esteduca
27/06/2011, 13:20
Immagino che gli indigeni queste strade le conoscono a memoria.
Immagino anche che avendo attorno il fior fiore dei passi appenninici sia un percorso non annoverato fra i più frequentati, ma se avete voglia di farvi una sessantina di Km spettacolari in termini di panorama consiglio vivamente questo giro:
http://maps.google.it/maps/ms?msid=207918039332971655026.0004a6af7114670259362&msa=0&ll=44.31869,11.57547&spn=0.137801,0.307274
Partenza: Castel San Pietro (BO). Rinomata stazione termale della quale si apprezza il centro storico ed in cui è possibile fare il pieno di acqua sulfurea, visitando il bel parco delle terme. La carne di castrato è ottima nella macelleria in centro, così come è specialità locale al ristorante.
A Castel San Pietro si prende la SP21 fino a Sassoleone, costeggiando il Sillaro per 25km circa.
La strada ha qualche tratto interessante, con curve in salita sempre molto belle e non difficili. Occhio al traffico, soprattutto di domenica, d'estate, in cui i locali approfittano per prendere il sole al torrente e parcheggiano a bordo strada. Se seguite l'afflusso di gente e parcheggiate in prossimità di altri veicoli, scendendo a piedi verso il torrente è possibile trovare alcuni spiazzi ove prendere il sole e fare il bagnetto fresco di torrente. E' vero che a mia memoria l'acqua è andata a calare negli ultimi 10 anni e non sono tantissimi i punti in cui mettere i piedi a bagno, ma seguendo gli abitanti del luogo dovrebbe essere possibile trovare refrigerio.
Gli ultimi 11km sono più "montani", sempre stretti fra collina e torrente, nascosto poco più in basso dalla folta vegetazione.
Poco prima del paese di Sassoleone v'è un incrocio: a destra verso il centro (poco da vedere in realtà, anche se mi risulta esserci un buon ristorante la cui specialità sono i ravioli di patate);
A sinistra si seguono le indicazioni per Gesso e passato un breve tratto in discesa curva e ripida si risale sulla cresta delle colline e vi si rimane per qualche chilometro, affascinati da panorami spettacolari a destra come a manca. Ricordo che qui non si tratta di dolci colline "stile toscano", ma di montagne basse, burbere, rocciose, spinose, ed affilate.
Già in questa stagione (Giugno 2011) l'erba è sparuta e secca e la roccia affiora ovunque, creando una tavolozza di tinte ruvide. Questo profilo affilato fa si che per diversi chilometri si viaggi letteralmente in cresta, con la sensazione di essere in cima, non avendo nulla di più alto a coprire la visuale. Passato il borgo minuscolo, quasi invisibile di Gesso si arriva ad un incrocio con una unica indicazione a sinistra per Dozza.
Non fatevi spaventare dalle segnalazioni di divieto d'accesso, la strada è franata in un breve tratto all'inizio, ma si passa, ed in seguito è percorribile perfettamente. ATTENZIONE! Seppur percorribile l'asfalto è notevolmente degradato, con buche, crepe, sassi, e quant'altro messo li apposta per fare zigzag e tendere trappole. Rimane così praticamente per i restanti 10km fino a valle, ma il panorama vale veramente la pena:
Si viaggia in una gola bellissima, con ampi momenti di strada visibile e panoramica, fra prati e paesaggio a tratti lunare. Fa impressione come a meno di trenta chilometri da Bologna ed a sette/otto da Imola vi sia un panorama tanto peculiare.
Questa strada non è tecnica e nemmeno altamente spettacolare da guidare, rispetto a tantissime altre in zona, ma è veramente panoramica, poco trafficata e se fatta in moto si ha la sensazione di essere dentro un panorama diverso dal "solito" passo appenninico.
Tornando al percorso, passati i cinque/sei chilometri di gola si entra in un bosco, e la strada scende e si fa più larga fino a raggiungere il bellissimo borgo di Dozza, famoso per il castello e per i murales nelle vie del piccolo centro. Mangiare qui è una ottima scelta: castrato, salumi, crescentine e dolci tipici sono le specialità disponibili un po' ovunque.
Da Dozza si scende verso la via Emilia, e a Toscanella, girando a sinistra si va a chiudere il cerchio a Castel San Pietro.
Giudizio Personale (1 Stella = Scarso; 5 Stelle = Ottimo).
Lunghezza Giro: 1 Stella. Percorso Breve, 60Km.
Tecnica di Guida: 2 Stelle. Curve in salita ed in discesa, alcune cieche, quasi mai esasperate. Un solo tornante (a sinistra, in salita) andando da Castel San Pietro a Sassoleone.
Panoramicità: 4 stelle poichè è un panorama diverso dal solito, in cui la vista spazia su creste prive di vegetazione. Il silenzio e la mancanza di traffico dell'ultimo tratto danno l'impressione di essere parte integrante della natura e non un invasore motorizzato. In moto poi il coinvolgimento è ancora più accentuato.
Qualità del percorso: 2 Stelle. Buono da Castel San Pietro a Gessi, pessimo fino a Dozza, con strada franata e sgretolata per ampi tratti. I quattro chilometri di Via Emilia sono ovviamente da dimenticare.
EDIT: Come si linkano le mappe? Grazie.
Immagino anche che avendo attorno il fior fiore dei passi appenninici sia un percorso non annoverato fra i più frequentati, ma se avete voglia di farvi una sessantina di Km spettacolari in termini di panorama consiglio vivamente questo giro:
http://maps.google.it/maps/ms?msid=207918039332971655026.0004a6af7114670259362&msa=0&ll=44.31869,11.57547&spn=0.137801,0.307274
Partenza: Castel San Pietro (BO). Rinomata stazione termale della quale si apprezza il centro storico ed in cui è possibile fare il pieno di acqua sulfurea, visitando il bel parco delle terme. La carne di castrato è ottima nella macelleria in centro, così come è specialità locale al ristorante.
A Castel San Pietro si prende la SP21 fino a Sassoleone, costeggiando il Sillaro per 25km circa.
La strada ha qualche tratto interessante, con curve in salita sempre molto belle e non difficili. Occhio al traffico, soprattutto di domenica, d'estate, in cui i locali approfittano per prendere il sole al torrente e parcheggiano a bordo strada. Se seguite l'afflusso di gente e parcheggiate in prossimità di altri veicoli, scendendo a piedi verso il torrente è possibile trovare alcuni spiazzi ove prendere il sole e fare il bagnetto fresco di torrente. E' vero che a mia memoria l'acqua è andata a calare negli ultimi 10 anni e non sono tantissimi i punti in cui mettere i piedi a bagno, ma seguendo gli abitanti del luogo dovrebbe essere possibile trovare refrigerio.
Gli ultimi 11km sono più "montani", sempre stretti fra collina e torrente, nascosto poco più in basso dalla folta vegetazione.
Poco prima del paese di Sassoleone v'è un incrocio: a destra verso il centro (poco da vedere in realtà, anche se mi risulta esserci un buon ristorante la cui specialità sono i ravioli di patate);
A sinistra si seguono le indicazioni per Gesso e passato un breve tratto in discesa curva e ripida si risale sulla cresta delle colline e vi si rimane per qualche chilometro, affascinati da panorami spettacolari a destra come a manca. Ricordo che qui non si tratta di dolci colline "stile toscano", ma di montagne basse, burbere, rocciose, spinose, ed affilate.
Già in questa stagione (Giugno 2011) l'erba è sparuta e secca e la roccia affiora ovunque, creando una tavolozza di tinte ruvide. Questo profilo affilato fa si che per diversi chilometri si viaggi letteralmente in cresta, con la sensazione di essere in cima, non avendo nulla di più alto a coprire la visuale. Passato il borgo minuscolo, quasi invisibile di Gesso si arriva ad un incrocio con una unica indicazione a sinistra per Dozza.
Non fatevi spaventare dalle segnalazioni di divieto d'accesso, la strada è franata in un breve tratto all'inizio, ma si passa, ed in seguito è percorribile perfettamente. ATTENZIONE! Seppur percorribile l'asfalto è notevolmente degradato, con buche, crepe, sassi, e quant'altro messo li apposta per fare zigzag e tendere trappole. Rimane così praticamente per i restanti 10km fino a valle, ma il panorama vale veramente la pena:
Si viaggia in una gola bellissima, con ampi momenti di strada visibile e panoramica, fra prati e paesaggio a tratti lunare. Fa impressione come a meno di trenta chilometri da Bologna ed a sette/otto da Imola vi sia un panorama tanto peculiare.
Questa strada non è tecnica e nemmeno altamente spettacolare da guidare, rispetto a tantissime altre in zona, ma è veramente panoramica, poco trafficata e se fatta in moto si ha la sensazione di essere dentro un panorama diverso dal "solito" passo appenninico.
Tornando al percorso, passati i cinque/sei chilometri di gola si entra in un bosco, e la strada scende e si fa più larga fino a raggiungere il bellissimo borgo di Dozza, famoso per il castello e per i murales nelle vie del piccolo centro. Mangiare qui è una ottima scelta: castrato, salumi, crescentine e dolci tipici sono le specialità disponibili un po' ovunque.
Da Dozza si scende verso la via Emilia, e a Toscanella, girando a sinistra si va a chiudere il cerchio a Castel San Pietro.
Giudizio Personale (1 Stella = Scarso; 5 Stelle = Ottimo).
Lunghezza Giro: 1 Stella. Percorso Breve, 60Km.
Tecnica di Guida: 2 Stelle. Curve in salita ed in discesa, alcune cieche, quasi mai esasperate. Un solo tornante (a sinistra, in salita) andando da Castel San Pietro a Sassoleone.
Panoramicità: 4 stelle poichè è un panorama diverso dal solito, in cui la vista spazia su creste prive di vegetazione. Il silenzio e la mancanza di traffico dell'ultimo tratto danno l'impressione di essere parte integrante della natura e non un invasore motorizzato. In moto poi il coinvolgimento è ancora più accentuato.
Qualità del percorso: 2 Stelle. Buono da Castel San Pietro a Gessi, pessimo fino a Dozza, con strada franata e sgretolata per ampi tratti. I quattro chilometri di Via Emilia sono ovviamente da dimenticare.
EDIT: Come si linkano le mappe? Grazie.