Uzz
13/01/2007, 12:53
Per tutti quelli che come me, leggono mille mila messaggi di questi fatidici CAVALIERI DI TRINACRIA ecco un piccolo Post informativo... Ringraziando ovviamente WIKIPEDIA!
Storia e Conformazione
La sua storia è articolata e complessa e per alcuni versi ancora avvolta nel mistero poiché si ricollega alla mitologia. La trinacria, come simbolo della Sicilia, è composta dalla testa della Gòrgone, i cui capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio. La Gòrgone è un personaggio mitologico, che secondo il poeta greco Esiodo era ognuna delle tre figlie di Forco e Ceto: Medusa (la gòrgone per antonomasia), Steno (la forte ), Euriale (la spaziosa).
Le spighe di grano sono simbolo della fertilità del territorio. Le tre gambe rappresentano i punti estremi dell'isola: capo Peloro a nord-est, capo Passero a sud, capo Lilibeo a ovest. La disposizione di queste si ritrova nel termine greco triskèles, e si ricollega al significato geografico: treis (tre) e àkra (promontori): da cui anche nel latino trìquetra (a tre vertici).
La disposizione delle tre gambe, facendo pensare a una rotazione, ha portato gli studiosi a risalire fino alla simbologia religiosa orientale, in particolare quella del dio del tempo Baal (nel cui monumento a Vaga, in Tunisia, sopra il toro, vi è una trinacria), oppure a quella della luna, dove le tre gambe sono sostituite da falci. E in Asia Minore tra il VI e il IV secolo a.C. la Trinacria fu incisa nelle monete di varie città, in antiche regioni, quali Aspendo (in Panfilia, sul Mediterraneo orientale), Berrito e Tebe (nella Troade, territorio intorno a Troia, tra lo Scamandro e l'Ellesponto), Olba (in Cilicia, tra Armenia e Siria), e in alcune città della Licia. Inoltre, il simbolo fu utilizzato anche a Creta, in Macedonia, e nella Spagna celtiberica.
La tesi sulle origini della trinacria trovano un riferimento sostanziale nella storia della Grecia antica. I combattenti spartani infatti incidevano nei loro scudi una gamba bianca piegata all'altezza del ginocchio, come simbolo di forza. Questa immagine, infatti, si può ritrovare nei dipinti sui vasi antichi.
Per quanto riguarda invece l'Isola di Man, questo simbolo trae origine dal fatto che molti secoli dopo fu anche "esportata" dai Normanni, giunti in Sicilia nel 1072, nell'isola britannica, che la adottò come simbolo, in sostituzione di quello precedente di origine scandinava.
La Trinacria in Sicilia
Un esempio della rilevanza simbolica che la Trinacria ha nella storia della Sicilia, si ebbe il 30 agosto del 1302 con la costituzione dell’isola in regno di Trinacria, in attuazione della pace di Caltabellotta, a conclusione della guerra del Vespro, che ne assegnava la titolarità del governo a Federico II d’Aragona (1227-1337), e reso indipendente dal resto dei possedimenti angioni nell’Italia meridionale. La trinacria è diventata il simbolo ufficiale della Regione Sicilia, al centro della bandiera, di colore rosso e giallo in senso diagonale, approvata nel febbraio 2000 dallo Stato Italiano.
La Trinacria in Europa
La trinacria è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili d'Europa, quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda, tra cui appunto l'isola di Man), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia, e in quello di Gioacchino Murat, re delle Due Sicilie all'inizio del 1800.
:wink_:
Storia e Conformazione
La sua storia è articolata e complessa e per alcuni versi ancora avvolta nel mistero poiché si ricollega alla mitologia. La trinacria, come simbolo della Sicilia, è composta dalla testa della Gòrgone, i cui capelli sono serpenti intrecciati con spighe di grano, dalla quale si irradiano tre gambe piegate all'altezza del ginocchio. La Gòrgone è un personaggio mitologico, che secondo il poeta greco Esiodo era ognuna delle tre figlie di Forco e Ceto: Medusa (la gòrgone per antonomasia), Steno (la forte ), Euriale (la spaziosa).
Le spighe di grano sono simbolo della fertilità del territorio. Le tre gambe rappresentano i punti estremi dell'isola: capo Peloro a nord-est, capo Passero a sud, capo Lilibeo a ovest. La disposizione di queste si ritrova nel termine greco triskèles, e si ricollega al significato geografico: treis (tre) e àkra (promontori): da cui anche nel latino trìquetra (a tre vertici).
La disposizione delle tre gambe, facendo pensare a una rotazione, ha portato gli studiosi a risalire fino alla simbologia religiosa orientale, in particolare quella del dio del tempo Baal (nel cui monumento a Vaga, in Tunisia, sopra il toro, vi è una trinacria), oppure a quella della luna, dove le tre gambe sono sostituite da falci. E in Asia Minore tra il VI e il IV secolo a.C. la Trinacria fu incisa nelle monete di varie città, in antiche regioni, quali Aspendo (in Panfilia, sul Mediterraneo orientale), Berrito e Tebe (nella Troade, territorio intorno a Troia, tra lo Scamandro e l'Ellesponto), Olba (in Cilicia, tra Armenia e Siria), e in alcune città della Licia. Inoltre, il simbolo fu utilizzato anche a Creta, in Macedonia, e nella Spagna celtiberica.
La tesi sulle origini della trinacria trovano un riferimento sostanziale nella storia della Grecia antica. I combattenti spartani infatti incidevano nei loro scudi una gamba bianca piegata all'altezza del ginocchio, come simbolo di forza. Questa immagine, infatti, si può ritrovare nei dipinti sui vasi antichi.
Per quanto riguarda invece l'Isola di Man, questo simbolo trae origine dal fatto che molti secoli dopo fu anche "esportata" dai Normanni, giunti in Sicilia nel 1072, nell'isola britannica, che la adottò come simbolo, in sostituzione di quello precedente di origine scandinava.
La Trinacria in Sicilia
Un esempio della rilevanza simbolica che la Trinacria ha nella storia della Sicilia, si ebbe il 30 agosto del 1302 con la costituzione dell’isola in regno di Trinacria, in attuazione della pace di Caltabellotta, a conclusione della guerra del Vespro, che ne assegnava la titolarità del governo a Federico II d’Aragona (1227-1337), e reso indipendente dal resto dei possedimenti angioni nell’Italia meridionale. La trinacria è diventata il simbolo ufficiale della Regione Sicilia, al centro della bandiera, di colore rosso e giallo in senso diagonale, approvata nel febbraio 2000 dallo Stato Italiano.
La Trinacria in Europa
La trinacria è presente anche negli stemmi di varie dinastie nobili d'Europa, quali gli Stuart d'Albany d'Inghilterra (forse derivato proprio dal loro dominio su isole del mare d'Irlanda, tra cui appunto l'isola di Man), i Rabensteiner di Francia, gli Schanke di Danimarca, i Drocomir di Polonia, e in quello di Gioacchino Murat, re delle Due Sicilie all'inizio del 1800.
:wink_: