scianka
02/12/2006, 14:19
Durante una visita a Londra (in aereo s'intende) a casa di un mio vecchio amico non poteva mancare la visita a questo tanto celebrato ACE Cafè...
Ecco che allora a fatica convinco l'amica ad accompagnarmi (lei voleva invece optare per Notting Hill...ste femmine!) e con la Bakerloo line arriviamo alla fermata metro indicata nel sito. Dunque erano le 5 di sera a metà novembre buio già da 2 ore e i dintorni fuori la metro non sono certo simpatici qui: pieno interland londinese che poco ha a che spartire con Picadilly o Portobello road...qui l'aria è pesante :blink: e sinceramente io e la mia amica non ci sentiamo sicuri sui cigli dei marciapiedi di imponenti superstrade che qui passano... incrociamo a dir poco loschi figuri e imprechiamo sperando che questo maledetto pub non sia lontano:cry: ...ecco che però passati sotto un cavalcavia vediamo delle luci e l'inconfondibile orologio con la scritta Castrol. Meno male...:biggrin3:
La prima cosa che mi colpisce (solo me perchè la mia amica non distinguerebbe una XT da una Goldwind) è il fatto che il parcheggio davanti il pub è pieno zeppo di moto nonostante la pioggerellina costante di Londra e il tempo non certo mite. Qui le moto secondo me sono sbeffeggiate non solo dal clima, ma anche dalle auto e dai camion. Entrati nel pub colpisce il forte odore di fritto e di tute in pelle; arredo spartano come spartani sono i modi dei clienti e dei gestori. Ci si siede dove capita e nessuno ti serve perchè l'ordinazione è al banco, prendi le bibite poi il cibo te lo chiamano col numero al food collection point. Noi prendiamo hot dog e onion rings (ottimi!). I muri sono tappezzati di ogni gadget storico possibile, bandiere e targhe. C'è anche un piccolo shop di cose originali ma qui la sterlina bastona duro! Non proprio convenienti, si vede che è roba per turisti. Motociclisti entrano ed escono continuamente: alcuni prendono la consueta birra post lavoro e altri solo un tè per ritemprarsi dal cargo di freddo e acqua presi. Molti sono attrezzati con roba tecnica tipo anti uragano dei caraibi, ma molti c'hanno solo la tuta, quella in pelle, slavata strisciata e sformata dalla panza. Io intanto pressato da Chiara che annoiata da schiuma alla bocca mi chiede di andare quindi esco fuori per le foto di rito ahimè al buio.
Tutto sommato il posto in sè non ha nulla di strabiliante ma si percepisce qualcosa di storico lì dentro. Mi è piaciuta di più la gente fatta di motociclisti convinti, indomabili, veri, autentici...quello che più si avvicina oggi ai gauchos delle pampas o ai vecchi cowboy, per necessità e per passione. :biker:
http://img63.imageshack.us/img63/8729/dsc02332hx2.jpg (http://imageshack.us)
http://img223.imageshack.us/img223/8531/dsc02335dg1.jpg (http://imageshack.us)
http://img386.imageshack.us/img386/3392/dsc02337tf7.th.jpg (http://img386.imageshack.us/my.php?image=dsc02337tf7.jpg)
Ecco che allora a fatica convinco l'amica ad accompagnarmi (lei voleva invece optare per Notting Hill...ste femmine!) e con la Bakerloo line arriviamo alla fermata metro indicata nel sito. Dunque erano le 5 di sera a metà novembre buio già da 2 ore e i dintorni fuori la metro non sono certo simpatici qui: pieno interland londinese che poco ha a che spartire con Picadilly o Portobello road...qui l'aria è pesante :blink: e sinceramente io e la mia amica non ci sentiamo sicuri sui cigli dei marciapiedi di imponenti superstrade che qui passano... incrociamo a dir poco loschi figuri e imprechiamo sperando che questo maledetto pub non sia lontano:cry: ...ecco che però passati sotto un cavalcavia vediamo delle luci e l'inconfondibile orologio con la scritta Castrol. Meno male...:biggrin3:
La prima cosa che mi colpisce (solo me perchè la mia amica non distinguerebbe una XT da una Goldwind) è il fatto che il parcheggio davanti il pub è pieno zeppo di moto nonostante la pioggerellina costante di Londra e il tempo non certo mite. Qui le moto secondo me sono sbeffeggiate non solo dal clima, ma anche dalle auto e dai camion. Entrati nel pub colpisce il forte odore di fritto e di tute in pelle; arredo spartano come spartani sono i modi dei clienti e dei gestori. Ci si siede dove capita e nessuno ti serve perchè l'ordinazione è al banco, prendi le bibite poi il cibo te lo chiamano col numero al food collection point. Noi prendiamo hot dog e onion rings (ottimi!). I muri sono tappezzati di ogni gadget storico possibile, bandiere e targhe. C'è anche un piccolo shop di cose originali ma qui la sterlina bastona duro! Non proprio convenienti, si vede che è roba per turisti. Motociclisti entrano ed escono continuamente: alcuni prendono la consueta birra post lavoro e altri solo un tè per ritemprarsi dal cargo di freddo e acqua presi. Molti sono attrezzati con roba tecnica tipo anti uragano dei caraibi, ma molti c'hanno solo la tuta, quella in pelle, slavata strisciata e sformata dalla panza. Io intanto pressato da Chiara che annoiata da schiuma alla bocca mi chiede di andare quindi esco fuori per le foto di rito ahimè al buio.
Tutto sommato il posto in sè non ha nulla di strabiliante ma si percepisce qualcosa di storico lì dentro. Mi è piaciuta di più la gente fatta di motociclisti convinti, indomabili, veri, autentici...quello che più si avvicina oggi ai gauchos delle pampas o ai vecchi cowboy, per necessità e per passione. :biker:
http://img63.imageshack.us/img63/8729/dsc02332hx2.jpg (http://imageshack.us)
http://img223.imageshack.us/img223/8531/dsc02335dg1.jpg (http://imageshack.us)
http://img386.imageshack.us/img386/3392/dsc02337tf7.th.jpg (http://img386.imageshack.us/my.php?image=dsc02337tf7.jpg)