non ha un 'Io' permanente ed immutabile. Ogni pensiero,
ogni umore, ogni desiderio, ogni sensazione dice 'Io'. E ogni volta
sembra doversi ritenere certo che questo 'io' appartiene alla Totalità
dell'uomo, all'uomo intero, e che un pensiero, un desiderio, un'avversione
sono l'espressione di questa Totalità. In realtà nessuna prova può
essere portata per convalidare questa affermazione. Ogni pensiero dell'uomo,
ognuno dei suoi desideri si manifesta e vive" in un modo completamente
indipendente e separato dalla sua Totalità. E la Totalità
dell'uomo non si esprime mai, per la semplice ragione che non esiste
come tale, salvo che fisicamente come una cosa, ed astrattamente come
un concetto. L'uomo non ha un 'Io' individuale. Al suo posto vi sono
centinaia e migliaia di piccoli 'io' separati che il più delle volte si ignorano,
non hanno alcuna relazione, o, al contrario, sono ostili gli uni
agli altri, esclusivi ed incompatibili. Ad ogni attimo, ad ogni momento,
l'uomo dice o pensa 'Io'. Ed ogni volta il suo 'io' è differente. Un
attimo fa era un pensiero, ora è un desiderio, poi una sensazione, poi
un altro pensiero e così via, senza fine. L'uomo è una pluralità. Il nome
dell'uomo è legione.
"L'alternarsi di questi 'io', le loro lotte manifeste, di ogni istante,
per la supremazia, sono comandate dalle influenze esteriori accidentali.
Il calore, il sole, il bel tempo richiamano subito tutto un gruppo
di 'io'. Il freddo, la pioggia, la nebbia richiamano un altro gruppo di
'io', altre associazioni, altri sentimenti, altre azioni. E non c'è niente
nell'uomo che sia in grado di controllare i cambiamenti di questi 'io',
principalmente perché l'uomo non li nota, o non, ne ha alcuna idea;
egli vive sempre nell'ultimo 'io'. Alcuni, naturalmente, sono più forti
degli altri, ma non della loro propria forza cosciente. Essi sono stati
creati dalla forza degli avvenimenti o dagli stimoli meccanici esterni.
L'imitazione, l'educazione, la lettura, l'ipnotismo della religione, delle
caste e delle tradizioni, o la seduzione degli ultimi slogans, danno
origine nella personalità dell'uomo a degli 'io' molto forti che dominano
intere serie di altri 'io' più deboli. Ma la loro forza non è che
quella dei rulli * nei centri. E tutti questi 'io' che costituiscono la personalità
dell'uomo hanno la stessa origine delle incisioni sui rulli: sia
gli uni che gli altri sono i risultati delle influenze esteriori e sono
messi in movimento e comandati dalle influenze del momento....."

Lo trovo un punto di vista interessante ... IO

sostiene una certa relatività del pensiero, perché questo potrà mutare da un momento all'altro ... IO penso di non essere il mio pensiero ma bensì il mio pensiero é parte di me, IO sono una scatola contenitrice e il mio IO é un vuoto a rendere, tutto quello che ci metterò sarà mio ... per sempre ... finché questo sempre durerà ...

In poche parole, in questo momento, lo trovo un pensiero interessante ... IO


beh vista cosi potrebbe essere un evoluzione accettare le poligamia...... direi che è un punto di vista interessante


;)

trovo che accettare la libertà di scelta sessuale sia un evoluzione ... la poligamia é solo una di queste ma anche nella poligamia ci potremmo trovare delle varianti ... perciò niente poligamia ma solo libertà di scelta e rispetto sociale verso tutte le scelte fattibili ...

unica eccezzione: che la mia scelta non debba essere un limite per la scelta altrui

alessandro2804
24/03/2010, 11:23
Dimentichi di citare il sistema di riferimento... se il sistema di riferimento è la scienza allora un fatto è vero quando è sperimentabile... altrimenti è falso... ma la scienza non è l'unico sistema di riferimento... ad esempio nel campo delle scienze umane e sociali il metodo sperimentale ha dimostrato tutta la sue inadeguatezza... per cui il sistema di riferimento è in alcuni casi fenomelogico... in altri statistico... o addirittura induttivo...

Comunque, abbiamo riportato indietro l'orologio del tempo... da Kant siamo tornati a Galileo...

il sistema di riferimento l'ho scritto ,fisica,chimica, biologia,medicina sono tutte scienze che studiano cose osservabili in laboratorio
mentre ciò che non è sperimentabile sono come dici tu le scienze umane , la società , la mente umana ... in questo campo si seguono delle tendenze che diventano leggi morali ,prassi ,abitudini spontaneamente ,grazie solo all'interazione umana ...non possiamo parlare di verità nè di falsità
ma di fenomeni complessi in cui è possibile autosservare di prima mano la nostra conoscenza(tacita o esplicita che sia) nel momento stesso in cui si agisce ..
Il campo sociale è pieno di elementi concettuali e senza una teoria previa che ci permette d'interpretarla ,il mondo ci sembrerebbe un ammasso di azioni di uomini che si muovono alla cieca, in realtà tutto segue un disegno ordinato spontaneamente(la mano invisibile di Smith) sempre se su questo disegno non intervengono distorsioni di tipo coercitivo.

Ipcress
24/03/2010, 11:25
la presunzione è il vero ostacolo alla libera circolazione delle idee

purtroppo esistono persone presuntuose che solo perchè si sono uniformate ad una "tendenza intellettuale" si ritengono automaticamente delgi eletti.

la loro presunzione di onniscenza innesca una pericolosissima e incontrollabile fobia razzista nei confronti di chiunque abbia un'idea diversa dalla loro.

Il grande esterofilismo presente su questo forum ne è una prova lampante.
A parte qualche straniero (per altro Italianizzato o Italiano all'estero) cosa c'entriamo noi con gli inglesi?
un popolo di schiavisti, freddi colonizzatori e sfruttatori del mondo.
eppure tutti che ostentano union jack... BAH! MASSA DI PECORONI


un forum pieno di buddhisti che non essendo riusciti a trovare qualcosa per cui credere in loro si lanciano anima e corpo verso una religione che non gli appartiene tanto per avere una cosa in cui credere che faccia "IN". MASSA DI PECORONI


Le religioni sono tutte uguali, cambiano solo in funzione delle aree geografiche, le cosiddette principali, cristiana, islamica, ebraica, buddista, sono solo sette che hanno avuto piu successo delle altre, create al solo scopo di condizionare pensiero e vita dei popoli.
Grande esmpio è la monogamia, imposta per evitare lotte e faide tra maschi e aumentare la sudditanza psicologica della donna ritenuta incapace di esistere senza un uomo.
I mussulmani proibiscono alcol e carne di maiale perchè? solo perchè a quelle temperature, proprie dei paesi dell'Islam storico non era un'alimentazione adatta a mantenere le persone forti e sane e l'alcol genera turbolenza, risse, ingestibilità delle masse però dicono che le implicazioni e conseguenze sono a danno dell'anima.

Il cancro della società è la presunzione.
chi si presume giusto non da spazio agli altri
chi si presume giusto e non tollera che altri possano avere loro pensieri,loro idee,
possano affrontare percorsi di vita liberi da loro, non facendo proprie le loro verità.
stop

Non avevo mai letto una tale massa di contraddizioni in così bell'ordine. Sei un pò confuso, ti scagli contro la presunzione ed il razzismo ma nel frattempo inanelli una bella serie di luoghi comuni e gratuite generalizzazioni... gli intellettuali... gli inglesi... gli esterofili... i buddhisti... e cosi via. Sei la testimonianza vivente che i condizionamenti dall'esterno possono fare grande presa.


il sistema di riferimento l'ho scritto ,fisica,chimica, biologia,medicina sono tutte scienze che studiano cose osservabili in laboratorio
mentre ciò che non è sperimentabile sono come dici tu le scienze umane , la società , la mente umana ... in questo campo si seguono delle tendenze che diventano leggi morali ,prassi ,abitudini spontaneamente ,grazie solo all'interazione umana ...non possiamo parlare di verità nè di falsità
ma di fenomeni complessi in cui è possibile autosservare di prima mano la nostra conoscenza(tacita o esplicita che sia) nel momento stesso in cui si agisce ..
Il campo sociale è pieno di elementi concettuali e senza una teoria previa che ci permette d'interpretarla ,il mondo ci sembrerebbe un ammasso di azioni di uomini che si muovono alla cieca, in realtà tutto segue un disegno ordinato spontaneamente(la mano invisibile di Smith) sempre se su questo disegno non intervengono distorsioni di tipo coercitivo.


Ripeto, la scienza che si osserva in laboratorio non è l'unico sistema di riferimento, non lo era prima di Galileo e non lo è nemmeno ora. Per le scienze umane, ad esempio, ci si affida in parte a metodi di indagine sperimentali ed in parte, necessariamente, ad altri metodi di indagine, che però sono ben lontani dall'indagare prassi, abitudini o leggi morali.

Se poi sei convinto che tutto segua un disegno ordinato, finchè non intervengono distorsioni di tipo coercitivo, beh a me questo sembra un dogma filosofico bello e buono, ma contento tu...

Black Death
24/03/2010, 11:41
Non avevo mai letto una tale massa di contraddizioni in così bell'ordine. Sei un pò confuso, ti scagli contro la presunzione ed il razzismo ma nel frattempo inanelli una bella serie di luoghi comuni e gratuite generalizzazioni... gli intellettuali... gli inglesi... gli esterofili... i buddhisti... e cosi via. Sei la testimonianza vivente che i condizionamenti dall'esterno possono fare grande presa.


...

scusa non è una critica ma uso il tuo intervento per una considerazione mia, tu giudichi l'intervento di Kiter, in questo caso un giudizio negativo dei suoi pensieri, ma la tua base di partenza sono i tuoi pensieri che derivano dalle tue esperienze dai tuoi condizionamenti e dalla tua cultura, è comunque un giudizio personale e non assoluto, quindi il tuo giudicare negativamente il pensiero di un altro è una limitazione della libertà di pensiero (filosoficamente parlando) o no????????



;)

IACH
24/03/2010, 11:55
Non ho mai studiato filosofia(sono sostanzialmente ignorante in materia)ma credo che non si possa non essere condizionati,se si pensa che basta la provenienza geografica per vedere la stessa cosa in modo diverso,tipo il porsi di fronte alla vita di chi ha dovuto ingegnarsi per sopravvivere in certi posti piuttosto che il tipo di vita di chi ha avuto il privilegio di nascere in altri.

mi sento abbastanza daccordo ..................forse perchè anche io io studiato pochino ( ma proprio pochino ) ..........comunque la filosofia,come la morale..... credo che siano fondamentalmente una questione di .............latitudine.

alessandro2804
24/03/2010, 11:56
Non avevo mai letto una tale massa di contraddizioni in così bell'ordine. Sei un pò confuso, ti scagli contro la presunzione ed il razzismo ma nel frattempo inanelli una bella serie di luoghi comuni e gratuite generalizzazioni... gli intellettuali... gli inglesi... gli esterofili... i buddhisti... e cosi via. Sei la testimonianza vivente che i condizionamenti dall'esterno possono fare grande presa.




Ripeto, la scienza che si osserva in laboratorio non è l'unico sistema di riferimento, non lo era prima di Galileo e non lo è nemmeno ora. Per le scienze umane, ad esempio, ci si affida in parte a metodi di indagine sperimentali ed in parte, necessariamente, ad altri metodi di indagine, che però sono ben lontani dall'indagare prassi, abitudini o leggi morali.

Se poi sei convinto che tutto segua un disegno ordinato, finchè non intervengono distorsioni di tipo coercitivo, beh a me questo sembra un dogma filosofico bello e buono, ma contento tu...

per disegno ordinato intendo i risultati che si ottengono dal libero scambio sia materiale che spirituale ...I risultati del processo d'interscambio non si possono predire sono frutto di conseguenze inintenzionali , Si puo' dar spazio al libero arbitrio ,ad ordini sociali di grado più complesso solo se si riconoscono i limiti della ragione umana altrimenti andremo contro la natura stessa dell'essere umano (essere creativo per eccellenza)

i deterministi sono quelli che vedono la società come qualcosa da plasmare artificialmente come quando si studia un fenomeno semplice in laboratorio
L'uomo ridotto a parità di una formica ii un formicaio; i più brutti crimini e orrori della storia umana si sono verificati quando si è applicato questo concetto in tutte le scienze sia naturali che umane indifferentemente

Black Death
24/03/2010, 11:58
Non ho mai studiato filosofia(sono sostanzialmente ignorante in materia)ma credo che non si possa non essere condizionati,se si pensa che basta la provenienza geografica per vedere la stessa cosa in modo diverso,tipo il porsi di fronte alla vita di chi ha dovuto ingegnarsi per sopravvivere in certi posti piuttosto che il tipo di vita di chi ha avuto il privilegio di nascere in altri.

Chi studia troppo non è altro che piu' influenzato di altri.

sono d'accordo col tuo pensiero


;)

Bikerneofita
24/03/2010, 11:58
la presunzione è il vero ostacolo alla libera circolazione delle idee

purtroppo esistono persone presuntuose che solo perchè si sono uniformate ad una "tendenza intellettuale" si ritengono automaticamente delgi eletti.

la loro presunzione di onniscenza innesca una pericolosissima e incontrollabile fobia razzista nei confronti di chiunque abbia un'idea diversa dalla loro.

Il grande esterofilismo presente su questo forum ne è una prova lampante.
A parte qualche straniero (per altro Italianizzato o Italiano all'estero) cosa c'entriamo noi con gli inglesi?
un popolo di schiavisti, freddi colonizzatori e sfruttatori del mondo.
eppure tutti che ostentano union jack... BAH! MASSA DI PECORONI


un forum pieno di buddhisti che non essendo riusciti a trovare qualcosa per cui credere in loro si lanciano anima e corpo verso una religione che non gli appartiene tanto per avere una cosa in cui credere che faccia "IN". MASSA DI PECORONI


Le religioni sono tutte uguali, cambiano solo in funzione delle aree geografiche, le cosiddette principali, cristiana, islamica, ebraica, buddista, sono solo sette che hanno avuto piu successo delle altre, create al solo scopo di condizionare pensiero e vita dei popoli.
Grande esmpio è la monogamia, imposta per evitare lotte e faide tra maschi e aumentare la sudditanza psicologica della donna ritenuta incapace di esistere senza un uomo.
I mussulmani proibiscono alcol e carne di maiale perchè? solo perchè a quelle temperature, proprie dei paesi dell'Islam storico non era un'alimentazione adatta a mantenere le persone forti e sane e l'alcol genera turbolenza, risse, ingestibilità delle masse però dicono che le implicazioni e conseguenze sono a danno dell'anima.

Il cancro della società è la presunzione.
chi si presume giusto non da spazio agli altri
chi si presume giusto e non tollera che altri possano avere loro pensieri,loro idee,
possano affrontare percorsi di vita liberi da loro, non facendo proprie le loro verità.
stop


Kiter....che il cancro della società sia la presunzione...beh a mio avviso non v'è dubbio..... hai pienamente ragione in questo....

ciononostante...non concordo con te perlomeno secondo le modalità in cui hai espresso il tuo pensiero......

mi pare evidente da parte tua una intolleranza a chi si manifesta incline a pratiche religiose....culturali diverse dalla propria origine....ma....perchè mi chiedo??:blink::biggrin3:

io credo che l'esterofilia, la pratica di una religione differente da quella che la nostra cultura di appartenenza propone, le scelte alimentari non in linea con le tendenze culturali del proprio paese possano rappresentare 2 espressioni importanti:

1. la prima è la capacità di spaziare al di là dei propri limiti culturali - geografici - fisici

2. la seconda è la capacità di accogliere il diverso lasciandosi arricchire....

nel fare tali considerazioni parto dal presupposto che ognuno di noi viva secondo il proprio profondo sentire.....e questo di per sè è manifestazione di libertà di espressione a mio avviso...

poi ci sarò anche chi fa cose "diverse" per sentirsi figo...ma questo è un altro discorso...un altro topic:biggrin3:


Chi studia troppo non è altro che piu' influenzato di altri.

sono d'accordo col tuo pensiero


;)

a queste affermazioni....aggiungo un ulteriore punto di vista:

chi non studia ha meno spunti di riflessione per certi versi...chi studia si è abituato a valutare le situazioni da più punti di v ista......

ciò in linea generale....poi le tendenze individuali fanno la differenza....come sempre!

XantiaX
24/03/2010, 12:02
io credo fermamente nella phiga

Black Death
24/03/2010, 12:05
a queste affermazioni....aggiungo un ulteriore punto di vista:

chi non studia ha meno spunti di riflessione per certi versi...chi studia si è abituato a valutare le situazioni da più punti di v ista......

ciò in linea generale....poi le tendenze individuali fanno la differenza....come sempre!

su questo non c'è alcun dubbio,

;)

kiter
24/03/2010, 12:17
Non avevo mai letto una tale massa di contraddizioni in così bell'ordine. Sei un pò confuso, ti scagli contro la presunzione ed il razzismo ma nel frattempo inanelli una bella serie di luoghi comuni e gratuite generalizzazioni... gli intellettuali... gli inglesi... gli esterofili... i buddhisti... e cosi via. Sei la testimonianza vivente che i condizionamenti dall'esterno possono fare grande presa.







Kiter....che il cancro della società sia la presunzione...beh a mio avviso non v'è dubbio..... hai pienamente ragione in questo....

ciononostante...non concordo con te perlomeno secondo le modalità in cui hai espresso il tuo pensiero......

mi pare evidente da parte tua una intolleranza a chi si manifesta incline a pratiche religiose....culturali diverse dalla propria origine....ma....perchè mi chiedo??:blink::biggrin3:

io credo che l'esterofilia, la pratica di una religione differente da quella che la nostra cultura di appartenenza propone, le scelte alimentari non in linea con le tendenze culturali del proprio paese possano rappresentare 2 espressioni importanti:

1. la prima è la capacità di spaziare al di là dei propri limiti culturali - geografici - fisici

2. la seconda è la capacità di accogliere il diverso lasciandosi arricchire....

nel fare tali considerazioni parto dal presupposto che ognuno di noi viva secondo il proprio profondo sentire.....e questo di per sè è manifestazione di libertà di espressione a mio avviso...

poi ci sarò anche chi fa cose "diverse" per sentirsi figo...ma questo è un altro discorso...un altro topic:biggrin3:



a queste affermazioni....aggiungo un ulteriore punto di vista:

chi non studia ha meno spunti di riflessione per certi versi...chi studia si è abituato a valutare le situazioni da più punti di v ista......

ciò in linea generale....poi le tendenze individuali fanno la differenza....come sempre!


Io non sono condizionato dall'esterno ma bensi dall'interno
l'interno di me stesso, quella cosa che ho dentro che tu puoi chiamare anima o mente a seconda se credi o no che esista un'anima e che comunque mi porta a sviluppare idee e pensieri in forza di sensazioni ed emozioni.
sicuramente esiste un condizionamento esterno dovuto a ciò che in me è innato e quindi soggettivo.
sono nato in italia e faccio quindi parte di un mondo legato alla mia terra e alle sue tradizioni, diverso da quello inglese, per lingua, clima, usi e costumi, modi di vivere, di alimentarsi etc.
non sono buddista ne cristiano ne altro forse potrei definirmi pagano perchè io credo in una pluralità di dei.
Io credo in quello che vedo e che inopinabilmente è più grande e forte di me:
La terra che calpesto, il cielo che mi copre, il mare, gli animali, gli alberi ed ogni aspetto frutto della cosidetta "natura".
tanti dei, tangibili, odorabili, visibili.

Seguendo questo io amo leggere,conoscere,capire, scoprire,viaggiare...
ma per questo non lascio condizionare dall'esterno!
Non mi vesto da indiano se vado in india, non mi metto a mangiare schifosissimi cibi solo perchè è "nuovo", è "strano", fa "fico"..
I souvenir dei miei viaggi, delle mie letture non sono usanze diverse dalle mie forzate e deglutite a forza, ma sensazionni ed emozioni che mi arricchiscono.

quanti di voi hanno il coraggio di dire che cibi cinesi o iraniani o altro sono migliori dei nostri?
eppure esiste gente che ha fatto di questi cibi la sua alimentazione.


Intellettuale non è chi conosce, ma chi si lascia abbindolare da mille teorie, generalmente lontane dalla sua vita e dalle sue origini, per riempire i vuoti alle domande che che non riesce a esternare agli altri per presunzione e quindi genera una sua risposta su ragionamenti altrui.

Kant, a suo modo, come ogni filosofo non è altro che un manipolatore di altrui menti, lui con le sue parole non fa altro che condizionare scelte e riflessioni.

siamo sempre meno soggetti e sempre più oggetti.
la globalizzazione ci sta risucchiando e spersonalizzando

bastamoto
24/03/2010, 12:19
io credo fermamente nella phiga

parole sante

bastaculattoni e poeti pervertiti

Bikerneofita
24/03/2010, 12:24
Io non sono condizionato dall'esterno ma bensi dall'interno
l'interno di me stesso, quella cosa che ho dentro che tu puoi chiamare anima o mente a seconda se credi o no che esista un'anima e che comunque mi porta a sviluppare idee e pensieri in forza di sensazioni ed emozioni.
sicuramente esiste un condizionamento esterno dovuto a ciò che in me è innato e quindi soggettivo.
sono nato in italia e faccio quindi parte di un mondo legato alla mia terra e alle sue tradizioni, diverso da quello inglese, per lingua, clima, usi e costumi, modi di vivere, di alimentarsi etc.
non sono buddista ne cristiano ne altro forse potrei definirmi pagano perchè io credo in una pluralità di dei.
Io credo in quello che vedo e che inopinabilmente è più grande e forte di me:
La terra che calpesto, il cielo che mi copre, il mare, gli animali, gli alberi ed ogni aspetto frutto della cosidetta "natura".
tanti dei, tangibili, odorabili, visibili.

Seguendo questo io amo leggere,conoscere,capire, scoprire,viaggiare...
ma per questo non lascio condizionare dall'esterno!
Non mi vesto da indiano se vado in india, non mi metto a mangiare schifosissimi cibi solo perchè è "nuovo", è "strano", fa "fico"..
I souvenir dei miei viaggi, delle mie letture non sono usanze diverse dalle mie forzate e deglutite a forza, ma sensazionni ed emozioni che mi arricchiscono.

quanti di voi hanno il coraggio di dire che cibi cinesi o iraniani o altro sono migliori dei nostri?
eppure esiste gente che ha fatto di questi cibi la sua alimentazione.


Intellettuale non è chi conosce, ma chi si lascia abbindolare da mille teorie, generalmente lontane dalla sua vita e dalle sue origini, per riempire i vuoti alle domande che che non riesce a esternare agli altri per presunzione e quindi genera una sua risposta su ragionamenti altrui.

Kant, a suo modo, come ogni filosofo non è altro che un manipolatore di altrui menti, lui con le sue parole non fa altro che condizionare scelte e riflessioni.

siamo sempre meno soggetti e sempre più oggetti.
la globalizzazione ci sta risucchiando e spersonalizzando






Ok va tutto bene....quello che dici è tutto ok...analizzato dal tuo punto di vista...analizzato rispetto alla tua soggettività...

ma comprendi e accetti il fatto che qualcun altro ....partendo dalla stessa sanità d'intenti possa prendere strade diverse?

accetti il fatto che abbracciare teorie lontane dalla propria cultura di appartenenza non è necessariamente frutto di una necessità di far figo....vi sono molte persone che abbracciano altri stili di vita perchè li sentono rispondenti alla loro propria natura.....

insomma leggo un po' di intolleranza nel tuo scritto....è frutto di un mio malinteso?:rolleyes:

XantiaX
24/03/2010, 12:27
parole sante

bastaculattoni e poeti pervertiti

q8tto bastamoto a prescindere... e non a caso questa volta...

infatti nella "Critica della ragion pura" di Kant, il filoso si chiede se la valutazione del pensiero condiziona il pensiero stesso o se è quest'ultimo a condizionarne la valutazione decidendone i criteri.

E' un po come se ci chiedessimo... è stata la phaiga ad avvolgere il nostro regal augello o quest'ultimo a pentrare l'antro vagianaitico?

Sono purtroppo domande senza risposta e questa stà sempre e comunque nel mezzo, dunque potremmo dire che l'assenza di riposta è il mezzo stesso...

In ogni caso quale che sia la riposta, l'importante è fottere.

bastamoto
24/03/2010, 12:31
q8tto bastamoto a prescindere... e non a caso questa volta...

infatti nella "Critica della ragion pura" di Kant, il filoso si chiede se la valutazione del pensiero condiziona il pensiero stesso o se è quest'ultimo a condizionarne la valutazione decidendone i criteri.

E' un po come se ci chiedessimo... è stata la phaiga ad avvolgere il nostro regal augello o quest'ultimo a pentrare l'antro vagianaitico?

Sono purtroppo domande senza risposta e questa stà sempre e comunque nel mezzo, dunque potremmo dire che l'assenza di riposta è il mezzo stesso...

In ogni caso quale che sia la riposta, l'importante è fottere.

cio' dimostra che non l'ho quotato a cazo :D

Bikerneofita
24/03/2010, 12:38
q8tto bastamoto a prescindere... e non a caso questa volta...

infatti nella "Critica della ragion pura" di Kant, il filoso si chiede se la valutazione del pensiero condiziona il pensiero stesso o se è quest'ultimo a condizionarne la valutazione decidendone i criteri.

E' un po come se ci chiedessimo... è stata la phaiga ad avvolgere il nostro regal augello o quest'ultimo a pentrare l'antro vagianaitico?

Sono purtroppo domande senza risposta e questa stà sempre e comunque nel mezzo, dunque potremmo dire che l'assenza di riposta è il mezzo stesso...

In ogni caso quale che sia la riposta, l'importante è fottere.

se avessi evitato un intervento tanto scurrile .... non avresti fatto una brutta figura.....te lo assicuro....

queste parole non ti illuminano d'immenso!

XantiaX
24/03/2010, 12:45
se avessi evitato un intervento tanto scurrile .... non avresti fatto una brutta figura.....te lo assicuro....

queste parole non ti illuminano d'immenso!

la tua risposta ne è valsa tutto il pene...

comunque sono completamente d'accordo con te al 50%

bastamoto
24/03/2010, 12:45
bikerneofita neofita ma interventista del forum ad honorem


la tua risposta ne è valsa tutto il pene...

comunque sono completamente d'accordo con te al 50%

50 % forse e' un po' tanta ma a biga dura non si ragiona

giusto per far poesia

XantiaX
24/03/2010, 12:47
cio' dimostra che non l'ho quotato a cazo :D

niente è mai a Cazo.... (John Lock - Loste)

black panther
24/03/2010, 13:01
Scusa BikerNeofita conosco bene Xa e lo trovo scurrilmente geniale..:laugh2::laugh2::laugh2:

Roy Batty
24/03/2010, 13:01
la presunzione è il vero ostacolo alla libera circolazione delle idee

purtroppo esistono persone presuntuose che solo perchè si sono uniformate ad una "tendenza intellettuale" si ritengono automaticamente delgi eletti.

la loro presunzione di onniscenza innesca una pericolosissima e incontrollabile fobia razzista nei confronti di chiunque abbia un'idea diversa dalla loro.

Il grande esterofilismo presente su questo forum ne è una prova lampante.
A parte qualche straniero (per altro Italianizzato o Italiano all'estero) cosa c'entriamo noi con gli inglesi?
un popolo di schiavisti, freddi colonizzatori e sfruttatori del mondo.
eppure tutti che ostentano union jack... BAH! MASSA DI PECORONI


un forum pieno di buddhisti che non essendo riusciti a trovare qualcosa per cui credere in loro si lanciano anima e corpo verso una religione che non gli appartiene tanto per avere una cosa in cui credere che faccia "IN". MASSA DI PECORONI


Le religioni sono tutte uguali, cambiano solo in funzione delle aree geografiche, le cosiddette principali, cristiana, islamica, ebraica, buddista, sono solo sette che hanno avuto piu successo delle altre, create al solo scopo di condizionare pensiero e vita dei popoli.
Grande esmpio è la monogamia, imposta per evitare lotte e faide tra maschi e aumentare la sudditanza psicologica della donna ritenuta incapace di esistere senza un uomo.
I mussulmani proibiscono alcol e carne di maiale perchè? solo perchè a quelle temperature, proprie dei paesi dell'Islam storico non era un'alimentazione adatta a mantenere le persone forti e sane e l'alcol genera turbolenza, risse, ingestibilità delle masse però dicono che le implicazioni e conseguenze sono a danno dell'anima.

Il cancro della società è la presunzione.
chi si presume giusto non da spazio agli altri
chi si presume giusto e non tollera che altri possano avere loro pensieri,loro idee,
possano affrontare percorsi di vita liberi da loro, non facendo proprie le loro verità.
stop

Sicuramente la presunzione limita il pensiero, ma di chi è presuntuoso. che si barrica dietro preconcetti e supposizioni, ma di certo non limita la libera circolazione delle idee di chi presuntuoso non è. Se poi chi è presuntuoso ha il potere di limitare le idee degli altri, allora è un altro discorso.

La presunzione non necessariamente si uniforma a una tendenza intellettuale, può anche essere una presunzione in controtendenza…

Uscendo un po’ dal discorso, con pareri del tutto personali, non mi sembra che questo forum sia pieno di esterofili. è un forum che raggruppa possessori e appassionati di una marca di moto inglesi, mi sembra naturale che ci sia una certa simpatia per il marchio, ma non necessariamente per il paese.
La union flag è una moda grafica, se vogliamo, non credo che chi la mette sul fanale o sulla fiancata sposi la gran bretagna tale da essere considerato esterofilo.

Sugli inglesi, popolo di schiavisti, freddi colonizzatori, sfruttatori del mondo… mah, mi sembra che sia n luogo comune, una visione un po’ superficiale…

XantiaX
24/03/2010, 13:10
io cerco solo di esprimere il mio pensiero phigocentrico....

mi capite solo tu e bastamoto... :D

black panther
24/03/2010, 13:16
Sugli inglesi, popolo di schiavisti, freddi colonizzatori, sfruttatori del mondo… mah, mi sembra che sia n luogo comune, una visione un po’ superficiale…
Mah l'Inghilterra e gli inglesi..
ho vissuto là e ci ho lasciato un pezzo di cuore..
persone amabili, paesaggi fiabeschi..
..poi certo..come già è stato detto più volte
ciascuno forma le proprie opinioni in base al proprio vissuto..
..o per caso il nostro vissuto si forma in base ai nostri pensieri? :cipenso:
:fisch: :wink_:

Lorient
24/03/2010, 13:17
io cerco solo di esprimere il mio pensiero phigocentrico....

mi capite solo tu e bastamoto... :D

e io... forse... non sempre :wink_:


Com'è qui? I bei discorsi sono già andati a farsi benedire e come al solito ci sono stati topic ampiamente fuori luogo? Non parlo di spam, quello pare sia un male necessario... parlo proprio di pensieri per nulla legati all'argomento... :blink:

XantiaX
24/03/2010, 13:19
hai letto della mia visione della critica della ragion pura di kant poco sopra...

mi hanno detto scurrile... ammè... buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa sob sniff... :D

Lorient
24/03/2010, 13:23
hai letto della mia visione della critica della ragion pura di kant poco sopra...

mi hanno detto scurrile... ammè... buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa sob sniff... :D

invece hai reso bene la metafora... con tuo solito stile sobrio e pregno di onomatopea visiva.

Poi che altro? Abbiamo trovato un punto in comune oppure aspettiamo la nera signora che venga a farci visita e disvelarci l'arcano?

bastamoto
24/03/2010, 13:24
questo Kanto e i suoi seguaci mi stanno rovinando la sessualita'

Roy Batty
24/03/2010, 13:26
Mah l'Inghilterra e gli inglesi..
ho vissuto là e ci ho lasciato un pezzo di cuore..
persone amabili, paesaggi fiabeschi..
..poi certo..come già è stato detto più volte
ciascuno forma le proprie opinioni in base al proprio vissuto..
..o per caso il nostro vissuto si forma in base ai nostri pensieri? :cipenso:
:fisch: :wink_:



un altro bel trampolino di lancio per una lunga discussione, penso l'una e l'altra. il vissuto è la nostra esperienza e l'esperienza è filtrata dal nostro modo di pensare. a sua volta però l'esperienza accumulata varia il nostro modo di pensare. l'io che è formato dai tanti io come riportavi tu prima...

sugli inglesi, boh. io tanti li odio, parere basato sul mio vissuto :tongue:


io cerco solo di esprimere il mio pensiero phigocentrico....

mi capite solo tu e bastamoto... :D

xantiaxphigocentristasubito :D

tanto per non perdere la tradizione...

Ipcress
24/03/2010, 13:29
i deterministi sono quelli che vedono la società come qualcosa da plasmare artificialmente come quando si studia un fenomeno semplice in laboratorio
L'uomo ridotto a parità di una formica ii un formicaio; i più brutti crimini e orrori della storia umana si sono verificati quando si è applicato questo concetto in tutte le scienze sia naturali che umane indifferentemente

Applicare il concetto di determinismo ed osservare l'uomo come una formica in un formicaio non sono esattamente la stessa cosa, anzi sono esattamente l'opposto. In ogni caso, io osservo l'uomo e le cose dell'uomo con l'occhio dell'antropologo, registro quel che accade e cerco di dargli un significato, coerente con quello che sto osservando.

bastamoto
24/03/2010, 13:30
mi sento osservato

XantiaX
24/03/2010, 13:30
invece hai reso bene la metafora... con tuo solito stile sobrio e pregno di onomatopea visiva.

Poi che altro? Abbiamo trovato un punto in comune oppure aspettiamo la nera signora che venga a farci visita e disvelarci l'arcano?


i tuoi complimenti sono per me aria fresca o sommo della metafora conguagliotica... :laugh2:

abbiamo trovato un punto in comune E aspettiamo la nera signora venga a farci un chinotto... :D (rif. alla morte ... sia mai... :laugh2:)


questo Kanto e i suoi seguaci mi stanno rovinando la sessualita'

e perchè non hai guardato bene nel mezzo.... nel mezzo c'è tutto il buio umidoso di cui hai bisogno...

Black Death
24/03/2010, 13:31
io cerco solo di esprimere il mio pensiero phigocentrico....

mi capite solo tu e bastamoto... :D

ogni pensiero è un libero pensiero se decidiamo quali accettare e quali no non sono piu' liberi



o no??


;)

Ipcress
24/03/2010, 13:32
scusa non è una critica ma uso il tuo intervento per una considerazione mia, tu giudichi l'intervento di Kiter, in questo caso un giudizio negativo dei suoi pensieri, ma la tua base di partenza sono i tuoi pensieri che derivano dalle tue esperienze dai tuoi condizionamenti e dalla tua cultura, è comunque un giudizio personale e non assoluto, quindi il tuo giudicare negativamente il pensiero di un altro è una limitazione della libertà di pensiero (filosoficamente parlando) o no????????


Kiter ha ragionato utilizzando delle categorie generali prese a prestito, non mi pare di limitare la libertà di pensiero altrui sottolineando questo.

Bikerneofita
24/03/2010, 13:32
io cerco solo di esprimere il mio pensiero phigocentrico....

mi capite solo tu e bastamoto... :D

da donna potrei avere un pensiero ....zzocentrico:tongue:.....e non è che non ti capisco.....ma che centra con il post:dry: e poi sei uno sciocchino ....e lo dico con simpatia...:laugh2:

Roy Batty
24/03/2010, 13:32
invece hai reso bene la metafora... con tuo solito stile sobrio e pregno di onomatopea visiva.

Poi che altro? Abbiamo trovato un punto in comune oppure aspettiamo la nera signora che venga a farci visita e disvelarci l'arcano?


"nessuno uscirà vivo di qui" come diceva jim morrison (?) e io aggiungo "con la verità in mano"

Ipcress
24/03/2010, 13:36
Io non sono condizionato dall'esterno ma bensi dall'interno
l'interno di me stesso, quella cosa che ho dentro che tu puoi chiamare anima o mente a seconda se credi o no che esista un'anima e che comunque mi porta a sviluppare idee e pensieri in forza di sensazioni ed emozioni.
sicuramente esiste un condizionamento esterno dovuto a ciò che in me è innato e quindi soggettivo.
sono nato in italia e faccio quindi parte di un mondo legato alla mia terra e alle sue tradizioni, diverso da quello inglese, per lingua, clima, usi e costumi, modi di vivere, di alimentarsi etc.
non sono buddista ne cristiano ne altro forse potrei definirmi pagano perchè io credo in una pluralità di dei.
Io credo in quello che vedo e che inopinabilmente è più grande e forte di me:
La terra che calpesto, il cielo che mi copre, il mare, gli animali, gli alberi ed ogni aspetto frutto della cosidetta "natura".
tanti dei, tangibili, odorabili, visibili.

Seguendo questo io amo leggere,conoscere,capire, scoprire,viaggiare...
ma per questo non lascio condizionare dall'esterno!
Non mi vesto da indiano se vado in india, non mi metto a mangiare schifosissimi cibi solo perchè è "nuovo", è "strano", fa "fico"..
I souvenir dei miei viaggi, delle mie letture non sono usanze diverse dalle mie forzate e deglutite a forza, ma sensazionni ed emozioni che mi arricchiscono.

quanti di voi hanno il coraggio di dire che cibi cinesi o iraniani o altro sono migliori dei nostri?
eppure esiste gente che ha fatto di questi cibi la sua alimentazione.


Intellettuale non è chi conosce, ma chi si lascia abbindolare da mille teorie, generalmente lontane dalla sua vita e dalle sue origini, per riempire i vuoti alle domande che che non riesce a esternare agli altri per presunzione e quindi genera una sua risposta su ragionamenti altrui.

Kant, a suo modo, come ogni filosofo non è altro che un manipolatore di altrui menti, lui con le sue parole non fa altro che condizionare scelte e riflessioni.

siamo sempre meno soggetti e sempre più oggetti.
la globalizzazione ci sta risucchiando e spersonalizzando

Leggendo quello che scrivi ho la presunzione di poterti descrivere in maniera abbastanza precisa... età... provenienza geografica... aspetto fisico... storia scolastica... occupazione attuale... reddito... preferenze di voto...

Bikerneofita
24/03/2010, 13:37
Leggendo quello che scrivi ho la presunzione di poterti descrivere in maniera abbastanza precisa... età... provenienza geografica... aspetto fisico... storia scolastica... occupazione attuale... reddito... preferenze di voto...

:blink::blink::blink::blink:...............non starai esagenrando???...ora ti chiedo di descrivermi......ah no non vale...mi hai vista!!:tongue::biggrin3:

Lorient
24/03/2010, 13:39
mi sento osservato

:blink: bastabinocolo...


da donna potrei avere un pensiero ....zzocentrico:tongue:.....e non è che non ti capisco.....ma che centra con il post:dry: e poi sei uno sciocchino ....e lo dico con simpatia...:laugh2:

dovresti conoscerlo meglio ma in effetti è meglio se non lo conosci del tutto! :laugh2::laugh2::laugh2:


"nessuno uscirà vivo di qui" come diceva jim morrison (?) e io aggiungo "con la verità in mano"

In genere non sopporto Jim Morrison, è proprio una cosa a pelle ma devo ammettere che ha detto una frase stupenda (tra le tante frasi da Bacio Perugina): aspettare la pioggia per non piangere da soli

XantiaX
24/03/2010, 13:39
xantiaxphigocentristasubito :D

tanto per non perdere la tradizione...

Roy Tradizionalista Subito! :D


mi sento osservato

XeuX ti vede!


ogni pensiero è un libero pensiero se decidiamo quali accettare e quali no non sono piu' liberi

o no??
;)

qualunque cosa tu intendessi io ti quotto.... :laugh2:


da donna potrei avere un pensiero ....zzocentrico:tongue:.....e non è che non ti capisco.....ma che centra con il post:dry: e poi sei uno sciocchino ....e lo dico con simpatia...:laugh2:

sciocchino mi eccita..... ! sei troppo trasgressive!

come cosa centra... ma ti sei reso conto che la critica della ragion pura di kant, che tu pure discutevi anche se su un piano diverso, non certo profondo quanto il mio... è una metafora inevitabile del fottere cosmico? :laugh2:

Ipcress
24/03/2010, 13:43
:blink::blink::blink::blink:...............non starai esagenrando???...ora ti chiedo di descrivermi......ah no non vale...mi hai vista!!:tongue::biggrin3:

Si ti ho vista ma ho capito soltanto dopo che fossi tu...non ti ho salutata, e mi spiace... è che ero un pò rintronato mezzo febbricitante e soprattutto senza occhiali...:rolleyes:

bastamoto
24/03/2010, 13:44
quoto tutti quelli che scrivono in verde e in blu anche senza leggerli

a prescindere quoto gli amanti della vela

kiter
24/03/2010, 13:44
ogni pensiero è un libero pensiero se decidiamo quali accettare e quali no non sono piu' liberi



o no??


;)

giustissimo!
XAntiax ha espresso il suo pensiero in maniera personale, libero da condizionamenti, con una gran dose di senso dell'umorismo proprio di ogni libero pensatore.
chi non coglie la profondità del concetto ma si ferma ai vocaboli e alla metafora non fa altro che censurare la libera espressione ed impedire la "circolazione del pensiero"


invece hai reso bene la metafora... con tuo solito stile sobrio e pregno di onomatopea visiva.

Poi che altro? Abbiamo trovato un punto in comune oppure aspettiamo la nera signora che venga a farci visita e disvelarci l'arcano?


la nera signora non si aspetta..
le si va incontro quando il nostro percorso di vita è finito o non siamo più in grado di proseguirlo...
la vita è mia e salvo incidenti e accidenti decido io quando smettere di giocare.

bastamoto
24/03/2010, 13:45
forum discarica

XantiaX
24/03/2010, 13:46
quoto tutti quelli che scrivono in verde e in blu anche senza leggerli

a prescindere quoto gli amanti della vela

fiuu... x un soffio... :D

black panther
24/03/2010, 13:47
e io... forse... non sempre :wink_:


Com'è qui? I bei discorsi sono già andati a farsi benedire e come al solito ci sono stati topic ampiamente fuori luogo? Non parlo di spam, quello pare sia un male necessario... parlo proprio di pensieri per nulla legati all'argomento... :blink:
Forse anche i miei e chiedo umilmente scusa..:cry:

da donna potrei avere un pensiero ....zzocentrico:tongue:.....e non è che non ti capisco.....ma che centra con il post:dry: e poi sei uno sciocchino ....e lo dico con simpatia...:laugh2:
Xa ti odio ne hai conquistata un'altra!!!:mad::mad::mad:
:biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3:

XantiaX
24/03/2010, 13:48
giustissimo!
XAntiax ha espresso il suo pensiero in maniera personale, libero da condizionamenti, con una gran dose di senso dell'umorismo proprio di ogni libero pensatore.
chi non coglie la profondità del concetto ma si ferma ai vocaboli e alla metafora non fa altro che censurare la libera espressione ed impedire la "circolazione del pensiero"


Troppo buono bro... non lo merito... :laugh2:

kiter
24/03/2010, 13:48
Leggendo quello che scrivi ho la presunzione di poterti descrivere in maniera abbastanza precisa... età... provenienza geografica... aspetto fisico... storia scolastica... occupazione attuale... reddito... preferenze di voto...

provaci mi interessa sapere quanto ciò che scrivo è simile a me e al mio pensiero..
potrei trasmettere cose diverse da quelle che vorrei...

Lorient
24/03/2010, 13:49
quoto tutti quelli che scrivono in verde e in blu anche senza leggerli

a prescindere quoto gli amanti della vela

:wub: quindi verresti sulla mia barca a vela sul Lago Maggiore?


giustissimo!
XAntiax ha espresso il suo pensiero in maniera personale, libero da condizionamenti, con una gran dose di senso dell'umorismo proprio di ogni libero pensatore.
chi non coglie la profondità del concetto ma si ferma ai vocaboli e alla metafora non fa altro che censurare la libera espressione ed impedire la "circolazione del pensiero"



la nera signora non si aspetta..
le si va incontro quando il nostro percorso di vita è finito o non siamo più in grado di proseguirlo...
la vita è mia e salvo incidenti e accidenti decido io quando smettere di giocare.


In effetti hai ragione, le signore vanno accolte con tutti gli onori... mi offri nuovi spunti di riflessione...

XantiaX
24/03/2010, 13:50
[COLOR=Blue]Xa ti odio ne hai conquistata un'altra!!!:mad::mad::mad:
:biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3:

maffigu... è impottibbole sono così dannatamente e sfacciatamente omofobico e misogino che al massimo mi si stima ma da lontano... :laugh2:

Lorient
24/03/2010, 13:50
Forse anche i miei e chiedo umilmente scusa..:cry:


Ma non direi proprio!!! :wink_:

XantiaX
24/03/2010, 13:52
:wub: quindi verresti sulla mia barca a vela sul Lago Maggiore?


hei hei... l'avevi promesso prima ammè... ed io ho già comperato la vasellaina... :laugh2:

kiter
24/03/2010, 13:53
Com'è qui? I bei discorsi sono già andati a farsi benedire e come al solito ci sono stati topic ampiamente fuori luogo? Non parlo di spam, quello pare sia un male necessario... parlo proprio di pensieri per nulla legati all'argomento... :blink:[/quote]


non la penso così è una discussione sul libero pensiero censurarlo o rilegarlo vorrebbe dire negare la sua libertà di spaziare da un argomento all'altro.
Ogni fonte e forma di discussione è come una manciata di semi gettata tra le zolle di terra
non importa se nasce grano o gramigna o ortica, l'importante è che il terreno non rimanga brullo.

alessandro2804
24/03/2010, 13:54
Applicare il concetto di determinismo ed osservare l'uomo come una formica in un formicaio non sono esattamente la stessa cosa, anzi sono esattamente l'opposto. In ogni caso, io osservo l'uomo e le cose dell'uomo con l'occhio dell'antropologo, registro quel che accade e cerco di dargli un significato, coerente con quello che sto osservando.

la statistica ,la matematica...il positivismo giuridico...eccc
non sono altro che applicazioni del metodo delle scienze naturali nelle scienze umane ....quindi stesso trattamento di una formica o un pinguino:biggrin3:

per avere l'occhio d' antropologo devi far uso di una teoria a priori altrimenti non sapresti nemmeno come interpretare quello che osservi...
non riusciresti a comprendere la realtà storica

noi due potremmo essere due storici imparziali ,disporre di una stessa teoria ma poi avere comprensioni storiche differenti ad esempio su Napoleone
per me prevale un giudizio di valore per te un altro , questo per dire che la storia ci serve solo per poter applicare nel modo più corretto la teoria , il determinista o storicista crede di estrarre la teoria dalla storia come se la storia fosse possibile studiarla in laboratorio, sperimentarla (impossibile)

Roy Batty
24/03/2010, 14:00
In genere non sopporto Jim Morrison, è proprio una cosa a pelle ma devo ammettere che ha detto una frase stupenda (tra le tante frasi da Bacio Perugina): aspettare la pioggia per non piangere da soli

per ricondurci a kant, al mito di platone e al pensiero puro ti snocciolo questo: "se in fondo alla grotta vedi una luce sei in una galleria" non è di morrison ma potrebbe sembrare :biggrin3:

XantiaX
24/03/2010, 14:03
se sei in una galleria e la luce si muove verso te fai cisti... è un treno :D

Roy Batty
24/03/2010, 14:06
se sei in una galleria e la luce si muove verso te fai cisti... è un treno :D

se sei in treno in galleria e vedi una luce in fondo, sei il macchinista :biggrin3:

Lorient
24/03/2010, 14:13
non la penso così è una discussione sul libero pensiero censurarlo o rilegarlo vorrebbe dire negare la sua libertà di spaziare da un argomento all'altro.
Ogni fonte e forma di discussione è come una manciata di semi gettata tra le zolle di terra
non importa se nasce grano o gramigna o ortica, l'importante è che il terreno non rimanga brullo.

ma dovrò abbandore XA per dedicarmi di più a Kiter... :w00t:
No vabbè, siete le due facce della stessa medaglia e mi date tutti e 2 un ricostituente mentale...

Danke! :biggrin3:


la statistica ,la matematica...il positivismo giuridico...eccc
non sono altro che applicazioni del metodo delle scienze naturali nelle scienze umane ....quindi stesso trattamento di una formica o un pinguino:biggrin3:

per avere l'occhio d' antropologo devi far uso di una teoria a priori altrimenti non sapresti nemmeno come interpretare quello che osservi...
non riusciresti a comprendere la realtà storica

noi due potremmo essere due storici imparziali ,disporre di una stessa teoria ma poi avere comprensioni storiche differenti ad esempio su Napoleone
per me prevale un giudizio di valore per te un altro , questo per dire che la storia ci serve solo per poter applicare nel modo più corretto la teoria , il determinista o storicista crede di estrarre la teoria dalla storia come se la storia fosse possibile studiarla in laboratorio, sperimentarla (impossibile)

Io penso invece che la teoria derivi come riassunto logico della storia. Io teorizzo dopo che ho raccolto dati storici, quindi riassumo la realtà... ma riassumo solo la MIA realtà

In questo modo andiamo a toccare un altro concetto basilare della filosofia della scienza, cioè l'influenza dell'osservatore sul fenomeno osservato. Nel caso dell'antropologia ci addentramo proprio nelle terra sconosciuta, dove l'imparzialità non ha proprio casa... che dite?

Bikerneofita
24/03/2010, 14:17
Si ti ho vista ma ho capito soltanto dopo che fossi tu...non ti ho salutata, e mi spiace... è che ero un pò rintronato mezzo febbricitante e soprattutto senza occhiali...:rolleyes:

beh tranquillo.....rintronati eravamo in 2....in realtà io anche ho capito dopo che eri tu.....ma quando c'è tanta tanta gente che non conosco ..divento timida...:wub:

Lorient
24/03/2010, 14:17
se sei in una galleria e la luce si muove verso te fai cisti... è un treno :D


se sei in treno in galleria e vedi una luce in fondo, sei il macchinista :biggrin3:

se sei un carabiniere in motoscafo e vedi una luce davanti a te che non si sposta nonostante tu le abbia intimato di farlo in nome della legge, stai sbattendo contro un faro... :w00t::ph34r:

Bikerneofita
24/03/2010, 14:21
giustissimo!
XAntiax ha espresso il suo pensiero in maniera personale, libero da condizionamenti, con una gran dose di senso dell'umorismo proprio di ogni libero pensatore.
chi non coglie la profondità del concetto ma si ferma ai vocaboli e alla metafora non fa altro che censurare la libera espressione ed impedire la "circolazione del pensiero"






Non esageriamo per cortesia.....è vero non ho apprezzato le modalità del commento di Xantiax e gliel'ho scritto...con questo non credo di averlo affatto censurato...tanto che ha continuato e ci ho anche riso su.....

anche il non accettare l'atteggiamento di altri e magari criticarlo è libero pensiero!!!!

black panther
24/03/2010, 14:23
..... l'influenza dell'osservatore sul fenomeno osservato...
Mi hai fatto venire in mente il mitico Dr. Quantum...:tongue::tongue::tongue::tongue:
21chjPgOPNw

kiter
24/03/2010, 14:27
Non esageriamo per cortesia.....è vero non ho apprezzato le modalità del commento di Xantiax e gliel'ho scritto...con questo non credo di averlo affatto censurato...tanto che ha continuato e ci ho anche riso su.....

anche il non accettare l'atteggiamento di altri e magari criticarlo è libero pensiero!!!!

non mi riferivo a te dicevo in generale

Bikerneofita
24/03/2010, 14:33
non mi riferivo a te dicevo in generale

beh vabbè....io cmq ho avuto da ridire a proposito per cui....:biggrin3:..ma non è un problema eh....anzi....mi piace confrontarmi con chi ha idee e modi diversi di vedere rispetto a me....altrimenti non avrei aperto questo post....:biggrin3::tongue:

XantiaX
24/03/2010, 14:34
lo sapevate che la materia è più vuota che piena?

questo dovrebbe farci riflettere.. molto..

bastamoto
24/03/2010, 14:34
beh vabbè....io cmq ho avuto da ridire a proposito per cui....:biggrin3:..ma non è un problema eh....anzi....mi piace confrontarmi con chi ha idee e modi diversi di vedere rispetto a me....altrimenti non avrei aperto questo post....:biggrin3::tongue:

ma non hai roba da stirare , preparare il sugo ecc ecc ? :biggrin3:

Bikerneofita
24/03/2010, 14:36
ma non hai roba da stirare , preparare il sugo ecc ecc ? :biggrin3:

:risate2::risate2::risate2::risate2::risate2:....PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR............è una pernacchia ...tiè!!!!:w00t:

bastamoto
24/03/2010, 14:37
:risate2::risate2::risate2::risate2::risate2:....PPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR............è una pernacchia ...tiè!!!!:w00t:

ecchecazzo fa una pirofila de tiramisu'

Bikerneofita
24/03/2010, 14:44
ecchecazzo fa una pirofila de tiramisu'

NOOOOOOO..............SON A DIETA!:biggrin3:

vi farei ingrassare a dismisura...son molto brava a cucinare! : )

XantiaX
24/03/2010, 14:56
ke giornata uggiosa e bannevole....

io 5 mins e mi devasto fuori di qui...

kiter
24/03/2010, 14:56
ecchecazzo fa una pirofila de tiramisu'


NOOOOOOO..............SON A DIETA!:biggrin3:


tu falla...
..e nulla più non domandare...
..al resto ci pensiamo noi!:tongue:

Lorient
24/03/2010, 15:03
tu falla...
..e nulla più non domandare...
..al resto ci pensiamo noi!:tongue:

... e come non quotarti!

Bikerneofita
24/03/2010, 15:05
se anche la facessi....verreste sino a Milano per un pezzo di torta..??sentiamo!!!

Lorient
24/03/2010, 15:06
ke giornata uggiosa e bannevole....

io 5 mins e mi devasto fuori di qui...

io invece esco con una bella gnocca...


se anche la facessi....verreste sino a Milano per un pezzo di torta..??sentiamo!!!

Sono a San Donato, in che zona cucini tu? :laugh2::laugh2::laugh2:

Bikerneofita
24/03/2010, 15:08
io invece esco con una bella gnocca...



Sono a San Donato, in che zona cucini tu? :laugh2::laugh2::laugh2:

:laugh2::laugh2:San Siro:laugh2:

XantiaX
24/03/2010, 15:09
LORIENT IGNOCCATO SUBITO!

black panther
24/03/2010, 15:11
LORIENT IGNOCCATO SUBITO!

Che dici Xa ci leviamo?:wink_:

XantiaX
24/03/2010, 15:12
E leviamoci va...

black panther
24/03/2010, 15:13
E leviamoci va...

Dai andiamo di là..uno, due, tre..VIA!!!!:w00t:

Lorient
24/03/2010, 15:13
ma che ho detto di male? :cry::cry::cry:

XantiaX
24/03/2010, 15:14
mah... credo nulla... io intendevo che stacco...

a presto frateeeli

Mafalda
24/03/2010, 18:27
io invece esco con una bella gnocca...



Sono a San Donato, in che zona cucini tu? :laugh2::laugh2::laugh2:

Io so con chi .....ma non ve lo dico ... Si si ...

Ipcress
24/03/2010, 18:30
la statistica ,la matematica...il positivismo giuridico...eccc
non sono altro che applicazioni del metodo delle scienze naturali nelle scienze umane ....quindi stesso trattamento di una formica o un pinguino:biggrin3:



Le scienze umane sono quelle che si occupano dell'uomo... ovvero psicologia, sociologia, antropologia. Quando saprai come applicare compiutamente il metodo scientifico a queste discipline allora fammi un fischio.




per avere l'occhio d' antropologo devi far uso di una teoria a priori altrimenti non sapresti nemmeno come interpretare quello che osservi...
non riusciresti a comprendere la realtà storica



L'antropologia moderna nasce circa 100 anni orsono proprio sulla base dell'idea che sarebbe risultato più produttivo rinunciare a priori a qualunque teoria, basandosi soltanto sull'osservazione.



noi due potremmo essere due storici imparziali ,disporre di una stessa teoria ma poi avere comprensioni storiche differenti ad esempio su Napoleone
per me prevale un giudizio di valore per te un altro , questo per dire che la storia ci serve solo per poter applicare nel modo più corretto la teoria , il determinista o storicista crede di estrarre la teoria dalla storia come se la storia fosse possibile studiarla in laboratorio, sperimentarla (impossibile)

Sei prevedibile e, come al solito, noioso. Sapevo che saresti voluto arrivare fino qui. Se vuoi che ti dica che il determinismo storico non funziona, ebbene te lo dico. E vado oltre. Oramai a credere alla fanfaluca del determinismo storico non sono più i marxisti, ammesso che ve ne siano ancora in circolazione, ma soltanto i filosofi cosiddetti da tavolino.

natan
24/03/2010, 19:46
Troppi filosofi ... ma soprattutto troppo veloci per me ...


chiedetelo a chi mi conosce :D

alessandro2804
24/03/2010, 19:47
Le scienze umane sono quelle che si occupano dell'uomo... ovvero psicologia, sociologia, antropologia. Quando saprai come applicare compiutamente il metodo scientifico a queste discipline allora fammi un fischio.

Bene hai dimenticato l'economia forse la scienza umana per eccellenza


L'antropologia moderna nasce circa 100 anni orsono proprio sulla base dell'idea che sarebbe risultato più produttivo rinunciare a priori a qualunque teoria, basandosi soltanto sull'osservazione.

Aristotele distingueva la forma dalla sostanza e credo sia una distinzione fondamentale per le scienze umane...la forma di un vaso è universalmente valida come la forma ad esempio di un interazione umana e fin qui la realtà è spiegata per metà nel senso che per poter conoscere dobbiamo rifarci anche alla sostanza,alla materia , alla storia, cioè al contenuto della forma ...
ad esempio il vaso puo' essere di vetro di legno, di metallo, di plastica a secondo della circostanza storica recente o lontana, La forma è sempre valida in ogni tempo e in ogni luogo...cosi vale per le interazioni umane , la forma delle azioni umane sono strutturalmente delle categorie della mente
Insieme alle circostanze storiche comprendiamo il contenuto per completare la conoscenza (valori, obiettivi ,mentalità dlle persone coinvolte) o meglio per poter interpretare la realtà

La storia non verifica la teoria dà solo indicazioni su come sviluppare e approfondire la teoria che ha le sue proprietà , una struttura ,delle relazioni di categorie logiche , senza questi strumenti concettuali non potremmo mai comprendere la realtà, se cosi non fosse ...la ragione si ridurrebbe a dlle profezie che si autoavverano





Sei prevedibile e, come al solito, noioso. Sapevo che saresti voluto arrivare fino qui. Se vuoi che ti dica che il determinismo storico non funziona, ebbene te lo dico. E vado oltre. Oramai a credere alla fanfaluca del determinismo storico non sono più i marxisti, ammesso che ve ne siano ancora in circolazione, ma soltanto i filosofi cosiddetti da tavolino.

bè guarda che di positivisti non esistono solo i marxisti, di ingegneri sociali siamo circondati fino al collo

LadyB
24/03/2010, 19:49
Sono a San Donato, in che zona cucini tu? :laugh2::laugh2::laugh2:

a saperlo, io non sono lontano da lì... :cry:

alessandro2804
24/03/2010, 20:01
In questo modo andiamo a toccare un altro concetto basilare della filosofia della scienza, cioè l'influenza dell'osservatore sul fenomeno osservato. Nel caso dell'antropologia ci addentramo proprio nelle terra sconosciuta, dove l'imparzialità non ha proprio casa... che dite?[/COLOR][/SIZE][/FONT]

proprio perchè condividiamo l'oggetto di studio , cioè osservatore e osservato ,che ci si rende conto come è complessa la storia ... che senza una teoria a priori non potremmo mai comprenderla, sarebbe come un caleidoscopio, o rumore che ci arriva ai sensi ...
dai sensi non si arriva alle relazioni logiche , al contrario le relazioni logiche mentali mi permettono di comprendere quello che arriva ai sensi e quello che non arriva ai sensi (che è la parte più importante nei processi sociali)