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Visualizza Versione Completa : Poche ciance e lavorate di più!!!!



gtr2
17/07/2012, 12:09
A Ferragamo.......Ma vaffanculo va!!!



"La mia è una tesi molto impopolare, lo so. Ma in Italia siamo stati bravi a lavorare poco e ad avere un buon tenore di vita - afferma il presidente della maison - Se fossi un’operaio non avrei dubbi. Tra il dover pagare più tasse e il lavorare un’ora in più...



Il contenuto di questo articolo - pubblicato da La Stampa - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Roma - «La mia è una tesi molto impopolare, lo so. Ma in Italia siamo stati bravi a lavorare poco e ad avere un buon tenore di vita. Adesso spero che il tenore di vita non cambi, ma penso che dovremmo lavorare tutti di più. Per essere competitivi sarebbe utile un’ora il giorno da aggiungere all’orario di lavoro attuale. Siamo in un mercato globale e dobbiamo tenere conto di concorrenti che, tra le altre caratteristiche, hanno anche orari assai più lunghi dei nostri. E se noi vogliamo continuare, come facciamo adesso, a produrre in Italia il 99% di quello che vendiamo in tutto il mondo dobbiamo considerare che la gara è anche con loro, con dei concorrenti che piano piano stanno anche imparando a fare prodotti tutt’altro che disprezzabili con costi ben più bassi dei nostri».

Nel salone al primo piano del medievale Palazzo Spini Feroni Ferruccio Ferragamo lascia i temi della creatività nazionale della travolgente marcia del gruppo di famiglia, per indossare i panni dell’industriale. Anche, o forse proprio perché, ai piedi c’è lo splendore intatto di Firenze, Ferragamo non pensa che i fasti di un passato glorioso siano in grado di garantire un futuro sicuro: «Se fossi un’operaio non avrei dubbi. Tra il dover pagare più tasse e il lavorare un’ora il giorno in più, naturalmente retribuito, sceglierei la seconda opzione. Sarebbe una piccola innovazione che ci renderebbe non solo più competitivi, ma anche più interessanti per gli investitori stranieri».

Sotto, intanto, i turisti fanno la fila davanti al museo di Salvatore Ferragamo, il giovanissimo calzolaio della provincia di Avellino che andò a trovare la fortuna in America, mise le scarpe ai piedi dei sogni di Hollywood e poi tornò in Italia. «Tra le altre abbiamo, con tanto di ricevuta, un paio di scarpe che Marilyn Monroe comprò da mio padre nel ’58, pagandole 19 dollari e sessanta. Quando mia madre le ha riacquistate a un’asta internazionale le ha pagate 38 mila dollari. Il contrario sarebbe stato meglio...».

Dalle scarpe alla moda e alla pelletteria, dalla creatività di suo padre a un gruppo che vende in tutto il mondo. E da un anno da azienda familiare a società quotata.

«E’ stato un percorso naturale. Dopo una prima fase in cui mio padre Salvatore fondò e fece grande l’azienda e una seconda fase in cui, morto mio padre, le redini le prese mia madre e noi sei figli a mano a mano entrammo in azienda con ruoli diversi, cercammo di pensare al futuro e di darci delle regole. Per questo, con venticinque nipoti e non so quanti bisnipoti decidemmo che della nuova generazione tre al massimo sarebbero potuti entrare in azienda».

Una regola che resta in vigore?

«La regola del tre resta ed è una regola d’oro: se qui oggi ci fossero dieci Ferragamo sarebbe difficile gestire la società e traumatico cambiare la regola stessa. Ma abbiamo anche capito che l’azienda è più forte con l’incrocio tra una famiglia che abbia una visione strategica di lungo periodo e un management preparato: per questo nel 2006 Michele Norsa - proveniente da Valentino - è diventato amministratore delegato del gruppo, mentre io adesso faccio il presidente».

Le manca non avere più la gestione operativa?

«Sì. Alle volte c’è la tentazione di occuparmi direttamente delle cose, visto che conosco ogni angolo di questa azienda nella quale lavoro da quarantotto anni. Ma sono convinto che sia stata la decisione giusta».

La Borsa, decisione non scontata per un gruppo familiare. Perché questa scelta?

«Siamo convinti che la quotazione dia una marcia in più: spinge a maggiore disciplina finanziaria, ma non solo, chi la sceglie, rafforzando le aziende. Ci avevamo provato una prima volta nel 2008, poi scoppiò il caso Lehman Brothers e dovemmo rinviare l’operazione. Poco più di un anno fa abbiamo deciso di riprovare, anche se i mercati erano di nuovo a forza otto. Ma la Borsa ci ha premiato, spingendoci a fare sempre meglio e a fare sempre di più. E tutto è stato possibile grazie al nostro management e tante persone che hanno dato il loro contributo in tutte le posizioni dell’azienda».

Ma con un titolo che ha guadagnato quasi l’80% in un anno non vi è rimasto il rammarico di aver offerto le azioni a un prezzo troppo basso?

«Un po’ sì, ma come si dice in Borsa si compra, si vende e poi ci si pente. E in conclusione sono molto soddisfatto perché per noi è sempre meglio avere azionisti contenti».

Con la quotazione è stato messo sul mercato il 25% delle azioni, mentre la famiglia resta con il 69%. Pensate di scendere ancora in futuro?

«No, non ne vedo le avvisaglie. La famiglia è innamorata dell’azienda e crede nel suo sviluppo. Penso che resteremo a questo livello».

Come sta andando questo 2012?

«Se non ci interverranno fatti straordinari confermiamo la nostra previsione di una crescita del fatturato a doppia cifra».

A giudicare dalle cifre del fatturato, che quest’anno supererà il miliardo di euro, la crisi non vi ostacola. Perché?

«Proprio perché in periodi di crisi i clienti cercano valore in cambio dei loro soldi. Non si comprano oggetti solo per il loro brand, ma perché si vuole la qualità. E noi pensiamo di dargliene».

Perché nella moda e nel lusso in Italia si stenta a creare campioni nazionali come quelli che ci sono in Francia?

«Non solo in questi settori, direi. Io faccio anche vino e anche in questo campo accade lo stesso. Noi siamo bravissimi, ma individualisti. Ciascuno vuole fare la cose a modo suo e non accetta compromessi. I francesi sono stati capaci di superare questo limite».

Ma Ferragamo potrebbe fare shopping di altri marchi?

«Non è nel nostro Dna. Un marchio bisogna viverlo. O si studia bene come integrare eventuali nuovi marchi, oppure si rischia di creare degli ibridi pericolosi, che rischiano di non avere successo. A noi è accaduto con l’acquisizione di Ungaro, che poi abbiamo rivenduto».

Si fa un gran parlare di industria del lusso. Molti vogliono esserci, non tutti ce la fanno. Per voi di che si tratta?

«Parlare di lusso, come si intende in italiano, non mi piace. Mi pare un po’ ostentato. Al limite mi riconosco di più nella definizione di "luxury", all’inglese. Significa che siamo nella fascia alta del mercato, certamente, ma non cerchiamo di fare prodotti che siano irraggiungibili. Anzi, quando abbiamo un nuovo prodotto dimentichiamo di essere un "brand". Studiamo la concorrenza e stiamo attenti a stabilire il prezzo dei nostri prodotti, magari perché costi un euro in meno dei loro. E anche qui bisogna rimettersi in discussione sempre. Il segreto è monitorare sempre la clientela: oggi, ad esempio, nei nostri negozi c’è un bell’afflusso di giovani che sono interessati a Ferragamo».

I mercati esteri e la moda italiana...

«In Cina siamo dal 1994. Mio fratello Leonardo, grazie al nostro partner locale Peter Woo, decise di aprire un negozio a Shanghai. Insistette perché andassi a vederlo. Io andai, era tutto molto bello, ma erano tutti vestiti di grigio e andavano tutti in bicicletta. Allora chiesi a Leonardo: "Ma i clienti Ferragamo dove sono?". Lui mi rassicurò, spiegando che in Cina ci sarebbero stati importanti sviluppi. Ovviamente aveva ragione e da quella presenza così precoce abbiamo tratto vantaggi».

Avete un negozio anche nella Mongolia Interna? E’ questa la nuova frontiera del «Made in Italy»?

«In Cina ci sono duemila "piccole città" che vanno dai 600 mila ai due milioni di abitanti. Penso che ci sia un grande potenziale in queste città, ciascuna delle quali è grande almeno come Firenze, più che nelle grandissime metropoli cinesi. Anche se si parla molto di un rallentamento cinese non ritengo che si tratterà di una frenata brusca».

Da una parte l’artigianalità italiana e dall’altra i mercati globali. Che cosa deve fare un’azienda per guadagnare mettendosi su questa rotta?

«Il Made in Italy in sé è una forza, un marchio che si aggiunge a tutti i nostri marchi. Ma non dobbiamo pensare che basti per competere. Serve appunto la qualità. Noi abbiamo una rete di fabbriche artigianali che producono per noi: con alcune di loro ci conosciamo da due generazioni, hanno le foto di mio padre in reparto. Basta una stretta di mano per intendersi. Poi tutti i prodotti passano nel nostro quartier generale dell’Osmannoro, vicino a Firenze, e vengono controllati uno a uno per garantirne l’assoluta qualità. Ma è importante anche avere un partner locale forte, proprio come abbiamo fatto in Cina con Woo».

Oggi l’Asia-Pacifico è al primo posto dei vostri ricavi. Su quali altri mercati puntate?

«L’America Latina ha un grande potenziale. Il Messico, ad esempio, dove abbiamo 23 negozi è per noi il settimo Paese del mondo per vendite. In altri Stati, come l’Argentina e il Venezuela, i dazi frenano la nostra espansione. Ovviamente c’è la Cina, ma io credo anche molto in due grandi mercati storici come gli Stati Uniti, dove ormai gli americani - vista la nostra storia - ci percepiscono come un prodotto domestico, e il Giappone».

Tra dieci anni come vede Ferragamo? Che cosa farà?

«Quello che sta facendo adesso, cercando di ascoltare e parlare al mercato, ponendoci sempre in discussione di fronte a un mondo che cambia e cercando di migliorarci. Noi abbiamo quasi 600 negozi, la metà diretti e la metà in licenza, che ci servono sia per confrontarci con i grandi gruppi sia proprio per dialogare con il mercato».

Nella vostra strategia rientra anche il controllo della distribuzione?

«Sì, in Cina siamo già saliti dal 50 al 75% della società di distribuzione che abbiamo con Woo, e lo stesso stiamo facendo con il nostro partner in Corea, da dove serviamo parte dell’Asia. E poi intendiamo riacquistare negozi che oggi sono affidati ad altri. I negozi, come le dicevo, sono anche un modo di comunicare. E a volte comunicare costa, mentre chi ha solo il franchisee può avere interesse a fare business più che a investire».

Torniamo ai giovani e al lavoro. Che cosa serve per farli incontrare?


«Oltre a una maggiore produttività, serve di sicuro più mobilità intergenerazionale. Un tasso di disoccupazione giovanile sopra il 36% è una piaga che davvero non ci possiamo permettere perché non si possono tenere in panchina le forze più fresche».

A un giovane che si avvia al mondo del lavoro quali consigli darebbe?

«La prima cosa da capire è che cosa vuol dire concretamente fare un mestiere. Poi deve scegliere quello che gli piace fare, e aiutare a scegliere. Ma dal canto nostro bisogna creare opportunità, offrendo anche delle vie preferenziali - di tipo fiscale e burocratico - per inserire i giovani nel mondo del lavoro, per inserirli in un’attività. Oggi, anche con la mia esperienza, se dovessi iniziare forse sarei scoraggiato da tutti gli aspetti burocratici che esistono. Credo anche molto nella figura di un tutor: una cosa è imparare la teoria e un’altra è la pratica di un lavoro, seguiti da qualcuno che abbia esperienza».

E lei? Se non fosse stato il signor Ferragamo, dove le sarebbe piaciuto lavorare?

«Le devo dire che mi è sempre dispiaciuto non avere fatto esperienza anche in un’altra azienda. E se dovessi scegliere mi piacerebbe lavorare con Giorgio Armani, la persona che ammiro di più tra i nostri concorrenti perché è un imprenditore completo che unisce l’aspetto creativo a quello di business. E poi fa poche scarpe...».

streetTux
17/07/2012, 12:35
Ma che vada a cagare.

Questo vende la sabbia al prezzo dell'oro (complimenti vivissimi per il successo meritato, sia chiaro) e poi pretende di voler parlare del lavoro operaio, dell'economia e della concorrenza con gli altri Paesi? E di farlo in questi termini?

Che torni nella sua scrivania, a vivere nel suo mondo di puffi e elfi.

Lo scrofo
17/07/2012, 12:39
Spero crepi presto... Maledetto.

manu for rent
17/07/2012, 12:46
i suoi problemi non iniziano alle 8 di mattina e finiscono alle 5 di sera..
sono problemi a cui o trova la soluzione lui o paga qualcuno per trovarla o rimangono irrisolti
e se un anno non sta bene o ha poche idee, la concorrenza non è che ci va più leggera e gli lascia la sua fetta di mercato

in Italia fino a qualche anno fa i 1000 euro erano dovuti a tutti, anche al più fancazzista e menefreghista
ora questo non è più valido anche se ne fanno le spese tanti che hanno lavorato con impegno.

comunque nelle sue parole non ci vedo nulla di sbagliato,
l'azienda non è quel luogo dove fare le proprie ore e succhiare al massimo
ci deve essere sempre dialogo tra le parti per capire quali sono le necessità

PowerRoss
17/07/2012, 12:53
Le plusvalenze in medicine gli ci vorrebbe...

Evidente che questo crede che fare un consiglio di amministrazione alla settimana fino alle ore piccole sia farsi il culo sul lavoro...

Ferragamo, se per caso leggi questo forum leggi bene la riga sotto:


FOTTITI! TU E TUA MAISON DEMMERDA...



ah... complimenti visissimi sia chiaro...

giorgiorox
17/07/2012, 12:55
bene così

PowerRoss
17/07/2012, 12:55
i suoi problemi non iniziano alle 8 di mattina e finiscono alle 5 di sera..
sono problemi a cui o trova la soluzione lui o paga qualcuno per trovarla o rimangono irrisolti
e se un anno non sta bene o ha poche idee, la concorrenza non è che ci va più leggera e gli lascia la sua fetta di mercato

in Italia fino a qualche anno fa i 1000 euro erano dovuti a tutti, anche al più fancazzista e menefreghista
ora questo non è più valido anche se ne fanno le spese tanti che hanno lavorato con impegno.

comunque nelle sue parole non ci vedo nulla di sbagliato,
l'azienda non è quel luogo dove fare le proprie ore e succhiare al massimo
ci deve essere sempre dialogo tra le parti per capire quali sono le necessità

Per favore...

Posso aver rispetto per i suoi avi che hanno fondato l'azienda...

Ma lui e i suoi contemporanei vendono merda al costo dell'oro... in pratica un rendita... altro che investimenti in innovazione e cacate varie...

streetTux
17/07/2012, 12:58
comunque nelle sue parole non ci vedo nulla di sbagliato
Sono parole folli. O sta parlando di un altro Paese (ma di Italia, a quanto ne so io, ce n'è una sola) oppure è meglio che stia zitto.

Per dirtene una:

«La mia è una tesi molto impopolare, lo so. Ma in Italia siamo stati bravi a lavorare poco e ad avere un buon tenore di vita. Adesso spero che il tenore di vita non cambi, ma penso che dovremmo lavorare tutti di più. Per essere competitivi sarebbe utile un’ora il giorno da aggiungere all’orario di lavoro attuale. Siamo in un mercato globale e dobbiamo tenere conto di concorrenti che, tra le altre caratteristiche, hanno anche orari assai più lunghi dei nostri. E se noi vogliamo continuare, come facciamo adesso, a produrre in Italia il 99% di quello che vendiamo in tutto il mondo dobbiamo considerare che la gara è anche con loro, con dei concorrenti che piano piano stanno anche imparando a fare prodotti tutt’altro che disprezzabili con costi ben più bassi dei nostri».


Per essere competitivi, il problema non è lavorare un'ora in più. Cazzate. Il problema è che non c'è lavoro, perché costa troppo, e perché non c'è mercato. Questo perché c'è troppa pressione fiscale, soprattutto in proporzione ai servizi resi. In parole povere: sprechi.
Non bisogna dare di più, bisogna sfruttare meglio le risorse. Questo è il problema.
Se proprio vuole fare il ragionamento del mercato globale, da grande imprenditore qual'è saprà che non c'entra nulla che all'estero hanno orari più lunghi, quanto più magari ciò che si produce in quegli orari.. inoltre, se proprio vogliamo prendere esempio dal mondo del lavoro all'estero (cosa che ci starebbe pure) sarebbe meglio non farlo solo sugli orari.. e nemmeno sarebbero la prima cosa da considerare.
Solo per la frase "tutto ciò che vendiamo in giro per il Mondo è prodotto al 99% in Italia" mi verrebbe da chiedergli come fa a dire numeri simili.. e come crede che possa essere vero.. il Made in Italy.. povero stolto.. come non sapesse dei prodotti fatte 100% nei paesi dove la manodopera costa poco, e marchiate del "Made in Italy" solo perché composte nel risultato finale qui, nel nostro Paese.. e magari basta una sola cucitura..


Non prendiamoci per il culo. Grazie.

jamex
17/07/2012, 12:59
Spero crepi presto... Maledetto.

semplice, conciso, giusto :oook:

manu for rent
17/07/2012, 13:24
in Italia siamo dei gran rosiconi valà
il successo non viene perdonato

merda per oro? non credo sia il caso
ma per fortuna tutti abbiamo la possibilità di provare a farlo.

aziende ben avviate mandate in fallimento da incompetenti ce ne sono milioni
l'aver ereditato un brand che vale non fa di lui un incapace a cui augurare la morte.

Erikuccia
17/07/2012, 13:37
l'azienda non è quel luogo dove fare le proprie ore e succhiare al massimo
ci deve essere sempre dialogo tra le parti per capire quali sono le necessità

Esatto, hai ragione.
Ma la "partita doppia" deve tornare: dare - avere......se non quadra c'è utile o nella peggior ipotesi perdita
In entrambe i casi una sana riflessione è dovuta, sempre nel pieno rispetto di entrambe le parti comunque

Mafalda
17/07/2012, 13:39
....non ha fatto nessuna fatica si è trovato la pappa pronta....ha assunto persone competenti che mandassero avanti l'azienda ....non hai fato l'operaio....non ha mai patito la fame....e parla.....mo va a cagher .....alzati tutte le mattine alle sei prendi il treno lavora 12 ore sotto pagato e poi ne parliamo

tonidaytona
17/07/2012, 13:42
in Italia siamo dei gran rosiconi valà
il successo non viene perdonato

merda per oro? non credo sia il caso
ma per fortuna tutti abbiamo la possibilità di provare a farlo.

aziende ben avviate mandate in fallimento da incompetenti ce ne sono milioni
l'aver ereditato un brand che vale non fa di lui un incapace a cui augurare la morte.


non posso che quotarti in toto.

siamo un paese ad alto tenore di scansafatiche e rosiconi aggiungo.

PowerRoss
17/07/2012, 13:57
in Italia siamo dei gran rosiconi valà
il successo non viene perdonato

merda per oro? non credo sia il caso
ma per fortuna tutti abbiamo la possibilità di provare a farlo.

aziende ben avviate mandate in fallimento da incompetenti ce ne sono milioni
l'aver ereditato un brand che vale non fa di lui un incapace a cui augurare la morte.

Il dire cazzate sparando sentenze inopportune sulle capacità lavorative di chicchessia si...

Se hai successo bene (peraltro lucrando sullo sfruttamento schiavistico di "certi paesi" da cui dovremmo seconod lui imparare - evaffanculo) ma evita di fare la morale alla cazzo...

Filomao
17/07/2012, 14:03
Ma che vada a cagare.

Questo vende la sabbia al prezzo dell'oro (complimenti vivissimi per il successo meritato, sia chiaro)

Finche' ci sono coglioni disposti a spendere quei soldi lui, come tanti altri, avra' sempre ragione.

manu for rent
17/07/2012, 14:06
....non ha fatto nessuna fatica si è trovato la pappa pronta....ha assunto persone competenti che mandassero avanti l'azienda ....non hai fato l'operaio....non ha mai patito la fame....e parla.....mo va a cagher .....alzati tutte le mattine alle sei prendi il treno lavora 12 ore sotto pagato e poi ne parliamo

ma è una colpa trovarsi la pappa pronta?
come quello che nasce bello
o quello che non prende nemmeno un raffreddore e campa cent'anni

io invidio quello che nasce brutto gobbo, storpio e povero ed ottiene risultati incredibili che io nei suoi panni non riuscirei mai ad ottenere perchè so già che verrei distrutto dalla depressione.

12 ore sottopagato..
è scritto nel contratto la parola sottopagato?
no perchè tutti ci riteniamo di valere di più ma se non troviamo un altro datore di lavoro che ci da di più o non riusciamo a venderci come liberi professionisti, quello è il nostro valore.

come una villa sul mercato costata 5 milioni di euro.
per il costruttore ne vale almeno 7 visto che non lavora gratis..ma se quella casa non riesce a venderla a una cifra superiore ai 5...significa che vale 5.


Il dire cazzate sparando sentenze inopportune sulle capacità lavorative di chicchessia si...

Se hai successo bene (peraltro lucrando sullo sfruttamento schiavistico di "certi paesi" da cui dovremmo seconod lui imparare - evaffanculo) ma evita di fare la morale alla cazzo...

da come parli quella azienda nelle tue mani durerebbe si e no 2 mesi
sai che la tua moto è composta da tanti pezzi prodotti in quei "certi paesi"?
l'avresti comprata lo stesso se fosse costata il triplo?
la morale la stai facendo tu.
dopo che si è fatto il culo una vita deve anche regalare la roba
libertà di scelta poi..la sua cintura tiene su i pantaloni come quella cinese alla fine

macheamico6
17/07/2012, 14:13
.

Non mi pronuncio su quello che ha detto.
Dico solo che poteva star zitto.
Comunque continuerà a vendere, forse più di prima e a maggior prezzo
(personalmente in famiglia non abbiamo mai avuto un suo capo: sarà cosa grave?) :unsure:

marco.bus
17/07/2012, 14:14
vero!
sempre tutti a far scioperi.....
chi non ha voglia lasci spazio ad altri! :D

streetTux
17/07/2012, 14:20
in Italia siamo dei gran rosiconi valà
il successo non viene perdonato
Ma cosa stai dicendo??? :blink:

Ragiona sulle sue parole, e ragionaci in funzione del Paese in cui vivi, e la condizione dello stesso..

Valuta obiettivamente, non perché è lui e per i soldi che ha fatto.. non si discute la sua capacità imprenditoriale, si discutono le cazzate che ha detto. Perché sono cazzate. Giustificarle con il suo conto in banca e la sua storia imprenditoriale, è follia.


Finche' ci sono coglioni disposti a spendere quei soldi lui, come tanti altri, avra' sempre ragione.
Non sono coglioni, ognuno con i suoi soldi è libero di fare ciò che gli pare.. ben venga per loro se possono spendere, ben venga per chi prende i loro soldi.

marco.bus
17/07/2012, 14:23
in Italia siamo dei gran rosiconi valà
il successo non viene perdonato

merda per oro? non credo sia il caso
ma per fortuna tutti abbiamo la possibilità di provare a farlo.

aziende ben avviate mandate in fallimento da incompetenti ce ne sono milioni
l'aver ereditato un brand che vale non fa di lui un incapace a cui augurare la morte.

verissimo!!

c'è da dire che la stragrande maggioranza della popolazione non sa fare una O con il bicchiere e c'è ancora analfabetismo ma tutti pretendono di stare sullo stesso piano economico.
Chi dà... d'avere avrà!

il saggio dice:
"Se il lavoro altrui è facile come sembra nessuno ti impedisce di provare a farlo"

manu for rent
17/07/2012, 14:30
Ma cosa stai dicendo??? :blink:

Ragiona sulle sue parole, e ragionaci in funzione del Paese in cui vivi, e la condizione dello stesso..

Valuta obiettivamente, non perché è lui e per i soldi che ha fatto.. non si discute la sua capacità imprenditoriale, si discutono le cazzate che ha detto. Perché sono cazzate. Giustificarle con il suo conto in banca e la sua storia imprenditoriale, è follia.


ma le sue parole sono parole
cosa me ne frega se ritiene che mi abbiano pagato oltre il dovuto in passato?

se è vero dico eh beh bei tempi se non è vero non mi arrabbio con lui ma con me stesso che dovevo pretendere di più

quanto al lavorare di più invece lui ha manifestato una sua esigenza
ha lavoro e vorrebbe produrre di più, ovviamente retribuendo il lavoro extra, cosa c'è di male?
e se quel lavoro extra dovesse portare un guadagno superiore alle aspettative sia mai che ci scappi un bonus come altri imprenditori lungimiranti hanno fatto senza che nessun contratto li costringesse..

fortuna che c'è gente che ha voglia di sbattersi e rischiare in prima persona (per passione e ovviamente per profitto) e ha necessità di assumere dipendenti, altrimenti la parola stipendio esisterebbe solo per gli statali e tutti gli altri al lavoro come autonomi.

Filomao
17/07/2012, 15:01
Non sono coglioni, ognuno con i suoi soldi è libero di fare ciò che gli pare.. ben venga per loro se possono spendere, ben venga per chi prende i loro soldi.

E allora perche' c istiamo lamentando? :blink: C'e' qualcosa che non torna....

streetTux
17/07/2012, 15:03
ma le sue parole sono parole
cosa me ne frega se ritiene che mi abbiano pagato oltre il dovuto in passato?
Non è che ha detto quello.. ma lasciamo perdere che è meglio.


E allora perche' c istiamo lamentando? :blink: C'e' qualcosa che non torna....
Innanzitutto, nessuno si sta lamentando.
Il perché c'è un certo disaccordo nei confronti delle sue parole, l'ho già scritto.. di ripetermi non mi va.

Comunque, in parole povere, ha detto una marea di fesserie. Se secondo lui il problema di questo Paese si risolve lavorando di più, allora non ha capito un cazzo.

gtr2
17/07/2012, 15:11
Molti qui si incazzano (e ci mancherebbe) per quanto stò tipo ha detto! Ora a me non frega nulla della sua azienda,se ha fatto i soldi onestamente o rubando,nun me frega.Ma la mancanza di rispetto per tutti i cristi che si fanno il culo ANCHE per quelli come lui che sicuramente rubano non pagando le tasse.

Detto questo,già 3-4 anni fa qual cuno disse che in italia si sarebbe lavorato di più (più ore) e più a lungo (ciao pensione) per meno soldi! Non ha sbagliato niente mi sa!!.

Temo che finirà cosi...Tempo 2-3 anni (se non succede nulla che ponga fine a stò paese) LAVORERETE anche 12 ore al giorno per stipendi tipo romania.

Mafalda
17/07/2012, 15:13
No non è colpa sua ma prima di parlare bisogna provarle certe cose........questo era ciò che volevo dire troppo facile sparare dall'altro ....

legend78
17/07/2012, 15:15
il bello è DOVER lavorare in più e veder quelle ore tassate al 32% se non di più, perdendo soldi e salute nei trasferimenti e mancata presenza in casa etc...

tbb800
17/07/2012, 15:26
.

Non mi pronuncio su quello che ha detto.
Dico solo che poteva star zitto.
Comunque continuerà a vendere, forse più di prima e a maggior prezzo
(personalmente in famiglia non abbiamo mai avuto un suo capo: sarà cosa grave?) :unsure:


sai che mi hai fatto venire l'ansia. Anch'io non ho niente di suo e pure di tutti gli altri.

Dici che mi devo preoccupare con te? Finiremo in psicoterapia?

manu for rent
17/07/2012, 15:27
no lui ha detto che per rendere ancora più competitiva la sua azienda ha bisogno che i suoi dipendenti lavorino più ore a settimana (dietro retribuzione)

altri li mettono a casa perchè non hanno lavoro vista la crisi, lui la crisi intende contrastarla mettendo ancora più impegno nel lavoro.
perchè i suoi competitor producono di più e sono più presenti sul mercato.

credo che tanti che sono a casa senza lavoro o con l'orario dimezzato l'ora in più al giorno la farebbero anche gratis per un datore di lavoro che intende contrastare la crisi in questo modo..

invece visto che è ricco e ha successo è solo uno schiavista.

Lo scrofo
17/07/2012, 15:35
no lui ha detto che per rendere ancora più competitiva la sua azienda ha bisogno che i suoi dipendenti lavorino più ore a settimana (dietro retribuzione)

altri li mettono a casa perchè non hanno lavoro vista la crisi, lui la crisi intende contrastarla mettendo ancora più impegno nel lavoro.
perchè i suoi competitor producono di più e sono più presenti sul mercato.

credo che tanti che sono a casa senza lavoro o con l'orario dimezzato l'ora in più al giorno la farebbero anche gratis per un datore di lavoro che intende contrastare la crisi in questo modo..

invece visto che è ricco e ha successo è solo uno schiavista.

Puo' essere, ma sarei curioso di sapere quanto prende all'ora uno di questi operai ... Poi ne riparliamo.

tbb800
17/07/2012, 15:39
Puo' essere, ma sarei curioso di sapere quanto prende all'ora uno di questi operai ... Poi ne riparliamo.

possiamo ipotizzare 100 €/ora al netto? forse qualcosa di meno?

10 x 156 = 1560,00

mi pare un pò troppo, forse qualcosa di meno

Erikuccia
17/07/2012, 15:39
E se invece lo stato italiano si accontentasse di prelevare di meno dalle aziende e "sburocraticizzasse" l'iter per aprire nuove aziende non sarebbe meglio?
Avremmo più aziende, più contribuenti, più competitività, più posti di lavoro e forse anche più liberi professionisti.
Comprendo la crisi ed anche lo sforzo (vogliamo vederlo così?) di un uomo che pur di salvare la sua azienda e far lavorare le persone chiede di lavorare 1 ora i più a gratis; ma concettualmente non lo trovo giusto.
Ora sarà l'ora in più a gratis, domani saranno meno ferie, dopodomani la malattia a pagamento, visto che ci siamo poi togliamo anche la maternità alle donne e, per finire, si verrà tutti a lavorare per una ciotola di riso.
O, peggio ancora, la mattina vi saranno le folle di braccianti ed "il padrone" potrà permettersi il lusso di arrivare e scegliere chi far lavorare....ahhhh.... naturalmente per una ciotola di riso.
Non ce l'ho con le scelte dettate dal momento, sia chiaro, mi fa solo un'enorme paura (e rabbia) che queste congetture possano "umiliare" l'essere umano e/o la sua dignità. Tutto qui :dry:

tonidaytona
17/07/2012, 15:39
Molti qui si incazzano (e ci mancherebbe) per quanto stò tipo ha detto! Ora a me non frega nulla della sua azienda,se ha fatto i soldi onestamente o rubando,nun me frega.Ma la mancanza di rispetto per tutti i cristi che si fanno il culo ANCHE per quelli come lui che sicuramente rubano non pagando le tasse.

Detto questo,già 3-4 anni fa qual cuno disse che in italia si sarebbe lavorato di più (più ore) e più a lungo (ciao pensione) per meno soldi! Non ha sbagliato niente mi sa!!.

Temo che finirà cosi...Tempo 2-3 anni (se non succede nulla che ponga fine a stò paese) LAVORERETE anche 12 ore al giorno per stipendi tipo romania.


io temo l'esatto contrario.

qui' tra qualche anno lavoreranno solo gli extracomunitari che hanno avuto le palle per imparare lavori faticosi e scomodi. ( leggasi fornai , piastrellisti carpentieri ecc..)
in Romania invece lavoreranno sempre di piu'.
come gia' accade in Polonia che viaggia da anni con crescita del 6/7%.

Lo scrofo
17/07/2012, 15:40
Secondo me sono DECISAMENTE troppi ... Siamo Italiani, non svizzeri.... :(

tbb800
17/07/2012, 15:45
Secondo me sono DECISAMENTE troppi ... Siamo Italiani, non svizzeri.... :(

ok sono troppi, ma almeno possiamo ipotizzare che se prendo 1300 euro netti mese costo all'azienda - se mi va bene - 3000 euro mese?

Forse è anche questo il problema?

questo può chiarircelo tonidaytona che ne capisce

Erikuccia
17/07/2012, 15:49
Esageratoooooo.......1300 euro netti a te, equivalgono a 2000 euro per l'azienda sù per giù

Lo scrofo
17/07/2012, 15:50
Sul fatto che le imprese siano troppo tartassate questo e' certo! Ma non e' che adesso devono schiavizzare i propri operai ...

Basta che tu legga il thread di Erikuccia...

manu for rent
17/07/2012, 15:51
Puo' essere, ma sarei curioso di sapere quanto prende all'ora uno di questi operai ... Poi ne riparliamo.

quello che ha concordato al momento dell'assunzione partendo da un minimo definito dal contratto nazionale.
il tutto rivalutato come straordinario.

capisco che 9 ore al giorno contro 8 possano pesare più dell'extra in busta, ma di questi tempi uno che ti chiede 20 ore in più al mese pagate
è da preferire a quello che ti tiene part-time o decide di chiudere tutto perchè non c'è più margine.

Erikuccia
17/07/2012, 15:53
quello che ha concordato al momento dell'assunzione partendo da un minimo definito dal contratto nazionale.
il tutto rivalutato come straordinario.

capisco che 9 ore al giorno contro 8 possano pesare più dell'extra in busta, ma di questi tempi uno che ti chiede 20 ore in più al mese pagate
è da preferire a quello che ti tiene part-time o decide di chiudere tutto perchè non c'è più margine.

Ma ben venga!!!! Basta che l'ora di straordinario sia pagata ragionevolmente, anche lo stesso importo dell'ora normale....non di certo 7 €/ora in nero, come ho sentito dire

tbb800
17/07/2012, 15:54
Esageratoooooo.......1300 euro netti a te, equivalgono a 2000 euro per l'azienda sù per giù

scusa ma non sono pratico, vediamo se ho ben capito:

tu dici che a fronte di una busta paga al netto di 1300,00 euro mese i costi aggiuntivi dal datore di lavoro si aggirano sui 700,00? che portano a 2000,00.

che poi sarebbero 2/3 INPS a carico azienda
2/3 INAIL a carico azienda
IRAP si paga? boh?

dimentico altro?


Sul fatto che le imprese siano troppo tartassate questo e' certo! Ma non e' che adesso devono schiavizzare i propri operai ...
Basta che tu legga il thread di Erikuccia...


su questo non ho alcun dubbio. Neppure se fosse di 3000 euro lo stipendio netto.

Erikuccia
17/07/2012, 15:57
Sì, su per giù è così
Vedo le buste paga della mia azienda e chi percepisce quella cifra lì netta (senza straordinari o altro) di lordo ha circa 2000 €

streetTux
17/07/2012, 15:58
no lui ha detto che per rendere ancora più competitiva la sua azienda ha bisogno che i suoi dipendenti lavorino più ore a settimana (dietro retribuzione)

No.

Lui ha detto questo:

Per essere competitivi sarebbe utile un’ora il giorno da aggiungere all’orario di lavoro attuale.

Cazzate. La competitività non dipende dalle ore di lavoro. L'Italia non ha competitività per ben altri motivi.

Siamo in un mercato globale e dobbiamo tenere conto di concorrenti che, tra le altre caratteristiche, hanno anche orari assai più lunghi dei nostri.

Cazzate. Guardiamo tutte le caratteristiche, e allora implementiamo pure quelle. Non prendiamo solo quello che ci fa comodo.

E se noi vogliamo continuare, come facciamo adesso, a produrre in Italia il 99% di quello che vendiamo in tutto il mondo dobbiamo considerare che la gara è anche con loro, con dei concorrenti che piano piano stanno anche imparando a fare prodotti tutt’altro che disprezzabili con costi ben più bassi dei nostri».

Non è vero un cazzo che tutto quello che vendiamo nel mondo è prodotto il 99% in Italia. Anzi, dubito che la maggioranza di ciò che vendiamo sia prodotto all'interno dei nostri confini.

Dai concorrenti sì, bisogna imparare.. ma a livello innanzitutto politico, per quanto riguarda la gestione del lavoro.. ma prima di dare lavoro, servono soldi.. e per tirare fuori i soldi, bisogna agire su fattori che sono totalmente estranei a questi aspetti.



altri li mettono a casa perchè non hanno lavoro vista la crisi, lui la crisi intende contrastarla mettendo ancora più impegno nel lavoro.
perchè i suoi competitor producono di più e sono più presenti sul mercato.

credo che tanti che sono a casa senza lavoro o con l'orario dimezzato l'ora in più al giorno la farebbero anche gratis per un datore di lavoro che intende contrastare la crisi in questo modo..

invece visto che è ricco e ha successo è solo uno schiavista.
Non si sta giudicando il suo modo di agire come imprenditore.. per quello parlano i suoi numeri e la sua fama, e gli fanno onore.

Qui si parla di altro, delle sue parole.

Il resto non c'entra un cazzo.

Segy
17/07/2012, 16:05
Andate a lavura anziché scrivere bischerate sul forum :cool:

Inviato dal mio LT18i con Tapatalk 2

tbb800
17/07/2012, 16:09
Sì, su per giù è così
Vedo le buste paga della mia azienda e chi percepisce quella cifra lì netta (senza straordinari o altro) di lordo ha circa 2000 €

scusa Erikuccia, ne approfitto ancora

ma il lordo è il costo aziendale complessivo?

cioè un dipendente costa tra netto, lordo, oneri vari, indiretti e non ho idea di cosa altro 2000 euro/mese?

ma allora qualcosa non mi torna: come mai ho sentito sempre lamentele da parte dei datori di lavoro che dicono che il costo per dipendente è insostenibile?. Non che 700 euro/mese siano pochi ma neanche tutto stò sfracello.

marco.bus
17/07/2012, 16:10
molta gente che lavora con me crede che lavorino per favore... quando gli vien detto qualcosa da fare sbuffano, ma molti si sono dimenticati che lavorare = guadagnare, ma finchè si sta sul posto di lavoro aspettando il 10 del mese non si "cresce" più.
un idraulico/elettricista/ libero professionista sa bene che se guarda in aria non porta a casa da mangiare.
le categorie più tutelate son quelle che si lamentano di più... per molti gli ammortizzatori sociali non ci sono.
conosco diversa gente che haq provato a mettersi in proprio, ma quando aveva il raffreddore o febbre se stava a casa non c'era l'inps che pagava... ora è più comoda prendere gli 8 giorni quando hai il naso chiuso!

manu for rent
17/07/2012, 16:22
@streettissimo

ricorda sempre che lui parla per se e credo sappia meglio di chiunque altro cosa serva alla sua azienda
e a quanto pare non riesce a soddisfare tutta la richiesta che gli viene fatta e quindi con l'ora in più andrebbe a risolvere

quanto al made in italy sempre riferito alla sua azienda
non ho modo di credere che non produca in italia se non ha una linea più economica per la quale non sarebbe conveniente.
per alcuni vende merda per oro, per altri riesce a soddisfare i loro standard di qualità e design ad una cifra alla loro portata che comunque al cliente viene proposta, nessuno ha l'obbligo tassativo di comprare la sua merda.

produrre in italia mi costa 700 con qualità 100%, in marocco mi costerebbe 300 con qualità 70%
i miei clienti vogliono qualità 100% e se ne sbattono dei 400 euro in più visto che vendo tanto e bene.
e vende tanto e bene perchè anzichè dover mettere a casa dei dipendenti vorrebbe che lavorassero un'ora al giorno in più.

non si è posto come quello con le risposte per tutti in tasca, sarebbe un deficiente se parlasse di ciò di cui non ha esperienza
e non credo lo sia..poi magari l'articolo è messo giù male, ma lui riporta le misure che ritiene valide per far si che la SUA azienda continui ad essere competitiva.

natan
17/07/2012, 16:24
Ma che vada a cagare.

Questo vende la sabbia al prezzo dell'oro (complimenti vivissimi per il successo meritato, sia chiaro) e poi pretende di voler parlare del lavoro operaio, dell'economia e della concorrenza con gli altri Paesi? E di farlo in questi termini?

Che torni nella sua scrivania, a vivere nel suo mondo di puffi e elfi.

Q8 :w00t:


Andate a lavura anziché scrivere bischerate sul forum :cool:

Inviato dal mio LT18i con Tapatalk 2

Q8 anche te ... :dry:


... ma solo per la tua autostima ... :D

macheamico6
17/07/2012, 16:29
.


sai che mi hai fatto venire l'ansia. Anch'io non ho niente di suo e pure di tutti gli altri.

Dici che mi devo preoccupare con te? Finiremo in psicoterapia?

In effetti è l'unica esperienza tra quelle piuttosto comuni che ancora mi manca.
No ... un momento ... me ne manca pure n'altra, ma tra le due meglio lo strizzacervelli, giusto? :biggrin3:

tbb800
17/07/2012, 16:31
.



In effetti è l'unica esperienza tra quelle piuttosto comuni che ancora mi manca.
No ... un momento ... me ne manca pure n'altra, ma tra le due meglio lo strizzacervelli, giusto? :biggrin3:



direi proprio di si :biggrin3:

winter1969
17/07/2012, 16:42
ci deve essere sempre dialogo tra le parti per capire quali sono le necessità

Quello che scrivi è condivisibile ma alla fine del "dialogo" chi lo prende in culo è sempre il dipendente

Space-Ace
17/07/2012, 16:58
boh...non mi torna una cosa...:dubbio:
che senso ha far lavorare ogni operaio un'ora in più al giorno? basta far il conto del monte ore aggiuntivo,si assume una o più persone che lo coprano...e hai tirato via dalla disoccupazione della gente. :dry::dry::dry:


visto che è dal '900 che l'orario di lavoro è stato quantificato in 8 ore giornaliere (che già sono 1/3 delle ore di un giorno...),è mai possibile che con tutta questa tecnologia che ci siamo inventati,ancora dobbiamo ricorrere al lavoro manuale? dov'è il progresso? in teoria,una migliore tecnologia dovrebbe ridurre lo sforzo dell'uomo o quanto meno ridurne l'impegno richiesto,sia fisico che di tempo...ma se non si ragiona un pò in un ottica di riduzione dell'orario di lavoro,suddividendolo tra più persone,ci si ritrova ad avere su 10 persone, solo una minima parte occupata...e le altre, a spese di chi lavora:cry:

a me,non peserebbe più di tanto il lavorare un ora in più...ma sinceramente non ne vedo l'utilità.:dry:
invece credo che ci siano figure professionali che ne soffrirebbero parecchio...senza contare poi il tempo perso a raggiungere e lasciare il posto di lavoro...tempo sottratto agli obblighi familiari e/o al proprio tempo libero,che è sempre preziosissimo...:oook:

in sostanza: a che pro si dovrebbe lavorare di più? guadagnare (in teoria) di più per cosa? per pagarci più tasse e avere a disposizione sempre meno tempo per godersi il guadagnato? mah...vedo sempre più distanti le figure del manager/imprenditore e quelli che effettivamente svolgono attività lavorativa reale...:cry:

Stinit
17/07/2012, 17:09
i suoi problemi non iniziano alle 8 di mattina e finiscono alle 5 di sera..
sono problemi a cui o trova la soluzione lui o paga qualcuno per trovarla o rimangono irrisolti
e se un anno non sta bene o ha poche idee, la concorrenza non è che ci va più leggera e gli lascia la sua fetta di mercato

in Italia fino a qualche anno fa i 1000 euro erano dovuti a tutti, anche al più fancazzista e menefreghista
ora questo non è più valido anche se ne fanno le spese tanti che hanno lavorato con impegno.

comunque nelle sue parole non ci vedo nulla di sbagliato,
l'azienda non è quel luogo dove fare le proprie ore e succhiare al massimo
ci deve essere sempre dialogo tra le parti per capire quali sono le necessità

se non fosse che la realtà è molto diversa:

1)perchè le aziende per far lavorare 1 ora in più al giorno i propri dipendenti devono avere un adeguato carico di lavoro/commesse...non a caso si assiste ad un boom di richieste da parte delle aziende di ore di cassaintegrazione...

2)per essere "competitivi" (rispetto alle produzioni dei paesi brics) bisogna mettersi al loro stesso livello salariale ( e di diritti)...lavorare 1 ora in più al giorno (per giunta retribuita) non cambia le cose...e poi siamo davvero sicuri che una volta cinesizzata l'italia che lavora poi la nostra competitività mondiale sarà adeguata???


ma le sue parole sono parole
cosa me ne frega se ritiene che mi abbiano pagato oltre il dovuto in passato?

se è vero dico eh beh bei tempi se non è vero non mi arrabbio con lui ma con me stesso che dovevo pretendere di più

quanto al lavorare di più invece lui ha manifestato una sua esigenza
ha lavoro e vorrebbe produrre di più, ovviamente retribuendo il lavoro extra, cosa c'è di male?
e se quel lavoro extra dovesse portare un guadagno superiore alle aspettative sia mai che ci scappi un bonus come altri imprenditori lungimiranti hanno fatto senza che nessun contratto li costringesse..

fortuna che c'è gente che ha voglia di sbattersi e rischiare in prima persona (per passione e ovviamente per profitto) e ha necessità di assumere dipendenti, altrimenti la parola stipendio esisterebbe solo per gli statali e tutti gli altri al lavoro come autonomi.

ne sei sicuro?...a me non quadra molto questa storia...se fosse vero quello che dice (con mezza italia in cassaintegrazione) non credo che avrebbe problemi a reperire forza lavoro "retribuita"...non credi?


no lui ha detto che per rendere ancora più competitiva la sua azienda ha bisogno che i suoi dipendenti lavorino più ore a settimana (dietro retribuzione)

altri li mettono a casa perchè non hanno lavoro vista la crisi, lui la crisi intende contrastarla mettendo ancora più impegno nel lavoro.
perchè i suoi competitor producono di più e sono più presenti sul mercato.

credo che tanti che sono a casa senza lavoro o con l'orario dimezzato l'ora in più al giorno la farebbero anche gratis per un datore di lavoro che intende contrastare la crisi in questo modo..

invece visto che è ricco e ha successo è solo uno schiavista.

i suoi competitor fanno fare semilavorati (o addirittura l'intero prodotto) in paesi dove la gente lavora 16 ore/giorno per 1 dollaro/ora...


io temo l'esatto contrario.

qui' tra qualche anno lavoreranno solo gli extracomunitari che hanno avuto le palle per imparare lavori faticosi e scomodi. ( leggasi fornai , piastrellisti carpentieri ecc..)
in Romania invece lavoreranno sempre di piu'.
come gia' accade in Polonia che viaggia da anni con crescita del 6/7%.

..."che gli italiani non vogliono più fare".... poi nessuno aggiunge mai che questi lavoratori per fare "i lavori che gli italiani non vogliono più fare" vengono pagati (molto raramente in maniera regolare) con stipendi DA FAME...


No.

Lui ha detto questo:

Per essere competitivi sarebbe utile un’ora il giorno da aggiungere all’orario di lavoro attuale.

Cazzate. La competitività non dipende dalle ore di lavoro. L'Italia non ha competitività per ben altri motivi.

Siamo in un mercato globale e dobbiamo tenere conto di concorrenti che, tra le altre caratteristiche, hanno anche orari assai più lunghi dei nostri.

Cazzate. Guardiamo tutte le caratteristiche, e allora implementiamo pure quelle. Non prendiamo solo quello che ci fa comodo.

E se noi vogliamo continuare, come facciamo adesso, a produrre in Italia il 99% di quello che vendiamo in tutto il mondo dobbiamo considerare che la gara è anche con loro, con dei concorrenti che piano piano stanno anche imparando a fare prodotti tutt’altro che disprezzabili con costi ben più bassi dei nostri».

Non è vero un cazzo che tutto quello che vendiamo nel mondo è prodotto il 99% in Italia. Anzi, dubito che la maggioranza di ciò che vendiamo sia prodotto all'interno dei nostri confini.

Dai concorrenti sì, bisogna imparare.. ma a livello innanzitutto politico, per quanto riguarda la gestione del lavoro.. ma prima di dare lavoro, servono soldi.. e per tirare fuori i soldi, bisogna agire su fattori che sono totalmente estranei a questi aspetti.



Non si sta giudicando il suo modo di agire come imprenditore.. per quello parlano i suoi numeri e la sua fama, e gli fanno onore.

Qui si parla di altro, delle sue parole.

Il resto non c'entra un cazzo.

QUOTO!!!!!

manu for rent
17/07/2012, 17:33
se non fosse che la realtà è molto diversa:

1)perchè le aziende per far lavorare 1 ora in più al giorno i propri dipendenti devono avere un adeguato carico di lavoro/commesse...non a caso si assiste ad un boom di richieste da parte delle aziende di ore di cassaintegrazione...

2)per essere "competitivi" (rispetto alle produzioni dei paesi brics) bisogna mettersi al loro stesso livello salariale ( e di diritti)...lavorare 1 ora in più al giorno (per giunta retribuita) non cambia le cose...e poi siamo davvero sicuri che una volta cinesizzata l'italia che lavora poi la nostra competitività mondiale sarà adeguata???


1) di lavoro ne ha e per questo vorrebbe l'ora in più
2) considerando a quanto vende la sua merce il prezzo finale non incide troppo visto che lui ha qualità, brand e design cosa che chi sfrutta non ha.



ne sei sicuro?...a me non quadra molto questa storia...se fosse vero quello che dice (con mezza italia in cassaintegrazione) non credo che avrebbe problemi a reperire forza lavoro "retribuita"...non credi?


parole sue :D
la nuova forza lavoro va formata e ci vuole anche lo spazio per contenerla..a lui basta un'ora al giorno, sempre parole sue



i suoi competitor fanno fare semilavorati (o addirittura l'intero prodotto) in paesi dove la gente lavora 16 ore/giorno per 1 dollaro/ora...


fa alta moda, non confeziona palloni
i suoi clienti riescono ancora a distinguere una lavorazione fatta con criterio da una di uno sfruttato pagato 1 dollaro per 16ore



..."che gli italiani non vogliono più fare".... poi nessuno aggiunge mai che questi lavoratori per fare "i lavori che gli italiani non vogliono più fare" vengono pagati (molto raramente in maniera regolare) con stipendi DA FAME...


in italia la schiavitù non c'è
se il proprio stipendio non piace o lo si ricontratta o si offre la propria esperienza acquisita e professionalità alla concorrenza.

maurino
17/07/2012, 17:45
con tutta la disoccupazione che c'è vorrebbe far fare ai lavoratori un'ora in più di base...ma va cagher. Se gli affari vanno a gonfie vele, espanditi, prenditi capannoni che ad oggi li tirano dietro visto che nessuno riesce a venderli o affittarli ed assumi...altro che far lavorare di più chi già lavora 8 ore...

cazzo passiamo più tempo al lavoro che con la nostra famiglia e riuscite pure a sostenere la necessità di lavorare di più...a questo perchè non facciamo anche i dormitori in azienda? così il tempo perso per il viaggio lo si recupera e si lavora, no?

gtr2
17/07/2012, 17:47
Ci sarebbero tante cose da dire ma ne dico solo 3.

Negli ultimi anni,e tanto più in futuro,si fissano/seranno paletti sullo stipendio/orario prendendo come riferimento stipendio e orario tipo cinese!!!! Che senso ha??Noi non siamo ne cinesi ne indiani,non siamo "abituati" a ringraziare e a leccare il pavimento per un 2 euro l'ora!!

Si parla di lavori che nessuno vuole più fare e stranamente si lega la cosa al lavoro degli extracomunitari.La colpa certo non è di quest ultimi ma di un sistema del cazzo che permette a chiunque di far lavorare a costi troppo bassi e a ritmi sempre più inumani.Poi è facile dire "ah!!,quello è un pelandrone,lavora la metà del negher li!! ". Ma vaffanculo...Devo lavorare non spezzarmi le reni per la tua brutta faccia o per il pil.Senza dimenticare una cosa che ai più sfugge.Gli extracomunitari accettano e lavorano a condizioni per noi (giustamente) degradanti e faticose ecc,anche per mantenere le famiglie nel paese d'origine.Sono qui anche per sacrificarsi per loro.Da non sottovalutare.
Se il mondo vuole che io,noi lavoriamo sul modello di schiavi abituati da sempre a esserlo bhè!!! Andate a ..ecc ecc

Ultima cosa....Si è perso di vista l'uomo (e l'ho detto già altre volte) Cioè!! Chi stabilisce quanto vale il mio tempo,come essere umano ancor prima del mio lavoro! A cosa serve lavorare come matti se poi devo indebitarmi anche solo per pagare l'affitto? (caso limite) Tanto vale non lavorare e vivere sulle spalle del sistema.

Erikuccia
17/07/2012, 17:52
Mi piacerebbe farti parlare con qualcuno o portarti un po' di esperienze, non ultima la mia.
Ho cercato di "vendermi" alla concorrenza e, guarda caso, mi offriva molto di meno :blink:

Cosa mi dici invece di annunci tipo: "cercasi stageur neo laureato, con conoscenza di inglese, francese e tedesco, minima esperienza in ufficio commerciale, disposto a trasferte. Contratto della durata di 4 mesi, con rimborso mensile da 300 a 400 € in base alla capacità dimostrata"

Oppure annunci del tipo:

"Cercasi impiegato/a laureato, esperienza di almeno 5 anni, età inferiore ai 35 anni, conoscenza inglese, spagnolo, francese e russo, preferibilmente in mobilità. Disponibile a trasferte (circa il 30% del tempo), flessibile a cambiamenti di mansioni e orari. Assunzione a tempo determinato di 6 mesi, orario full time, compenso mensile 1.200 €"

Non è una velata forma di schiavismo per te?
Scusa, sarò anche suscettibile, ma a me annunci di questo tipo mi fanno incavolare......è come se uno ti chiedesse il massimo e fosse disposto ad offrirti il minimo.
Eddai, la cosa non sta in piedi!!!! Ovvero, la si fa stare in piedi quando si è "disperati".

[QUOTE=tbb800;5784093]scusa Erikuccia, ne approfitto ancora

ma il lordo è il costo aziendale complessivo?

cioè un dipendente costa tra netto, lordo, oneri vari, indiretti e non ho idea di cosa altro 2000 euro/mese?

ma allora qualcosa non mi torna: come mai ho sentito sempre lamentele da parte dei datori di lavoro che dicono che il costo per dipendente è insostenibile?. Non che 700 euro/mese siano pochi ma neanche tutto stò sfracello.

A livello di busta paga sì. Poi subentrano altri fattori, quali possono essere i buoni pasto, l'adeguamento di uffici e/o zone di lavoro in sicurezza o per favorire determinati fattori di "riposo" (se così si può dire)
Vi sono le visite obbligatorie al personale
Vi sono (sempre se l'azienda concorda) versamenti a fondi pensionistici integrativi (vedi es. fondo Cometa) al quale partecipa anche l'azienda.
Vi sono poi stipendi ben più alti, che comportano da parte dell'azienda versamenti in busta maggiori.
Es. tu percepisci 1300€/mese netti e l'azienda ne versa in totale 2000 €/mese; il "minchionne" di turno che ne percepisce 2.500 obbliga l'azienda a versarne in totale 3.400 circa.....è tutto rapportato :w00t:

Stinit
17/07/2012, 17:57
-di lavoro ne ha e per questo vorrebbe l'ora in più
-considerando a quanto vende la sua merce il prezzo finale non incide troppo visto che lui ha qualità, brand e design cosa che chi sfrutta non ha.
parole sue :D
-la nuova forza lavoro va formata e ci vuole anche lo spazio per contenerla..a lui basta un'ora al giorno, sempre parole sue

questo non credo che sia difficile da ottenere (pagando)...mezza italia è ferma in cassaintegrazione...(non manca di certo personale super specializzato da collocare...)



-fa alta moda, non confeziona palloni
-i suoi clienti riescono ancora a distinguere una lavorazione fatta con criterio da una di uno sfruttato pagato 1 dollaro per 16ore

"l'alta moda" si appoggia spesso e volentieri ad aziende di fiducia...non sanno di certo quello che succede "dopo" aver commissionato il lavoro...
nel prêt-à-porter (dove si hanno i numeri più consistenti) le aziende vanno direttamente nei paesi brics...parliamo di moda "made in italy"



in italia la schiavitù non c'è
se il proprio stipendio non piace o lo si ricontratta o si offre la propria esperienza acquisita e professionalità alla concorrenza.

lo dovresti chiedere a quelli che lavorano nei campi italiani 12 ore al giorno per 20 euro (a nero) se si sentono schiavi...oppure quelli che lavorano nell'edilizia 12 ore al giorno per 20 euro (a nero e senza nessun strumento di protezione) se si sentono schiavi...oppure a tutte quelle donne che fanno le badanti (a nero) ecc ecc....

poi ci si stupisce che certi mestieri gli italiani "non li vogliono + fare"



...


Ci sarebbero tante cose da dire ma ne dico solo 3.

Negli ultimi anni,e tanto più in futuro,si fissano/seranno paletti sullo stipendio/orario prendendo come riferimento stipendio e orario tipo cinese!!!! Che senso ha??Noi non siamo ne cinesi ne indiani,non siamo "abituati" a ringraziare e a leccare il pavimento per un 2 euro l'ora!!

Si parla di lavori che nessuno vuole più fare e stranamente si lega la cosa al lavoro degli extracomunitari.La colpa certo non è di quest ultimi ma di un sistema del cazzo che permette a chiunque di far lavorare a costi troppo bassi e a ritmi sempre più inumani.Poi è facile dire "ah!!,quello è un pelandrone,lavora la metà del negher li!! ". Ma vaffanculo...Devo lavorare non spezzarmi le reni per la tua brutta faccia o per il pil.Senza dimenticare una cosa che ai più sfugge.Gli extracomunitari accettano e lavorano a condizioni per noi (giustamente) degradanti e faticose ecc,anche per mantenere le famiglie nel paese d'origine.Sono qui anche per sacrificarsi per loro.Da non sottovalutare.
Se il mondo vuole che io,noi lavoriamo sul modello di schiavi abituati da sempre a esserlo bhè!!! Andate a ..ecc ecc

Ultima cosa....Si è perso di vista l'uomo (e l'ho detto già altre volte) Cioè!! Chi stabilisce quanto vale il mio tempo,come essere umano ancor prima del mio lavoro! A cosa serve lavorare come matti se poi devo indebitarmi anche solo per pagare l'affitto? (caso limite) Tanto vale non lavorare e vivere sulle spalle del sistema.

Schiavitù - Wikiquote (http://it.wikiquote.org/wiki/Schiavit%C3%B9)

manu for rent
17/07/2012, 18:10
di casi ce ne sono solo mille io ho solo interpretato le parole di uno che probabilmente la sua realtà produttiva la conosce bene,
se ne sai di più di lui, scivigli direttamente le tue perplessità e vedrai che una propostina di lavoro corredata da assegno in bianco te la farà visto che con 2 mosse gli risolvi il problema di dover pagare un sacco di ore in straordinari.

le badanti a nero fanno un sacco di soldi e poi a una certa età prenderanno pure la pensione minima
quelli che lavorano nei campi spesso sono immigrati irregolari, che nel loro paese d'origine avrebbero solo sabbia da raccogliere e intanto in italia trovano cibo e rifugio oltre che la possibilità di fare un po' di soldi raccogliendo nei campi per 20 euro..per trasferirsi in una città con più possibilità in cui la vita però costa di più e senza qualche migliaio di euro una casa in affitto non la trovi.

gtr2
17/07/2012, 18:11
...



Schiavitù - Wikiquote (http://it.wikiquote.org/wiki/Schiavit%C3%B9)

Grazie tante!!

Cmq sia..Quando sarà,piuttosto vado a fare il barbone e mi godo la vita (spiaggia,mare,pesca...Mangiare lo trovo) :cool:

Stinit
17/07/2012, 18:15
di casi ce ne sono solo mille io ho solo interpretato le parole di uno che probabilmente la sua realtà produttiva la conosce bene,
se ne sai di più di lui, scivigli direttamente le tue perplessità e vedrai che una propostina di lavoro corredata da assegno in bianco te la farà visto che con 2 mosse gli risolvi il problema di dover pagare un sacco di ore in straordinari.

le badanti a nero fanno un sacco di soldi e poi a una certa età prenderanno pure la pensione minima
quelli che lavorano nei campi spesso sono immigrati irregolari, che nel loro paese d'origine avrebbero solo sabbia da raccogliere e intanto in italia trovano cibo e rifugio oltre che la possibilità di fara un po' di soldi per partire e cercare di meglio.


che il mondo economico in cui viviamo sia scarsamente etico si era capito...ma "giustificare" questo stato di cose non mi pare molto sensato...(imho)


Grazie tante!!

Cmq sia..Quando sarà,piuttosto vado a fare il barbone e mi godo la vita (spiaggia,mare,pesca...Mangiare lo trovo) :cool:

avrai molta compagnia...(forzata...)

manu for rent
17/07/2012, 18:23
le merde che per una vita non versano contrubuti e poi prendono la minima le giustificherei col fuoco..
quanto agli immigrati è l'unica per partire..un lavoro onesto senza documenti non lo trovi
e i documenti senza una casa (e quindi soldi) non la ottieni

lo sfruttamento è negativo ma quasi sempre la situazione dalla quale scappano è ben peggiore..persecuzioni, guerre, carestie povertà totale
e al mondo nessuno regala nulla..doverli mantenere sarebbe ancora peggio.

tanti si trasferiscono in paesi poveri per vivere degnamente di quello che hanno da parte o avviare una piccola attività..
tanti trovano il paradiso altrettanti un inferno senza fine.

tbb800
17/07/2012, 18:30
Mi piacerebbe farti parlare con qualcuno o portarti un po' di esperienze, non ultima la mia.
Ho cercato di "vendermi" alla concorrenza e, guarda caso, mi offriva molto di meno :blink:

Cosa mi dici invece di annunci tipo: "cercasi stageur neo laureato, con conoscenza di inglese, francese e tedesco, minima esperienza in ufficio commerciale, disposto a trasferte. Contratto della durata di 4 mesi, con rimborso mensile da 300 a 400 € in base alla capacità dimostrata"

Oppure annunci del tipo:

"Cercasi impiegato/a laureato, esperienza di almeno 5 anni, età inferiore ai 35 anni, conoscenza inglese, spagnolo, francese e russo, preferibilmente in mobilità. Disponibile a trasferte (circa il 30% del tempo), flessibile a cambiamenti di mansioni e orari. Assunzione a tempo determinato di 6 mesi, orario full time, compenso mensile 1.200 €"

Non è una velata forma di schiavismo per te?
Scusa, sarò anche suscettibile, ma a me annunci di questo tipo mi fanno incavolare......è come se uno ti chiedesse il massimo e fosse disposto ad offrirti il minimo.
Eddai, la cosa non sta in piedi!!!! Ovvero, la si fa stare in piedi quando si è "disperati".



A livello di busta paga sì. Poi subentrano altri fattori, quali possono essere i buoni pasto, l'adeguamento di uffici e/o zone di lavoro in sicurezza o per favorire determinati fattori di "riposo" (se così si può dire)
Vi sono le visite obbligatorie al personale
Vi sono (sempre se l'azienda concorda) versamenti a fondi pensionistici integrativi (vedi es. fondo Cometa) al quale partecipa anche l'azienda.
Vi sono poi stipendi ben più alti, che comportano da parte dell'azienda versamenti in busta maggiori.
Es. tu percepisci 1300€/mese netti e l'azienda ne versa in totale 2000 €/mese; il "minchionne" di turno che ne percepisce 2.500 obbliga l'azienda a versarne in totale 3.400 circa.....è tutto rapportato :w00t:

ok, capito perfettamente, sei stata molto più chiara di un Trombone qualunque che insegna all'università :biggrin3:

Grazie :oook:

Stinit
17/07/2012, 18:35
le merde che per una vita non versano contrubuti e poi prendono la minima le giustificherei col fuoco..
quanto agli immigrati è l'unica per partire..un lavoro onesto senza documenti non lo trovi
e i documenti senza una casa (e quindi soldi) non la ottieni

lo sfruttamento è negativo ma quasi sempre la situazione dalla quale scappano è ben peggiore..persecuzioni, guerre, carestie povertà totale
e al mondo nessuno regala nulla..doverli mantenere sarebbe ancora peggio.

tanti si trasferiscono in paesi poveri per vivere degnamente di quello che hanno da parte o avviare una piccola attività..
tanti trovano il paradiso altrettanti un inferno senza fine.

il perchè è molto semplice...c'è gente nel mondo (italia compresa) che pretende di campare (facendo anche la bella vita) sui sudori e le fatiche degli altri...e questo è possibile solo sfruttando la gente...

per capirci meglio...se i margini di guadagno spuntati dalla grande distribuzione sui prodotti della terra venissero ripartiti in maniera equa sulla filiera (contadino compreso) l'italia si riscoprirebbe di colpo una nazione di zappaterra...

Erikuccia
17/07/2012, 18:44
ok, capito perfettamente, sei stata molto più chiara di un Trombone qualunque che insegna all'università :biggrin3:

Grazie :oook:

Prego :w00t:
Per mia fortuna di "professori universitari poco competenti" non ne ho trovato nemmeno uno; anzi, eccetto per una zitella nevrotica, conservo di tutti un bellissimo ricordo....magari in tutti gli atenei potesse esserci la stessa competenza che ho trovato io a Trento:oook:

manu for rent
17/07/2012, 18:47
il perchè è molto semplice...c'è gente nel mondo (italia compresa) che pretende di campare (facendo anche la bella vita) sui sudori e le fatiche degli altri...e questo è possibile solo sfruttando la gente...


tutto ha una doppia faccia, c'è anche il dipendente che una volta ottenuto il contratto fisso comincia a fregarsene del lavoro, mettersi in malattia e creare problemi ed un contratto di lavoro vincola più l'azienda che il dipendente.

e vero che le fatiche le fanno gli altri, ma se non ti sbatti per trovare ed organizzare il loro lavoro..presto dovranno trovare un altro per cui faticare.
come in una cucina di un grande ristorante..lo chef che dovrebbe essere il più bravo di tutti ed è quello che ha la responsabilità di quello che esce, i piatti nemmeno li tocca, ma gestisce il lavoro degli altri e si assicura che gli standard siano rispettati.

se le cose vanno male è lui che salta e di fatica fisica ne fa poca, suda solo perchè ci sono 40 gradi :D

Gnolo
17/07/2012, 18:50
Spero crepi presto... Maledetto.
q8 :oook:

Mamba
17/07/2012, 18:55
questo non sa neanche di essere al mondo.......

marco.bus
17/07/2012, 18:58
boh...non mi torna una cosa...:dubbio:
che senso ha far lavorare ogni operaio un'ora in più al giorno? basta far il conto del monte ore aggiuntivo,si assume una o più persone che lo coprano...e hai tirato via dalla disoccupazione della gente. :dry::dry::dry:


visto che è dal '900 che l'orario di lavoro è stato quantificato in 8 ore giornaliere (che già sono 1/3 delle ore di un giorno...),è mai possibile che con tutta questa tecnologia che ci siamo inventati,ancora dobbiamo ricorrere al lavoro manuale? dov'è il progresso? in teoria,una migliore tecnologia dovrebbe ridurre lo sforzo dell'uomo o quanto meno ridurne l'impegno richiesto,sia fisico che di tempo...ma se non si ragiona un pò in un ottica di riduzione dell'orario di lavoro,suddividendolo tra più persone,ci si ritrova ad avere su 10 persone, solo una minima parte occupata...e le altre, a spese di chi lavora:cry:

a me,non peserebbe più di tanto il lavorare un ora in più...ma sinceramente non ne vedo l'utilità.:dry:
invece credo che ci siano figure professionali che ne soffrirebbero parecchio...senza contare poi il tempo perso a raggiungere e lasciare il posto di lavoro...tempo sottratto agli obblighi familiari e/o al proprio tempo libero,che è sempre preziosissimo...:oook:

in sostanza: a che pro si dovrebbe lavorare di più? guadagnare (in teoria) di più per cosa? per pagarci più tasse e avere a disposizione sempre meno tempo per godersi il guadagnato? mah...vedo sempre più distanti le figure del manager/imprenditore e quelli che effettivamente svolgono attività lavorativa reale...:cry:

Se un'azienda ha 15 operatori su 15 macchine e anziché 8 ore ne devono fare 10, una persona in più assunta riuscirebbe a far andare 15 macchine da sola per 2 ore quando le altre vanno a casa dopo 8 ore?
C'è chi si sente schiavo del lavoro e invece chi lavora con piacere e perchè ha bisogno.
Non facciamo sempre i perbenisti, che mai nessuno è morto per il troppo lavoro.

PowerRoss
17/07/2012, 19:05
tutto ha una doppia faccia, c'è anche il dipendente che una volta ottenuto il contratto fisso comincia a fregarsene del lavoro, mettersi in malattia e creare problemi ed un contratto di lavoro vincola più l'azienda che il dipendente.

e vero che le fatiche le fanno gli altri, ma se non ti sbatti per trovare ed organizzare il loro lavoro..presto dovranno trovare un altro per cui faticare.
come in una cucina di un grande ristorante..lo chef che dovrebbe essere il più bravo di tutti ed è quello che ha la responsabilità di quello che esce, i piatti nemmeno li tocca, ma gestisce il lavoro degli altri e si assicura che gli standard siano rispettati.

se le cose vanno male è lui che salta e di fatica fisica ne fa poca, suda solo perchè ci sono 40 gradi :D

In una cucina (leggi aziendina) può anche essere ma di norma in Italia non funziona così..
Si contano sulle dita di una mano (di un monco) i manager di azienda, soprattutto le nostre "parastatali" cacciati per scarsi/nulli/negativi risultati...

Un perfetto specchio della politica nostrana e perfettamente a braccetto con la gran parte della dirigenza e del personale della pubblica amministrazione a tutti i livelli, nazionale e locale...

Stinit
17/07/2012, 19:14
tutto ha una doppia faccia, c'è anche il dipendente che una volta ottenuto il contratto fisso comincia a fregarsene del lavoro, mettersi in malattia e creare problemi ed un contratto di lavoro vincola più l'azienda che il dipendente.

e vero che le fatiche le fanno gli altri, ma se non ti sbatti per trovare ed organizzare il loro lavoro..presto dovranno trovare un altro per cui faticare.
come in una cucina di un grande ristorante..lo chef che dovrebbe essere il più bravo di tutti ed è quello che ha la responsabilità di quello che esce, i piatti nemmeno li tocca, ma gestisce il lavoro degli altri e si assicura che gli standard siano rispettati.

se le cose vanno male è lui che salta e di fatica fisica ne fa poca, suda solo perchè ci sono 40 gradi :D

Io sono sempre del parere che le aziende rispecchiano le idee di chi le dirige e l`operato di chi ci lavora materialmente...ne consegue che se qualcosa non funziona le responsabilità vanno ricercate in tutte e due le parti...
Quando parlo di fatiche e sudori mi riferisco ad altre situazioni...(quelle dove si verifica il vero sfruttamento)

maurino
17/07/2012, 19:54
Se un'azienda ha 15 operatori su 15 macchine e anziché 8 ore ne devono fare 10, una persona in più assunta riuscirebbe a far andare 15 macchine da sola per 2 ore quando le altre vanno a casa dopo 8 ore?

con la matematica sono bravi tutti, ma quelle 2 ore in più non avranno mai lo stesso rendimento delle precedenti otto...del resto
15 operatori * 2 ore fanno circa 30 ore al giorno (e non si capisce perchè servano 15 persone per fare andare 15 macchine, ma ne serva solo 1 dopo l'orario normale...cacchio è Flash Gordon?), in pratica tanto vale che ti compri almeno 3 macchine ed assumi altri tre operatori....che dovranno comunque fare straordinario per raggiungere le 30 ore visto che ne farebbero "solo" 24....
oppure puoi introdurre i turni...


C'è chi si sente schiavo del lavoro e invece chi lavora con piacere e perchè ha bisogno.

allora lasciamo che siano le persone stesse a decidere se fare più di 8 ore anzichè pretendere di allungare l'orario di lavoro di tutti, no?

del resto la sua stessa tesi cozza con quello che dice in fondo...

"«Oltre a una maggiore produttività, serve di sicuro più mobilità intergenerazionale. Un tasso di disoccupazione giovanile sopra il 36% è una piaga che davvero non ci possiamo permettere perché non si possono tenere in panchina le forze più fresche»."

Stinit
17/07/2012, 21:16
con la matematica sono bravi tutti, ma quelle 2 ore in più non avranno mai lo stesso rendimento delle precedenti otto...del resto
15 operatori * 2 ore fanno circa 30 ore al giorno (e non si capisce perchè servano 15 persone per fare andare 15 macchine, ma ne serva solo 1 dopo l'orario normale...cacchio è Flash Gordon?), in pratica tanto vale che ti compri almeno 3 macchine ed assumi altri tre operatori....che dovranno comunque fare straordinario per raggiungere le 30 ore visto che ne farebbero "solo" 24....
oppure puoi introdurre i turni...

allora lasciamo che siano le persone stesse a decidere se fare più di 8 ore anzichè pretendere di allungare l'orario di lavoro di tutti, no?

del resto la sua stessa tesi cozza con quello che dice in fondo...

"«Oltre a una maggiore produttività, serve di sicuro più mobilità intergenerazionale. Un tasso di disoccupazione giovanile sopra il 36% è una piaga che davvero non ci possiamo permettere perché non si possono tenere in panchina le forze più fresche»."

:cipenso: chissà che fine fanno le forze "meno fresche" con la "mobilità intergenerazionale"

marco.bus
17/07/2012, 22:33
con la matematica sono bravi tutti, ma quelle 2 ore in più non avranno mai lo stesso rendimento delle precedenti otto...del resto
15 operatori * 2 ore fanno circa 30 ore al giorno (e non si capisce perchè servano 15 persone per fare andare 15 macchine, ma ne serva solo 1 dopo l'orario normale...cacchio è Flash Gordon?), in pratica tanto vale che ti compri almeno 3 macchine ed assumi altri tre operatori....che dovranno comunque fare straordinario per raggiungere le 30 ore visto che ne farebbero "solo" 24....
oppure puoi introdurre i turni...

allora lasciamo che siano le persone stesse a decidere se fare più di 8 ore anzichè pretendere di allungare l'orario di lavoro di tutti, no?

del resto la sua stessa tesi cozza con quello che dice in fondo...

"«Oltre a una maggiore produttività, serve di sicuro più mobilità intergenerazionale. Un tasso di disoccupazione giovanile sopra il 36% è una piaga che davvero non ci possiamo permettere perché non si possono tenere in panchina le forze più fresche»."

La mia è una supposizione, comunque con i se e i ma son buoni tutti a fare i conti.
Ripeto che ad alcuni fare ore in più fa comodo, ad altri va bene anche a stare a casa in cassa...
Se hai del lavoro in più e assumi persone in più poi non puoi lasciarle a casa se casa se non facendo contratti a progetto, ma anche quelli non vanno bene. Poi non vedo perchè se un'azienda ha un aumento di lavoro dove possono guadagnarci tutti quelli che ci lavorano non si può fare...

Space-Ace
18/07/2012, 02:28
Se un'azienda ha 15 operatori su 15 macchine e anziché 8 ore ne devono fare 10, una persona in più assunta riuscirebbe a far andare 15 macchine da sola per 2 ore quando le altre vanno a casa dopo 8 ore?
C'è chi si sente schiavo del lavoro e invece chi lavora con piacere e perchè ha bisogno.
Non facciamo sempre i perbenisti, che mai nessuno è morto per il troppo lavoro.

beh,qualcuno sì...che è morto.
andandoci a lavorare,oppure perchè era male addestrato,male equipaggiato o peggio...stressato per il troppo carico di lavoro. :cry::cry::cry::cry::cry:

non tutti sono superman e se poi ci aggiungi la scarsa considerazione sia dell'operato che della persona (senza tralasciare certe retribuzioni che sanno di presa x i fondelli...),capirai che la voglia di dare il 100% e anche più,va a farsi benedire.

giusto quello che ho letto qualche post prima: non c'è un manager-dirigente che subìsca il "rischio d'impresa". la colpa è sempre di chi sta sotto. si preferisce tagliare sulle maestranze,invece di riconoscere che il più delle volte l'errore viene dall'alto. ma è controproducente all'immagine,licenziare un dirigente (strapagato) incompetente ...meglio levarsi di torno un operaio,magari esperto e pratico...e circondarsi di idioti o gente ricattabile,in modo tale da imporre un regime dittatoriale che si sà,non ti mette mai alla fame,ma fà si però che senza di loro tu muori!

ripeto: nel mio caso specifico,un'ora in più non mi pesa...ma il fatto è che nel mio team,il monte ore straordinarie pagherebbe tranquillamente 1 o 2 stipendi...quindi se per un pò posso sopportare il carico,con gli anni questo viene sempre meno. sia per ragioni fisiche che mentali. sfruttare fino all'osso un dipendente,sempre nella stessa mansione...quindi impossibilitato a far carriera,perchè le posizioni dirigenti sono occupate da sedicenti "managers" sfornati da scuole e non forgiati da anni d'esperienza "sul pezzo"...genera un senso di frustrazione.
e quando ti ritrovi in età pensionabile (di una volta) e vedere questo traguardo spostarsi sempre più in là...e valere sempre meno:cry: senza nessun benefit che allievi un pò le fatiche degli anni di lavoro,beh...non c'è da stupirsi che ad un certo punto, ci sia un bel "tirare indietro"
forse sarebbe l' ora di ragionare con un critierio differente: i numeri sono utili sì,ma si ha sempre a che fare con delle persone. che hanno anche bisogno di vivere la propria vita,oltre che lavorare...

Antriple
18/07/2012, 04:53
quanti commenti ottusi

Diabolico_Vendicatore
18/07/2012, 06:17
no lui ha detto che per rendere ancora più competitiva la sua azienda ha bisogno che i suoi dipendenti lavorino più ore a settimana (dietro retribuzione)

magari... io mi sono fatto 2 anni di cassa integrazione a 0 (ZERO!!) ore per una crisi che il man(n)agement poteva benissimo evitare. però quando glielo facevi notare anni prima ti ridevano in faccia; poi i dipendenti in CI, e i dirigenti (1 ogni 8 dipendenti quadri inclusi) nel paese di bengodi. orati chiedono di lavorare di più, proprio come Ferragamo... però di straordinari non se ne parla, eh?...

Python
18/07/2012, 06:32
ha ragione alla grande ....

Erikuccia
18/07/2012, 07:23
...non c'è da stupirsi che ad un certo punto, ci sia un bel "tirare indietro"
forse sarebbe l' ora di ragionare con un critierio differente: i numeri sono utili sì,ma si ha sempre a che fare con delle persone. che hanno anche bisogno di vivere la propria vita,oltre che lavorare...

Guarda, in perfetta onestà, sto tirando indietro già ora.
E tutto per il semplice motivo che, qualche idiota di sopra, si è ben inventato una "nuova mansione" per la sottoscritta, giusto per "rattoppare" qualche buco lasciato dallo scellerato taglio del personale.
Siccome ho la fortuna di conoscere bene 4 lingue, mi stanno facendo seguire il post vendita.
Problema:
1) Ho una laurea in economia e commercio, non in meccanica o elettronica, quindi di certe richieste d'assistenza non ne capisco 'na mazza
2) Non mi fanno alcun corso di formazione di carattere tecnico
3) Mi spediscono in officina a redigere procedure meccaniche/elettriche, di cui fatico a capire i vari passaggi......e chissà al cliente che razza di informazioni arrivano
4) C'è la pretesa che io capisca un problema tecnico.......HA, HA, HA.....mi pare una barzelletta, ma è vero purtroppo
5) Mi tocca lasciar da parte tutte le questioni commerciali/amministrative per star dietro al post vendita, con somma incazzatura (giustificata) dei miei colleghi
6) Ho espresso più volte il desiderio di fare cose attinenti al mio titolo di studio; ma nulla.....come parlare ad un muro di gomma
7) Nel contratto d'assunzione sono inquadrata come "impiegata commerciale" e non come "tecnico commerciale"
8) A questo punto mi chiedo come mai non chiamino l'elettricista in ufficio per fargli fare bolle e fatture...sarebbe un bel risparmio!!!!

Da persona intelligente e matura quale mi reputo, ho cercato di spiegare le mie motivazioni/ambizioni ed esigenze.
Ho anche detto che mi vergogno a farmi pagare per cose di cui non ho la competenza e che sarei ben disposta a lavorare con maggior motivazione e produttività se mi dessero compiti attinenti alla mia formazione.....ma niente, nessuna risposta.

E allora che dovrei fare, se non andare a lavorare facendo il minimo sforzo possibile e sgusciando dall'ufficio non appena scoccano le 8 ore? Il bello è che non mi sento affatto in colpa

Stinit
18/07/2012, 10:45
magari... io mi sono fatto 2 anni di cassa integrazione a 0 (ZERO!!) ore per una crisi che il man(n)agement poteva benissimo evitare. però quando glielo facevi notare anni prima ti ridevano in faccia; poi i dipendenti in CI, e i dirigenti (1 ogni 8 dipendenti quadri inclusi) nel paese di bengodi. orati chiedono di lavorare di più, proprio come Ferragamo... però di straordinari non se ne parla, eh?...

nel frattempo per molti sono diventati "banca ore"

Diabolico_Vendicatore
18/07/2012, 10:57
nel frattempo per molti sono diventati "banca ore"


..almeno quello... da noi non vengono contati e basta.

Stinit
18/07/2012, 10:59
..almeno quello... da noi non vengono contati e basta.

a bè... :ph34r:

maurino
18/07/2012, 11:31
La mia è una supposizione, comunque con i se e i ma son buoni tutti a fare i conti.
Ripeto che ad alcuni fare ore in più fa comodo, ad altri va bene anche a stare a casa in cassa...
Se hai del lavoro in più e assumi persone in più poi non puoi lasciarle a casa se casa se non facendo contratti a progetto, ma anche quelli non vanno bene.

Se sai di avere una commessa temporanea anche solo per 1 anno non vai certo a fare un tempo indetemerinato, no? ed in italia non manca di certo la fantasia nei contratti....a progetto, stage, apprendistato, borse di studio, tempo determinato, lavoro stagionale, interinale....non mi pare esista solo il tempo indeterminato.



Poi non vedo perchè se un'azienda ha un aumento di lavoro dove possono guadagnarci tutti quelli che ci lavorano non si può fare...
ah beh ci sono pure i premi produzione o gli extra per far guadagnare di più tutti...ma non vedo perchè "obbligare" tutti a fare più ore di lavoro a sto punto. Ognuno decida per sè se e quando fare straordinari (che aumentando l'orario di lavoro normale, straordinari non sarebbero più)