fearless
08/10/2010, 17:32
Cile, la trivella a un passo dai 33 minatori
In gioco in queste ore nella miniera cilena di San José c'è la vita di 33 uomini che da 64 giorni lottano come possono per non morire e per rivedere il sole del deserto dell'Atacama
08 ottobre, 18:53
MINIERA SAN JOSE' (CILE) -Speriamo di completare la perforazione del pozzo entro la giornata di oggi, nel corso delle prossime 24 ore": lo ha detto il ministro delle Risorse minerarie cileno, Laurence Golborne, in una conferenza stampa tenuta alla miniera di San José riferendosi ai lavori per salvare i minatori intrappolati nel sottosuolo in Cile.
di Martino Rigacci e Margarita Bastias
MINIERA SAN JOSE' (CILE) - 'Es necesario vivir'. Da alcune delle tende del 'Campamento Esperanza' una 'cumbia' trasmessa da una radiolina pare ricordare qual è la posta in gioco in queste ore nella miniera cilena di San José: la vita di 33 uomini che da 64 giorni lottano come possono per non morire e per rivedere il sole del deserto dell'Atacama. Tutto all'accampamento fa capire che la vicenda ormai è in dirittura d'arrivo. Tra i familiari c'é tanta 'esperanza', ma anche tensione: se tutto andrà bene, senza cioé intoppi inattesi nella costruzione del pozzo, il momento in cui i 33 potranno riabbracciare i propri cari non è lontano. Negli ultimi giorni, l'accampamento cresciuto nella 'mina San Jose'', tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande, si é ingrandito, e ora è come un'enclave abitata in mezzo al deserto.
A tratti pare il set cinematografico di un 'western-spaghetti', a tratti invece un campeggio, con un'aria quasi da Woodstock. Ci sono roulotte e tende, soprattutto quelle modello igloo, oltre a container e camion giganteschi, parabole delle grandi reti tv, cameramen e cronisti che vanno e vengono lungo la 'calle larga' dell'accampamento. Non solo, si vedono anche 'carabineros' cileni, tecnici con le tute delle ditte, volontari del comune di Copiapò con maglie con la scritta 'fuerza mineros'. C'é anche un clown - Rolly - che rallegra i bambini dei minatori, che nelle ore meno calde si rincorrono e giocano. Il tutto sotto un sole molto forte, anche se nel tardo pomeriggio arriva un vento freddo e la temperatura cala sensibilmente. A dominare sotto l'azzurro netto del cielo sono due colori, il marrone delle alture circostanti e il grigio dei sassi e le pietre: durissime, come sanno bene i tecnici cileni che hanno bucherellato l'area alla ricerca del tunnel giusto per salvare i minatori. Molte delle tende appartengono ai familiari dei 'mineros', che siedono tra pentoloni e piatti appoggiati sui tavoli. Ogni nucleo familiare ha foto e cartelli improvvisati con messaggi ai propri cari. E un po' dappertutto, nelle tende ma anche nell'improvvisato 'ristorante' dell'accampamento, spuntano immagini e statuette della Vergine. La notte scorsa tutti hanno partecipato a una veglia a lume di candele. 'Sepolti forse, vinti mai', afferma il messaggio scelto dai 'parientes' di Pedro Cortez (24) e Carlos Bugueno (37), menre un po' più in là i familiari di Mario Gomez (62, il più anziano dei 33) incitano il loro 'Marito' con un 'Vamos. Tutta quella terra non riuscira' a sconfiggere un'atacameno". 'Ci manchi', ricorda la scritta della madre e la moglie di Victor Zamora (40), che accanto alla tenda hanno parcheggiato la loro auto bianca abbellita con tante bandierine con i tre colori del Cile, bianco, rosso e blu: gli stessi che si vedono nei vessilli di tutte le dimensioni (alcune enormi) distribuite in lungo e in largo, soprattutto sulle alture che circondano Esperanza. Ci sono anche tante bandiere blu e gialle della città di Copiapò, identiche a quella dell'Ue, ma con un'unica grande stella al centro. Spesso sulle colline circostanti si vedono gruppi di cronisti con le jeep affittate che riprendono immagini in lontananza dell'accampamento.
In un testo lungo, quasi una poesia, i parenti del 23/enne Richard Villaroel affermano che il loro caro è 'piu' grande di Elvis' e che "in fondo la vita ci regala sempre due opportunita". Per Jimmy Sanchez (19 anni, il più giovane de 'los 33') i familiari hanno scelto una sorta di 'collage', con foto e testo: 'sappiamo che Dio illumina la tua strada verso il ritorno'. Non ci sono cartelli né striscioni, ma tante donne sedute ad un tavolo che parlano nella tenda del 'Centro di orientamento e aiuto ai familiari'. Non lontano spicca una frase che si trova un po' dappertutto e che rappresenta bene uno degli aspetti chiave di questo dramma di San José: "il Cile senza minatori non è il Cile".
Cile, la trivella a un passo dai 33 minatori - Speciali - ANSA.it (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2010/10/03/visualizza_new.html_1756546033.html)
gran bella notizia :oook:
In gioco in queste ore nella miniera cilena di San José c'è la vita di 33 uomini che da 64 giorni lottano come possono per non morire e per rivedere il sole del deserto dell'Atacama
08 ottobre, 18:53
MINIERA SAN JOSE' (CILE) -Speriamo di completare la perforazione del pozzo entro la giornata di oggi, nel corso delle prossime 24 ore": lo ha detto il ministro delle Risorse minerarie cileno, Laurence Golborne, in una conferenza stampa tenuta alla miniera di San José riferendosi ai lavori per salvare i minatori intrappolati nel sottosuolo in Cile.
di Martino Rigacci e Margarita Bastias
MINIERA SAN JOSE' (CILE) - 'Es necesario vivir'. Da alcune delle tende del 'Campamento Esperanza' una 'cumbia' trasmessa da una radiolina pare ricordare qual è la posta in gioco in queste ore nella miniera cilena di San José: la vita di 33 uomini che da 64 giorni lottano come possono per non morire e per rivedere il sole del deserto dell'Atacama. Tutto all'accampamento fa capire che la vicenda ormai è in dirittura d'arrivo. Tra i familiari c'é tanta 'esperanza', ma anche tensione: se tutto andrà bene, senza cioé intoppi inattesi nella costruzione del pozzo, il momento in cui i 33 potranno riabbracciare i propri cari non è lontano. Negli ultimi giorni, l'accampamento cresciuto nella 'mina San Jose'', tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande, si é ingrandito, e ora è come un'enclave abitata in mezzo al deserto.
A tratti pare il set cinematografico di un 'western-spaghetti', a tratti invece un campeggio, con un'aria quasi da Woodstock. Ci sono roulotte e tende, soprattutto quelle modello igloo, oltre a container e camion giganteschi, parabole delle grandi reti tv, cameramen e cronisti che vanno e vengono lungo la 'calle larga' dell'accampamento. Non solo, si vedono anche 'carabineros' cileni, tecnici con le tute delle ditte, volontari del comune di Copiapò con maglie con la scritta 'fuerza mineros'. C'é anche un clown - Rolly - che rallegra i bambini dei minatori, che nelle ore meno calde si rincorrono e giocano. Il tutto sotto un sole molto forte, anche se nel tardo pomeriggio arriva un vento freddo e la temperatura cala sensibilmente. A dominare sotto l'azzurro netto del cielo sono due colori, il marrone delle alture circostanti e il grigio dei sassi e le pietre: durissime, come sanno bene i tecnici cileni che hanno bucherellato l'area alla ricerca del tunnel giusto per salvare i minatori. Molte delle tende appartengono ai familiari dei 'mineros', che siedono tra pentoloni e piatti appoggiati sui tavoli. Ogni nucleo familiare ha foto e cartelli improvvisati con messaggi ai propri cari. E un po' dappertutto, nelle tende ma anche nell'improvvisato 'ristorante' dell'accampamento, spuntano immagini e statuette della Vergine. La notte scorsa tutti hanno partecipato a una veglia a lume di candele. 'Sepolti forse, vinti mai', afferma il messaggio scelto dai 'parientes' di Pedro Cortez (24) e Carlos Bugueno (37), menre un po' più in là i familiari di Mario Gomez (62, il più anziano dei 33) incitano il loro 'Marito' con un 'Vamos. Tutta quella terra non riuscira' a sconfiggere un'atacameno". 'Ci manchi', ricorda la scritta della madre e la moglie di Victor Zamora (40), che accanto alla tenda hanno parcheggiato la loro auto bianca abbellita con tante bandierine con i tre colori del Cile, bianco, rosso e blu: gli stessi che si vedono nei vessilli di tutte le dimensioni (alcune enormi) distribuite in lungo e in largo, soprattutto sulle alture che circondano Esperanza. Ci sono anche tante bandiere blu e gialle della città di Copiapò, identiche a quella dell'Ue, ma con un'unica grande stella al centro. Spesso sulle colline circostanti si vedono gruppi di cronisti con le jeep affittate che riprendono immagini in lontananza dell'accampamento.
In un testo lungo, quasi una poesia, i parenti del 23/enne Richard Villaroel affermano che il loro caro è 'piu' grande di Elvis' e che "in fondo la vita ci regala sempre due opportunita". Per Jimmy Sanchez (19 anni, il più giovane de 'los 33') i familiari hanno scelto una sorta di 'collage', con foto e testo: 'sappiamo che Dio illumina la tua strada verso il ritorno'. Non ci sono cartelli né striscioni, ma tante donne sedute ad un tavolo che parlano nella tenda del 'Centro di orientamento e aiuto ai familiari'. Non lontano spicca una frase che si trova un po' dappertutto e che rappresenta bene uno degli aspetti chiave di questo dramma di San José: "il Cile senza minatori non è il Cile".
Cile, la trivella a un passo dai 33 minatori - Speciali - ANSA.it (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2010/10/03/visualizza_new.html_1756546033.html)
gran bella notizia :oook: