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Visualizza Versione Completa : Renzo Pasolini



maurotrevi
11/09/2011, 09:22
oggi, ho impiegato un po' di tempo per cercare di capire qualche cosa in più di quei grandi campioni del passato che non ho potuto godere quando erano in attività, è così che mi sono imbattuto in questo video che racconta l'incidente di Renzo Pasolini, una storia come tante, troppe, ma la conclusione di questo video mi ha decisamente colpito
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PhacocoeruS
11/09/2011, 12:21
E' per questo che ritengo che i campioni odierni, per quanto grandi, non possano competere con quelli del passato. Ci voleva davvero un coraggio smisurato.

maurotrevi
11/09/2011, 15:33
per me sono due cose talmente diverse da non poter essere comparate.

winter1969
11/09/2011, 16:00
per me sono due cose talmente diverse da non poter essere comparate.

Effettivamente sono due sport diversi

Dennis
11/09/2011, 16:01
Il ricordo più sincero del terribile incidente di Pasolini e Saarinen a Monza l'ho letto nel libro "Dottorcosta".

Lo scrofo
12/09/2011, 06:24
per me sono due cose talmente diverse da non poter essere comparate.

Esattamente come per la F1 dei bei tempi... Concordo.

giulio
12/09/2011, 06:31
certo che abbigliamento e casco facevano veramente pena erano completamente non protetti

D74
12/09/2011, 06:37
dei temerari

TrealTruc
12/09/2011, 08:01
Io ero bambino ma avevo già la moto in testa, avevo visto dei servizi (all'epoca veramente rari) su lui ed Agostini e mi aveva colpito come persona e come pilota.
Ricordo che alla notizia del telegiornale piansi.

fano83
12/09/2011, 08:12
:cry::cry:

fitzcarraldo
12/09/2011, 10:25
:cry::cry::cry: era il mio idolo da bambino!!!!


PS lo hanno fatto fuori gli americani!!!!(stranamente non c'era nemmeno un americano coinvolto nell'incidente...);dimostratemi il contrario!!!!!:rolleyes::rolleyes:

giorgio porri
12/09/2011, 11:06
Io c' ero ,un ricordo che restera sempre dentro di me.

DocHollyday
12/09/2011, 11:11
E' per questo che ritengo che i campioni odierni, per quanto grandi, non possano competere con quelli del passato. Ci voleva davvero un coraggio smisurato.

Q8 in pieno: correvano con moto dal telaio approssimativo, freni a tamburo e caschi Jet (nelle prime immagini.....)!!!! :ph34r:

Senza considerare le gomme, l'asfalto e i circuiti che esaltavano la velocità.... :wink_:

andrellino
12/09/2011, 11:18
Ricordo di aver letto un libro (parlava di F1 ma in quegli anni ma il senso è lo stesso)


"Le piste non erano costruite per essere sicure, ma per far vincere il pilota più coraggioso/talentuoso/fortunato"

Quando in un incidente morì Jim Clark (il pilota di F1 che in quell'epoca era ritenuto il migliore di tutti i tempi..un fenomeno) moltissimi piloti si ritirarono dalle corse convinti che se anche Clark era morto, allora era impossibile sopravvivere alle corse

lasilvia
12/09/2011, 11:37
L'amico di mio padre nonchè lontano parente, Parlotti, morì all'Isola di Man cercando di vincere il titolo del motomondiale del 72.
Il suo collega nonchè grande amico Agostini, dopo la sua morte, si rifiutò di correre il TT perchè troppo pericoloso, da qui una protesta ripresa da tanti altri che finì con l'asclusione del TT dai circuiti del mondiale.
Mio papà seguiva spesso Gilberto e ne racconta spesso. Si dormiva nei box assieme alle moto e spesso al seguito c'era solo il meccanico e qualche amico che dava aiuti e spippoli vari.
Tutto molto più genuino ma molto molto pericoloso....

DocHollyday
12/09/2011, 11:41
L'amico di mio padre nonchè lontano parente, Parlotti, morì all'Isola di Man cercando di vincere il titolo del motomondiale del 72.
Il suo collega nonchè grande amico Agostini, dopo la sua morte, si rifiutò di correre il TT perchè troppo pericoloso, da qui una protesta ripresa da tanti altri che finì con l'asclusione del TT dai circuiti del mondiale.
Mio papà seguiva spesso Gilberto e ne racconta spesso. Si dormiva nei box assieme alle moto e spesso al seguito c'era solo il meccanico e qualche amico che dava aiuti e spippoli vari.
Tutto molto più genuino ma molto molto pericoloso....

Al TT l'atmosfera non è cambiata di molto. E' vero: ci sono team quasi ufficiali, ma il privato, lì, esiste ancora e può fare ottime gare. Cosa che già nella SBK, ad esempio, non esiste più da tempo.

lasilvia
12/09/2011, 11:46
Era così in tutto il mondiale... soprattutto perchè anche ad alti livelli non c'erano sempre grosse aziende alle spalle... mio padre ha dormito spesso nel paddok o addirittura nei box assieme ai piloti...
A me il TT piace però mi fa tanta angoscia, sarà appunto per la brutta esperienza familiare, quindi se posso evito di vederlo.

DocHollyday
12/09/2011, 11:52
Era così in tutto il mondiale... soprattutto perchè anche ad alti livelli non c'erano sempre grosse aziende alle spalle... mio padre ha dormito spesso nel paddok o addirittura nei box assieme ai piloti...
A me il TT piace però mi fa tanta angoscia, sarà appunto per la brutta esperienza familiare, quindi se posso evito di vederlo.

Il TT è coraggio allo stato puro. Il solo "qualificarsi" presuppone l'avere i controcoglioni in moto! :wink_:

lasilvia
12/09/2011, 12:00
Visto il filmato e sentita l'ultima frase.
Credo che l'esser fatalisti era l'unica cosa che potevano pensare e fare senza per forza farsela addosso ogni volta che salivano su una moto. Perchè era realmente tanto pericoloso. Per le moto di allora, le piste com'erano conciate, le protezioni scarse...
E rimango dell'idea che il dott. Costa, per quanto sia spesso sopra le righe, è veramente un brav'uomo di grande sensibilità. E anche lui ne ha viste tante...

maurotrevi
12/09/2011, 12:08
il motociclismo deve tantissimo a Costa, senza di lui la sicurezza in pista sarebbe ancora a livelli bassissimi, prima della clinica mobile l'assistenza in pista era meno di quella che adesso si trova nelle giornate di prove libere dei circuiti minori.

DocHollyday
12/09/2011, 12:14
Una precisazione.

DUCATI dedicò a Renzo Pasolini una delle moto più belle (a mio parere) e che dettò la linea del momento (le cbr Honda, con il "look integrale" erano chiaramente copiate :wink_:): la PASO :coool:

http://img560.imageshack.us/img560/4135/ducati2075020passo20872.jpg (http://imageshack.us/photo/my-images/560/ducati2075020passo20872.jpg/)

Uploaded with ImageShack.us (http://imageshack.us)

Marco Manila
01/10/2011, 08:03
Che pilota ragazzi!

Ho avuto modo di saggiare le condizioni in cui correvano questi eroi delle due ruote del passato durante una rievocazione storica a Rimini: vedere le balle di fieno ai lati delle strade che normalmente frequento (e di cui conosco l' aderenza, a tratti inesistente!) e pensare che questi piloti di altri tempi ci correvano come se fossero in pista mi ha fatto venire la pelle d' oca!

Mio babbo poi mi racconta spesso delle gesta di Pasolini, che essendo il pilota di casa (è di Rimini) ha lasciato ricordi indelebili pur non vincendo mai un mondiale.

D74
01/10/2011, 08:38
le prestazioni c'erano già.... ma avevano gomme che oggi giorno monterebbero su un 50 cc eppure ci facevano cose incredibili.

caschi che oggi sarebbero considerati dei giocattoli.....

protezioni praticamente inesistenti..... le piste avevano un concetto di sicurezza praticamente nullo, guardrail, muretti, alberi... vie di fuga quasi assenti..... la sicurezza era garantita dal fatto che erano chiuse....

erano dei temerari, la dimensione delle corse era a misura d'uomo.... poi venne il business.....

votalele
01/10/2011, 08:47
Purtroppo quel giorno, ragazzino, ero a Monza a vedere la mia prima gara di moto.

Sono tornato a casa sotto shock, alla sera non ho cenato.

Pasolini era un mito, era l'emergente per contrastare lo strapotere di Agostini.

La sua morte è stata una perdita per tutto il movimento.

macheamico6
01/10/2011, 09:00
Ero poco più di un bimbetto.
Stavo a casa e vedevo la diretta da Monza.
Sono passati quasi 40anni ma ricordo perfettamente: la partenza, le prime notizie frammentarie, e poi l'annuncio della tragedia .....

maxmicione
01/10/2011, 09:01
avevo 8 anni all'epoca e seguivo le gesta di agostini e co. ho un ricordo vivo di quella giornata e dei giorni che seguirono fino al funerale

mi ricordo anche che con i miei amici facevamo finta di partire a spinta con le bici urlando per simulare i rumori delle moto

tonidaytona
01/10/2011, 18:38
oggi, ho impiegato un po' di tempo per cercare di capire qualche cosa in più di quei grandi campioni del passato che non ho potuto godere quando erano in attività, è così che mi sono imbattuto in questo video che racconta l'incidente di Renzo Pasolini, una storia come tante, troppe, ma la conclusione di questo video mi ha decisamente colpito
2YD89vHPGf0

nemmeno so' quante volte ho rivolto un pensiero a quei momenti.
a quella gara tragicamente interrotta a pochi metri dal via.
a distanza di tanti anni la grandezza di questi uomini , la loro straordinaria umanita' continua a rivivere nel ricordo intatto di chi , come me li plaudi'.. e li pianse.

grazie Mauro per questo tuo contributo che merita di essere portato in prima pagina ogni tanto...:wink_:

oldbonnie
01/10/2011, 18:53
Avevo, dopo la vespa, da poco acquistato la mia prima moto.....era l'antagonista di Ago..... il numero due contro il numero uno....il campione.....un grande personaggio.......tristi ricordi. :cry:

http://www.windoweb.it/guida/sport/foto_moto_campioni/renzo_pasolini_02.jpg

tonidaytona
01/10/2011, 19:16
Avevo, dopo la vespa, da poco acquistato la mia prima moto.....era l'antagonista di Ago..... il numero due contro il numero uno....il campione.....un grande personaggio.......tristi ricordi. :cry:

http://www.windoweb.it/guida/sport/foto_moto_campioni/renzo_pasolini_02.jpg

bellissima foto!!

gadano
01/10/2011, 19:59
Conosco il fratello... e concessionari mv a rimini..