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Visualizza Versione Completa : Ma voi fareste un falò per rendersi liberi?



alessandro2804
27/03/2011, 08:35
....per dire goodbye Logo

dal libro Goodbye logo.Come mi sono liberato dall'ossessione dei marchi.

In una società cosi dominata dalle griffe come quella attuale, è possibile vivere completamente senza marchi? Neil Boorman, giornalista, esperto di musica e stile, si è posto questa domanda all'inizio della settimana della moda londinese dell'inverno 2006, quando ha deciso di dar fuoco a tutti i suoi oggetti griffati, per riscattare una vita condotta fino ad allora in totale dipendenza dai marchi. Tutto iniziò quando Neil aveva dodici anni e convinse i suoi genitori a comprargli un paio di scarpe da ginnastica firmate, quelle che andavano di moda tra i ragazzini popolari nella scuola. Da allora è stato tutto un rincorrere la T-shirt firmata, il tipo di computer più "in", perfino il caffè che Neil serviva ai suoi ospiti doveva essere di una certa marca: tutto allo scopo di dare di sé l'immagine di un individuo di successo. In questa marea di griffe, Neil a un certo punto ha avuto la sensazione di aver completamente perso il senso della sua vera identità. Da qui la decisione del falò e di aprire un blog, per studiare il potere delle marche sui sentimenti e sull'autostima dei consumatori. Il suo proposito, come racconta in questo libro figlio delle ceneri di quel falò, è dimostrare ai "marchiodipendenti" come lui che si può vivere felici senza investire tutto nel comprare e nel possedere oggetti firmati.:dry::tongue:

Filomao
27/03/2011, 08:37
Mi sembra che il problema sia piu' il suo, personalmente ritengo che se una cosa mi piace o mi serve non guardo se e' marchiata o meno, valuto e nel caso la compro, punto.

MACIGNO
27/03/2011, 08:40
:ph34r:sono io il mio marchio:coool:

alessandro2804
27/03/2011, 08:42
Mi sembra che il problema sia piu' il suo, personalmente ritengo che se una cosa mi piace o mi serve non guardo se e' marchiata o meno, valuto e nel caso la compro, punto.

a parte la qualità di certi prodotti rispetto ad altri, penso che ognuno di noi si faccia un immagine soggettiva del fine che attribuisce all'acquisto di un certo prodotto, e credo sia normale non patologico

Intrip
27/03/2011, 08:44
bruciare una strega x liberarne 100

natan
27/03/2011, 09:07
....per dire goodbye Logo

dal libro Goodbye logo.Come mi sono liberato dall'ossessione dei marchi.

In una società cosi dominata dalle griffe come quella attuale, è possibile vivere completamente senza marchi? Neil Boorman, giornalista, esperto di musica e stile, si è posto questa domanda all'inizio della settimana della moda londinese dell'inverno 2006, quando ha deciso di dar fuoco a tutti i suoi oggetti griffati, per riscattare una vita condotta fino ad allora in totale dipendenza dai marchi. Tutto iniziò quando Neil aveva dodici anni e convinse i suoi genitori a comprargli un paio di scarpe da ginnastica firmate, quelle che andavano di moda tra i ragazzini popolari nella scuola. Da allora è stato tutto un rincorrere la T-shirt firmata, il tipo di computer più "in", perfino il caffè che Neil serviva ai suoi ospiti doveva essere di una certa marca: tutto allo scopo di dare di sé l'immagine di un individuo di successo. In questa marea di griffe, Neil a un certo punto ha avuto la sensazione di aver completamente perso il senso della sua vera identità. Da qui la decisione del falò e di aprire un blog, per studiare il potere delle marche sui sentimenti e sull'autostima dei consumatori. Il suo proposito, come racconta in questo libro figlio delle ceneri di quel falò, è dimostrare ai "marchiodipendenti" come lui che si può vivere felici senza investire tutto nel comprare e nel possedere oggetti firmati.:dry::tongue:

avrà bruciato anche la moto? :cipenso:

per me la libertà sta nel viverci dentro e non lasciarsi influenzare ... scegliere per piacere proprio e non per far piacere o colpo sugli altri ... eliminare la tentazione per rendersi liberi é un concetto che non mi appartiene. Nel medioevo il tentativo é stato fatto con il male finché il male lo si vedeva ovunque, anche in un semplice miscuglio di erbe, in un'idea, in una scelta poco capita dai più ... é un tema pericoloso quello del falò :rolleyes: ...... un gesto estremo che estremizza gli animi .... poi, sicuramente, saranno emerse analisi interessanti seguendo i suoi propositi.

Geez
27/03/2011, 09:10
:ph34r:sono io il mio marchio:coool:

:coool:

tbb800
27/03/2011, 09:20
Se per noi adulti e consapevoli è possibile tranquillamente - fermo restando che uno può essere libero di comprare una cosa com marchio o un prodotto da mercatino - purché l'approccio mentale sia libero di spaziare dal mercatino americano alla griffe più o meno famosa - per un bambino/adolescente è impossibile. Perché il principio di assimilazione, emulazione è assolutamente predominante tra i giovanissimi.
Personalmente me ne sbatto dei marchi, ma se poi una cosa è bella è bella (magari non la compro) marchio o meno.

natan
27/03/2011, 09:34
Se per noi adulti e consapevoli è possibile tranquillamente - fermo restando che uno può essere libero di comprare una cosa com marchio o un prodotto da mercatino - purché l'approccio mentale sia libero di spaziare dal mercatino americano alla griffe più o meno famosa - per un bambino/adolescente è impossibile. Perché il principio di assimilazione, emulazione è assolutamente predominante tra i giovanissimi.
Personalmente me ne sbatto dei marchi, ma se poi una cosa è bella è bella (magari non la compro) marchio o meno.

Trovo che sia l'opposto. È nella crescita che si comincia ad essere sempre più sottoposti a scelte di massa che non da bambino. Ieri sono andato a prendere delle scarpe per mio figlio, con mio figlio. È subito andato verso uno scaffale con delle scarpe che esteticamente gli piacevano, senza soffermarsi sull'etichetta o meno. Alla fine abbiamo comperato quelle che per prime aveva addocchiato e la marca non era tra le più famose, Primigi, mai sentita prima, sinceramente. Sono gli adulti che poi hanno cominciato a dire: sarà buona? In quel negozio ho visto delle Nike, delle Timberland, delle Geox ..... :rolleyes::rolleyes::rolleyes:, ma a lui, 12enne, non gliene fregava un emerito niente, quelle gli piacevano e quelle si é tenuto :tongue::biggrin3:
Crescendo, poi, cominceranno ad emulare sempre più gli adulti, differenziandosi da loro non per lo spirito, ma per scelte di marche differenti, facendo diventare così il marchio una sorta di bandiera di indipendenza e di libertà individuale. Ancora una volta, dalle nostre parti, se uno/a sceglie Guzzi molti si apprestano a dargli contro :D

alessandro2804
27/03/2011, 10:13
certo che ci vuole un bel coraggio prendere ad esempio scarpe di struzzo di xxx
giacca di renna di xxxx ,ipod di xxx, pc di xxxx, abiti di xxx, e dare fuoco

non poteva venderli ? maniaco ...

Cino
27/03/2011, 10:17
Era chiaramente intossicato!

alessandro2804
27/03/2011, 10:22
Trovo che sia l'opposto. È nella crescita che si comincia ad essere sempre più sottoposti a scelte di massa che non da bambino. Ieri sono andato a prendere delle scarpe per mio figlio, con mio figlio. È subito andato verso uno scaffale con delle scarpe che esteticamente gli piacevano, senza soffermarsi sull'etichetta o meno. Alla fine abbiamo comperato quelle che per prime aveva addocchiato e la marca non era tra le più famose, Primigi, mai sentita prima, sinceramente. Sono gli adulti che poi hanno cominciato a dire: sarà buona? In quel negozio ho visto delle Nike, delle Timberland, delle Geox ..... :rolleyes::rolleyes::rolleyes:, ma a lui, 12enne, non gliene fregava un emerito niente, quelle gli piacevano e quelle si é tenuto :tongue::biggrin3:
Crescendo, poi, cominceranno ad emulare sempre più gli adulti, differenziandosi da loro non per lo spirito, ma per scelte di marche differenti, facendo diventare così il marchio una sorta di bandiera di indipendenza e di libertà individuale. Ancora una volta, dalle nostre parti, se uno/a sceglie Guzzi molti si apprestano a dargli contro :D

foto delle primigi please. A 12 anni non si prendono più le primigi:dry:

natan
27/03/2011, 10:25
foto delle primigi please. A 12 anni non si prendono più le primigi:dry:

a 12 anni si prende quel cazzo che si vuole ... :dry: ... é più in là che si comincia a valutarne le firme :D

miss_valentine
27/03/2011, 10:27
Il fuoco è anticamente un simbolo di purificazione: nel caso specifico credo abbia voluto utilizzare un rito forte per dare un netto significato alla sua presa di coscienza e al suo cambiamento.

natan
27/03/2011, 10:33
Il fuoco è anticamente un simbolo di purificazione: nel caso specifico credo abbia voluto utilizzare un rito forte per dare un netto significato alla sua presa di coscienza e al suo cambiamento.

penso che il significato storico, più che simbolico, lascia a desiderare ... é come la croce, la storia ne ha distrutto il simbolo e così la svastica .... penso che il gesto di bruciare, oggi come oggi, più che un rito forte sia un rito esasperato e fanatico. Mi ricordano le montagne di libri durante il fascismo, i roghi, le persecuzioni ... pur anche le bandiere di questa o di quest'altra nazione bruciate sulle piazze per protesta contro la politica di un governo ... :cry:

miss_valentine
27/03/2011, 10:36
Ok, ma in questo caso ha bruciato le sue cose in un rito più di carattere interiore, in rapporto con la sua ossessione.

Così mi pare di capire e interpretare l'articolo :wink_:

natan
27/03/2011, 10:45
Ok, ma in questo caso ha bruciato le sue cose in un rito più di carattere interiore, in rapporto con la sua ossessione.

Così mi pare di capire e interpretare l'articolo :wink_:

sicuramente é come dici tu ma il gesto vuole essere comunque un messaggio, non é come quando io faccio un falò per sbarazzarmi di qualche vecchio mobile :rolleyes::rolleyes::rolleyes: ........... e il messaggio lo trovo estremo, radicalmente estremo ..... e per di più lontano dall'obiettivo che vorrebbe raggiungere, quello della libertà di spirito, di scelta e quant'altro.

Intrip
27/03/2011, 22:23
io brucerei le HD :laugh2:

emz
28/03/2011, 09:40
questo tizio, ha bruciato tutto quello che aveva, e poi ha aperto un blog,

su un sito di blog,
che utilizza linux,
utilizzando un PC, o un mac,
con un sistema operativo,magari free che fa molto figo.


siamo circondati dai marchi, anche tutto quello che non ha marchio, e in un certo modo dipendente da griffe, o sono copie, o si inspirano.

io ho un mio concetto personale,

se un oggetto prende polvere, vuol dire che è un acquisto sbagliato.

dimenticavo,

compro solo scarpe puma, perche?
ci sto' comodo.

Millejager
28/03/2011, 09:54
io lo farei un bel falò... ma se dico con cosa mi bannano per un mese :D

ilberna
28/03/2011, 10:45
ma sto tipo cosa si fuma? non ha niente di meglio da fare nella vita che inventarsi ste stronzate?? tutto per farsi pubblicità...

Intrip
28/03/2011, 10:51
ma sto tipo cosa si fuma? non ha niente di meglio da fare nella vita che inventarsi ste stronzate?? tutto per farsi pubblicità...

ma chi Capezzò ? :laugh2:

ilberna
28/03/2011, 11:13
ma chi Capezzò ? :laugh2:

:biggrin3::biggrin3: