freerider3957
18/10/2011, 08:58
Come?
Semplice: con il calcolo distribuito!
Molti istituti di ricerca hanno problemi per via dei calcoli complessi che devono processare, e che richiedono supercomputer da centinaia di milioni di euro o dollari, che spesso non hanno.
Il primo ad avere questo problema è stato il SETI dell'università di Berkeley, con il taglio dei fondi, così gli ingegneri hanno dovuto inventarsi un computer che fisicamente non esisteva, sfruttando la potenza di calcolo dei PC connessi in rete internet.
Cedendo una porzione piccolissima dell'hard disk e il processore del proprio PC, si consente agli istituti di poter continuare il proprio lavoro senza dover spendere milioni fra acquisto e mantenimento di enormi infrastrutture di calcolo.
Peraltro senza compromettere le prestazioni del proprio PC, perchè il programma di calcolo lavora in background a bassissima priorità, cioè cedendo il passo ai programmi in uso in quel momento, mentre lavora sfruttando il 100% del processore nei momenti in cui il computer non è usato, cioè gran parte del tempo che è in funzione.
Non ci sono premi in denaro, ma il piacere di partecipare condividendo risorse al progresso scientifico.:laugh2:
I progetti in corso sono svariati e in molti settori scientifici, perciò se qualcuno vuole contribuire può avere tutte le info a questo link:
BOINC.Italy - Il portale della comunità italiana BOINC dedicato al calcolo distribuito (http://www.boincitaly.org/index.php)
Semplice: con il calcolo distribuito!
Molti istituti di ricerca hanno problemi per via dei calcoli complessi che devono processare, e che richiedono supercomputer da centinaia di milioni di euro o dollari, che spesso non hanno.
Il primo ad avere questo problema è stato il SETI dell'università di Berkeley, con il taglio dei fondi, così gli ingegneri hanno dovuto inventarsi un computer che fisicamente non esisteva, sfruttando la potenza di calcolo dei PC connessi in rete internet.
Cedendo una porzione piccolissima dell'hard disk e il processore del proprio PC, si consente agli istituti di poter continuare il proprio lavoro senza dover spendere milioni fra acquisto e mantenimento di enormi infrastrutture di calcolo.
Peraltro senza compromettere le prestazioni del proprio PC, perchè il programma di calcolo lavora in background a bassissima priorità, cioè cedendo il passo ai programmi in uso in quel momento, mentre lavora sfruttando il 100% del processore nei momenti in cui il computer non è usato, cioè gran parte del tempo che è in funzione.
Non ci sono premi in denaro, ma il piacere di partecipare condividendo risorse al progresso scientifico.:laugh2:
I progetti in corso sono svariati e in molti settori scientifici, perciò se qualcuno vuole contribuire può avere tutte le info a questo link:
BOINC.Italy - Il portale della comunità italiana BOINC dedicato al calcolo distribuito (http://www.boincitaly.org/index.php)