kiter
01/10/2010, 15:34
la campagna contro i frontalieri
Il presidente del partito si è assunto la paternità dell'iniziativa contro i lavoratori italiani,
descritti come ratti predatori delle ricchezze svizzere, e ha definito "puerili" le polemiche
http://milano.repubblica.it/images/2010/10/01/163704818-bd37ecfc-8f7f-4567-b338-17f647ef11f4.jpg
La mente della campagna "balairatt" contro i frontalieri italiani (http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/27/news/campagna_razzista_in_canton_ticino_i_frontalieri_italiani_sono_i_come_ratti-7491091/), descritti come grossi ratti pronti a rubare il formaggio svizzero, è il presidente dell'Udc (Unione democratica di centro) Ticino. Il mistero è stato svelato in una conferenza stampa indetta dalla Ferrise Comunicazioni, che ha realizzato la campagna. Il presidente dell'Udc, Pierre Rusconi, ha cercato di minimizzare le polemiche scatenate in questi giorni definendole "puerili e inutili". Alla fine, però, ha ammesso di non essersi aspettato questa bufera e ha indicato come suoi fiancheggiatori Alfredo Soldati e Gabriele Pinoia, che l'avrebbero aiutato a raccogliere i fondi (30mila franchi svizzeri) per le spese.
Il presidente del partito si è assunto la paternità dell'iniziativa contro i lavoratori italiani,
descritti come ratti predatori delle ricchezze svizzere, e ha definito "puerili" le polemiche
http://milano.repubblica.it/images/2010/10/01/163704818-bd37ecfc-8f7f-4567-b338-17f647ef11f4.jpg
La mente della campagna "balairatt" contro i frontalieri italiani (http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/27/news/campagna_razzista_in_canton_ticino_i_frontalieri_italiani_sono_i_come_ratti-7491091/), descritti come grossi ratti pronti a rubare il formaggio svizzero, è il presidente dell'Udc (Unione democratica di centro) Ticino. Il mistero è stato svelato in una conferenza stampa indetta dalla Ferrise Comunicazioni, che ha realizzato la campagna. Il presidente dell'Udc, Pierre Rusconi, ha cercato di minimizzare le polemiche scatenate in questi giorni definendole "puerili e inutili". Alla fine, però, ha ammesso di non essersi aspettato questa bufera e ha indicato come suoi fiancheggiatori Alfredo Soldati e Gabriele Pinoia, che l'avrebbero aiutato a raccogliere i fondi (30mila franchi svizzeri) per le spese.