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Visualizza Versione Completa : "Non mi sento suo padre"



Segy
26/07/2011, 10:46
Ho estrapolato questa parola nell'intervista fatta dal padre del ragazzo norvegese che ha compiuto la carneficina.

Non voglio parlare dell'evento, ma bensì riflettere su questa frase.

L'argomento è difficile, dovrebbe (e non voglio augurarlo a nessuno), essere vissuto per dare una risposta.

Mi chiedo.

E' possibile da parte di un padre e/o madre, dichiarare quanto ho scritto in oggetto?

Io sono perplesso, mi sembra innaturale. Poi dovremmo capire se, resta della stessa idea anche tra qualche mese.

Forse per troppa vergogna, rabbia oppure davvero crede in quello dichiarato.

Voi come vi comportereste?


Norvegia/ Padre Breivik: Dopo quanto fatto, doveva suicidarsi - Esteri - Virgilio Notizie (http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/07_luglio/25/norvegia_padre_breivik_dopo_quanto_fatto_doveva_suicidarsi,30797077.html)

miss_valentine
26/07/2011, 10:50
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

Il Franky
26/07/2011, 10:50
Ho estrapolato questa parola nell'intervista fatta dal padre del ragazzo norvegese che ha compiuto la carneficina.

Non voglio parlare dell'evento, ma bensì riflettere su questa frase.

L'argomento è difficile, dovrebbe (e non voglio augurarlo a nessuno), essere vissuto per dare una risposta.

Mi chiedo.

E' possibile da parte di un padre e/o madre, dichiarare quanto ho scritto in oggetto?

Io sono perplesso, mi sembra innaturale. Poi dovremmo capire se, resta della stessa idea anche tra qualche mese.

Forse per troppa vergogna, rabbia oppure davvero crede in quello dichiarato.

Voi come vi comportereste?


Norvegia/ Padre Breivik: Dopo quanto fatto, doveva suicidarsi - Esteri - Virgilio Notizie (http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/07_luglio/25/norvegia_padre_breivik_dopo_quanto_fatto_doveva_suicidarsi,30797077.html)

se fosse stato mio figlio, lo ammazzavo direttamente con le mie mani.

non stò scherzando.

Gianluca74
26/07/2011, 10:52
se fosse stato mio figlio, lo ammazzavo direttamente con le mie mani.

non stò scherzando.

IDEM :dry:

natan
26/07/2011, 10:55
comprensibile ma sicuramente indicativo ... quoto la miss ...

SirEgno
26/07/2011, 10:56
non condivido il doveva suicidarsi... ma se mio figlio facesse una strage simile vorrebbe dire che ho fallito il mio lavoro di padre.
è ovvio che il padre incide al 100% sulle azioni future del giovinotto, ma, da un figlio con una giusta educazione, mi aspetterei un furto di caramelle, la lite a scuola, le impennate col motorino truccato... se fa male a qualcuno vuol dire che qualcosa non andava bene.

Bisa_T100
26/07/2011, 10:56
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

Quoto Miss!!


se fosse stato mio figlio, lo ammazzavo direttamente con le mie mani.

non stò scherzando.

Si ma non ti sarebbe venuto in mente che magari questo tuo figlio è venuto fuori così perchè tu hai sbagliato qualcosa? Non sono genitore, e quindi non posso saperlo, ma suppongo che i figli tendano sempre ad assomigliare ai loro padri e alle loro madri...la mela non cade mai troppo distante dall'albero....

spitjake
26/07/2011, 10:59
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

d'accordissimo

Il Franky
26/07/2011, 11:00
Quoto Miss!!



Si ma non ti sarebbe venuto in mente che magari questo tuo figlio è venuto fuori così perchè tu hai sbagliato qualcosa? Non sono genitore, e quindi non posso saperlo, ma suppongo che i figli tendano sempre ad assomigliare ai loro padri e alle loro madri...la mela non cade mai troppo distante dall'albero....

io parlo a valle, non a monte.. si parla di reazione... certo, per compiere un gesto del genere ha influito anche la famiglia... senza dubbio qualcosa non è stato fatto come doveva... Ciò non toglie che il padre non ha ammazzato nessuno (anche se possa essere in parte copevole dell'accaduto), il figlio ha fatto una strage.

Black Death
26/07/2011, 11:01
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

giorgiorox
26/07/2011, 11:02
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

tutto vero...

comunque alla base di tutto può esserci una tara mentale...

spitjake
26/07/2011, 11:02
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

anche perchè non ha mica 16 anni!

Sfigatto
26/07/2011, 11:03
Non credendo nei legami di sangue penso sia possibile.

Poi ci potranno anche essere state, come dire, carenze educative, ma non ci è dato saperlo e le dinamiche familiari sono sempre un ginepraio.

natan
26/07/2011, 11:03
anche perchè non ha mica 16 anni!

se c'é una tara a 16 anni, difficilmente non la si porterà alla morte ... :cry:

Obsolete
26/07/2011, 11:04
se è vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli.... ed è vero... è vero pure il viceversa.
io non assomiglio ai miei genitori e non sono stato granchè influenzato da loro, quindi se facessi una strage, non sarebbe giusto dare la colpa a loro.

la colpa sarebbe delle vittime che mi hanno spinto a farlo:biggrin3:

Segy
26/07/2011, 11:04
analisi troppo severa.

ragazzi ma che educazione di mèrda deve aver impartito un padre al figlio per renderlo stragista?

sicuramente il padre potrebbe avere delle responsabilità ma anche no.

puccidere in questo modo tante persone..... dai c'è un problema di fondo, una deviazione mentale che forse va aldilà dell'educazione impartita.
non stiamo parlando di un figlio drogato oppure un delinquente.

argomento che andrebbero fuor di testa anche gli psicologi.
sono sicuro che il padre sta vivendo un bel dramma personale.

natan
26/07/2011, 11:05
Non credendo nei legami di sangue penso sia possibile.

Poi ci potranno anche essere state, come dire, carenze educative, ma non ci è dato saperlo e le dinamiche familiari sono sempre un ginepraio.

quoto e non quoto ... io credo ai legami di sangue come non mai, dopo aver avuto un figlio ... non avrei mai pensato prima che sarei stato capace di tanta dedizione, di tanto amore ... proprio mai ... :wink_: ... per il resto quoto ...

Scotch
26/07/2011, 11:05
sono d'accordo con il padre, il figlio doveva suicidarsi , se non ha valore la vita di 90 bambini perché dovremmo recuperare la sua vita?

valterone
26/07/2011, 11:06
Ma sembra che non si vedessero dal 1995, quand'è andato a vivere in Francia e non ho letto nè sentito della madre... chiaramente il padre non ha avuto granchè voce negli ultimi capitoli della vita di suo figlio.

andrellino
26/07/2011, 11:09
non condivido il doveva suicidarsi... ma se mio figlio facesse una strage simile vorrebbe dire che ho fallito il mio lavoro di padre.
è ovvio che il padre incide al 100% sulle azioni future del giovinotto, ma, da un figlio con una giusta educazione, mi aspetterei un furto di caramelle, la lite a scuola, le impennate col motorino truccato... se fa male a qualcuno vuol dire che qualcosa non andava bene.

Non sono d'accordo sulla percentuale...

Il mostro potrebbe essere nato dopo che è avvenuto il distacco dalla famiglia...

E poi ora considero il padre di Brevik come una vittima della strage..

Chissà quanto dolore prova

Scotch
26/07/2011, 11:09
stiamo parlando di un adulto credo di 32 anni

che cazzo c'entrano i genitori ? è un non sequitur

Obsolete
26/07/2011, 11:10
analisi troppo severa.

ragazzi ma che educazione di mèrda deve aver impartito un padre al figlio per renderlo stragista?


appunto, qua non stiamo parlando di uno che mastica a bocca aperta o che mangia a gomiti larghi o surpa (si dice surpa in italiano?) se si mangia il brodo (sì vede che ho fame, mò stacco e vado a pranzo), questo è un pazzo che ha fatto una strage senza motivo

Don Zauker
26/07/2011, 11:12
Non è questione di come ti senti.

Il punto è che SEI suo padre.

Con tutti gli annessi e connessi.

Segy
26/07/2011, 11:12
quoto e non quoto ... io credo ai legami di sangue come non mai, dopo aver avuto un figlio ... non avrei mai pensato prima che sarei stato capace di tanta dedizione, di tanto amore ... proprio mai ... :wink_: ... per il resto quoto ...

il legame di sangue spesso è molto più forte dalla parte del genitore, convieni?

se prendo esempio di omicidi (escludendo i neonati), sono molto più i figli che uccidono i genitori che il contrario.

Black Death
26/07/2011, 11:13
non condivido il doveva suicidarsi... ma se mio figlio facesse una strage simile vorrebbe dire che ho fallito il mio lavoro di padre.
è ovvio che il padre incide al 100% sulle azioni future del giovinotto, ma, da un figlio con una giusta educazione, mi aspetterei un furto di caramelle, la lite a scuola, le impennate col motorino truccato... se fa male a qualcuno vuol dire che qualcosa non andava bene.

spero tu stia scherzando


;;)

Sim1
26/07/2011, 11:13
Come pensiero ci può stare e può essere giusto...dando un certo insegnamento e indirizzando la vita di un figlio e ritrovandoselo assassino, premeditatore di una strage di 100 persone ammazzate come cani...perchè non può sentirsi estraneo dalla persona che ha cresciuto???

cashita
26/07/2011, 11:16
io purtroppo questa frase l'ho sentita anche da genitori che non hanno figli killer...

esteduca
26/07/2011, 11:20
Boh. Non so se questo è il caso ma ricordo che fuori dall'Italia, e soprattutto nei paesi scandinavi a 18 anni si è già fuori casa e sinceramente mi chiedo quale reponsabilità può avere un genitore il cui figlio è già indipendente ad una età in cui non si capisce un cazzo.
Ripeto, non so se questo è il caso, non conosco la storia dell'omicida.

spitjake
26/07/2011, 11:22
Boh. Non so se questo è il caso ma ricordo che fuori dall'Italia, e soprattutto nei paesi scandinavi a 18 anni si è già fuori casa e sinceramente mi chiedo quale reponsabilità può avere un genitore il cui figlio è già indipendente ad una età in cui non si capisce un cazzo.
Ripeto, non so se questo è il caso, non conosco la storia dell'omicida.

lo si puo' dire di tanta gente a tante età diverse

oldbonnie
26/07/2011, 11:23
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

Quoto.

natan
26/07/2011, 11:23
il legame di sangue spesso è molto più forte dalla parte del genitore, convieni?

se prendo esempio di omicidi (escludendo i neonati), sono molto più i figli che uccidono i genitori che il contrario.

concordo!

per il genitore, la nascita di un figlio, é un proseguimento ... un'ulteriore tappa della propria vita ... un figlio, per fare in modo che questo avvenga, deve pur staccarsi dai suoi genitori naturali ... l'arte di uccidere un genitore, come figura e non come affettività, é poco assecondata da chi sta per essere fatto fuori ... prima o poi avviene ed é giusto così ... :wink_:

Sfigatto
26/07/2011, 11:23
quoto e non quoto ... io credo ai legami di sangue come non mai, dopo aver avuto un figlio ... non avrei mai pensato prima che sarei stato capace di tanta dedizione, di tanto amore ... proprio mai ... :wink_: ... per il resto quoto ...

Per quel po' che ti conosco penso ti saresti comportato così anche con un figlio adottivo :wink_:

valterone
26/07/2011, 11:26
Boh. Non so se questo è il caso ma ricordo che fuori dall'Italia, e soprattutto nei paesi scandinavi a 18 anni si è già fuori casa e sinceramente mi chiedo quale reponsabilità può avere un genitore il cui figlio è già indipendente ad una età in cui non si capisce un cazzo.Ripeto, non so se questo è il caso, non conosco la storia dell'omicida.

Però c'è da dire che non ti mandano fuori casa per tradizione...se non capisci un cazzo ti tengono d'occhio, più probabilmente un italiano di 18 anni non capisce un cazzo. Sul norvegese avrei dei dubbi.

Comunque riprendo il fatto che il padre viveva in Francia dal 1995 e la madre non si é sentita nominare. Ha una sorella negli USA e alcuni amici hanno detto di averlo visto molto cambiato, proprio al ritorno da una visita alla sorella.

Il discorso é complicato...

natan
26/07/2011, 11:26
Per quel po' che ti conosco penso ti saresti comportato così anche con un figlio adottivo :wink_:

sai che non ne sono tanto convinto? :cipenso:

ho fatto un'adozione a distanza, in thailandia, ricevo la sua posta, lei riceve la mia ... le mando dei soldi per gli studi e per l'anziana nonna con cui vive ... ma credimi ... non sono sicuro che senza aver avuto un figlio mio l'avrei fatto ... mah!!! :cipenso:


Boh. Non so se questo è il caso ma ricordo che fuori dall'Italia, e soprattutto nei paesi scandinavi a 18 anni si è già fuori casa e sinceramente mi chiedo quale reponsabilità può avere un genitore il cui figlio è già indipendente ad una età in cui non si capisce un cazzo.
Ripeto, non so se questo è il caso, non conosco la storia dell'omicida.

e che c'entra? :cipenso:

se i paesi scandinavi fossero covi di malviventi e violenti, potrei anche capire il tuo ragionamento ... ma qui si sta parlando di casi isolati ... fortunatamente!

Segy
26/07/2011, 11:29
concordo!

per il genitore, la nascita di un figlio, é un proseguimento ... un'ulteriore tappa della propria vita ... un figlio, per fare in modo che questo avvenga, deve pur staccarsi dai suoi genitori naturali ... l'arte di uccidere un genitore, come figura e non come affettività, é poco assecondata da chi sta per essere fatto fuori ... prima o poi avviene ed é giusto così ... :wink_:

quindi, almeno dal tuo punto di vista, trovi complicato dare una spiegazione alla frase del padre?
al netto dell'amarezza a caldo.

Norrin Radd
26/07/2011, 11:36
Non siate troppo convinti del fatto che un figlio tenda a somigliare per molti aspetti al padre.....

Ogni caso fa testo a sè. Molte volte è l'esatto contrario...

E vi parlo da figlio 22enne con un padre di 45!

esteduca
26/07/2011, 11:39
e che c'entra? :cipenso:

se i paesi scandinavi fossero covi di malviventi e violenti, potrei anche capire il tuo ragionamento ... ma qui si sta parlando di casi isolati ... fortunatamente!

Non mi sono spiegato, scusa. Ciò che intendevo dire è che il concetto di legame familiare è meno sentito in alcuni paesi rispetto al nostro, anche per il fatto che si esce di casa molto prima.

Nitro Express
26/07/2011, 11:44
Questo povero uomo ha anche tutto il resto della famiglia da proteggere....

Sia come immagine che come sicurezza verso il gesto di qualche altro vendicatore folle....


Quindi mi sembara una mossa più che comprensibile a prescindere dai veri sentimenti personali che quest'uomo possa avere verso un figlio tanto scellerato.

:ph34r:

HornetS2000
26/07/2011, 11:46
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

Non so ...purtroppo per i genitori dell'assasino, forse il loro figlio è (e lo è sempre stato) talmente disturbato mentalmente da non poter recepire nessun tipo di insegnamento. Penso al caso di amici coetanei, persone con cui sono cresciuto, ragazzi nati ed educati in famiglie uguali a tantissime altre, che hanno preso vie "sbagliate". Io non mi sento di addossare la colpa solo ai genitori per questi casi che conosco, perchè in queste famiglie c'erano altri figli che non hanno avuto problemi. In casi simili, a fronte di un disturbo mentale, qualsiasi insegnamento non servirà. Ed allora, si finisce col discutere anche (vedi altri post) sull'entità della pena che rischia questo individuo. Se è essenzialmente "pazzo" qualsiasi condanna, lunga e più o meno radicale non serve. Un individuo simile deve essere estromesso dalla società degli uomini; in un modo od in un altro, perchè non disponiamo di tecnologie mediche avanzate al punto da permetterne un totale ricondizionamento mentale.
Spero che almeno sia così, e cioè che questo mostro non sia stato "condizionato" dall'ambiente famigliare ma solo dalla propria natura.

Silvan
26/07/2011, 11:53
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

:wink_:

giulianaspeed
26/07/2011, 11:54
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.


scusami Valentina...ma non mi trovi d'accodro....io non sono convinta che le colpe dei figli siano sempre dettati da un'insegnamento sbagliato dai parte dei genitori..... il discorso qui' potrebbe essere lunghissimo...... ci possono essere delle colpe......ci possono essere delle giustificazioni sul perche' un figlio sia cresciuto cosi'....ma a volte i genitori sono solo una piccola parte delle cause che portano un ragazzo a crescere "male"

jamex
26/07/2011, 11:54
E' un discorso molto complesso e pieno di mille sfumature e spiegazionzi tutte in parte condivisibili...Bisognerebbe sapere il perchè è dal 95 che quest'uomo non vede suo figlio e che fine ha fatto sua madre e come è stata la loro vita familiare.
Il padre avrà sicuramente colpe nell'educazione di suo figlio ma non è giusto che si prenda colpe di una strage del genere, se sei una bastardo testa di cazzo puoi ricevere,secondo me, tutta l'educazione di questo mondo ma sempre un bastardo testa di cazzo rimani e la tua indole prima o dopo viene fuori.

Premesso che parlo da persona che non ha figli, mi immagino che se mi trovassi nella situazione di quest'uomo reagirei anche peggio

giulianaspeed
26/07/2011, 11:56
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

quoto:wink_:

Intrip
26/07/2011, 11:57
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

q8, sono cmq esseri umani distinti

Medoro
26/07/2011, 11:58
se fosse stato mio figlio, lo ammazzavo direttamente con le mie mani.

non stò scherzando.son certo che lo farebbe anche mio padre e NON MI HA MAI MESSO LE MANI SOPRA

Intrip
26/07/2011, 11:58
scusami Valentina...ma non mi trovi d'accodro....io non sono convinta che le colpe dei figli siano sempre dettati da un'insegnamento sbagliato dai parte dei genitori..... il discorso qui' potrebbe essere lunghissimo...... ci possono essere delle colpe......ci possono essere delle giustificazioni sul perche' un figlio sia cresciuto cosi'....ma a volte i genitori sono solo una piccola parte delle cause che portano un ragazzo a crescere "male"

a me x nome non chiamarmici mai, grazie


se fosse stato mio figlio, lo ammazzavo direttamente con le mie mani.

non stò scherzando.

se fosse tuo figlio penserebbe a moto fegatini :sick: e gnokka non a fare stragi

giulianaspeed
26/07/2011, 12:02
a me x nome non chiamarmici mai, grazie



ok massi:biggrin3::biggrin3::biggrin3:

wailingmongi
26/07/2011, 12:03
non lo so...come dici tu andrebbe vissuta per giudicare il da farsi...

streetTux
26/07/2011, 12:14
Voi come vi comportereste?
Senza dubbio, in primis me ne vergognerei da morire.

Poi, sinceramente, non saprei.
Una cosa talmente "grande" come questa, non è valutabile senza viverla (e spero ciò non accada mai). Così a mente fredda credo che non ne vorrei più sapere.. Ma di contro, è pur sempre tuo figlio.. Un delinquente assassino senza ombra di dubbio, ma pur sempre sangue del tuo sangue.. In galera ce lo vorrei in ogni caso, ma forse, invece che eliminarlo completamente dalla mia vita, andrei a trovarlo, credendo in un suo pentimento, e ad una redenzione..

Ad ogni modo, ripeto, non saprei.

Segy
26/07/2011, 12:15
si passa da un estremo e l'altro.

i genitori sicuramente in parte hanno la loro responsabilità nel cammino di un figlio... oppure i genitori non mai hanno colpe.........

la verità sta nel mezzo

sicuramente un ragazzo cresciuto tra due genitori tossicodipendenti oppure con il padre ladro, non avrà la cultura della legalità e difficilmente sarà nel prosieguo della sua vita un angioletto (ma parlo per assurdo, chiaro che tutto è il contrario di tutto), ma l'educazione dei genitori conta e come con la vita di un figlio.

e sicuramente questo genitore non può aver inculcato la cultura stragista, anche se si drogava dalla mattina alla sera oppure rapinava le banche.

streetTux
26/07/2011, 12:18
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)
Poco ma sicuro, troppe le variabili in gioco.
Siamo il frutto di tutte le esperienze che viviamo, di ciò che ci viene insegnato, ma anche di ciò che ci viene fatto e che scegliamo di fare.. E non sempre (anzi) facciamo, viviamo e scegliamo cose che ci vengono insegnate dai genitori. Ed è impensabile, anzi impossibile, che un genitore possa avere il pieno controllo della situazione sulla propria prole.

L'educazione ci condiziona, ma non è la completezza della nostra persona.

Bisa_T100
26/07/2011, 12:21
io parlo a valle, non a monte.. si parla di reazione... certo, per compiere un gesto del genere ha influito anche la famiglia... senza dubbio qualcosa non è stato fatto come doveva... Ciò non toglie che il padre non ha ammazzato nessuno (anche se possa essere in parte copevole dell'accaduto), il figlio ha fatto una strage.

Capisco il tuo punto di vista.


si passa da un estremo e l'altro.

i genitori sicuramente in parte hanno la loro responsabilità nel cammino di un figlio... oppure i genitori non mai hanno colpe.........

la verità sta nel mezzo

sicuramente un ragazzo cresciuto tra due genitori tossicodipendenti oppure con il padre ladro, non avrà la cultura della legalità e difficilmente sarà nel prosieguo della sua vita un angioletto (ma parlo per assurdo, chiaro che tutto è il contrario di tutto), ma l'educazione dei genitori conta e come con la vita di un figlio.

e sicuramente questo genitore non può aver inculcato la cultura stragista, anche se si drogava dalla mattina alla sera oppure rapinava le banche.

Probabilmente si, probabilmente l'abbandono del padre da giovane ha influito, forse no. Dubito che lo sapremo mai. Quello che volevo sottolineare io è che cmq, a mio parere un genitore per lo meno si pone la domanda "Dove ho sbagliato?"...

Anche io parlo da 23enne figlio di un 51enne, e almeno io, spero di diventare un decimo di quello che mio padre è diventato.

Segy
26/07/2011, 12:25
Probabilmente si, probabilmente l'abbandono del padre da giovane ha influito, forse no. Dubito che lo sapremo mai. Quello che volevo sottolineare io è che cmq, a mio parere un genitore per lo meno si pone la domanda "Dove ho sbagliato?"...

Anche io parlo da 23enne figlio di un 51enne, e almeno io, spero di diventare un decimo di quello che mio padre è diventato.

già...

giulio
26/07/2011, 12:26
mi sembra assolutamente normale che il padre prenda le distanze dal figlio, e dal suo infame gesto, poi quello che sta dietro solo lui potrà sapere se ha fatto un buon lavoro educativo con il figlio o ha sbagliato tutto

Dennis
26/07/2011, 12:27
Ho estrapolato questa parola nell'intervista fatta dal padre del ragazzo norvegese che ha compiuto la carneficina.

Non voglio parlare dell'evento, ma bensì riflettere su questa frase.

L'argomento è difficile, dovrebbe (e non voglio augurarlo a nessuno), essere vissuto per dare una risposta.

Mi chiedo.

E' possibile da parte di un padre e/o madre, dichiarare quanto ho scritto in oggetto?

Io sono perplesso, mi sembra innaturale. Poi dovremmo capire se, resta della stessa idea anche tra qualche mese.

Forse per troppa vergogna, rabbia oppure davvero crede in quello dichiarato.

Voi come vi comportereste?


Norvegia/ Padre Breivik: Dopo quanto fatto, doveva suicidarsi - Esteri - Virgilio Notizie (http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/07_luglio/25/norvegia_padre_breivik_dopo_quanto_fatto_doveva_suicidarsi,30797077.html)

Penso che la discussione sia deviata troppo da questo tema lanciato da Segy.
Chiedersi come l'educazione, l'amore e la presenza del padre nella vita del figlio possano averlo condizionato a tal punto da commettere una strage, credo significhi parlare di tutto o niente. La vita è una cosa molto complicata, la presenza o la mancanza di un genitore non è detto influiscano positivamente o negativamente in modo scontato, proprio no anzi, perché ho tantissimi esempi in cui cattivi seminati hanno dato raccolti eccezionali, e viceversa.


Tornando invece alla domanda iniziale.. non sono padre e non saprei cosa rispondere di concreto ed intelligente. Ma leggo molto interessato i vostri interventi.

Intrip
26/07/2011, 12:28
Poco ma sicuro, troppe le variabili in gioco.
Siamo il frutto di tutte le esperienze che viviamo, di ciò che ci viene insegnato, ma anche di ciò che ci viene fatto e che scegliamo di fare.. E non sempre (anzi) facciamo, viviamo e scegliamo cose che ci vengono insegnate dai genitori. Ed è impensabile, anzi impossibile, che un genitore possa avere il pieno controllo della situazione sulla propria prole.

L'educazione ci condiziona, ma non è la completezza della nostra persona.

quotone obbligatissimo

miss_valentine
26/07/2011, 12:29
Scusate, ma io non ho mai scritto che la colpa sia tutta o in parte di suo padre.

Tra l'altro io non userei nemmeno il termine "colpa", ma al limite "responsabilità".

Ciò non toglie che essendo il padre di un ragazzo che ha ucciso quasi 100 persone a sangue freddo, non potrà prescindere dal guardarsi dentro e sarà lui a stabilire SE ha delle responsabilità e in quale misura nei confronti di ciò che suo figlio è diventato.

Non credo che potrà liquidare la faccenda con quest'affermazione fatta a caldo che mi sembra più che umana e voltarsi dall'altra parte.

357magnum
26/07/2011, 12:31
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

Esatto!
Non sono affatto d'accordo a scaricare sui genitori le responsabilità dei figli.
Sopratutto quando questi hanno oltre 30 anni.
Ad una certa età (assai prima dei 30 anni) uno deve sapere cosa è bene e cosa è male e ne risponde in prima persona. I genitori possono aver contato, senz'altro , ma trovo profondamente sbagliato addebitare loro le colpe altrui.
Gli addebitiamo anche i meriti?
Non mi pare...
Sembra sempre che i meriti siano del bravo ragazzo e le colpe della mamma che non l'ha allattati abbastanza...e non del testa di cazzo che le ha commesse...
Ma per favore!!!!

jamex
26/07/2011, 12:34
Ciò non toglie che essendo il padre di un ragazzo che ha ucciso quasi 100 persone a sangue freddo, non potrà prescindere dal guardarsi dentro e sarà lui a stabilire SE ha delle responsabilità e in quale misura nei confronti di ciò che suo figlio è diventato.



è inevitabile che si ponga questo quesito e che probabilmente non riuscirà a farsene una ragione

sagyttar
26/07/2011, 12:41
Ho estrapolato questa parola nell'intervista fatta dal padre del ragazzo norvegese che ha compiuto la carneficina.

Non voglio parlare dell'evento, ma bensì riflettere su questa frase.

L'argomento è difficile, dovrebbe (e non voglio augurarlo a nessuno), essere vissuto per dare una risposta.

Mi chiedo.

E' possibile da parte di un padre e/o madre, dichiarare quanto ho scritto in oggetto?

Io sono perplesso, mi sembra innaturale. Poi dovremmo capire se, resta della stessa idea anche tra qualche mese.

Forse per troppa vergogna, rabbia oppure davvero crede in quello dichiarato.

Voi come vi comportereste?


Norvegia/ Padre Breivik: Dopo quanto fatto, doveva suicidarsi - Esteri - Virgilio Notizie (http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/07_luglio/25/norvegia_padre_breivik_dopo_quanto_fatto_doveva_suicidarsi,30797077.html)

Ti dico la mia, che sono padre di un ragazzo di 17 anni.

Pur ritenendolo tutta la mia vita e la persona più importante sulla faccia della terra, molto probabilmente se fosse stato lui a commettere un simile orrore mi sentirei davvero lacerato dentro. L'amore per il proprio figlio si scontrerebbe con la giusta rabbia e vergogna per ciò che ha commesso, non ultimo subentrerebbe lo sconforto per la sconfitta di un figlio a cui non sono riuscito ad inculcare la giusta educazione e i sani principi morali a cui mi hanno cresciuto i miei genitori.
Secondo me conta anche il fattore età: se arrivato a 28 anni si riducesse in quel modo, facile che anch'io sarei propenso a non riconoscerlo più come figlio, oramai ha un'età che non ha più bisogno di protezione o consigli, a quella età una persona è adulta, consapevole, responsabile di quello che pensa e delle azioni che commette.
Non farei niente per difenderlo, come figlio gli chiederei semplicemente di pagare fino in fondo il prezzo che dovrà corrispondere di fronte alla giustizia, anche se questa dovesse prevedere la pena di morte.

tbb800
26/07/2011, 12:44
Penso che un genitore che assiste attonino ad un gesto del genere fatto dal proprio figlio, possa veramente augurargli le peggiori cose. Non è detto che un comportamento assurdo di un giovane sia addebitabile automaticamente ad una mancanza, assenza, non presenza dei genitori.
Per quella che è stata la mia esperienza di figlio posso dire che tutte le caççate che ho partorito sono state fatte nonostante i miei fossero assolutamente in disaccordo con il mio modo di fare e pensare. Non avevano il controllo totale della mia vita (e credo che nessun genitore lo abbia) e quindi era facile non rispettare le regole, i consigli, le abitudini familiari.
Conosco genitori specchiati, integerrimi e convinti di essere stati presenti nella vita del proprio figlio, ma che se sapessero veramente quello che quest'ultimo ha potuto fare ne resterebbero sconvolti.
Credo comunque che questo padre una parte di colpa, nonostante tutto, se la imputerà, a torto o a ragione.

pippopoppi
26/07/2011, 12:44
Quello che mi ha sconvolto è vedere il volto del ragazzo dentro la macchina della polizia totalmente rilassato e tranquillo. Imbarazzante. Direi inverosimile la sua tranquillità.

Segy
26/07/2011, 12:44
Ti dico la mia, che sono padre di un ragazzo di 17 anni.

Pur ritenendolo tutta la mia vita e la persona più importante sulla faccia della terra, molto probabilmente se fosse stato lui a commettere un simile orrore mi sentirei davvero lacerato dentro. L'amore per il proprio figlio si scontrerebbe con la giusta rabbia e vergogna per ciò che ha commesso, non ultimo subentrerebbe lo sconforto per la sconfitta di un figlio a cui non sono riuscito ad inculcare la giusta educazione e i sani principi morali a cui mi hanno cresciuto i miei genitori.
Secondo me conta anche il fattore età: se arrivato a 28 anni si riducesse in quel modo, facile che anch'io sarei propenso a non riconoscerlo più come figlio, oramai ha un'età che non ha più bisogno di protezione o consigli, a quella età una persona è adulta, consapevole, responsabile di quello che pensa e delle azioni che commette.
Non farei niente per difenderlo, come figlio gli chiederei semplicemente di pagare fino in fondo il prezzo che dovrà corrispondere di fronte alla giustizia, anche se questa dovesse prevedere la pena di morte.

ma un figlio non è sempre un figlio anche a 50?
certo... difenderlo no, anche perchè educare un figlio, vuol dire anche punire, punire e punire quando questo è necessario.

miss_valentine
26/07/2011, 12:44
Le influenze che i genitori hanno sui figli non passano solo attraverso il tipo di educazione che impartiscono loro, ma anche, e talvolta soprattutto, dall'affettività che viene trasmessa nel corso degli anni, soprattutto quando i figli sono ancora molto piccoli.

Posso insegnarti a non rubare, ma se non ti trasmetto amore non è detto che tu figlio diventerai un adulto "sano" solo perchè non ti sognerai mai di rubare in vita tua.

Sto estremizzando al massimo, ma è per far capire cosa intendo.

giorgiorox
26/07/2011, 12:47
io penso che la psiche umana sia la componente più sconosciuta del corpo umano
nessuno può dire di conoscere come funziona, nemmeno i più grandi luminari in materia...
nessuno può capire cosa avviene alle sinapsi in ogni microsecondo, nessuno può intuire quando l'equilibrio precarissimo che ci consente una vita cosiddetta "normale" (altro concetto assolutamente relativo) venga scardinato, onde consentirci di intervenire a bloccare eccessi più o meno gravi e pericolosi..
a parità di crimine, c'è chi lo commette soprattutto grazie ad una carenza affettiva e chi lo compie per deficit educativo, chi agisce per una tara genetica e chi per una serie di stress concomitanti...
fare di ogni erba un fascio e dire che quando succedono atrocità simili la spiegazione risieda nell'educazione (cattiva o assente) o in qualsiasi altra sfaccettatura dell'esistenza è l'errore più grave

ogni individuo per me è un microcosmo, imperscrutabile, spesso sconosciuto anche a sè stesso

di fronte ad un qualsiasi avvenimento che lo riguardi, penso che ognuno di noi non necessariamente possa reagire allo stesso modo a distanza di 24 ore...

del resto chi di noi può dire di conoscersi al 100%?

miss_valentine
26/07/2011, 12:53
io penso che la psiche umana sia la componente più sconosciuta del corpo umano
nessuno può dire di conoscere come funziona, nemmeno i più grandi luminari in materia...
nessuno può capire cosa avviene alle sinapsi in ogni microsecondo, nessuno può intuire quando l'equilibrio precarissimo che ci consente una vita cosiddetta "normale" (altro concetto assolutamente relativo) venga scardinato, onde consentirci di intervenire a bloccare eccessi più o meno gravi e pericolosi..
a parità di crimine, c'è chi lo commette soprattutto grazie ad una carenza affettiva e chi lo compie per deficit educativo, chi agisce per una tara genetica e chi per una serie di stress concomitanti...
fare di ogni erba un fascio e dire che quando succedono atrocità simili la spiegazione risieda nell'educazione (cattiva o assente) o in qualsiasi altra sfaccettatura dell'esistenza è l'errore più grave

ogni individuo per me è un microcosmo, imperscrutabile, spesso sconosciuto anche a sè stesso

di fronte ad un qualsiasi avvenimento che lo riguardi, penso che ognuno di noi non necessariamente possa reagire allo stesso modo a distanza di 24 ore...

del resto chi di noi può dire di conoscersi al 100%?


sono assolutamente d'accordo

jamex
26/07/2011, 12:55
io penso che la psiche umana sia la componente più sconosciuta del corpo umano
nessuno può dire di conoscere come funziona, nemmeno i più grandi luminari in materia...
nessuno può capire cosa avviene alle sinapsi in ogni microsecondo, nessuno può intuire quando l'equilibrio precarissimo che ci consente una vita cosiddetta "normale" (altro concetto assolutamente relativo) venga scardinato, onde consentirci di intervenire a bloccare eccessi più o meno gravi e pericolosi..
a parità di crimine, c'è chi lo commette soprattutto grazie ad una carenza affettiva e chi lo compie per deficit educativo, chi agisce per una tara genetica e chi per una serie di stress concomitanti...
fare di ogni erba un fascio e dire che quando succedono atrocità simili la spiegazione risieda nell'educazione (cattiva o assente) o in qualsiasi altra sfaccettatura dell'esistenza è l'errore più grave

ogni individuo per me è un microcosmo, imperscrutabile, spesso sconosciuto anche a sè stesso

di fronte ad un qualsiasi avvenimento che lo riguardi, penso che ognuno di noi non necessariamente possa reagire allo stesso modo a distanza di 24 ore...

del resto chi di noi può dire di conoscersi al 100%?

giorgiorox spiritoguidasubito!!!!!!!!!!!

HornetS2000
26/07/2011, 12:56
Quello che mi ha sconvolto è vedere il volto del ragazzo dentro la macchina della polizia totalmente rilassato e tranquillo. Imbarazzante. Direi inverosimile la sua tranquillità.

Perchè è completamente pazzo; e sul significato della parola "pazzo" in svariati contesti si può discutere all'infinito. In questo caso non c'è troppo su cui discutere: una persona con la mente fuori fase ha voluto compiere questo "gesto".
Non è il primo, in questi anni: quanti, più o meno giovani, hanno messo in atto stragi simili ? La differenza, in questo rispetto ad altri casi, è che l'autore non si è ucciso. A questo forse, si rifà la sua "tranquillità". Oppure, semplicemente, fingeva davanti al mondo.

Strega Klà
26/07/2011, 12:58
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.



Nelle debite proporzioni questo discorso potrebbero farlo anche ai miei....
ritengo che già il fatto ne abbia preso le distanze...significhi che i valori del padre sian ben diversi da quelli del figlio
:rolleyes:

Intrip
26/07/2011, 13:01
io penso che la psiche umana sia la componente più sconosciuta del corpo umano
nessuno può dire di conoscere come funziona, nemmeno i più grandi luminari in materia...
nessuno può capire cosa avviene alle sinapsi in ogni microsecondo, nessuno può intuire quando l'equilibrio precarissimo che ci consente una vita cosiddetta "normale" (altro concetto assolutamente relativo) venga scardinato, onde consentirci di intervenire a bloccare eccessi più o meno gravi e pericolosi..
a parità di crimine, c'è chi lo commette soprattutto grazie ad una carenza affettiva e chi lo compie per deficit educativo, chi agisce per una tara genetica e chi per una serie di stress concomitanti...
fare di ogni erba un fascio e dire che quando succedono atrocità simili la spiegazione risieda nell'educazione (cattiva o assente) o in qualsiasi altra sfaccettatura dell'esistenza è l'errore più grave

ogni individuo per me è un microcosmo, imperscrutabile, spesso sconosciuto anche a sè stesso

di fronte ad un qualsiasi avvenimento che lo riguardi, penso che ognuno di noi non necessariamente possa reagire allo stesso modo a distanza di 24 ore...

del resto chi di noi può dire di conoscersi al 100%?


:supremo::supremo::supremo:

Segy
26/07/2011, 13:02
Nelle debite proporzioni questo discorso potrebbero farlo anche ai miei....
ritengo che già il fatto ne abbia preso le distanze...significhi che i valori del padre sian ben diversi da quelli del figlio
:rolleyes:

BAHHHHHHHHHHHHHH e chi può dirlo?
con il senno di poi è facile.

giulio
26/07/2011, 13:07
io penso che la psiche umana sia la componente più sconosciuta del corpo umano
nessuno può dire di conoscere come funziona, nemmeno i più grandi luminari in materia...
nessuno può capire cosa avviene alle sinapsi in ogni microsecondo, nessuno può intuire quando l'equilibrio precarissimo che ci consente una vita cosiddetta "normale" (altro concetto assolutamente relativo) venga scardinato, onde consentirci di intervenire a bloccare eccessi più o meno gravi e pericolosi..
a parità di crimine, c'è chi lo commette soprattutto grazie ad una carenza affettiva e chi lo compie per deficit educativo, chi agisce per una tara genetica e chi per una serie di stress concomitanti...
fare di ogni erba un fascio e dire che quando succedono atrocità simili la spiegazione risieda nell'educazione (cattiva o assente) o in qualsiasi altra sfaccettatura dell'esistenza è l'errore più grave

ogni individuo per me è un microcosmo, imperscrutabile, spesso sconosciuto anche a sè stesso

di fronte ad un qualsiasi avvenimento che lo riguardi, penso che ognuno di noi non necessariamente possa reagire allo stesso modo a distanza di 24 ore...

del resto chi di noi può dire di conoscersi al 100%?

straquoto, la medicina da sempre ha fatto passi da giigante e grandi scoperte in tutti i settori, ma per quanto riguarda il cervello e la psiche non ha fatto grandi passi

umbert0
26/07/2011, 13:08
nn abbandonerei mai mio figlio/figlia, sopratutto in un momento come questo. A prescindere dall'errore commesso....io per i miei figli ci sarò sempre, cmq, senza se e senza ma.

tbb800
26/07/2011, 13:11
Mi viene da pensare anche che forse, dico forse, fare solo della famiglia in senso tradizionale il luogo dove si viene educati e si impara la vita sia riduttivo. Specialmente oggi i condizionamenti esterni pesano quanto e forse anche di più dell'educazione familiare.

Strega Klà
26/07/2011, 13:12
nn abbandonerei mai mio figlio/figlia, sopratutto in un momento come questo. A prescindere dall'errore commesso....io per i miei figli ci sarò sempre, cmq, senza se e senza ma.




Mah....credo sia molto difficile giudicare cosa si farebbe in certe situazioni....
io non ne ho la minima idea....

roberto70
26/07/2011, 13:14
parole in libertà di un padre che non sa cosa dire davanti ad una nazione......uno di quei casi in cui tacere è la cosa migliore.....:wink_:

miss_valentine
26/07/2011, 13:14
Nelle debite proporzioni questo discorso potrebbero farlo anche ai miei....

Ed anche ai miei e ai genitori di chiunque, a me, a te, a chiunque ;)




ritengo che già il fatto ne abbia preso le distanze...significhi che i valori del padre sian ben diversi da quelli del figlio
:rolleyes:

E chi ha detto il contrario?

Dire che questo padre dovrebbe farsi un esame di coscienza non significa implicitamente che abbia delle responsabilità su ciò che ha fatto il figlio, significa solo quello che ho scritto: se io fossi suo padre, dopo un momento di smarrimento mi farei qualche domanda.




nn abbandonerei mai mio figlio/figlia, sopratutto in un momento come questo. A prescindere dall'errore commesso....io per i miei figli ci sarò sempre, cmq, senza se e senza ma.

ammirevole :wink_:

Intrip
26/07/2011, 13:15
la madre cosa dice invece ?

emidio_speed
26/07/2011, 13:18
chissà perchè, ma mi viene in mente Taras Bulba... Da bambino guardai il film, e rimasi molto shoccato dal fatto che il padre uccidesse il figlio. Forse ero troppo piccolo per capire che potrebbero esistere - in alcuni - valori più alti perfino dell'amore verso i figli.
Io non so come mi comporterei... Certo è che i figli si amano "di pancia", molto prima che si sia innestata nel cervello l'idea di amore. Ma di fronte a un fatto del genere, proprio non so... Di certo avrei dentro un dolore che - probabilmente - mi porterebbe alla distruzione.

giulio
26/07/2011, 13:20
nn abbandonerei mai mio figlio/figlia, sopratutto in un momento come questo. A prescindere dall'errore commesso....io per i miei figli ci sarò sempre, cmq, senza se e senza ma.

dopo un simile evento vissuto in prima persona e' difficile valutare come mi comporterei e cosa direi. Amo fortemente i miei figli non oso nemmeno pensarli autori di un gesto simile

Segy
26/07/2011, 13:20
per assurdo:
il padre o meglio i genitori sono certamente vittime come i ragazzi trucidati.
con l'unica differenza che sono ancora in vita, ma con un peso lacerante.

emidio_speed
26/07/2011, 13:22
per assurdo:
il padre o meglio i genitori sono certamente vittime come i ragazzi trucidati.
con l'unica differenza che sono ancora in vita, ma con un peso lacerante.
esatto, ho cercato di esprimere proprio questa sensazione.

giulio
26/07/2011, 13:29
per assurdo:
il padre o meglio i genitori sono certamente vittime come i ragazzi trucidati.
con l'unica differenza che sono ancora in vita, ma con un peso lacerante.

q8

MTluc
26/07/2011, 13:31
scusami Valentina...ma non mi trovi d'accodro....io non sono convinta che le colpe dei figli siano sempre dettati da un'insegnamento sbagliato dai parte dei genitori..... il discorso qui' potrebbe essere lunghissimo...... ci possono essere delle colpe......ci possono essere delle giustificazioni sul perche' un figlio sia cresciuto cosi'....ma a volte i genitori sono solo una piccola parte delle cause che portano un ragazzo a crescere "male"

Un figlio non è una tavolozza bianca sulla quale i genitori disegnano carattere, comportamenti, attitudini. I bambini hanno già le loro caratteristiche peculiari nel bene e nel male, i genitori cercano di comprenderle e di dare loro gli strumenti migliori per affrontare la vita. Poi spetta ai figli diventati adulti.


mi sembra assolutamente normale che il padre prenda le distanze dal figlio, e dal suo infame gesto, poi quello che sta dietro solo lui potrà sapere se ha fatto un buon lavoro educativo con il figlio o ha sbagliato tutto

Senza tranciare il legame di sangue, c'è un limite oltre il quale un genitore ha il diritto di disconoscere moralmente un figlio.


Le influenze che i genitori hanno sui figli non passano solo attraverso il tipo di educazione che impartiscono loro, ma anche, e talvolta soprattutto, dall'affettività che viene trasmessa nel corso degli anni, soprattutto quando i figli sono ancora molto piccoli.

Posso insegnarti a non rubare, ma se non ti trasmetto amore non è detto che tu figlio diventerai un adulto "sano" solo perchè non ti sognerai mai di rubare in vita tua.

Sto estremizzando al massimo, ma è per far capire cosa intendo.

E' vero, la difficoltà di essere genitori sta proprio in questo, miscelare affetti, autorevolezza, regole, accoglienza, in un cocktail che però cambia continuamente mano a mano che i figli crescono. E non sempre riesce bene, anche se ce la metti tutta.


io penso che la psiche umana sia la componente più sconosciuta del corpo umano
nessuno può dire di conoscere come funziona, nemmeno i più grandi luminari in materia...
nessuno può capire cosa avviene alle sinapsi in ogni microsecondo, nessuno può intuire quando l'equilibrio precarissimo che ci consente una vita cosiddetta "normale" (altro concetto assolutamente relativo) venga scardinato, onde consentirci di intervenire a bloccare eccessi più o meno gravi e pericolosi..
a parità di crimine, c'è chi lo commette soprattutto grazie ad una carenza affettiva e chi lo compie per deficit educativo, chi agisce per una tara genetica e chi per una serie di stress concomitanti...
fare di ogni erba un fascio e dire che quando succedono atrocità simili la spiegazione risieda nell'educazione (cattiva o assente) o in qualsiasi altra sfaccettatura dell'esistenza è l'errore più grave

ogni individuo per me è un microcosmo, imperscrutabile, spesso sconosciuto anche a sè stesso

di fronte ad un qualsiasi avvenimento che lo riguardi, penso che ognuno di noi non necessariamente possa reagire allo stesso modo a distanza di 24 ore...

del resto chi di noi può dire di conoscersi al 100%?

Non sono d'accordo, è proprio cercando di capire l'inconscio dei propri figli, imparando a capire i segnali che lanciano, andando al di la del significato razionale dei fatti che si riesce a comprendere il valore dei propri figli e ad adottare il modo migliore per educare ognuno di loro.
Non sempre si riesce bene, perchè siamo esseri umani, ma bisogna comunque continuare e apprendere dagli errori che si fanno.

Ma esiste un punto oltre il quale è lecito gettare la spugna senza sentirsi in colpa.

ferdyspeed
26/07/2011, 13:52
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

quoto,dipende anche nel contesto di dove crescono,per esempio dove la violenza è omnipresente...

xxandre83al
26/07/2011, 14:28
da quello che ho letto sono 15 anni che non ci sono contatti tra padre e figlio....


anzi il padre risiede in Francia....


poi bisognerebbe sapere i motivi del distacco dei due...

io comunque non darei la colpa al padre per un gesto del genere, che è dal 2009 che progetta....

ha quelche problema lui a livello razzistico e sociale e i motivi li avrà presi da qualche altra parte...

natan
26/07/2011, 14:37
Le influenze che i genitori hanno sui figli non passano solo attraverso il tipo di educazione che impartiscono loro, ma anche, e talvolta soprattutto, dall'affettività che viene trasmessa nel corso degli anni, soprattutto quando i figli sono ancora molto piccoli.

Posso insegnarti a non rubare, ma se non ti trasmetto amore non è detto che tu figlio diventerai un adulto "sano" solo perchè non ti sognerai mai di rubare in vita tua.

Sto estremizzando al massimo, ma è per far capire cosa intendo.

quoto e non penso che il tuo dire sia un'estremizzazione ...


diciamo che i devasti interiori più grandi sono quelli affettivi, parte fondamentale dell'educazione ... insegnare a non rubare é un educazione morale ... insegnare ad amare é un educazione profonda ... chi ama non ruba, non é detto che chi sa che rubare é male non rubi ...

Mafalda
26/07/2011, 14:58
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

Quoto........tu puoi essere un bravo genitore ma se tuo figlio nonostante i tuoi insegnamenti è una testa di ca.....non è certo perchè non sei un buon padre


si passa da un estremo e l'altro.

i genitori sicuramente in parte hanno la loro responsabilità nel cammino di un figlio... oppure i genitori non mai hanno colpe.........

la verità sta nel mezzo

sicuramente un ragazzo cresciuto tra due genitori tossicodipendenti oppure con il padre ladro, non avrà la cultura della legalità e difficilmente sarà nel prosieguo della sua vita un angioletto (ma parlo per assurdo, chiaro che tutto è il contrario di tutto), ma l'educazione dei genitori conta e come con la vita di un figlio.

e sicuramente questo genitore non può aver inculcato la cultura stragista, anche se si drogava dalla mattina alla sera oppure rapinava le banche.

Non mi trovi d'accordo ho visto ragazzi cresciuti in una famiglia più che normale che abusano di alcool e droga .......quindi credo che non ci sia una regola precisa per queste cose.......sono mille le sfaccettature della psiche di una persona....

Gnolo
26/07/2011, 15:53
mahhhh

Uzz
26/07/2011, 15:56
comunque non è sempre colpa dei genitori se i figli diventano delle teste di cazzo (scusate il sinonimo)


;;)

chapeau

MR-T
26/07/2011, 16:35
beh penso che il rapporto genitore - figli e viceversa è mooolto complesso

tanto è vero che ci sono figli che non hanno rapporti coi loro genitori e viceversa e situazioni invece in cui il rapporto è fin troppo unito

dipende da tanti fattori


può cmq capitare che un figlio diventi un estraneo per un genitore e anche un genitore per un figlio...

andrellino
26/07/2011, 17:27
Secondo me non manca molto che un pazzo faccia casini anche qua..

Sento tanta gente che è stufa di sentirsi "assorbita" da troppi extracomunitari che spesso portano con loro le proprie usanze che qui possono dar fastidio...

In alcune zone della mia città è ormai vietato entrare se non sei di colore..

La gente che è nata e cresciuta qui, di questa situazione ne soffre parecchio... Metti che magari tra la gente normale ci sia uno parecchio squilibrato.. metti che abbia la passione per le armi e ne possegga tante... E succede quello che è successo in Norvegia.

gpalmi
26/07/2011, 20:18
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

non sempre le azioni sciagurate dei figli sono colpa dei genitori. sono sicuro che non sei genitore, altrimenti non avresti detto una cosa del genere. ti auguro di avere figli e di goterteli felicemente. gli esami di coscenza...beh... si fanno anche quando i tuoi figli prendono dei brutti voti a scuola....un augurio e un caro saluto.

edotto
26/07/2011, 20:33
brutta storia.

Tonzula
26/07/2011, 20:44
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

Mmmmm non sono daccordo!!!!! di cattivi genitori ne è pieno il mondo ma per fortuna di criminali come questo figlio ce ne sono davvero pochi.
Io darei la colpa allo stato norvegese che ha dato la possibilità ad un ultraconservatore dell'estrema destra di possedere legalmente un arsenale senza preoccuparsi sul perchè del possesso e dell'uso fatto (aveva un'azienda agricola, grazie alla quale ha potuto acquistare tonnelate di fertilizzante usato come base per fabbricare l'autobomba)....è lo stato norvegese che ha sottovalutato il rischio. E' come far lavorare un capo ultrà in una azienda di fuochi d'artificio e poi stupirsi se fa saltare uno stadio. Personaggi del genere devono essere tenuti sotto controllo dallo stato che deve precludere loro l'accesso a strumenti potenzialmente dannosi.
Penso che sia comprensibile e condivisibile la posizione del padre che non si spiega come il proprio figlio abbia potuto commettere una carneficina, gesto di un folle che nulla ha a che vedere con l'educazione, secondo il mio modesto parere.

snipe
26/07/2011, 21:00
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.

sono d'accordo che un genitore deve educare al senso civico i figli ma questa cosa mi sembra un po diversa questo ragazzo a problemi mentali x fare una cosa del genere

in quanto padre se mio figlio facesse una cosa del genere non so che farei c'è poco da difendere mettendosi anche nei panni degli altri genitori

certo magari chiedersi perchè non lo ha rinchiuso prima

gunman
27/07/2011, 05:22
Io penso che dovrebbe farsi un serio esame di coscienza come padre per quello che suo figlio è diventato.

Nello stesso tempo però mi rendo conto che in questo momento l'orrore è così grande che il suo primo istinto di autoconservazione sia quello di prendere le distanze da questo figlio.

Se ne avrà il coraggio, magari in futuro e con l'aiuto di qualcuno, proverà a farsi qualche domanda su se stesso.
Quoto , ma aggiungo che FARE il genitore è molto molto complicato e difficile .Nessuno ancora ha trovato la "ricetta" ideale e infallibile .
Perchè i genitori in quanto tali NON sono infallibili , bensì fallibilissimi .
E poi noi non lo sappiamo , ma in una sequenza fotografica delle immagini di questo pazzo da bambino in avanti verso i 12 anni lo si vede che non sorride più , forse gli è successo qualcosa che solo lui sa e che ha dato inizio alla sua forte destabilizzazione .
Io provo comunque pietà per suo padre , capisco la sua presa di distanza che è solo verbale perchè un figlio non lo puoi cancellare come un disegno sulla lavagna .
Un figlio nel bene e nel male è per sempre tuo figlio .

devargas
27/07/2011, 07:03
Ho estrapolato questa parola nell'intervista fatta dal padre del ragazzo norvegese che ha compiuto la carneficina.

Non voglio parlare dell'evento, ma bensì riflettere su questa frase.

L'argomento è difficile, dovrebbe (e non voglio augurarlo a nessuno), essere vissuto per dare una risposta.

Mi chiedo.

E' possibile da parte di un padre e/o madre, dichiarare quanto ho scritto in oggetto?

Io sono perplesso, mi sembra innaturale. Poi dovremmo capire se, resta della stessa idea anche tra qualche mese.

Forse per troppa vergogna, rabbia oppure davvero crede in quello dichiarato.

Voi come vi comportereste?


Norvegia/ Padre Breivik: Dopo quanto fatto, doveva suicidarsi - Esteri - Virgilio Notizie (http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/07_luglio/25/norvegia_padre_breivik_dopo_quanto_fatto_doveva_suicidarsi,30797077.html)

E' dificile esprimere un opinione, anche dire che il padre avrebbe dovuto accorgersene, educarlo meglio, capirlo di più. Sono mondi culturalmente differenti l'Italia (paese di mammoni) e la Norvegia, paese libero, funzionante,
dove il cittadino è lasciato libero di autoorientarsi e scegliere la propria strada, magari anche con l'aiuto delle istituzioni.

Certo non è un paese di Camorra, altrimenti avrei detto che, per logica paura di ritorsioni trasversali, il padre avrebbe detto quello che ha detto per cercare di tutelarsi, ma non è nemmeno scontatissimo che ci sia anche questa paura. Decisamente la cosa è troppo grande e fà caso a se (da questo, tutto è possibile).

Io credo che sia un comune genitore che abbia applicato criteri educativi comuni a tutti i genitori di quelle zone, solo che aveva un figlio bacato che non andava lasciato libero (quando era bambino però sembrava più che normale). Allora i figli di militari cosa dovrebbero essere?

Il peso del padre è enorme, quale che sia la latitudine, la vergogna è enorme, i sensi di colpa se non c'erano si creano, cos'altro avrebbe potuto dire: " lo giustifico perchè in fondo al cuore è un bravo ragazzo ed ha perso per un attimo la lucidità e la ragione ?" Non può dirlo perchè non è così.

Il figlio è un mostro che vuole essere ricordato come il più grande mostro, può solo prenderne atto e prendere le distanze. (Pover'uomo).

Quello che io spero, tornando al figlio, è che lo mettano almeno in isolamento, che riescano a fargli abbassare la cresta, altrimenti quello fà proseliti...se non ne ha già fatti.