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Visualizza Versione Completa : DISOCCUPAZIONE o VOGLIA DI LAVORARE ?



Max PS
22/12/2010, 12:20
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

357magnum
22/12/2010, 12:25
[ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?[/COLOR]

in giro...ce n'è poca...
e la mangiatoia di molti è assai bassa...per cui si fa meno fatica a fare un ciufolo che a lavorare, c'è sempre qualcuno che paga (mamma, papà...uno zio....lo Stato ....il Comune ecc ecc)
"Diritti! I miei diritti...!! "
Sì, ho capito...ma i doveri? Quelli base...proprio terra terra.....

:wink_:

Muttley
22/12/2010, 12:27
per fortuna non son tutti cosi, nel mio uff. ci sono 2 nuovi assunti .....dovo dire che sono veramente da prendere come esempio, i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene , collaborano, sono umili e hanno voglia di fare e di imparare.

Obsolete
22/12/2010, 12:28
provo io... non so fare un cazzo ma posso imparare, non sto alla canna del gas economicamente ma me ne voglio andare dalla cttà in cui sto, quindi massima disponibilità a trasferirmi, anche all'estero. tra un pò mi laureo in ingegneria gestionale, mi manca un esame e la tesi.
ottima conoscenza dell'inglese, col computer sono una rapa invece.


:blink:





quando inizio?

Black Death
22/12/2010, 12:29
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?


Gente di merda che rovina il mercato creando sfiducia a coloro che hanno da offrire lavoro,

già il costo del lavoro è altissimo se poi ci si trova gente cosi è chiaro che si farà sempre piu' fatica ad assumere, poi è anche vero che c'è gente disponibile corretta che magari si ferma a fare anche straordinario non retribuito (giusto per la causa) che chiuso il rapporto si ritrova con magari una decina di migliaia di euro da prendere e che sa che non prenderà mai perchè gli ex datori sono disonesti. (caso specifico ma ce ne sono molti altri).



Di gente disonesta c'è da tutte le parti

;)

Lo scrofo
22/12/2010, 12:29
Di questa gente e' pieno... purtroppo ...

michele0105
22/12/2010, 12:33
Attualmente lavoro nell'informatica, e conosco abbastanza bene il diritto privato (fresco di laurea in giurisprudenza)....
Se vuoi mettermi alla prova manda mp! :D

streetTux
22/12/2010, 12:34
ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

Generalizzare non si può, non lo hai fatto tu, non lo faccio nemmeno io, ma concordo pienamente con ciò che dici.. Ce ne sono tanti..
Voglia di lavorare non ce nè.. Perchè è vero che c'è la crisi, il precariato e tutte queste belle parolone.. Ma molte, troppe volte, le si usa come scusa, come giustificazione.. Se si ha voglia di sporcarsi le mani un lavoro lo si trova, altro che.. Ma preferiamo lasciare il posto agli extracomunitari perchè noi mica ci abbassiamo a tanto..
Non c'è voglia di lavorare, c'è la voglia di trovare lavoro, ed è diverso.. Possibilmente trovare il lavoro con meno responsabilità possibile, con la paga più alta possibile, e con il meno sforzo possibile.. La gavetta, quella sì che è una parola che la gente dovrebbe imparare!

Matt
22/12/2010, 12:34
Ce n'e' tanta gente così :wink_:

Mr. Number
22/12/2010, 12:43
mi sa che con sto messaggio ti ritroverai la casella dei mp piena di richieste... :biggrin3:

redcell
22/12/2010, 12:45
si si... peccato che non possa allegarti il cv a questo post:biggrin3:

scherzi a parte, a volte gli errori di valutazione si fanno da entrambe le parti..
proprio l'altro giorno si discuteva ancora di lavoro e in merito a questo posso dirti che di gente capace con voglia di fare è piena l'italia.. Ma sai qual è al cosa più assurda alla quale pensavo proprio qualche minuto.. io ho un posto di responsabilità.. sono occupato dalla mattina alla sera con diversi giorni al mese in trasferta e pochi week end liberi..il colmo è che dovrei essere in cassa integrazione e non riesco manco ad andare ai colloqui per i quali vengo selezionato..E ripeto dovrei essere in cassa integrazione libero di farmi i cazzi miei...Sono legato ad una azienda che mi aveva fatto 1000 promesse e 100 rassicurazioni.. adesso sono incastrato, ho sbagliato a valutare l'azienda...
Io e molti come me purtroppo siamo il rovescio della medaglia del tizio che hai preso tu:biggrin3::wink_:

Ruby76
22/12/2010, 12:46
che tristezza..... anche io ne ho visti e ne vedi tanti così purtroppo....
voglia di lavorare sotto i piedi, e appena li metti sotto pressione e fretta tirano fuori scuse assurde o ti prendono per il culo....
tirare il carretto è sempre difficile quando il carico è pieno di quella gente...
tanti diritti e nessun dovere??!!! maccheccazzo!!!!???? i soldi a fine mese li prendi o no? allora fai quello per cui sei pagato, e fallo bene, perchè a farlo male ci metti lo stesso tempo!!!!!!! e poi a rimediare quanto ci metti??
che squallore....

Obsolete
22/12/2010, 12:46
mi sa che con sto messaggio ti ritroverai la casella dei mp piena di richieste... :biggrin3:

io praticamente già gliel'ho scritto il curriculum:biggrin3::biggrin3:

valterone
22/12/2010, 12:48
Ce n'e' tanta gente così :wink_:

Aggiungerei "purtroppo" e "sempre di più"...

Il problema grosso è che quando saranno la maggioranza (perchè la tendenza è quella, non nascondiamocelo...) saremo quasi costretti a generalizzare, e pur se mal volentieri, non sbaglieremmo...

ivanbdp
22/12/2010, 13:22
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

SE cosi nn fosse nn credi che L'ITALIA / L'INPS/andrebbero molto meglio...?
questo vale sia per certi dipendenti che per certi datori di lavoro purtroppo e sottolineo PURTROPPO in ITALIA il disonesto ha la meglio:sick::sick:

andrea.69
22/12/2010, 13:24
sono d'accordo con te sul fatto che molta gente "cerca lavoro e spera di non trovarlo" oppure che appena l'ha trovato cambia attenggiamento e che molti non hanno voglia di fare un caXXo... certo è che eviterei le generalizzazioni.
Però sinceramente non capisco perché, per capire se i tuoi collaboratori lavorano o meno invece di assegnare degli obiettivi di tempi e risultati, tu vada a spulciare sui loro pc... premesso che non è corretto l'uso del pc aziendale per fini privati, esiste anche la privacy che così viene palesemente violata

valterone
22/12/2010, 13:48
Ha specificato che il PC è aziendale (come l'orario di lavoro, tralaltro...) e ci mancherebbe altro che il titolare o chi per esso non possa andare a controllare come vengono usati i suoi computer nell'orario che lui retribuisce al dipendente...
Non vorrei che per eccesso di rispetto della privacy si andasse a finire nell'appropriazione indebita...

Max PS
22/12/2010, 13:50
perchè lo faccio ? perchè lo posso fare.
perchè è giustificato e motivato dal fatto che non stai rendendo e quindi stai violando tu stesso in primis le disposizioni date dal tuo datore di lavoro, dal momento che è stato rinvenuto materiale non collegato all'attività di lavoro.
mi spiego con un esempio equivalente.
checchè se ne dica, ogni dispositivo di videosorveglianza, telecamere o altro rivolto verso il dipendente è vietato perchè antisindacale, vi è sufficiente giurisprudenza in materia.
però l'eventuale documentazione prodotta da tali apparati viene usata come prova valida in fase di giudizio quando il dipendente lo si è colto a rubare, a sottrarre materiale o denaro o quant'altro.
questo per farti capire tante cose che non ti sto certo a spiegare qui in sede pubblica caro andrea69, altrimenti dovremmo addentrarci nei meandri e cavilli più interessanti di ciò che sancisce il codice civile e penale di cui adoro pascermi essendo per così dire un buon conoscitore.

in chiusa posso aggiungere che la "privacy" su un computer aziendale assume un concetto assai ampio.

;-)

Gianluca74
22/12/2010, 13:58
si si... peccato che non possa allegarti il cv a questo post:biggrin3:

scherzi a parte, a volte gli errori di valutazione si fanno da entrambe le parti..
proprio l'altro giorno si discuteva ancora di lavoro e in merito a questo posso dirti che di gente capace con voglia di fare è piena l'italia.. Ma sai qual è al cosa più assurda alla quale pensavo proprio qualche minuto.. io ho un posto di responsabilità.. sono occupato dalla mattina alla sera con diversi giorni al mese in trasferta e pochi week end liberi..il colmo è che dovrei essere in cassa integrazione e non riesco manco ad andare ai colloqui per i quali vengo selezionato..E ripeto dovrei essere in cassa integrazione libero di farmi i cazzi miei...Sono legato ad una azienda che mi aveva fatto 1000 promesse e 100 rassicurazioni.. adesso sono incastrato, ho sbagliato a valutare l'azienda...
Io e molti come me purtroppo siamo il rovescio della medaglia del tizio che hai preso tu:biggrin3::wink_:


Stessa cosa che succede a me....1000 promesse ma solo tanto fumo...e dire che ormai passo la maggiorparte del mese in viaggio e non riesco nemmeno a veder crescere mia figlia !!!
Al colloquio anche le aziende promettono molto ...posizione , soldi , ma quando poi si accorgono che c'e' chi i risultati li raggiunge e spesso li supera tirano i remi in barca adducendo 100 scuse .
Sono 2 anni che aspetto il mio promesso e meritato "Bonus di risultato" ...

redcell
22/12/2010, 14:02
Stessa cosa che succede a me....1000 promesse ma solo tanto fumo...e dire che ormai passo la maggiorparte del mese in viaggio e non riesco nemmeno a veder crescere mia figlia !!!
Al colloquio anche le aziende promettono molto ...posizione , soldi , ma quando poi si accorgono che c'e' chi i risultati li raggiunge e spesso li supera tirano i remi in barca adducendo 100 scuse .
Sono 2 anni che aspetto il mio promesso e meritato "Bonus di risultato" ...

e si se sbagli e non rendi è colpa tua.. se arrivi al budget è il mercato che si è ripreso.. :wink_: mi fa sorridere il fatto che un mio amico mio ex collega lavora da bloomberg a londra ed è praticamente la stessa cosa.. quando c'è da scucire ogni mondo è paese...

PS: io sono su un pc aziendale.. spero venga qualcuno a controllare.. tanto non dovrei essere manco in ufficio visto che sono in cassa integrazione.. poi davanti al giudice ci facciamo 4 risate:wink_:

simone160
22/12/2010, 14:04
perchè lo faccio ? perchè lo posso fare.
perchè è giustificato e motivato dal fatto che non stai rendendo e quindi stai violando tu stesso in primis le disposizioni date dal tuo datore di lavoro, dal momento che è stato rinvenuto materiale non collegato all'attività di lavoro.
mi spiego con un esempio equivalente.
checchè se ne dica, ogni dispositivo di videosorveglianza, telecamere o altro rivolto verso il dipendente è vietato perchè antisindacale, vi è sufficiente giurisprudenza in materia.
però l'eventuale documentazione prodotta da tali apparati viene usata come prova valida in fase di giudizio quando il dipendente lo si è colto a rubare, a sottrarre materiale o denaro o quant'altro.
questo per farti capire tante cose che non ti sto certo a spiegare qui in sede pubblica caro andrea69, altrimenti dovremmo addentrarci nei meandri e cavilli più interessanti di ciò che sancisce il codice civile e penale di cui adoro pascermi essendo per così dire un buon conoscitore.

in chiusa posso aggiungere che la "privacy" su un computer aziendale assume un concetto assai ampio.

;-)


Ciao concittadino,:wink_:, se ai tuoi dipendenti non hai fatto firmare un foglio in cui e' specificato che il materiale all'interno del disco fisso locale e' di totale proprieta' della ditta, sei nei casini.
Abbiamo avuto problemi di questo tipo con un dipendente.
Trovo che sia assurdo, ma dovrebbe essere cosi'.

andrea.69
22/12/2010, 14:09
io credo in realtà che stiamo dicendo la stessa cosa, però con due punti di vista differenti e infatti avevo premesso di essere d'accordo con te nel discorso che molta gente non ha voglia di fare un caxxo.
però, personalmente, al controllo delle persone preferisco la delega con l'assegnazione di obiettivi in termini di tempi e risultati che poi richiedo; certo tutto dipende anche dal livello di autonomia che hanno le persone che lavorano per te.

simone160
22/12/2010, 14:23
e si se sbagli e non rendi è colpa tua.. se arrivi al budget è il mercato che si è ripreso.. :wink_: mi fa sorridere il fatto che un mio amico mio ex collega lavora da bloomberg a londra ed è praticamente la stessa cosa.. quando c'è da scucire ogni mondo è paese...

PS: io sono su un pc aziendale.. spero venga qualcuno a controllare.. tanto non dovrei essere manco in ufficio visto che sono in cassa integrazione.. poi davanti al giudice ci facciamo 4 risate:wink_:


Anche io sono su pc aziendale, ma non vengo pagato ad ore, faccio fattura a seconda dei lavori, ho le scadenze e se non consegno un paio di giorni prima mi sento una merda, visto che i cazzari le fanno tardando un paio di giorni.


Sono pienamente d'accordo con Max, ci vogliono dignita' ed onore sul posto di lavoro, io ho iniziato facendo praticantato, erano circa 4 ore al gg per un anno, stipendio 0, ma sapevo che non avevo le capacita' per pretenderlo.
Un ingegniere ultimamente e' andato via, perche' pretendeva un aumentovisto che sono 4 anni che e' qui, il boss gli ha detto che lo stipendio si guadagna, non e' un merito per anzianita' e che lo avrebbe messo alla prova con una responsabilita' superiore, insomma adatta a cio' che pretendeva.....se ne e' andato perche' sapeva che eventuali ritardi o errori lo avrebbero costretto o ad assumere altre persone, o a dover pagare penali ai clienti!!!!!!

Max PS
22/12/2010, 14:23
di problematiche ne ho lette tante, comprendo quindi molto bene lo stato di malessere di recell, di gianluca e quello di altri e sono dalla loro parte sebbene in trincea io investa la posizione contraria, ma questo non significa nulla, quel che è giusto è giusto e sono dalla loro parte.
andrea, ho capito benissimo lo spirito del tuo messaggio, è tutto ok, il mio discorso iniziale voleva solo essere molto più semplice e superficiale tralasciando tutte le complicazioni dei vari casi che possono venirsi a creare; dico solo molto più semplicemente, come già qualcuno ha scritto, che chi ha voglia di lavorare lo si vede subito, non crea problemi, fa i suoi orari, il suo lavoro, produce e stop (e alla fine del mese prende il suo stipendio), stop, fine della storia, una cosa semplice insomma.
dall'altra parte non ho mai amato fare quello che sta col fucile spianato e il colpo in canna, in questo modo si viene a creare un clima antiproduttivo, di tensione, che non porta a nulla.
non sono forse belli quegli ambienti di lavoro dove chi sta in alto è in massima confidenza con chi sta un po' più in basso senza far percepire questa differenza e andando tutti d'amoro e d'accordo ? non è bello così ?
invece con certe persone sembra che questo purtroppo non si possa attuare, hanno quel non so che di congenito che glielo leggi in faccia che sono entrati da quella porta per prenderti per il naso.
simone160 non ti preoccupare, tutto quello che doveva essere firmato è stato firmato.

simone160
22/12/2010, 14:33
Per me sbagli, il capo e' il capo, cercando di non differenziare le posizioni rischi di creare un ambiente in cui non vieni rispettato, io apprezzo molto il sistema del mio titolare, in studio giu' e si lavora se c'e' da lavorare, poi magari a volte ci offre il pranzo, porta un panino con la mortadella e 2 birre.... pero' quando si lavora lui e' il signor titolare e gli si da del lei...


Poi al centro benelli tutti insieme:w00t::w00t::w00t::w00t:

redcell
22/12/2010, 14:36
Anche io sono su pc aziendale, ma non vengo pagato ad ore, faccio fattura a seconda dei lavori, ho le scadenze e se non consegno un paio di giorni prima mi sento una merda, visto che i cazzari le fanno tardando un paio di giorni.


Sono pienamente d'accordo con Max, ci vogliono dignita' ed onore sul posto di lavoro, io ho iniziato facendo praticantato, erano circa 4 ore al gg per un anno, stipendio 0, ma sapevo che non avevo le capacita' per pretenderlo.
Un ingegniere ultimamente e' andato via, perche' pretendeva un aumentovisto che sono 4 anni che e' qui, il boss gli ha detto che lo stipendio si guadagna, non e' un merito per anzianita' e che lo avrebbe messo alla prova con una responsabilita' superiore, insomma adatta a cio' che pretendeva.....se ne e' andato perche' sapeva che eventuali ritardi o errori lo avrebbero costretto o ad assumere altre persone, o a dover pagare penali ai clienti!!!!!!

no simo.. la mia era un battuta...anche io non vengo pagato a ore.. o meglio non solo ad ore.. il discorso che ho un pò di veleno in corpo perchè da qualche periodo non vengo pagato proprio,:mad: pur facendo il mio lavoro con dedizione e risultati.. :wink_:

ferrante
22/12/2010, 14:43
Senza generalizzare e con pochissime parole, mi sento di dire che in Italia:

poca gente responsabile e costruttiva con voglia di fare;

molta gente irresponsabile e distruttiva con voglia di fare.........un caxxo:cry:

Anche molti datori di lavoro non si salvano, ma questo non deve certo giustificare certi atteggiamenti dei dipendenti.

giupeppex
22/12/2010, 14:59
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

se ti offri di darmi un lavoro, ti giuro che sarò scostante e antipatico al colloquio e farò finta di non saper usare anche power point...

sono serio:ph34r:

simone160
22/12/2010, 15:08
no simo.. la mia era un battuta...anche io non vengo pagato a ore.. o meglio non solo ad ore.. il discorso che ho un pò di veleno in corpo perchè da qualche periodo non vengo pagato proprio,:mad: pur facendo il mio lavoro con dedizione e risultati.. :wink_:


Si si avevo inteso, ho preso spunto da te perche' ultimamente mi girano un po' anche a me, ma al senso opposto.
Mi hanno offerto sto lavoro fra Indonesia e vietnam, il mio titolare voleva che ci fossi io, l'imprenditore era piu' che contento visto che gli ho gia' seguito dei lavori con grandi successi, sia di tempo che di risparmi sui costi previsti, io ho presentato le mie "pretese" una stanza singola, e 4 voli in un anno per rientrare almeno 2 settimane, sarebbero le uniche ferie che mi farei visto che lavorano praticamente 24h su 24 a turni, e la parcella la stessa dei lavori di Londra....
Oltre che accettare il tutto, il cliente mi premiava dandomi lo stesso rimborso spese che mi dava per londra, (taxi-ristorante-droga e striptclub) dove si sa i prezzi sono alle stelle, mentre in quei posti e' il contrario.
Poi all'improvviso e' uscito un suo nipote e mi hanno detto di fare solo a chiamata come ho fatto per Londra, cioe' casca una gru'? Chimata nel mezzo della notte, aereo il prima possibile, da qualsiasi aereoporto a qualsiasi prezzo, sistemare i casini e tornare a casa....
In un posto cosi' non potevo garantire l'efficienza di tale metodologia, primo perche' non ho abbastanza contatti in zona,e poi perche' se voleva insegnare qualcosa al nipote, non era l'occasione giusta.
Ma il bimbo capriccioso, si e' offeso molto quando ho detto tutto questo in sua presenza, nulla di male penso, visto che e' la verita', voi fareste fare esperienza a un vostro parente su un progetto dalla parte opposta del mondo che ha un costo previsto di 6 milioni di euro???

denis
22/12/2010, 15:13
è brutto anche trovarsi a tirare come un dannato perchè quello che fai ti piace ma dall'altra parte trovi un capo che non ti mette nelle condizioni di 'poter fare di più'...io per tre anni me ne son fregato di straordinari, ferie, trasferte ecc...per il semplice fatto che quello che facevo mi piaceva; ma al momento di mettere i puntini sulle 'I', perchè a mio avviso era giunto il momento, sono iniziati i 'se' e i 'ma'...ed allora che fai? lavori in un modo a cui non sei abituato?no grazie, però non è nemmeno giusto così...spero di essermi spiegato....

tonidaytona
22/12/2010, 15:15
ne ho visti di quei tanti...
piangono miseria ma se ce' da provare al mc donald a friggere le patatine ti senti dire che quello va bene per gli extracomunitari.

e allora penso che non manca tanto il lavoro ma i lavori comodi comodi stragarantiti e dove sopratutto non spendersi con troppa fatica.

quelli per farsi un po' il culo abbondano pure.

saluti.

simone160
22/12/2010, 15:17
è brutto anche trovarsi a tirare come un dannato perchè quello che fai ti piace ma dall'altra parte trovi un capo che non ti mette nelle condizioni di 'poter fare di più'...io per tre anni me ne son fregato di straordinari, ferie, trasferte ecc...per il semplice fatto che quello che facevo mi piaceva; ma al momento di mettere i puntini sulle 'I', perchè a mio avviso era giunto il momento, sono iniziati i 'se' e i 'ma'...ed allora che fai? lavori in un modo a cui non sei abituato?no grazie, però non è nemmeno giusto così...spero di essermi spiegato....


Q8,
ho un amico che quando fa gli straordinari gli dicono che sono cose che doveva fare, e guarda caso non conteggiano niente, quando chiede un permesso per una visita o per andare a mignotte gli contano anche i secondi per farlo recuperare!!!!

redcell
22/12/2010, 15:17
Si si avevo inteso, ho preso spunto da te perche' ultimamente mi girano un po' anche a me, ma al senso opposto.
Mi hanno offerto sto lavoro fra Indonesia e vietnam, il mio titolare voleva che ci fossi io, l'imprenditore era piu' che contento visto che gli ho gia' seguito dei lavori con grandi successi, sia di tempo che di risparmi sui costi previsti, io ho presentato le mie "pretese" una stanza singola, e 4 voli in un anno per rientrare almeno 2 settimane, sarebbero le uniche ferie che mi farei visto che lavorano praticamente 24h su 24 a turni, e la parcella la stessa dei lavori di Londra....
Oltre che accettare il tutto, il cliente mi premiava dandomi lo stesso rimborso spese che mi dava per londra, (taxi-ristorante-droga e striptclub) dove si sa i prezzi sono alle stelle, mentre in quei posti e' il contrario.
Poi all'improvviso e' uscito un suo nipote e mi hanno detto di fare solo a chiamata come ho fatto per Londra, cioe' casca una gru'? Chimata nel mezzo della notte, aereo il prima possibile, da qualsiasi aereoporto a qualsiasi prezzo, sistemare i casini e tornare a casa....
In un posto cosi' non potevo garantire l'efficienza di tale metodologia, primo perche' non ho abbastanza contatti in zona,e poi perche' se voleva insegnare qualcosa al nipote, non era l'occasione giusta.
Ma il bimbo capriccioso, si e' offeso molto quando ho detto tutto questo in sua presenza, nulla di male penso, visto che e' la verita', voi fareste fare esperienza a un vostro parente su un progetto dalla parte opposta del mondo che ha un costo previsto di 6 milioni di euro???

azzo ...
ricordo la situazione indonesia e vietnam.. e se prendi la discussione in merito fui tra quelli che ti incentivava a partire proprio perchè a certe condizioni ,queste esperienze sono impagabili..rimborsi spese equiparati a quelli di londra vuol dire vivere quasi da sceicco.. a bali anni fa si viveva alla grande con 10 dollari al giorno (2 pasti , l'ostello e un sacco di birra):wink_:
certo quando poi iniziano a metterti i bastoni tra le ruote è tutta un altra storia..

spero si risolva e se accetti fammi sapere dove vai.. ho amici che sono rimasti a vivere li dopo qualche viaggio negli anni dell' università!:wink_:

i

simone160
22/12/2010, 15:25
azzo ...
ricordo la situazione indonesia e vietnam.. e se prendi la discussione in merito fui tra quelli che ti incentivava a partire proprio perchè a certe condizioni ,queste esperienze sono impagabili..rimborsi spese equiparati a quelli di londra vuol dire vivere quasi da sceicco.. a bali anni fa si viveva alla grande con 10 dollari al giorno (2 pasti , l'ostello e un sacco di birra):wink_:
certo quando poi iniziano a metterti i bastoni tra le ruote è tutta un altra storia..

spero si risolva e se accetti fammi sapere dove vai.. ho amici che sono rimasti a vivere li dopo qualche viaggio negli anni dell' università!:wink_:

i


No guarda, ho detto cio' che pensavo e questi ci sono rimasti male, piu' che altro il bimboscemo, che l'ha presa come una cosa personale, visto che lui e' di qua e gira in M3 non poteva permettere un affronto simile da uno della compagnia "normale"(quelli che non prendono 500€ dal papi al sabato per andare a cena fuori)....
Non gli ho messo lo scroto in bocca perche' ho paura che mi avrebbe morso ma e' l'unico metodo con certe persone per fargli capire quanto ti frega cio' che pensano loro:wink_::wink_:
Non ho alcuna intenzione di prendermi certi rischi, se qualcosa va male, spellano il mio di culo non il suo:mad::mad: che affoghino nella merda, quando saranno in fondo chiameranno e allora le mie pretese saranno diverse:wink_:
P.S.fortunatamente il mio titolare mi appoggia al 200000%

Erikuccia
22/12/2010, 15:30
Qui si tocca un tasto che mi sta a cuore.
Non ho una posizione di grande responsabilità, e mi considero un elemento senza il quale l'azienda probabilmente tirerebbe avanti ugualmente.
Però son certa di una cosa: di esermi guadagnata la fiducia col tempo, con la buona volontà e con la voglia di fare.
Son pagata a mese (e vi assicuro che lo stipendio è poco più di quello di un normale impiegato), sovente porto il lavoro a casa, mi capita di lavorare sabato e domenica (non spesso per fortuna) e di essere presente il lunedì mattino puntuale alle 8 in ufficio, mi è capitato di lavorare seppur fossi in malattia.....
Ma non mi son mai lamentata (oddio, qualche volta a dire il vero sbuffo :tongue:), non ho mai preteso diritti (anche se li avessi avuti)....insomma: ho sempre abbassato la testa e son andata avanti.
Eppur vedo colleghi (specialmente superiori), che si lamentano, che pretendono, che entrano alle 9 in ufficio e se ne escono alle 5, che s'inventano scuse, impegni, che pretendono la segretaria, che fanno telefonate personali.......insomma......vedo che manca la correttezza e la voglia di fare.
Cosa che riscontro sempre in più persone con cui parlo e che magari cercano un lavoro. E la cosa mi fa letteralmente incazz......
Perchè noto disparità, perchè vedo che c'è chi costantemente "tira il carretto in silenzio" e chi fa la zavorra. Perchè c'è gente che non fa un cavolo e pretende collaborazione e perchè mi allibiscono tante aziende, che non vedono (o preferiscono non vedere) questa disparità.
Ho maturato una convinzione per cui (mediamente, ma non sempre): più alti sono gli stipendi e responsabilità e meno fai e più pretese hai; ma ciò nonostante vieni rispettato; mentre il tuo subalterno s'ammazza di lavoro, tace, subisce e, se sbaglia, apriti cielo:cry::cry::cry::cry::cry:
Cari signori miei: io manderei tutti questi "geni nullafacenti" a lavorare 12 ore in miniera a 1000 euro al mese: prendere o lasciare :wink_:

Max PS
22/12/2010, 15:37
cara erikuccia... non fa una piega.

Tetsu
22/12/2010, 15:40
Si è vero che c'è tanta disoccupazione ma non c'è voglia di lavorare. Senz'altro vi sarete resi conto che non ci sono più neanche le mezze stagioni e si stava sicuramente meglio quando si stava peggio...

Io un anno da disoccupato dopo che sono stato licenziato (ero precario) da una azienda in cui ho dato anima e corpo per avere quel cacchio di contratto indeterminato (giornate da 16ore!!) adesso mi cospargo il capo di ceneri e cerco umilmente lavoro, cosa mi sento dire? Che non ho voglia di lavorare? Bha sarà.
Ho fatto dei colloqui e mi sono stati proposti rispettivamente: 1 mese per sostituzione operaio in malattia senza speranza di un rinnovo, 1 contratto a chiamata in cui se non corro quando mi chiamano ci smeno e se non mi chiamano guadagno un calcio nel sedere, 1 lavoro part time per 3 mesi a 60km da casa..
Rispondo a qualsiasi annuncio che sia pulire i cessi o impiegato in ufficio. In passato ho lavorato come sforna panini in un Mc Donald's, adesso venitemi a dire che non sono abbastanza umile da accettare lavori meno prestigiosi.

Se tutto va bene, e ripeto SE, si sta concretizzando un lavoro in Germania. Niente di speciale ma è un inizio in un paese che in questo momento sta trainando la carretta. Se si avvera questo sogno l'italia non vorrò più vederla neanche in cartolina visto tutte le umiliazioni che ho dovuto subire.

ett69
22/12/2010, 16:04
ciao

secodo me qui l'aspetto + grave della faccenda riguarda i giovani

indubbiamente la quantità di lavoro non è + quella dei decenni passati, per mille ed un motivo

va detto che mediamente anche la voglia di lavorare è abbastanza in calo ed anche qui i motivi sono svariati; tutti vogliamo il lavoro, ma molti di meno vogliamo lavorare

di certo determinati valori e condotte di vita si apprendono in famiglia soprattutto, dopodidichè nella scuola ed alla fine nella società civile che ci circonda e sappiamo bene che questi tre ambiti negli ultimi anni sono paurosamente latitanti se non addirittura fonte di esempi negativi e sbagliati

chiaro che se mediamente i giovani hanno soldi, comodità, benessere, macchine, moto, telefonini, divertimenti, vacanze ecc. ecc. senza sforzo ed inoltre nessuno spiega e dimostra loro che sono cose anche giuste ma che derivano dal lavoro, dal sacrificio, dalla disciplina, dal rigore, dalla volontà, dalla determinazione, dal proprio valore e via discorrendo i ragazzi finiscono per darle per scontate e quindi non pensano minimamamene a guadagnarsele con la doverosa fatica

ettore

papitosky
22/12/2010, 17:06
per fortuna non sono tutti così

Norik
22/12/2010, 19:21
come ho gia detto in un altro post ormai siamo allo schifo da entrambe le parti il problema vero e 1
i dirigenti ,o imprenditori , come te Maxps raramente incontrano i lavoratori che hanno voglia di fare e la stessa cosa vale al contrario
io ho avuto la fortuna di lavorare con una persona veramente ottima come mio datore di lavoro poi l' altro socio ( minchione ) l ' ha fatto fuori e tanti di quelli che sapevano lavorare sono scappati in meno di un anno , e sto parlando di 15 persone circa su meno di 40
altri sono ancora "incastrati li o sono stati messi in cassa integrazione

Brontolo
22/12/2010, 20:34
Io ho cambiato lavoro 5 anni fa..
Era totalmente diverso,ma quando mi sono trovato di fronte all'A.D. non ho inventato scuse.
Ho detto quello che sapevo e quello che non sapevo fare,e
sinceramente non credo sia una brutta cosa. Solo onestà.
Purtroppo credo che oggi molti si vendano come fenomeni pur non sapendo
neanche di cosa parlano.:cry:

giacaj
22/12/2010, 20:47
io invece mi metto dalla parte opposta del tuo punto di vista max ps: sono 2 anni che tribolo con titolari di merda proprio come fanno i candidati dei curriculum: prima pimpanti poi solo pippe. potrei scrivere un'antologia di aneddoti ma evito di consumarmi ancora il fegato, meglio farlo fare all'alcool

BigDave
23/12/2010, 10:01
Credo che purtroppo ormai i lavoratori italiani siano troppo presi dagli stratagemmi per fregare il sistema per pensare a lavorare seriamente...specie nel mio settore (lavoratori stagionali).
L'ultima ragazza italiana che ho assunto ha tardato 5 giorni ad iniziare a lavorare mandando sua mamma al suo posto, poi è venuta a lavorare 2 giorni (due!!) dopodichè al suo posto è arrivato un certificato medico...gravidanza...era già al 4° mese!!! :mad::mad::mad: E via con la maternità!!!
Purtroppo con gli stranieri queste cose succedono meno...le rumene vanno che è una bellezza, han davvero bisogno di lavorare :biggrin3::biggrin3:

P.s. a scanso di equivoci ovvio, ho generalizzato, sono certo che ci sono anche tanti bravi italiani responsabili...solo molto meno di qualche annetto fa :wink_:

lorisss83
23/12/2010, 11:27
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

io ho 27 anni ed è da 11 che lavoro...penso non occorra dire altro :wink_:

Erikuccia
23/12/2010, 12:14
Credo che purtroppo ormai i lavoratori italiani siano troppo presi dagli stratagemmi per fregare il sistema per pensare a lavorare seriamente...specie nel mio settore (lavoratori stagionali).
L'ultima ragazza italiana che ho assunto ha tardato 5 giorni ad iniziare a lavorare mandando sua mamma al suo posto, poi è venuta a lavorare 2 giorni (due!!) dopodichè al suo posto è arrivato un certificato medico...gravidanza...era già al 4° mese!!! :mad::mad::mad: E via con la maternità!!!
Purtroppo con gli stranieri queste cose succedono meno...le rumene vanno che è una bellezza, han davvero bisogno di lavorare :biggrin3::biggrin3:

P.s. a scanso di equivoci ovvio, ho generalizzato, sono certo che ci sono anche tanti bravi italiani responsabili...solo molto meno di qualche annetto fa :wink_:

Ecco, vedete, quello che da fastidio è che per colpa di qualche persona "scorretta" poi ne fanno le spese anche quelle corrette.
Comunque sia, credo (anzi voglio credere) che la ragione stia sempre nel mezzo.
Ho avuto il piacere di avere a che fare con diverse realtà lavorative, ognuna coi suoi pro ed i suoi contro; ma raramente ho avuto a che fare con responsabili/capo ufficio lungimiranti, organizzati e rispettosi.
Troppo spesso mi son imbattuta in ficure capaci solo di "scaricare il bidone" e di trovarsi perpetuamente a far le cose "last minute". Eppure queste figure venivano stimate, portate in palmo di mano....mahhhhhh:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
Per contro, analizzando il lato opposto della barricata: troppo spesso vi sono aziende che non hanno un'idea precisa della figura che cercano, non sanno esattamente che mansioni far svolgere a Tizio, Caio, Sempronio.....e quindi, durante il colloquio di lavoro c'è poca chiarezza o addirittura poca trasparenza. E solo una volta iniziato il rapporto di lavoro ci s'imbatte reciprocamente nella realtà dei fatti. Ecco, anche questa situazione "scombussola" non poco le parti, perchè crea fraintendimenti e frustrazioni e conseguenti comportamenti "poco corretti". Ecco, se durante un colloquio di lavoro il datore fosse preciso e fermo, della serie: "io cerco una figura con TOT caratteristiche, che svolga la mansione A, B, C. D in questo determinato modo", anche chi cerca lavoro potrebbe essere più obiettivo.
Insomma, al dilà di una, diciamo, scarsa propensione a "tirarsi sù le maniche"; io noto anche una scarsa propensione nel far le cose "chiare". Ovvio che a lungo andare alcuni lavoratori si (concedetemi il termine) "smaronano" e tendono ad offrire il meno possibile. Non voglio affatto giustificare questo comportamento, ma mettetevi nei panni di chi si vede offrire un determinato lavoro in un determinato ambiente e poi trova una situazione di tutt'altro genere, pensate che questa cosa si ripeta non una; ma due o tre volte.......insomma, alla fine credo sia umano (ripeto non comunque giustificabile) possa emergere un sentimento del tipo "m'hai fregato più volte, ora mi adeguo pure io".

Max PS
23/12/2010, 12:47
Erika quello che scrivi mi piace, oltretutto fiuto in te una certa formazione e la cosa mi piace ancor più.
l'aspetto curioso però nasce dal fatto che è il candidato in primis a spedire il curriculum; l'azienda poi posto che lo candidi si baserà su quanto espresso nel curriculum; questo per dirti che è l'azienda che ti chiama in base a quanto è stato specificato sul cv.
se però il candidato presenta un c.v. del tutto gonfiato e non veritiero in virtù della sua formazione... ... l'azienda o datore di lavoro può essere onesto, chiaro e trasparente quanto vuoi ad illustrarti l'impiego e le mansioni ma alla fine del cerchio sarà sempre il candidato a dover rinunciare proprio per aver fornito informazioni farlocche.
questo perchè dopo attenta analisi di N° c.v. ricevuti ne verranno presi in considerazione una dozzina per così dire risultanti "interessanti" e che verranno poi convocati, ma se poi tu, pirla, mandi un c.v. da ingegnere atomico ma non conosci nemmeno la formula e=mc2 io non posso fare granchè, mi capisci ?
valuta però anche un altro aspetto, ma ti prego, leggimi con tutta umiltà.
concordo sull'educazione ed il modus operandi di taluni superiori, ma spesso chi sta leggermente sotto (parola bruttissima ma concedimela) non conosce quante responsabilità e quante mansioni svolga il suo superiore, mansioni tali poi da spalmarle e ripartirle su tutto l'organico a disposizione ed è quindi facile a volte "sparare" sui capi basandosi solo su quello che conosce il singolo impiegato di livello inferiore nel vedere solo la punta dell'iceberg e solo lo spicchio di torta di quel determinato settore che a lui forse compete disconocendo tutti gli altri.

Erikuccia
23/12/2010, 14:32
è il candidato in primis a spedire il curriculum; l'azienda poi posto che lo candidi si baserà su quanto espresso nel curriculum; questo per dirti che è l'azienda che ti chiama in base a quanto è stato specificato sul cv.
se però il candidato presenta un c.v. del tutto gonfiato e non veritiero in virtù della sua formazione... ... l'azienda o datore di lavoro può essere onesto, chiaro e trasparente quanto vuoi ad illustrarti l'impiego e le mansioni ma alla fine del cerchio sarà sempre il candidato a dover rinunciare proprio per aver fornito informazioni farlocche.

Qui ahimè tanto di ragione. In questo caso è giusto parlare di disonestà univoca e, concedimi il termine, anche di "idiozia". Ora, che sia "buona cosa" sapersi vendere e far leva sulle proprie conoscenze e buone qualità lo trovo più che giusto. Ma che ci si spacci per Einstein, quando alla fine non si è manco degli Eta Beta, lo trovo alquanto "ingenuo", anche alla luce del detto che "il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi" :tongue:




concordo sull'educazione ed il modus operandi di taluni superiori, ma spesso chi sta leggermente sotto (parola bruttissima ma concedimela) non conosce quante responsabilità e quante mansioni svolga il suo superiore, mansioni tali poi da spalmarle e ripartirle su tutto l'organico a disposizione ed è quindi facile a volte "sparare" sui capi basandosi solo su quello che conosce il singolo impiegato di livello inferiore nel vedere solo la punta dell'iceberg e solo lo spicchio di torta di quel determinato settore che a lui forse compete disconocendo tutti gli altri.

Certo, concordo anche qui e ti do ragione. Ho avuto ed ho la fortuna di lavorare in un'azienda di medio piccole dimensioni, in cui i processi produttivi/decisionali sono sotto gli occhi di tutti. Quindi percepisco quanto difficile possa essere ricevere ordini e ripartirli tra i subalterni; anche se il mio ruolo non è di certo quello di un responsabile.
Tuttavia, forse, mi son espressa maluccio.
Quello che volevo focalizzare è più che altro la sensazione che troppi superiori manchino di "verve", o meglio detto: "spirito di coinvolgimento".
E' troppo facile ricevere un ordine e "spalmarlo", dando la velata impressione di "scaricare un barile" e/o insinuando in sottile "ora son cavolacci tuoi".
E' ben più difficile e molto più professionale riuscire a coinvolgere i tuoi subalterni, dando loro le giuste direttive/orientamenti, seguendoli nel "processo di sviluppo", parando il tiro se necessario, sostenendoli ed infondendo loro sì la giusta responsabilità, ma anche la dovuta e costante motivazione. Non sto parlando di far la "mammina" ai subalterni; bensì di responsabilizzarli e seguirli, affinchè il risultato e la soddisfazione di tutti sia ottimale.:wink_:

PhacocoeruS
23/12/2010, 18:56
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
Capisco il tuo discorso generale, e conosco il problema, ma certo che tra telecamere e tu che spulci il pc non mi sembra poi così friendly l'ambiente di lavoro. :biggrin3:
A parte il fatto che quello che c'è nella cronologia potrebbe esserci finito durante l'ora di pranzo, se vuoi evitare il problema non fai uscire la rete su Internet, oppure fai in modo che siano raggiungibili solo i siti che decidi tu.

Comunque ti assicuro che non è facile nemmeno cercare lavoro, specie ad una certa età. Io ho circa 25 anni di lavoro nel mio settore (ed avevo già lavorato in altri), ho un curriculum di tre pagine in cui c'è parte della mia esperienza lavorativa (reale) e nel quale ho persino evitato di indicare corsi che ho fatto ma che non ho mai messo in pratica. Dopo oltre 10 anni di lavoro presso la stessa ditta (8 livello metalmeccanici), sono andato in mobilità e da 5 anni a questa parte non ho più potuto lavorare come dipendente, ma solo come "collaboratore". Addirittura adesso che ho avuto la fortuna di trovare una sistemazione perfettamente aderente al mio profilo devo accontentarmi di un contratto "a progetto" e di prendere il 40% dello stipendio come finto rimborso spese. Fortunatamente lo stipendio non è male, considerando i tempi, anche se è lontano dal valore reale dei 4 milioni di lire mensili che prendevo negli anni '90 (come socio lavoratore).


Non c'è voglia di lavorare, c'è la voglia di trovare lavoro, ed è diverso.. Possibilmente trovare il lavoro con meno responsabilità possibile, con la paga più alta possibile, e con il meno sforzo possibile..
Perchè, ti sembra strana come aspirazione? Onestamente, tu desideri farti il culo 20 ore al giorno per due lire? Basta che ti trasferisci in Cina... Io vorrei andare in pensione domani... con una pensione da parlamentare, ovviamente... :biggrin3:


è brutto anche trovarsi a tirare come un dannato perchè quello che fai ti piace ma dall'altra parte trovi un capo che non ti mette nelle condizioni di 'poter fare di più'...io per tre anni me ne son fregato di straordinari, ferie, trasferte ecc...per il semplice fatto che quello che facevo mi piaceva; ma al momento di mettere i puntini sulle 'I', perchè a mio avviso era giunto il momento, sono iniziati i 'se' e i 'ma'...ed allora che fai? lavori in un modo a cui non sei abituato?no grazie, però non è nemmeno giusto così...spero di essermi spiegato....
Basta solo fare il proprio dovere e fare in modo che portare il lavoro fuori dai luoghi ed orari deputati sia l'eccezione e non la regola.


Eppur vedo colleghi ... che entrano alle 9 in ufficio e se ne escono alle 5...
Mi sembra normale, se non fanno i metronotte... :biggrin3:
Senza considerare che l'importante sono i risultati. C'è gente che in 2 ore fa quello che un altro fa in 8, e magari quest'ultimo fa anche gli straordinari.

Max PS
23/12/2010, 19:31
Capisco il tuo discorso generale, e conosco il problema, ma certo che tra telecamere e tu che spulci il pc non mi sembra poi così friendly l'ambiente di lavoro. :biggrin3:
A parte il fatto che quello che c'è nella cronologia potrebbe esserci finito durante l'ora di pranzo, se vuoi evitare il problema non fai uscire la rete su Internet, oppure fai in modo che siano raggiungibili solo i siti che decidi tu.

caro Phacocoerus, mi duole dover dire che io non sono tenuto a fare proprio un bel niente se non dirti cosa devi fare e cosa non devi fare.
ma cosa vuol dire ? mi vuoi dire che se ti mettessi un cassetto pieno zeppo di banconote ti sentiresti tenuto a prenderle solo perchè te le ritrovi sotto al naso ?
io ti do uno strumento, un computer aziendale, aperto ad internet perchè il nostro lavoro si basa sulla consultazione in rete, tu sei libero di utilizzarlo come vuoi ma nella modalità corretta che ti viene imposta dai dettami aziendali, questo non vuol dire che tu però possa andare per siti strani, pericolosi e per così dire anche curiosi.
mi citi la pausa pranzo ? è evidente che non sei preparato in materia in quanto un virus o altre cose che possono danneggiare il client se non l'intera lan aziendale lo puoi prendere anche nella pausa pranzo; e se ciò dovesse accadere che faresti ? che diresti ? che potevi farlo perchè lo stavi utilizzando nella pausa pranzo ? e quandanche fosse, ti ha autorizzato qualcuno a farlo ? non leggermi in tono polemico ti prego.

l'esempio telecamere l'ho citato ricordando il vecchio lavoro dal momento che ho speso parte della mia vita dentro ad un istituto di credito; a quei tempi (ti parlo di diversi anni fa) per mere questioni di sicurezza alcune videocamere erano necessarie solo se inquadravano di spalle il cassiere per risalire ad eventuali malviventi.
oggi, nella realtà in cui mi trovo, posso garantirti che l'atmosfera di lavoro è assolutamente friendly dal momento che spesso sono io stesso a darle questa direzione; è ovvio però che quando ti senti preso per il naso anche baldassar castiglione, colui il quale insegnò agli uomini di stile, potrebbe tristemente ingrigirsi in poco tempo.



Comunque ti assicuro che non è facile nemmeno cercare lavoro, specie ad una certa età. Io ho circa ...


a maggior ragione... considera che la persona in causa è un laureato di più di 40 anni.

Erikuccia
23/12/2010, 19:41
Mi sembra normale, se non fanno i metronotte... :biggrin3:
Senza considerare che l'importante sono i risultati. C'è gente che in 2 ore fa quello che un altro fa in 8, e magari quest'ultimo fa anche gli straordinari.

Ti ricordo che in Italia l'orario di lavoro è fissato in 40 ore settimanali e, la maggior parte delle aziende le diluisce in 8 ore giornaliere.
Normalmente la flessibilità è tollerata, ma l'abuso della stessa no!
Facciamo i conti: entro alle 9 ed esco alle 12:30....fanno 3 ore e mezza.
Rientro alle 14:00 ed esco alle 17:00....fanno altre 3 ore.....totale 6 ore e mezza!!!
Ora, se la cosa è saltuaria, viene anche tollerata....contrariamente no, perchè è un "furto".
Vuoi lavorare ad "obiettivi"? Bene, ti fai fare un contratto a progetto. Caso opposto, rispetti le regole aziendali e del contratto di lavoro nazionale.
Non vedo perchè io, che mi faccio le canoniche 8 ore (con entrate ed uscite regolari) devo aspettare te, che principescamente entri ed esci quando cavolo vuoi, per terminare una mansione o svolgere un compito.

triplexperience
23/12/2010, 20:11
Io ho un'azienda agricola,produco mele e uva da vino. Sai che ti dico? Sono razzista e parto prevenuto con gli italiani sotto i 35 anni. Non mi vergogno a dirlo,se non per il fatto che sono miei concittadini. Gente che non trova lavoro,bestemmia contro ex datori di lavoro,viene da me e la prima cosa che chiede è: "Si lavora anche sabato?" "..anche domenica,i frutti non bloccano la maturazione nel week end." "Ok". poi però domani hanno un colloquio,dopodomani devono andare dalla parrucchiera,poi sabato devono andare al circo (è vera anche questa) e domenica stanno male. Andate affanculo,se la terra per voi è troppo bassa andatevene via,così nessuno dei due perde tempo e fegato. E io,come ormai tutti nella mia categoria,assumiamo stranieri. Perchè quelli hanno bisogno dei soldi per mandare i figli a scuola,per costruire una casa,per comprare una macchina che non hanno mai avuto. Da noi han bisogno dei soldi per cambiarsi il terzo cellulare in un anno. Ma di cosa stiamo parlando??????? Avanti pedalare!!! Comincia a lavorare dopo vediamo quali sono i tuoi diritti. Ah,sottolineo che da me ci sono tante persone straniere che lavorano per me,stagionalmente,da anni. Quindi se fossi lo sfruttatore di turno,sarebbero già scappati da tempo!!

Rebel County
23/12/2010, 20:57
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?
vengo io vengo io:biggrin3:

PhacocoeruS
23/12/2010, 21:36
mi citi la pausa pranzo ? è evidente che non sei preparato in materia in quanto un virus o altre cose che possono danneggiare il client se non l'intera lan aziendale lo puoi prendere anche nella pausa pranzo; e se ciò dovesse accadere che faresti ? che diresti ? che potevi farlo perchè lo stavi utilizzando nella pausa pranzo ? e quandanche fosse, ti ha autorizzato qualcuno a farlo ? non leggermi in tono polemico ti prego.
Senza polemica ma l'informatica è il mio mestiere, anche se non faccio il sistemista, e se un tuo dipendente si ritrova un virus la colpa è al 98% di chi è responsabile delle policies aziendali in termini di configurazione, manutenzione e sicurezza dei sistemi. E questo ovviamente indipendentemente dal fatto che il virus arrivi navigando per lavoro o meno, via mail o collegando una memoria esterna.
Poi non dubito che nel caso specifico tu possa avere ragione sulla negligenza del personaggio, ma in generale mi sembra arduo pensare che qualunque dipendente che non lavori ad una catena di montaggio possa mantenere l'attenzione sul lavoro per 8 ore senza interruzioni. Per me che faccio un lavoro anche creativo, essendo analista funzionale ed architetto di sistemi, la pausa e la distrazione fanno parte del mestiere, sono momenti in cui ti allontani mentalmente da quello che stai facendo e magari quando riprendi lo vedi in un'ottica diversa e migliore.


Non vedo perchè io, che mi faccio le canoniche 8 ore (con entrate ed uscite regolari) devo aspettare te, che principescamente entri ed esci quando cavolo vuoi, per terminare una mansione o svolgere un
compito.
Ti ripeto, l'orario di lavoro è solo una parte dell'equazione, ed il suo peso dipende anche dal tipo di lavoro. Io due dei miei migliori progetti (da dipendente) li ho realizzati in un periodo in cui non arrivavo praticamente mai prima delle 10, andavo in palestra durante la pausa pranzo, e uscivo a volte alle 18, a volte alle 21 o alle 22 se entravo in una sequenza di eventi positiva che non volevo interrompere. Avevo un gruppo di risorse fantastico, molto unito e felicissimo di lavorare con me, anche se spesso li costringevo a rifare da capo delle cose se non erano fatte secondo certi canoni o solo perchè avevo cambiato idea. Però sapevano che potevano godere anche loro di una certa elasticità e che comunque il gruppo li avrebbe protetti in caso di necessità. In quegli anni quel gruppo di lavoro portò quasi al raddoppio del fatturato aziendale.

Max PS
23/12/2010, 22:10
ah benissimo, sono assolutamente d'accordo che ci si debba distrarre e che si debba fare la famigerata pausa, è per questo motivo che rafforzo il concetto e ti invito ad alzarti ed uscire a fumarti una sigaretta o a vedere il bel panorama fuori dall'ufficio; non di certo a navigare per siti e utilizzare uno strumento aziendale in modo improprio.
pur essendo consapevole che tu sia un ottimo informatico, e tu mai prenderesti virus o chissà cos'altro ma se vieni assunto per lavorare su di un gestionale e consultare al massimo 8 siti tu puoi consultare quegli 8 siti e stop, purtroppo.
nel nostro settore non è permesso, però non posso certo impedirtelo io, ma almeno sai già di che morte morire quando ti arriva la lettera dall'ufficio del personale.

marco.bus
23/12/2010, 23:44
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?


quoto tutto!!! per fortuna/sfortuna ho vissuto e vivo una realtà vicino alla tua e posso confermare il tutto...
anzi io chiedo anche meno, l'uso del pc....non serve, ma che fatica... gente con 20 anni d'esperienza che anzichè farsi tesoro del tempo l'ha usato semplicemente per farsi furba....
in un periodo di calma abbiamo fatto l'orario ridotto (tutti per non penalizzare nessuno) e sbuffavano, passata quella difficoltà e arrivato il momento di tornare a pieno regime c'è stato chi ha detto che però andare a casa prima gli faceva più comodo...

sono dell'idea che troppo spesso di parla di diritti, ma ci si dimentica dei doveri, molti pensano di esser sul posto di lavoro per fare un favore, tanto lo stipendio è un diritto, sia che si produca poco che tanto.
Il lavoro nobilita l'uomo e imparare un mestiere può darti tranquillità quotidiana!


Io ho un'azienda agricola,produco mele e uva da vino. Sai che ti dico? Sono razzista e parto prevenuto con gli italiani sotto i 35 anni. Non mi vergogno a dirlo,se non per il fatto che sono miei concittadini. Gente che non trova lavoro,bestemmia contro ex datori di lavoro,viene da me e la prima cosa che chiede è: "Si lavora anche sabato?" "..anche domenica,i frutti non bloccano la maturazione nel week end." "Ok". poi però domani hanno un colloquio,dopodomani devono andare dalla parrucchiera,poi sabato devono andare al circo (è vera anche questa) e domenica stanno male. Andate affanculo,se la terra per voi è troppo bassa andatevene via,così nessuno dei due perde tempo e fegato. E io,come ormai tutti nella mia categoria,assumiamo stranieri. Perchè quelli hanno bisogno dei soldi per mandare i figli a scuola,per costruire una casa,per comprare una macchina che non hanno mai avuto. Da noi han bisogno dei soldi per cambiarsi il terzo cellulare in un anno. Ma di cosa stiamo parlando??????? Avanti pedalare!!! Comincia a lavorare dopo vediamo quali sono i tuoi diritti. Ah,sottolineo che da me ci sono tante persone straniere che lavorano per me,stagionalmente,da anni. Quindi se fossi lo sfruttatore di turno,sarebbero già scappati da tempo!!

vero anche questo!! ho due amici parruchhieri che sono praticamente disperati perchè non riescono a trovare ragazze apprendiste da inserire nel salone! quella che il sabato non vuole, quella che al mattino vuole iniziare più tardi, quella che vuole subito 1000 euro...



valuta però anche un altro aspetto, ma ti prego, leggimi con tutta umiltà.
concordo sull'educazione ed il modus operandi di taluni superiori, ma spesso chi sta leggermente sotto (parola bruttissima ma concedimela) non conosce quante responsabilità e quante mansioni svolga il suo superiore, mansioni tali poi da spalmarle e ripartirle su tutto l'organico a disposizione ed è quindi facile a volte "sparare" sui capi basandosi solo su quello che conosce il singolo impiegato di livello inferiore nel vedere solo la punta dell'iceberg e solo lo spicchio di torta di quel determinato settore che a lui forse compete disconocendo tutti gli altri.

parole sante!! ormai la tendenza è di valutare la gente per quello che ha e non per quello che fa. Molto spesso sento dire "quelli lì non fa un caxxo tutto il giorno e guadagna più di me", e solitamente rispondo che se il lavoro degli altri è così facile, nulla ti impedisce di farlo!

caféRacer
24/12/2010, 00:25
Leggendovi mi è venuta voglia di dire come la penso io.

Secondo me, quello che voi tutti chiamate lavoro, quell'insieme di attività che dovrebbero nobilitare l'uomo e bla bla bla bla, per come viene vissuto nel nostro Belpaese e spesso anche altrove, è soltanto una forma di schiavitù.
Poi se molti di voi, quando chinano il capo davanti a ingiustizie e sfruttamenti vari, pensano di essere più bravi, diligenti e meritevoli degli altri che giustamente cercano di far valere i propri diritti, non possono che farmi sorridere.
Molta gente è contenta di barattare l'80% della propria vita per qualcosa come mille euro al mese, sentendosi pure in dovere di ringraziare... mi viene la nausea.
Io credo che chi si accontenta davvero di sopravvivere ed essere un ingranaggio passivo, sia proprio il lavoratore medio, quello che fa il mulo in silenzio aspettando il grazie che non arriverà mai dal capo che a sua volta aspetta lo stesso grazie da chi sta sopra di lui, o magari dalla moglie che invece sta a letto con me:biggrin3:.

Buon lavoro a tutti, e non andate a casa per le feste: lavorate sodo!!!
:tongue:

lorisss83
24/12/2010, 00:39
Leggendovi mi è venuta voglia di dire come la penso io.

Secondo me, quello che voi tutti chiamate lavoro, quell'insieme di attività che dovrebbero nobilitare l'uomo e bla bla bla bla, per come viene vissuto nel nostro Belpaese e spesso anche altrove, è soltanto una forma di schiavitù.
Poi se molti di voi, quando chinano il capo davanti a ingiustizie e sfruttamenti vari, pensano di essere più bravi, diligenti e meritevoli degli altri che giustamente cercano di far valere i propri diritti, non possono che farmi sorridere.
Molta gente è contenta di barattare l'80% della propria vita per qualcosa come mille euro al mese, sentendosi pure in dovere di ringraziare... mi viene la nausea.
Io credo che chi si accontenta davvero di sopravvivere ed essere un ingranaggio passivo, sia proprio il lavoratore medio, quello che fa il mulo in silenzio aspettando il grazie che non arriverà mai dal capo che a sua volta aspetta lo stesso grazie da chi sta sopra di lui, o magari dalla moglie che invece sta a letto con me:biggrin3:.

Buon lavoro a tutti, e non andate a casa per le feste: lavorate sodo!!!
:tongue:

certo che anche tu però hai ragione. Da un certo punto di vista :wink_:

ilberna
24/12/2010, 08:12
Nella ditta della mia ragazza da un anno e mezzo stanno cercando un giovane dai 18 ai 25 anni che voglia imparare da zero a lavorare il legno. Assunto con 5 anni di apprendistato (nel suo settore sono tanti). L'unico problema è che gli orari sono flessibili, si fanno straordinari e si lavora il sabato.
Risultato: zero!
ha chiamato gente che vuole fare il parttime, gente che al sabatoha la partita di calcio e non può lavorare... ecc ecc...
ma di gente che si farebbe in 4 per imparare un lavoro....
zeero!

Matt
24/12/2010, 08:21
Leggendovi mi è venuta voglia di dire come la penso io.

Secondo me, quello che voi tutti chiamate lavoro, quell'insieme di attività che dovrebbero nobilitare l'uomo e bla bla bla bla, per come viene vissuto nel nostro Belpaese e spesso anche altrove, è soltanto una forma di schiavitù.
Poi se molti di voi, quando chinano il capo davanti a ingiustizie e sfruttamenti vari, pensano di essere più bravi, diligenti e meritevoli degli altri che giustamente cercano di far valere i propri diritti, non possono che farmi sorridere.
Molta gente è contenta di barattare l'80% della propria vita per qualcosa come mille euro al mese, sentendosi pure in dovere di ringraziare... mi viene la nausea.
Io credo che chi si accontenta davvero di sopravvivere ed essere un ingranaggio passivo, sia proprio il lavoratore medio, quello che fa il mulo in silenzio aspettando il grazie che non arriverà mai dal capo che a sua volta aspetta lo stesso grazie da chi sta sopra di lui, o magari dalla moglie che invece sta a letto con me:biggrin3:.

Buon lavoro a tutti, e non andate a casa per le feste: lavorate sodo!!!
:tongue:


Chi sei Fabio Volo o quello a cui hanno regalato la Lamborghini per i 18 anni ? :tongue:


Nella ditta della mia ragazza da un anno e mezzo stanno cercando un giovane dai 18 ai 25 anni che voglia imparare da zero a lavorare il legno. Assunto con 5 anni di apprendistato (nel suo settore sono tanti). L'unico problema è che gli orari sono flessibili, si fanno straordinari e si lavora il sabato.
Risultato: zero!
ha chiamato gente che vuole fare il parttime, gente che al sabatoha la partita di calcio e non può lavorare... ecc ecc...
ma di gente che si farebbe in 4 per imparare un lavoro....
zeero!

Quoto il senso ma ancora di più il tuo avatar :biggrin3:

ilberna
24/12/2010, 08:58
Chi sei Fabio Volo o quello a cui hanno regalato la Lamborghini per i 18 anni ? :tongue:



Quoto il senso ma ancora di più il tuo avatar :biggrin3:

l'ho messo apposta... così qualunque cagata dico mi quotano...:tongue:

valterone
24/12/2010, 10:36
Leggendovi mi è venuta voglia di dire come la penso io.

Secondo me, quello che voi tutti chiamate lavoro, quell'insieme di attività che dovrebbero nobilitare l'uomo e bla bla bla bla, per come viene vissuto nel nostro Belpaese e spesso anche altrove, è soltanto una forma di schiavitù.
Poi se molti di voi, quando chinano il capo davanti a ingiustizie e sfruttamenti vari, pensano di essere più bravi, diligenti e meritevoli degli altri che giustamente cercano di far valere i propri diritti, non possono che farmi sorridere.
Molta gente è contenta di barattare l'80% della propria vita per qualcosa come mille euro al mese, sentendosi pure in dovere di ringraziare... mi viene la nausea.
Io credo che chi si accontenta davvero di sopravvivere ed essere un ingranaggio passivo, sia proprio il lavoratore medio, quello che fa il mulo in silenzio aspettando il grazie che non arriverà mai dal capo che a sua volta aspetta lo stesso grazie da chi sta sopra di lui, o magari dalla moglie che invece sta a letto con me:biggrin3:.

Buon lavoro a tutti, e non andate a casa per le feste: lavorate sodo!!!
:tongue:

Simpaticone :biggrin3: spero che almeno ti sia chiaro che non potremmo mai seguire tutti il tuo esempio, altrimenti chi potremmo sfruttare e chi te la pagherebbe, la pensione? :rolleyes:


certo che anche tu però hai ragione. Da un certo punto di vista :wink_:

Certo, anche i mafiosi se è per quello hanno ragione, dal loro punto di vista. :ph34r:

lorisss83
24/12/2010, 10:53
Certo, anche i mafiosi se è per quello hanno ragione, dal loro punto di vista. :ph34r:

:coool:

ELOISE
24/12/2010, 10:56
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

quello che hai detto è praticamente tutto vero....i più non hanno voglia di fare un tubo,ne conosco aiosama o sono figli di...
se ti mandassi uno di 36 anni? lo assumeresti o tra lui e un 20enne prenderesti il secondo???mah solo così per curiosità visto che il 20enne puoi assumerlo come apprendista???


se ti basta la terza media e una sufficente conoscenza del computer potrei indirizzarti qualcuno....
ha 36 anni dal 1 gennaio 2011 sarà disoccupato...

triplexperience
24/12/2010, 10:59
Leggendovi mi è venuta voglia di dire come la penso io.

Secondo me, quello che voi tutti chiamate lavoro, quell'insieme di attività che dovrebbero nobilitare l'uomo e bla bla bla bla, per come viene vissuto nel nostro Belpaese e spesso anche altrove, è soltanto una forma di schiavitù.
Poi se molti di voi, quando chinano il capo davanti a ingiustizie e sfruttamenti vari, pensano di essere più bravi, diligenti e meritevoli degli altri che giustamente cercano di far valere i propri diritti, non possono che farmi sorridere.
Molta gente è contenta di barattare l'80% della propria vita per qualcosa come mille euro al mese, sentendosi pure in dovere di ringraziare... mi viene la nausea.
Io credo che chi si accontenta davvero di sopravvivere ed essere un ingranaggio passivo, sia proprio il lavoratore medio, quello che fa il mulo in silenzio aspettando il grazie che non arriverà mai dal capo che a sua volta aspetta lo stesso grazie da chi sta sopra di lui, o magari dalla moglie che invece sta a letto con me:biggrin3:.

Buon lavoro a tutti, e non andate a casa per le feste: lavorate sodo!!!
:tongue:

ormai è da anni che sento questi discorsi e sono arrivato alla conclusione che sono fatti da persone che fondamentalmente non han voglia di lavorare,di costruire,di sentirsi vivi aiutando a creare una qualsiasi cosa. per me ogni lavoro dà dignità all'uomo,io non sarei nulla se nessuno mi aiutasse nei campi e per molte persone,quelle 4 palanche che raccimolano da me sono fondamentali per sentirsi utili,integrate e,non ultimo chiaramente,sopravvivere. se poi uno non ha voglia di lavorare,a me va bene,nessuno ti obbliga. io ti capisco. tu cerca di capire chi invece ha voglia di lavorare e,soprattutto,non infastidirlo. fai la tua vita rubando,vivendo di muschi e licheni,vincendo alla lotteria,visto che è possibile farlo e non disturbare chi invece ha voglia di fare. e la prossima volta non far tanti giri di parole,basta dirlo: NON HO VOGLIA DI LAVORARE. tutto qui. saluti!

maxmicione
24/12/2010, 11:00
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

io lavoro dal 1985 a parte ora che sono a casa per poter continuare a prendere uno stipendio commisurato alle mie capacità ho dovuto fare la partita iva ho fatto anche l'imprenditore e ora rifarò l'imprenditore cambiando campo me so stufato :biggrin3:

detto questo secondo me il lavoro otto ore fisse in ufficio al caldo deve sparire è la morte civile molto meglio un lavoro in campagna forse è ora di cambiare un pochino il modo di lavorare e allora forse i "ggiovan"i si romperanno un po meno le balle si sentiranno veramente stimolati e le cose andranno meglio siamo nell'era di internet e io devo ancora sbattermi per arrivare in ufficio e uscire sempre alla stessa ora le ferie ad agosto ma dai basta na botta di fantasia ogni tanto lavorare per obbiettivi se lo faccio in due ore bene se ci metto 12 ore non sono cavoli miei e se guardo youporn e faccio il lavoro bene macchisenefrega !!!!

steve jobs insegna........

triplexperience
24/12/2010, 11:04
quello che hai detto è praticamente tutto vero....i più non hanno voglia di fare un tubo,ne conosco aiosama o sono figli di...
se ti mandassi uno di 36 anni? lo assumeresti o tra lui e un 20enne prenderesti il secondo???mah solo così per curiosità visto che il 20enne puoi assumerlo come apprendista?

Scusa sai, ma un'imprenditore fa impresa e fare impresa significa far le scelte migliori ma,se permetti,principalmente migliori per chi in quell'impresa ci rischia di tasca propria. detto questo,a parità di tutto,mi par chiaro che prendo il 20enne,se poi ho agevolazioni contrattuali,non vedo perchè dovrei evitarle. A volte si fa confusione tra "impresa" e "ente benefico". Quindi se uno sceglie il più giovane,forse la colpa (se di colpa si può parlare) è di chi agevola l'imprenditore in questa scelta (lo Stato,i sindacati,tutte le parti sociali...)

lorisss83
24/12/2010, 11:10
ma guarda te i giovani son tutti bamboccioni e fanulloni....però quelli di questo forum no....mah

è come tempo fà si parlava di motociclisti che fanno i cretini per strada, ma qui sul forum non ce nè nemmeno uno....

siamo proprio i numero uno qui dentro :D

maxmicione
24/12/2010, 11:14
Scusa sai, ma un'imprenditore fa impresa e fare impresa significa far le scelte migliori ma,se permetti,principalmente migliori per chi in quell'impresa ci rischia di tasca propria. detto questo,a parità di tutto,mi par chiaro che prendo il 20enne,se poi ho agevolazioni contrattuali,non vedo perchè dovrei evitarle. A volte si fa confusione tra "impresa" e "ente benefico". Quindi se uno sceglie il più giovane,forse la colpa (se di colpa si può parlare) è di chi agevola l'imprenditore in questa scelta (lo Stato,i sindacati,tutte le parti sociali...)

fare l'imprenditore solo per la logica del profitto significa non aver capito una mazza...... a parità di tutto ?? ma come fa un ventenne avere l'esperienza di uno con 15 anni di lavoro sulle spalle ?? e comunque se mi serve una persona per tirare su un azienda o per un lavoro di responsabilità cosa faccio prendo il ventenne che non sa far niente ? guarda con questa logica la fabbrica italiana automobili torino stava andando a catafascio poi per un attimo si sono ravveduti ora altro cambio di rotta e stanno facendo una brutta fine.....

marco.bus
24/12/2010, 12:38
ormai è da anni che sento questi discorsi e sono arrivato alla conclusione che sono fatti da persone che fondamentalmente non han voglia di lavorare,di costruire,di sentirsi vivi aiutando a creare una qualsiasi cosa. per me ogni lavoro dà dignità all'uomo,io non sarei nulla se nessuno mi aiutasse nei campi e per molte persone,quelle 4 palanche che raccimolano da me sono fondamentali per sentirsi utili,integrate e,non ultimo chiaramente,sopravvivere. se poi uno non ha voglia di lavorare,a me va bene,nessuno ti obbliga. io ti capisco. tu cerca di capire chi invece ha voglia di lavorare e,soprattutto,non infastidirlo. fai la tua vita rubando,vivendo di muschi e licheni,vincendo alla lotteria,visto che è possibile farlo e non disturbare chi invece ha voglia di fare. e la prossima volta non far tanti giri di parole,basta dirlo: NON HO VOGLIA DI LAVORARE. tutto qui. saluti!

te l'appoggio tutta!!!


fare l'imprenditore solo per la logica del profitto significa non aver capito una mazza...... a parità di tutto ?? ma come fa un ventenne avere l'esperienza di uno con 15 anni di lavoro sulle spalle ?? e comunque se mi serve una persona per tirare su un azienda o per un lavoro di responsabilità cosa faccio prendo il ventenne che non sa far niente ? guarda con questa logica la fabbrica italiana automobili torino stava andando a catafascio poi per un attimo si sono ravveduti ora altro cambio di rotta e stanno facendo una brutta fine.....

vero anche questo...

ma ti posso garantire che sapere e non mettere in pratica è come NON sapere.
Lavoro con gente che da 20 anni fa lo stesso lavoro, potrebbe darmi insegnamenti, ma si è dolcemente adagiata, sa che se non fanno o non ci arrivano (e spesso si perdono in situazioni che io al loro posto mi vergognerei) non ci smenano niente, qualcuno al posto loro risolverà per mandare avanti la produzione.
Ormai son pochi che si vogliono assumere responsabilità, si lamentano dei 1300/1400€ al mese, ma se gli proponi una mansione più solida ti dicono che loro non vogliono rovinare il rapporto con i colleghi, alla sera vogliono dormir tranquilli ecc.. ecc...

valterone
24/12/2010, 12:44
steve jobs insegna........

Eh, già... ma bisogna vedere cosa imparano gli altri. :wink_:
E comunque, come ho già scritto prima, non possiamo essere tutti Steve Jobs e lui è quello che è solo perchè prima non ce ne sono mai stati altri. Il secondo, nel suo campo non esiste e se fosse toccato a lui essere secondo, non sarebbe nessuno (e tantomeno Steve Jobs).

rjng
24/12/2010, 13:03
Leggendovi mi è venuta voglia di dire come la penso io.

Secondo me, quello che voi tutti chiamate lavoro, quell'insieme di attività che dovrebbero nobilitare l'uomo e bla bla bla bla, per come viene vissuto nel nostro Belpaese e spesso anche altrove, è soltanto una forma di schiavitù.
Poi se molti di voi, quando chinano il capo davanti a ingiustizie e sfruttamenti vari, pensano di essere più bravi, diligenti e meritevoli degli altri che giustamente cercano di far valere i propri diritti, non possono che farmi sorridere.
Molta gente è contenta di barattare l'80% della propria vita per qualcosa come mille euro al mese, sentendosi pure in dovere di ringraziare... mi viene la nausea.
Io credo che chi si accontenta davvero di sopravvivere ed essere un ingranaggio passivo, sia proprio il lavoratore medio, quello che fa il mulo in silenzio aspettando il grazie che non arriverà mai dal capo che a sua volta aspetta lo stesso grazie da chi sta sopra di lui, o magari dalla moglie che invece sta a letto con me:biggrin3:.

Buon lavoro a tutti, e non andate a casa per le feste: lavorate sodo!!!
:tongue:


Hai ragione caxxxo!!!!...adesso vado di là e mi licenzio!!...anzi quasi quasi prima di farlo infetto tutti i pc dell'azienda con una tonnellata di pornositi,gli scarico gli schedari clienti coi dati sensibili e me li rivendo a chi fà le truffe,gli sputtano tutte le password così ci mettono un pò a capire,gli fotto il grano con un paio di bonifici sui conti esteri intestati a quel ladrobastardoaffamatore del padrone che, tanto non lo hanno mai visto, e me li trasferisco su un conto cifrato alle Antille,giro in copia/incolla alla moglie del ladrobastardoaffamatore le mail zozze che si scrive con quella mignottazza dell'amante,così gli trombo la moglie e magari anche le tre figlie che son anche meglio...la mamma no,è vecchia....
Minkia ma tu sei un genio,come ho fatto a non pensarci prima!!!??...saluti e buonefeste.

triplexperience
24/12/2010, 13:19
fare l'imprenditore solo per la logica del profitto significa non aver capito una mazza...... a parità di tutto ?? ma come fa un ventenne avere l'esperienza di uno con 15 anni di lavoro sulle spalle ?? e comunque se mi serve una persona per tirare su un azienda o per un lavoro di responsabilità cosa faccio prendo il ventenne che non sa far niente ? guarda con questa logica la fabbrica italiana automobili torino stava andando a catafascio poi per un attimo si sono ravveduti ora altro cambio di rotta e stanno facendo una brutta fine.....

...infatti ho proprio scritto "a parità di tutto". Se poi uno ha un'esperienza che fa la differenza non è più "A PARITA' DI TUTTO".:wink_:e qui si parlava di un lavoro dove l'esperienza non fa la differenza.credimi,esistono anche quei lavori.Detto questo,son d'accordo con te. L'imprenditore non può lavorare solo con la logica del profitto,anche perchè si brucerebbe il terreno attorno a lui in poco tempo ed è giusto così. Un'impresa ha anche un'importante compito sociale,su questo siamo d'accordissimo. Certo,da lì a ritenere che un'imprenditore debba far le sue scelte anche e soprattutto in funzione dei terzi,beh,mi par che ce ne passi.

caféRacer
24/12/2010, 13:22
detto questo secondo me il lavoro otto ore fisse in ufficio al caldo deve sparire è la morte civile molto meglio un lavoro in campagna forse è ora di cambiare un pochino il modo di lavorare e allora forse i "ggiovan"i si romperanno un po meno le balle si sentiranno veramente stimolati e le cose andranno meglio siamo nell'era di internet e io devo ancora sbattermi per arrivare in ufficio e uscire sempre alla stessa ora le ferie ad agosto ma dai basta na botta di fantasia ogni tanto lavorare per obbiettivi se lo faccio in due ore bene se ci metto 12 ore non sono cavoli miei e se guardo youporn e faccio il lavoro bene macchisenefrega !!!!

steve jobs insegna........
D'accordo su tutto. Uno tra i pochi interventi "intelligenti" del 3D (imho).




ormai è da anni che sento questi discorsi e sono arrivato alla conclusione che sono fatti da persone che fondamentalmente non han voglia di lavorare,di costruire,di sentirsi vivi aiutando a creare una qualsiasi cosa. per me ogni lavoro dà dignità all'uomo,io non sarei nulla se nessuno mi aiutasse nei campi e per molte persone,quelle 4 palanche che raccimolano da me sono fondamentali per sentirsi utili,integrate e,non ultimo chiaramente,sopravvivere. se poi uno non ha voglia di lavorare,a me va bene,nessuno ti obbliga. io ti capisco. tu cerca di capire chi invece ha voglia di lavorare e,soprattutto,non infastidirlo. fai la tua vita rubando,vivendo di muschi e licheni,vincendo alla lotteria,visto che è possibile farlo e non disturbare chi invece ha voglia di fare. e la prossima volta non far tanti giri di parole,basta dirlo: NON HO VOGLIA DI LAVORARE. tutto qui. saluti!

Mi sa che allora la tua conclusione è sbagliata, e alla grande.
Io ho meno di trent'anni, sono figlio di un operaio in pensione e di una insegnante delle superiori e faccio l'architetto.
Mi sono pagato gli studi lavorando.
Ora lavoro come libero professionista e faccio quello che mi pare all'ora che mi pare, con correttezza e rispetto per il prossimo, ma anche con rispetto per me stesso e per le idee mie e degli altri ( a differenza tua, visto come mi hai risposto).
Ognuno fa le proprie scelte.
Chi me lo faceva fare di diventare il cagnolino di un cinquantenne, solo perchè sono laureato da poco e ho poca esperienza e ricevere una paga da fame? Perchè tutti fanno così, allora, lo dovevo fare anch'io?
C'è chi ama far parte del gregge, fare lo sgobbone e lamentarsi costantemente. Che faccia pure, è la via più facile.
Poi c'è la via che prende qualcuno che è riuscito a mettere su qualche attività o qualche impresa e pensa di essere una divinità per i poveracci che stanno a lavorare per lui. Che faccia pure, anche lui.
Che facciano pure i suoi dipendenti/ingranaggio.
Comunque sia, sono solo opinioni, e non ti danno il diritto di rivolgerti alle persone in questo modo (vedi la tua ultima frase in neretto, io mi vergognerei ad averla scritta).
Nel frattempo io continuo a vivere e non a sopravvivere, a guadagnare il denaro che ho grazie alle mie capacità e alla mia cultura senza rubare, ad agire senza sperare nella fortuna di una lotteria ma con cognizione di causa, e, per finire, mangiando ottimi cibi lasciando i muschi e i licheni alla fauna che popola le steppe e le tundre del Nord.

:wink_:

ilberna
24/12/2010, 13:35
ma guarda te i giovani son tutti bamboccioni e fanulloni....però quelli di questo forum no....mah

è come tempo fà si parlava di motociclisti che fanno i cretini per strada, ma qui sul forum non ce nè nemmeno uno....

siamo proprio i numero uno qui dentro :D

infatti te hai preso ilgxr!!!!!!!!!!!!!!!:laugh2::laugh2:

lorisss83
24/12/2010, 13:38
infatti te hai preso ilgxr!!!!!!!!!!!!!!!:laugh2::laugh2:

mi fà:sick: tutto il perbenismo che c'è quando si è dientro una tastiera....
che gente...:wink_:

triplexperience
24/12/2010, 13:39
D'accordo su tutto. Uno tra i pochi interventi "intelligenti" del 3D (imho).





Mi sa che allora la tua conclusione è sbagliata, e alla grande.
Io ho meno di trent'anni, sono figlio di un operaio in pensione e di una insegnante delle superiori e faccio l'architetto.
Mi sono pagato gli studi lavorando.
Ora lavoro come libero professionista e faccio quello che mi pare all'ora che mi pare, con correttezza e rispetto per il prossimo, ma anche con rispetto per me stesso e per le idee mie e degli altri ( a differenza tua, visto come mi hai risposto).
Ognuno fa le proprie scelte.
Chi me lo faceva fare di diventare il cagnolino di un cinquantenne, solo perchè sono laureato da poco e ho poca esperienza e ricevere una paga da fame? Perchè tutti fanno così, allora, lo dovevo fare anch'io?
C'è chi ama far parte del gregge, fare lo sgobbone e lamentarsi costantemente. Che faccia pure, è la via più facile.
Poi c'è la via che prende qualcuno che è riuscito a mettere su qualche attività o qualche impresa e pensa di essere una divinità per i poveracci che stanno a lavorare per lui. Che faccia pure, anche lui.
Che facciano pure i suoi dipendenti/ingranaggio.
Comunque sia, sono solo opinioni, e non ti danno il diritto di rivolgerti alle persone in questo modo (vedi la tua ultima frase in neretto, io mi vergognerei ad averla scritta).
Nel frattempo io continuo a vivere e non a sopravvivere, a guadagnare il denaro che ho grazie alle mie capacità e alla mia cultura senza rubare, ad agire senza sperare nella fortuna di una lotteria ma con cognizione di causa, e, per finire, mangiando ottimi cibi lasciando i muschi e i licheni alla fauna che popola le steppe e le tundre del Nord.

:wink_:

non tutti lavorano da dipendente perchè son pecore. e fare l'ingranaggio di un sistema non è per nulla svilente. anzi. dopodichè sta alla volontà di tutti convivere civilmente (e si può). in fondo cosa credi? che un libero professionista non sia un'ingranaggio? il tuo è un lavoro importante come moltissimi altri (io elevo solo lavori di tipo medico,assistenzialistico o di pubblica sicurezza) e nemmeno tu nel tuo campo fai quello che ti pare. forse hai la fortuna che i tuoi obblighi non rappresentino per te un gran peso e questo è perchè vieni ampiamente ricompensato dai vantaggi del tuo lavoro. detto questo,dopo la sparata che hai fatto all'inizio (e che non hai smentito più di tanto,svilendo una categoria di persone che per quel che mi riguarda han tutto il mio rispetto),che risposte ti aspettavi? ho preso un granchio,certamente,e me ne scuso,ma non potevi certo aspettarti commenti amichevoli dopo quelle frasi.:wink_:

ilberna
24/12/2010, 13:44
mi fà:sick: tutto il perbenismo che c'è quando si è dientro una tastiera....
che gente...:wink_:

su quello che si scrive qui dentro non so... conoscendo poche persone direttamente non mi posso esprimere... però ti posso assicurare che per certi lavori è praticamente impossibile trovare mano d'opera disponibile.
Esempio personale: come secondo lavoro faccio il caposervizio per un'azienda di catering.
Siamo in cerca di personale giovane da "addestrare"...
Ditta nuova che assumerebbe con regolare contratto e contributi... cosa assurda nel settore ristorazione!
Eppure...su decine di persone esaminate ne ho trovato uno.
Già... mi sono sentito rispondere un sacco di volte da dei neodiplomati all'alberghiera: nooooooo! Io il sabato e la domenica non lavoro...
oppure:(peggio ancora!) noooooooo! i miei genitori non vogliono che lavori alla sera...
e allora che cazzo hai fatto a fare l'alberghiero??????????????

tbb800
24/12/2010, 13:52
provo io... non so fare un cazzo ma posso imparare, non sto alla canna del gas economicamente ma me ne voglio andare dalla cttà in cui sto, quindi massima disponibilità a trasferirmi, anche all'estero. tra un pò mi laureo in ingegneria gestionale, mi manca un esame e la tesi.
ottima conoscenza dell'inglese, col computer sono una rapa invece.


:blink:





quando inizio?

Bravissimo, voglio vedere cosa ti risponde. Scommetti che la tua richiesta non avrà nessun esito?. Sembra l'azienda da paradiso terreste che dispensa buoni contratti di assunzione. Invece chi conosce il mercato del lavoro sa bene che chi ti da 100 vuole 1000, la tua pelle e pare che ti abbia comprato l'anima

lorisss83
24/12/2010, 13:53
si appunto,ma in giro sò che ce nè di questa gente.....il bello è che qui non ce nè nemmeno uno. :oook:
siamo troppo i migliori ahhahaha

caféRacer
24/12/2010, 15:18
non tutti lavorano da dipendente perchè son pecore. e fare l'ingranaggio di un sistema non è per nulla svilente. anzi. dopodichè sta alla volontà di tutti convivere civilmente (e si può). in fondo cosa credi? che un libero professionista non sia un'ingranaggio? il tuo è un lavoro importante come moltissimi altri (io elevo solo lavori di tipo medico,assistenzialistico o di pubblica sicurezza) e nemmeno tu nel tuo campo fai quello che ti pare. forse hai la fortuna che i tuoi obblighi non rappresentino per te un gran peso e questo è perchè vieni ampiamente ricompensato dai vantaggi del tuo lavoro. detto questo,dopo la sparata che hai fatto all'inizio (e che non hai smentito più di tanto,svilendo una categoria di persone che per quel che mi riguarda han tutto il mio rispetto),che risposte ti aspettavi? ho preso un granchio,certamente,e me ne scuso,ma non potevi certo aspettarti commenti amichevoli dopo quelle frasi.

Infatti, non tutti i dipendenti sono pecore: c'è chi è conscio della propria condizione di "offerente della prestazione lavorativa" e vorrebbe vedere rispettati i diritti costituzionali che ha.
Gli altri, i dipendenti/pecora, pensano che sia il datore di lavoro ad offrire loro il lavoro, mentre in realtà lui lo chiede. Costoro arrivano ad essere grati al datore di lavoro per la possibilità che da loro di produrre per lui.
Chi ha le palle di fare una scelta, di dire "no, mi sento sfruttato, non mi va bene e preferisco stare a casa o fare altre cose", viene ettichettato come scansafatiche.

Ingranaggio del sistema, lo diventa chi non ha più la possibilità di scegliere.
E questo è lo status della maggior parte del popolo mondiale, purtroppo.
Chi non può scegliere è uno schiavo, ed è una condizione inconcepibile per la dignità umana. Se tu non lo trovi svilente, ok, rispetto la tua opinione ma non la condivido.

Poi, quando scrivo che faccio quello che mi pare all'ora che mi pare, intendo dire che posso gestire il mio tempo (il bene più prezioso in assoluto) come meglio mi aggrada. Se voglio accettare un lavoro lo accetto, se non voglio lavorare per mesi non lavoro e vado in vacanza oppure dormo per 48 ore di fila,insomma, significa che non devo rendere conto a nessuno della mia vita.
Significa che sono libero e posso decidere.Decidere anche di grattarmi a costo zero e di non "produrre" niente per nessuno.
I soldi quando servono si guadagnano, ma non possono diventare una gabbia.
Tutt'al più si possono considerare un vincolo, una parte del "gioco".

Detto ciò, posso dire che per me tutti i lavori sono utili e dignitosi allo stesso modo, senza elevare nessuna categoria in particolare.
Disprezzo solo i facenti parte del grande gregge, perchè rinnegano la dignità umana.
Comunque, scuse accettate.

valterone
24/12/2010, 16:23
Infatti, non tutti i dipendenti sono pecore: c'è chi è conscio della propria condizione di "offerente della prestazione lavorativa" e vorrebbe vedere rispettati i diritti costituzionali che ha.
Gli altri, i dipendenti/pecora, pensano che sia il datore di lavoro ad offrire loro il lavoro, mentre in realtà lui lo chiede. Costoro arrivano ad essere grati al datore di lavoro per la possibilità che da loro di produrre per lui.
Chi ha le palle di fare una scelta, di dire "no, mi sento sfruttato, non mi va bene e preferisco stare a casa o fare altre cose", viene ettichettato come scansafatiche.

Ingranaggio del sistema, lo diventa chi non ha più la possibilità di scegliere.
E questo è lo status della maggior parte del popolo mondiale, purtroppo.
Chi non può scegliere è uno schiavo, ed è una condizione inconcepibile per la dignità umana. Se tu non lo trovi svilente, ok, rispetto la tua opinione ma non la condivido.

Poi, quando scrivo che faccio quello che mi pare all'ora che mi pare, intendo dire che posso gestire il mio tempo (il bene più prezioso in assoluto) come meglio mi aggrada. Se voglio accettare un lavoro lo accetto, se non voglio lavorare per mesi non lavoro e vado in vacanza oppure dormo per 48 ore di fila,insomma, significa che non devo rendere conto a nessuno della mia vita.
Significa che sono libero e posso decidere.Decidere anche di grattarmi a costo zero e di non "produrre" niente per nessuno.
I soldi quando servono si guadagnano, ma non possono diventare una gabbia.
Tutt'al più si possono considerare un vincolo, una parte del "gioco".Detto ciò, posso dire che per me tutti i lavori sono utili e dignitosi allo stesso modo, senza elevare nessuna categoria in particolare.
Disprezzo solo i facenti parte del grande gregge, perchè rinnegano la dignità umana.
Comunque, scuse accettate.

Ti quoto il rosso ma non il blu. Il tuo concetto dell'utilità dei soldi parte quasi certamente dal fatto che siano comunque abbastanza. Tutti farebbero come te. In verità a moltissima gente non bastano, questa è la vera gabbia, e a volte non è colpa del denaro.

Erikuccia
24/12/2010, 16:53
Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
Ho lavorato presso una nota azienda del settore fotografico presso la quale l'orario di lavoro era il medesimo per tutti. Vi era ovviamente una certa flessibilità nell'entrata mattutina, ma alla fine trovavi tutte le persone disponibili durante l'orario di lavoro prefissato. Ovviamente, in determinati frangenti, c'erano straordinari da fare; ma questi venivano regolarmente svolti a fronte di un loro pagamento o recupero in monte permessi.
Addirittura nel 2000 alcuni dipendenti potevano pure lavorare a mezzo tele lavoro e/o video conferenza. E questo vi assicuro facilitava notevolmente le persone che momentaneamente avevano problemi a casa (vedi figli malati, ecc...).
Lasciamo a parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro. Consideriamo solo una famiglia con figli e, a tal proposito cito il mio di esempio:
ho una figlia di quasi 5 anni ed un marito anch'esso lavoratore. Oltre a noi due non abbiamo nessuno nelle vicinanze che possa darci una mano ( i nonni abitano a circa 50 Km da casa nostra). Lascio quindi mia figlia all'asilo fino alle 18:00 (più a lungo purtroppo non la tengono), rinuncio alla pausa pranzo per sopperire all'uscita anticipata di 15 min. per poter essere all'asilo alle 18:00. Spesa mensile per asillo: 300  €. Quando mi viene richiesto di fare straordinari purtroppo mi trovo letteralmente nella MERDA! Idem se dovessi lavorare il sabato e la domenica. Che vuol dire questo? Che non ho voglia di lavorare forse? Oppure dovrei accettare lo straordinario a fronte di una spesa maggiore che dovrei affrontare per lasciare mia figlia ad una baby sitter? Che senso ha prendere 100 in più e doverne spendere 200?
Altra domanda: come mai nell'era di internet non prende piede il telelavoro? Come mai nel 2010 se rimango a casa 1 giorno (UNO!!!) perchè ho la febbre a 40° e tuttavia mi rendo disponibile in caso d'emergenza, mi prendo della fannullona? Insomma, son daccordo col fatto che troppa gente non abbia tanta voglia di tirarsi sù le maniche e che screditi chi invece ha voglia di fare; ma non concepisco nemmeno il fatto che stia diventando "lecito" vivere una sorta di schiavitù dove si deve sempre lavorare per una pippa di tabacco, precludendosi qualsiasi possibilità di vivere. Insomma, non sempre la gente rifiuta un lavoro perchè non ha voglia di lavorare....ci sono mille altre motivazioni che possono subentrare.

caféRacer
24/12/2010, 17:29
Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
Ho lavorato presso una nota azienda del settore fotografico presso la quale l'orario di lavoro era il medesimo per tutti. Vi era ovviamente una certa flessibilità nell'entrata mattutina, ma alla fine trovavi tutte le persone disponibili durante l'orario di lavoro prefissato. Ovviamente, in determinati frangenti, c'erano straordinari da fare; ma questi venivano regolarmente svolti a fronte di un loro pagamento o recupero in monte permessi.
Addirittura nel 2000 alcuni dipendenti potevano pure lavorare a mezzo tele lavoro e/o video conferenza. E questo vi assicuro facilitava notevolmente le persone che momentaneamente avevano problemi a casa (vedi figli malati, ecc...).
Lasciamo a parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro. Consideriamo solo una famiglia con figli e, a tal proposito cito il mio di esempio:
ho una figlia di quasi 5 anni ed un marito anch'esso lavoratore. Oltre a noi due non abbiamo nessuno nelle vicinanze che possa darci una mano ( i nonni abitano a circa 50 Km da casa nostra). Lascio quindi mia figlia all'asilo fino alle 18:00 (più a lungo purtroppo non la tengono), rinuncio alla pausa pranzo per sopperire all'uscita anticipata di 15 min. per poter essere all'asilo alle 18:00. Spesa mensile per asillo: 300 €. Quando mi viene richiesto di fare straordinari purtroppo mi trovo letteralmente nella MERDA! Idem se dovessi lavorare il sabato e la domenica. Che vuol dire questo? Che non ho voglia di lavorare forse? Oppure dovrei accettare lo straordinario a fronte di una spesa maggiore che dovrei affrontare per lasciare mia figlia ad una baby sitter? Che senso ha prendere 100 in più e doverne spendere 200?
Altra domanda: come mai nell'era di internet non prende piede il telelavoro? Come mai nel 2010 se rimango a casa 1 giorno (UNO!!!) perchè ho la febbre a 40° e tuttavia mi rendo disponibile in caso d'emergenza, mi prendo della fannullona? Insomma, son daccordo col fatto che troppa gente non abbia tanta voglia di tirarsi sù le maniche e che screditi chi invece ha voglia di fare; ma non concepisco nemmeno il fatto che stia diventando "lecito" vivere una sorta di schiavitù dove si deve sempre lavorare per una pippa di tabacco, precludendosi qualsiasi possibilità di vivere. Insomma, non sempre la gente rifiuta un lavoro perchè non ha voglia di lavorare....ci sono mille altre motivazioni che possono subentrare.
Sono d'accordo su tutto.
Però non lasciare da parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro, perchè sono ragioni che magari, per lui, possono valere tanto, proprio come per te valgono le tue ( il tempo per i bimbi e gli impegni familiari).

Erikuccia
24/12/2010, 17:51
Sono d'accordo su tutto.
Però non lasciare da parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro, perchè sono ragioni che magari, per lui, possono valere tanto, proprio come per te valgono le tue ( il tempo per i bimbi e gli impegni familiari).

Lo lascio "parzialmente" da parte, nel senso che, a mio avviso, se sei un giovane in cerca di maturare esperienza, dovresti fare i salti mortali.
Ovviamiente i salti mortali non li puoi fare per una vita intera, son daccordo :wink_:
Parlo della parrucchiera apprendista neo diplomata che si rifiuta di lavorare il sabato, o del ragazzo neo diplomato all'alberghiera che non vuol fare il cuoco la sera. O peggio ancora rifiutano stipendi da 1000 euro perchè poco. Certo, 1000 euro son pochi e lavorare il sabato o la domenica sera costa fatica....ma devi farti un'esperienza, non puoi pretendere in questo momento; tutt'al più devi offrire l'unica cosa che al momento puoi offrire: la tua intraprendenza.
Son perfettamente daccordo che lavorare 7gg su 7 a 1000 euro al mese per tutta la vita sia improponibile. Non lo è per infiniti motivi.
Io ho come la percezione che, ultimamente, si faccia leva sul pensiero "accetta tutto quello che trovi, perchè sei fortunato se hai un lavoro".
Eh no, signori miei: esiste anche una dignità di persona.
Non sto nemmeno insisnuando che sia giusto lavorare 4 ore al gg e percepire 2000 euro, o che sia giusto "svagare" continuamente sul posto di lavoro.
Cavolo, come mai non esiste più una giusta via di mezzo?
Come mai non esiste più un reciproco rispetto della professione e della dignità umana?

LadyB
24/12/2010, 19:06
Lo lascio "parzialmente" da parte, nel senso che, a mio avviso, se sei un giovane in cerca di maturare esperienza, dovresti fare i salti mortali.
Ovviamiente i salti mortali non li puoi fare per una vita intera, son daccordo :wink_:
Parlo della parrucchiera apprendista neo diplomata che si rifiuta di lavorare il sabato, o del ragazzo neo diplomato all'alberghiera che non vuol fare il cuoco la sera. O peggio ancora rifiutano stipendi da 1000 euro perchè poco. Certo, 1000 euro son pochi e lavorare il sabato o la domenica sera costa fatica....ma devi farti un'esperienza, non puoi pretendere in questo momento; tutt'al più devi offrire l'unica cosa che al momento puoi offrire: la tua intraprendenza.
Son perfettamente daccordo che lavorare 7gg su 7 a 1000 euro al mese per tutta la vita sia improponibile. Non lo è per infiniti motivi.
Io ho come la percezione che, ultimamente, si faccia leva sul pensiero "accetta tutto quello che trovi, perchè sei fortunato se hai un lavoro".
Eh no, signori miei: esiste anche una dignità di persona.
Non sto nemmeno insisnuando che sia giusto lavorare 4 ore al gg e percepire 2000 euro, o che sia giusto "svagare" continuamente sul posto di lavoro.
Cavolo, come mai non esiste più una giusta via di mezzo?
Come mai non esiste più un reciproco rispetto della professione e della dignità umana?

mi sono piaciute le tue parole, anche quelle del precedente post. anche se non sono così convinta che bisogna considerare fannullone chi non vuole lavorare fuori orario...ma forse il discorso è troppo generico e difficile. ma cmq se viene richiesto spesso, penso che una persona sia libera di scegliere se vivere per lavorare o lavorare per vivere. se poi magari questi fuori orari non vengono neanche pagati o recuperati, trovo davvero scandaloso e tu datore di lavoro mi chieda di farli

ELOISE
24/12/2010, 21:40
io ho iniziato a lavorare a 14anni (parlo dell'estate perchè l'inverno andavo a scuola)
oggi ne ho 26 e lavoro in una cooperativa onlus che ha in appalto asili nido e entro marzo diventerò socia dopo tre anni di dura e costruttiva gavetta e dovrò versare 2500euro (quota della società).
i miei non si sono mai permessi di dire ai miei vari titolari fatela lavorare poco sennò si affatica nè il sabato o la domanica non si lavora...se alcuni lo fanno è giusto che si tengano in casa i famosi Bamboccioni che studiano fino 30anni senza mai aver lavorato, veri e propri straffottenti (ho conosciuto delle tipe da schiaffi)
ritengo sia giusto dar la possibilità ai giovani di fare tanta esperienza lavorativa e di viaggiare tanto.... ritengo anche che sia corretto e doveroso dare opportunità lavorative anche agli over 30 anche se non si possono più assumere come apprendisti. in poche parole più equità e fare meno di tutta un'erba un fascio

Obsolete
25/12/2010, 00:05
Bravissimo, voglio vedere cosa ti risponde. Scommetti che la tua richiesta non avrà nessun esito?. Sembra l'azienda da paradiso terreste che dispensa buoni contratti di assunzione. Invece chi conosce il mercato del lavoro sa bene che chi ti da 100 vuole 1000, la tua pelle e pare che ti abbia comprato l'anima

:blink::blink::blink::blink: pensavo di essere libero di cazzeggiare e parlare come mi pare, su un forum... invece no.
se non riuscirò a entare nel mondo del lavoro propriamente detto, scendo da te e mi propongo come sicario per la mafia. la mia pelle è mia e me la tengo (non tanto stretta che non ne vedo l'utilità) ma la pelle degli altri la posso tranquillamente dare al datore di lavoro.

sto scherzando o sono serio? lo chardonnay mi fa sparlare o mi fa dire la verità? boh, sono troppo un bamboccione senza esperienze di vita vera per saperlo

Norik
25/12/2010, 09:20
...


...


...

alla faccia :w00t: ho seguito i vostri ultimi post e sono molto colpito
non voglio prendervi in giro solo che ( da novizio del forum) ho notato che troppi tendono a sparlare i vostri invece sono dei post molto intelligenti , come voi del resto

in risposta pero vorei dire 2 cose
io sono dell' idea che quello che ha rovinato il "mercato" del lavoro e il lavoro interinale
motivo? semplice da un lato i ragazzi hanno libera scelta di diverse opzioni e diverse condizioni
hanno uno stipendio piu alto e se si rompono possono andarsene via senza essere "legati" all' azienda
dall' altra parte l' azienda non gliene frega molto su chi arriva al massimo sfrutta una persona per 1 o 2 mesi e poi a casa
come a detto eloise i "nostri" genitori non si sono mai sognati i dirci " ho poverino devi lavorare non stai a casa che ti do la paghetta " ( cosa fosse la paghetta manco lo sapevo:laugh2::wink_: )
poi c' e il discorso apprendistato una volta si usava quel contratto per assumere al massimo contratto formazione ( almeno sono i 2 contratti che veniva fatti a me ) meno soldi , ma avevi un impegno piu duraturo e l' azienda si impegnava ad insegnarti un lavoro , assumeva meno persone e quelle poche avevano piu "garanzie" del posto ( ovvio che si parla di chi ha voglia )
per quanto riguarda il discorso stipendio sono dell' idea che un giovane ( io intendo un neo assunto che , che sia laureato diplomato o abbia la 3 media non cambia ) e giusto che accetti i soldi che gli vengono dati , nei limiti di legge sia chiaro , e abbia l' umilta di apprendere tutte le esperienze di lavoro
con esperienze di lavoro non si intende solo l' imparare un mestiere si intende anche assumersi le responsabilita che comporta : puntualita , disponibilita rispetto per l ' autorita e, tutto il resto
poi in seguito ha il diritto di richiedere cio che gli spetta, e che in molti casi gli viene riconosciuto dal datore di lavoro
le differenze sul posto di lavoro poi sono un problema che , a parer mio , viene creato da chi dirige l' ambiente
ultimamente ho notato che si preferisce scaricare il lavoro e le responsabilita su chi lavora piuttosto che sta addosso a chi non fa nulla crcando di rendergli la vita difficile
spero di aver detto tutto la quando scrivo mi perdo spesso scusate se mi succede :rolleyes:


Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
.

ho letto solo ora , lascia stare la germania , hanno dei contratti e dei metodi di lavoro che per noi sono fantascenza :mad::mad::sick::sick:
e io ho solo parlato con gente che in germania ci ha lavorato tutta la sua vita professionale :mad:, immagino te che ci hai lavorato
se in italia ci fossero i loro contratti di lavoro e il loro sistema noi saremmo il miglior paese dove lavorare

rez
25/12/2010, 09:47
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

La risposta che do io alla tua domanda finale è: non molta.

Oggi la maggiorparte dei giovani, appena finita la maturità o l'università, vogliono guadagnare subito molti soldi. Non hanno spirito di sacrificio come lo si aveva anni fa.... La colpa è dei genitori che dicono sempre di si a tutto. Ma soprattutto del sistema di vita con cui siamo obblicati a convivere che non lascia un caxxo di tempo per gestire ed educare i propri figli.

Tutto parte dall'educazione. Senza quella non si va da nessuna parte...

marco.bus
25/12/2010, 22:04
Tutto parte dall'educazione. Senza quella non si va da nessuna parte...

questa è legge!!!

perchè i soldi fanno l'uomo ricco, ma è l'educazione che lo fa signore!

PhacocoeruS
26/12/2010, 01:02
Nella ditta della mia ragazza da un anno e mezzo stanno cercando un giovane dai 18 ai 25 anni che voglia imparare da zero a lavorare il legno. Assunto con 5 anni di apprendistato (nel suo settore sono tanti). L'unico problema è che gli orari sono flessibili, si fanno straordinari e si lavora il sabato.
Risultato: zero!
ha chiamato gente che vuole fare il parttime, gente che al sabatoha la partita di calcio e non può lavorare... ecc ecc...
ma di gente che si farebbe in 4 per imparare un lavoro....
zeero!
Che strano eh? Ci dovrebbe essere un sacco di gente che aspira a lavorare 5 anni, sabato e straordinari inclusi, per poi, forse, sentirsi dire "bravo, ora puoi prendere uno stipendio da operaio (del livello più infimo, ovviamente)...". Neanche dovessero tagliare le persone invece che il legno. Che male ci sarebbe se prendessero due part time? Con un costo poco superiore potrebbero fargli fare gli apprendisti per 10 anni (visto che lavorano mezza giornata) e avrebbero mezza giornata coperta se uno si ammala... :biggrin3:


ormai è da anni che sento questi discorsi e sono arrivato alla conclusione che sono fatti da persone che fondamentalmente non han voglia di lavorare,di costruire,di sentirsi vivi aiutando a creare una qualsiasi cosa.
Sentirsi vivi? Siamo seri, gli stagionali che fai lavorare nei campi non vivono, sopravvivono a malapena, e te lo dico perchè in casa, nonostante entrino due stipendi che possiamo considerare buoni, non è che facciamo una vita da nababbi.


Io posso invece citare un'esperienza positivissima, purtroppo vissuta solo in Germania.
Ho lavorato presso una nota azienda del settore fotografico presso la quale l'orario di lavoro era il medesimo per tutti. Vi era ovviamente una certa flessibilità nell'entrata mattutina, ma alla fine trovavi tutte le persone disponibili durante l'orario di lavoro prefissato. Ovviamente, in determinati frangenti, c'erano straordinari da fare; ma questi venivano regolarmente svolti a fronte di un loro pagamento o recupero in monte permessi.
Addirittura nel 2000 alcuni dipendenti potevano pure lavorare a mezzo tele lavoro e/o video conferenza. E questo vi assicuro facilitava notevolmente le persone che momentaneamente avevano problemi a casa (vedi figli malati, ecc...).
Lasciamo a parte il giovane che non vuol fare straordinari e/o lavorare il fine settimana perchè non disposto a rinunciare alle feste con gli amici o altro. Consideriamo solo una famiglia con figli e, a tal proposito cito il mio di esempio:
ho una figlia di quasi 5 anni ed un marito anch'esso lavoratore. Oltre a noi due non abbiamo nessuno nelle vicinanze che possa darci una mano ( i nonni abitano a circa 50 Km da casa nostra). Lascio quindi mia figlia all'asilo fino alle 18:00 (più a lungo purtroppo non la tengono), rinuncio alla pausa pranzo per sopperire all'uscita anticipata di 15 min. per poter essere all'asilo alle 18:00. Spesa mensile per asillo: 300  €. Quando mi viene richiesto di fare straordinari purtroppo mi trovo letteralmente nella MERDA! Idem se dovessi lavorare il sabato e la domenica. Che vuol dire questo? Che non ho voglia di lavorare forse? Oppure dovrei accettare lo straordinario a fronte di una spesa maggiore che dovrei affrontare per lasciare mia figlia ad una baby sitter? Che senso ha prendere 100 in più e doverne spendere 200?
Altra domanda: come mai nell'era di internet non prende piede il telelavoro? Come mai nel 2010 se rimango a casa 1 giorno (UNO!!!) perchè ho la febbre a 40° e tuttavia mi rendo disponibile in caso d'emergenza, mi prendo della fannullona? Insomma, son daccordo col fatto che troppa gente non abbia tanta voglia di tirarsi sù le maniche e che screditi chi invece ha voglia di fare; ma non concepisco nemmeno il fatto che stia diventando "lecito" vivere una sorta di schiavitù dove si deve sempre lavorare per una pippa di tabacco, precludendosi qualsiasi possibilità di vivere. Insomma, non sempre la gente rifiuta un lavoro perchè non ha voglia di lavorare....ci sono mille altre motivazioni che possono subentrare.
Ora ti quoto. E' questo di cui sto parlando, il fatto che il lavoro non deve succhiarti via la vita. Purtroppo Italia e nord Europa sono lontani, in tutti i sensi, come se ci fosse l'oceano in mezzo. Con la mentalità dell'itagliano medio, cose come il telelavoro non potranno mai attecchire, anche per colpa dei lavoratori. Nel mio lavoro una grandissima parte del tempo si spende scrivendo documenti, progettando schemi, allestendo presentazioni. Tutte cose che potrei fare tranquillamente senza muovermi da casa, eppure tranne casi sporadici mi tocca prendere la moto pure con il freddo e la pioggia e farmi anche 80 km in un giorno (a spese mie) solo per trasferirmi su un'altra scrivania.

sagyttar
26/12/2010, 07:22
tematica pericolosa, dipende da come la si affronta e come la si argomenta, ma leggetemi bene.
non dirò di cosa mi occupo e dove sto nella scala piramidale.
dico solo che posso decidere sul sì e sul no di alcune persone e con le quali si è dibattuto in fase di colloquio conoscitivo iniziale.
e qui mi incazzo e mi indigno.
disoccupazione tanta, tutti si lamentano, io ti offro un lavoro, un bel lavoro, non un lavoro nelle campagne bensì in ufficio, al caldo, un posto da colletto bianco, non importa se sei laureato o diplomato od hai la terza media, è un lavoro così atipico che devi essere solo un pizzico sveglio.
non vengono richieste caratteristiche particolari, ovvio devi sapere usare una calcolatrice da tavolo, un computer, windows è più che sufficiente, insomma un copia incolla, le basi di word, al massimo excel, un lavoro da ufficio insomma.
conoscere le basi del diritto privato e codice civile aiuta, ma non è necessario, va bene anche la terza media.
ne ho visti tanti, ne ho sentiti tanti, ne ho addestrati tanti, il 90 % hanno sempre preso per il culo.
ok gonfiare il curriculum, ingigantirlo per gettar fumo negli occhi, ma poi nessun pensa che dall'altra parte c'è uno che forse forse ne sa un po' di più ed esamina curricua da anni e che sa che i 4 paroloni americani che hai usato stanno per magazziniere ?
o che ci intorti dibattendo su fantomatiche esperienze di lavoro nel settore quando con quattro domande mirate si capisce che non conosci nemmeno l'abicì del settore di cui vai tanto fiero di conoscere ?
ma ok, ci sta tutto, lo si fa.
sono escamotage che ormai si adottano per poter essere quanto meno assunti o essere messi in prova.
e tra te e te ti dici : ok proviamolo, diamogli tempo, è un ragazzo sveglio, tra poco decollerà, ha bisogno di lavorare, era alla canna del gas ma è laureato, vedrai.
parliamo di ottimo stipendio, di un settore che riesce a dare ancora tanto a chi però dà, non si chiede l'oro, del resto c'è un orario di lavoro da rispettare.
cominciano tutti sprintosi, poi sono sufficienti due settimane per capire già un pochino la persona.
dopo un mese hai già fatto un bel quadretto.
insomma eri alla canna del gas, piangevi che eri disoccupato, senza stipendio, ma ziosanto, si stacca alle 17:30 e già alle 17:15 ti cade la penna e sei già col giubbotto addosso che guardi l'orologio.
ti vengo a spulciare nel computer aziendale e mi basta aprire la cronologia, i dati recenti e ancora peggio aprire la cartella personale che ti sei creato sul desktop per vedere cosa c'è dentro per capire cosa fai durante la giornata.
materiale già più che sufficiente per passare tutto il pacco all'ufficio del personale e salutarti, però no, ti parlo ancora col sorriso e ti dico che queste cose non si fanno.
dopo un mese e mezzo ancora non sai fare un cazzo, ma veramente un cazzo; e dire che ti è stato spiegato tutto ed hai avuto un ampio ed adeguato training.
non ti viene richiesto di progettare lo sputnik, devi solo fare le cose basilari, verrà poi il tempo per le cose più difficili, ma ancora non sai fare nemmeno le cose che stanno all'inizio.
il clima diventa teso e il passo successivo qual è ? : la malattia, ovvio.
certificato medico.
e sei ancora in prova, ed io mi ricordo bene di te al colloquio, come eri pimpante, performante, spirito collaborativo, di elasticità mentale, predisposto al dialogo, alla crescita aziendale, propositivo al lavoro di squadra, attivo.

ora, questo, è un caso specifico, ma ripeto, ne ho visti tanti così, ma tanti.
ora io mi chiedo, c'è tanta disoccupazione, tanti che piangono, tanti in cassa integrazione, ma io chiedo : voglia di lavorare ce n'è ?

Potrei condividere il tuo ragionamento in senso molto ma molto generalizzato, però c'è da tenr conto anche di molti altri discorsi che ho letto su questo argomento, non ultimo il fatto che così come esistono lavoratori che non hanno voglia di lavorare, esistono imprese ed imprenditori che prendono in giro i loro collaboratori offrendo sulla carta condizioni di lavoro ben lontane dalla loro realtà.
Possibile che nel tuo particolare tipo di lavoro tutti quelli che hai selezionato hanno poi deluso le aspettative? se così fosse mi verrebbe il dubbio che pure da parte vostra ci sia la delusione delle aspettative offerte.
Poi, vorrei farti notare come tutti i tuoi interventi siano stati scritti in orario di lavoro: deduco quindi che, se vuoi essere coerente e di buon esempio verso i tuoi collaboratori, il 22 Dicembre fra le 14.00 e le 17.00 tu fossi in ferie e connesso ad internet col tuo pc da casa tua .... comunque non dal tuo ufficio
Dico bene?

clo
26/12/2010, 07:37
risposta a domanda MAXPS: voglia, poca poca.
ma non solo da parte dei giovani cui si insegna la ricchezza facile con grande fratello e superenalotto (questi i valori dell'Italietta alle soglie del 2011).
Anche alcuni "vecchietti" si grattano impunemente dopo anni di routine.
E' anche vero che la riforma dell'università del 1998 che ha distrutto i programmi e il vecchio ordinamento inserendo il 3+2 non l'hanno voluta gli studenti ma le aziende (e voi sapete bene perché)...
Aggiungiamo che i lavori "pesanti" in cui ci si "sporca le mani" gli italiani non li vogliono più fare (e a volte non li possono fare! quei pochi che ancora ne avrebbero voglia vengono cassati dalle agenzie del lavoro che selezionano solo stranieri per questo e gli italiani per l'altro lavoro).

Per il resto, se hai avuto accesso ai dati personali del "dipendente" in sua assenza e/o in presenza di terzi, e se nella mail/contratto si esplicitano solo controlli difensivi aziendali relativi ad accessi, indirizzi/siti internet visitati, e-mail in entrata/uscita, non includendo tra essi, quindi, i controlli su file giacenti nel disco fisso, sei nella cac*a.
In ogni caso, non è un bel comportamento nemmeno quello di un'azienda o di un responsabile che spia tra le cartelle sul desktop.
Dai, manco foste la Stasi... :biggrin3:

Si assume il dipendente a tempo determinato o a somministrazione, nel periodo (+ o - lungo e concordato con le HR) è onore/onere del datore di lavoro e/o del responsabile dell'ufficio la valutazione delle risorse umane.
Se non va bene, la si manda a casa, è triste, è dura certo, ma avere responsabilità in azienda significa anche questo, non solo avere il Blackberry :wink_::wink_:
Certo ci si fida anche un po', se poi uno dopo un anno di lavoro viene assunto e comincia a grattarsi, chi lo poteva sapere? Ma affari suoi, dico io.
Lì è arrivato e lì si ferma.

Iniziamo a togliere le disparità tra quelle ENTITA' che prendono buonuscite da 40 milioni di euro e chi prende 1500 euro al mese per LAVORARE.
Rendiamo il sistema davvero meritocratico, senza favoritismi a parenti, rampolli di famiglie benestanti o aspiranti "soubrette aziendali".
Facciamo iniezione di morale a quelle aziende che sfruttano i dipendenti per il profitto immediato e non danno aspirazioni o certezze su un serio programma produttivo lungo termine.
Poi ne riparliamo di voglia e motivazione dei dipendenti vecchi e piccini.

Certo questo vorrebbe dire aver cambiato l'Italia... :rolleyes:


Potrei condividere il tuo ragionamento in senso molto ma molto generalizzato, però c'è da tenr conto anche di molti altri discorsi che ho letto su questo argomento, non ultimo il fatto che così come esistono lavoratori che non hanno voglia di lavorare, esistono imprese ed imprenditori che prendono in giro i loro collaboratori offrendo sulla carta condizioni di lavoro ben lontane dalla loro realtà.
Possibile che nel tuo particolare tipo di lavoro tutti quelli che hai selezionato hanno poi deluso le aspettative? se così fosse mi verrebbe il dubbio che pure da parte vostra ci sia la delusione delle aspettative offerte.

:rolleyes:

ilberna
26/12/2010, 08:35
Che strano eh? Ci dovrebbe essere un sacco di gente che aspira a lavorare 5 anni, sabato e straordinari inclusi, per poi, forse, sentirsi dire "bravo, ora puoi prendere uno stipendio da operaio (del livello più infimo, ovviamente)...". Neanche dovessero tagliare le persone invece che il legno. Che male ci sarebbe se prendessero due part time? Con un costo poco superiore potrebbero fargli fare gli apprendisti per 10 anni (visto che lavorano mezza giornata) e avrebbero mezza giornata coperta se uno si ammala... :biggrin3:



E' molto strano... visto che pagano bene e insegnano un lavoro che non è propriamente infimo e merdoso... è una ditta di restauratori che girano per tutta Italia( sono appena tornati dal vaticano)...
Ce li vedo bene due part time per le trasferte a lavorare mezza giornata a testa e l'altra mezza in giro a cazzeggiare mentre gli altri lavorano.... tanto più che ne hanno già una...
E tanto per concludere: gli ultimi due che hanno provato dopo qualche mese hanno smesso entrambi uno per stare a casa disoccupato, e l'altro per andare in una acciaieria della zona a fare i turni... così almeno so che dopo otto ore ho finito...
Ma è pieno il mondo di giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare....
ma per favore!!!!

Erikuccia
26/12/2010, 17:41
Ora ti quoto. E' questo di cui sto parlando, il fatto che il lavoro non deve succhiarti via la vita. Purtroppo Italia e nord Europa sono lontani, in tutti i sensi, come se ci fosse l'oceano in mezzo. Con la mentalità dell'itagliano medio, cose come il telelavoro non potranno mai attecchire, anche per colpa dei lavoratori. Nel mio lavoro una grandissima parte del tempo si spende scrivendo documenti, progettando schemi, allestendo presentazioni. Tutte cose che potrei fare tranquillamente senza muovermi da casa, eppure tranne casi sporadici mi tocca prendere la moto pure con il freddo e la pioggia e farmi anche 80 km in un giorno (a spese mie) solo per trasferirmi su un'altra scrivania.

Qui ti di ragione. Io stavo insinuando un caso più specifico, ovverosia il caso del responsabile assunto con contratto forfetario che fa quel diamine che vuole. Mentre io in ufficio (o a casa in tele lavoro se potesse essere) aspetto i suoi comodi per poter prendere una decisione. Mi spiace, ma questa cosa proprio non la tollero.

Per ultimo, io ho come un sentore: ho come la sensazione che nella comune azienda italiana il dipendente non sia una risorsa; ma un mero costo. Di conseguenza, ultimamente noto che la pretesa delle aziende è quella di assumere persone che debbano saper far di tutto ed immediatamente, senza dar loro una possibilità di formazione, o peggio ancora, rispettare i loro diritti. In sintesi: devi lavorare per due, possibilmente senza far ferie e/o malattie, inventandoti la professionalità aggiuntiva e, soprattutto, devi costare poco.
Ci stiamo purtroppo scordando che la fidelizzazione tra azienda e dipendente si ottiene col reciproco rispetto: ogni parte deve dare e ricevere equamente. Insomma, si dovrebbe considerare il dipendente come una risorsa e non semplicemente come un costo. Più azienda e dipendente vivono in simbiosi, maggiori sono i reciproci vantaggi in termini di produttività, di conoscenze e reciproco rispetto.

leo2
26/12/2010, 18:07
E' molto strano... visto che pagano bene e insegnano un lavoro che non è propriamente infimo e merdoso... è una ditta di restauratori che girano per tutta Italia( sono appena tornati dal vaticano)...
Ce li vedo bene due part time per le trasferte a lavorare mezza giornata a testa e l'altra mezza in giro a cazzeggiare mentre gli altri lavorano.... tanto più che ne hanno già una...
E tanto per concludere: gli ultimi due che hanno provato dopo qualche mese hanno smesso entrambi uno per stare a casa disoccupato, e l'altro per andare in una acciaieria della zona a fare i turni... così almeno so che dopo otto ore ho finito...
Ma è pieno il mondo di giovani volenterosi che hanno voglia di lavorare....
ma per favore!!!!

Fare i turni in acciaeria non credo sia un lavoretto da niente (non voglio essere polemico) se là resisterà forse avrà avuto le sue ragioni per fare una scelta simile.

pippopoppi
26/12/2010, 18:19
In una situazione economico/lavorativa pessima in tutto il paese..c'è sempre più tendenza o peggio..moda a sfruttare il più bisognoso. Sei senza lavoro e hai bisogno di uno stipendio? Bene..ti assumo a tempo determinato...mi lavori a ore indeterminate e ti pago appena possibile... senza protestare però mio caro..perchè la vedi quella porta? Sì...proprio quella...bene..se ti lamenti ...quella è l'uscita. E' facile fare l'imprenditore o cmq sia..il libero profesionista sfruttando il sedere del bisognoso....e poi lamentarsi se questo qualcuno ...ahimè..dopo un pò di "prese per culo" si lamenta perchè sfruttato peggio di un mulo . E magari scoppia e va via.
Dar lavoro bene..ma sfruttare come bestie no. C'è questa tendenza tra i nuovi manager italiani dei miei cocomberi...dar da mangiare sì..peccato che a strozzi e bocconi e lo sfruttare..sempre e cmq.. perchè ti dò lavoro.
Esiste pure la dignità di un essere umano.
Discorso generalizzato che non ha attinenza con quello detto dagli amici prima di me.
Diciamo che è una situazioni tipica italiana che volevo dire. Oggi 8 richieste di lavoro su 10 sono da presa in giro. Magari nel giro di qualche mese...si alza qualche migliaio di euro a discapito di questi 8 disgraziati del momento trattati "da schiavi".

tonidaytona
26/12/2010, 18:28
Vi invito amici miei a aprire una bella partita iva.
assumete una dozzina di persone e fate i conti con il mercato.
le leggi , le tasse e la concorrenza.

provare e poi si riparla di quel che vogliamo.

sul rispetto reciproco non si discute.
quella e' questione di educazione.

winter1969
26/12/2010, 18:38
Vi invito amici miei a aprire una bella partita iva.
assumete una dozzina di persone e fate i conti con il mercato.
le leggi , le tasse e la concorrenza.

provare e poi si riparla di quel che vogliamo.

sul rispetto reciproco non si discute.
quella e' questione di educazione.

Nessuno mi obbliga ad aprire una partita IVA e credo la stessa cosa sia valida per te.
Per quello che riguarda il reciproco rispetto quoto in pieno,nella mia esperienza lavorativa da dipendente (20 anni) ho visto che questa viene a mancare da ambo le parti,con la non trascurabile differenza che a prenderlo in cul@ sono stati sempre i dipendenti.

sagyttar
26/12/2010, 18:50
Appoggiando quello che dice Winter, non mi è mai risultato che nel fallimento di un'impresa il manager o il proprietario ne sia uscito con le pezze al culo ed i dipendenti sani e salvi.
In Italia, dispiace dirlo, in questi ultimi anni una grossa percentuale di impresari tende a sfruttare senza scrupoli i dipendenti in nome solamente del dio profitto...... fregandosene altamente dei diritti basilari dei lavoratori....... e pagandoli quando e quanto gli fa comodo.

Ricordo anche con grandissimo rammarico quanto sia sciagurata per i lavoratori la famosa legge Biagi, la quale viene applicata da confindustria solo negli aspetti che più le fa comodo e tralasciando tutto il resto.

tonidaytona
26/12/2010, 19:19
Appoggiando quello che dice Winter, non mi è mai risultato che nel fallimento di un'impresa il manager o il proprietario ne sia uscito con le pezze al culo ed i dipendenti sani e salvi.
In Italia, dispiace dirlo, in questi ultimi anni una grossa percentuale di impresari tende a sfruttare senza scrupoli i dipendenti in nome solamente del dio profitto...... fregandosene altamente dei diritti basilari dei lavoratori....... e pagandoli quando e quanto gli fa comodo.

Ricordo anche con grandissimo rammarico quanto sia sciagurata per i lavoratori la famosa legge Biagi, la quale viene applicata da confindustria solo negli aspetti che più le fa comodo e tralasciando tutto il resto.



ti assicuro che qui' nel deindustrializzato Canavese sono andate fallite tante di quelle aziende metalmeccaniche e che i titolari si sono venduti pure le mutande pur di resistere fino all'ultimo.
evidentemente vien facile fare demagogia.

a me risulta che i dipendenti qualche soldo dal curatore lo prendono.
quando una azienda chiude..
restano a casa tutti pero'.

sagyttar
26/12/2010, 19:28
ti assicuro che qui' nel deindustrializzato Canavese sono andate fallite tante di quelle aziende metalmeccaniche e che i titolari si sono venduti pure le mutande pur di resistere fino all'ultimo.
evidentemente vien facile fare demagogia.

a me risulta che i dipendenti qualche soldo dal curatore lo prendono.
quando una azienda chiude..
restano a casa tutti pero'.

Io mi baso sulle ditte fallite in provincia di Mantova: il fallimento Belleli portò un sacco di soldi (cosa vergognosa) ai curatori fallimentari, i dipendenti rimaserò diversi mesi senza stipendio e hanno tribolato parecchio per essere risarciti.
L'ex presidente del Mantova Calcio aveva i soldi per pagare i giocatori ma non i propri dipendenti..... poi finirono anche i soldi per i giocatori, la squadra fallì grazie anche alla loro "fronda" e relativa retrocessione, ma non mi risulta che il signor Lori navighi personalmente in cattive acque.

I dependenti di un'impresa che fallisce, che sono di norma la parte più debole, dovrebbero aver diritto non a "qualche soldo" per il lavoro svolto, ma al totale recupero dei crediti derivanti dalle retribuzioni non pagate.... e mi sembra il minimo che si possa pretendere.....
Il mio non mi sembra un discorso demagogico

valterone
27/12/2010, 07:51
La risposta che do io alla tua domanda finale è: non molta.

Oggi la maggiorparte dei giovani, appena finita la maturità o l'università, vogliono guadagnare subito molti soldi. Non hanno spirito di sacrificio come lo si aveva anni fa.... La colpa è dei genitori che dicono sempre di si a tutto. Ma soprattutto del sistema di vita con cui siamo obblicati a convivere che non lascia un caxxo di tempo per gestire ed educare i propri figli.

Tutto parte dall'educazione. Senza quella non si va da nessuna parte...
questa è legge!!!

perchè i soldi fanno l'uomo ricco, ma è l'educazione che lo fa signore!

Vi sto seriamente rivalutando... :coool:


Vi invito amici miei a aprire una bella partita iva.
assumete una dozzina di persone e fate i conti con il mercato.
le leggi , le tasse e la concorrenza.

provare e poi si riparla di quel che vogliamo.

sul rispetto reciproco non si discute.
quella e' questione di educazione.

:wink_:


Nessuno mi obbliga ad aprire una partita IVA e credo la stessa cosa sia valida per te.Per quello che riguarda il reciproco rispetto quoto in pieno,nella mia esperienza lavorativa da dipendente (20 anni) ho visto che questa viene a mancare da ambo le parti,con la non trascurabile differenza che a prenderlo in cul@ sono stati sempre i dipendenti.


Peccato che se nessuno aprisse partita iva non ci sarebbero più i datori del famoso e agognato lavoro, quindi i dipendenti non avrebbero opportunità di guadagno. Oramai avete un'età nella quale vi dovrebbe essere ben chiaro che una categoria è legata all'altra e senza ( o troppo) di una o dell'altra il meccanismo si ferma. Non possiamo essere tutti avvocati, tutti manager, tutti consulenti :ph34r:, tutti calciatori, tutti statali.
Vi invito ancche a non fare confusione tra il riccone che si gioca l'azienda per una cazzata sua e fallisce coi soldi (esempio di sagyttar oppure Parmalat, Cirio, ecc..) e l'industriale che, prima di chiudere, chiede un prestito per pagare gli stipendi. :rolleyes:

Stinit
27/12/2010, 08:23
[/B]

Vi sto seriamente rivalutando... :coool:



:wink_:




Peccato che se nessuno aprisse partita iva non ci sarebbero più i datori del famoso e agognato lavoro, quindi i dipendenti non avrebbero opportunità di guadagno. Oramai avete un'età nella quale vi dovrebbe essere ben chiaro che una categoria è legata all'altra e senza ( o troppo) di una o dell'altra il meccanismo si ferma. Non possiamo essere tutti avvocati, tutti manager, tutti consulenti :ph34r:, tutti calciatori, tutti statali.
Vi invito ancche a non fare confusione tra il riccone che si gioca l'azienda per una cazata sua e fallisce coi soldi (esempio di sagyttar oppure Parmalat, Cirio, ecc..) e l'industriale che, prima di chiudere, chiede un prestito per pagare gli stipendi. :rolleyes:




... industriali che cheidono un prestito per pagare gli stipendi...bè...diciamo che sono una esigua minoranza...

la maggior parte non aspetta di arrivare a quel punto ma delocalizza prima...

valterone
27/12/2010, 08:37
... industriali che cheidono un prestito per pagare gli stipendi...bè...diciamo che sono una esigua minoranza...

la maggior parte non aspetta di arrivare a quel punto ma delocalizza prima...

Effettivamente il termine "industriali" non è appropriato, intendevo le realtà dell'ordine di grandezza dell'azienda di Toni, o meno. Industria o terziario non cambia molto. Non si può delocalizzare (e nemmeno lo si farebbe, visto il rapporto che di solito intercorre tra proprietà e lavoratori), si è già troppo grossi per poter chiudere in maniera indolore per tutti, ma non abbastanza per farlo impunemente.

Stinit
27/12/2010, 08:45
Effettivamente il termine "industriali" non è appropriato, intendevo le realtà dell'ordine di grandezza dell'azienda di Toni, o meno. Industria o terziario non cambia molto. Non si può delocalizzare (e nemmeno lo si farebbe, visto il rapporto che di solito intercorre tra proprietà e lavoratori), si è già troppo grossi per poter chiudere in maniera indolore per tutti, ma non abbastanza per farlo impunemente.

le industrie che ancora reggono si sono dovute reinventare...si sono visti fondere insieme i ruoli di dipendenti e titolari per ottenere un fine comune...

...che tempi che stiamo vivendo :coool:

NightRider2
27/12/2010, 12:04
Non mi permetto di commentare il post iniziale della discussione e nemmeno altri, dove si scende molto dettagliatamente nella descrizione dell'odierno panorama lavorativo. Non lo faccio poichè non sono all'interno di questo mondo (purtroppo) e quindi, di conseguenza, non conosco ancora determinate dinamiche che lo caratterizzano. Vorrei dire tuttavia che appoggio in pieno coloro che hanno fatto riferimento al discorso dell'educazione e del buon senso. Sicuramente servono anche le conoscenze e l'esperienza ma stai pur tranquillo che quando si possiede quei due valori prima o poi qualcuno se ne accorge e si viene ripagati. Vorrei narrare un episodio che mi è accaduto pressapoco due mesi fa. Siccome sto cercando fortemente un primo impiego leggo ogni giorno gli annunci lavorativi che escono nei siti internet preposti. Un giovedi pomeriggio, come tanti altri, m'imbatto in un'offerta che proponeva di fare l'autista personale ad un imprenditore della zona. Cinque giorni a settimana per un compenso di mille euro mensili netti. Naturalmente senza starci a pensare due volte invio il mio curriculum all'offerente e preciso sin da subito che in caso positivo sarei stato disponibile ad un colloquio conoscitivo. Dentro di me, sono sincero, pensavo che non avrei ottenuto neppure una risposta visto il mio radicato pessimismo. Invece, poche ore dopo da quando risposi all'annuncio tramite mail, mi chiama al cellulare questa persona dicendo che aveva letto il mio curriculum vitae e che desiderava avere un contatto diretto. Stabiliamo quindi un appuntamento presso la sua azienda qualche giorno dopo. Non nego che nella mia ingenuità ero contento, speranzoso, visto che al telefono questo individuo mi era sembrato cortese. Tengo a precisare che dalla voce si capiva tranquillamente che aveva una certa età (secondo me più di cinquant'anni). Il di' stabilito per il colloquio arrivo nello stabile dell'azienda circa quindi-venti minuti prima dell'orario concordato poichè mi piace, sin dalla prima volta, mostrare a chi deve valutarmi che sono una persona puntuale e precisa. Mentre aspetto in auto per ingannare il tempo prendo il cellulare e.... fortuna che l'ho fatto! Questo tipo mi scrive un sms per dirmi che aveva avuto una riuonione improvvisa fuori sede e che non sarebbe riuscito ad essere in ufficio per le diciassette (l'ora pattuita) e quindi mi chiede se potevamo incontrarci ad un bar distante circa sei chilometri da li. Naturalmente non ero nella condizione di dire "no" oppure rimandare e quindi accettai. Non sto a raccontare cosa dovetti "inventarmi" in mezzo al traffico per arrivare li, all' ora prestabilita. Sempre per farvela breve vi dico che ho atteso fuori da questo bar, con una temperatura di tre gradi, per cinquanta minuti, cinquanta!!!! prima di sentirmi dire (tramite sms naturalmente) da questa persona che non riusciva a liberarsi dalla riunione e che quindi era costretto a rimandare l'appuntamento. Molto incazzato ma sempre nella condizione (sinceramente un poco me ne vergogno ma tanto è) di non poter dire "no" oppure di fare la ramanzina gli spiegai tramite sms (visto che provai a chiamarlo ma mi rispose che non riusciva a parlare essendo in riunione) che potevo tranquillamente capire e che non c'erano problemi per accordarci in un altro giorno. Gli dissi che aspettavo una sua telefonata, quando sarebbe avrebbe terminato l'impegno, per accordarci. Indovinate un poco???!!! Sparito, non l'ho più sentito. Questo è stato un "bellissimo" episodio di "correttezza" che un poco mi ha fatto aprire gli occhi. Al di là di quanto ho narrato posso dire che secondo la mia attuale ed umilissima esperienza nella ricerca di un impiego, è dura per un ragazzo alla prime armi trovare qualcosa. Oggettivamente non è semplice ma se ci si mette d'impegno inviando curriculum, andando in giro a domandare qualcosa prima o poi deve uscire fuori. Qualcosa di più o meno buono naturalmente. Ho avuto pochi colloqui ma ad ognungo di essi, forse dandomi la zappa sui piedi, ho sempre esplicitato che essendo per me la prima esperienza di lavoro so fare praticamente "zero" e che non posso offrire chissà quali competenze, se non la mia sincera voglia d'imparare e la mia correttezza di persona. Penso che l'umiltà sia una buona virtù e consenta, mettendo da subito le cose in chiaro, di evitare grosse figure di merda quando poi s'inizia un lavoro e il datore si rende conto che tutto (o quasi) quello che hai affermato di saper fare o conoscere è ben poca cosa. I due veri problemi, a mio avviso, sono che molti miei coetanei si rifiutano e anche vergognano di fare lavori molto umili, preferendo naturalmente mansioni di ufficio oppure di essere "parcheggiati" nell'università, producendo assai pochino. Sto generalizzando naturalmente ma posso dire che alcuni cosi ne conosco e forse anche io, prima di svegliarmi, rasentavo questa categoria. Il secondo problema, che sto scontando sulla mia pelle, consiste nel fatto che anche per andare a fare lavori tipo: il macellaio, il falegname, il contadino, il fabbro, il fornaio et similia (tutti lavori che proverei a fare volentieri poichè dall'esterno li vedo "poetici" e fuori dai canoni comuni, odierni) serve anche una seppur minima esperienza. Ora dico io, pur con tutta la bontà del mondo e dedizione. Ma come faccio ad avere esperienza se la strada è bloccata per entrare a praticare questi mestieri per cui non serve un diploma specifico oppure una laurea?? D'accordo che non sono capace (lo ammetto io senza problemi) e sicuramente dovrò essere formato, ma non posso fare esperienza ed imparare se tu non mi permetti di farne. E' come un cane che si morde la coda. Ultima cosa: sul fatto che alcuni giovani NON vogliano lavorare il fine settimana o la notte senza uno specifico e valido motivo (vedi magari, ad esempio, i bambini piccoli o situazioni di una persona gravemente malata accanto) dico soltanto "no comment". Per come la vedo io, se a quell'età non hai la volontà di sacrificarti per costruirti qualcosa e metterti in buona luce agli occhi di chi ti ha dato la chance di lavorare, bè allora è meglio che stai a casa ed è giusto che nessuno ti offra lavoro. Mia opinione contestabilissima, per carità

Erikuccia
27/12/2010, 14:22
Non mi permetto di commentare il post iniziale della discussione e nemmeno altri, dove si scende molto dettagliatamente nella descrizione dell'odierno panorama lavorativo. Non lo faccio poichè non sono all'interno di questo mondo (purtroppo) e quindi, di conseguenza, non conosco ancora determinate dinamiche che lo caratterizzano. Vorrei dire tuttavia che appoggio in pieno coloro che hanno fatto riferimento al discorso dell'educazione e del buon senso. Sicuramente servono anche le conoscenze e l'esperienza ma stai pur tranquillo che quando si possiede quei due valori prima o poi qualcuno se ne accorge e si viene ripagati. Vorrei narrare un episodio che mi è accaduto pressapoco due mesi fa. Siccome sto cercando fortemente un primo impiego leggo ogni giorno gli annunci lavorativi che escono nei siti internet preposti. Un giovedi pomeriggio, come tanti altri, m'imbatto in un'offerta che proponeva di fare l'autista personale ad un imprenditore della zona. Cinque giorni a settimana per un compenso di mille euro mensili netti. Naturalmente senza starci a pensare due volte invio il mio curriculum all'offerente e preciso sin da subito che in caso positivo sarei stato disponibile ad un colloquio conoscitivo. Dentro di me, sono sincero, pensavo che non avrei ottenuto neppure una risposta visto il mio radicato pessimismo. Invece, poche ore dopo da quando risposi all'annuncio tramite mail, mi chiama al cellulare questa persona dicendo che aveva letto il mio curriculum vitae e che desiderava avere un contatto diretto. Stabiliamo quindi un appuntamento presso la sua azienda qualche giorno dopo. Non nego che nella mia ingenuità ero contento, speranzoso, visto che al telefono questo individuo mi era sembrato cortese. Tengo a precisare che dalla voce si capiva tranquillamente che aveva una certa età (secondo me più di cinquant'anni). Il di' stabilito per il colloquio arrivo nello stabile dell'azienda circa quindi-venti minuti prima dell'orario concordato poichè mi piace, sin dalla prima volta, mostrare a chi deve valutarmi che sono una persona puntuale e precisa. Mentre aspetto in auto per ingannare il tempo prendo il cellulare e.... fortuna che l'ho fatto! Questo tipo mi scrive un sms per dirmi che aveva avuto una riuonione improvvisa fuori sede e che non sarebbe riuscito ad essere in ufficio per le diciassette (l'ora pattuita) e quindi mi chiede se potevamo incontrarci ad un bar distante circa sei chilometri da li. Naturalmente non ero nella condizione di dire "no" oppure rimandare e quindi accettai. Non sto a raccontare cosa dovetti "inventarmi" in mezzo al traffico per arrivare li, all' ora prestabilita. Sempre per farvela breve vi dico che ho atteso fuori da questo bar, con una temperatura di tre gradi, per cinquanta minuti, cinquanta!!!! prima di sentirmi dire (tramite sms naturalmente) da questa persona che non riusciva a liberarsi dalla riunione e che quindi era costretto a rimandare l'appuntamento. Molto incazzato ma sempre nella condizione (sinceramente un poco me ne vergogno ma tanto è) di non poter dire "no" oppure di fare la ramanzina gli spiegai tramite sms (visto che provai a chiamarlo ma mi rispose che non riusciva a parlare essendo in riunione) che potevo tranquillamente capire e che non c'erano problemi per accordarci in un altro giorno. Gli dissi che aspettavo una sua telefonata, quando sarebbe avrebbe terminato l'impegno, per accordarci. Indovinate un poco???!!! Sparito, non l'ho più sentito. Questo è stato un "bellissimo" episodio di "correttezza" che un poco mi ha fatto aprire gli occhi. Al di là di quanto ho narrato posso dire che secondo la mia attuale ed umilissima esperienza nella ricerca di un impiego, è dura per un ragazzo alla prime armi trovare qualcosa. Oggettivamente non è semplice ma se ci si mette d'impegno inviando curriculum, andando in giro a domandare qualcosa prima o poi deve uscire fuori. Qualcosa di più o meno buono naturalmente. Ho avuto pochi colloqui ma ad ognungo di essi, forse dandomi la zappa sui piedi, ho sempre esplicitato che essendo per me la prima esperienza di lavoro so fare praticamente "zero" e che non posso offrire chissà quali competenze, se non la mia sincera voglia d'imparare e la mia correttezza di persona. Penso che l'umiltà sia una buona virtù e consenta, mettendo da subito le cose in chiaro, di evitare grosse figure di merda quando poi s'inizia un lavoro e il datore si rende conto che tutto (o quasi) quello che hai affermato di saper fare o conoscere è ben poca cosa. I due veri problemi, a mio avviso, sono che molti miei coetanei si rifiutano e anche vergognano di fare lavori molto umili, preferendo naturalmente mansioni di ufficio oppure di essere "parcheggiati" nell'università, producendo assai pochino. Sto generalizzando naturalmente ma posso dire che alcuni cosi ne conosco e forse anche io, prima di svegliarmi, rasentavo questa categoria. Il secondo problema, che sto scontando sulla mia pelle, consiste nel fatto che anche per andare a fare lavori tipo: il macellaio, il falegname, il contadino, il fabbro, il fornaio et similia (tutti lavori che proverei a fare volentieri poichè dall'esterno li vedo "poetici" e fuori dai canoni comuni, odierni) serve anche una seppur minima esperienza. Ora dico io, pur con tutta la bontà del mondo e dedizione. Ma come faccio ad avere esperienza se la strada è bloccata per entrare a praticare questi mestieri per cui non serve un diploma specifico oppure una laurea?? D'accordo che non sono capace (lo ammetto io senza problemi) e sicuramente dovrò essere formato, ma non posso fare esperienza ed imparare se tu non mi permetti di farne. E' come un cane che si morde la coda. Ultima cosa: sul fatto che alcuni giovani NON vogliano lavorare il fine settimana o la notte senza uno specifico e valido motivo (vedi magari, ad esempio, i bambini piccoli o situazioni di una persona gravemente malata accanto) dico soltanto "no comment". Per come la vedo io, se a quell'età non hai la volontà di sacrificarti per costruirti qualcosa e metterti in buona luce agli occhi di chi ti ha dato la chance di lavorare, bè allora è meglio che stai a casa ed è giusto che nessuno ti offra lavoro. Mia opinione contestabilissima, per carità

Quotissimo, sei un ragazzo veramente in gamba e spero che alla fine qualcuno se ne accorga. Non demordere :dry:

triplexperience
27/12/2010, 16:26
Sentirsi vivi? Siamo seri, gli stagionali che fai lavorare nei campi non vivono, sopravvivono a malapena, e te lo dico perchè in casa, nonostante entrino due stipendi che possiamo considerare buoni, non è che facciamo una vita da nababbi.


posto che sono molto serio,non ho detto che gli stagionali fanno i signori. sentirsi vivo significa sapere di aver un ruolo nella società dove vivi. Lo stipendio è un'altra cosa. e riguardo allo stipendio,ti posso dire che percepiscono una paga oraria stabilita dai sindacati e,con le ore mensili, i più bravi prendono ben più di un buon operaio. e aggiungo che se questo non è abbastanza,forse a volte bisognerebbe anche pensare a cosa si sta facendo! perchè se per raccogliere uva non ti bastano 5.70 euro/ora,un cardiochirurgo,o semplicemente un povero pompiere che tira fuori un ragazzo dalle lamiere di una macchina incidentata quanti soldi dovrebbero prendere??? facendo un rapporto,direi che spetterebbero loro milioni di euro/ora. sai che c'è? che,almeno dalle mie parti,per fortuna,non manca il lavoro. sai cosa manca qua? Il lavoro che vuoi tu pagato quello che vuoi tu. quello manca. dopodichè è vero che da entrambi i lati (datori di lavoro e operai)non mancano episodi di estrema scorrettezza ed è vero che non si può generalizzare. però notare delle tendenze,quello si può fare.

valterone
27/12/2010, 16:33
posto che sono molto serio,non ho detto che gli stagionali fanno i signori. sentirsi vivo significa sapere di aver un ruolo nella società dove vivi. Lo stipendio è un'altra cosa. e riguardo allo stipendio,ti posso dire che percepiscono una paga oraria stabilita dai sindacati e,con le ore mensili, i più bravi prendono ben più di un buon operaio. e aggiungo che se questo non è abbastanza,forse a volte bisognerebbe anche pensare a cosa si sta facendo! perchè se per raccogliere uva non ti bastano 5.70 euro/ora,un cardiochirurgo,o semplicemente un povero pompiere che tira fuori un ragazzo dalle lamiere di una macchina incidentata quanti soldi dovrebbero prendere??? facendo un rapporto,direi che spetterebbero loro milioni di euro/ora. sai che c'è? che,almeno dalle mie parti,per fortuna,non manca il lavoro. sai cosa manca qua? Il lavoro che vuoi tu pagato quello che vuoi tu. quello manca. dopodichè è vero che da entrambi i lati (datori di lavoro e operai)non mancano episodi di estrema scorrettezza ed è vero che non si può generalizzare. però notare delle tendenze,quello si può fare.


Ti ammiro, se mettessi le maiuscole dopo i punti ti amerei proprio. :wub::w00t::tongue:

burnout
27/12/2010, 16:50
io credo che se non hanno voglia di lavorare vuol dire che veramente bisogno non ne hanno se uno ne avesse bisogno veramente farebbe gli straordinari a gratis per guadagnarsi la fiducia del capo

bella
27/12/2010, 16:53
uno fa anche i salti mortali..... per il lavoro questo e altro!!!! :D

triplexperience
27/12/2010, 17:23
Ti ammiro, se mettessi le maiuscole dopo i punti ti amerei proprio. :wub::w00t::tongue:

C'hai ragione.:cry:Tuteliamo l'italiano. Prometto che mi impegnerò in questo senso. In ogni caso,non arrivo a tanto ma la simpatia è condivisa. E comunque,per stemperare i tuoi sentimenti,ricordati sempre che a me la nuova Speed mi fà...non lo dico.:biggrin3:

Herbie 53
28/12/2010, 05:42
in questo thread manchiamo sia io che l'Intriplato....

triplexperience
28/12/2010, 05:49
in questo thread manchiamo sia io che l'Intriplato....

...a questo punto,hai colmato un gap. gesto apprezzabile.:biggrin3::laugh2:

Herbie 53
28/12/2010, 05:50
...a questo punto,hai colmato un gap. gesto apprezzabile.:biggrin3::laugh2:

:wink_:ci mancherebbe...:biggrin3:....dovere:coool:

valterone
28/12/2010, 08:31
in questo thread manchiamo sia io che l'Intriplato....

Eccerto... si scrive di lavoro... due personaggi con quasi un quarto di milione :blink: di messaggi in totale, non ci farebbero una bella figura... :ph34r::ph34r::ph34r:


...a questo punto,hai colmato un gap. gesto apprezzabile.:biggrin3::laugh2:

:rolleyes: Taaaccc... :biggrin3:


:wink_:ci mancherebbe...:biggrin3:....dovere:coool:

Non è che ci si deve sentire obbligati a contribuire :biggrin3: aspettiamo il muccologo, magari qualcosa di buono da scrivere ce l'ha... :wacko: