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Visualizza Versione Completa : Terremoto Abruzzo, i soldi degli Sms imboscati dalle banche



HAL9000
17/06/2012, 11:32
so che dovrebbe andare nella sezione Attualita', ma visto quello che e' appena successo qui in Emilia penso sarebbe giusto lasciarlo qui per una maggiore visibilita'


link: Terremoto Abruzzo, i soldi degli Sms imboscati dalle banche (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/16/terremoto-abruzzo-i-soldi-degli-sms-imboscati-dalle-banche/265450/)

questa cosa mi fa incazzare parecchio.... ho sempre sospettato, ma comunque ho sempre spedito il mio buon SMS.... se andate al link dell'originale c'e' pure un intervento (firmato) nei commenti di uno che ha lavorato anche per una onlus:

Non per cattiveria, ma io già da tempo non do più un centesimo in beneficenza. Neanche alle Onlus (ho fatto pure il volontario per una onlus e ciò mi ha fatto vedere le cose sotto una luce diversa), che si intestano fior di rimborsi, fanno porcate grazie alla mancanza di IVA e destinano solo una piccola parte alla beneficenza. Figuriamoci se poi a gestire il tutto sono enti di credito, banche o multinazionali della beneficenza come Unicef o WWF, dove è risaputo che per ogni offerta data almeno il 50/60% finisce in spese "amministrative"e spesso in privilegi per chi vi è dentro. Meglio raccolte di beni e viveri fatte in prima persona, o manodopera prestata gratis. Nel mondo in cui viviamo il resto è una grande bugia.

articolo:

I circa cinque milioni di euro donati dagli italiani per "dare una mano" alla ricostruzione dei luoghi colpiti dal sisma del 2009, sono fermi nei forzieri degli istituti di credito. La Etimos, accusata nei giorni scorsi su alcuni blog di aver gestito direttamente il patrimonio, ci ha sì guadagnato e spiega come li ha spesi

Gira e rigira sono finiti alle banche i 5 milioni di euro arrivati via sms dopo il terremoto dell’Aquila sotto forma di donazione. E la loro gestione è stata quella prevista da qualsiasi rapporto bancario: non è bastata la condizione di “terremotato” per ricevere un prestito con cui rimettere in piedi casa o riprendere un’attività commerciale distrutta dal sisma. Per ottenerlo occorreva – occorre ancora oggi – soddisfare anche criteri di “solvibilità”, come ogni prestito. Criteri che, se giudicati abbastanza solidi, hanno consentito l’accesso al credito, da restituire con annessi interessi. I presunti insolvibili sono rimasti solo terremotati. Anche se quei soldi erano stati donati a loro. Il metodo Bertolaso comprendeva anche questo. È accaduto in Abruzzo, appunto, all’indomani del sisma del 2009. Mentre Silvio Berlusconi prometteva casette e “new town”, l’ex numero uno della Protezione civile aveva già deciso che i soldi arrivati attraverso i messaggini dal cellulare non sarebbero stati destinati a chi aveva subito danni, ma a un consorzio finanziario di Padova, l’Etimos, che avrebbe poi usato i fondi per garantire le banche qualora i terremotati avessero chiesto piccoli prestiti. E così è stato. Le donazioni sono confluite in un fondo di garanzia bloccato per 9 anni. Un fondo che dalla Protezione civile, due mesi fa, è stato trasferito alla ragioneria dello Stato. La quale, a sua volta, lo girerà alla Regione Abruzzo. E di quei 5 milioni i terremotati non hanno visto neanche uno spicciolo. Qualcuno ha ottenuto prestiti grazie a quel fondo utilizzato come garanzia, ma ha pagato fior di interessi e continuerà a pagarne. Altri il credito se lo sono visto rifiutare.

L’emergenza
Bertolaso, allora, aveva pieni poteri. Come capo della Protezione civile, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ma soprattutto nella veste di uomo di fiducia del premier Silvio Berlusconi. I primi soldi che Bertolaso si trovò a gestire furono proprio i quasi 5 milioni donati dagli italiani con un semplice messaggio del cellulare. Ma lui, “moderno” nella sua concezione di Protezione civile, decise che i milioni arrivati da tutta la penisola sarebbero stati destinati al post emergenza e alle banche, non all’emergenza. Questo aspetto non venne specificato al momento della raccolta, ma Bertolaso aveva il potere di decidere a prescindere. Spedì poi un suo emissario alla Etimos di Padova, consorzio finanziario specializzato nel microcredito, che raccoglie al suo interno, attraverso una fondazione, molti soggetti di tutti i colori, da Caritas a Unipol.

I numeri
Quello che è successo in questi 3 anni è molto trasparente, al contrario della richiesta di donazione via sms che non precisò a nessuno dove sarebbero finiti i soldi. Nemmeno a un ente, la Regione Abruzzo che, paradossalmente, domani potrebbe usare quei soldi per elicotteri o auto blu. La Etimos, accusata nei giorni scorsi su alcuni blog di aver gestito direttamente il patrimonio, ci ha sì guadagnato, ma non fatica ad ammettere come sono stati usati i soldi: dei 5 milioni di fondi pubblici messi a disposizione del progetto dal dipartimento della Protezione civile, 470 mila euro sono stati destinati alle spese di start-up e di gestione del progetto, per un periodo di almeno 9 anni; 4 milioni e 530 mila euro invece la cifra utilizzata come fondo patrimoniale e progressivamente impiegata a garanzia dell’erogazione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito aderenti. Intanto sono state 606 le domande di credito ricevute (206 famiglie, 385 imprese, 15 cooperative). Di queste 246 sono state respinte (85 famiglie, 158 imprese, 3 cooperative) mentre 251 sono i crediti erogati da gennaio 2011 a oggi per un totale di 5.126.500 euro (famiglie 89/551mila euro, imprese 153/4 milioni 233mila e 500 euro, cooperative 9/342mila euro). Infine 99 domande sono in valutazione (68 famiglie, 28 imprese, 3 coop).

Gli aiuti e le banche
Al termine dell’operazione quello che è successo è semplice: i soldi che le persone hanno donato sono serviti a poco o a niente. Non sono stati un aiuto per l’emergenza, ma – per decisione di Bertolaso – la fase cosiddetta della post emergenza. Che vuol dire aiuti sì, ma pagati a caro prezzo. Le persone si sono rivolte alle banche (consigliate da Etimos, ovviamente) e qui hanno contrattato il credito. Ma chi con il terremoto è rimasto senza un introito di quei soldi non ha visto un centesimo. Non è stato in grado neppure di prendere il prestito perché giudicato persona a rischio, non in grado di restituire il danaro.

Che fine han fatto gli sms?
I terremotati sono stati praticamente esclusi. Se qualcosa hanno avuto lo hanno restituito con un tasso d’interesse inferiore rispetto agli altri, ma pur sempre pagando gli interessi. Chi ha guadagnato sono le banche, sicuramente, e la Regione Abruzzo che, al termine dei 9 anni stabiliti, si troverà nelle casse 5 milioni di euro in più. Vincolati? Questo non lo sappiamo. Ne disporrà come meglio crede, sono soldi che entreranno nel bilancio.

La posizione di Etimos
Fino a oggi, scoperto il metodo Bertolaso, il consorzio finanziario Etimos si è preso le accuse. Ma il presidente dell’azienda padovana al Fatto Quotidiano spiega che il loro è stato un lavoro pulito e trasparente. “Se qualcuno ha mancato nell’informazione”, dice il presidente Marco Santori, “è stata la Protezione civile che doveva precisare che i soldi erano destinati al post emergenza e non all’aiuto diretto. Noi abbiamo fatto con serietà e il risultato è quello che ci era stato chiesto”.


sono veramente disgustato, viviamo in un sistema socio-economimico veramente marcio nel piu' profondo

ALE72
17/06/2012, 12:10
Speculazione anche qui...avanti così! Che schifo. Un altro-ennesimo- motivo per vergognarmi di essere italiano...

wailingmongi
17/06/2012, 12:20
Non trovo le parole per esprimere il mio disprezzo..ma purtroppo se non lo facciamo tutti non usciremo mai dalle strette di questi succhia sangue..

tbb800
17/06/2012, 14:44
Senza parole

urasch
17/06/2012, 14:50
una vergogna...

Norrin Radd
17/06/2012, 14:56
E bravo Bertolaso!

RihardoSol
17/06/2012, 15:02
chissà come, ce lo aspettavamo.....non partecipo da tempo a queste iniziative che puzzano da lontano (vedi i vari telethon e famiglia). Molto meglio, quando possibile aiutare direttamente.....
...barboni.....

SUN80
17/06/2012, 15:03
No comment :sick:

lucas73
17/06/2012, 15:13
Che schifo tutti presi per il culo....bisognerebbe far saltare tutto il sistema e basta

edotto
17/06/2012, 15:32
Non so perché non mi stupisco, forse perché abbiamo un tecnico delle banche al governo ora?


From iPhone.

Misha84
17/06/2012, 15:37
.

rookie
17/06/2012, 16:21
questi sono senza scrupoli :sick:

VonRichthofen
17/06/2012, 17:08
mai donato e mai donerò qualcosa a questi pseudo enti "benefici" .......appunto perchè anni fa un mio caro amico collaborava con la caritas e dopo aver visto certe cose non collaborò mai più.....

gtr2
17/06/2012, 17:12
Bhà! Non saprei che dispregiativi/aggettivi usare per stè merde defecate da una iena (con tutto il rispetto per la ienide).

Bisognerebbe andare in banca (tutte) chiedere gentilmente del direttore e.......... Ban!!!

maxsamurai
17/06/2012, 17:13
successa cosa del genere anche a Genova per l'alluvione...sono veramente degli infami

andrellino
17/06/2012, 17:37
M E R D E E E E E E E

ivanbdp
17/06/2012, 18:44
In questo momento mi sento come il mio avatar!!!

Asx
17/06/2012, 21:24
mai donato e mai donerò qualcosa a questi pseudo enti "benefici" .......appunto perchè anni fa un mio caro amico collaborava con la caritas e dopo aver visto certe cose non collaborò mai più.....

idem, niente soldi alle grandi "collette" x i bisognosi visto che i soldi i bisognosi non li vedranno mai!!! (eh non è solo il caso dell'emilia)

ah gente così la butterei a vita in un carcere in romania...vedi che da domani nessuno più sgarra!

Lo scrofo
18/06/2012, 06:30
STRANO

spantax
18/06/2012, 09:26
Forte delusione...

Ma sull'unicef ne ho sentite di ogni da gente che ci ha lavorato, mi riferisco alla stampa dei calendari e cartoline natalizie, preventivi pazzeschi, ispettori unicef che scendono da ginevra e stanno in zona una settimana per controllare la stampa, ovviamente nei migliori hotel.

Robe da panico

Lo scrofo
18/06/2012, 09:59
CHI VUOLE FARE BENEFICENZA, E' MEGLIO CHE I SOLDI LI DIA IN MANO ALLE PERSONE VERE CHE VANNO LI' AD AIUTARE I TERREMOTATI ...

Altro che sms e menate del genere ... non c'e' miglior modo per inculare soldi che quello.

S1m0ne75
18/06/2012, 10:01
Speculazione anche qui...avanti così! Che schifo. Un altro-ennesimo- motivo per vergognarmi di essere italiano...

amaramente quoto

oldbonnie
18/06/2012, 10:02
No comment

triplexperience
18/06/2012, 11:10
La cosa mi disgusta e mi fa incazzare. Purtroppo, però, penso anche che per molti è difficile dare una mano in altri modi. Personalmente ero abbastanza conscio che parte dei soldi che spedivo tramite sms sarebbero andati a puttane (che non è solo un modo di dire, in Italia..). Poi però penso: ok, di 1 euro, 80 cent vengono mangiati e 20 cent vanno agli aiuti. Se non mando quell'euro, non arriveranno nemmeno quei 20 cent. E' un ragionamento che mi fa incazzare, ma mi pare, in certe situazioni, purtroppo, il meno peggio. MERDE.

gtr2
18/06/2012, 11:35
Non devono esistere situazioni in cui cè bisogno di sostegno economico!!! In questo cazzo di sistema si impoverisce e si uccide solo per il culo di pochi (e son tanti) il WTO,UNICEF,ONU,UNESCO ecc.Tutte associazioni a delinquere finalizzate all'appropiazione indebita,indegna,circonvenzione di incapaci e via dicendo!!

BASTAAAAAAA!!!!!.............

fedex
18/06/2012, 11:42
Mi sembra la scoperta dell'acqua calda!
Da sempre - salvo rarissime eccezioni - gli enti no-profit ben poco versano ai bisognosi quanto ricevuto, figurarsi poi se gli aiuti dovrebbe erogarli una banca!!!