PDA

Visualizza Versione Completa : Apple, la Cina e i costi umani per iPad e iPhone



nothing2007
26/01/2012, 15:23
Incidenti mortali, suicidi e turni di 24 ore sette giorni su sette nella fabbriche dove vengono prodotti tablet e telefono

http://www.corriere.it/esteri/12_gennaio_26/apple-salom_a2c196d2-4802-11e1-9901-97592fb91505.shtml :ph34r:

streetTux
26/01/2012, 15:28
Sarà sicuramente la stessa cosa per qualsiasi altro produttore... o almeno, la stragrande maggioranza.
Purtroppo.

Medoro
26/01/2012, 15:33
patetico il pezzo dove scrivono che sicuramente alla apple sono allo scuro di tutto

Gnolo
26/01/2012, 15:42
Però.... almeno loro non sentono la crisi

edotto
26/01/2012, 15:52
sicuramente si sbagliano dai...in cina costruiscono un grattacielo in 15 gg senza morti...
dai che è uno scherzo di sicuro...

poi, quando hanno sparato al cinese a roma l'ambasciata orientale si è indignata per l'inaudita
violenza che domina le vie cittadine italiane...da loro tutto a posto, dai...

winter1969
26/01/2012, 16:00
Solo per essere più precisi...........non è solo Apple che approfitta della cosa

Con un’attenzione particolare alla Foxconn, se non altro perché è la più grande fabbrica della Repubblica Popolare (un milione e 200 mila tra operai e addetti) che, oltre a quelli della Apple, assembla i prodotti di industrie come Amazon, Dell, Hewlett-Packard, Nintendo, Nokia e Samsung.

Muttley
26/01/2012, 16:13
perche' secondo voi stanno andando tutti a produrre in Cina ???
....dai la manodopera non costa un caxxo , i lavoratori non hanno diritti , se protestano non mangiano ....la lista e' lunga

Stinit
26/01/2012, 18:29
patetico il pezzo dove scrivono che sicuramente alla apple sono allo scuro di tutto


però qui si superano:<< LA DIFESA- La Foxconn si difende negando di «maltrattare gli operai» e anzi affermando di «rispettare le leggi della Repubblica Popolare». D’altro canto, la Apple ha varato un codice di condotta aziendale che vieta di servirsi di fornitori che impongano condizioni disumane ai dipendenti. Evidentemente, fa capire il New York Times, non sempre queste condizioni vengono verificate puntualmente. Altrimenti la Foxconn non sarebbe tra i fornitori della Casa di Cupertino.] LA DIFESA- La Foxconn si difende negando di «maltrattare gli operai» e anzi affermando di «rispettare le leggi della Repubblica Popolare». D’altro canto, la Apple ha varato un codice di condotta aziendale che vieta di servirsi di fornitori che impongano condizioni disumane ai dipendenti. Evidentemente, fa capire il New York Times, non sempre queste condizioni vengono verificate puntualmente. Altrimenti la Foxconn non sarebbe tra i fornitori della Casa di Cupertino.>>

:cipenso: :risate2:

per carità...in cina sono presenti tutte le multinazionali...ma se si attinge da una fabbrica del genere poi non si può "non sapere"...(e soprattutto fare certe dichiarazioni :sick:)

TonyManero
26/01/2012, 19:35
Io sto con Steve Jobs sempre e comunque :ph34r:

Dennis
26/01/2012, 20:17
<<LA DIFESA- La Foxconn si difende negando di «maltrattare gli operai» e anzi affermando di «rispettare le leggi della Repubblica Popolare». D’altro canto, la Apple ha varato un codice di condotta aziendale che vieta di servirsi di fornitori che impongano condizioni disumane ai dipendenti. Evidentemente, fa capire il New York Times, non sempre queste condizioni vengono verificate puntualmente. Altrimenti la Foxconn non sarebbe tra i fornitori della Casa di Cupertino.>>

Ecco, vorrei appunto conoscere in proposito queste leggi.

macheamico6
26/01/2012, 20:19
.


Bisognerebbe invitare i produttori a garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoranti, ivi inclusi quelli dei terzisti e dei fornitori, quindi tramite un'attività di attenta sorveglianza, attraverso un codice etico sottoposto all'attenzione del consumatore finale e al controllo di apposito organismo partecipato dagli stessi produttori.
Chi vorrà aderire lo farà e di conseguenza dovrà attrezzarsi, e quindi non potrà più nascondersi dietro al "non potevamo sapere, non potevamo neanche immaginare".
A questo punto si potranno verificare due ipotesi:
aumenteranno i prezzi delle merci OPPURE i produttori lasceranno inalterati i prezzi e guadagneranno dimeno.
Per contro, noi clienti ne saremo informati e, secondo coscienza, potremo meglio indirizzare i nostri acquisti.

Stinit
27/01/2012, 11:58
.


Bisognerebbe invitare i produttori a garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoranti, ivi inclusi quelli dei terzisti e dei fornitori, quindi tramite un'attività di attenta sorveglianza, attraverso un codice etico sottoposto all'attenzione del consumatore finale e al controllo di apposito organismo partecipato dagli stessi produttori.
Chi vorrà aderire lo farà e di conseguenza dovrà attrezzarsi, e quindi non potrà più nascondersi dietro al "non potevamo sapere, non potevamo neanche immaginare".
A questo punto si potranno verificare due ipotesi:
aumenteranno i prezzi delle merci OPPURE i produttori lasceranno inalterati i prezzi e guadagneranno dimeno.
Per contro, noi clienti ne saremo informati e, secondo coscienza, potremo meglio indirizzare i nostri acquisti.


questa ipotesi è...poco probabile...

triplexperience
27/01/2012, 12:14
Alternative alla produzione in Cina? Far pagare un I-Phone 1500 euro. Allora i suicidi avverrebbero qui, di ragazzetti che non possono sopportare l'onta di non possederlo. Non capisco dove sta lo scandalo: in oriente o in occidente? E soprattutto: c'è davvero lo scandalo? Come dà lavoro la Cina se nessuno va li a produrre perchè poco competitiva, se dovesse riparametrarsi ai livelli occidentali?
Dispiace, certo, ma mica viviamo una favola...Guardate quel che vi circondate, guardate dov'è fatto, pensate cosa potreste avere se costasse il 30% in più...E' giusto evidenziare e sottolineare, cercare di migliorare. Ma questa storia che tutti devono aver diritti e benessere, è ridicola. Uno su sei può star bene, quando 3 su 6 staranno bene, esploderemo.

macheamico6
27/01/2012, 13:11
.


Bisognerebbe invitare i produttori a garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoranti, ivi inclusi quelli dei terzisti e dei fornitori, quindi tramite un'attività di attenta sorveglianza, attraverso un codice etico sottoposto all'attenzione del consumatore finale e al controllo di apposito organismo partecipato dagli stessi produttori.
Chi vorrà aderire lo farà e di conseguenza dovrà attrezzarsi, e quindi non potrà più nascondersi dietro al "non potevamo sapere, non potevamo neanche immaginare".
A questo punto si potranno verificare due ipotesi:
aumenteranno i prezzi delle merci OPPURE i produttori lasceranno inalterati i prezzi e guadagneranno di meno.
Per contro, noi clienti ne saremo informati e, secondo coscienza, potremo meglio indirizzare i nostri acquisti.


questa ipotesi è...poco probabile...

Ok.
Allora non resta che l'altra :fisch::fisch::fisch:

Stinit
27/01/2012, 20:50
Alternative alla produzione in Cina? Far pagare un I-Phone 1500 euro. Allora i suicidi avverrebbero qui, di ragazzetti che non possono sopportare l'onta di non possederlo. Non capisco dove sta lo scandalo: in oriente o in occidente? E soprattutto: c'è davvero lo scandalo? Come dà lavoro la Cina se nessuno va li a produrre perchè poco competitiva, se dovesse riparametrarsi ai livelli occidentali?
Dispiace, certo, ma mica viviamo una favola...Guardate quel che vi circondate, guardate dov'è fatto, pensate cosa potreste avere se costasse il 30% in più...E' giusto evidenziare e sottolineare, cercare di migliorare. Ma questa storia che tutti devono aver diritti e benessere, è ridicola. Uno su sei può star bene, quando 3 su 6 staranno bene, esploderemo.


mi dispiace ma il tuo ragionamento non è molto aderente alla realtà...le multinazionali (come per altro le pmi) vanno a produrre in cina non per far costare meno il prodotto finale ma molto più semplicemente per MASSIMIZZARE I PROFITTI...la dimostrazione incontrovertibile di tutto ciò la si ha su qualsiasi prodotto realizzato fino a poco tempo fa in italia ed oggi (grazie alle delocalizzazioni selvagge) prodotto in cina...il prezzo di quel bene non solo non è sceso ma è pure aumentato...

la fortuna di queste multinazionali (che fatturano miliardi di euro sulle spalle di gente in stato di schiavitù) sta nel marketing mediante il quale riescono a far diventare prodotti di massa status symbol...il prezzo reale di quei beni elettronici è irrisorio...altro che 1500 euro...

Stinit
27/01/2012, 21:00
Ok.
Allora non resta che l'altra :fisch::fisch::fisch:

la soluzione sta nel tornare a dare il giusto valore alle cose...solo che a quanto pare questo avverrà non per la maturità dei popoli ma per mera necessità materiale...

Kalman
27/01/2012, 21:30
I suicidi rispettano la media nazionale

Dennis
27/01/2012, 21:37
Alternative alla produzione in Cina? Far pagare un I-Phone 1500 euro. Allora i suicidi avverrebbero qui, di ragazzetti che non possono sopportare l'onta di non possederlo. Non capisco dove sta lo scandalo: in oriente o in occidente? E soprattutto: c'è davvero lo scandalo? Come dà lavoro la Cina se nessuno va li a produrre perchè poco competitiva, se dovesse riparametrarsi ai livelli occidentali?
Dispiace, certo, ma mica viviamo una favola...Guardate quel che vi circondate, guardate dov'è fatto, pensate cosa potreste avere se costasse il 30% in più...E' giusto evidenziare e sottolineare, cercare di migliorare. Ma questa storia che tutti devono aver diritti e benessere, è ridicola. Uno su sei può star bene, quando 3 su 6 staranno bene, esploderemo.

Credo che uno smartphone "top" attuale abbia un costo di produzione, imballato e spedito agli importatori nazionali, di poche decine di euro.... ovviamente, sempre rimanendo al livello dell'arrivo all'importatore, il prezzo d'acquisto deve anche considerare il costo dello sviluppo di hardware e software, non solo della sua produzione, ma di quanto inciderà sul singolo pezzo? Probabilmente per aziende come Apple ancora meno del costo di produzione.
Tra sviluppare e produrre uno smartphone venduto a 100 euro ed un altro a 700, di certo non intercorre un rapporto di costi di 1 a 7, ma forse neanche di 1 a 2. In sostanza, quel che si risparmia in un prodotto elettronico simile ognuno lo divide a suo piacimento tra marketing ed utili, non certo lo utilizza per adeguare al ribasso il prezzo di vendita.

D'altronde, mi vien da pensare che Apple e Samsung venderebbero molti meno telefoni "top di gamma" rispetto ad ora, se li proponessero a 200 euro... ma di marketing non me ne intendo molto, lascio la parola agli esperti.

gtr2
27/01/2012, 21:45
Io sto con Steve Jobs sempre e comunque :ph34r:

In una intervista,alla domanda su cosa ne pensava delle condizioni di vita all'interno della fabbrica della Apple,SteveJobs disse :"hanno tutto quello che gli serve,e i loro "alloggi" sono "CARINI!!!!!" ... Una stanza di non sò,10 mq.

Fanculo SteveJobs.


poi, quando hanno sparato al cinese a roma l'ambasciata orientale si è indignata per l'inaudita
violenza che domina le vie cittadine italiane...da loro tutto a posto, dai...

Di certo laggiu,non si sparano per strada.

Stinit
27/01/2012, 21:47
Credo che uno smartphone "top" attuale abbia un costo di produzione, imballato e spedito agli importatori nazionali, di poche decine di euro.... ovviamente, sempre rimanendo al livello dell'arrivo all'importatore, il prezzo d'acquisto deve anche considerare il costo dello sviluppo di hardware e software, non solo della sua produzione, ma di quanto inciderà sul singolo pezzo? Probabilmente per aziende come Apple ancora meno del costo di produzione.
Tra sviluppare e produrre uno smartphone venduto a 100 euro ed un altro a 700, di certo non intercorre un rapporto di costi di 1 a 7, ma forse neanche di 1 a 2. In sostanza, quel che si risparmia in un prodotto elettronico simile ognuno lo divide a suo piacimento tra marketing ed utili, non certo lo utilizza per adeguare al ribasso il prezzo di vendita.

D'altronde, mi vien da pensare che Apple e Samsung venderebbero molti meno telefoni "top di gamma" rispetto ad ora, se li proponessero a 200 euro... ma di marketing non me ne intendo molto, lascio la parola agli esperti.

quoto...tutto si riconduce al giusto valore delle cose...

...basterebbe solo considerare quanto spendono queste multinazionali per la famosa "obsolescenza programmata" per capire a che gioco stanno giocando...

gtr2
27/01/2012, 21:53
Il gioco è semplice,ma la colpa è di quei milioni di citrulli (senza offesa ehh) che rincorrono l'ultima novità!!

P.s oggi ho dovuto cambiare il cell per via della batteria! (merdata ciucca programmata sicuramente!)
Ne ho preso un altro...aimè! ho speso più che per quello vecchio (28 euro in offerta) oggi 39,90!!!
Speriamo che mi duri almeno un anno! :cry:

Brandhauer
28/01/2012, 00:57
.


Bisognerebbe invitare i produttori a garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoranti, ivi inclusi quelli dei terzisti e dei fornitori, quindi tramite un'attività di attenta sorveglianza, attraverso un codice etico sottoposto all'attenzione del consumatore finale e al controllo di apposito organismo partecipato dagli stessi produttori.
Chi vorrà aderire lo farà e di conseguenza dovrà attrezzarsi, e quindi non potrà più nascondersi dietro al "non potevamo sapere, non potevamo neanche immaginare".
A questo punto si potranno verificare due ipotesi:
aumenteranno i prezzi delle merci OPPURE i produttori lasceranno inalterati i prezzi e guadagneranno dimeno.
Per contro, noi clienti ne saremo informati e, secondo coscienza, potremo meglio indirizzare i nostri acquisti.


Detta così non fa una grinza, rileverei 2 vizi:
-quanto sappiamo tu ed io delle condizioni di vita e cultura cinesi? oddio sono esseri umani ed avranno i nostri stessi bisogni questo è palese ma... possibile che abbiano priorità poco fiutabili/comprensibili da qui? Insomma se uno solo di questi "sfruttatori asdsassini" ne ha assunti un miolioneeduecentomila... vuoi dire che sono tutti babbi/senza alternative?
-quanto del condivisibilissimo discorso qui sopra è attento ai diritti dei lavoratori cinesi e quanto è conservatore rispetto ai nostri, stracciati dalla concorrenza scellerata?

I produttori di successo, quasi tutti, producono ad est (e noi acquistiamo). Sarà anche per la spietata legge di mercato ma finchè non s'indivuda, e condivide, un modello di sviluppo alternativo non ci sarà verso di "educare", da qui, intere filiere e popolazioni oceaniche alle nostre già traballanti convinzioni.

Stinit
28/01/2012, 09:52
Detta così non fa una grinza, rileverei 2 vizi:
-quanto sappiamo tu ed io delle condizioni di vita e cultura cinesi? oddio sono esseri umani ed avranno i nostri stessi bisogni questo è palese ma... possibile che abbiano priorità poco fiutabili/comprensibili da qui? Insomma se uno solo di questi "sfruttatori asdsassini" ne ha assunti un miolioneeduecentomila... vuoi dire che sono tutti babbi/senza alternative?
-quanto del condivisibilissimo discorso qui sopra è attento ai diritti dei lavoratori cinesi e quanto è conservatore rispetto ai nostri, stracciati dalla concorrenza scellerata?

I produttori di successo, quasi tutti, producono ad est (e noi acquistiamo). Sarà anche per la spietata legge di mercato ma finchè non s'indivuda, e condivide, un modello di sviluppo alternativo non ci sarà verso di "educare", da qui, intere filiere e popolazioni oceaniche alle nostre già traballanti convinzioni.



mmm...io ribalterei la frase...il successo delle più note multinazionali si basa sulla produzione ad est... :wink_:

riporto la sgangherata difesa di un "CEO" di una nota multinazionale dalle accuse di sfruttare gli operai:

“Come azienda e come persone, siamo identificati dai nostri ideali. Sfortunatamente, alcune persone stanno mettendo in dubbio i valori di xxxx in questi giorni, ed è proprio a loro che voglio rivolgermi direttamente. Noi ci prendiamo cura di ogni singolo lavoratore in tutta la catena di produzione. Ogni incidente viene approfondito in maniera importante, ed ogni problema relativo alle condizioni lavorative è causa di riflessione da parte nostra.

Ogni ipotesi sul fatto che non abbiamo cura dei nostri lavoratori è chiaramente falso ed offensivo per noi. Come sapete meglio di chiunque altro, le accuse come queste sono il contrario di quelli che sono i nostri ideali ed i nostri valori.

Non fanno parte di ciò che siamo. Per le migliaia di voi che lavorano nelle nostre catene di fornitori in giro per il mondo, o passano gran parte del loro tempo a lavorare per xxxx lontano dalle proprie famiglie, io so che siete offesi così come lo sono io. Per quelli che non sono vicini alla catena di montaggio e sono lontani da questo mondo, avete il diritto di sapere come stanno realmente le cose.”

(ho volutamente messo delle xxxx al posto del nome dell'azienda in questione perchè situazioni come queste sono le medesime di altre aziende di pari livello...)


...questi top manager non possono "non sapere" che nel pretendere di produrre milioni di oggetti in poco tempo riducono la gente che lavora in quelle fabbriche in schiavitù...

non possono fare arrinnghe come quella che ho riportato sopra nelle quali dichiarano (impunemente) di essere "attenti" a quello che succede nelle aziende dove assemblano quei gingilli... :ph34r:

marco72
28/01/2012, 12:53
a steve jobs....mavaffanculo tu e il tuo iphone.

natan
28/01/2012, 13:08
Sarà sicuramente la stessa cosa per qualsiasi altro produttore... o almeno, la stragrande maggioranza.
Purtroppo.

in effetti c'é a chi viene comodo parlarne quando il prodotto non piace ma, guardando su tutti i prodotti, quando si vede un "made in Cina" bisogna tenerne conto ... :cry:

Filomao
28/01/2012, 15:26
Io sto con Steve Jobs sempre e comunque :ph34r:
Forse stavi....:biggrin3:

Lex987
28/01/2012, 22:18
non ho colto il "succo" della questione... qualcuno mi illumina???

sono arrivato al fatto che la Apple fa costruire la sua roba in Cina... dunque? mi devo esser perso qualcosa.

andrew72
28/01/2012, 23:08
alcuni concetti di base:
- le cose belle si pagano ovunque esse si producano
- uno compra dove la roba costa meno a parità di qualità
- ogni imprenditore produce dove la manodopera costa meno
- la mandopora costa meno dove c'è un mix di povertà e facilità di reperimento di forza lavoro
- la manodopera costa di più dove sono maggiori i diritti e le tutele
- quando si ha la panza piena di tutto, il resto è il superfluo, beni voluttuari che non seguono
necessariamente le leggi di mercato
- la storia (non solo economica) è fatta di cicli: l'impero romano è cresciuto quando aveva "fame"
di conquiste, un esercito capace di imporsi e un ordinamento interno che assicurava ordine e compattezza
quando il benessere è cresciuto e i domini sono diventati tanto estesi, sono subentrati i problemi...
l'esempio si può estendere all'infinito fino al mondo occidentale di oggi che ha raggiunto l'apice
e ora si scontra con un mondo che vorrebbe raggiungere lo stesso agio e benessere

...il resto sono chiacchiere da bar "condite" da facili moralismi