tbb800
14/11/2012, 09:55
Raramente uso la macchina in città e ancor più raramente vengo preso da un attacco di follia perché spero di arrivare in centro.
Stamattina ho dovuto farlo. Ho proprio dovuto farlo. Bene.
Nell'ordine:
qualche centinaio di metri da casa mia e primo tappo perché c'è la commemorazione di un Poliziotto ucciso dalla mafiamerda. Onore e nulla da obiettare.
Finalmente riesco a superare il primo semaforo, ok strada libera. Maquandomaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, ho dimenticato che a Palermo fuziona così: ti canalizzano verso le transenne e dopo che sei imbottigliato e già bestemmi da almeno mezz'ora ti fanno notare che proprio lì c'è una manifestazione quindi puoi girare o per un vicoletto a destra o uno a sinistra.
Infatti, Piazza Massimo, manifestazione dei soliti debosciati comunisti che, travestiti da disperati affamati da un governo che ha tassato pure l'aria che respiriamo, protestano contro un immaginario padrone.
Ok vado a destra, anzi andiamo tutti a destra, ma proprio tutti; nessuno che si butti a sinistra (è passata di moda pure nella viabilità). Giro che ti rigiro che ti rigiro decido di fare l'unica strada possibile e che notoriamente è un casino. Ok ci sono, dopo qualche chilometro, una buona mezz'ora, diverse sigarette e tante preghiere, sono alla meta. Maquandomaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, proprio davanti alla cattedrale (per capirci davanti al negozio di Giuliana) altra transenna e i vigili che indirizzano il traffico esclusivamente a sinistra (questa volta vince la sinistra) perché a destra o entreremmo direttamente con l'auto nel negozio di Giuliana o potremmo forzare il blocco davanti alla questura e rischiare qualche mitragliata (che sarebbe la risoluzione definitiva a molti problemi). Io pure che pretendo di arrivare in quella zona dove solitamente: ci sono finti disperati che occupano la cattedrale (ma lì è dura da farsi sentire, Lui ha ben altre preoccupazioni); altri finti disperati ormai presidiano stabilmente il portone del Municipio (infatti pare che il sindaco faccia il proprio lavoro direttamente da casa), finti studenti per cui ogni occasione è buona per andarsene a sperperare la paghetta in paneppanelle e birre. Insomma un mondo di fintiqualcosa che passano le giornate a fingere di vivere.
Si perché da noi i piani traffico non esistono, sono una cosa complicata, presuppongono che tu venga pagato per quello che è il tuo mestiere, quando invece è risaputo che da noi il posto pubblico è, in quanto privilegio, una rendita che come tutte le rendite ti deve consentire di trarre il massimo del guadagno con il minimo sforzo. Quindi 'fanculo agli automobilisti.
Ok vado a sinistra, percorro dei vicoli meravigliosi che se non fossero Palermo sarebbero patrimonio dell'umanità (e quì sono serio), parcheggio a minkiam come si usa quì e dopo solo un paio di orette sono arrivato.
Cerco di trovare una morale in tutto questo ma non mi viene niente in mente, anche se non mi spiego come mai c'è tanta gente che per andare a comprare il pane all'angolo usa la macchina; per accompagnare il figlio a scuola a 500 metri, in queste fredde giornate palermitane, usa la macchina; per andare a guardare le vetrine per improbabili acquisti usa la macchina; per fare vedere che ce l'ha lungo usa la macchina.
O forse me lo spiego: sarà che io non sono fatto per la città? Sarà che le città dovrebbero essere "gestite" meglio da chi ne è preposto? Sarà che come diceva mio zio peppuccio "voi per capire un pò di cose avreste bisogno di qualche anno di guerra, di fame e di stenti".
boh?
p.s. mi scuso anticipatamente per la lungaggine, sintetizzo per chi non ha voglia di leggere tutto: stamattina ho fatto la caxxata di prendere la macchina giusto per rendermi conto ancora di più che andare in moto è molto meglio. Specie se non vuoi alimentare un probabile esaurimento nervoso.
Stamattina ho dovuto farlo. Ho proprio dovuto farlo. Bene.
Nell'ordine:
qualche centinaio di metri da casa mia e primo tappo perché c'è la commemorazione di un Poliziotto ucciso dalla mafiamerda. Onore e nulla da obiettare.
Finalmente riesco a superare il primo semaforo, ok strada libera. Maquandomaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, ho dimenticato che a Palermo fuziona così: ti canalizzano verso le transenne e dopo che sei imbottigliato e già bestemmi da almeno mezz'ora ti fanno notare che proprio lì c'è una manifestazione quindi puoi girare o per un vicoletto a destra o uno a sinistra.
Infatti, Piazza Massimo, manifestazione dei soliti debosciati comunisti che, travestiti da disperati affamati da un governo che ha tassato pure l'aria che respiriamo, protestano contro un immaginario padrone.
Ok vado a destra, anzi andiamo tutti a destra, ma proprio tutti; nessuno che si butti a sinistra (è passata di moda pure nella viabilità). Giro che ti rigiro che ti rigiro decido di fare l'unica strada possibile e che notoriamente è un casino. Ok ci sono, dopo qualche chilometro, una buona mezz'ora, diverse sigarette e tante preghiere, sono alla meta. Maquandomaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, proprio davanti alla cattedrale (per capirci davanti al negozio di Giuliana) altra transenna e i vigili che indirizzano il traffico esclusivamente a sinistra (questa volta vince la sinistra) perché a destra o entreremmo direttamente con l'auto nel negozio di Giuliana o potremmo forzare il blocco davanti alla questura e rischiare qualche mitragliata (che sarebbe la risoluzione definitiva a molti problemi). Io pure che pretendo di arrivare in quella zona dove solitamente: ci sono finti disperati che occupano la cattedrale (ma lì è dura da farsi sentire, Lui ha ben altre preoccupazioni); altri finti disperati ormai presidiano stabilmente il portone del Municipio (infatti pare che il sindaco faccia il proprio lavoro direttamente da casa), finti studenti per cui ogni occasione è buona per andarsene a sperperare la paghetta in paneppanelle e birre. Insomma un mondo di fintiqualcosa che passano le giornate a fingere di vivere.
Si perché da noi i piani traffico non esistono, sono una cosa complicata, presuppongono che tu venga pagato per quello che è il tuo mestiere, quando invece è risaputo che da noi il posto pubblico è, in quanto privilegio, una rendita che come tutte le rendite ti deve consentire di trarre il massimo del guadagno con il minimo sforzo. Quindi 'fanculo agli automobilisti.
Ok vado a sinistra, percorro dei vicoli meravigliosi che se non fossero Palermo sarebbero patrimonio dell'umanità (e quì sono serio), parcheggio a minkiam come si usa quì e dopo solo un paio di orette sono arrivato.
Cerco di trovare una morale in tutto questo ma non mi viene niente in mente, anche se non mi spiego come mai c'è tanta gente che per andare a comprare il pane all'angolo usa la macchina; per accompagnare il figlio a scuola a 500 metri, in queste fredde giornate palermitane, usa la macchina; per andare a guardare le vetrine per improbabili acquisti usa la macchina; per fare vedere che ce l'ha lungo usa la macchina.
O forse me lo spiego: sarà che io non sono fatto per la città? Sarà che le città dovrebbero essere "gestite" meglio da chi ne è preposto? Sarà che come diceva mio zio peppuccio "voi per capire un pò di cose avreste bisogno di qualche anno di guerra, di fame e di stenti".
boh?
p.s. mi scuso anticipatamente per la lungaggine, sintetizzo per chi non ha voglia di leggere tutto: stamattina ho fatto la caxxata di prendere la macchina giusto per rendermi conto ancora di più che andare in moto è molto meglio. Specie se non vuoi alimentare un probabile esaurimento nervoso.