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Visualizza Versione Completa : Dakar, ma cosa succede?



trident_special
09/01/2007, 17:03
Ho appena letto che la Dakar ha fatto un'altra vittima. Il sudafricano Elmer Symons. Ho anche letto che è il 24esimo pilota a perdere la vita in 29 edizioni. La domanda che mi pongo è questa. Ma siamo sicuri che questa sià la vera Dakar? Thierry Sabine l'aveva ideata come un'avventura. I primi anni ci andavano con la Renault 4 o la Vespa PX, adesso ci sono squadroni ufficiali e privati che rischiano la vita perché non sono adeguatamente preparati. Cosa sta succedendo? Le corse sono rischiose lo so, ma questa originalmente era una gita vagamente competitiva durante la quale un branco di francesi sbandati andavano per deserti a divertirsi. Abbiamo guadagnato qualcosa o perso rispetto ad allora?
Fabrizio Meoni...
Richard Sainct...
Elmer Symons... Quanti altri?
Scusate il topic non proprio gaio, ma sono curioso di sapere cosa ne pensate.

Medoro
09/01/2007, 17:15
Sulla preprazione dei team non so nulla
pero secondo me ha un fascino che attrae piu di un altra gara di rally e molti sono disposti a correre il rischio poi ce chi la usa x farsi pubblicita come la fiat che fa correre 2 o 3 panda 16 o come cavolosi chiama quella specia di fuoristradino

Filomao
09/01/2007, 17:21
Sono d'accordo con te, non e' piu' la dakar di una volta benche' i decessi purtroppo sono all'ordine del giorno proprio per la natura della gara stessa e oltretutto ci sono sempre stati anche nelle prime edizioni.

bastard inside
09/01/2007, 17:26
ha colpito anche me sta cosa, troppi morti x uno sport!!!

il pedro
09/01/2007, 18:10
e che dire del tourist trophy, delle gare di moto in genere che dire......
eppure ne parliamo sempre con enfasi, la velocita' è rischiosa ma nello stesso tempo ci affascina....
la filosofia di terry sabine era quella di mettere il mezzo contro la persona, per capirci, alcuni piloti si ritiravano con mezzi efficienti, ed altri arrivavano al traguardo di dakar con mezzi e piloti massacrati, ma arrivati, questi per sabine erano i vincitori della maratona africana, e pure nelle prime edizioni i morti gia' figuravano!!

Turbo-555
09/01/2007, 18:29
la dakar non é mai stata una passeggiata...


secondo me sono i rischi della gara e chi la affronta ne é cosciente, quindi penso sia giusto così.(certo che non fa piacere sentire queste notizie!)
poi come ha detto il pedro...neanche il TT scherza!




PS: in tutti gli sport c'é qualcosa di estremizzato...altrimenti chi li seguirebbe??

davebike
09/01/2007, 18:40
...è brutto sentire queste cose ma chi partecipa è coscente del rischio che dovrà affrontare!!!

apollo-il-barbaro
09/01/2007, 18:45
Si muore anche andando in treno o a piedi............purtroppo, figurati ad andare a gas aperto in mezzo al sabbione
Le gare son cosi' nel suo lato peggiore

spirit
09/01/2007, 18:51
Se posso dire la mia.Secondo me non è servito a nulla passare dal bicilindrico,al mono per limitare le potenze, forse in alcuni tratti delle tappe il fatto di avere circa una ventina/trenta cavalli in meno può andar bene,ma le moto erano completamente differenti e se la moto rimaneva impantanata bastava dare un pò di gas e la trazione del bicilindrico tra una bestemmia e l'altra ti tirava fuori, invece con il mono la cosa cambia di molto e per non rischiare di andare a fondo si deve dare tanto tanto gas e le possibilità di cadere sono più numerose.Purtroppo la sfiga è sempre in agguato e nel fuori strada se chiudi il gas quasi di certo vai per terra,ma chi partecipa a questa manifestazione è consapevole dei rischi che comporta,mi dispiace molto per elmer symons ma purtroppo questa è la dakar.Speriamo che sia l'ultimo.

:sad: :sad: :sad: :sad: :sad:

noris
09/01/2007, 18:52
Ormai la media è di un morto x ogni edizione:sad: :sad:

bond972
09/01/2007, 19:19
la dakar non é mai stata una passeggiata...
secondo me sono i rischi della gara e chi la affronta ne é cosciente, quindi penso sia giusto così.(certo che non fa piacere sentire queste notizie!)
poi come ha detto il pedro...neanche il TT scherza!
PS: in tutti gli sport c'é qualcosa di estremizzato...altrimenti chi li seguirebbe??

è la semplice verità, credo che chiunque ami le due ruote, tassellate e lisce, se ne avesse la possibilità non direbbe no a questo tipo di gare, magari ci andrebbe pure, per provare, per sfidare se stessi...

stiamo parlando di due competizioni "epiche", ognuna delle quali affascina...

il rischio ? l'importante è esserne consapevoli, ma poi via, partenza.

è logico che notizie del genere non facciano piacere.