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Visualizza Versione Completa : Storie di contemporanea miseria....



giorgiorox
10/10/2011, 11:40
Finti indigenti a prendere cibo al banco
alimentare, poi se ne vanno con il suv
Sconvolto il parroco: «Con tutti gli indigenti che si vergognano
a chiedere c'è chi si approfitta della carità per i bisognosi»


di Loredana Losso
BELLUNO - Si fingono indigenti e, ricevuta la borsa al banco alimentare, salgono con nonchalance sul suv e scompaiono fra lo stupore dei volontari. È accaduto giovedì scorso durante la consueta distribuzione gratuita di generi alimentari offerti mensilmente in via Flavio Ostilio dalla parrocchia di San Biagio e Santo Stefano. «Ci sono tanti bellunesi indigenti che si vergognano ancora a chiedere - si sfoga il parroco Don Rinaldo De Menech - ma che qualche benestante, con tanto di auto di lusso approfittasse della carità destinata ai bisognosi non l'avrei mai immaginato». Nessun indizio per ora sulla marca del suv che avrebbe fatto perdere le tracce, giocando sul vantaggio dell'effetto «sorpresa».

Costretti a dormire in macchina, chiedono aiuto a parroci e frati per mangiare almeno una volta al dì. I padri separati si scoprono i nuovi poveri del capoluogo, mentre fra i banchi alimentari fanno da padrone le badanti, ucraine, moldave e rumene, ormai habitué della distribuzione gratuita offerta dalle chiese locali. Si conferma in continuo aumento, infatti, secondo i religiosi del centro, il numero di uomini che, costretti a versare gli alimenti a ex-mogli e figli, vivrebbero sotto la soglia della povertà.

«Storie di quotidiana indigenza che parevano relegate ai ricordi delle generazioni passate» confermano gli operatori dei banchi alimentari cittadini. «La nostra gente tiene ancora molto alla propria dignità - assicura Don Rinaldo De Menech -, ma sono sempre più i separati che chiedono con discrezione aiuto, in separata sede, lontano dagli occhi di parenti e conoscenti».

Non conoscerebbero scrupoli, invece, le assistenti per anziani, originarie soprattutto dai paesi dell'Est Europa, che richiederebbero d'abitudine i generi di prima necessità, come pasta, riso, pomodori, latte e tonno, distribuiti dai volontari. «Non è facile smascherare fra gli oltre 80 immigrati in fila al banco alimentare - nessun locale - chi ha un regolare lavoro e chi, invece, si rivolge a noi solo per risparmiare soldi da inviare alle famiglie nei paesi d'origine» confida con malcelato imbarazzo il parroco.

La difficoltà non è nuova neanche ai frati di Mussoi, alla cui mensa le badanti sarebbero una presenza fissa, in particolare nei giorni festivi. «Gli extracomunitari che chiedono un pasto si sono mantenuti pressoché costanti nell'ultimo anno - racconta Padre Lanfranco Dalla Rizza dalla mensa dei Cappuccini - mentre sono aumentati i bellunesi, non più solo anziani, ma anche giovani separati che con lo stipendio non riescono a fare fronte agli alimenti dovuti all'ex-coniuge e al nuovo affitto».

A celare, almeno per il momento, la portata del fenomeno, sarebbe, secondo molti parroci, solo la cultura di pudore ancora radicata nella nostra provincia. «I bellunesi faticano a chiedere aiuto - conferma anche Don Rinaldo Sommacal, parroco del Duomo e Loreto -, ma di questi tempi sono sempre più i single e anche le famiglie che, stretti da mutui, affitti o anche debiti, non riescono a fare fronte a bollette o anche piccoli imprevisti».

Venanzio
10/10/2011, 11:42
Magari il suv era rubato

Leo67
10/10/2011, 11:46
andrebbero presi a legnate...forti......

MTluc
10/10/2011, 11:46
A Torino il comune aveva predisposto il pacco famiglia, cioè una fornitura di carne a prezzo molto agevolato da ritirare presso i macellai aderenti all'iniziativa, presentando la classificazione di basso reddito.
Bene ti garantisco che ho visto molte volte professionisti et similia, con macchine da 60/80.000 euro uscire da un ottimo macellaio della zona con i suddetto pacco famiglia.
Per non parlare degli stessi che ottengono le tariffe inime, presso asili, scuole e mense, ottenendo il tutto con le dichiarazioni da poveracci che presentano:cry::cry::sick::sick:

triplexperience
10/10/2011, 11:47
Che coglioni con sta storia del suv. Se avesse avuto un mercedes SL sarebbe stato giustificato invece? Direi che questa storia va analizzata al netto del Suv. Ed è una porcheria.
Apprezzamento invece per le tantissime persone che, all'ombra di un cercato anonimato, aiutano tutti i giorni chi ha più bisogno. E un plauso a quei preti che con il loro operato nel sociale rappresentano in pieno il vero messaggio cristiano.

giorgiorox
10/10/2011, 11:53
Che coglioni con sta storia del suv. Se avesse avuto un mercedes SL sarebbe stato giustificato invece? Direi che questa storia va analizzata al netto del Suv. Ed è una porcheria.Apprezzamento invece per le tantissime persone che, all'ombra di un cercato anonimato, aiutano tutti i giorni chi ha più bisogno. E un plauso a quei preti che con il loro operato nel sociale rappresentano in pieno il vero messaggio cristiano.

infatti... ma il riferimento al SUV era nell'articolo, che non ho voluto in alcun modo modificare....:dry:

lasilvia
10/10/2011, 11:55
Si conferma in continuo aumento, infatti, secondo i religiosi del centro, il numero di uomini che, costretti a versare gli alimenti a ex-mogli e figli, vivrebbero sotto la soglia della povertà.

purtroppo conosco anch'io un paio di casi... e stanno aumentando...

Segy
10/10/2011, 11:57
andrebbero presi a legnate...forti......

ti quoto forte

superIII
10/10/2011, 11:58
Finti indigenti a prendere cibo al banco
alimentare, poi se ne vanno con il suv
Sconvolto il parroco: «Con tutti gli indigenti che si vergognano
a chiedere c'è chi si approfitta della carità per i bisognosi»


di Loredana Losso
BELLUNO - Si fingono indigenti e, ricevuta la borsa al banco alimentare, salgono con nonchalance sul suv e scompaiono fra lo stupore dei volontari. È accaduto giovedì scorso durante la consueta distribuzione gratuita di generi alimentari offerti mensilmente in via Flavio Ostilio dalla parrocchia di San Biagio e Santo Stefano. «Ci sono tanti bellunesi indigenti che si vergognano ancora a chiedere - si sfoga il parroco Don Rinaldo De Menech - ma che qualche benestante, con tanto di auto di lusso approfittasse della carità destinata ai bisognosi non l'avrei mai immaginato». Nessun indizio per ora sulla marca del suv che avrebbe fatto perdere le tracce, giocando sul vantaggio dell'effetto «sorpresa».

Costretti a dormire in macchina, chiedono aiuto a parroci e frati per mangiare almeno una volta al dì. I padri separati si scoprono i nuovi poveri del capoluogo, mentre fra i banchi alimentari fanno da padrone le badanti, ucraine, moldave e rumene, ormai habitué della distribuzione gratuita offerta dalle chiese locali. Si conferma in continuo aumento, infatti, secondo i religiosi del centro, il numero di uomini che, costretti a versare gli alimenti a ex-mogli e figli, vivrebbero sotto la soglia della povertà.

«Storie di quotidiana indigenza che parevano relegate ai ricordi delle generazioni passate» confermano gli operatori dei banchi alimentari cittadini. «La nostra gente tiene ancora molto alla propria dignità - assicura Don Rinaldo De Menech -, ma sono sempre più i separati che chiedono con discrezione aiuto, in separata sede, lontano dagli occhi di parenti e conoscenti».

Non conoscerebbero scrupoli, invece, le assistenti per anziani, originarie soprattutto dai paesi dell'Est Europa, che richiederebbero d'abitudine i generi di prima necessità, come pasta, riso, pomodori, latte e tonno, distribuiti dai volontari. «Non è facile smascherare fra gli oltre 80 immigrati in fila al banco alimentare - nessun locale - chi ha un regolare lavoro e chi, invece, si rivolge a noi solo per risparmiare soldi da inviare alle famiglie nei paesi d'origine» confida con malcelato imbarazzo il parroco.

La difficoltà non è nuova neanche ai frati di Mussoi, alla cui mensa le badanti sarebbero una presenza fissa, in particolare nei giorni festivi. «Gli extracomunitari che chiedono un pasto si sono mantenuti pressoché costanti nell'ultimo anno - racconta Padre Lanfranco Dalla Rizza dalla mensa dei Cappuccini - mentre sono aumentati i bellunesi, non più solo anziani, ma anche giovani separati che con lo stipendio non riescono a fare fronte agli alimenti dovuti all'ex-coniuge e al nuovo affitto».

A celare, almeno per il momento, la portata del fenomeno, sarebbe, secondo molti parroci, solo la cultura di pudore ancora radicata nella nostra provincia. «I bellunesi faticano a chiedere aiuto - conferma anche Don Rinaldo Sommacal, parroco del Duomo e Loreto -, ma di questi tempi sono sempre più i single e anche le famiglie che, stretti da mutui, affitti o anche debiti, non riescono a fare fronte a bollette o anche piccoli imprevisti».

.

triplexperience
10/10/2011, 11:59
infatti... ma il riferimento al SUV era nell'articolo, che non ho voluto in alcun modo modificare....:dry:

Non era certamente riferita alla te la critica, ci mancherebbe.:wink_:

winter1969
10/10/2011, 12:12
andrebbero presi a legnate...forti......

Ottima soluzione

andrellino
10/10/2011, 12:14
Con che coraggio si guardano allo specchio?

Ma una coscienza l'avranno pure loro o no???

giorgiorox
10/10/2011, 12:15
Con che coraggio si guardano allo specchio?

Ma una coscienza l'avranno pure loro o no???

no

unionjack
10/10/2011, 12:21
Guttalax come se piovesse a quelli che approfittano

wailingmongi
10/10/2011, 14:24
pezzenti...

DocHollyday
10/10/2011, 14:27
Magari il suv era rubato

Doppie legnate, allora!

tormento
10/10/2011, 14:34
purtroppo conosco anch'io un paio di casi... e stanno aumentando...

Certo perché ci sono giudici e leggi del caxxo in Italia e donne senza scrupoli a cui piace umiliare il padre davanti ai propri figli:sick::sick:

Lo scrofo
10/10/2011, 14:47
andrebbero presi a legnate...forti......

Impalarli, altro che legnate.


Finti indigenti a prendere cibo al banco
alimentare, poi se ne vanno con il suv
Sconvolto il parroco: «Con tutti gli indigenti che si vergognano
a chiedere c'è chi si approfitta della carità per i bisognosi»


di Loredana Losso
BELLUNO - Si fingono indigenti e, ricevuta la borsa al banco alimentare, salgono con nonchalance sul suv e scompaiono fra lo stupore dei volontari. È accaduto giovedì scorso durante la consueta distribuzione gratuita di generi alimentari offerti mensilmente in via Flavio Ostilio dalla parrocchia di San Biagio e Santo Stefano. «Ci sono tanti bellunesi indigenti che si vergognano ancora a chiedere - si sfoga il parroco Don Rinaldo De Menech - ma che qualche benestante, con tanto di auto di lusso approfittasse della carità destinata ai bisognosi non l'avrei mai immaginato». Nessun indizio per ora sulla marca del suv che avrebbe fatto perdere le tracce, giocando sul vantaggio dell'effetto «sorpresa».

Costretti a dormire in macchina, chiedono aiuto a parroci e frati per mangiare almeno una volta al dì. I padri separati si scoprono i nuovi poveri del capoluogo, mentre fra i banchi alimentari fanno da padrone le badanti, ucraine, moldave e rumene, ormai habitué della distribuzione gratuita offerta dalle chiese locali. Si conferma in continuo aumento, infatti, secondo i religiosi del centro, il numero di uomini che, costretti a versare gli alimenti a ex-mogli e figli, vivrebbero sotto la soglia della povertà.

«Storie di quotidiana indigenza che parevano relegate ai ricordi delle generazioni passate» confermano gli operatori dei banchi alimentari cittadini. «La nostra gente tiene ancora molto alla propria dignità - assicura Don Rinaldo De Menech -, ma sono sempre più i separati che chiedono con discrezione aiuto, in separata sede, lontano dagli occhi di parenti e conoscenti».

Non conoscerebbero scrupoli, invece, le assistenti per anziani, originarie soprattutto dai paesi dell'Est Europa, che richiederebbero d'abitudine i generi di prima necessità, come pasta, riso, pomodori, latte e tonno, distribuiti dai volontari. «Non è facile smascherare fra gli oltre 80 immigrati in fila al banco alimentare - nessun locale - chi ha un regolare lavoro e chi, invece, si rivolge a noi solo per risparmiare soldi da inviare alle famiglie nei paesi d'origine» confida con malcelato imbarazzo il parroco.

La difficoltà non è nuova neanche ai frati di Mussoi, alla cui mensa le badanti sarebbero una presenza fissa, in particolare nei giorni festivi. «Gli extracomunitari che chiedono un pasto si sono mantenuti pressoché costanti nell'ultimo anno - racconta Padre Lanfranco Dalla Rizza dalla mensa dei Cappuccini - mentre sono aumentati i bellunesi, non più solo anziani, ma anche giovani separati che con lo stipendio non riescono a fare fronte agli alimenti dovuti all'ex-coniuge e al nuovo affitto».

A celare, almeno per il momento, la portata del fenomeno, sarebbe, secondo molti parroci, solo la cultura di pudore ancora radicata nella nostra provincia. «I bellunesi faticano a chiedere aiuto - conferma anche Don Rinaldo Sommacal, parroco del Duomo e Loreto -, ma di questi tempi sono sempre più i single e anche le famiglie che, stretti da mutui, affitti o anche debiti, non riescono a fare fronte a bollette o anche piccoli imprevisti».

Carissimo, a Padova non hanno beccato forse uno stronzone che dichiarava un reddito famigliare bassissimo e andava in facolta' con un Cayenne?
E pensi che sia stato beccato dalle FdO o dalla GdF ? NO, E' STATO DENUNCIATO DA ALTRI RAGAZZI DELLA FACOLTA' !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E' tutta questione di pelo sullo stomaco e di faccia tosta. I furbi godono, gli stronzi pagano.


purtroppo conosco anch'io un paio di casi... e stanno aumentando...

e questo e' un altro problema dei giorni nostri .


Che coglioni con sta storia del suv. Se avesse avuto un mercedes SL sarebbe stato giustificato invece? Direi che questa storia va analizzata al netto del Suv. Ed è una porcheria.
Apprezzamento invece per le tantissime persone che, all'ombra di un cercato anonimato, aiutano tutti i giorni chi ha più bisogno. E un plauso a quei preti che con il loro operato nel sociale rappresentano in pieno il vero messaggio cristiano.

Il Suv e' solo la punta dell'iceberg.

oldbonnie
10/10/2011, 14:49
Sono basito.

Gian
10/10/2011, 14:59
A Torino il comune aveva predisposto il pacco famiglia, cioè una fornitura di carne a prezzo molto agevolato da ritirare presso i macellai aderenti all'iniziativa, presentando la classificazione di basso reddito.
Bene ti garantisco che ho visto molte volte professionisti et similia, con macchine da 60/80.000 euro uscire da un ottimo macellaio della zona con i suddetto pacco famiglia.
Per non parlare degli stessi che ottengono le tariffe inime, presso asili, scuole e mense, ottenendo il tutto con le dichiarazioni da poveracci che presentano:cry::cry::sick::sick:


Ne "conosco" alcuni che se ne vantano pure della loro "furbizia".....mamma quanti denti farei loro lasciare per strada!!!!:mad:

The Dog
10/10/2011, 15:08
...si vede che non riescono a pagare le rate....

Lo scrofo
10/10/2011, 15:14
Ne "conosco" alcuni che se ne vantano pure della loro "furbizia".....mamma quanti denti farei loro lasciare per strada!!!!:mad:

e perche' non fai una denuncia anonima ?

streetTux
10/10/2011, 15:17
Vergogna.

Gian
10/10/2011, 15:19
e perche' non fai una denuncia anonima ?

eh te spiegarò....:dry: