Quel 6 Maggio

[sagyttar]

Forse molti l'hanno dimenticato, ma 36 anni fa più o meno a quest'ora un tremendo terremoto scosse il Friuli provocando danni e lutti incalcolabili.............. ancora non riesco a cancellare il ricordo di quella serata......

[macheamico6]

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Ricordo benissimo.

E ricordo anche come la gente friulana si ricostruì in breve le case
senza attendere gli aiuti dello Stato :bravissimo_:




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[edotto]

Mia madre mi portava in grembo quella primavera...non so quante volte me l'ha raccontata la storia di quell'epoca...


Un pensiero alle vittime ed alle loro famiglie, massimo rispetto a tutti i friuliani per la forza d'animo e la voglia
di ripartire senza aspettare "gli altri"....

[bi_andrea_elle]

Brutte cose.. Speriamo non accada mai più nulla del genere..

[Medoro]

un pensiero alle vittime

[Shining]

mi ricordo benissimo.
Avevo 13 anni e nei giorni seguenti con mia cugina di 18 e il suo ragazzo, con un pullmino fiat 238 di mio zio facemmo il giro degli alberghi della mia cittadina per raccogliere viveri e materassi, e li portammo alla Croce Rossa.
In quella tragedia fu la prima volta che in vita mia ebbi la consapevolezza di poter fare qualcosa per gli altri, e che ognuno può e deve sempre fare qualcosa

[eusebius]

Me lo ricordo ancora. :cry:

Anche a Milano la scossa si avverti abbastanza forte (abitavo ad un piano abbastanza alto)

[kitesvara74]

6 maggio -6 aprile, due drammi che oltre la data simile non hanno molto altro in comune.
Un pensiero alle vittime ed ai familiari di entrambi i sisma ed alle persone che portarono aiuto.

[urasch]

brutte cose

[corra]

BRRRRRRRRRRRRR ero piccolo ma non dimentico la paura,se la sera le mucche erano agitate era un'impresa per i miei tirarmi dentro casa

[Segy]

un pensiero

[Erikuccia]

Me lo ricordo eccome.....
Pur abitando a 160 km di distanza dall'epicentro ed avendo solo 2 anni, mi ricordo esattamente tutto come fosse accaduto ieri.
Era sera ed ero seduta di fronte alla TV (credo stessero trasmettendo i cartoni animati su Telecapodistria). In cucina avevamo un lampadario in vetro fatto a campana, a scacchi arancione, ocra e marrone.
Tutto d'un colpo ha iniziato a tremare tutto, le persiane sbattevano come stesse soffiando un vento fortissimo ed il lampadario ha iniziato ad oscillare violentemente, per poi cadere sopra al tavolo.
Io ho iniziato a dire: "c'è vento forte mamma...", mentre mia madre pietrificata mi ha preso in braccio ed ha sceso le scale di casa velocissimamente per raggiungere il giardino.
In trada erano usciti tutti: chi urlava, chi piangeva....su alcuni muti erano comparse delle crepe, che noi bambini ci divertivamo a cercare.
I giorni successivi c'era molta gente che partiva per il Friuli e noi stessi ci siamo andati per dar supporto ad alcuni nostri parenti.

Tutt'ora, appena vibra qualcosa, mi sale l'angoscia.......è stato un trauma infantile talmente grosso, che difficilmente riuscirò a rimuoverlo

[BikeAnto]

Situazioni non invidiabili
Un pensiero ai piu sfortunati

[Lo scrofo]

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[ABCDEF]

un pensiero commosso per i caduti, e i sensi della mia piu' sincera stima e ammirazione per quanti si asciugarono le lacrime con la polvere e i calcinacci rimossi con le nude mani.

mandi , fradei :oook:

[Richymbler]

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Ricordo benissimo.

E ricordo anche come la gente friulana si ricostruì in breve le case
senza attendere gli aiuti dello Stato :bravissimo_:




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per me fu prima volta, fino ad allora mai immaginato che volesse dire una scossa di terremoto. I miei la passarono in strada, la mia vecchia scuola fu danneggiata e dovetti andar a turni in un altra nel pomeriggio. Eppure eravamo così distanti..

Però aiuti delle stato per altro ci sono stati. Ammirazione ma non si possono disconoscere.

Perchè detto così sembra che stato e resto di italia in qualche modo non abbiano contribuito. Altra cosa è dire che poi furono spesi meglio. Quanto a noi cittadini staimo ancora aiutando nostro malgrado, ancora paghiamo 99 lire di accise su litro di carburante per terremoto friuli...





Storia

Terremoto Friuli 1976, Franz:"Risultati evidenti"

Venzone - Il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, nel 36° anniversario del terremoto, è intervenuto a Venzone, luogo simbolo della ricostruzione per ricordare le vittime di quel tragico 6 maggio 1976
http://www.lavocedelnordest.it/userdata/immagini/foto/474/terremotofriuli1976mularie_58546.jpg
l presidente del Consiglio regionale del Fvg Maurizio Franz, ha ricordato "i sacrifici e il lavoro della gente e degli amministratori di queste terre che, insieme con le istituzioni, hanno saputo ricostruire i nostri paesi com’erano e dov’erano, facendolo con risultati oggi sotto gli occhi di tutti. Una ricostruzione condotta con tecniche e modalita’ d’avanguardia, riprese da molte altre realta’ che hanno subito il dramma di un sisma”.

“Un risultato reso possibile – ha detto ancora Franz – anche dalle leggi che Stato e Consiglio regionale hanno negli anni emanato, un legittimo vanto per gli amministratori del Friuli, e un esempio di buona e corretta amministrazione, un biglietto da visita da esibire quando chiediamo che vengano confermati i principi di autonomia e specialita’ del Friuli Venezia Giulia, in un momento non facile ne’ per la nostra economia, ne’ per quella nazionale.

I Friulani negli anni immediatamente successivi al 1976 hanno dimostrato di saper fare, di saper utilizzare al meglio e senza sprechi le importanti risorse che lo Stato ha destinato alla nostra regione per la ricostruzione e per il rilancio infrastrutturale, economico e culturale dell’intero territorio del Friuli Venezia Giulia” ha detto ancora il presidente del Consiglio definendolo un esempio di federalismo e ricordando l’azione degli amministratori regionali del post terremoto affinche’ questo paese tornasse a essere uno splendido borgo medievale vivo, punto di riferimento per tutto il territorio circostante; Franz ha anche ricordato il ruolo della Chiesa friulana con un pensiero dedicato all’arcivescovo Alfredo Battisti, recentemente scomparso, che si impegno’ ancor prima che per la ricostruzione di tante chiese, per la rinascita morale e spirituale delle comunita’ colpite dal sisma.