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Visualizza Versione Completa : è giusto sfruttare la gente?



pitito87
18/04/2011, 17:54
questa è la storia di una mia amica...
laureata in scienze delle comunicazioni,in cerca di lavoro già da un bel po', fa l'ennesimo colloquio....
Il lavoro consiste nel fare la receptionist in un albergo,4 stelle in una località altamente turistica:rolleyes:
Da subito si parla di periodo di prova imprecisato...di adattabilità nel fare anche altre mansioni riguardanti l'albergo...di non troppi soldi, circa 700/800€ mensili...
Dopo alcuni giorni, le ore sono a volte 8, a volte 10...nessun giorno di riposo...ed organizzazione 0...orari improvvisati un ora prima delll'inizio del turno:blink:
Tutto ciò non è un problema naturalmente :wink_:
Ad oggi dopo 15 gg di lavoro alla domanda: "ma il mio contratto?"
la risposta è stata :"il contratto???ma mica possiamo fare un contratto...tu sei qui per imparare...se vuoi venire vieni pure...ti fai un annetto di rodaggio e poi ne possiamo parlare":blink::blink::blink::blink:

ma si può???:mad: come fai a sfruttare così una persona?
e vi posso assicurare che i soldi non mancano li:dry::dry:

roberto70
18/04/2011, 17:57
arroganza che questa gente si permette sfruttando la fame di lavoro, del resto quando vivi in un posto dove la disoccupazione reale, e quella giovanile in particolare, è al 30% .....è così purtroppo!:ph34r:

Garnett
18/04/2011, 17:58
pensa a me che ne guadagno 900 e tiro avanti un negozio da solo....

pitito87
18/04/2011, 18:00
arroganza che questa gente si permette sfruttando la fame di lavoro, del resto quando vivi in un posto dove la disoccupazione reale, e quella giovanile in particolare, è al 30% .....è così purtroppo!:ph34r:

sfruttare chi ha bisogno...hai centrato il punto:mad::mad:
non cambierà mai niente così:cry:


pensa a me che ne guadagno 900 e tiro avanti un negozio da solo....

ti capisco perfettamente:wink_::cry:

bagarre
18/04/2011, 18:03
io nn me la prendo con quelli dell'albergo..bisognerebbe andare a monte e capire perchè una laureata in comunicazione in questo paese di merda si deve ridurre a farsi ridicolizzare cosi oltre che sfruttare.

simotrone
18/04/2011, 18:07
Purtroppo se ti serve a pagare le bollette, lo fai.
In tutti gli altri casi, smetti di perdere tempo, e cercati un lavoro serio (o meglio, cerca un posto dove le tue competenze siano utili a qualcuno e che sia disposto a pagarle).
Le aziende come quella è meglio perderle che trovarle.

NEMO
18/04/2011, 18:07
io nn me la prendo con quelli dell'albergo..bisognerebbe andare a monte e capire perchè una laureata in comunicazione in questo paese di merda si deve ridurre a farsi ridicolizzare cosi oltre che sfruttare.

Invece bisogna proprio prendersela con il suo datore di lavoro, e nn con altri.

Ricordo che fino a 30 anni fa un laureato era una mosca bianca, ora lo sono i nn laureati, ergo se tutti hanno una laurea o si raddoppiano gli stipendi e i posti di lavoro per loro, oppure molti laureati si devono x forza "ridurre" a fare lavori normali e con stipendi da nn laureati.

Io se fossi in un genitore ci penserei x il futuro di mio figlio a fargli prendere una laurea...

winter1969
18/04/2011, 18:09
Invece bisogna proprio prendersela con il suo datore di lavoro, e nn con altri.

Ricordo che fino a 30 anni fa un laureato era una mosca bianca, ora lo sono i nn laureati, ergo se tutti hanno una laurea o si raddoppiano gli stipendi e i posti di lavoro per loro, oppure molti laureati si devono x forza "ridurre" a fare lavori normali e con stipendi da nn laureati.

Io se fossi in un genitore ci penserei x il futuro di mio figlio a fargli prendere una laurea...

Q8

Troppi Laureati e pochi operai specializzati

simotrone
18/04/2011, 18:14
Invece bisogna proprio prendersela con il suo datore di lavoro, e nn con altri.

Ricordo che fino a 30 anni fa un laureato era una mosca bianca, ora lo sono i nn laureati, ergo se tutti hanno una laurea o si raddoppiano gli stipendi e i posti di lavoro per loro, oppure molti laureati si devono x forza "ridurre" a fare lavori normali e con stipendi da nn laureati.

Io se fossi in un genitore ci penserei x il futuro di mio figlio a fargli prendere una laurea...
Come ben sappiamo, non è che la laurea sia sinonimo di qualità automatico.
E il solo fatto che ce l'abbiano in molti (moltissimi) chiarisce un punto: o tutte queste competenze non servono (il mondo del lavoro non le assorbe), oppure non si è così competenti (ci sono laureati in ogni facoltà che fan venire i brividi...).

Il primo passo a mio avviso è cominciare a capire che il mondo del lavoro non è lì per distribuire dinero, e che l'università è una cosa seria, non un prolungamento della vita da liceale (e i voti non sono il punto a mio avviso, ma proprio l'interesse che le persone hanno per le materie che studiano).
La seconda cosa è capirsi, vedere cosa si sa fare, e cercare gente seria (o almeno, la più seria possibile) che sappia sfruttare al meglio le proprie capacità.


Troppi Laureati e pochi operai specializzati
Io credo che il punto sia proprio questo: i laureati dovrebbero essere gli operai specializzati.
L'economia è cambiata e cambierà. Se servono competenze superiori, bisogna intanto farsele (all'università per dire, selezionando attentamente i percorsi di studio) e poi "venderle" alle aziende che han bisogno.

Medoro
18/04/2011, 18:24
lo fanno perchè lavoro non ce n'è e quindi possono permettersi di dire o cosi o rimani a casa

simotrone
18/04/2011, 18:24
io nn me la prendo con quelli dell'albergo..bisognerebbe andare a monte e capire perchè una laureata in comunicazione in questo paese di merda si deve ridurre a farsi ridicolizzare cosi oltre che sfruttare.
Capisco il discorso, ma in realtà una prestazione professionale VA ratificata con un contratto.
Quindi c'è anche da inchiodare gli imprenditori che gestiscono l'albergo, altro che.

Lex987
18/04/2011, 18:26
riguardo il caso specifico chiamo la finanza, li faccio venire in borghese giusto perchè così nessuno possa dire che "non lavorava li" e che non l'avevano mai vista, poi l'albergo lo faccio chiudere dalla multa che prendono... :D
però siamo in italia e probabilmente nessuno nemmeno verrebbe a vedere...

comunque dipende cosa vuole fare, per 7-800 euro al mese trova ovunque in supermercati, qualche ufficio, di posto se uno cerca ce ne è...
certo che se esci e perchè sei laureato-a vuoi questo o quel lavoro la cosa può essere più problematica ;)

simotrone
18/04/2011, 18:27
lo fanno perchè lavoro non ce n'è e quindi possono permettersi di dire o cosi o rimani a casa
La paura è vera, ma il presupposto è falso.
Di lavoro ce n'è: non è che un albergo sta in piedi solo con l'imprenditore che promette lavoro a vuoto.
Bisogna smetterla di farsi prendere per il culo da 'sta gente che vive della disperazione altrui.
Li si manda affanculo e si cerca un lavoro serio.
Il mondo del lavoro è globale, e con tutti i problemi che ne derivano, porta con se anche dei vantaggi.

makaio
18/04/2011, 18:30
La situazione fa schifo, ma una persona che non ha niente da fare come dovrebbe comportarsi? stare a casa e vegetare oppure accettare e almeno approfittare per guadagnare qualcosa in mancanza d'altro? Lo so, non è giusto, ma oziare non è una bella cosa

357magnum
18/04/2011, 18:32
Capisco il discorso, ma in realtà una prestazione professionale VA ratificata con un contratto.
Quindi c'è anche da inchiodare gli imprenditori che gestiscono l'albergo, altro che.

Assolutamente si! sono d'accordo. Non esiste che si lavori in questo modo.
Si può discutere di mille cose ma chi lavora ha diritto ad un contratto chiaro in cui ci siano elencati doveri e diritti.


La situazione fa schifo, ma una persona che non ha niente da fare come dovrebbe comportarsi? stare a casa e vegetare oppure accettare e almeno approfittare per guadagnare qualcosa in mancanza d'altro? Lo so, non è giusto, ma oziare non è una bella cosa
Oziare non è una bella cosa, farsi prendere per il culo neppure.
Se hai voglia..alla fine ce la fai.
Però i furbetti vanno castigati su tutti i fronti: sia i datori di lavoro sia i dipendenti (e il cielo sa che ce ne sono tantissimi anche in questa categoria, tanti che poi rovinano tutti)

ELOISE
18/04/2011, 19:05
con questo non voglio commiserarmi ne beatificarmi perchè potrei anche licenziarmi e cercare altro.... ho 26 anni quindi ancora sono una ghiotta preda per un contratto da apprendista!!!

Lavoro da 3 anni in una cooperativa con contratti di tre mesi e di cinque mesi, qualche breve stacco anche di un solo giorno e via di nuovo tre mesi e cinque mesi... il 1 marzo ho festeggiato proprio i tre anni e il 30 giugno mi scaderà l'ennesimo contratto e a quel punto: o dentro, quindi contratto a tempo indeterminato, o fuori licenziamento.
che dire...loro sono contenti di me, ho fatto un sacco di mobilità (ho girato per tutta la provincia e non solo),ho fatto degli orari assurdi, ho mandato solo due malattie di 3/4giorni quando mi vennero le coliche renali,educata, rispettosa, ma non si sbilanciano...
per di più da gennaio mi hanno ridotto l'orario anzichè 38ore settimanali solo 34,5 perchè i sindacati hanno obbligato i titolari a pagare tutte le ore stipulate nel contratto di lavoro...la cosa peggiore è che avendo questo contratto vacillante non mi hanno fatto scegliere: o firmi a 34,5 o vai a casa!

anche questo è sfruttamento???
o anche detta legge del più forte???

sui miei contratti ero inquadrata in una mansione anche se ne facevo (giustamente) un'altra, visto che sono diplomata!!!
non nego che le ore che facevo mi sono sempre state pagate regolarmente tutte temendo conto delle diverse mansioni

Lo scrofo
19/04/2011, 06:58
Invece bisogna proprio prendersela con il suo datore di lavoro, e nn con altri.

Ricordo che fino a 30 anni fa un laureato era una mosca bianca, ora lo sono i nn laureati, ergo se tutti hanno una laurea o si raddoppiano gli stipendi e i posti di lavoro per loro, oppure molti laureati si devono x forza "ridurre" a fare lavori normali e con stipendi da nn laureati.

Io se fossi in un genitore ci penserei x il futuro di mio figlio a fargli prendere una laurea...

Questo e' verissimo .

E aggiungerei pure: accorpare le troppe lauree inutili in LAUREE EFFETTIVAMENTE CON UN SENSO.

Dimmi una cosa: Scienze delle comunicazioni a cosa serve? Scienze politiche? E potremmo andare avanti per centinaia di lauree in questo senso .

A causa di questo la laurea si sminuisce, diventa quasi come un diploma... In poche parole , e come se non ci fosse.

In Italia ormai, le persone laureate non valgono un cazzo.

pitito87
19/04/2011, 07:14
quoto piu o meno tutti....
attenzione però...io non dico niente sul fatto di pagare una laureata 800€...anzi...magari fosse accaduto:wink_::wink_:
qui si parla di un anno...e dico un anno senza contratto e retribuzione alcuna...cioè 0:mad:
questo è sfruttare tutto quello che si può pur di fare soldi...uno che la ragiona così è solo un pezzo di mer** per me.
e tanto chi se ne frega se questa se ne va...tanto ne viene un' altra che cerca lavoro ancora da piu tempo ed è quindi piu sfruttabile....semplice no?:mad:
se non vuoi spendere molto su un operaio...ci sono i contratti di apprendistato...non paghi quasi tasse su un apprendista e gli dai il minimo sindacale...è chiedere troppo???mah....


con questo non voglio commiserarmi ne beatificarmi perchè potrei anche licenziarmi e cercare altro.... ho 26 anni quindi ancora sono una ghiotta preda per un contratto da apprendista!!!

Lavoro da 3 anni in una cooperativa con contratti di tre mesi e di cinque mesi, qualche breve stacco anche di un solo giorno e via di nuovo tre mesi e cinque mesi... il 1 marzo ho festeggiato proprio i tre anni e il 30 giugno mi scaderà l'ennesimo contratto e a quel punto: o dentro, quindi contratto a tempo indeterminato, o fuori licenziamento.
che dire...loro sono contenti di me, ho fatto un sacco di mobilità (ho girato per tutta la provincia e non solo),ho fatto degli orari assurdi, ho mandato solo due malattie di 3/4giorni quando mi vennero le coliche renali,educata, rispettosa, ma non si sbilanciano...
per di più da gennaio mi hanno ridotto l'orario anzichè 38ore settimanali solo 34,5 perchè i sindacati hanno obbligato i titolari a pagare tutte le ore stipulate nel contratto di lavoro...la cosa peggiore è che avendo questo contratto vacillante non mi hanno fatto scegliere: o firmi a 34,5 o vai a casa!

anche questo è sfruttamento???
o anche detta legge del più forte???

sui miei contratti ero inquadrata in una mansione anche se ne facevo (giustamente) un'altra, visto che sono diplomata!!!
non nego che le ore che facevo mi sono sempre state pagate regolarmente tutte temendo conto delle diverse mansioni

se posso darti un consiglio....incomincia a pretendere qualcosa:wink_:
altrimenti guardati intorno...e non appena trovi l'occasione...salutali anche da parte mia:rolleyes::rolleyes:

gssg
19/04/2011, 07:19
Invece bisogna proprio prendersela con il suo datore di lavoro, e nn con altri.

Ricordo che fino a 30 anni fa un laureato era una mosca bianca, ora lo sono i nn laureati, ergo se tutti hanno una laurea o si raddoppiano gli stipendi e i posti di lavoro per loro, oppure molti laureati si devono x forza "ridurre" a fare lavori normali e con stipendi da nn laureati.

Io se fossi in un genitore ci penserei x il futuro di mio figlio a fargli prendere una laurea...


Q8

Troppi Laureati e pochi operai specializzati

q8vi

anche la formazione universitaria e' business ormai, corsi di laurea che si sono moltiplicati come funghi, sovra-specializzazione per mansioni che di un corso di laurea proprio non sentivano la mancanza.. tutto da pagare profumatamente con laute rate annuali.. gli studenti e le loro famiglie pagano pensando di investire per costruire il futuro, in realta' molte volte stanno solo pagando per allietare il business di altri.. da studente a consumatore :rolleyes:

cio' non toglie che quel datore di lavoro sia un disonesto e come tale deve essere trattato ...

tormento
19/04/2011, 07:32
Arruolatevi nelle forze dell'ordine......li il lavoro e lo stipendio sono sicuri che fatichi o meno.

pitito87
19/04/2011, 07:33
Arruolatevi nelle forze dell'ordine......li il lavoro e lo stipendio sono sicuri che fatichi o meno.

no grazie....ma ti assicuro che in molti la pensano come hai detto tu:wink_:

simotrone
19/04/2011, 07:38
quoto piu o meno tutti....
attenzione però...io non dico niente sul fatto di pagare una laureata 800€...anzi...magari fosse accaduto:wink_::wink_:
qui si parla di un anno...e dico un anno senza contratto e retribuzione alcuna...cioè 0:mad:
questo è sfruttare tutto quello che si può pur di fare soldi...uno che la ragiona così è solo un pezzo di mer** per me.
E' un pezzo di merda mostruoso, poco ma sicuro. non ci piove.
Ribadisco pero' il concetto: non è che se io ti chiedo di venire a lavorare per me a tempo pieno tu molli tutto e vieni, giusto?
Posso garantirti che capisco benissimo la situazione, ma la tua amica deve vedere le cose da un punto di vista differente: se non ti fanno un contratto, significa che tu non stai lavorando per quella azienda. Il fatto che non ti paghino, è un corollario banale. :wink_:
In realtà la tua amica NON sta lavorando da un anno, e NON sta percependo ovviamente alcuna retribuzione.
Questo è il punto.
Deve in primis lei cambiare il suo modo di vedere questo mondo del lavoro: quello che non si capisce, è che lavorando in nero, ecc. ecc. si sta sostanzialmente vivendo delle elemosine di 'sta gente - e le elemosine, si sa, non sono dovute. Sono concesse. Ed è molto brutto "lavorare" per concessione altrui.
'Ste cose van bene quando si è ragazzi, mentre si va a scuola, non da adulti con case e mezzi da pagare.

e tanto chi se ne frega se questa se ne va...tanto ne viene un' altra che cerca lavoro ancora da piu tempo ed è quindi piu sfruttabile....semplice no?:mad:
Chiaro, ma è un ricatto che funziona solo perchè la gente non capisce che può valere di più.
La gara al ribasso ci sarà sempre, ma bisogna lasciarla fare agli altri. Se ci stai dentro, sei già in una posizione orribile (e a quel punto la laurea che minchia l'hai presa a fare?)

se non vuoi spendere molto su un operaio...ci sono i contratti di apprendistato...non paghi quasi tasse su un apprendista e gli dai il minimo sindacale...è chiedere troppo???mah....
Infatti. :) Ma è lei che lo deve esigere. E se non le danno manco quello, deve in effetti capire che non sta lavorando.

PS: Lo so che sto "esagerando", ma vorrei che venisse capito il punto della questione e sto forzando la mano.
Non auguro a nessuno 'ste cose, ma il punto è capire che si può fare qualcosa attivamente, basta non entrare nella spirale di merda... o tirarcisi fuori appena si puo'.

Strega Klà
19/04/2011, 07:40
Purtroppo in Italia sono state fatte delle leggi ad esclusiva tutela del datore di lavoro per quanto riguarda le neo assunzioni, e ,leggi che invece tutelano esclusivamente il dipendendente per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato.

Senza andare lontano vi dico che nella mia azienda ci sono due ragazze indispensabili, professinali e veramente in gamba che, da due anni, hanno il rinnovo del contratto a tempo determinato.....tra pause e cavoli vari....
Mentre c'è una grandissima incompetente a tempo indeterminato ( che non sono io, quindi evitate battute facili :rolleyes: ) della quale l'azienda non riesce a liberarsi nonostante ne avrebbe mille ragioni ( tra le quali fuga di notizie conflitto d'interesse e capacità inadeguate):dry:

redcell
19/04/2011, 07:41
il mercato del lavoro in italia è un giungla...
e purtroppo i vizi, le furbizie ed il mal costume sono stati sanati e regolati con una serie di leggi che non sono di questo mondo, o meglio non sono per questa parte di mondo, leggi che vanno bene solo in teoria o nei paesi con la neve ...o in quello dei balocchi..
hanno dato un pistola carica in mano a degli assassini..
insomma.. prenderla in quel posto era già una probabilità, adesso (o meglio da qualche anno) che si possa prenderla perchè le maglie e le possibilità della legge sono ampie , è una certezza...

ognuno ha la sua storia.. io brevemente vi racconto quello che sta succedendo nell'ufficio accanto al mio..perchè la mia è troppo lunga.. e complicata!
dove una operaia stanca della situazione che si è creata da noi, stamattina si è presentata in azienda con un responsabile sindacale..
purtroppo la poveretta non sa, che noi già da diversi mesi, abbiamo assunto, in modo del tutto fittizio ed inutile, il figlio del segretario regionale di quel sindacato..insomma il povero cristo avrà grane col capo? potrà portare avanti questa pratica o ai piani alti insabbieranno tutto per le solite connivenze?

qui mi fermo a voi le conclusioni..

Mr Smith
19/04/2011, 07:41
q8vi

anche la formazione universitaria e' business ormai, corsi di laurea che si sono moltiplicati come funghi, sovra-specializzazione per mansioni che di un corso di laurea proprio non sentivano la mancanza.. tutto da pagare profumatamente con laute rate annuali.. gli studenti e le loro famiglie pagano pensando di investire per costruire il futuro, in realta' molte volte stanno solo pagando per allietare il business di altri.. da studente a consumatore :rolleyes:

cio' non toglie che quel datore di lavoro sia un disonesto e come tale deve essere trattato ...

effettivamente la svalutazione dei corsi li laurea...

la pretesa di trovare un lavoro ben retribuito svolgendo mansioni per cui si è studiato...

i datori di lavoro hanno una grossa disponibilità di risorse umane ma con poca esperienza... quindi se ne approfittano..

ma io dico che siamo noi a permettere questo...

bisogna informarsi... e il lavoro va retribuito!
vengo a lavorare (ed imparare) da te e un contratto dove sta? non me lo vuole fare? ci sono molte altre possibilità... e ci sono!
sto andando a lavorare e non mi paga il giusto o mi rinnova un contratto di apprendistato..
... sindacato e/o avvocato!
e poi vedi come paga...

simotrone
19/04/2011, 07:42
anche la formazione universitaria e' business ormai, corsi di laurea che si sono moltiplicati come funghi, sovra-specializzazione per mansioni che di un corso di laurea proprio non sentivano la mancanza.. tutto da pagare profumatamente con laute rate annuali.. gli studenti e le loro famiglie pagano pensando di investire per costruire il futuro, in realta' molte volte stanno solo pagando per allietare il business di altri.. da studente a consumatore :rolleyes:
Verissimo.
Ma anche queste sono scelte, zio caro. Oramai sembra che uno non debba mai sapere cosa andra' a fare "da grande".
Alle medie è piccolo? Eppure le scelte partono da lì.
A 18-19 anni non ha ancora deciso? Ah beh, allora vamo all'università.
Ci sta che poi si scelgano corsi che servono a poco nel mondo del lavoro, ci si metta 10 anni a laurearsi (per sfinimento dei prof, piu' che altro), e alla fine, in molti casi (non tutti) ci si ritrovi con un pugno di mosche in mano.
E a 30 anni ci si lamenta, che altro rimane?

tormento
19/04/2011, 07:43
no grazie....ma ti assicuro che in molti la pensano come hai detto tu:wink_:

Ma nooo...chissa' come mai

Lo scrofo
19/04/2011, 07:47
q8vi

anche la formazione universitaria e' business ormai, corsi di laurea che si sono moltiplicati come funghi, sovra-specializzazione per mansioni che di un corso di laurea proprio non sentivano la mancanza.. tutto da pagare profumatamente con laute rate annuali.. gli studenti e le loro famiglie pagano pensando di investire per costruire il futuro, in realta' molte volte stanno solo pagando per allietare il business di altri.. da studente a consumatore :rolleyes:

cio' non toglie che quel datore di lavoro sia un disonesto e come tale deve essere trattato ...

Il succo e' proprio questo. Lauree senza senso con il solo scopo di foraggiare gli Atenei .

E' proprio questo che sminuisce il senso stesso della LAUREA.

Erikuccia
19/04/2011, 07:48
Che volete fare ragazzi, la situazione lavorativa in questo paese è penosa e più passano gli anni e più mi rendo conto che una "semplice" laurea non apre alcuna porta; anzi, la chiude molto più spesso.
Il fatto è che, così com'è strutturata l'università in Italia, l'unico beneficio che ne si può ricavare è una bella cultura personale; a meno che, dopo 4 - 5 anni di università, non si abbia la pazienza (e la fortuna economica) di procedere con un praticantato (vedi medici, notai, avvocati, ecc...).
Il fatto è che ultimamente si cerca troppo spesso una laurea, a scapito di alcune professioni "manuali" ben più redditizie e gratificanti.
Sia io che mio marito siamo laureati, ma non è che il lavoro d'ufficio sia facile....anzi, anche la mansione più "semplice" prevede spesso convivenze con datori di lavoro dotati di ben scarsa intelligenza ed organizzazione, che non sanno nemmeno loro quale sia il tuo effettivo ruolo e non perdono occasione per denigrare.
Mio marito è stato per anni responsabile di produzione, poi è subentrata la cassa integrazione, la mobilità, l'assunzione in 3 - 4 aziende con contratti a tempo determinato, svolgimento di mansioni poco chiare, inquadramento economico spesso "poco trasparente e poco commisurato all'effettivo livello", orari di lavoro "impossibili", straordinari non pagati e datori di lavoro/colleghi interessati solo a "far le scarpe" e/o a considerare il lavoratore come mero costo; anzichè come risorsa.
Bene, a farla breve, ora mio marito è passato ad assemblare bancali.....avete capito bene: operaio!!! E devo dire che la situazione è, sotto un certo punto di vista, migliorata.
Fa le sue 8 ore e poi.....ti saluto, è stato assunto con contratto e retribuzione oserei dire "buona", non ha stress d'ufficio, i colleghi son tutte persone oneste e molto collaborative, ha straordinari pagati e....udite bene...il capo turno è un laureato alla Sapienza di Roma.
Quindi, da questa esperienza indirettamente vissuta vi dico: fatevi furbi!!!
La laurea appendetevela su un bel quadro in casa ed andate a fare un lavoro che, seppur non commisurato al vostro titolo di studio, vi dia la possibilità di portar a casa una paga decente; ma soprattutto vi dia la possibilità di avere una vita lavorativa/familiare e sociale serena:dry:

simotrone
19/04/2011, 08:20
Il succo e' proprio questo. Lauree senza senso con il solo scopo di foraggiare gli Atenei .

E' proprio questo che sminuisce il senso stesso della LAUREA.
Purtroppo è vero.
Ma secondo me la responsabilità ce l'ha anche la gente che piglia una laurea senza avere una mezza idea di come sfruttarla in seguito.

L'equazione è semplice: se il mio amico che ha fatto l'istituto tecnico va a lavorare 5 anni prima di me, oppure se il cuggino va a lavorare dopo la licenza media 10 anni prima di me, il tempo che io impiego all'università deve essere in grado di compensare queste differenze sul mondo del lavoro.
Se esco con le stesse competenze di uno che ha finito un istituto professionale, che minchia ho fatto in quei 5 anni in piu'? E la scelta è mia, non delle università.


[...] Quindi, da questa esperienza indirettamente vissuta vi dico: fatevi furbi!!!
La laurea appendetevela su un bel quadro in casa ed andate a fare un lavoro che, seppur non commisurato al vostro titolo di studio, vi dia la possibilità di portar a casa una paga decente; ma soprattutto vi dia la possibilità di avere una vita lavorativa/familiare e sociale serena:dry:
Quoto tutto, e l'importante è stare bene.
Però l'idea che sia furbo appendere la laurea al chiodo e poi andare a fare altro mi sembra un po' opinabile: se uno la laurea l'ha presa con l'idea di appenderla al muro, allora tutto ok.
La verità è che la vita cambia tantissimo in quel periodo fra affetti, lavoro, (anche malanni e disgrazie)... in certi casi si è vincolati, in altri no.

Se uno vuole fare quello per cui ha studiato e da la precedenza a quello insistendo, muovendosi e non dandosi per vinto, trovo sia il modo migliore per valorizzare i soldi e il tempo impiegati sullo studio.

La laurea è inutile solo se non la si riesce a sfruttare (anche per sfiga, non per volontà).

Lo scrofo
19/04/2011, 08:40
Purtroppo è vero.
Ma secondo me la responsabilità ce l'ha anche la gente che piglia una laurea senza avere una mezza idea di come sfruttarla in seguito.

L'equazione è semplice: se il mio amico che ha fatto l'istituto tecnico va a lavorare 5 anni prima di me, oppure se il cuggino va a lavorare dopo la licenza media 10 anni prima di me, il tempo che io impiego all'università deve essere in grado di compensare queste differenze sul mondo del lavoro.
Se esco con le stesse competenze di uno che ha finito un istituto professionale, che minchia ho fatto in quei 5 anni in piu'? E la scelta è mia, non delle università.


Quoto tutto, e l'importante è stare bene.
Però l'idea che sia furbo appendere la laurea al chiodo e poi andare a fare altro mi sembra un po' opinabile: se uno la laurea l'ha presa con l'idea di appenderla al muro, allora tutto ok.
La verità è che la vita cambia tantissimo in quel periodo fra affetti, lavoro, (anche malanni e disgrazie)... in certi casi si è vincolati, in altri no.

Se uno vuole fare quello per cui ha studiato e da la precedenza a quello insistendo, muovendosi e non dandosi per vinto, trovo sia il modo migliore per valorizzare i soldi e il tempo impiegati sullo studio.

La laurea è inutile solo se non la si riesce a sfruttare (anche per sfiga, non per volontà).

Esattamente.

gssg
19/04/2011, 08:41
L'equazione è semplice: se il mio amico che ha fatto l'istituto tecnico va a lavorare 5 anni prima di me, oppure se il cuggino va a lavorare dopo la licenza media 10 anni prima di me, il tempo che io impiego all'università deve essere in grado di compensare queste differenze sul mondo del lavoro.
Se esco con le stesse competenze di uno che ha finito un istituto professionale, che minchia ho fatto in quei 5 anni in piu'? E la scelta è mia, non delle università.




gia'! Se esci con le stesse competenze di uno che ha fatto un professionale, delle due una: o hai sbagliato corso, o sie una testa di legno ed e' un miracolo che ti sia laureato :laugh2:

scherzi a parte, visto il ragionamento di cui sopra, studente=consumatore, le universita' mettono in atto delle vere strategie di marketing per attirare iscritti, diventa quindi ancora piu' difficile valutare bene che ateneo e che corso di laurea corrispondano alle proprie esigenze :wink_:

ABCDEF
19/04/2011, 08:46
Purtroppo in Italia sono state fatte delle leggi ad esclusiva tutela del datore di lavoro per quanto riguarda le neo assunzioni, e ,leggi che invece tutelano esclusivamente il dipendendente per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato.

...................

quoto la strega

Erikuccia
19/04/2011, 08:53
Però l'idea che sia furbo appendere la laurea al chiodo e poi andare a fare altro mi sembra un po' opinabile: se uno la laurea l'ha presa con l'idea di appenderla al muro, allora tutto ok.
La verità è che la vita cambia tantissimo in quel periodo fra affetti, lavoro, (anche malanni e disgrazie)... in certi casi si è vincolati, in altri no.

Se uno vuole fare quello per cui ha studiato e da la precedenza a quello insistendo, muovendosi e non dandosi per vinto, trovo sia il modo migliore per valorizzare i soldi e il tempo impiegati sullo studio.

La laurea è inutile solo se non la si riesce a sfruttare (anche per sfiga, non per volontà).

Non è furbo appendere una laura ad un muro, non è furbo affatto; anzi è moooolto avvilente. Però, come tu stesso hai detto, l'università non da formazione pratica; ma solo teorica.
Ci sono persone che hanno la fortuna di aver studi (e magari) praticantato pagati dai genitori; altre che hanno molto talento e riescono quindi ad avere borse di studio e successivamente un lavoro all'estero. In mezzo c'è la gente normale, che magari ha dovuto pagarsi gli studi e che certamente non ha la facoltà economica di svolgere un praticantato praticamente a gratis. Oppure gente con un'intelligenza normalissima, o con una situazione familiare (per scelta o per dovere) che non ha l'opportunità di andarsene all'estero.
Ecco, spesso queste persone, si trovano ad aver una laurea, magari conferita con un ottimo punteggio; ma con scarse opportunità di trovare un lavoro consono al titolo di studio acquisito.
Per non parlare dell'età "critica" dei 40 anni, dove anche se sei una persona di una certa professionalità, rischi di finire a lavorare con un contratto a progetto, tra mille responsabilità, straordinari su straordinari (non pagati chiaramente) ad 800 - 900 € al mese.
Per carità...ben vengano anche quelli; ma permettimi, arrivati a questi livelli è meglio andar a pulire scale a 900 € al mese, attaccando la laurea al chiodo, piuttosto che farsi prendere per i fondelli da sfruttatori senza scrupolo....almeno terminate le mie 8 ore, torno a casa serena, senza pensieri che mi girano per la crapa, senza telefoni aziendali che suonano e senza dover necessariamente accendere il mio PC personale per terminare uno dei consueti lavori urgenti inderogabili

urasch
19/04/2011, 09:05
purtroppo esiste gente ome questa..anche a me è capitato.............

valterone
19/04/2011, 09:06
Purtroppo è vero.
Ma secondo me la responsabilità ce l'ha anche la gente che piglia una laurea senza avere una mezza idea di come sfruttarla in seguito.


La laurea è inutile solo se non la si riesce a sfruttare (anche per sfiga, non per volontà).

Bè... quella della prima frase non è sfiga. Non si può pretendere di laurearsi in qualsiasi cosa e poi pretendere che tutti i ruoli siano a disposizione. Un pò di occhio lungo dovranno pure averlo, questi benedetti giovani. Il problema laurea c'è sempre stato, ora è più difficile scegliere (anzi, no... non è difficile, si viene tratti in inganno...) data le sterminate possibilità che vengono offerte.
Secondo me vale l'antico adagio: troppa scelta = nessuna scelta.

L'albergatore in discussione è senza dubbio un pessimo esemplare... :wink_:

Lo scrofo
19/04/2011, 09:07
Bè... quella della prima frase non è sfiga. Non si può pretendere di laurearsi in qualsiasi cosa e poi pretendere che tutti i ruoli siano a disposizione. Un pò di occhio lungo dovranno pure averlo, questi benedetti giovani. Il problema laurea c'è sempre stato, ora è più difficile scegliere (anzi, no... non è difficile, si viene tratti in inganno...) data le sterminate possibilità che vengono offerte.
Secondo me vale l'antico adagio: troppa scelta = nessuna scelta.

L'albergatore in discussione è senza dubbio un pessimo esemplare... :wink_:

quoto il buon valterone

gssg
19/04/2011, 09:13
...
Il problema laurea c'è sempre stato, ora è più difficile scegliere (anzi, no... non è difficile, si viene tratti in inganno...) data le sterminate possibilità che vengono offerte.
Secondo me vale l'antico adagio: troppa scelta = nessuna scelta.

L'albergatore in discussione è senza dubbio un pessimo esemplare... :wink_:

concordo :wink_:

simotrone
19/04/2011, 09:24
[...]scherzi a parte, visto il ragionamento di cui sopra, studente=consumatore, le universita' mettono in atto delle vere strategie di marketing per attirare iscritti, diventa quindi ancora piu' difficile valutare bene che ateneo e che corso di laurea corrispondano alle proprie esigenze :wink_:
Già. Anche perchè se tu sovvenzioni chi ha più iscritti o chi ha più laureati, all'atto pratico crei un circuito formativo che punta 1) ad acquisire sempre più studenti e 2) a laurearli sempre più facilmente.
Come si può dedurre facilmente, questo non implica esattamente la formazione dello studente. :wink_:
(WOW, le facoltà fashion! WOW, mi sono laureato con 110 e non so distinguere un volatile da un mammifero...)


Non è furbo appendere una laura ad un muro, non è furbo affatto; anzi è moooolto avvilente. Però, come tu stesso hai detto, l'università non da formazione pratica; ma solo teorica.
Non tutte, ma il problema è più generale (una laurea in Matematica è solo teorica e non ha nessuna rilevanza pratica per fare il magazziniere... ma ce l'ha nei centri di supercalcolo).

Comunque figurati, ho ben presente la situazione, ed è una lacrima continua. Io poi mi incazzo ogni 3x2 su 'sta cosa delle lauree, ma mi funge da stimolo sfanculare gli atenei a manetta. E' una carica notevole.

Ci sono persone che hanno la fortuna di aver studi (e magari) praticantato pagati dai genitori; altre che hanno molto talento e riescono quindi ad avere borse di studio e successivamente un lavoro all'estero. In mezzo c'è la gente normale, che magari ha dovuto pagarsi gli studi e che certamente non ha la facoltà economica di svolgere un praticantato praticamente a gratis. Oppure gente con un'intelligenza normalissima, o con una situazione familiare (per scelta o per dovere) che non ha l'opportunità di andarsene all'estero.
Ecco, spesso queste persone, si trovano ad aver una laurea, magari conferita con un ottimo punteggio; ma con scarse opportunità di trovare un lavoro consono al titolo di studio acquisito.
Le opportunità a mio avviso ci sono sempre, al netto delle sfighe che uno riceve nella vita. :)

E' ovvio che se uno rimane orfano (un esempio a caso) mentre sta studiando, si deve dare una mossa, magari trovarsi un lavoro, e faticare di più per ottenere lo stesso risultato.
Purtroppo la vita è così, ma amen.

Non è che tutte le lauree si debbano evolvere in un praticatanto, non esistono solo medici, avvocati e notai, ecco. Ma tutte hanno uno sbocco - se si è determinati e si è appreso qualcosa in quei 5 anni.

Per non parlare dell'età "critica" dei 40 anni, dove anche se sei una persona di una certa professionalità, rischi di finire a lavorare con un contratto a progetto, tra mille responsabilità, straordinari su straordinari (non pagati chiaramente) ad 800 - 900 € al mese.
Per carità...ben vengano anche quelli; ma permettimi, arrivati a questi livelli è meglio andar a pulire scale a 900 € al mese, attaccando la laurea al chiodo, piuttosto che farsi prendere per i fondelli da sfruttatori senza scrupolo....almeno terminate le mie 8 ore, torno a casa serena, senza pensieri che mi girano per la crapa, senza telefoni aziendali che suonano e senza dover necessariamente accendere il mio PC personale per terminare uno dei consueti lavori urgenti inderogabili
Sull'età concordo che è un casino, e ad un certo punto, con famiglie già formate, è meglio rifocalizzarsi un attimo e andare su strade che ti permettano di seguire quello che hai costruito (se ci tieni).

Il discorso lauree-lavoro secondo me prende in considerazione gente fra i 20 ed i 30 anni, al più 35. Dopo mi pare chiaro che essere rimpallati o messi in cassa integrazione o rifarsi una professionalità sia un casino.

Bè... quella della prima frase non è sfiga. Non si può pretendere di laurearsi in qualsiasi cosa e poi pretendere che tutti i ruoli siano a disposizione. Un pò di occhio lungo dovranno pure averlo, questi benedetti giovani. Il problema laurea c'è sempre stato, ora è più difficile scegliere (anzi, no... non è difficile, si viene tratti in inganno...) data le sterminate possibilità che vengono offerte.
Secondo me vale l'antico adagio: troppa scelta = nessuna scelta.

Le due frasi erano ben separate. :)
No, la prima fase non è sfiga.

La sfiga l'ho messa dentro perchè quando fai delle scelte a 20 anni sei in certe condizioni, ma quando ti laurei a 30 sei in altre e la vita può essere cambiata di parecchio.
Esempio: diciamo che a 20 pensi di poter andare all'estero con la tua bella laurea e cominci il corso, a 22 ti trovi la morosa e già la voglia di estero cala, a 25 stai per laurearti e pam, la vecchia nonna sta male, oppure un genitore comincia ad avere dei problemi di salute, e a quel punto devi cominciare a valutare tutta una serie di questioni che prima non avevi valutato (andarsene di casa e abbandonare i genitori al proprio destino, ecc.).

Ovviamente son scelte pesanti, che quando hai 20 anni di solito non consideri... Per quello ci metto anche la "sfiga". Comunque capita.
Questo è la vita...

Mino TB
19/04/2011, 10:25
Io conosco molti laureati disoccupati, mentre chi si è sporcato le mani fin da piccolo ora sta lavorando.
E' sbagliato comunque fare lavorare una persona senza nessun contratto o garanzia: se succede dalle mie parti, al datore di lavoro fanno un sedere grande come una capanna.

tormento
19/04/2011, 10:32
Io conosco molti laureati disoccupati, mentre chi si è sporcato le mani fin da piccolo ora sta lavorando.
E' sbagliato comunque fare lavorare una persona senza nessun contratto o garanzia: se succede dalle mie parti, al datore di lavoro fanno un sedere grande come una capanna.

O cavolo......non dovevi......adesso si scatenera' l'inferno:cry:

NOT NORMAL
19/04/2011, 10:33
B STARDI..........................:mad:

ABCDEF
19/04/2011, 10:40
Io conosco molti laureati disoccupati, mentre chi si è sporcato le mani fin da piccolo ora sta lavorando.
E' sbagliato comunque fare lavorare una persona senza nessun contratto o garanzia: se succede dalle mie parti, al datore di lavoro fanno un sedere grande come una capanna.

ma tu vieni dal bifolco e ignorante nordest!

ma hai visto o no i servizi di report e di santoro?

non vorrai spero, che tutta l'italia si crogioli nella crassa ignoranza dei giovani tuoi corregionali, che per permettersi la disco al sabato sera senza gravare sul bilancio famigliare, si son messi a lavorare presto, e ora ingrossano le fila dei buffoni leghisti !?!

tormento
19/04/2011, 10:47
ma tu vieni dal bifolco e ignorante nordest!

ma hai visto o no i servizi di report e di santoro?

non vorrai spero, che tutta l'italia si crogioli nella crassa ignoranza dei giovani tuoi corregionali, che per permettersi la disco al sabato sera senza gravare sul bilancio famigliare, si son messi a lavorare presto, e ora ingrossano le fila dei buffoni leghisti !?!

:rolleyes::rolleyes:

valterone
19/04/2011, 10:52
Le due frasi erano ben separate. :)
No, la prima fase non è sfiga.

La sfiga l'ho messa dentro perchè quando fai delle scelte a 20 anni sei in certe condizioni, ma quando ti laurei a 30 sei in altre e la vita può essere cambiata di parecchio.
Esempio: diciamo che a 20 pensi di poter andare all'estero con la tua bella laurea e cominci il corso, a 22 ti trovi la morosa e già la voglia di estero cala, a 25 stai per laurearti e pam, la vecchia nonna sta male, oppure un genitore comincia ad avere dei problemi di salute, e a quel punto devi cominciare a valutare tutta una serie di questioni che prima non avevi valutato (andarsene di casa e abbandonare i genitori al proprio destino, ecc.).

Ovviamente son scelte pesanti, che quando hai 20 anni di solito non consideri... Per quello ci metto anche la "sfiga". Comunque capita.
Questo è la vita...

:biggrin3: Chiaro. Aggiungerei che "questa è la vita adesso", perchè tempo (neanche tanto) addietro le lauree esistevano già, tutte le valutazioni si dovevano ugualmente fare, anche la morosa era presente... solo che a 20 anni uno/a era quasi padre/madre e di nonni ce n'era fino a quattro, tutti in casa e mediamente accuditi. La laurea era scelta con giudizio ma soprattutto era accompagnata dallo sforzo a valorizzarla al massimo e durante il cammino c'erano meno "cadute" di intenti. Anche perchè il genitore che ti manteneva (oltre ai lavori che dovevi fare da te...) premeva per il miglior risultato nel minor tempo possibile. Abbandonare i genitori non era così pesante, anche perchè non si faceva i mantenuti e ai 20 anni del figlio corrispondevano genitori relativamente giovani, quindi tranquillamente in grado di badare a se stessi. :rolleyes:
Mi sovviene un altro vecchio detto, questa volta di mia madre: une màri e viòt di dìs fìs, dìs fìs no rìvin a viodi di une mari.
Si intuisce ma se serve traduco...

simotrone
19/04/2011, 10:58
:biggrin3: Chiaro. Aggiungerei che "questa è la vita adesso", perchè tempo (neanche tanto) addietro le lauree esistevano già, tutte le valutazioni si dovevano ugualmente fare, anche la morosa era presente... solo che a 20 anni uno/a era quasi padre/madre e di nonni ce n'era fino a quattro, tutti in casa e mediamente accuditi. La laurea era scelta con giudizio ma soprattutto era accompagnata dallo sforzo a valorizzarla al massimo e durante il cammino c'erano meno "cadute" di intenti. Anche perchè il genitore che ti manteneva (oltre ai lavori che dovevi fare da te...) premeva per il miglior risultato nel minor tempo possibile. Abbandonare i genitori non era così pesante, anche perchè non si faceva i mantenuti e ai 20 anni del figlio corrispondevano genitori relativamente giovani, quindi tranquillamente in grado di badare a se stessi. :rolleyes:
Sì, questa è la vita adesso. (Ma è con questa che si fanno i conti.)
Concordo assai. Ma non ti bacio, t'al dég (*).

Mi sovviene un altro vecchio detto, questa volta di mia madre: une màri e viòt di dìs fìs, dìs fìs no rìvin a viodi di une mari.
Si intuisce ma se serve traduco...
Ho bisogno di traduzione.
Mandi.

(*) A t'al dèg -> "te lo dico!".

valterone
19/04/2011, 11:04
Significa: una madre accudisce anche 10 figli, a volte 10 figli non riescono ad accudire una madre.
Mi sembra un lucido e tagliente giudizio sull'evoluzione della figliolanza ai tempi odierni. Presuppone al (secondo me tragico) fatto che cotanti figli saranno prima o poi altrettanti genitori... :ph34r: :ph34r:
La mia vecchietta (1925) :wub: ci vede ancora lungo, quando serve.

cashita
19/04/2011, 14:25
dalle 10 alle 12 ore al giorno senza ferie, senza malattia, senza contributi...praticamente senza diritti. In più traseferte in cina per 20 giorni ogni tot mesi, lavorando tutti i giorni della settimana sempre più di 12 ore...tutto ovviamente non pagato.
Sono laureato e specializzato...

il tutto per 8-900 euriiiiiiiiiiiiiii!!!

come vedi siamo in molti nelle medesime condizioni...pazienza...prima o poi girerà giusta

simotrone
19/04/2011, 14:38
dalle 10 alle 12 ore al giorno senza ferie, senza malattia, senza contributi...praticamente senza diritti. In più traseferte in cina per 20 giorni ogni tot mesi, lavorando tutti i giorni della settimana sempre più di 12 ore...tutto ovviamente non pagato.
Sono laureato e specializzato...

il tutto per 8-900 euriiiiiiiiiiiiiii!!!

come vedi siamo in molti nelle medesime condizioni...pazienza...prima o poi girerà giusta
Visto quel che descrivi, te ti stai specializzando in "ore straordinarie" e "sedere sotto stantuffo".
Se il punto sono i soldi, di sicuro ne trovi a bizzeffe di lavori che per la stessa cifra sono parecchio meno esosi.

cashita
19/04/2011, 14:51
Visto quel che descrivi, te ti stai specializzando in "ore straordinarie" e "sedere sotto stantuffo".
Se il punto sono i soldi, di sicuro ne trovi a bizzeffe di lavori che per la stessa cifra sono parecchio meno esosi.

infatti sto cercando di cambiare

simotrone
19/04/2011, 15:38
infatti sto cercando di cambiare
:w00t: :oook:
In bocca al lupo!

Gian
19/04/2011, 15:59
Io durante il biennio di tirocinio come geometra percepivo.....zero!!! ed era assolutamente legale!!
Purtroppo non và bene ma è così....come hanno detto in molti.....tanti, troppi laureati e pochi posti disponibili e pochi o nessuno disposti a partire dalle mansioni più "umili"....a 30/35 anni senza esperienza mica possiamo dar loro aziende da amministrare come manager!

Misha84
19/04/2011, 17:06
io ho passato un anno a cercare lavoro (in lombardia).
sono arrivato senza conoscere nessuno. ebbene: non ho trovato un beneamato cazzo!
mi propinavano solo lavori da procacciatore (vedasi nims-lavazza, folletto, kirby etc etc), anche per figure ben poco limpide e trasparenti (vedi OVB spa).
ho girato locali e localini in cerca di un posto da lavapiatti/ cameriere e non trovavo nulla.

in mano non ho una laurea, ho solo 4 anni di architettura passati a farmi marcire gli occhi davanti a un computer.

ho provato a cercare lavoro nella grafica, chi mi diceva che c'era la crisi, chi mi diceva che voleva i corsi, chi che non ho esperienza intensiva (vaglielo a raccontare che cos'è un laboratorio di progettazione a sti stronzi, mica ti credono che per 3 mesi a semestre si facevano tutti i giorni feriali le 3 del mattino a disegnare, in gruppo, stanchi e senza mettersi le mani addosso..)

alla fine, dopo alcuni mesi, inizio a conoscere qualche mio coetaneo, che FINALMENTE è in grado di indirizzarmi per un colloquio:
uno studente che lavora nel suo stesso supermercato come fruttivendolo ha lasciato all'improvviso, e serve rimpiazzarlo in tempo minimo; bene , dico io, corro a parlare con il responsabile del personale.

ebbene, il colloquio è andato male: NON AVEVO ESPERIENZA.

ma io dico, che cazzo di esperienza serve a togliere le foglie/frutta marce nei cassoni del supermarket?? cazzo si vedono! o a usare uno di quei carrelli elettrici per spostare le casse?? minchia ci saranno le istruzioni!

no, non c'è posto per me. se non sono reputato abile nemmeno a fare il fruttivendolo c'è qualcosa che non va in me penso.

dopo questo mi sono ri-iscritto all'uni, ho mollato tutto quello che ho fatto di architettura e mi sto dedicando all'infermieristica.

speriamo bene..

tutto questo per dirvi: dove cazzo lo trovate il lavoro voi?? io ho visto che lavorano solo gli amici degli amici.

melita
19/04/2011, 17:13
io ho passato un anno a cercare lavoro (in lombardia).
sono arrivato senza conoscere nessuno. ebbene: non ho trovato un beneamato cazzo!
mi propinavano solo lavori da procacciatore (vedasi nims-lavazza, folletto, kirby etc etc), anche per figure ben poco limpide e trasparenti (vedi OVB spa).
ho girato locali e localini in cerca di un posto da lavapiatti/ cameriere e non trovavo nulla.

in mano non ho una laurea, ho solo 4 anni di architettura passati a farmi marcire gli occhi davanti a un computer.

ho provato a cercare lavoro nella grafica, chi mi diceva che c'era la crisi, chi mi diceva che voleva i corsi, chi che non ho esperienza intensiva (vaglielo a raccontare che cos'è un laboratorio di progettazione a sti stronzi, mica ti credono che per 3 mesi a semestre si facevano tutti i giorni feriali le 3 del mattino a disegnare, in gruppo, stanchi e senza mettersi le mani addosso..)

alla fine, dopo alcuni mesi, inizio a conoscere qualche mio coetaneo, che FINALMENTE è in grado di indirizzarmi per un colloquio:
uno studente che lavora nel suo stesso supermercato come fruttivendolo ha lasciato all'improvviso, e serve rimpiazzarlo in tempo minimo; bene , dico io, corro a parlare con il responsabile del personale.

ebbene, il colloquio è andato male: NON AVEVO ESPERIENZA.

ma io dico, che cazzo di esperienza serve a togliere le foglie/frutta marce nei cassoni del supermarket?? cazzo si vedono! o a usare uno di quei carrelli elettrici per spostare le casse?? minchia ci saranno le istruzioni!

no, non c'è posto per me. se non sono reputato abile nemmeno a fare il fruttivendolo c'è qualcosa che non va in me penso.

Stessa mia esperienza.
Io non so più cosa fare, ho quasi perso tutte le forze per cercare un lavoro

hansel
19/04/2011, 17:20
L'albergatore è una grande e fà bene! Ha tutto il mio appoggio.

Chelito
19/04/2011, 19:30
..mia figlia a 19 anni è andata a lavorare all'estero.
Mi manca,ma ha fatto bene.
In questo paese di stronzi è dura per un uomo,figurarsi per una ragazza.
Tutto questo grazie agli imprenditorucoli filoberlusconiani e mafiosi,ma anche a tutti coloro che lavorano dimenticandosi di esigere un minimo di dignità e rispetto dei propri diritti;cìè morta un sacco di gente per sti tre diritti che ci restano..

Erikuccia
19/04/2011, 19:31
Io conosco molti laureati disoccupati, mentre chi si è sporcato le mani fin da piccolo ora sta lavorando.
E' sbagliato comunque fare lavorare una persona senza nessun contratto o garanzia: se succede dalle mie parti, al datore di lavoro fanno un sedere grande come una capanna.


Sì, sì...raccontala fin in fondo: il titolare ti fa il contratto; ma poi ti bestemmia dietro se fai un minimo errore. S'incazza come una iena se sei in malattia, anche se t'ha falciato un'auto e non per cause tue (anzi, in quest'occasione se ne esordirebbe sicuramente in questo modo: "ma varda ti chel mona, pur de no lavorar el se g'ha fato metar soto da na machina"). Se hai genitori/figli ammalati tira giù il paradiso ed è capacissimo di dirti "quella è la porta". Ovviamente non sa parlare italiano e, per qualsiasi questione, manda avanti te, perchè sostanzialmente si caga sotto ad affrontare le persone serie....uhhhhh...potrei tirarne fuori una valanga!!!!:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
Imprenditori nordestini= braccia rubate all'agricoltura e qui mi fermano; altrimenti mi girano quelle cose che non ho.....e menomale son veneta da generazioni e generazioni!!!!

Chelito
19/04/2011, 19:36
Sì, sì...raccontala fin in fondo: il titolare ti fa il contratto; ma poi ti bestemmia dietro se fai un minimo errore. S'incazza come una iena se sei in malattia, anche se t'ha falciato un'auto e non per cause tue (anzi, in quest'occasione se ne esordirebbe sicuramente in questo modo: "ma varda ti chel mona, pur de no lavorar el se g'ha fato metar soto da na machina"). Se hai genitori/figli ammalati tira giù il paradiso ed è capacissimo di dirti "quella è la porta". Ovviamente non sa parlare italiano e, per qualsiasi questione, manda avanti te, perchè sostanzialmente si caga sotto ad affrontare le persone serie....uhhhhh...potrei tirarne fuori una valanga!!!!:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
Imprenditori nordestini= braccia rubate all'agricoltura e qui mi fermano; altrimenti mi girano quelle cose che non ho.....e menomale son veneta da generazioni e generazioni!!!!

..sperando anche che non abbia velleità erotiche,tipo Ivo Perego del catenificio.
Vedi il film di A.Albanese "La Fame e La Sete"

simotrone
19/04/2011, 19:37
[...]Ovviamente non sa parlare italiano e, per qualsiasi questione, manda avanti te, perchè sostanzialmente si caga sotto ad affrontare le persone serie...[...]
Quelli sono i momenti che preferisco... di solito sono i competitors i migliori porti in cui sbarcare (ovviamente, son tutti uguali... ma intanto l'esperienza procede). :wink_:

wailingmongi
19/04/2011, 19:42
c'è tanto sterco nel mondo...

simotrone
19/04/2011, 19:43
c'è troppo sterco nel mondo...:mad:

Chelito
19/04/2011, 19:48
c'è tanto sterco nel mondo...

From the drip drip drip of the teardrops
To the chink chink chink of the cash
To the end end end of the friendships
To the wack wack wack of the bash
Corruption corruption corruption
Rules my soul
Corruption corruption corruption
Rules my soul

From the tick tick tick of your time's up
To the yes yes yes of 'I'll sell'
From the fact fact fact of the souless
To the pact pact pact with hell
Corruption corruption corruption
Rules my soul
Corruption corruption corruption
Chills my bones
Corruption corruption corruption
Rules my soul
Corruption corruption corruption
Chills my bones

From the scream scream scream of the babies
To the retch retch retch of the youth
From the lie lie lie of the righteous
To the lost lost lost way I feel
Corruption corruption corruption
Rules my bones
Corruption corruption corruption
Chills my bones
Corruption corruption corruption
Rules my soul
Corruption corruption corruption
Rules my soul
Corruption
Corruption

Order in the court
Decision to abort
The monkey wants to speak
So speak, monkey speak
Speak monkey, speak
Speak monkey, speak
Speak monkey, speak

Everything leads to corruption
Everything leads to corruption
Corruption



...hei Amigo,penso proprio che la conosci questa..

..:wub:

Stinit
19/04/2011, 19:49
Sì, sì...raccontala fin in fondo: il titolare ti fa il contratto; ma poi ti bestemmia dietro se fai un minimo errore. S'incazza come una iena se sei in malattia, anche se t'ha falciato un'auto e non per cause tue (anzi, in quest'occasione se ne esordirebbe sicuramente in questo modo: "ma varda ti chel mona, pur de no lavorar el se g'ha fato metar soto da na machina"). Se hai genitori/figli ammalati tira giù il paradiso ed è capacissimo di dirti "quella è la porta". Ovviamente non sa parlare italiano e, per qualsiasi questione, manda avanti te, perchè sostanzialmente si caga sotto ad affrontare le persone serie....uhhhhh...potrei tirarne fuori una valanga!!!!:rolleyes::rolleyes::rolleyes::rolleyes:
Imprenditori nordestini= braccia rubate all'agricoltura e qui mi fermano; altrimenti mi girano quelle cose che non ho.....e menomale son veneta da generazioni e generazioni!!!!

questi esempi indicano da che parte sta il manico del coltello :ph34r:

MR-T
19/04/2011, 20:57
purtroppo è la condizione di molti. indicibile amarezza :(

porca pupazza

Mrmc
19/04/2011, 22:08
a mio modesto parere il problema ormai non è + "avere la laurea" ma "averE CHE laurea"..

perchè diciamocelo fuori dai denti, un buon 50% delle facoltà sono inutili

Hannibal
19/04/2011, 22:36
............ perchè una laureata in comunicazione in questo paese di merda si deve ridurre a farsi ridicolizzare cosi oltre che sfruttare.



perche'... e lo dico con dispiacere, la laurea in SCOM e' una gran bufala...
e incauti sono, quelli che vi si iscrivono...

albizo74
19/04/2011, 22:47
Io durante il biennio di tirocinio come geometra percepivo.....zero!!! ed era assolutamente legale!!
Purtroppo non và bene ma è così....come hanno detto in molti.....tanti, troppi laureati e pochi posti disponibili e pochi o nessuno disposti a partire dalle mansioni più "umili"....a 30/35 anni senza esperienza mica possiamo dar loro aziende da amministrare come manager!

Ecco, qui hai toccato un altro tasto dolente. Ovvero il fatto che laurearsi cosi' tardi, a prescindere dalla materia che si e' scelta, sia non dico la norma, ma comunque una cosa molto comune in Italia (purtroppo ci sono dentro anche io, essendomi laureato in ingegneria meccanica alla verde eta' di 28 anni).

Erikuccia
20/04/2011, 07:33
Io continuo a sostenere che è il sistema universitario totalmente sbagliato in Italia.
Ho avuto la fortuna di studiare e lavorare in Germania e posso assicurarvi che lì il sistema universitario è molto più "snello" e meno teorico.
Ad esempio (mi baso sulla facoltà di economia e commercio in cui son laureata), in Italia il corso di statistica prevedeva 6 ore settimanali di teoria e 2 di pratica, con il relativo acquisto di libri, eserciziari e dispense (a meno che tu non li trovassi da fotocopiare "sotto banco" o usati). In Germania la stessa statistica prevedeva 2 ore settimanali di teoria e 4 di pratica. Al termine delle lezioni il prof. indicava libri e relative pagine degli stessi dove si potevano trovare gli argomenti delle lezioni. Si andava in copisteria, si chiedevano le copie (legalmente fattibili), si pagava e via....a studiare.
Così per tutte le materie.
Da studente era possibile trovare impiego per qualche mese (o anno intero) presso una qualche azienda, inquadrati come "Praktikant" e regolarmente stipendiati. Nell'anno 2000 sono stata assunta come "Praktikantin" presso la Agfa di Monaco di Baviera e portavo a casa netti il corrispettivo degli attuali 700 € al mese. Tengo a precisare che in questo periodo maturavano pure i contributi pensionistici.
Ultima chicca: nell'anno 1996 pagavo alla facoltà di Economia e Commercio di Trento una tassa annuale pari agli attuali 650 €, che prevedeva sostanzialmente SOLO l'iscrizione all'anno accademico. Nel 1997 pagavo alla facoltà di Economia e Commercio di Hannover una tassa annuale pari agli attuali 150€ annuali!!!! Che includeva, oltre all'iscrizione all'anno accademico, la frequentazione dei vari club sportivi universitari e l'abbonamento annuale a TUTTI i mezzi di trasporto del circondario di Hannover.
In buona sostanza la mia vera unica fortuna è stata l'aver frequentato 2 anni di università in Germania ed aver iniziato a lavorare lì.....poi ho dato priorità alla famiglia e me ne son tornata in Italia (purtroppo!!!!!).
Mia sorella invece, ha fatto il medesimo iter, ma ora lavora stabilmente in Germania e non ha alcuna idea di tornare in questo "tugurio italiano"

Hannibal
20/04/2011, 08:03
Io continuo a sostenere che è il sistema universitario totalmente sbagliato in Italia.
Ho avuto la fortuna di studiare e lavorare in Germania e.......... omissis


la Germania non e' meglio solo nel sistema universitario... o se preferisci in Italia il problema non e' solo l'Università....


a mio modesto parere il problema ormai non è + "avere la laurea" ma "averE CHE laurea"..

perchè diciamocelo fuori dai denti, un buon 50% delle facoltà sono inutili


verissimo

albizo74
20/04/2011, 08:20
Io continuo a sostenere che è il sistema universitario totalmente sbagliato in Italia.
Ho avuto la fortuna di studiare e lavorare in Germania e posso assicurarvi che lì il sistema universitario è molto più "snello" e meno teorico.
Ad esempio (mi baso sulla facoltà di economia e commercio in cui son laureata), in Italia il corso di statistica prevedeva 6 ore settimanali di teoria e 2 di pratica, con il relativo acquisto di libri, eserciziari e dispense (a meno che tu non li trovassi da fotocopiare "sotto banco" o usati). In Germania la stessa statistica prevedeva 2 ore settimanali di teoria e 4 di pratica. Al termine delle lezioni il prof. indicava libri e relative pagine degli stessi dove si potevano trovare gli argomenti delle lezioni. Si andava in copisteria, si chiedevano le copie (legalmente fattibili), si pagava e via....a studiare.
Così per tutte le materie.
Da studente era possibile trovare impiego per qualche mese (o anno intero) presso una qualche azienda, inquadrati come "Praktikant" e regolarmente stipendiati. Nell'anno 2000 sono stata assunta come "Praktikantin" presso la Agfa di Monaco di Baviera e portavo a casa netti il corrispettivo degli attuali 700 € al mese. Tengo a precisare che in questo periodo maturavano pure i contributi pensionistici.
Ultima chicca: nell'anno 1996 pagavo alla facoltà di Economia e Commercio di Trento una tassa annuale pari agli attuali 650 €, che prevedeva sostanzialmente SOLO l'iscrizione all'anno accademico. Nel 1997 pagavo alla facoltà di Economia e Commercio di Hannover una tassa annuale pari agli attuali 150€ annuali!!!! Che includeva, oltre all'iscrizione all'anno accademico, la frequentazione dei vari club sportivi universitari e l'abbonamento annuale a TUTTI i mezzi di trasporto del circondario di Hannover.
In buona sostanza la mia vera unica fortuna è stata l'aver frequentato 2 anni di università in Germania ed aver iniziato a lavorare lì.....poi ho dato priorità alla famiglia e me ne son tornata in Italia (purtroppo!!!!!).
Mia sorella invece, ha fatto il medesimo iter, ma ora lavora stabilmente in Germania e non ha alcuna idea di tornare in questo "tugurio italiano"

Erika, sono d'accordo con te al 110%.
Anche qui in UK il sistema universitario e' molto piu' snello (solo che le tasse sono un botto), e se e' vero che molti ragazzini da queste parti si iscrivono perche' non hanno deciso cosa fare da grandi e vogliono "prendersi un po' di tempo per pensarci", e' anche vero che ce ne sono moltissimi altri che prendono le cose seriamente e a 24 anni al massimo possono accedere al mondo del lavoro (in realta' ci sono gia' dentro, perche' tra placement e lavoretti estivi di esperienza ne fanno eccome) con una freschezza mentale che purtroppo a molti laureati italiani manca per il semplice fatto che escono dall'universita' gia' con le scatole piene. Non dico che il sistema qui sia perfetto, ci mancherebbe: se l'universita' italiana e' un mausoleo alla Teoria, quella inglese forse eccede un tantino nel verso opposto (e ha sempre piu' la spiacevole tendenza a considerare lo studente come una vacca da mungere, a fronte comunque di una quantita' di servizi che noi non arriviamo nemmeno a sognare). Pero', se dovessi scegliere tra il sistema italiano e quello inglese, sceglierei quello inglese tutta la vita :wink_:

Lo scrofo
20/04/2011, 08:22
io ho passato un anno a cercare lavoro (in lombardia).
sono arrivato senza conoscere nessuno. ebbene: non ho trovato un beneamato cazzo!
mi propinavano solo lavori da procacciatore (vedasi nims-lavazza, folletto, kirby etc etc), anche per figure ben poco limpide e trasparenti (vedi OVB spa).
ho girato locali e localini in cerca di un posto da lavapiatti/ cameriere e non trovavo nulla.

in mano non ho una laurea, ho solo 4 anni di architettura passati a farmi marcire gli occhi davanti a un computer.

ho provato a cercare lavoro nella grafica, chi mi diceva che c'era la crisi, chi mi diceva che voleva i corsi, chi che non ho esperienza intensiva (vaglielo a raccontare che cos'è un laboratorio di progettazione a sti stronzi, mica ti credono che per 3 mesi a semestre si facevano tutti i giorni feriali le 3 del mattino a disegnare, in gruppo, stanchi e senza mettersi le mani addosso..)

alla fine, dopo alcuni mesi, inizio a conoscere qualche mio coetaneo, che FINALMENTE è in grado di indirizzarmi per un colloquio:
uno studente che lavora nel suo stesso supermercato come fruttivendolo ha lasciato all'improvviso, e serve rimpiazzarlo in tempo minimo; bene , dico io, corro a parlare con il responsabile del personale.

ebbene, il colloquio è andato male: NON AVEVO ESPERIENZA.

ma io dico, che cazzo di esperienza serve a togliere le foglie/frutta marce nei cassoni del supermarket?? cazzo si vedono! o a usare uno di quei carrelli elettrici per spostare le casse?? minchia ci saranno le istruzioni!

no, non c'è posto per me. se non sono reputato abile nemmeno a fare il fruttivendolo c'è qualcosa che non va in me penso.

dopo questo mi sono ri-iscritto all'uni, ho mollato tutto quello che ho fatto di architettura e mi sto dedicando all'infermieristica.

speriamo bene..

tutto questo per dirvi: dove cazzo lo trovate il lavoro voi?? io ho visto che lavorano solo gli amici degli amici.

Hai tutta la mia comprensione, anche se servira' a poco.

Ricordo che prima di trovare questo lavoro, ho pulito anche le pareti di condomini piene di merda di piccione... il tutto per conto di una cooperativa che, nello stipendio, ti pagavano anche le ferie ed eventuali mutue o quello che e' .

Si lavorava " a richiesta " : se avevano un surplus di lavoro ti chiamavano, altrimenti restavi a casa.

Lo ammetto, piu' tarid sono stato fortunato, ma il problema e' proprio la mentalita' dell'azienda. Come possono pretendere sempre esperienza se non c'e' nessuno che si prende la briga di fartela fare ?

E' un paradosso.

Gian
20/04/2011, 08:25
Ecco, qui hai toccato un altro tasto dolente. Ovvero il fatto che laurearsi cosi' tardi, a prescindere dalla materia che si e' scelta, sia non dico la norma, ma comunque una cosa molto comune in Italia (purtroppo ci sono dentro anche io, essendomi laureato in ingegneria meccanica alla verde eta' di 28 anni).

Ma vedi, secondo me a 28 anni è accettabile se e ripeto se....negli anni precedenti ti sei dato da fare con altri lavoretti part.time, stagionali o inerente gli studi tipo disegnatore o simili.....credetemi inserire nel C.V. anche le esperienze lavorative più umili non è disdicevole ma tutt'altro!
Non voglio fare il moralista, ne il saggio di turno, ma io ho 44 anni, un diploma di geometra preso alla buona perchè voglia di studiare zero e da più di 10 anni ho aperto P.IVA per lavorare come Consulente perchè ormai nessuno ti assume con un contratto di lavoro dipendente, detto questo dai 14 anni!!! quindi da quando la legge lo permetteva, ogni "stramaledetta" estate io ho lavorato e sempre in regola!!!...altro che anno di riflessione, di riposo, di scazzo, etc etc....come apprendista carrozziere, cameriere di sala, barista...si puliva, si ramazzava, si faceva quel che c'era da fare....e nonostante tutto ho passato degli anni fantastici, non pesavo sulla famiglia, mi son messo da parte un gruzzoletto e quando presento un C.V. annovero anche queste di esperienze e ne vado orgogliosamente fiero e vi ripeto, qualsiasi sia la candidatura, queste vengono comunque apprezzate.
Poi come è giusto che sia, condanno ogni forma di sfruttamento lavorativo, questo sia chiaro!

albizo74
20/04/2011, 08:37
Ma vedi, secondo me a 28 anni è accettabile se e ripeto se....negli anni precedenti ti sei dato da fare con altri lavoretti part.time, stagionali o inerente gli studi tipo disegnatore o simili.....credetemi inserire nel C.V. anche le esperienze lavorative più umili non è disdicevole ma tutt'altro!
Non voglio fare il moralista, ne il saggio di turno, ma io ho 44 anni, un diploma di geometra preso e da più di 10 anni ho aperto P.IVA per lavorare come Consulente perchè ormai nessuno ti assume con un contratto di lavoro dipendente, detto questo dai 14 anni!!! quindi da quando la legge lo permetteva, ogni stramaledetta estate io ho lavorato e sempre in regola!!!...altro che anno di riflessione, di riposo, di scazzo, etc etc....come apprendista carrozziere, cameriere di sala, barista...si puliva, si ramazzava, si faceva quel che c'era da fare....e nonostante tutto ho passato degli anni fantastici, non pesavo sulla famiglia, mi son messo da parte un gruzzoletto e quando presento un C.V. annovero anche queste di esperienze e ne vado orgogliosamente fiero e vi ripeto, qualsiasi sia la candidatura, queste vengono comunque apprezzate.
Poi come è giusto che sia, condanno ogni forma di sfruttamento lavorativo, questo sia chiaro!

Sono d'accordo con te. Il problema e' che in questi nove anni di durata media del corso, si andava a lezione per mezza giornata e si passava il resto del tempo (dalle 6 alle 10 ore giornaliere) a sgobbare sui libri. Ti sembra una cosa normale?
E' normale passare dai sei ai nove mesi a macinare 8 (otto!) libri per un singolo esame, e tutto per far contento un idiota di professore che:
1) si presenta a lezione con almeno tre quarti d'ora di ritardo
2) a lezione passa il tempo a parlare di politica o a farci lezioni di sardo
3) agli appelli si presenta con 4 ore di ritardo (quando decide di presentarsi)

E non era un esempio isolato nella mia facolta'. Uno cosi', dove sono adesso, il posto di lavoro lo perderebbe dopo un'ora...

Gian
20/04/2011, 08:43
Sono d'accordo con te. Il problema e' che in questi nove anni di durata media del corso, si andava a lezione per mezza giornata e si passava il resto del tempo (dalle 6 alle 10 ore giornaliere) a sgobbare sui libri. Ti sembra una cosa normale?
E' normale passare dai sei ai nove mesi a macinare 8 (otto!) libri per un singolo esame, e tutto per far contento un idiota di professore che:
1) si presenta a lezione con almeno tre quarti d'ora di ritardo
2) a lezione passa il tempo a parlare di politica o a farci lezioni di sardo
3) agli appelli si presenta con 4 ore di ritardo (quando decide di presentarsi)

E non era un esempio isolato nella mia facolta'. Uno cosi', dove sono adesso, il posto di lavoro lo perderebbe dopo un'ora...

Ti capisco in pieno non è assolutamente semplice coniugare studio e lavoro...:dry:...non per esperienza personale ma per travagli di amici Laureati, comportamenti come questi da parte dei docenti sono inammissibili ma purtroppo consolidati....io non lo sopporterei...:mad:...rispetto ma reciproco!!

Lo scrofo
20/04/2011, 08:53
a mio modesto parere il problema ormai non è + "avere la laurea" ma "averE CHE laurea"..

perchè diciamocelo fuori dai denti, un buon 50% delle facoltà sono inutili

che e' la stessa cosa che dico io...

valterone
20/04/2011, 09:19
...Imprenditori nordestini= braccia rubate all'agricoltura...


c'è tanto sterco nel mondo...


Questo mi pare proprio un abbozzo di soluzione... :coool:

O non ci ricordiamo più come si usa lo sterco? :cipenso:

Il mondo del lavoro non è mai stato un paradiso. I vostri genitori o i fratelli più vecchi, avranno senz'altro lavorato con altri orari, per altre paghe, o si saranno visti "sparire" alcuni anni di contributi.
Nel 1983, lasciato il mio primo lavoro poichè l'azienda stava colando a picco (chiusa dopo 2 mesi, riaperta dal figlio del titolare ma richiusa dopo un paio d'anni...), mi sono fatto 6 mesi in un negozio di ricambi auto a nero completo per 100mila lire al mese. Poi sono stato assunto come apprendista ma naturalmente dovevo fare ben altro che apprendistato. Lavoravo anche al sabato e ho praticamente costruito l'ampliamento (leggermente abusivo...) del negozio, chiedendo in prestito attrezzatura ai miei fratelli. Dopo 18 mesi sono passato alla qualifica ma in preda a esaurimento nervoso me ne sono andato e ho aperto un'attività in proprio con altri due soci. Mi sono giocato un paio d'anni di contributi per consigli mal datici dal nostro consulente dell'epoca, poi uno dei soci si è ritirato per scarsa convenienza economica (siamo stati sull'orlo del fallimento per pagargli la liquidazione...). Successivamente è andata meglio e abbiamo avuto anche dei dipendenti, fino a un anno fa. Ora siamo solo due soci, l'azienda procede anche se non troppo agevolmente.
Il tutto partendo da un diploma di congegnatore meccanico. Questo per dire che piangersi addosso per non essere riusciti a far fruttare il titolo di studio non serve, come non serve incaponirsi a cercare il lavoro per il quale si è studiato. Una volta imboccata una strada si deve proseguire convinti, altrimenti i fantasmi della scelta sbagliata non ci abbandoneranno mai. Io sono passato dall'officina meccanica (quindi tuta, puzza di metallo ed emulsione, nessun contatto con la gente, mani sporche e macchine utensili...) al negozio (quindi un bancone, contatto col pubblico, maneggiare soldi altrui, approccio alla finanza, conoscenza dei particolari che si stanno vendendo, gestione del magazzino scorte, ecc..) ma la cosa è stata l'unica soluzione che avevo, ai tempi. Una volta scelta, mi sono imposto (ed ho sofferto parecchio...) di continuare e di fare il meglio possibile nella situazione nella quale mi trovavo. Ho pagato tasse prima ancora di iniziare a guadagnare :ph34r: (le leggi erano un pò diverse dalle attuali, per mia sfortuna...), ho chiesto soldi a mio fratello per pagare le tasse, per aprire l'attività ho chiesto un prestito in banca (che mi hanno concesso solo tramite intercessione del padre di uno dei miei soci :ph34r: che ha garantito per me presso il megadirettore di turno...) di 20 milioni a un tasso che era a due cifre :ph34r::ph34r:. Dopo 24 anni ho una attività mia, non ho problemi di lavoro anche se non sto guadagnando chissachè, ma la cosa non mi è per nulla scesa dalle grondaie insieme all'acqua piovana: mi sono fatto un culo come un'anguria per una dozzina d'anni.
Se il lavoro dipendente non si trova o non soddisfa, si può sempre provare a lavorare in proprio, magari si prende visione dell'altra faccia della medaglia e ci si fa un'idea più consona.
Nel giudicare gli imprenditori, personalmente distinguerei in modo netto tra le società di persone e quelle di capitali. Le porcate concesse a queste ultime sono inenarrabili...

simotrone
20/04/2011, 09:24
Sono d'accordo con te. Il problema e' che in questi nove anni di durata media del corso, si andava a lezione per mezza giornata e si passava il resto del tempo (dalle 6 alle 10 ore giornaliere) a sgobbare sui libri. Ti sembra una cosa normale?

Scusami, non voglio assolutamente sminuire, anzi..
Ma la risposta a questa domanda per me è solo SI.
Non è che sia normale, ma è necessario.

E ti dirò di più: non solo si deve sgobbare, studiare e capire, ma si deve anche approfondire (cosa che viene tranquilla quando la roba ti piace, meno quando fa schifo) e soprattutto (cosa che generalmente viene malissimo) si deve anche capire che cazzo vogliono i prof-baroni (oh yes, servono esempi? :wink_: non credo).
E quindi ti fai il mazzo, capisci cosa vogliono e se riesci/vuoi/puoi fai, e poi li sfanculi quando hai finito.

Perchè l'obiettivo di uno studente che va all'università, a mio avviso, non è imparare ciò che i professori insegnano (che cazzo insegnano?), ma è superarli nelle loro stesse materie.
Il culo te lo fai tu, magari proprio per mangiargli in testa il giorno dopo. E "purtroppo" per farlo servono molto più che 4-6-8 ore al giorno di studio.

357magnum
20/04/2011, 10:10
Come la penso sullo sfruttamento l'ho detto fin dall'inizio. Vorrei però raccontarvi la mia esperienza così come altri hanno fatto, per parlare di lavoro.
Ho iniziato a lavorare d'estate a 14 anni per comperarmi il motorino,dato che mio padre mi aveva dettoche mi avrebbe graziosamente dato il premesso di acquistarlo...con i miei soldi, alla fine visto l'impegno ha messo la metà del capitale necessario (130.000) per un garelli usatissimo (una fregatura).
Sono poi stato un cattivo studente , lavoricchiavo d'estate come skipper/marinaio ma poca roba, dopo una bocciatura alla maturità mio padre decise che era ora che mi rimboccassi le maniche sul serio e mi prese a lavorare con lui. Iniziai come fattorino, factotum, autista, e dopo tre mesi non ne potevo più del socio di mio padre (che si era messo in proprio da quell'anno, prima era dipendente). Me ne andai anche di casa...ho fatto da allora: lo scaricatore ai mercati generali (in nero), il fattorino per la consegna di sale e succhi di frutta (in nero...e il sale si caricava e scaricava in sacchi da 20Kg...a mano), poi sono passato a vendere quei prodotti al mattino e consegnarli il pomeriggio.
Alla fine mi sono arruolato nei CC, ci sono stato alcuni anni e mi sono preso la mia brava maturità classica che non avevo preso prima, mi sono rappacificato con la famiglia.
Volevo fare l'ufficiale (ero ancora in tempo per entrare di complemento e poi raffermare, e viste le note caratteristiche che avevo da carabiniere non sarebbe stato difficile) ma mi feci male (tendine d'achille) e non ebbi l'idoneità...mi misi allora a vendere assicurazioni (fu sfruttamento vero, ma il periodo era propizio) e m'iscrissi all'università dando 1 esame (storia del diritto italiano-28)poi non continuai... sul giornale risposi (era il 1989) ad un annuncio feci la selezione e venni assunto come funzionario tecnico-commerciale in una multinazionale che vendeva servizi alle assicurazioni....mi ritrasferii a Roma (vivevo a Torino, ma il posto di lavoro era a Roma da dove mancavo da 11anni) poi cambiai lavoro passando ad una grande compagnia di assicurazioni (non comprarono i nostri servizi ma ...me) ci sono stato per 11 anni..poi un'altra compagnia di assicurazioni come responsabile commerciale per il centro sud, nel frattempo continuavo a coltivare la passione per il mare e iniziai a scrivere... sono diventato giornalista nel 2001.... Nel 2003 ho lasciato il lavoro per un'avventura nel mondo del giornalismo nautico, non andò bene, ma avevo esperienza e con un colpo di culo trovai un posto con lo stesso incarico che avevo lasciato (e meno stipendio)nella compagnia concorrente....che ho lasciato di nuovo nel 2008 per ritentare un'avventura nel mondo del giornalismo (nel frattempo avevo dato un esame all'università a Roma (Scienze Politiche- Storia contemporanea -26-) e avevo cambiato ancora università iscrivendomi a scienze nautiche a Napoli(a 45 anni...e non ho però dato manco un esame).
Anche st'avventura giornalistica non è andata bene...(nel frattempo ho fondato insieme ad altri un quotidiano, tuttora esistente e del quale sono socio ma di cui non condivido la linea politica)..mi son trovato a 47 anni con il culo per terra...e a quest'età non t'assume più nessuno.....
Ma sapevo qualcosina di assicurazioni...avevo coltivato buoni rapporti e contatti in quel mondo....e lì son tornato.
A provvigioni...senza alcuna certezza... ma con il titolo di Broker associato (ho tutti i requisiti ISVAP per anzianità e pratica)
E' dura anche adesso dopo quasi due anni..... ma so che ce la farò........
Il lavoro in realtà non manca.
Manca molto la serietà da tutte e due le parti e ci vanno di mezzo spesso quelli che sono più deboli e magari seri, che pagano le colpe dei poco seri.
Sia essi siano datori di lavoro, sia come lavoratori.
Questa è la mia storia lavorativa... la fatica è parecchia e i risultati non molti..... ma sono qui......e campo.... E' già qualcosa:wink_:

jamex
20/04/2011, 11:44
dal punto di vista lavoro.......................stiamo proprio messi di cacca, ma cacca grossa!!!!!!!!!!!!!!!!! sono costretto a ringraziare il cielo perchè ho un lavoro sottopagato ma con contratto a tempo indeterminato. Siamo arrivati al punto che la laurea ha la solita funzione della carta igenica (almeno la maggior pare di esse).............anche se un pò di colpa la dò anche a chi si iscrive a corsi di laurea tipo scienze politiche, scienze della comunicazione, lettere antiche ecc ecc....ma dopo cosa pensano di fare? a parte questo vedere come i datori di lavoro sfruttano la gente è deprimente e mi viene da chiedermi: ma anche all'estero è così?

forse il corso per infermieri come ha scelto mischa84 è l'unico che veramente garantisce sempre un lavoro

357magnum
20/04/2011, 12:29
forse il corso per infermieri come ha scelto mischa84 è l'unico che veramente garantisce sempre un lavoro

Il lavoro non credo manchi ma ci vuole passione, e tanta.
Non è facile avere a che fare con le sofferenze delle persone.

jamex
20/04/2011, 12:49
Il lavoro non credo manchi ma ci vuole passione, e tanta.
Non è facile avere a che fare con le sofferenze delle persone.

bisogna proprio essere predisposti per fare questo lavoro.............io infatti non l'ho fatto proprio perchè ho terrore degli aghi e degli ospedali in genere........se però un c'è portato e se la sente penso che questa sia l'unica scuola , o una delle poche, che garantisce il lavoro sicuro

Misha84
20/04/2011, 13:14
Il lavoro non credo manchi ma ci vuole passione, e tanta.
Non è facile avere a che fare con le sofferenze delle persone.
il lavoro non mi spaventa: lo preferisco mille volte al fare il commerciante di cose inutili/ dannose, al lavorare in banca per conto di USURAI legalizzati, e in generale per conto di chi sfrutta l'ignoranza/disperazione della gente per arricchirsi..

lo dico senza voler offendere nessuno, semplicemente non fa per me. l'infermiere sotto certi punti di vista è un lavoro ingrato, ultimamente si sta riempiendo di responsabilità, ma almeno è utile. nel farlo posso continuare a guardarmi allo specchio senza schifarmi..

valterone
20/04/2011, 13:42
il lavoro non mi spaventa: lo preferisco mille volte al fare il commerciante di cose inutili/ dannose, al lavorare in banca per conto di USURAI legalizzati, e in generale per conto di chi sfrutta l'ignoranza/disperazione della gente per arricchirsi..

lo dico senza voler offendere nessuno, semplicemente non fa per me. l'infermiere sotto certi punti di vista è un lavoro ingrato, ultimamente si sta riempiendo di responsabilità, ma almeno è utile. nel farlo posso continuare a guardarmi allo specchio senza schifarmi..

...che non è cosa da poco. :wink_:

Lo scrofo
20/04/2011, 13:42
dal punto di vista lavoro.......................stiamo proprio messi di cacca, ma cacca grossa!!!!!!!!!!!!!!!!! sono costretto a ringraziare il cielo perchè ho un lavoro sottopagato ma con contratto a tempo indeterminato. Siamo arrivati al punto che la laurea ha la solita funzione della carta igenica (almeno la maggior pare di esse).............anche se un pò di colpa la dò anche a chi si iscrive a corsi di laurea tipo scienze politiche, scienze della comunicazione, lettere antiche ecc ecc....ma dopo cosa pensano di fare? a parte questo vedere come i datori di lavoro sfruttano la gente è deprimente e mi viene da chiedermi: ma anche all'estero è così?

forse il corso per infermieri come ha scelto mischa84 è l'unico che veramente garantisce sempre un lavoro

Ma adesso non hanno bloccato anche le assunzioni ?

357magnum
20/04/2011, 13:44
il lavoro non mi spaventa: lo preferisco mille volte al fare il commerciante di cose inutili/ dannose, al lavorare in banca per conto di USURAI legalizzati, e in generale per conto di chi sfrutta l'ignoranza/disperazione della gente per arricchirsi..

lo dico senza voler offendere nessuno, semplicemente non fa per me. l'infermiere sotto certi punti di vista è un lavoro ingrato, ultimamente si sta riempiendo di responsabilità, ma almeno è utile. nel farlo posso continuare a guardarmi allo specchio senza schifarmi..

E questo ti rende onore:wink_:

Antriple
20/04/2011, 14:51
vergognoso!

Misha84
20/04/2011, 16:20
Ma adesso non hanno bloccato anche le assunzioni ?
faccio finta di non sentirti..

Obsolete
20/04/2011, 23:04
fai notare alla tua amica che se accetta queste condizioni senza mandare tutto e tutti affanculo, non è un essere umano, bensì è un mulo... e i muli nascono per essere sfruttati, non è bello ma è così.
in più, se è giovane e se sta in una regione del cazzo come può essere la puglia o l'abruzzo, è probabile che l'albergatore prenda sovvenzioni per farla lavorare. quindi lui per lei spende molto meno degli 800 euro mensili e si ritrova un bel tot di lavoro fatto in cambio. dicesse che vuole un contratto serio sennò se ne va.... vedi come cambia la musica tirando fuori un minimo di palle.