Sandro
16/04/2010, 09:07
Carburante rubato e venduto al nero
Arresti in mezza Toscana fra benzinai, trasportatori e dipendenti di un deposito
LIVORNO. Quando il gasolio si “trasforma” in orologi Rolex e la benzina in collane firmate Cartier. Un miracolo? Non proprio. Più probabilmente il risultato di un reinvestimento di denaro. Soldi ricavati dalla vendita al nero di carburante, rubato al deposito Costieri D’Alesio, nella zona industriale di Livorno. È l’ipotesi investigativa di un’inchiesta giudiziaria che ha portato a 19 arresti, 24 indagati e perquisizioni, oltre che al sequestro di alcuni distributori.
Dal deposito nel giro di sei mesi sono spariti 500mila litri di benzina e gasolio che hanno fruttato 750mila euro. Denaro che è stato in parte recuperato ieri, nel corso delle perquisizioni nelle case degli indagati e presso i distributori, e in parte investito in gioielli, orologi e altri preziosi. Perquisizioni anche ai distributori nelle province di Livorno, Pisa, Massa, Pistoia e Siena, e a Empoli: ad alcuni sono stati apposti i sigilli, ad altri invece sono state sequestrate solo le schede elettroniche.
In manette è finito Corrado Rezzonico, direttore del cosiddetto deposito nazionale dell’azienda labronica D’Alesio, che è stato posto sotto sequestro insieme ad alcune autocisterne ferme all’i nterno degli impianti. Con lui, arrestati anche altri quattro dipendenti, addetti alla sala controllo e alla supervisione del piazzale. Manette anche per cinque autotrasportatori. Ai domiciliari, invece, nove benzinai, a cui si aggiungono altri quattro solo indagati. I risultati dell’inchiesta, condotta dalla sezione giudiziaria della polizia stradale di Livorno, coordinata da Bianca Venezia, e dalla Polmare, guidata da Mario Acconci, sono stati illustrati dal procuratore Francesco De Leo e dal pm Massimo Mannucci.
Tutto inizia da un controllo in strada fatto dalla polizia stradale nel luglio 2009. Da lì comincia un’attività di indagine, che coinvolge 125 uomini, coordinati dalla Procura, in cui un ruolo chiave è svolto dalle intercettazioni sia telefoniche sia ambientali. Non solo. Gli investigatori riescono a piazzare all’i nterno del deposito Costieri D’Alesio cimici e telecamere, introdotte con un escamotage. È così che gli investigatori scoprono, giorno dopo giorno, che all’interno del deposito i furti di gasolio sarebbero quotidiani.
La polizia si rende conto che il furto di carburanti avviene con la complicità tra i dipendenti della D’Alesio e gli autisti. I primi, secondo l’accusa, tamponano gli ammanchi di carburante alterandone la temperatura. Gli autotrasportatori, invece, sempre per la polizia, preparano viaggi regolari giornalieri durante i quali caricano, trasportano e cedono carburante, da consegnare ufficialmente ad alcuni benzinai.
Nei distributori, poi, gasolio e benzina vengono rivenduti a prezzo corrente, mediante la manomissione dei “contalitri” degli erogatori; in pratica, quasi ogni giorno, ciascun autista arriva a prendere 2mila litri di benzina in più. Ma il meccanismo pur ingegnoso dimostra di avere delle falle, all’interno delle quali si insinuano prima l’intuito e poi gli strumenti degli investigatori. Total e Q8 sono le parti lese. Le indagini continuano.
TUTTI I NOMI
Diciannove persone arrestate di cui dieci in carcere, accusate di associazione a delinquere e furto pluriaggravato, e nove ai domiciliari per ricettazione. In tutto, 24 indagati: anche gli altri cinque devono rispondere di ricettazione. Ecco i numeri dell’o perazione “Excellium Free”. Le ordinanze, con le perquisizioni e i sequestri di alcuni distributori e di vari oggetti (ritenuti proventi del reinvestimento del denaro ricavato), sono state eseguite ieri mattina.
In carcere si trovano i dipendenti della Costieri D’Alesio: Corrado Rezzonico, direttore del deposito, gli addetti della sala controllo Antonio Filini, Luca Spagnoli e Fabio Vatteroni, noto anche per il suo passato nel mondo del basket, e il capo piazzalista Fabio Landi.
In manette anche i trasportatori delle società Check Service e Meritrans: i livornesi Alessandro Benedetti, Massimo Greco e Roberto Olivieri, Marco Biasci di Collesalvetti e Federico Frontonesi di Ponsacco.
Ai domiciliari i benzinai: Giuseppe Pieroni (Massa), Maurizio Barbuti di Cascina (gestisce un distributore a Pisa), Giovanni Pietro Buonamano (Ponsacco), Gennaro Del Giudice (Colle Val d’E lsa), Andrea Palone (Empoli), Patrizia Pistolesi (Bientina), Emanuele Vivianti (Pontedera), Manuele Volterrani (Montopoli) e Luca Mascagni (Livorno).
Carburante rubato e venduto al nero | Il Tirreno (http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2010/04/15/news/carburante-rubato-e-venduto-al-nero-1935292)
Arresti in mezza Toscana fra benzinai, trasportatori e dipendenti di un deposito
LIVORNO. Quando il gasolio si “trasforma” in orologi Rolex e la benzina in collane firmate Cartier. Un miracolo? Non proprio. Più probabilmente il risultato di un reinvestimento di denaro. Soldi ricavati dalla vendita al nero di carburante, rubato al deposito Costieri D’Alesio, nella zona industriale di Livorno. È l’ipotesi investigativa di un’inchiesta giudiziaria che ha portato a 19 arresti, 24 indagati e perquisizioni, oltre che al sequestro di alcuni distributori.
Dal deposito nel giro di sei mesi sono spariti 500mila litri di benzina e gasolio che hanno fruttato 750mila euro. Denaro che è stato in parte recuperato ieri, nel corso delle perquisizioni nelle case degli indagati e presso i distributori, e in parte investito in gioielli, orologi e altri preziosi. Perquisizioni anche ai distributori nelle province di Livorno, Pisa, Massa, Pistoia e Siena, e a Empoli: ad alcuni sono stati apposti i sigilli, ad altri invece sono state sequestrate solo le schede elettroniche.
In manette è finito Corrado Rezzonico, direttore del cosiddetto deposito nazionale dell’azienda labronica D’Alesio, che è stato posto sotto sequestro insieme ad alcune autocisterne ferme all’i nterno degli impianti. Con lui, arrestati anche altri quattro dipendenti, addetti alla sala controllo e alla supervisione del piazzale. Manette anche per cinque autotrasportatori. Ai domiciliari, invece, nove benzinai, a cui si aggiungono altri quattro solo indagati. I risultati dell’inchiesta, condotta dalla sezione giudiziaria della polizia stradale di Livorno, coordinata da Bianca Venezia, e dalla Polmare, guidata da Mario Acconci, sono stati illustrati dal procuratore Francesco De Leo e dal pm Massimo Mannucci.
Tutto inizia da un controllo in strada fatto dalla polizia stradale nel luglio 2009. Da lì comincia un’attività di indagine, che coinvolge 125 uomini, coordinati dalla Procura, in cui un ruolo chiave è svolto dalle intercettazioni sia telefoniche sia ambientali. Non solo. Gli investigatori riescono a piazzare all’i nterno del deposito Costieri D’Alesio cimici e telecamere, introdotte con un escamotage. È così che gli investigatori scoprono, giorno dopo giorno, che all’interno del deposito i furti di gasolio sarebbero quotidiani.
La polizia si rende conto che il furto di carburanti avviene con la complicità tra i dipendenti della D’Alesio e gli autisti. I primi, secondo l’accusa, tamponano gli ammanchi di carburante alterandone la temperatura. Gli autotrasportatori, invece, sempre per la polizia, preparano viaggi regolari giornalieri durante i quali caricano, trasportano e cedono carburante, da consegnare ufficialmente ad alcuni benzinai.
Nei distributori, poi, gasolio e benzina vengono rivenduti a prezzo corrente, mediante la manomissione dei “contalitri” degli erogatori; in pratica, quasi ogni giorno, ciascun autista arriva a prendere 2mila litri di benzina in più. Ma il meccanismo pur ingegnoso dimostra di avere delle falle, all’interno delle quali si insinuano prima l’intuito e poi gli strumenti degli investigatori. Total e Q8 sono le parti lese. Le indagini continuano.
TUTTI I NOMI
Diciannove persone arrestate di cui dieci in carcere, accusate di associazione a delinquere e furto pluriaggravato, e nove ai domiciliari per ricettazione. In tutto, 24 indagati: anche gli altri cinque devono rispondere di ricettazione. Ecco i numeri dell’o perazione “Excellium Free”. Le ordinanze, con le perquisizioni e i sequestri di alcuni distributori e di vari oggetti (ritenuti proventi del reinvestimento del denaro ricavato), sono state eseguite ieri mattina.
In carcere si trovano i dipendenti della Costieri D’Alesio: Corrado Rezzonico, direttore del deposito, gli addetti della sala controllo Antonio Filini, Luca Spagnoli e Fabio Vatteroni, noto anche per il suo passato nel mondo del basket, e il capo piazzalista Fabio Landi.
In manette anche i trasportatori delle società Check Service e Meritrans: i livornesi Alessandro Benedetti, Massimo Greco e Roberto Olivieri, Marco Biasci di Collesalvetti e Federico Frontonesi di Ponsacco.
Ai domiciliari i benzinai: Giuseppe Pieroni (Massa), Maurizio Barbuti di Cascina (gestisce un distributore a Pisa), Giovanni Pietro Buonamano (Ponsacco), Gennaro Del Giudice (Colle Val d’E lsa), Andrea Palone (Empoli), Patrizia Pistolesi (Bientina), Emanuele Vivianti (Pontedera), Manuele Volterrani (Montopoli) e Luca Mascagni (Livorno).
Carburante rubato e venduto al nero | Il Tirreno (http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2010/04/15/news/carburante-rubato-e-venduto-al-nero-1935292)