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Visualizza Versione Completa : Saffo Tabacco & Venere.



XantiaX
24/08/2010, 08:42
http://farm3.static.flickr.com/2419/2352284831_c8d1360ac9.jpg

Seantiago Prodacktcion & Gotcha Ietteteinment.
Proudly PresentZ

Saffo Tabacco & Venere
(Dal tramonto all’alba nel regno Sabaudo).

Dedicato a tutti quelli che pur venendo da fuori hanno ormai Torino nel sangue.




http://www.bikez.com/pictures/moto%20guzzi/2007/24726_0_1_2_1200%20sport_Image%20credits%20-%20Moto%20Guzzi.jpg

Il bicilindrico italico galoppava allegramente allontanandosi dall’afa della città con la mole.

Torino ad agosto non era esattamente il luogo migliore dove trovare un po di refrigerio, e benché ricca di verde, imbarchini e bei locali che si specchiavano sul po, disegnando a tratti dei profili degni di artisti e pittori, l’ex colonia romana pigra e stanca manteneva anche di sera una temperatura ed un’umidità da lasciare poche speranze a chi vi restava intrappolato ed invitare dunque verso lidi più a monte.

L’aria si raffredda di qualche grado alleggerendo la morsa soffocante all’uscita da Orbassano, mentre i poderosi cilindri a V spinti con armonia soffiano un tiepido vento sugli stinchi.
Il 1200 sport pennella le curve con dolce fermezza, il cardano, reattivo, è magistralmente dosato da un polso sottile e abile, la sella tutto sommato bassa, la posizione di guida comoda e al contempo sportiva conferisce a moto e pilota una simbiotica armonia, anche dalla corporatura si direbbe un fantino su un puledro di razza. I teminali gemelli suonano l’inno del pompone regalando al tutto una degna colonna sonora.



KQ1yErWIsLs

E ancora Bruino, Sangano e Trana, costeggiando il Sangone uno dei tanti fiumi e che si tuffano nel po ingrossandolo inverosimilmente, strade statali a doppio senso, da fare in relax ma non troppo che di tanto in tanto riservano qualche sorpresa, fari che incrociano, motociclisti che salutano, rotonde e paesini e occhio ai 50 che qui come altrove è pieno di velox, e sopra ogni cosa il forte odore del Piemonte, terra e campi e piante e boschi e montagne che ti entrano con il loro gusto fortemente tipico nelle narici, puoi sentirne respirare il mondo, che l’umidità quasi fosse un fluido sottile ti riempie i polmoni accompagnando il profumo e l’essenza di ogni più piccola roccia, di ogni sottile filo d’erba.

Non era la strada più breve per raggiungere Sant’Ambrus ma era quella che le consentiva di costeggiare i laghi di Avigliana, a 15 minuti da Torino facevano da spartiacque tra pianura e montagna, piccini e pittoreschi non mancavano di stradali lungolaghi da percorrere in tranquillità osservando l’ornamentale specchio su cui affaccia la Val di Susa, puntinato di piccoli moli e qualche barca di modeste dimensioni, ricco di luci e chiesette quasi troppo breve da costeggiare e che ti lascia quella sensazione del tipo: “già finiti? Che peccato, stavo proprio godendomeli….”.


La Sagra di San Michele li in alto in alto, illuminata ad arte sembra far da vedetta al cancello che porta al valico d’europa, la valle dei No Tav, dei funghi e dei tartufi, dei vini corposi e deliziosi, maestosa montagna e crocevia millenario di genti e merci, di partenze e rientri, di passaggi e separazioni, di incontri e misteri, di magia sotto cieli stellati.

Ed ecco dopo neanche mezzora di viaggio, appoggiata alla statale come nelle migliori tradizioni cinematografiche, la Sacra Birra. Il locale dei Baikers per eccellenza, un gigantesco teschio cornuto ne sovrasta l’entrata, ruote di calesse e tavolacci consunti conferiscono all’arredamento un tono molto western, il parcheggio nonostante l’ora presta brulica già di moto di ogni tipo, la musica forte esce dal locale indifferente perdendosi nella campagna.


9TsQ3B05oM0

le luci ed i boccali si sprecano insieme alle risa e a tanti nugoli di fumo dei viandanti che vi cercano ristoro.

Lo sport della casa dell’aquilotto sbuffa ancora un paio di colpi mentre le chiavi si sfilano con velocità dal nottolo lasciando solo più il tlick tlack tipico dei motori caldi appena spenti.

Ripone i guantini estivi poco sopra tachimetro e contagiri incastrandoli sotto il cupolino e sfila il casco ancora a cavalcioni del suo ferro, strappa via con fretta il sottocasco quasi a volersene finalmente liberare e nel farlo lascia cadere una folta chioma di capelli lunghi e mossi, castani come la sua terra d’adozione. Indossa un paio di pantaloni tecnici che ricordano in modo strabiliante il jeans pur essendo di gran lunga più resistenti, la fasciano bene mettendone in risalto un lato b morbido e sincero, che ha già strappato qualche occhiata furtiva, un giumbbottino di pelle nero in tinta con la moto ne nasconde le protezioni e vede scivolare verso il basso la sua cerniera, ne libera il sopra che accaldato dal breve viaggio finalmente respira, sotto una maglietta bianca e fine lascia intravedere ed immaginare un seno piccolo ma ben fatto, una coppetta di sciampagn sovrastata da due olive che proprio non ne vogliono sapere di andarsi a nascondere.

Poggia il giubbotto sul braccio libero, infila i guanti e il sottocasco nel casco, aggancia le chiavi nel moschettone, e con sua solita malsana abitudine tira fuori il pacchetto di Marlboro, lo batte un paio di volte sul dorso della mano sfilandone ad arte una sola sigaretta e lasciandone immobili le altre, la siga prima di entrare per intenderci, mentre accendendola il fuoco dell’accendino ne illumina parzialmente il viso, qualche lentiggine a puntinare dei tratti somatici da gatta, quasi una commistione di fanciullesca bellezza unita ad una stropicciatura di chi da questa vita ha voluto e chiesto troppo. Sembra stanca, ma è solo un po triste ed il peso di qualche bagordo di troppo si è fatto comunque sentire.

E’ a circa metà sigaretta quando Gabriela Vanelle, per gli amici Gaby o in tempi licealmente più remoti “La Vanni”, i cui natali passavano dall’olanda per finire in spagna, si accorge del Ducati Sport 1000 parcheggiato poco più in la. Splendido e lucente pareva uscito da poco dal concessionario anche se la gomma tradiva un generoso stile di piega



http://www.autoreview.it/immagini/articoli/1137/6a.jpg


Aspira godendosi le due ultime note mentre pensa: “bella gnuda… vintage come piace a me… certo che piuttosto di prendere una Ducati…. Chissà chi è il coglione che la guida… “

Era giunta l’ora di entrare nel locale e affondare le labbra nel nebbiolo. A suo dire il miglior vino del creato.



http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:J4qIKV40mHdo4M:http://www.newspettacolo.com/torino/uploads/scattolone/302/sacra.gif&t=1
....

orcablu
24/08/2010, 09:12
a xantiax natale è passato da un pezzo aggiorna l'avatar... :-P

fearless
24/08/2010, 09:15
è la moto di yatta quella lassù?

Chelito
24/08/2010, 09:44
...sìììì!!!..la Sacra Birra!!!...il locale dei napuli!!!:risate2:

...anche a me piace;ci ho suonato un pò di volte qualche anno fà..quando c'era Lurens...unico problema è riuscire a partire da lì sobri...:drunks:
Bel raccontino Xan;GRAZIEEE!!:wink_:



..ma detto tra noi:

..chi è stà portatrice sana di olive in coppa??

orcablu
24/08/2010, 10:00
olive?

se non sono meloni non può essere amore

XantiaX
24/08/2010, 10:12
...sìììì!!!..la Sacra Birra!!!...il locale dei napuli!!!:risate2:

...anche a me piace;ci ho suonato un pò di volte qualche anno fà..quando c'era Lurens...unico problema è riuscire a partire da lì sobri...:drunks:
Bel raccontino Xan;GRAZIEEE!!:wink_:



..ma detto tra noi:

..chi è stà portatrice sana di olive in coppa??

ghgahaghaghgha grazie a te brò... il racconto cmq è di fantasia... fatti e personaggi sono pura invenzione della mia mente insalubre... :laugh2:


olive?

se non sono meloni non può essere amore

Sacre Parole :laugh2:


è la moto di yatta quella lassù?

siiiiiiiiiiiiiiiiii :laugh2:

Chelito
24/08/2010, 10:18
ghgahaghaghgha grazie a te brò... il racconto cmq è di fantasia... fatti e personaggi sono pura invenzione della mia mente insalubre... :laugh2:


..insalubre,intanto mi piace come scrivi;ricordo un tuo altro racconto/osservazione di una coppia al Mc Donald..e questa con le tettine a cavallo della Guzzi,mi attizza.:coool:

Lordsinclair
24/08/2010, 10:20
sei un poeta :w00t: bel racconto complimenti :oook:

miss_valentine
24/08/2010, 10:30
Sì vabbè, bel racconto, belle descrizioni, belle moto e belle donne .... ma ma ...

aspettiamo la seconda puntata :D

wailingmongi
24/08/2010, 10:43
bastadroghe :D!

Apox
24/08/2010, 10:48
Sì vabbè, bel racconto, belle descrizioni, belle moto e belle donne .... ma ma ...

aspettiamo la seconda puntata :D


bastadroghe :D!

Effettivamente per la seconda parte devi aspettare che riattizzi il cippone!!!

:wink_:

Obsolete
24/08/2010, 11:58
saffo??????:wacko::wacko::wacko::wacko:
sono bacco, tabacco e venere che riducono l'uomo in cenere
saffo fa da rizzacazzi ma dire che riduce in cenere è esagerato:biggrin3::tongue:

XantiaX
24/08/2010, 12:14
uff... vedrai se saffo non riduce l'uomo in cenerei... vedrai... :D


http://www.guidavetrine.it/LaSacraBirra/materiale/Img_04_2.jpg

La Sacra non è cambiata molto da quando esiste, il palco per i concerti si è spostato qualche volta, ed è sparita la cappa 'del prima' del divieto di fumo nei locali pubblici. Il bancone lungo e di un legno scuro accomodava trespoli uazzammerrican e... tra bottiglie, reperti, sioux, chitarre, sottobicchieri e quantaltro possa venirvi in mente a tema, tutto era costellato ed incastonato ad arte riempiendo financo il soffitto.


o-hC-IkFdZw
press play

Gaby raggiunge il fondo del bancone accomodandosi vicino alla pista da ballo, posa il suo lato sincero su un trespolo e impila magistralmente casco e giumbotto suunaltro, il barman all’altro capo del bancone le da un cenno di saluto versando un mojito ad un ciccione, già bello che mbriago.

La musica dentro è abbastanza alta da saturarne l’ambiente e rendere le conversazioni alquanto difficoltose. Eppure il “solito?” pronunciato da lui ed il “fai te” in risposta di Gaby sembrano quasi sussurrati, come detti da chi si conosce dal molto tempo e non usa più del volume sufficiente, sguardi e labbra bastano e avanzano.

Demis, manco l’avesse nascosta prima, tira allora fuori una bottiglia di Nebbiolo lasciata nel posto più fresco che si possa chiedere aldisotto di un bancone, prende un bicchiere da vino di proporzioni generose e stappa la bottiglia con fare esperto versandone il contenuto di mezzo bicchiere, si poggia dunque gomiti sul tavolo per stare più vicino a lei.

“Sembri un velo triste oggi che hai?”

“Eh… è che vedo il bicchiere sempre ‘mezzo’ e basta, non so decidermi se è mezzo pieno o mezzo vuoto, allora nel dubbio me ne verso un altro…” le esce una via di mezzo tra una smorfia ed un sorriso, donando al suo viso quell’espressione da bimba che abilmente lei ha imparato a celare ai più…

Infondo… non aveva ancora deciso se era il momento giusto per “tornare al mondo” come le piaceva dire solitamente.

“Apposta te lo verso sempre a metà così son sicuro di non chiudere il locale…”
Lui le sorride dolcemente e le passa una mano sul viso a cui lei si appoggia come a volere godere ogni attimo di quel gesto.
Poi si guardano, ed i loro occhi hanno il gusto di un affetto che affonda nella memoria dei trascorsi selvaggi condivisi e di quella indefinibile e magica amicizia che si crea nelle persone che smettono di chiedersi cosa vogliono da te e si limitano volerti bene per quel che sei.

“bhè consoliamoci dai… almeno oggi cè una novità… oddio almeno per noi maschietti intendo, ma so che tu sei una buongustaia per cui…(ride) ebbene (e con tono quasi pomposo) in questa valle di lacrime dove alla fine vedi sempre le stesse facce cè né una che sta facendo girare molte teste e ti stà ballando giusto arretre…”

E ancora “mmm vabè... :D vado a servire va.. vuoi ti ripari casco e giacca?”

“No” risponde lei
“Resto mezza bottiglia e vado… sto poco”

Ma nel farlo aveva già girato la testa e fissato lo sguardo su una creatura a metà tra l’angelico e il peccaminoso e prima ancora che potesse razionalizzare il pensiero ne era già fortemente calamitata.

Illuminata ad intermittenza dalle luci della piccola pista da ballo ricavata dal palco si muoveva sinuosa una ragazza di una bellezza atipica anche se non del tutto insolita per quelle valli. Gli occhi chiari (potevano essere tra il grigio e il verde) parevano illuminarsi da dentro quando di tanto in tanto le luci li colpivano. Il viso di taglio nordico ibrido coniugava con assurda precisione morbidezze e spigolosità e la sua espressione rimandava un’universo di nobiltà e di poetica galanza, la pelle oscura abbronzata quasi dorata ed i capelli di un castano ramato ne rimandavano invece un gusto esotico.

Quell’abbinamento tra nord e sud ed est del mondo aveva creato in Gaby una sensazione insolita, semplicemente non riusciva più a toglierle gli occhi di dosso, eppure non era una cosa che era solita fare, i movimenti di lei poi, a ritmo di musica erano di una tale grazia e contestualmente sensuali e ‘forti’ da annullare quasi tutto il resto, musica compresa.

Il corpo di lei, tornito e bronzeo si muoveva a tratti come a voler trattenere un qualcosa da dentro a tratti invece con intensa ed elegante lascivia. Il suo seno era un’opera d’arte scolpita nel marmo. Sodo, naturalmente e degnamente proporzionato chiedeva spazio insistentemente nella polo chiara che lo tratteneva. Una gonna di jeans lunga abbastanza da coprire un paio di ciclisti, ma sufficiente da calamitare l'universo verso quel lato buio dal quale spuntavano un paio di gambe dai trascorsi olimpici, sovrastanti un paio di comode ma consunte all stars bianche. Trascorsi appunto.



pDzkf9uX0do

L’unica cosa che Gaby riusciva ora a pensare è che c’era qualcosa di dannatamente bello in tutto ciò, anche se non aveva ancora esattamente capito cosa.

Intrip
25/08/2010, 12:57
bastaCardani :D

Lorient
25/08/2010, 12:58
Bro... tu sei innamorato... non so di chi o di cosa... ma sei innamorato

Intrip
25/08/2010, 13:00
si dice Drogato non innamorato :laugh2::laugh2:

XantiaX
25/08/2010, 13:02
0GrLa3STH1I

Ora però ripreso fiato da quella vivida e stupefacente fotografia che gli si era parata innanzi, si era accorta che gli occhi di lei la puntavano in continuazione sebbene con discrezione.

Ogni voltarsi era motivo per incrociare gli sguardi, ogni mossa sembrava lanciare le mani ed il corpo verso di lei, per poi sparire subito dopo.

Iniziava a fare caldo. Ormai comodamente adagiata sul tavolo Gaby si sarebbe poggiata la testa sul braccio per restare a godere comoda di quel momento e di quella visione il più a lungo possibile, non fosse altro che con una bottiglia di vino aperta di fianco ed un bicchiere vuoto avrebbe avuto più il gusto di una ciucca che altro.

Quando ad un certo punto il ciccione col mojito si avvicina con due bicchieri in mano e con fare piuttosto alticcio ne offre uno all’angelo che aveva attirato pressoché tutti gli sguardi sull palco.

Sembrando un gesto tutto sommato gentile ed anche a causa di un amore perso per i cocktails di ogni genere, Natasha Cielo, questo il nome dell’ibrida creatura di padre italiano e madre austriaca, ci pensa su un nano secondo, alzando un poco gli occhi al soffitto come a volerci pensare su, e glielo prende di mano ne beve un’abbondante sorso, e a bicchiere quasi vuoto glielo riporge ringraziando con la testa.

Gaby è sempre stata molto etero, quando le chiedevano perché le piacesse andare in moto o perché amasse così tanto il suo guzzi, rispondeva di solito “perché mi piace avere un ferro bello grosso in mezzo alle gambe”… ma semplicemente si era scoperta innamorata di quei suoi modi di fare che non tradivano le aspettative, e pur non avendo mai avuto ne provato altro che amicizia per delle donne aveva deciso che se mai le sarebbe capitato sarebbe successo con una così.

Nel fare dei pensieri il ciccione si riporta all’attacco ballando sbracato e asincrono vicino a Nat che ora mezza divertita e mezza infastidita incominciava a farsi un po più in la mentre lui perseverando vi si avvicinava.

Fino a quando di botto l’abbraccia e le piazza una bella mano grassa e sudaticcia sul culo.

Nat ha sempre prediletto l’eleganza ed è capace di farsi un chilometro con una carta in mano pur di trovare un cestino in cui buttarla, ma… e questo il ciccione non lo sa, è meglio non metterle una mano sul culo senza il suo consenso. Potreste non rivederla più. La mano.

Il tempo di mutare quelli occhi profondi e dolcemente freddi in uno sguardo assassino e Nat sferra una ginocchiata nelle zone basse del ciccione, talmente secca che per un’attimo non teme lei stessa di aver esagerato, poi con rabbia e sorprendente forza per una donna gli piazza le mani in faccia spingendolo verso il pavimento e non tralasciando quel giusto di unghie tanto per ricordargli che se fosse il caso lei ancora non ne aveva basta.

Qualcuno ride di gusto e la musica non smette di suonare. Il ciccione a questo punto, livido in volto come un peperone, si riprende, forse anche grazie ad una non perfetta mira del colpo subito, e raccolto un boccale da un bancone si ripresenta minaccioso all’indirizzo di Nat che si prepara come può al secondo round.

A questo punto succede tutto troppo in fretta e quasi simultaneamente perché chiunque potesse rendersi conto.

Come in un fermo immagine, Demis sta scavallando il bancone per fermare e buttare fuori il ciccione. Il ciccione col boccale in mano sudato e mezzo claudicante che si avvicina a Nat. Gaby che dopo una prima gelata sulla scena della ginocchiata ora ha il sangue alla testa, non sente e non vede più nulla che non sia quel ciccione, a tratti non ricorderà quello che sta per fare, complice il Nebbiolo, e anticipa tutti.

Afferra la bottiglia, e prima che questi raggiunga la sua compagna di sguardi gli sferra un colpo secco alla testa come nei migliori rovesci a due mani del tennis.

A dispetto di quel che il cinema insegna la bottiglia non va in frantumi e lo ‘stonk’ che si può udire pare più il rumore di un legno contro legno che altro. Il ciccione semplicemente cade a terra, esanime.

L’aria si ferma. Cala il silenzio. Anche il dj smette di far suonare i dischi. Per interminabili secondi nessuno sa cosa dire o cosa pensare mentre Gaby resta fissa a guardare quel che aveva appena fatto. Poi come a riprenderla da un sogno la voce di Demis in lontananza.

“Andate via, dai cazzo! Qui ci penso io”

Ma le gambe di Gab erano mattoni, lei sapeva bene cosa le era successo, a dispetto dello stile flower power che l’aveva sempre contraddistinta quando perdeva la testa la perdeva del tutto fuori controllo. E questo non le piaceva.

A quel punto Nat le prende la mano, avrebbe desiderato farlo in un altro contesto, da quando Gaby era entrata non era riuscita a toglierle gli occhi di dosso, adorava quella bambina stropicciata, la desiderava ardentemente forse da sempre, e nonostante il suo fare ed essere così brava ragazza a modino era in realtà quella delle due che meglio conosceva i segreti di saffo, che aveva provato più sostanze e vizi che questo mondo, evidentemente le stava troppo stretto, potesse darle, e che continuava a venerare segretamente tutto ciò, a dispetto di qualunque impressione che magistralmente aveva imparato ad avere sugli altri. A dispetto della sua vita di moglie inappuntabile.

Il tocco di quella mano risveglia per la seconda volta Gab dal suo stesso stupore. Giusto il tempo di prendere casco e giacca e si lascia trascinare fuori. Con stupore La Vinni nota che anche Nat ha il casco, e non fa in tempo a chiedersi che moto abbia, a ricordarsi che ha una voglia matta di fumare, che questa è già vestita e in sella allo Sport 1000, si quella che pensava essere del “coglione” di cui sopra.


SJxzVVKwYQY

Vorrebbe tanto poter fotografare quell’immagine, gustandosi magari una sigaretta, ma purtroppo è già tempo di partire.

yatta
25/08/2010, 13:04
http://farm3.static.flickr.com/2419/2352284831_c8d1360ac9.jpg

Seantiago Prodacktcion & Gotcha Ietteteinment.
Proudly PresentZ

Saffo Tabacco & Venere
(Dal tramonto all’alba nel regno Sabaudo).

Dedicato a tutti quelli che pur venendo da fuori hanno ormai Torino nel sangue.




http://www.bikez.com/pictures/moto%20guzzi/2007/24726_0_1_2_1200%20sport_Image%20credits%20-%20Moto%20Guzzi.jpg

Il bicilindrico italico galoppava allegramente allontanandosi dall’afa della città con la mole.

Torino ad agosto non era esattamente il luogo migliore dove trovare un po di refrigerio, e benché ricca di verde, imbarchini e bei locali che si affacciavano sul po, disegnando a tratti profili degni di artisti e pittori, l’ex colonia romana pigra e stanca manteneva anche di sera una temperatura ed un’umidità da lasciare poche speranze a chi vi restava intrappolato, ed invitava dunque verso lidi più a monte.

L’aria si raffredda di qualche grado alleggerendo la morsa soffocante all’uscita da Orbassano, mentre i poderosi cilindri a V spinti con armonia soffiano un tiepido vento sugli stinchi, il 1200 sport pennella le curve con dolce fermezza, il cardano, reattivo, è magistralmente dosato da un polso sottile e abile, la sella tutto sommato bassa, la posizione di guida comoda e al contempo sportiva conferisce a moto e pilota una simbiotica armonia, anche dalla corporatura si direbbe un fantino su un puledro di razza. I teminali gemelli suonano l’inno del pompone regalando al tutto una degna colonna sonora.

....

:cry: mi sono commosso...scusate

XantiaX....sei il mio nuovo supereroe

XantiaX
25/08/2010, 13:19
x così poco brò...

mi lusinghi... felice d'averti emozzionato cmq brò... :D

@Lorient il pezzo "no acqua" te lo dedico...

@Intripp.... ma non ciai pure tu il cardanooooooooo? aghaghhgahaghg :D

Lorient
25/08/2010, 13:20
leggo ascoltando Front by Front dei FRONT242... mix micidiale direi... quindi quindi?

XantiaX
25/08/2010, 13:21
mo me lo ascolto... e quindi sa d'aspettà brò.... non sai che fatica scrivere di questi ultimi... :D

Lorient
25/08/2010, 13:26
cervello circonciso...

zombie di quartiere...

e almeno una volta nella vita, bisogna morire

miss_valentine
25/08/2010, 13:27
... il mio cuore è freddo come neve
e per riscaldarsi beve ...

Intrip
25/08/2010, 13:28
x così poco brò...

mi lusinghi... felice d'averti emozzionato cmq brò... :D

@Lorient il pezzo "no acqua" te lo dedico...

@Intripp.... ma non ciai pure tu il cardanooooooooo? aghaghhgahaghg :D

si ma è come non averlo,
bastagrassoxcatene, ok ? :tongue::tongue:

XantiaX
25/08/2010, 13:30
cervello circonciso...

zombie di quartiere...

e almeno una volta nella vita, bisogna morire

mi manka un po il cyberpunk brò... :laugh2: quapperò non ci sta... cipiccheit... ce lo aggiungevo volentierissimo...


si ma è come non averlo,
bastagrassoxcatene, ok ? :tongue::tongue:

ma vuoi mettere doverlo mettere ogni 200 km e dover cambiare catena corona pignogne quando te lo dimentichi? :laugh2:

Lorient
25/08/2010, 13:41
ma scherzi? Il cyberpunk con il Nebbiolo non c'azzecca per scrivere... solo per leggere... minkiabbrò sono anni che aspettavo ricominciazziascriverediobonino :w00t:

XantiaX
25/08/2010, 13:43
boh... era un po che rimuginavo un racconto, qualche pensiero, una mezza poesia.... sè rotto l'argine... :D


... il mio cuore è freddo come neve
e per riscaldarsi beve ...

bevo
forse senza un motivo
se cè sta zitto te prego
ogniuno cià i suoi cazzi non so semmi spiego :D

Qui giù al bar sempre le solite facce niente acqua barman perchè io nonsocheffacce

Sonounragazzofortunatoperchèm'hannoregalatounsognodentrounbarcètuttociòdicuihobisogn yo!

campione del mondo!

le chiede perchè lo faccio crede che il mondo è marcio NO è che solo che senza non ce la facci.. yo!

Intrip
25/08/2010, 15:58
ma vuoi mettere doverlo mettere ogni 200 km e dover cambiare catena corona pignogne quando te lo dimentichi? :laugh2:

ho avuto problemi in france col cardano bbrò, ero a casa di dio :cry:
ma ho trovato bmw aperta e in 1 ora han cambiato guarnizione e rabboccato olio cardanico € 30 :w00t:

yatta
25/08/2010, 17:11
:smoke_:.....

http://i44.tinypic.com/w7g8at.jpg

Intrip
25/08/2010, 17:31
**

Mr Frowning
25/08/2010, 21:00
**

q8 :wacko:

XantiaX
26/08/2010, 06:23
ho avuto problemi in france col cardano bbrò, ero a casa di dio :cry:
ma ho trovato bmw aperta e in 1 ora han cambiato guarnizione e rabboccato olio cardanico € 30 :w00t:

minkia 30€ :blink: :w00t: io li spendo solo di olio :D

tè andata bene a casa di dio va... :laugh2:


:smoke_:.....

http://i44.tinypic.com/w7g8at.jpg

:w00t: bellissima!

Intrip
26/08/2010, 06:33
minkia 30€ :blink: :w00t: io li spendo solo di olio :D

tè andata bene a casa di dio va... :laugh2:




di olio ne è andata na goccia era un rabbocco testina, il costo era la guarnizione che non costa un cazzo e la manodopera, però son stati onesti e soprattutto erano aperti la settimana di ferragosto :wub::wub::w00t:

XantiaX
26/08/2010, 06:49
ferragozto? doppio culo coi fiocchi brò... :D

se si ferma la mia faccio che prendere il pulmann... :D

Intrip
26/08/2010, 06:58
ferragozto? doppio culo coi fiocchi brò... :D

se si ferma la mia faccio che prendere il pulmann... :D

mentre cercavo hotel quella sera,
trovai prima Ducazzi e poi Yamaha, non ti dico le bestemmie in francese :D
poi finalmente l'elica :w00t::w00t:

quindi non piangere troppo bbrò c'eravate pure voi coi mangiariso :laugh2:

XantiaX
26/08/2010, 07:02
inkia luogo fornito x ezzere in culo a iove... :D

a frappè

Intrip
26/08/2010, 07:05
inkia luogo fornito x ezzere in culo a iove... :D

a frappè

scusa non ero in culo a iove, ero lontano da home mi sono mal espresso bbrò,
ma stavo arrivando a Poitier cittadina francese in teoria era facile trovare assistenza, la prima che ho visto era ducazzi :dry:

scusate gli OT è colpa sua :D

black panther
26/08/2010, 07:27
Xa ti conosco troppo bene
quando scrivi significa che si è affacciata
un'altra musa ispiratrice..:wink_:

Intrip
26/08/2010, 07:31
Xa ti conosco troppo bene
quando scrivi significa che si è affacciata
un'altra musa ispiratrice..:wink_:

sono io la sua musa :wub::wub:
non farmi scenate sister :dry:

Andre3
26/08/2010, 07:41
Xantiax scrittore ufficiale della bassa valle:coool:


Alla Sacra non ci vado piu',troppi etilometri,comunque si e' aperta una vena creativa in te in questo Agosto del caxxo,bravo,io sudo abbestia e basta.........:wink_:

black panther
26/08/2010, 08:26
sono io la sua musa :wub::wub:
non farmi scenate sister :dry:

Pussa via te!!:mad:
Sempre tra i piedi!!
Sai che sono gelosa di Xa!!


:laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2::laugh2:

XantiaX
26/08/2010, 08:28
Scrivo a volte per ricordare, a volte per dimenticare,
sento dentro che pulsa un desiderio quasi spento e allora,
quando proprio non so che fare,
vivo dei miei racconti che il più delle volte
hanno l'unico pregio di farmi sognare,
volare con la fantasia in posti e luoghi ed emozioni dove in realtà non sono mai stato,
semplice esempio di narcisismo curativo allo stato evoluto.

saluzzi

natan
26/08/2010, 08:37
è la moto di yatta quella lassù?

Tristan .... :wub::wub::wub:

black panther
26/08/2010, 08:54
Scrivo a volte per ricordare, a volte per dimenticare,
sento dentro che pulsa un desiderio quasi spento e allora,
quando proprio non so che fare,
vivo dei miei racconti che il più delle volte
hanno l'unico pregio di farmi sognare,
volare con la fantasia in posti e luoghi ed emozioni dove in realtà non sono mai stato,
semplice esempio di narcisismo curativo allo stato evoluto.

saluzzi

Bella Bro'
Continua a sognare e a farci sognare allora..
ma non abbandonare le due protagoniste sospese a mezz'aria
come hai fatto con i due che ancora si aggirano, ridotti ormai
allo stato di ectoplasma, senza meta tra le barche di Zena..:biggrin3::biggrin3::biggrin3:

XantiaX
26/08/2010, 08:58
sono un caso senza speranza panterozza... :D vivo di sogni e abbaio senza mordere mai... :p

black panther
26/08/2010, 09:04
sono un caso senza speranza panterozza... :D vivo di sogni e abbaio senza mordere mai... :p

Non mi sbaglio...
vedrai..:wink_:

XantiaX
26/08/2010, 09:06
aghaghghggah dovessimo stare alle tue previsioni sarei messo bene va... :D

:p

black panther
26/08/2010, 09:14
aghaghghggah dovessimo stare alle tue previsioni sarei messo bene va... :D

:p
Certo gran bella bestiola..
Dove si fa il biglietto?
:popcornsmiley::popcornsmiley::popcornsmiley::popcornsmiley::popcornsmiley:

XantiaX
26/08/2010, 09:16
si metta in fila che abbiamo appena aperto...

la prima fila è già tutta occupata, restano dei centrali neanche troppo laterali e le sconsiglio i sedili al fondo... vengono fuori delle strane macchie col luminol... :D

Andre3
26/08/2010, 10:10
Xa cinema porno che trasmette film saffici:coool:
Povco:wub:

Intrip
26/08/2010, 11:49
sono un caso senza speranza panterozza... :D vivo di sogni e abbaio senza mordere mai... :p

x questo ci piaci bbrò a noi rudi :w00t::w00t:

MR-T
26/08/2010, 20:10
:smoke_:

Lorient
28/08/2010, 10:29
Xa ti conosco troppo bene
quando scrivi significa che si è affacciata
un'altra musa ispiratrice..:wink_:

sono me la musa... :laugh2::tongue:

Lorient
08/09/2010, 09:52
6 anni: come passano? 2190 giorni se hai un discreto culo
Diversamente ci prendi 2 bisestili, i giorni diventano 2192 le ultime 48 ore non passano ma tranquillo; saranno 2 giorni di sole pieno e temperatura ideale

Per noi orsi la temperatura ideale è sottozero-nebbia-solitudine-rabbia, le Pirelli
Dragon hanno altre esigenze: si fottono di come sia l'aria, l'asfalto deve essere bollente. Non lo dico io, lo dice la sigla verde SC2 semi-grattata per ostentare poca visibilità alle FO, quasi che la mescola si vergogni di essere presentata in società

No. Le gomme in mescola se la tirano, ecco la sola verità

Nat, lei se la tira. Eccheccazzo lei può; non è una stradale qualsiasi presa in saldo sul web, è una slick da competizione. Scaldala bene e affronti qualsiasi curva con adrenalina a 1000, lasciala tiepida: alla prima polsata di gas ti molla di brutto, ti fa male. Potrebbe spaccarti le gambe
Nat fa male dentro; ti strappa l'anima come fosse carta velina, butta i coriandoli nel cesso dell'autogrill più sporco dell'universo e si fa pagare il caffè

Accende quella merda-rondella-nel-pistone chiamata Sport 1000 amannandoteaffanculo a casco chiuso medio alzato. Bellissima. La Nat

Come passano 6 anni? In direzione Torino, verso un locale sconosciuto su strade mai percorse

Bruttissima Torino. Città di cartone nemmeno animato
Vero, sto pensando stronzate. Odio la Torino di mio padre, la Torino Istitutobancariosan Paolodistaminchia che andiamo ad abitare in Crocètta da pronunciare con la e strètta perché fa tanto fighètto-ceréa-madamìn. Rido perché ceréa non ha la odiata e strètta

Bellissima Torino. Necropoli a cielo aperto
Il concerto dei Death in June ai Murazzi, il Fattore K e le pareti a zampa d'elefante, gli occhi di ghiaccio di Madame Husky, l'inquietante rigida anarchia del Liber
Notti in club dark-club improvvisati, cartine alla mano nel tempo dove il navigatore satellitare guidava solo bombe intelligenti nella guerra del Golfo. Intelligenti: le bombe. Imbecille chi fa la guerra. Sempre

Pensieri alla rinfusa risalendo la strada verso Sant'Ambrus. A casco chiuso, visiera appena appannata, pensieri ristagnano rincorrendosi randomaticamente fino a fondersi. Nat pensiero fisso, non male i laghi di Avigliana, chissà che stipite di locale sarà mai la Sacra Birra. Mi suona tanto Harley con le cornacce del bue morto, musica country, line dance. Da puro vomito, però

Immagine: Santiago piumonato con Nat. Prima lo ringrazio per soffiata, poi lo sputo in faccia. Il dubbio è il padre dei vizi, il vizio padre di tutti noi

Santiago la gola profonda della metropoli. Sa tutto lui cazzocherobbaimmhonda che le sue previsioni attendibili a breve termine danno precipitazioni intense di Nathasa.Cielo proprio al localaccio Country.Gay Il mio personale immaginario collettivo vede il locale pieno di maschiacci + sono rudi = + sono froci. Nat che balla da qualche parte

Il più frocio di tutti le offrirà da bere; se tutto va bene rimedia un vaffa mentale. In caso contrario la Sport-rondelle-1000 dovrà correre veloce. Film già visto; dopo 6 anni sono invecchiato terribilmente, vorrei una commediola soft americana in bianco/nero. Una pellicola di Macario andrebbe altrettanto bene per stare in tinta con la geografia

Pensieri vanno a tre cilindri, tuta in pelle, notte che scivola sulla carena rosso-graffiata, visiera nera perchéporcatroianonmettolachiara arrivo al locale. Come pensavo

Una Sport 1000 percheggiata. Come speravo
Allora vado. Entro, cioè che vuoi che succeda è un locale pubblico. Cioè entra chi cazzo vuole e non è detto che la 1000 sia la sua. Cioè guardi e se non la vedi ti fai un caffè e sputerai Santiago con calma. Cioè, voglio dire. 6 anni in un decimo di secondo è cuore a limitatore

Intrip
08/09/2010, 09:56
http://static.blogo.it/autoblog/lancia-musa-restyling/lancia_nuova_musa_14.jpg

miss_valentine
08/09/2010, 10:12
Bruttissima Torino. Città di cartone nemmeno animato
Vero, sto pensando stronzate. Odio la Torino di mio padre, la Torino Istitutobancariosan Paolodistaminchia che andiamo ad abitare in Crocètta da pronunciare con la e strètta perché fa tanto fighètto-ceréa-madamìn. Rido perché ceréa non ha la odiata e strètta

Bellissima Torino. Necropoli a cielo aperto
Il concerto dei Death in June ai Murazzi, il Fattore K e le pareti a zampa d'elefante, gli occhi di ghiaccio di Madame Husky, l'inquietante rigida anarchia del Liber
Notti in club dark-club improvvisati, cartine alla mano nel tempo dove il navigatore satellitare guidava solo bombe intelligenti nella guerra del Golfo. Intelligenti: le bombe. Imbecille chi fa la guerra. Sempre



Il bianco e il nero della mia città .... mi hai fatto ricordare una cosa:


Manchi tu,
quando esco dal palazzo antico e fuori è buio,
le luci di Natale illuminano il centro

Bramo il bicchiere di rosso nella vineria della piazzetta pedonale,
quella del teatro bomboniera,
della gelateria artigianale,
della libreria internazionale,
del Museo del Cinema Nazionale.

Torino, affascinante e seducente,
maliziosamente austera ti rapisce senza farsi notare.
Pezzi del mio cuore sparsi negli angoli più impensabili della città,
uno sguardo solo per sentirli ancora palpitare.

Le nostre intime chiacchierate,
i sorrisi amari,
quelle ore rubate ad altri,
le risate piene,
i racconti delle nostre vite,
l'amore negli sguardi e nelle mani,
il desiderio di restare e il bisogno di scappare via.
Lontano da noi.

Ogni volta una fitta feroce mi sorprende,
mi toglie il respiro e mi riporta a te.

Dolore misto a piacere, mi fa sentire viva.

Valentina, invernoduemilaotto

fede triple
08/09/2010, 11:18
Scusate, ma a questo punto che si parla di bianco e nero, non posso proprio esimermi:


JUVE, JUVE, o cara squadra senza età...
JUVE, JUVE, cara gloriosa società....
Mille bandiere bianconere intorno a noi, ci fan sentire in campo undici eroi,
perciò cantiamo tutti in coro..
E la JUVENTUS, è un inno che la forza ci dá,
e la JUVENTUS e nostra la vittoria sarà....
Forza JUVE, il Comunale grida già...
Forza JUVE, è bianconera la città....
Mille Bandiere sempre ovunque intorno a noi,
ci fan sentire in campo undici eroi, perciò cantiamo tutti in coro....
E la JUVENTUS, è un inno che la forza ci dá,
e la JUVENTUS e nostra la vittoria sarà

Intrip
08/09/2010, 11:40
http://www.antijuve.com/img/conteperso.jpg

simone160
08/09/2010, 11:48
l’inno del pompone regalando al tutto una degna colonna sonora.


....


Ma chi lo canta???Selen o Jessica Rizzo???:rolleyes::rolleyes:

Intrip
08/09/2010, 11:49
Ma chi lo canta???Selen o Jessica Rizzo???:rolleyes::rolleyes:

e chi sono costoro ? 2 poetesse ?

simone160
08/09/2010, 11:50
e chi sono costoro ? 2 poetesse ?

:biggrin3::biggrin3::biggrin3::biggrin3:

The Dog
08/09/2010, 11:53
http://www.antijuve.com/img/conteperso.jpg

:ph34r:

miss_valentine
08/09/2010, 12:15
Scusate, ma a questo punto che si parla di bianco e nero, non posso proprio esimermi:


JUVE, JUVE, o cara squadra senza età...
JUVE, JUVE, cara gloriosa società....
.............

Oddio!!! Lungi da me scatenare una roba simile :blink::blink::blink:




"Il tempo quando entra qui si ferma un attimo e si toglie il cappello"

Da ORA E PER SEMPRE, il film sul Grande Torino :wink_:

1HduNNbLaek&p

Lorient
08/09/2010, 13:44
Il bianco e il nero della mia città .... mi hai fatto ricordare una cosa:


Manchi tu,
quando esco dal palazzo antico e fuori è buio,
le luci di Natale illuminano il centro

Bramo il bicchiere di rosso nella vineria della piazzetta pedonale,
quella del teatro bomboniera,
della gelateria artigianale,
della libreria internazionale,
del Museo del Cinema Nazionale.

Torino, affascinante e seducente,
maliziosamente austera ti rapisce senza farsi notare.
Pezzi del mio cuore sparsi negli angoli più impensabili della città,
uno sguardo solo per sentirli ancora palpitare.

Le nostre intime chiacchierate,
i sorrisi amari,
quelle ore rubate ad altri,
le risate piene,
i racconti delle nostre vite,
l'amore negli sguardi e nelle mani,
il desiderio di restare e il bisogno di scappare via.
Lontano da noi.

Ogni volta una fitta feroce mi sorprende,
mi toglie il respiro e mi riporta a te.

Dolore misto a piacere, mi fa sentire viva.

Valentina, invernoduemilaotto

Sono parole tue? Sei sorprendente, non so scrivere come te eppure leggo le stesse cose che sento io che non ho mai vissuto in una grande città... mah...

miss_valentine
08/09/2010, 16:51
Sono parole tue? Sei sorprendente, non so scrivere come te eppure leggo le stesse cose che sento io che non ho mai vissuto in una grande città... mah...


:wink_:

XantiaX
13/09/2010, 08:41
grazie a tutti... anche per lo spam... :D con un po di tempo vi risponderò...


pElBgs6NCbI


La cavalleria arriva stranamente tempestiva alla Sacra, ma le ragazze sono già lontane. Considerato il locale, i trascorsi e l’unica indicazione comunicata via cb di “possibile rissa” si presentano con ben due gazzelle dei carabinieri, una pantera della polizia e un’ambulanza della C.R.

Al loro arrivo però non ci sono bande di baikers ubriachi e inferociti da divedere, ma solo gente tranquilla che beve, qualcuno a semicerchio dentro il locale che scruta un ciccione mbriago con la testa sanguinante che si sta riprendendo, e il titolare dello stesso che li attende sull’uscio, tutto ciò vanifica in buona parte la celerità e l’entrata a sirene spiegate e a tutta carriera che da bravi tutori dell’ordine si sono studiati.

I poliziotti saranno i primi a lasciare la scena del crimine, intuito da subito l’inutilità di essere ‘in forze all’evento’, si faranno raccontare in breve l’accaduto giusto per aver qualcosa in più da raccontare in famiglia su quanto è strano il mondo che si sono trovati a tutelare.

I carabinieri costretti invece a stilare un verbale di qualche tipo, faticano dapprima a credere alla storia di due donne motocicliste che si difendono aggredendo un camionista ubriaco che attenta alle loro grazie, ma dopo qualche breve interrogatorio incrociato si arrendono all’evidenza e frustrati dal senso d’inutilità che spesso il loro lavoro gli porta indugiano ancora un po col titolare.

“Dunque signor Bollen lei dice di aver visto tutta la scena e mi dica.. perché non ha tentato di fermare queste due uander uoman?”

E Demis: “Ah si? Ed esattamente a quale titolo e con quale autorità scusi?”

“Senta faccia meno il sarcastico sa… non siamo qui per scherzare noi…”

Demis pensa… ‘sarcastico’, ‘scherzare’ ? ma dove cazzo ha studiato questo prima che gli appioppassero una divisa… su ‘forum’ o da ‘maria de filippi’?

E di contro: “senta come crede, ma alla meglio la gente la divido non l’arresto… io….”

Ed il carabiniere… “vabbè vabbè…. Si ricordi comunque che la teniamo d’occhio… allei e al suo locale…”

Ci sono tre tipi di persone che Demis non vuole al suo locale. I tossici, gli sbrirri, e gli ubriachi sopra i cento kili…
I primi perché gli ricordano gli amici che ha preso con l’eroina, i secondi perché ne ha incontrati troppi indegni della propria divisa, per lo più gente che quando non la indossa sa farsi valere nella vita solo a suon di ‘lei non sa chi sono io’, le divise poi… che brutta cosa… i terzi perché sono l’unico vero problema per il suo locale… ma anche per quelli si sta attrezzando.

L’ambulanza sarà l’ultima ad abbandonare la scena dopo aver constatato che l’aggressore non era in pericolo di vita, accompagnato dalle forze del disordine che dopo aver provato a scoprire di più sulle due ragazze, si sono trovate di fronte ad un muro di gomma, qualcuno addirittura indicando la direzione opposta, altri insistendo di averle viste andare via in macchina e non in moto…, d’altronde son quasi tutti baikers li… mica sbirri.

Nel frattempo le ragazze ondeggiano leggiadre sulla statale 24, quella che porta da Torino a Susa e viceversa… Il loro sangue scorre veloce nelle vene, complice l’adrenalina si danno ad una quasi fuga pur mantenendo un passo di marcia entro certi limiti… giusto per non farsi arrestare dopo averla appena svangata, santo Demis che pensa sempre a tutto in tempi fulminei.

I bicilindrici italiani viaggiano dunque allegri e con un’andatura ad elastico mentre si studiano e si annusano vicendevolmente. Gaby resta quasi stupita dalla scioltezza con cui lo Sport 1000 pennella strade che lei conosce quasi alla perfezione ma non immaginava l’altra altrettanto.

Giusto per non esser da meno approfitta di un varco per staccare con fare imperioso e superarla, mentre il cardano del suo Guzzi 1200 tossisce un po la gomma le da fiducia e taglia la curva con ferma scioltezza mentre si mette davanti a tenere un po il passo. Si annusano per l’appunto.

E allora senza esitare e come fossero andate in giro in moto da sempre abbandonano la 24 per prendere la tange e arrivare più velocemente a Torino evitando eventuali pattuglie che visti i precedenti e l’alito vagamente alticcio sarebbero state più che un’impedimento.

http://farm4.static.flickr.com/3222/3152463641_ebfb376609_o.jpg

Se si fosse potuto vederle in tange da un’elicottero sarebbe stato certamente un piacere per gli occhi, 120, 140, 160, 180, 190… accelerando progressivamente mantenevano una distanza costante tra loro e tra gli altri veicoli, zizagando ma senza strappi, come se un’autopilota facesse il lavoro per loro lasciandole in tutta sicurezza, come se gli altri fossero fermi le loro disegnassero con i fari e con gli stop onde arabeggianti di una bellezza infinita.

E ancora una freccia all’altezza dell’uscita di Druento, ed un’altra ancora a raggiungere una pompa di benzina.

I motori caldi si riposano un po mentre Nat si appresta a fare benzina. Gaby può finalmente gustarsi la sigaretta prima negata dalla loro fuga e scruta con curiosità quell’ibrido di ragazza, fa quasi per avvicinarla quando Nat con un gesto della mano leggero le indica la sigaretta e la pompa di benzina che sta erogando, mentre pensa amorevolmente mentre le sorride“non può averlo fatto… non può aver tentato di avvicinarsi con la siga mentre faccio benza…” e già questa distrattona le era entrata dentro e più a fondo di quanto non avrebbe forse voluto…

“Ne vuoi una?” le fa Gaby con tono dolce cercando di farsi perdonare… e Nat “ma si dai… una me la fumo volentieri ora…. Senti piuttosto.. che ne dici se da vere thelma e luisa non diamo una lavata alle moto per lavare il sangue dei nostri crimini…?” Ridono di gusto, stemperando quel po di adrenalina accumulata e già dissipata in parte durante il loro breve viaggio…

Gaby: “si ma io non ciazzecco con sti idranti… puoi fare tu?” e l’altra “okkei tu stai all’inserimento gettoni allora…”

La Vanni ora la guardava con un misto di affetto e di morboso piacere, Nat leggermente accaldata metteva in leggero risalto la sua corporatura mentre con fare esperto e deciso lavava la moto ad entrambe… semplicemente era bella da vedere e poi quel gesto di pulizia aveva un qualcosa di nobilmente atavico.

Altra sigaretta mentre le moto asciugano e Gaby riflette su quello che le è successo e le sta succedendo, questa volta Nat non fuma però e resta in silenzio osservando quella brunetta pensierosa e tabagista.

Esita un po ma ad un certo punto si lascia andare… le mette le mani sul collo da dietro, accenna un massaggio… e poi l’abbraccia con fare marsupiale.
Gaby sente un brivido forte appena le mani di Nat le si poggiano sulle spalle, e a posteriori ricorderà quell’abbraccio come uno dei più fascianti e caldi che abbia mai ricevuto, parenti stretti esclusi s’intende.
Il cuore di Gab batte forte, il respiro è diventato più affannoso, Nat sa esattamente cosa significa e con un tatto incredibile indugia leggermente su quell’abbraccio per gustarlo di più, per gustare l’emozione di lei che sale per poi leggermente placarsi…
Le sue braccia le sfiorano il seno ma il gesto resta in se fraterno e dolce, crea eccitazione ma difficilmente visibile dall’esterno…
Gab le si abbandona, vorrebe non uscire più da li, anche se il suo respiro tradisce emozione a cascata…Ad un certo punto Nat le scopre una parte del collo, Gaby glielo poggia come un’agnello che consapevole del proprio destino offre il proprio collo al lupo che sta per terminarla… e le da a quel punto un bacio sull’attaccatura tra spalle e collo, morbido, sincero, tenero, e sensuale a tratti, sussurandole ad un orecchio le dice: “grazie per quello che hai fatto…”
La Vanni si trova stranita da se stessa quando le risponde con una certa formalità “non cè di che…” ma entrambe sanno che è una formalità solo esterna…

Le moto sono asciutte… e tempo di andare a divertirsi.



97epavr_IEc

black panther
13/09/2010, 08:57
Accidenti Xa...
morbido e sensuale..

XantiaX
15/09/2010, 10:16
6 anni: come passano? 2190 giorni se hai un discreto culo
Diversamente ci prendi 2 bisestili, i giorni diventano 2192 le ultime 48 ore non passano ma tranquillo; saranno 2 giorni di sole pieno e temperatura ideale

Per noi orsi la temperatura ideale è sottozero-nebbia-solitudine-rabbia, le Pirelli
Dragon hanno altre esigenze: si fottono di come sia l'aria, l'asfalto deve essere bollente. Non lo dico io, lo dice la sigla verde SC2 semi-grattata per ostentare poca visibilità alle FO, quasi che la mescola si vergogni di essere presentata in società

No. Le gomme in mescola se la tirano, ecco la sola verità

Nat, lei se la tira. Eccheccazzo lei può; non è una stradale qualsiasi presa in saldo sul web, è una slick da competizione. Scaldala bene e affronti qualsiasi curva con adrenalina a 1000, lasciala tiepida: alla prima polsata di gas ti molla di brutto, ti fa male. Potrebbe spaccarti le gambe
Nat fa male dentro; ti strappa l'anima come fosse carta velina, butta i coriandoli nel cesso dell'autogrill più sporco dell'universo e si fa pagare il caffè

Accende quella merda-rondella-nel-pistone chiamata Sport 1000 amannandoteaffanculo a casco chiuso medio alzato. Bellissima. La Nat

Come passano 6 anni? In direzione Torino, verso un locale sconosciuto su strade mai percorse

Bruttissima Torino. Città di cartone nemmeno animato
Vero, sto pensando stronzate. Odio la Torino di mio padre, la Torino Istitutobancariosan Paolodistaminchia che andiamo ad abitare in Crocètta da pronunciare con la e strètta perché fa tanto fighètto-ceréa-madamìn. Rido perché ceréa non ha la odiata e strètta

Bellissima Torino. Necropoli a cielo aperto
Il concerto dei Death in June ai Murazzi, il Fattore K e le pareti a zampa d'elefante, gli occhi di ghiaccio di Madame Husky, l'inquietante rigida anarchia del Liber
Notti in club dark-club improvvisati, cartine alla mano nel tempo dove il navigatore satellitare guidava solo bombe intelligenti nella guerra del Golfo. Intelligenti: le bombe. Imbecille chi fa la guerra. Sempre

Pensieri alla rinfusa risalendo la strada verso Sant'Ambrus. A casco chiuso, visiera appena appannata, pensieri ristagnano rincorrendosi randomaticamente fino a fondersi. Nat pensiero fisso, non male i laghi di Avigliana, chissà che stipite di locale sarà mai la Sacra Birra. Mi suona tanto Harley con le cornacce del bue morto, musica country, line dance. Da puro vomito, però

Immagine: Santiago piumonato con Nat. Prima lo ringrazio per soffiata, poi lo sputo in faccia. Il dubbio è il padre dei vizi, il vizio padre di tutti noi

Santiago la gola profonda della metropoli. Sa tutto lui cazzocherobbaimmhonda che le sue previsioni attendibili a breve termine danno precipitazioni intense di Nathasa.Cielo proprio al localaccio Country.Gay Il mio personale immaginario collettivo vede il locale pieno di maschiacci + sono rudi = + sono froci. Nat che balla da qualche parte

Il più frocio di tutti le offrirà da bere; se tutto va bene rimedia un vaffa mentale. In caso contrario la Sport-rondelle-1000 dovrà correre veloce. Film già visto; dopo 6 anni sono invecchiato terribilmente, vorrei una commediola soft americana in bianco/nero. Una pellicola di Macario andrebbe altrettanto bene per stare in tinta con la geografia

Pensieri vanno a tre cilindri, tuta in pelle, notte che scivola sulla carena rosso-graffiata, visiera nera perchéporcatroianonmettolachiara arrivo al locale. Come pensavo

Una Sport 1000 percheggiata. Come speravo
Allora vado. Entro, cioè che vuoi che succeda è un locale pubblico. Cioè entra chi cazzo vuole e non è detto che la 1000 sia la sua. Cioè guardi e se non la vedi ti fai un caffè e sputerai Santiago con calma. Cioè, voglio dire. 6 anni in un decimo di secondo è cuore a limitatore


bello.... devo essermi perso la prima parte però... :D

ora intuisco i 6 anni fà...

come me confondi volutamente caratteri sensazioni e luoghi... tingendo il tutto delle sfumature cyberpunk di cui non posso fare a meno...

avrò bisogno di rileggerlo un altra 50ina di volte comunque... ad ermetismo artistico sei imbattibbile...

bella l'idea di un racconto nel racconto, anche se brò, a mio avviso meriteresti un 3d tutto tuo... :laugh2:

mi piace leggerti... ho bisogno in pvt del link del tuo blog.. mi manca...

grazie x tutto il resto.

Intrip
15/09/2010, 10:17
non vi seguo molto raga, sonOver io :cry: cmq aspetto la birra :D:D

XantiaX
15/09/2010, 10:20
Il bianco e il nero della mia città .... mi hai fatto ricordare una cosa:



Torino, affascinante e seducente,
maliziosamente austera ti rapisce senza farsi notare.
Pezzi del mio cuore sparsi negli angoli più impensabili della città,
uno sguardo solo per sentirli ancora palpitare.


Valentina, invernoduemilaotto

merita... così però mi rubi retroattivamente le parole... :laugh2:

vabbè dai... ti perdono...


non vi seguo molto raga, sonOver io :cry: cmq aspetto la birra :D:D

x te solo chinotti brò...

non che ci sia molto da capire comunque... dopo aver letto un centinaio di volte il post di lò mi son reso conto che è quasi un racconto a se stante... anche se come dicevo meriterebbe uno spazio suo... scrive bene infondo.. :D

miss_valentine
15/09/2010, 10:43
merita... così però mi rubi retroattivamente le parole... :laugh2:

vabbè dai... ti perdono...




Chissà cosa avrai voluto dire :rolleyes:

Ma vabbè ... al massimo sono io che perdono te :coool:

Lorient
15/09/2010, 14:49
XA sto scrivendo in parallelo... magari mi leggo bene il tuo pezzo e vediamo come proseguire...

Intrip
15/09/2010, 14:51
in ogni caso vi vedo sul pezzo raga :coool:

XantiaX
15/09/2010, 15:01
XA sto scrivendo in parallelo... magari mi leggo bene il tuo pezzo e vediamo come proseguire...

bella li... finalmente ti sei deciso a scrivere a 4 mani... oooooooo finalmente un po di pausa x me... :laugh2:


in ogni caso vi vedo sul pezzo raga :coool:

il pezzo l'ho pippato già da un po :laugh2:

laura83
15/09/2010, 15:32
mi ci è voluto un po' :biggrin3:ma ho letto tutto....:w00t:

sorprendente !!!!:w00t::w00t::w00t:

...'ste donne però che lavano le moto calde...:biggrin3::biggrin3:

scherzo ! E' davvero sorprendente, un racconto che rapisce ! :wink_:

Bello !!! :oook:

Intrip
15/09/2010, 16:30
è un ducazzista coi fiocchi mica micio micio bau bau oh
:oook:

approposito, Xà hai visto su 4 risate la ducazzi di Muttley ? :rolleyes:

XantiaX
16/09/2010, 08:35
@Laurettz.... grazie...

@Intrippz: azzo.. no.... linkami subito... ho visto quella di Eloise però... sole... mannaggina... qui le ducati aumentano in modo preoccupante... :D

Intrip
16/09/2010, 09:30
@Laurettz.... grazie...

@Intrippz: azzo.. no.... linkami subito... ho visto quella di Eloise però... sole... mannaggina... qui le ducati aumentano in modo preoccupante... :D

http://www.forumtriumphchepassione.com/forum/4-risate/148178-muttley-cambia-moto-non-un-sondaggio.html

:senzaundente:

XantiaX
27/09/2010, 13:41
http://torino.blogosfere.it/images/murazzi%202.jpg

Torino, la grigia Torino.
Una città che non ama esporsi ma preferisce lasciare scoprirsi.
Torino provinciale e Torino capitale, la città della Fiat, e sulla Fiat cresciuta nei suoi quartieri popolari. La città degli Agnelli, della Giuve e del Toro… città di migrazione e delle dure lotte sindacali, apripista operaio d’italia, città delle rivendicazioni borghesi (chi ricorda la marcia dei 40 mila? In quale altra città sarebbe potuta capitare?).
Torino piena di storia e Torino moderna, soffocata e aperta. Coi suoi 18 km di portici contingui, con il corso Francia il più lungo d’europa, con la piazza Vittorio la porticata più grande d’europa, i suoi laboratori del cioccolato e la sua metro di vetro, i suoi aperitivi che ci fai cena e la sua bellavita quasi nascosta che si protrae fino a notte fonda, coi suoi gruppi evimetal e le sue sale prova,
la Torino della mole e del museo del cinema, del quadrilatero romano e della cittadella, la Torino dei tossici e dei magrebini, la Torino bene e la Torino male, della collina e delle case occupate, Anarchica e Regale, un città che silenziosa e pur fredda si rivela stranamente ospitale.

Perché Torino prima di essere una città è uno stato d’animo, un modo di vivere.

Nelle sue strade le due girovagano apparentemente senza meta, saggiandone l’asfalto e percorrendola in diagonale, C.so Regina, Portapalazzo, Palazzo Nuovo e piazza Castello, e ancora Via Po e Piazza Vittorio, fino a giungere ai famosi Murazzi Po, che lambendone il fiume ne accolgono la movida notturna.



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Gaby e Nat lasciano le moto in cima alla discesa che porta ai locali che si affacciano sul fiume, tutte le entrate dei ‘Muri’ già da tempo sono, nel periodo estivo, pattugliate costantemente per consentire ai locali di cui sotto di lavorare con la Torino patinata che porta tanti soldi e a tratti finto buonumore.

“Non si preoccupino signorine gliele guardiamo noi le moto…” cerca di attaccar bottone l’appuntato che piantona l’inesistente portone.

“Si ce le guardi dopo aver finito di squadrarci il culo… povero coglione” mormora all’orecchio Nat mentre abbraccia Gaby nella discesa verso il girone infernale.

Era bello stare insieme, dopo la corsa via dal locale, in mezzo a tutta quella bella gente intenta a divertirsi, finalmente sentono di potersi rilassare e restano abbracciate ancora un po mentre avvicinatesi al primo dehor con spillatrice decidono cosa bere.

“mmmmmm… un Cuba Libre… per me… e…”
Gaby è indecisa… non che non gli piaccia il resto… è che gli piace troppo il vino per cambiare…
“Nebbiolo non ne avete?”
“Barbera o Dolcetto al bicchiere mi spiace” risponde il ragazzo al bancone “vada per il dolcetto allora” anche se nella plastica, riflette tra se e se la Vanni… non sarà la stessa cosa…

Mentre sorseggiano i rispettivi alcolici e passeggiano Nat dopo un breve pensare decide: “senti… dobbiamo festeggiare… è stata una giornata strana ed ora ho bisogno di fumare…”
Detto ciò adocchia uno dei pochi marusgia rimasti a vendere fino a quando questi non gli si avvicina…
“Sciau bela, sciau amicca…. Vo ffumm?”
E lei… “basta che non sia sapone… dammi un paio di cannette va….” Si appartano dunque verso la riva del fiume mentre mercanteggiano un po di THC.
Lui le porge una caccola sulla mano mentre guardingo si sincera non ci siano pattuglie a piedi nelle vicinanze…
E lei di rimando “e questa cosa cazzo sarebbe? Vedi di muoverti perché mi sta venendo voglia di lanciarla nel po e fra un po lo faccio” Il ragazzo allora non indugia più e gli porge un buon paio di grammi poi guardandola ne coglie una leggera smorfia e insiste con un’aggiuntina.
“Solo perché sei carina eh… non mandare i tuoi amicci che non li tratto così mai…”
Nat gli sorride con poca convinzione e allungandogli una venti lo congeda con un “si vabbè grazie grazie…”
Detto fatto si gira un po a destra un po a manca e decide di provare con uno strano ragazzo mezzo rasta mezzo artista seduto poco di fianco… “senti scusa non è che avresti na cartina?” lui le sorride e senza rispondere infila la mano in una tasca interna della giacca tirando fuori un pacco di smoking oro e allungandogliene un po…
A quel punto Gaby vede la rollata più rapida e precisa della sua vita. Nat prende una cartina e mette via le altre, gira un filtrino con un biglietto da visita ripescato nel portafogli, lecca una siga presa poco prima dal pacchetto della Vanni e versatone il contenuto in una mano scalda quasi metà del pezzo pocanzi comprato. Usa direttamente il tabacco della mano per mistare il pezzo caldo, lo distribuisce un po, gli poggia sopra la cartina, gira le mani a mo di preghiera, e chiude la canna più veloce del nordovest con una tale metodicità da lasciare perplessi. Durata totale: 120 secondi. Precisione: 10 e lode.
A quel punto esordisce accendendola: “Dio che voglia ne avevo.. saranno mesi che non fumo…”



http://www.snowbox.it/images/news/0-_MG_0359.jpg

Fumare è un po come planare, l’effetto potrebbe essere paragonabile alla sensazione di esser brilli ed aver le gambe gige quando si alza un po il gomito, ma la sua storia che risale ai tempi dei tempi ed i suoi effetti così peculiari, sono sostanzialmente diversi da quelli dell’alcool. Non ti spara in alto come le droghe pesanti e non vedi cose che non esistono come con gli acidi… ma plani leggero sopra i tuoi pensieri, a tratti senti meglio i suoni i colori e gli odori, una sensazione farlocca dovuta probabilmente ad un diverso modo di concentrare l’attenzione, di certo per chi ne sa godere è piacevole, ed è un po come se i pensieri diventassero colla vinilica nelle vostre mani, e vi perdeste nell’osservarne i filamenti. Ad alcuni queste sensazioni risultano però insopportabili, tanto più quando si fuma da soli, per altri è il miglior passatempo del mondo. Per tutti è un buon modo per rincoglionirsi e bruciarsi il cervello. In ogni caso diffidate da chi ne parla troppo bene, come tutte le cose belle della vita, fa male, ed è meglio indugi troppo a lungo nella vostra esistenza.

Erano già al secondo giro quando Nat decide di restituire il favore al ragazzo delle cartine… così gliela gira e lui non disdegna. Gaby poco avezza, ha già gli occhi lucidi e guardando Nat con intensità esordisce: “Certo che sei strana forte tu… sembri la quintessenza delle brave ragazze a modino eppure non esiti a prendere a calci in culo chicchessia, contratti x il fumo come l’avessi fatto x tutta la vita, passi dall’essere elegante e discreta al turpiloquio da bar… sembra nemmeno ti interessi chi hai di fronte… proprio non ti riesco a qualificare…” e Nat di rimando… “bhè meglio così… tantè che ogni definizione mi andrebbe stretta… tu invece sembri chi della vita ha preso il dolce e l’amaro… una scafata insomma…. eppure conservi una dolcezza ed una purezza che ti fanno sembrare appena atterrata su questo pianeta… bhè… anche tu sei inqualificabile infondo…”

Ridono… di gusto… il ragazzo dopo aver fumato si avvicina e restituendo il ceppone con un forte accento spagnolo tossisce un po dicendo loro: “signore mie non so cosa pensare, vi guardo e vi ascolto e trovo tanta bellezza nei vostri volti e nelle vostre parole… vorrei invitare entrambe a casa mia per fare all’amore, ma credo che questa sera la luna non sia nella giusta posizione, per cui concedetemi di offrirvi una poesia…”

Detto ciò apre un taqquino e guardando di tanto in tanto il cielo e il fiume scrive una breve poesia su un pezzo di carta… lo porge alle ragazze chiudendolo nelle mani di entrambe, le bacia sulla fronte e si rimette a sedere tirando fuori una pipetta in vetro e fumando quella che probabilmente deve essere una ‘roccia’ di crack… la porge alle ragazze che però gentilmente rifiutano.

Queste aprono le mani e leggono con attenzione il foglietto, del cui contenuto non è dato sapere.

Fatto stà che al leggerlo si guardano negli occhi, che ormai lucidi brillano sotto la luna, e si abbracciano forte.

“Ti va di ballare?” “Ne ho tanta voglia”. E si dirigono da Gianca, verso il locale.



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Intrip
27/09/2010, 13:42
Torino, vuol dire Napoli che va in campagna

miss_valentine
27/09/2010, 17:06
Bella Bella Bella la descrizione di Torino :wink_:

... e nostalgia di quando i "Muri" erano Giancarlo, la Lega dei Furiosi, il CSOA, e si animavano solo dopo le 2 di notte :coool:

Quando la musica iniziava da lì e andava oltre ......

XantiaX
28/09/2010, 08:29
@ Intripp.... zzo ne sai di Napoli tu... tzè... :D

@ Vale... tnks... anche se a forza di scrivere attimi saffici mi sto convincendo di essere donna dendro io... :D

Intrip
28/09/2010, 08:31
@ Intripp.... zzo ne sai di Napoli tu... tzè... :D

@ Vale... tnks... anche se a forza di scrivere attimi saffici mi sto convincendo di essere donna dendro io... :D

non ne so nulla, se non delle pizze di Michele :w00t::wub:

e cmq il mio postato è una song di Venditti, suclòn :D

XantiaX
28/09/2010, 08:36
'cita' allora che venditti non lo conosco per principio me... :D

Intrip
28/09/2010, 08:38
'cita' allora che venditti non lo conosco per principio me... :D

azzo che poi è montagna non campagna ghghghghghgghghgh


Torino non è soltanto un nome
Torino è un grande coro di persone
Torino vuole dire Napoli che va in montagna
Torino è un dirigibile verso la Spagna.
Torino ma chi l'ha detto che non sei bella
antica quando la sera diventi stella
non parli perché hai paura di sapere troppo
prigione di questa Italia bella del golfo.
Sì, ma per due che come noi si sono amati e poi
trovati qui come disperati, Torino sei
un mare nero per i figli tuoi
Torino occhi aperti non tradirmi mai
Torino strade dritte tu mi perderai.
Torino non è soltanto una canzone
Torino è un grande coro di persone
Torino è l'altra faccia della stessa Roma
Torino un pugno al cielo di terra buona.
Sì, ma per due che come noi si sono amati e poi
trovati qui come disperati, Torino sei
un mare nero per i figli tuoi
Torino occhi aperti non tradirmi mai
Torino strade dritte tu mi perderai.
Dimmi tu come stai in questa città malata di malinconia

XantiaX
28/09/2010, 08:40
oddio... vedi... non bisognerebbe mai ignorare un qualcosa a prescindere... bella mo melascolto... tnks brò

wh5qfHeih6s

Intrip
28/09/2010, 08:43
oddio... vedi... non bisognerebbe mai ignorare un qualcosa a prescindere... bella mo melascolto... tnks brò



anceh se vi ha dedicato in questo mondo di ladri, mettici na pietra sopra dai :tongue::tongue::laugh2:

XantiaX
28/09/2010, 08:44
anfatti... è un romanista... cè sempre stato attrito fra noi... :D

s8un-NsFTIA

XantiaX
18/11/2010, 08:06
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Gianca… il mitico Gianca… difficile vivere a Torino senza conoscerlo, all’ingresso Gaby stringe a se Nat e si limita a dire al buttafuori all’ingresso: “lei è con me” questi le sorride e senza aggiungere altro si sposta per farle passare… un circolo arci dove puoi non aver bisogno di mostrare la tessera per intenderci. Prima di buttarsi in pista le due ordinano due tennents super medie al bancone, e il barman gentilmente: “azzo la Gaby! Ancora in giro eh?” Poi guardando Nat e strizzandole l’occhio… “Il primo giro lo offro io… divertitevi ragazze!”… Due medie che non riusciranno a finire, ormai gonfie d’alcool e thc stupisce anzi si reggano ancora in piedi.

Si spostano dunque nella saletta da ballo, la musica alta è sistematicamente di ottima qualità da Gianca, il locale dove puoi trovare sempre qualcuno abbastanza sverso fino all’alba per andarci a letto. Pentendotene magari il giorno dopo. In alto una canoa appesa al soffitto ne ricorda i trascorsi sportivi, e quelle pareti riattate al divertimento trasudano storia, sudore e passione, ieri come oggi.

Le due iniziano a ballare, finalmente insieme, e i loro sguardi ed i loro movimenti le calamitano sempre più vicine, hanno una disperata voglia l’una dell’altra, ma come due adolescenti si sfiorano senza toccarsi, gustando gli attimi, i profumi e le sensazioni che precedono il loro sfogo.

Finalmente le loro labbra si avvicinano abbastanza da baciarsi, e a quel punto smettono di ballare, rifugiandosi in quello scambio d’amore che hanno a lungo desiderato.

La lingua di Gaby morbida e voluttuosa cerca quella di Nat, la sovrasta, a tratti la pilota, ed i loro corpi completamente adesi condensano in quel bacio tutte le vibrazioni che ormai sono divenute incontenibili. Labbra morbide e decise, timide e provocatorie, vogliose e intime. Un modo di baciare che solo una donna può capire, solo una donna può concedere.

Dall’alto del soppalco che ospita dei tavolini per quelli che vogliono bere e guardare la gente ballare scoppia un’applauso… un ragazzo dal volto simpatico semplicemente apprezza, gridando un ‘BRAAVEE!”, appena udibile a causa del volume della musica, qualcuno ride per quel gesto, qualcun altro lo imita ma per poco. D’altronde non sono al centralino, ed in quel contesto l’apprezzamento di cui sopra è forse più concesso.

Ma loro sono aliene a tutto ciò… ormai anche la musica è diventata lontana nelle loro orecchie, e non possono ne voglio smettere di baciarsi, facendo durare quello scambio di affetto e saliva il più a lungo possibile, fino a quando l’interminabile s’interrompe, i loro occhi chiusi come a voler meglio gustare il tutto si riaprono, e con una nota di tristezza sul volto Nat esordisce: “il tempo è tiranno”.

Gaby non ci pensa due volte. Vuole quella donna nel suo letto, nel suo corpo, dentro la sua anima.
Allora le prende la mano, abbandona le medie dove le avevano lasciate, e riporta lei e Nat alle moto.

Il breve tragitto le porta al quadrilatero romano, zona storica di Torino recuperata al degrado che oggi è forse più bella di ieri, un’antico portone con un cortiletto su cui affacciano i ballatoi ospiterà le loro moto che ancora calde, cadenzeranno per un po il tempo in modo asincrono col loro ticchettio.

Una scala in pietra lucidata, una breve salita dove il silenzio è preludio di passione, e finalmente si schiude l’uscio, il nido di Gaby, inaccessibile ai più si schiude rivelandone i profumi ed il calore che le appartiene.

Nat respira a fondo e gusta per quella prima e forse unica volta l’anima storica di quella gatta stropicciata.

criomat
18/11/2010, 08:20
.... ma cos'è sto mucchio di meVda???? O_O

Intrip
18/11/2010, 08:25
.... ma cos'è sto mucchio di meVda???? O_O

mah.......bbvò che vuoi che ti dica ? ^.^

criomat
18/11/2010, 08:28
mi sono fermato a "l'inno del pompone" in prima pagina :ph34r::ph34r::ph34r:
.... letto questo non ho osato andare oltre!!! :sleep2:

Intrip
18/11/2010, 08:35
cVedevo che il Vugby poVtasse saggezza in chi lo pVatica, invece, ahimè....:cry:

criomat
18/11/2010, 08:37
beh, può essere che si trattasse di un pompone ovale.... chissà?

@ndre@
18/11/2010, 08:53
ottimo

XantiaX
18/11/2010, 09:14
:D

cazzoni... e non è un complimento... :D

Intrip
18/11/2010, 09:18
:D

cazzoni... e non è un complimento... :D

questo è il Maestro che vogliamo :wub::laugh2:

XantiaX
18/11/2010, 09:20
il proselitismo è una brutta bestia brò... affrancatene. :D

black panther
18/11/2010, 09:31
Quando vanno a letto insieme mi avvisate?
Non ne ho una idea e siccome Santiago
sa descrivere bene le cose mi piacerebbe
capire se è una cosa interessante o no..
a priori mi viene da pensare che comunque
manchi..hem..quel qualcosa che esiste in
un rapporto tra uomo e donna, cosa possibile
invece in un rapporto tra due uomini..non so
se mi sono spiegata..chiedo venia se mi sono
focalizzata solo su quello e non sulla poesia
della città...:rolleyes:

Intrip
18/11/2010, 09:52
ZiUn8RwpcfY

XantiaX
18/11/2010, 12:23
zAQWc6TdOhE

L’appartamento è moderno, e crea un piacevole contrasto con lo stile vintage del palazzo, i muri colorati di giallo una parete si una no, rendono le poche luci che vengono accese morbide e sensuali, il profumo di tabacco e della quotidianità della Gab permea ogni cosa, l’arredamento ricorda a tratti lo stile giapponese, la cui cucina è una delle sue passioni. In giro sparsi un po ovunque i segni della sua vita motociclistica, come a creare un disordine ordinato di un vissuto degno di essere esposto.
Nat respira e assapora ogni briciola di quella tana, la vorrebbe portare con se il più a lungo possibile.
Le due non parlano, raggiungono la camera da letto il tempo di metter su un cd di musica soffusa e riprendono a baciarsi, con foga e passione, e lentamente un pezzo alla volta si spogliano l’un l’altra.
Ormai in biancheria intima Gaby non può fare a meno di notare che il corpo di Nat è livido, troppo ed in troppi punti per associarlo alla colluttazione col ciccione della Sacra. E si incupisce, riuscendo solo a dire: “se è il tuo compagno a farti questo lo uccido, giuro che lo ammazzo”. Nat scoppia a ridere, quasi di gusto.
“No no… mio marito mi ama sopra ogni cosa, si staccherebbe un braccio piuttosto che darmi uno schiaffo, e lo staccherebbe a chiunque osasse arrivare a tanto… vedi lui…”
Gaby non vuole ascoltare oltre, non le interessa sentir parlare del suo compagno, questa cosa la fa soffrire, e delicatamente le mette un dito sulle labbra, per farle tacere… allora Nat conclude: “diciamo che questi lividi sono il mio modo per tenermi in allenamento contro le intemperie della vita….” Nel dirlo sul viso di Nat si poggia un velo di tristezza e sebbene questa motivazione non convinca troppo la Vanni, smette di chiedere oltre decidendo di abbandonarsi in un caldo abbraccio.

Ormai spoglie di alcunché iniziano a toccarsi, a baciarsi, a sondare con le mani e con il corpo ogni loro zona oscura. I corpi fremono, si assaggiano, si gustano, a tratti irrigidendosi a tratti rilasciando tutta quella tensione in un concedersi totalmente, dove la carne ormai morbida e umida si abbandona con quanta passione possibile ad ogni umore trattenuto e desiderato. Fanno l’amore a lungo ed entrambe, ognuna a modo suo avverte che quello è il posto dove avrebbero sempre dovuto essere, con i loro corpi sudati e con la loro pelle accaponata, con i loro sguardi pieni d’amore e di passione, è come se avessero la complicità di chi ha ripetuto quel gesto per milioni di volte, è come se al contempo riscoprissero in quei gesti l’emozione della prima volta. Un modo di amarsi unico e a tratti inarrivabile.

Il letto di Gab, morbido ed accogliente ospita ora i loro corpi che nudi e stanchi, sono ormai paghi, la Vanni ha un’espressione dolce e felice, quasi sognante, i suoi occhi ed il suo viso hanno un’espressione diversa dal solito, è angelica, come se la vita le avesse dato tutto ciò che poteva chiederle, e si abbandona tra le braccia di Nat, contenta, pensando che per lei avrebbe affrontato il pregiudizio degli stolti, le intemperie della vita, e forse anche un’inevitabile conseguenza di trovarsi per la prima volta a vivere una storia d’amore da amante e non viceversa. Poteva dire di essere finalmente tornata alla vita.

Nat sveglia non può fare a meno di osservarla, si sente innamorata come non le capitava da tempo, ha una terribile voglia di quella donna, voglia di vivere con lei quanto le resta, di addormentarcisi e risvegliarcisi assieme, di prendersene cura, di coccolarla consolarla e amarla quante più volte le è possibile, ma i suoi occhi tristi e mesti le ricordano, ancora una volta, che il tempo è tiranno.

Dunque attende di sentire il respiro di Gaby farsi più regolare, si concede un pianto silenzioso prima di togliere delicatamente il braccio da sotto la sua testa, augurandosi di non svegliarla, Gab un poco infastidita accenna un movimento, forse borbotta qualcosa, ma poi si riaddormenta.

Nat allora si riveste in silenzio, le bacia sulla fronte, e si concede un’ultima sigaretta dal pacchetto di Gaby mentre le scrive un biglietto: “Ti amo, e tu….” A questo punto le si affollano alla mente milioni di parole per qualificare quell’angelo piovuto dal cielo con cui ha trascorso la notte… ma infine decide solo di continuare con “ tu perdonami se puoi”…

Guarda un’ultima volta quell’alcova d’amore, si sente a casa nonostante sia la prima volta che si trova li, esce limitando al minimo il rumore ed una volta sotto percorre qualche centinaio di metri col suo sport 1000 a piedi, girando l’angolo per evitare che lo sferraglio del pompone risvegli il suo amore.

Mentre torna a casa piange di nuovo, i suoi occhi dentro il casco ormai gonfi limitano in modo preoccupante la visibilità, e pensa che finire contro un muro ai 200 all’ora sarebbe un buon modo per morire, li in quel momento, senza ripensamenti… ma ogni promessa è debito e dunque giunta a destinazione ripone il pompone in garage, asciuga quel che resta delle sue lacrime, e sfoderando il suo miglior sorriso apre l’uscio di casa. L’ultima dignitosa maschera.


criomat
18/11/2010, 12:30
CHE
http://www.soleesale.com/blog/wp-content/uploads/2010/06/pizza.1.jpg

XantiaX
18/11/2010, 12:31
non è mica colpa mia se trombi poco... :D

criomat
18/11/2010, 12:32
non è mica colpa mia se trombi poco... :D
... anche questo è vero :cry:
poi ci metti sempre quel pompone di mezzo, cribbio!!! :dry:




nessuna che si voglia immolare ad una giusta causa? :rolleyes:

XantiaX
18/11/2010, 12:34
eventualmente pago io per lui... :D

criomat
18/11/2010, 12:35
.... offri tu??? :w00t::w00t::w00t:

XantiaX
18/11/2010, 12:35
per te questo ed altro brò... :D

Intrip
18/11/2010, 13:05
+ Nat barzotta x tutti :senzaundente:

XantiaX
19/11/2010, 09:18
ZglLWtkPiqM

Dietro la porta, immobile e in controluce suo marito è in piedi ad attenderla.
Nat lo guarda per un’attimo… fa un sospiro, come di chi è stanca ma felice, sfilando le chiavi dalla toppa.

“Allora… la tua nottata ha soddisfatto le aspettative?”

Lei gli sorride… “più di quanto immaginassi… naltro po marrestavano…“

Ridono insieme… “dalla faccia avrei detto ti fossi dedicata alle tue saffiche passioni…”

“infatti… ed è stato dopo aver sventato l’arresto… “ le scappa una quasi smorfia mentre lo abbraccia forte e lo bacia aggiungendo “resti l’unico ‘uomo’ della mia vita… a quanto pare….”

Restano così abbracciati… per un pò… nessuno dei due sembra triste… è quel che si sono ripromessi, è quel che hanno meditato a lungo, era il giorno per cui si sono preparati con tutte le energie necessarie.

“Mi faccio una doccia… così poi…. Andiamo a letto” quell’andiamo a letto quasi non le usciva di bocca… ciononostante non aveva ripensamenti. Solo un po di paura.

Mentre si spoglia guarda un’ultima volta i lividi sul suo corpo, si ripropongono alle mente le cadute ripetute,i tanti ospedali, il ricovero prolungato, la sofferenza, ed una vita in scadenza quando ti comunicano che la leucemia ti porterà via, presto anche se non sai dire quando.

Piange sicura che la doccia nasconderà le sue lacrime. Fa una doccia lunghissima, si asciuga bene, spalma il suo corpo con le creme che tanto le piacciono, ancora uno sguardo al suo corpo nello specchio, ora si sente un po più sollevata, è pronta.

Il marito l’attende in camera da letto, le porge un bicchiere d’acqua con una pillola, piccola e gialla, si guardano negli occhi, impossibile descriverne gli sguardi, lui si chiede come farà a non esplodere, mentre lei sembra ora tranquilla, felice, la malattia le aveva portato via tutto, ma le aveva lasciato la libertà di quando e come andarsene, e dio… se esiste, le aveva concesso un’ultimo alito di vita in quella notte stellata.

Un breve sorso e si mettono a letto, lei di schiena e lui che l’abbraccia da dietro, come tanto le piace.

Fino a quando il respiro di Nat, nel sonno e nel sogno, senza preavviso, si ferma.
Finalmente lui può piangere, e griderebbe se il dolore non fosse così forte da impedirglielo.

Sono le 8e15 di una domenica mattina. La stessa ora in cui Gaby si sveglia… capisce, prima ancora di verificarlo, che Nat non cè più, si affaccia in soggiorno dove trova il biglietto con su scritto “Ti amo… perdonami, addio” prende dunque il suo portatile e lo scaglia contro il muro con violenza… mentre un pianto disperato le si blocca in gola… dalla quale esce un urlo soffocato… “perché sono sempre così trasparente… dio percheeeeeeeeeeeeeeee?????????????…. “

Sull’altro letto, il marito nel frattempo resta abbracciato a lei in quella posizione per quella che sembra essere un’eternità.

Quando finalmente si alza, la guarda ancora, il vuoto più assoluto perso in uno sguardo a cui il dolore ha ucciso ogni luce… le dà un’ultimo bacio e nel riporre i suoi vestiti si accorge finalmente del biglietto attaccato al casco di lei.

“Trova un modo per ringraziarla” seguito da un cognome e un’indirizzo.

A distanza di una settimana Gaby si sveglia, serena e quasi dimentica di quella strana nottata trascorsa, e sollevando un poco la serranda come sua abitudine si accorge da subito che lo sport mille made in borgo panigale è sotto la sua finestra. Il cuore in gola. Mette su la prima cosa che trova e si precipita in strada, si guarda in giro, ma a quell’ora di domenica è tutto deserto… si avvicina allora alla moto e incastrato nel tappo serbatoio un biglietto “Chiavi in buca” seguite da un numero di telefono.

Gaby è stanca, ne ha basta di biglietti e di enigmi, ci pensa su un paio di giorni, e dopo aver finalmente deciso di dar ricovero nel suo box al ducati rosso, più che altro perché le stava sul culo vederlo alle intemperie ripeteva a se stessa, e visto che nessuno s’era presentato a riprenderlo, decide infine di chiamare quel numero.

Le viene chiesto di presentarsi allo studio Azzeccagarbugli Associati. In un ufficio parquettato sulle pareti l’uomo di fronte a lei, un paziente simpatico e canuto vecchietto la informa che un suo cliente ha deciso di farle una donazione, e se firma i documenti che ha di fronte il passaggio di proprietà può perfezionarsi.

Gaby sente la rabbia crescere dentro: “senta… dica a quella povera stronza che non accetto donazioni… e che se pensa di comprare la gente con gesti tanto plateali quanto falsi…”

Il vecchietto le sorride e la interrompe: “bene… mi è stato chiesto, nel caso avesse fatto resistenza come in effetti sta succedendo, d’informarla che la Sig.ra Natasha Cielo è mancata alle ore 8.15 di domenica scorsa”.

Gaby non reagisce. Immobile con lo sguardo perso nel vuoto, ed un solo grande perché nella testa.

“mi dica almeno dov’è la tomba sulla quale potrò piangere”.




Fin.



Vafrsflot3k


fin.

Uzz
25/11/2010, 08:36
chiudo su richiesta dell'autore