MR-T
23/07/2011, 19:14
ebbene si! alla fine c'è riuscito! grande cadel!!!!!
ha vinto l'età e la sfiga degli anni scorsi.... bella lì! compliemnti cadel!
:supremo:
complimenti anche ai due evans.. sopratutto a andy che di anni davanti a se ne ha molti... speriamo non si rovini ;) .. e anche ai due italiani che alla fine della fiera si sono difesi bene... contador? beh lui aveva già vinto il giro.. e che sia forte lo sappiamo... lo vedremo il prox anno (se non lo squalificano :tongue:)
una nota finale per evans: grande a ricordare Aldo Sassi! c'è sapore d'Italia nella vittoria dell'australiano :w00t:
Evans: "Grazie alla squadra"Lo sconfitto Schleck: "Tornerò" - La Gazzetta dello Sport (http://www.gazzetta.it/Ciclismo/tourdefrance/23-07-2011/evans-grazie-squadra-802156524452.shtml)
Evans: "Grazie alla squadra"Lo sconfitto Schleck: "Tornerò"
La dedica di Cadel Evans ad Aldo Sassi: "Ci credeva più di me". La voglia di rivincita di Andy Schleck: "Fiero del secondo posto, ma tornerò per vincere". Toni Martin: "La crono era un mio obiettivo". Cunego soddisfatto, deluso Ivan Basso.
Il successo, Cadel Evans, secondo di tappa (nella crono di Grenoble) e primo in classifica, non se lo tiene per sè: "Questo Tour è per tutti quelli che hanno creduto e credono in me, soprattutto per Aldo Sassi, che credeva in me più di quanto ci credessi io. E’ un Tour che nasce nove anni fa, non al Tour, ma al Giro, quando in maglia rosa presi una cotta a 9 km dalla cima dell’ultima salita. E’ un Tour che passa attraverso due secondi posti, per pochi secondi, che passa attraverso infortuni e cadute, provocate da altri più una da solo. Oggi stavo bene e tutto, a differenza di altre occasioni, è andato bene. In questo Tour ci sono stati alcuni momenti in cui si sono create situazioni pericolose, nella tappa del Galibier quando Andy Schleck ha attaccato presto, addirittura sull’Izoard, nella tappa dell’Alpe d’Huez, quando Contador ha attaccato presto, addirittura sul Télégraph, e soprattutto quando ho avuto un problema meccanico, mi sono dovuto fermare e cambiare bicicletta"
Cadel Evans sul podio. AP LA FORZA DELLA SQUADRA — Poi la dedica a tutta la squadra: "Questo Tour nasce dallo scorso anno, quando la squadra si è stretta intorno a me, dai compagni agli ingegneri, sempre alla ricerca del meglio. Altre volte, nelle stesse situazioni, era andata male: se stavolta è finita bene, è perché strada facendo s’impara sempre qualcosa. Il doping lo combatto dando il buon esempio. La prima vittoria di un australiano al Tour? Pare che il primo ministro abbia chiesto di dedicare, a questa vittoria, un giorno di festa nazionale".
LO SCONFITTO — Andy Schleck, secondo nella generale, il grande sconfitto: "Sono un po’ deluso perché volevo vincere il Tour, era quello che avevo nella testa. Ma ho solo 26 anni, tornerò, e tornerò per vincere. Non torno a casa da perdente, sono fiero di essere secondo, e molto, molto fiero di essere domani sul podio con mio fratello. Cadel ha fatto la crono della sua vita, la mia non era brutta. Però ho vinto una tappa, una grande tappa. Il Tour è finito, domani c’è la festa di Parigi. Sono contento di rivedere tutta la mia famiglia e i miei amici. Non ci può essere che un solo vincitore".
VINCITORE DI GIORNATA — Toni Martin, vincitore della crono: "Quando ho capito che non potevo seguire i migliori in salita, ho cominciato a dedicarmi a questa tappa. Era uno dei miei obiettivi al Tour. Ma fra la vittoria in questa tappa e un ottavo posto al Tour, avrei scelto la classifica generale. Perché so di che cosa sono capace nelle prove contro il tempo, ma voglio dimostrare, innanzitutto a me stesso, di essere bravo anche nelle prove di tre settimane".
GLI ITALIANI — Damiano Cunego, settimo nella classifica generale: "Sono molto contento del mio Tour, del Tour della mia squadra, e anche della crono. L’ultima, quella al Giro di Svizzera, non avevo potuto dimenticarla. Stavolta ho dimostrato di avere margini e di lavori per migliorare. La maggiore soddisfazione è stata quella di essere con i più forti in un grande giro. La vittoria di Evans è quella della tenacia. Se ci è riuscito lui, ce la posso fare anch’io. E’ anche quello che mi aveva detto Aldo Sassi, la prima volta che ci siamo visti". Ivan Basso, ottavo nella classifica generale: "Questo Tour è una grande ferita, è una corsa che amo e che mi ha respinto. Ho alternato buone prove ad altre meno buone. Sono fra i primi 10, ma non è il risultato che mi aspettavo. Ne prendo atto, dò merito a chi ha fatto meglio di me, ci riproverò. Evans è un grandissimo campione, più volte è andato vicino a vincere il Tour, Lui, ma anche Andy Schleck, meritava di vincere".
ha vinto l'età e la sfiga degli anni scorsi.... bella lì! compliemnti cadel!
:supremo:
complimenti anche ai due evans.. sopratutto a andy che di anni davanti a se ne ha molti... speriamo non si rovini ;) .. e anche ai due italiani che alla fine della fiera si sono difesi bene... contador? beh lui aveva già vinto il giro.. e che sia forte lo sappiamo... lo vedremo il prox anno (se non lo squalificano :tongue:)
una nota finale per evans: grande a ricordare Aldo Sassi! c'è sapore d'Italia nella vittoria dell'australiano :w00t:
Evans: "Grazie alla squadra"Lo sconfitto Schleck: "Tornerò" - La Gazzetta dello Sport (http://www.gazzetta.it/Ciclismo/tourdefrance/23-07-2011/evans-grazie-squadra-802156524452.shtml)
Evans: "Grazie alla squadra"Lo sconfitto Schleck: "Tornerò"
La dedica di Cadel Evans ad Aldo Sassi: "Ci credeva più di me". La voglia di rivincita di Andy Schleck: "Fiero del secondo posto, ma tornerò per vincere". Toni Martin: "La crono era un mio obiettivo". Cunego soddisfatto, deluso Ivan Basso.
Il successo, Cadel Evans, secondo di tappa (nella crono di Grenoble) e primo in classifica, non se lo tiene per sè: "Questo Tour è per tutti quelli che hanno creduto e credono in me, soprattutto per Aldo Sassi, che credeva in me più di quanto ci credessi io. E’ un Tour che nasce nove anni fa, non al Tour, ma al Giro, quando in maglia rosa presi una cotta a 9 km dalla cima dell’ultima salita. E’ un Tour che passa attraverso due secondi posti, per pochi secondi, che passa attraverso infortuni e cadute, provocate da altri più una da solo. Oggi stavo bene e tutto, a differenza di altre occasioni, è andato bene. In questo Tour ci sono stati alcuni momenti in cui si sono create situazioni pericolose, nella tappa del Galibier quando Andy Schleck ha attaccato presto, addirittura sull’Izoard, nella tappa dell’Alpe d’Huez, quando Contador ha attaccato presto, addirittura sul Télégraph, e soprattutto quando ho avuto un problema meccanico, mi sono dovuto fermare e cambiare bicicletta"
Cadel Evans sul podio. AP LA FORZA DELLA SQUADRA — Poi la dedica a tutta la squadra: "Questo Tour nasce dallo scorso anno, quando la squadra si è stretta intorno a me, dai compagni agli ingegneri, sempre alla ricerca del meglio. Altre volte, nelle stesse situazioni, era andata male: se stavolta è finita bene, è perché strada facendo s’impara sempre qualcosa. Il doping lo combatto dando il buon esempio. La prima vittoria di un australiano al Tour? Pare che il primo ministro abbia chiesto di dedicare, a questa vittoria, un giorno di festa nazionale".
LO SCONFITTO — Andy Schleck, secondo nella generale, il grande sconfitto: "Sono un po’ deluso perché volevo vincere il Tour, era quello che avevo nella testa. Ma ho solo 26 anni, tornerò, e tornerò per vincere. Non torno a casa da perdente, sono fiero di essere secondo, e molto, molto fiero di essere domani sul podio con mio fratello. Cadel ha fatto la crono della sua vita, la mia non era brutta. Però ho vinto una tappa, una grande tappa. Il Tour è finito, domani c’è la festa di Parigi. Sono contento di rivedere tutta la mia famiglia e i miei amici. Non ci può essere che un solo vincitore".
VINCITORE DI GIORNATA — Toni Martin, vincitore della crono: "Quando ho capito che non potevo seguire i migliori in salita, ho cominciato a dedicarmi a questa tappa. Era uno dei miei obiettivi al Tour. Ma fra la vittoria in questa tappa e un ottavo posto al Tour, avrei scelto la classifica generale. Perché so di che cosa sono capace nelle prove contro il tempo, ma voglio dimostrare, innanzitutto a me stesso, di essere bravo anche nelle prove di tre settimane".
GLI ITALIANI — Damiano Cunego, settimo nella classifica generale: "Sono molto contento del mio Tour, del Tour della mia squadra, e anche della crono. L’ultima, quella al Giro di Svizzera, non avevo potuto dimenticarla. Stavolta ho dimostrato di avere margini e di lavori per migliorare. La maggiore soddisfazione è stata quella di essere con i più forti in un grande giro. La vittoria di Evans è quella della tenacia. Se ci è riuscito lui, ce la posso fare anch’io. E’ anche quello che mi aveva detto Aldo Sassi, la prima volta che ci siamo visti". Ivan Basso, ottavo nella classifica generale: "Questo Tour è una grande ferita, è una corsa che amo e che mi ha respinto. Ho alternato buone prove ad altre meno buone. Sono fra i primi 10, ma non è il risultato che mi aspettavo. Ne prendo atto, dò merito a chi ha fatto meglio di me, ci riproverò. Evans è un grandissimo campione, più volte è andato vicino a vincere il Tour, Lui, ma anche Andy Schleck, meritava di vincere".