marchino68
25/11/2012, 19:40
In una fetida serata di fine Novembre in piena crisi di astinenza da moto mi è uscito questo racconto di un’uscita in moto dedicato alla mia Speed, ma potrebbe benissimo esser dedicato ad un CBR ,ad un Ninja, ad un BMW o ad una qualsiasi altra moto. Volevo cercare di rendere le sensazioni che si provano e le atmosfere che si possono trovare, a scuola non sono mai stato bravo con i temi ed i racconti, quindi se avete voglia di leggere tutto spero di riuscire a trasmettervi qualche emozione.
:biker:
Ore 7 ,una mattina estiva come tante altre, con quella leggera nebbiolina che avvolge il terreno e preannuncia una calda giornata, però quella di oggi non è come tutte le altre mattine oggi si va in moto!
Indosso la tuta con il suo profumo di pelle e quella sensazione inconfondibile che solo chi ha indossato una tuta in pelle intera in piena estate conosce. Esco di casa tutto intorno è silenzio, la Speed si risveglia dal suo sonno in garage ed il suo motore si scalda girando pigramente mentre indosso casco , guanti e chiudo il portone.
Tutto pronto, premo in pulsante del telecomando ed il cancello lentamente si apre; inizia il giro, la destinazione non è prefissata ma sicuramente saranno curve. Si esce dalla zona abitata, le strade si aprono ed a quest’ora sono deserte (bene! dico tra me e me, la Speed approva con un bell’allungo) la nebbiolina dà un po’ di sollievo e frescura, l’asfalto scorre veloce sotto le ruote ed il motore gira sornione con un bel rapporto lungo per fare tanta strada senza fatica, finalmente arrivano le curve, le gomme sono già ben calde e le prime serie ce le beviamo tutte d’un fiato come un drogato in crisi d’astinenza, ma non sono sufficienti ne vogliamo ancora ed ancora sempre più veloci e sempre più giù fino a baciare l’asfalto con il ginocchio. Arrivano le gallerie, gli strumenti brillano nel buio e mi guardano come gli occhi di un gatto, si passa dal buio alla luce tante e tante volte, la visiera scura non aiuta ma la strada è troppo bella, il motore ora canta che è un piacere con quella sua voce cupa e rauca tipica del tre cilindri.
Siamo un po’ stanchi ora, è già da un po’ di tempo che sitiamo tirando, ma ecco una serie bellissima di destra-sinistra e mancano solo pochi chilometri al passo, quindi ancora una bella serie di curve da dedicare alla Speed ed arrivati a fondovalle c’è il solito bar che ci aspetta per fare colazione io e benza alla Speed, prima di intraprendere nostro malgrado la strada di casa, ma come al solito sarà mooolto curvosa.:biker:
:biker:
Ore 7 ,una mattina estiva come tante altre, con quella leggera nebbiolina che avvolge il terreno e preannuncia una calda giornata, però quella di oggi non è come tutte le altre mattine oggi si va in moto!
Indosso la tuta con il suo profumo di pelle e quella sensazione inconfondibile che solo chi ha indossato una tuta in pelle intera in piena estate conosce. Esco di casa tutto intorno è silenzio, la Speed si risveglia dal suo sonno in garage ed il suo motore si scalda girando pigramente mentre indosso casco , guanti e chiudo il portone.
Tutto pronto, premo in pulsante del telecomando ed il cancello lentamente si apre; inizia il giro, la destinazione non è prefissata ma sicuramente saranno curve. Si esce dalla zona abitata, le strade si aprono ed a quest’ora sono deserte (bene! dico tra me e me, la Speed approva con un bell’allungo) la nebbiolina dà un po’ di sollievo e frescura, l’asfalto scorre veloce sotto le ruote ed il motore gira sornione con un bel rapporto lungo per fare tanta strada senza fatica, finalmente arrivano le curve, le gomme sono già ben calde e le prime serie ce le beviamo tutte d’un fiato come un drogato in crisi d’astinenza, ma non sono sufficienti ne vogliamo ancora ed ancora sempre più veloci e sempre più giù fino a baciare l’asfalto con il ginocchio. Arrivano le gallerie, gli strumenti brillano nel buio e mi guardano come gli occhi di un gatto, si passa dal buio alla luce tante e tante volte, la visiera scura non aiuta ma la strada è troppo bella, il motore ora canta che è un piacere con quella sua voce cupa e rauca tipica del tre cilindri.
Siamo un po’ stanchi ora, è già da un po’ di tempo che sitiamo tirando, ma ecco una serie bellissima di destra-sinistra e mancano solo pochi chilometri al passo, quindi ancora una bella serie di curve da dedicare alla Speed ed arrivati a fondovalle c’è il solito bar che ci aspetta per fare colazione io e benza alla Speed, prima di intraprendere nostro malgrado la strada di casa, ma come al solito sarà mooolto curvosa.:biker: