fearless
21/07/2010, 17:27
FIRENZE (Reuters) - Una donna di 42 anni, che ha contratto la variante umana del cosiddetto morbo della "mucca pazza", è ricoverata nell'hospice dell'ospedale di Livorno, dove affronterà la fase terminale della malattia che in Italia ha colpito una sola persona in passato.
Ne dà notizia l'ufficio stampa del nosocomio toscano, dove la donna è stata trasferita venerdì scorso.
La donna, che negli ultimi due anni è stata in cura presso l'Istituto neurologico Besta di Milano, al momento è ricoverata nel reparto di cure palliative dell'ospedale dove è sottoposta a terapia contro il dolore.
La malattia di Creutzfeldt-Jakob variante -- questo il nome tecnico della variante umana del morbo della "mucca pazza" -- è causata dal consumo di carne di animali infettati dall'encefalopatia spongiforme bovina (Bse).
"Tecnicamente la donna non è in coma. Non ha nessuna capacità relazionale, non comunica con l'esterno pur reagendo agli stimoli", spiega l'ufficio stampa dell'ospedale.
Il ministero della Salute aveva già comunicato lo scorso ottobre che era stato diagnosticato un caso probabile di infezione, precisando che il contagio si riteneva risalente a prima dell'introduzione del divieto di utilizzo delle farine di carne per l'alimentazione dei bovini (dicembre 2000).
La Coldiretti ha ribadito oggi in una nota che "(il caso) è una eredità del lontano passato facilmente prevedibile, per i lunghi tempi di incubazione della malattia, che non ha nulla a che fare con il consumo della carne italiana che è del tutto sicuro grazie ad un rigido sistema di controlli introdotto con successo nel 2001 per far fronte all'emergenza Bse".
Secondo i dati della Commissione Europea citati da Coldiretti, nell'Ue dai 37.000 animali ammalati del 1992 si è passati a soli 67 nel 2009, dei quali appena due casi in Italia su oltre 450.000 test effettuati.
Mucca pazza, donna in fase terminale, secondo caso in Italia | Prima Pagina | Reuters (http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE66K0K220100721)
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Ne dà notizia l'ufficio stampa del nosocomio toscano, dove la donna è stata trasferita venerdì scorso.
La donna, che negli ultimi due anni è stata in cura presso l'Istituto neurologico Besta di Milano, al momento è ricoverata nel reparto di cure palliative dell'ospedale dove è sottoposta a terapia contro il dolore.
La malattia di Creutzfeldt-Jakob variante -- questo il nome tecnico della variante umana del morbo della "mucca pazza" -- è causata dal consumo di carne di animali infettati dall'encefalopatia spongiforme bovina (Bse).
"Tecnicamente la donna non è in coma. Non ha nessuna capacità relazionale, non comunica con l'esterno pur reagendo agli stimoli", spiega l'ufficio stampa dell'ospedale.
Il ministero della Salute aveva già comunicato lo scorso ottobre che era stato diagnosticato un caso probabile di infezione, precisando che il contagio si riteneva risalente a prima dell'introduzione del divieto di utilizzo delle farine di carne per l'alimentazione dei bovini (dicembre 2000).
La Coldiretti ha ribadito oggi in una nota che "(il caso) è una eredità del lontano passato facilmente prevedibile, per i lunghi tempi di incubazione della malattia, che non ha nulla a che fare con il consumo della carne italiana che è del tutto sicuro grazie ad un rigido sistema di controlli introdotto con successo nel 2001 per far fronte all'emergenza Bse".
Secondo i dati della Commissione Europea citati da Coldiretti, nell'Ue dai 37.000 animali ammalati del 1992 si è passati a soli 67 nel 2009, dei quali appena due casi in Italia su oltre 450.000 test effettuati.
Mucca pazza, donna in fase terminale, secondo caso in Italia | Prima Pagina | Reuters (http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE66K0K220100721)
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