fearless
09/02/2011, 10:32
Non c’è bisogno di scomodare Goethe per ricordare come Germania e Italia abbiano intrecciato i loro destini, attraendosi e respingendosi negli anni come poli opposti: bastano Schnellinger o Rivera, il ricordo dell’Atzeca a Messico ‘70, l’urlo di Tardelli o gli occhi spiritati di Grosso il 4 luglio del 2006 nello stadio di Dortmund. Partite della storia e piccole metafore, comunque sempre appuntamenti carichi di suggestione, come la partita di questa sera (20.45, diretta su Rai Uno) al vecchio Westfalen Stadion.
La Nazionale che vi fa ritorno, cinque anni dopo quella semifinale del Mondiale, decisa ai supplementari, è molto lontana dall’epica di “Italia-Germania 4-3”. E non solo perché si tratta di un’amichevole. Certo, tra Azzurri e tedeschi è sempre roba seria, anche nel calcio. Ma l’Italia di oggi è piccola piccola. Forse non solo nel calcio, a sentire Gianluigi Buffon, capitano ritrovato e stasera unico reduce di quell’emozionante precedente 2006: «Nei guai nazionali dell’Italia i tedeschi sguazzano... Almeno noi cerchiamo di dare all’estero l’immagine di una nazione unita, forte, di primo piano», l’obiettivo dichiarato del portiere, consapevole che se cinque anni fa i tedeschi stuzzicavano gli Azzurri a forza di stereotipi pizzaioli, oggi le polemiche politiche fanno da terreno fertile alla bocciatura globale.
A Cesare Prandelli, invece, basterebbe evitare il tracollo calcistico. Quello che le nuove gerarchie Fifa lasciano temere: «Ma io non me lo aspetto, questo tracollo: penso a una partita difficile, di quelle che ti fanno crescere. E a un’Italia coraggiosa e autoritaria, in grado di regalare ai nostri tifosi di Dortmund ancora festa e allegria», dice il Ct.
Germania terza nel ranking mondiale, Italia tredicesima: i numeri parlano chiaro. Il calcio giocato ancora di più: «Loro sono stati la rivelazione del Mondiale», ricorda Prandelli, pronto a imitare la nazionale di Joachim Loew nella sua capacità di cambiar pelle e aprire agli “stranieri”. Tra quegli azzurri, oggi toccherà a Thiago Motta, brasiliano che si dice «italiano vero» con un buffo accento, una sorta di imitazione dello spot tv di Panariello. L’altra novità tecnica è l’esperimento di Chiellini terzino sinistro: «Mi piace avere giocatori capaci di due ruoli - ha detto Prandelli - lui sa che in quella posizione ha un futuro e diventare ancora più forte». In avanti, invece, Mauri, con Cassano e Pazzini, anche se le condizioni precarie di Fantantonio spingeranno probabilmente Prandelli a usare due delle cinque sostituzioni per cambiare nel secondo tempo le due punte: «Non gli ho detto nulla di particolare - ha spiegato Prandelli riferendosi all’ex blucerchiato - perché quel che c’era da dire lo ha già detto lui: sa che ora ha l’ultima possibilità. Lui ha bisogno di mostrare comportamenti corretti con continuità».
Spiccioli di cronaca. Per la storia, ci si affida ai ricordi: «Quel Germania-Italia del 2006 fu la vera svolta del Mondiale - ricorda Gigi Riva, team manager azzurro - Il 4-3 del ‘70, invece, fu “la partita”. Se n’è accorta persino la Fifa... Ai tedeschi dico attenti a snobbarci: capita spesso, e poi finisce in modo diverso». Lo stellone azzurro, o la fatidica capacità nazionale di tirare fuori il meglio quando tutto sembra perduto: sembra crederci anche Prandelli, al quale l’amichevole di questa sera interessa soprattutto per provare la Nazionale da impiegare il 25 marzo in Slovenia: «Terrò conto delle fatiche del campionato, ma ho il diritto di vedere un’Italia vera in vista di Lubiana», la sua convinzione tecnica. Quella extra-sportiva è altrettanto serena: «La Germania ci snobba e ci deride? Non abbiamo bisogno di questi stimoli. Non ascoltiamo quel che dicono, e andiamo avanti per la nostra strada».
Per l’epica c’è tempo, ora è sufficiente riaccendere la fiammella dell’Italia.
Prandelli fiducioso - Stasera Germania-Italia, con la coppia Cassano-Pazzini| Sport| Il SecoloXIX (http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2011/02/09/ANDYReiE-stasera_germania_cassano.shtml)
IN quello stadio abbiamo bei ricordi.....:wub:
vzI4uX0DnXo
forza azzurri!!!!!!!!!!
La Nazionale che vi fa ritorno, cinque anni dopo quella semifinale del Mondiale, decisa ai supplementari, è molto lontana dall’epica di “Italia-Germania 4-3”. E non solo perché si tratta di un’amichevole. Certo, tra Azzurri e tedeschi è sempre roba seria, anche nel calcio. Ma l’Italia di oggi è piccola piccola. Forse non solo nel calcio, a sentire Gianluigi Buffon, capitano ritrovato e stasera unico reduce di quell’emozionante precedente 2006: «Nei guai nazionali dell’Italia i tedeschi sguazzano... Almeno noi cerchiamo di dare all’estero l’immagine di una nazione unita, forte, di primo piano», l’obiettivo dichiarato del portiere, consapevole che se cinque anni fa i tedeschi stuzzicavano gli Azzurri a forza di stereotipi pizzaioli, oggi le polemiche politiche fanno da terreno fertile alla bocciatura globale.
A Cesare Prandelli, invece, basterebbe evitare il tracollo calcistico. Quello che le nuove gerarchie Fifa lasciano temere: «Ma io non me lo aspetto, questo tracollo: penso a una partita difficile, di quelle che ti fanno crescere. E a un’Italia coraggiosa e autoritaria, in grado di regalare ai nostri tifosi di Dortmund ancora festa e allegria», dice il Ct.
Germania terza nel ranking mondiale, Italia tredicesima: i numeri parlano chiaro. Il calcio giocato ancora di più: «Loro sono stati la rivelazione del Mondiale», ricorda Prandelli, pronto a imitare la nazionale di Joachim Loew nella sua capacità di cambiar pelle e aprire agli “stranieri”. Tra quegli azzurri, oggi toccherà a Thiago Motta, brasiliano che si dice «italiano vero» con un buffo accento, una sorta di imitazione dello spot tv di Panariello. L’altra novità tecnica è l’esperimento di Chiellini terzino sinistro: «Mi piace avere giocatori capaci di due ruoli - ha detto Prandelli - lui sa che in quella posizione ha un futuro e diventare ancora più forte». In avanti, invece, Mauri, con Cassano e Pazzini, anche se le condizioni precarie di Fantantonio spingeranno probabilmente Prandelli a usare due delle cinque sostituzioni per cambiare nel secondo tempo le due punte: «Non gli ho detto nulla di particolare - ha spiegato Prandelli riferendosi all’ex blucerchiato - perché quel che c’era da dire lo ha già detto lui: sa che ora ha l’ultima possibilità. Lui ha bisogno di mostrare comportamenti corretti con continuità».
Spiccioli di cronaca. Per la storia, ci si affida ai ricordi: «Quel Germania-Italia del 2006 fu la vera svolta del Mondiale - ricorda Gigi Riva, team manager azzurro - Il 4-3 del ‘70, invece, fu “la partita”. Se n’è accorta persino la Fifa... Ai tedeschi dico attenti a snobbarci: capita spesso, e poi finisce in modo diverso». Lo stellone azzurro, o la fatidica capacità nazionale di tirare fuori il meglio quando tutto sembra perduto: sembra crederci anche Prandelli, al quale l’amichevole di questa sera interessa soprattutto per provare la Nazionale da impiegare il 25 marzo in Slovenia: «Terrò conto delle fatiche del campionato, ma ho il diritto di vedere un’Italia vera in vista di Lubiana», la sua convinzione tecnica. Quella extra-sportiva è altrettanto serena: «La Germania ci snobba e ci deride? Non abbiamo bisogno di questi stimoli. Non ascoltiamo quel che dicono, e andiamo avanti per la nostra strada».
Per l’epica c’è tempo, ora è sufficiente riaccendere la fiammella dell’Italia.
Prandelli fiducioso - Stasera Germania-Italia, con la coppia Cassano-Pazzini| Sport| Il SecoloXIX (http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2011/02/09/ANDYReiE-stasera_germania_cassano.shtml)
IN quello stadio abbiamo bei ricordi.....:wub:
vzI4uX0DnXo
forza azzurri!!!!!!!!!!