Acme
16/04/2010, 08:36
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Uova e fumogeni, la Juve
aggredita dai suoi ultrà
Agguato all'arrivo della squadra all'hotel milanese dove ha trascorso la vigilia della partita con l'Inter
TORINO - La mobilitazione organizzata era stata un fiasco (al processo di Napoli, c'era giusto una dozzina di moggiani), invece agli ultrà della Juventus è riuscito un agguato a sorpresa: ieri sera, poco dopo le otto, una cinquantina di tifosi ha accolto l'arrivo della squadra bianconera nell'hotel Ripamonti di Pieve Emanuele, a sud di Milano, l'unico albergo libero che la Juve abbia trovato per trascorrere la vigilia della partita di San Siro perché l'anticipo della gara al venerdì e la concomitanza con la Fiera del Mobile aveva messo in crisi l'organizzazione juventina, costretta a un cambiamento di programma sul quale però gli ultrà si sono sempre tenuti informati.
L'agguato è avvenuto in due tempi: prima una decina di ragazzi, tutti piuttosto giovani e senza segni di riconoscimento (non s'è dunque capito se fossero juventini o interisti), ha lanciato uova contro l'autobus dei giocatori che entrava in albergo da un ingresso secondario. Un gruppo più nutrito, formato da una quarantina di persone, si è invece assembrato davanti all'ingresso dell'hotel (in realtà, un residence di lusso): si trattava dei rappresentanti dei Viking, gli ultrà milanesi della Juve, che all'Olimpico occupano la curva Nord. Il manipolo era attrezzato con striscioni e fumogeni, uno dei quali è stato lanciato nel cortile della struttura: c'è stato un tentativo di invasione perché il percorso alternativo del pullman ha evitato il contatto fisico. Così la contestazione si è risolta con i petardi e agli insulti, prima che la polizia riuscisse a disperdere i tifosi.
Per la Juve è stata dunque una vigilia agitatissima, nonostante Zaccheroni avesse tentato di normalizzarla: "Non posso appesantire la squadra con altri riferimenti: noi e l'Inter dobbiamo inseguire un risultato". Zac sfilò uno scudetto all'Inter (consegnandolo alla Juventus) già otto anni fa, nel celebre pomeriggio del 5 maggio: "Ma quello non c'entra niente. Io ho solo in testa il mio obiettivo, abbiamo dato piccoli segnali di progresso e li vogliamo confermare. Senza infortuni, questa squadra varrebbe l'Inter e avrebbe lottato per lo scudetto, ma ricordo che nelle dodici partite in cui ho guidato la Juve ho fatto gli stessi punti dei nerazzurri". Lui e Mourinho, in effetti sono diciotto a diciotto: è l'unica magra consolazione della Juve triste, perdente e odiata dai suoi stessi innamorati. (16 aprile 2010)
viene riportato da tutti i quotidiani, cito una fonte
Uova e fumogeni, la Juve aggredita dai suoi ultr - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2010/04/16/news/juve_aggredita-3380492/)
Uova e fumogeni, la Juve
aggredita dai suoi ultrà
Agguato all'arrivo della squadra all'hotel milanese dove ha trascorso la vigilia della partita con l'Inter
TORINO - La mobilitazione organizzata era stata un fiasco (al processo di Napoli, c'era giusto una dozzina di moggiani), invece agli ultrà della Juventus è riuscito un agguato a sorpresa: ieri sera, poco dopo le otto, una cinquantina di tifosi ha accolto l'arrivo della squadra bianconera nell'hotel Ripamonti di Pieve Emanuele, a sud di Milano, l'unico albergo libero che la Juve abbia trovato per trascorrere la vigilia della partita di San Siro perché l'anticipo della gara al venerdì e la concomitanza con la Fiera del Mobile aveva messo in crisi l'organizzazione juventina, costretta a un cambiamento di programma sul quale però gli ultrà si sono sempre tenuti informati.
L'agguato è avvenuto in due tempi: prima una decina di ragazzi, tutti piuttosto giovani e senza segni di riconoscimento (non s'è dunque capito se fossero juventini o interisti), ha lanciato uova contro l'autobus dei giocatori che entrava in albergo da un ingresso secondario. Un gruppo più nutrito, formato da una quarantina di persone, si è invece assembrato davanti all'ingresso dell'hotel (in realtà, un residence di lusso): si trattava dei rappresentanti dei Viking, gli ultrà milanesi della Juve, che all'Olimpico occupano la curva Nord. Il manipolo era attrezzato con striscioni e fumogeni, uno dei quali è stato lanciato nel cortile della struttura: c'è stato un tentativo di invasione perché il percorso alternativo del pullman ha evitato il contatto fisico. Così la contestazione si è risolta con i petardi e agli insulti, prima che la polizia riuscisse a disperdere i tifosi.
Per la Juve è stata dunque una vigilia agitatissima, nonostante Zaccheroni avesse tentato di normalizzarla: "Non posso appesantire la squadra con altri riferimenti: noi e l'Inter dobbiamo inseguire un risultato". Zac sfilò uno scudetto all'Inter (consegnandolo alla Juventus) già otto anni fa, nel celebre pomeriggio del 5 maggio: "Ma quello non c'entra niente. Io ho solo in testa il mio obiettivo, abbiamo dato piccoli segnali di progresso e li vogliamo confermare. Senza infortuni, questa squadra varrebbe l'Inter e avrebbe lottato per lo scudetto, ma ricordo che nelle dodici partite in cui ho guidato la Juve ho fatto gli stessi punti dei nerazzurri". Lui e Mourinho, in effetti sono diciotto a diciotto: è l'unica magra consolazione della Juve triste, perdente e odiata dai suoi stessi innamorati. (16 aprile 2010)
viene riportato da tutti i quotidiani, cito una fonte
Uova e fumogeni, la Juve aggredita dai suoi ultr - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2010/04/16/news/juve_aggredita-3380492/)