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Gunslinger
28/11/2012, 18:15
Da dueruote.it:

UE: arrivano ABS, Euro 4 e liberalizzazioni di Riccardo Matesic UE: arrivano ABS, Euro 4 e liberalizzazioni
Dopo due anni di lavoro, il Parlamento Europeo ha deliberato nuove norme per i motocicli. Arrivano l'ABS obbligatorio e nuovi limiti alle emissioni. Ma anche altre novità importanti. Soddisfatti i motociclisti


ABS obbligatorio
Dal 1° gennaio 2016 tutte le nuove moto oltre i 125 cc potranno essere omologate solamente se dotate di sistema ABS, l'antibloccaggio delle ruote in frenata. Ci sarà però un anno di proroga per le immatricolazioni dei vecchi modelli che ne sono privi.
Accolta la richiesta dell'industria di rendere obbligatorio per le moto di categoria A1 (le 125 cc da 11 KW) il più semplice e meno costoso sistema CBS, la frenata combinata azionabile con un unico comando su entrambe le ruote.


Le norme sulle emissioni
Sbloccata la questione dei protocolli relativi alle emissioni di scarico, ormai fermi all'Euro 3 per le moto e addirittura all'Euro 2 per i ciclomotori da diversi anni. L'obiettivo è arrivare con la Euro 5 a dei limiti delle emissioni nell'aria analoghi fra auto e moto. Ma anche a una costanza di rendimento nell'arco della vita di un propulsore. Così ecco debuttare i test di durabilità, con prove che si ripetono dopo determinati chilometraggi.
Nella tabella che abbiamo approntato trovate dunque l'entrata in vigore dei nuovi protocolli e il chilometraggio al quale è previsto il test di durabilità.

Ciclomotori
Euro 3 – in vigore dal 2014. Nessun test di durabilità.
Euro 4 – in vigore dal 2017. Test di durabilità a 11.000 km
Euro 5 – in vigore dal 2020. Test di durabilità a 11.000 km

125 cc A1
Euro 4 – in vigore dal 2016 – Test di durabilità a 20.000 km
Euro 5 – in vigore dal 2020 - Test di durabilità a 20.000 km

Motocicli categoria A2 e A senza limiti
Euro 4 – in vigore dal 2016 – Test di durabilità a 35.000 km
Euro 5 – in vigore dal 2020 – Test di durabilità a 35.000 km

Test di durabilità a chilometraggi inferiori sono stabiliti per determinate tipologie di motocicli specialistici prodotti in serie ridotta, quali le moto da Trial (5500 km) e quelle da Enduro (11.000 km).

Le altre novità
All'insegna della libera concorrenza, i costruttori dovranno rendere disponibili anche per le officine non autorizzate schemi elettrici, manuali d'officina e attrezzature specifiche per le operazioni meccaniche sui loro veicoli. Le moto dovranno inoltre essere dotate di sistemi di diagnostica con attacchi standardizzati, che consentiranno di interfacciarsi facilmente con l'elettronica del mezzo.

Una nuova normativa antimanomissione dovrà essere preparata, specificamente per i motori dei motocicli inferiori ai 35 kW, per evitare che giovani e neopatentati possano facilmente aumentare la potenza dei loro veicoli. E dal 1° gennaio prossimo sparirà il divieto di immatricolare moto con potenza oltre i 74 KW (100 CV), che oggi resiste solo in Francia.

Resteranno invece in vigore le norme per l'omologazione di veicoli unici, che in Italia non trovano applicazione per la rigidezza del codice della strada, ma che all'estero consentono di immatricolare moto customizzate anche con la sostituzione di molti componenti di primaria importanza. In questo caso sono previste deroghe sull'adozione di alcune dotazioni altrimenti obbligatorie.

Ma la Commissione Europea Molto dovrà ancora fare molto lavoro: serviranno infatti dei regolamenti per tutto ciò. Ed entro il 2016 dovrà essere ultimato uno studio per capire se i valori limite fissati per il protocollo Euro 5 sono idonei per contenere l'inquinamento atmosferico o se servirà rimettere mano ai protocolli, per fissare limiti ancora più severi. Uno analogo, entro il 2019, dovrà essere condotto per valutare gli effetti dell'adozione dell'ABS.

Soddisfazione è stata espressa sia da parte dell'industria delle due ruote che da parte dei motociclisti. La prima ha apprezzato che siano state cancellate le precedenti scritture della norma che prevedevano l'ABS obbligatorio anche per i 125 o intervalli temporali stretti per l'entrata in vigore dei protocolli Euro 4 e 5.
I motociclisti della FEMA sono invece contenti di essere riusciti a far rimanere le moto oltre i 35 kW fuori dalla previsione di una nuova regolamentazione contro le "truccature" e sono soddisfatti dell'introduzione dei test di durabilità, da loro richiesti.


Che ne dite?

D74
28/11/2012, 18:40
cosa intendono con test di durabilità?

Fermissimo
28/11/2012, 18:43
cosa intendono con test di durabilità?

credo che il test si baserà sulla scala di mohs:D
95444

yatta
28/11/2012, 18:52
:smoke_: se con le vecchie avevano chiamato la forestale per far multe...ora ci ritroveremo anche le Guardie Svizzere a far posti di blocco.....

se tutto ha un senso per un miglioramento che ben venga.....io ancora ad oggi non ho mai capito se il catalizzatore serve realmente a qualcosa......

Brontolo
28/11/2012, 18:54
Io dico che mi sembra una immane stronzata. E che i motociclisti Francesi saranno contenti e noi Italiani ce lo prendiamo nella bat caverna come sempre.

Vedi omologazione di mezzi unici....che poi unici.....porca troia,se ho una Bonnevile (esempio) e voglio montare il
secondo disco all'anteriore mi dovresti agevolare perchè aumento la sicurezza della mia moto.

Invece no!!!! Cosi mi puoi mettere una pattuglia della Forestale che mi ritira il libretto e mi fa 390 euro
di multa mentre viaggio ai 40 all'ora in un passo di montagna.

In Germania basta che un pezzo aftermarket sia omologato tuv e puoi girare pure con questo:

95446

Allora,la faccina col lanciafiamme non c'è,lo so....la mettiamo quella col dito medio alzato?:incaz:

Dennis
28/11/2012, 18:55
cosa intendono con test di durabilità?

Significa che in fase di omologazione delle moto la verifica della conformità non sarà fatta solo su un esemplare nuovo, ma anche in uno usato per un determinato chilometraggio (e presumo sotto specifiche condizioni).

In questo modo si eviterà, come accade per una gran parte di modelli oggi in commercio, che le moto dopo poche migliaia di km perdano efficienza per quanto riguarda le emissioni inquinanti.
Detto più chiaramente, non ci saranno più moto omologate davvero, e moto omologate "per finta".


Io dico che mi sembra una immane stronzata. E che i motociclisti Francesi saranno contenti e noi Italiani ce lo prendiamo nella bat caverna come sempre.

Vedi omologazione di mezzi unici....che poi unici.....porca troia,se ho una Bonnevile (esempio) e voglio montare il
secondo disco all'anteriore mi dovresti agevolare perchè aumento la sicurezza della mia moto.

Invece no!!!! Cosi mi puoi mettere una pattuglia della Forestale che mi ritira il libretto e mi fa 390 euro
di multa mentre viaggio ai 40 all'ora in un passo di montagna.

In Germania basta che un pezzo aftermarket sia omologato tuv e puoi girare pure con questo:

95446

Allora,la faccina col lanciafiamme non c'è,lo so....la mettiamo quella col dito medio alzato?:incaz:

In Germania il pezzo conforme ai regolamenti ti permette di facilitare l'aggiornamento della carta di circolazione, di per sé non autorizza a niente; le parti devono essere montate, abbinate e messe a punto con criterio, non basta l'approvazione Tuv per far quel che si vuole. E' un bel sistema che funziona là, non saprei se fosse possibile importarlo in Italia nel rispetto del buonsenso e della legge.

Ps: se monti un doppio disco magari la forcella va a pacco su una sconnessione, blocchi la ruota e sei per terra, se le omologazioni speciali non sono così immediate da introdurre nel codice stradale, un motivo c'è.

streetTux
28/11/2012, 19:04
Ottimo l'Abs obbligatorio, buona la legge sulla concorrenza e la relativa standardizzazione, pessimo il fatto che non cambi nulla per le norme sull'omologazione del mezzo.

Brontolo
28/11/2012, 21:52
Significa che in fase di omologazione delle moto la verifica della conformità non sarà fatta solo su un esemplare nuovo, ma anche in uno usato per un determinato chilometraggio (e presumo sotto specifiche condizioni).

In questo modo si eviterà, come accade per una gran parte di modelli oggi in commercio, che le moto dopo poche migliaia di km perdano efficienza per quanto riguarda le emissioni inquinanti.
Detto più chiaramente, non ci saranno più moto omologate davvero, e moto omologate "per finta".



In Germania il pezzo conforme ai regolamenti ti permette di facilitare l'aggiornamento della carta di circolazione, di per sé non autorizza a niente; le parti devono essere montate, abbinate e messe a punto con criterio, non basta l'approvazione Tuv per far quel che si vuole. E' un bel sistema che funziona là, non saprei se fosse possibile importarlo in Italia nel rispetto del buonsenso e della legge.

Ps: se monti un doppio disco magari la forcella va a pacco su una sconnessione, blocchi la ruota e sei per terra, se le omologazioni speciali non sono così immediate da introdurre nel codice stradale, un motivo c'è.

Si si....infatti è meglio avere un disco solo che svirgola la forca se tiri sulla leva freno! :oook:
Il mio della Bonnie era un esempio,se poi ha sospensioni squallide si cambiano pure quelle.

Comunque va bene cosi....ha il doppio disco il T-Max....per dire....

Il motivo,si chiama Italia,che vuole continuare a fotterci soldi.

Qualche anno fa un mio amico ha omologato una 883 con avantreno completo più cerchio posteriore di un Monster in Germania
e ci ha girato per anni senza problemi qui da noi,perchè perfettamente in regola.
In più aveva altre mille modifiche,dal telaio segato e risaldato,strumentazione e frecce specchi e orpelli,Supertrapp vuoto....

Anche se a prima vista gli agenti che lo fermavano si pregustavano una multona con ritiro del libretto,non gli hanno mai potuto
fare una sega.
Cosa ben diversa se fermano me che magari ho una DynoJet.....capisci la differenza sostanziale?

Venanzio
29/11/2012, 04:16
Non ho capito bene, quindi dopo un'anno anche le moto vecchie devono montare l'abs e quanto ci costerà sta cosa se è vera?

virgole78
29/11/2012, 04:25
Non ho capito bene, quindi dopo un'anno anche le moto vecchie devono montare l'abs e quanto ci costerà sta cosa se è vera?

No... credo si riferisca alle moto nuove che hanno i concessionari e che non hanno l'abs.. Devono adeguarle prima di venderle...

wailingmongi
29/11/2012, 06:03
Certe cose sono condivisibili,il resto,più della meta sono boiate..

marchino68
29/11/2012, 06:06
Tutti questo lacci non mi piacciono affatto, sono solo sistemi per mettrcelo in quel posto, stimo arrivando al punto in cui non esisterà più nessuna libertà ed avremmo solo doveri e nessun libero arbitrio.

giulio
29/11/2012, 06:10
Ottimo l'Abs obbligatorio, buona la legge sulla concorrenza e la relativa standardizzazione, pessimo il fatto che non cambi nulla per le norme sull'omologazione del mezzo.

straquoto, in germania possono fare molto qui niente

Lo scrofo
29/11/2012, 06:24
ridicolo

cicorunner
29/11/2012, 09:02
ridicolo

argomenta il tuo disappunto :oook:

Segy
29/11/2012, 09:06
Non ho capito bene, quindi dopo un'anno anche le moto vecchie devono montare l'abs e quanto ci costerà sta cosa se è vera?

"Dal 1° gennaio 2016 tutte le nuove moto oltre i 125 cc potranno essere omologate solamente se dotate di sistema ABS"

Gabri Day
03/12/2012, 16:36
Non ho capito come faranno i test di durabilità.... però ABS di serie è ottimo ci saranno meno incidenti a basssa velocità meno cadute sul bagnato e su strade scivolose e più sicura in vece non sono così convinto riguardo al CBS...


Il Parlamento Europeo ha approvato la nuova normativa d'omologazione per i veicoli a due ruote. Molte le novità. Vediamole.

ABS obbligatorio
Dal 1° gennaio 2016 tutte le nuove moto oltre i 125 cc potranno essere omologate solamente se dotate di sistema ABS, l'antibloccaggio delle ruote in frenata. Ci sarà però un anno di proroga per le immatricolazioni dei vecchi modelli che ne sono privi.
Accolta la richiesta dell'industria di rendere obbligatorio per le moto di categoria A1 (le 125 cc da 11 KW) il più semplice e meno costoso sistema CBS, la frenata combinata azionabile con un unico comando su entrambe le ruote.

Le norme sulle emissioni
Sbloccata la questione dei protocolli relativi alle emissioni di scarico, ormai fermi all'Euro 3 per le moto e addirittura all'Euro 2 per i ciclomotori da diversi anni. L'obiettivo è arrivare con la Euro 5 a dei limiti delle emissioni nell'aria analoghi fra auto e moto. Ma anche a una costanza di rendimento nell'arco della vita di un propulsore. Così ecco debuttare i test di durabilità, con prove che si ripetono dopo determinati chilometraggi.
Nella tabella che abbiamo approntato trovate dunque l'entrata in vigore dei nuovi protocolli e il chilometraggio al quale è previsto il test di durabilità.

Ciclomotori
Euro 3 – in vigore dal 2014. Nessun test di durabilità.
Euro 4 – in vigore dal 2017. Test di durabilità a 11.000 km
Euro 5 – in vigore dal 2020. Test di durabilità a 11.000 km

125 cc A1
ùEuro 4 – in vigore dal 2016 – Test di durabilità a 20.000 km
Euro 5 – in vigore dal 2020 - Test di durabilità a 20.000 km

Motocicli categoria A2 e A senza limiti
Euro 4 – in vigore dal 2016 – Test di durabilità a 35.000 km
Euro 5 – in vigore dal 2020 – Test di durabilità a 35.000 km

Test di durabilità a chilometraggi inferiori sono stabiliti per determinate tipologie di motocicli specialistici prodotti in serie ridotta, quali le moto da Trial (5500 km) e quelle da Enduro (11.000 km).

Le altre novità
All'insegna della libera concorrenza, i costruttori dovranno rendere disponibili anche per le officine non autorizzate schemi elettrici, manuali d'officina e attrezzature specifiche per le operazioni meccaniche sui loro veicoli. Le moto dovranno inoltre essere dotate di sistemi di diagnostica con attacchi standardizzati, che consentiranno di interfacciarsi facilmente con l'elettronica del mezzo.

Una nuova normativa antimanomissione dovrà essere preparata, specificamente per i motori dei motocicli inferiori ai 35 kW, per evitare che giovani e neopatentati possano facilmente aumentare la potenza dei loro veicoli. E dal 1° gennaio prossimo sparirà il divieto di immatricolare moto con potenza oltre i 74 KW (100 CV), che oggi resiste solo in Francia.

Resteranno invece in vigore le norme per l'omologazione di veicoli unici, che in Italia non trovano applicazione per la rigidezza del codice della strada, ma che all'estero consentono di immatricolare moto customizzate anche con la sostituzione di molti componenti di primaria importanza. In questo caso sono previste deroghe sull'adozione di alcune dotazioni altrimenti obbligatorie.

Ma la Commissione Europea Molto dovrà ancora fare molto lavoro: serviranno infatti dei regolamenti per tutto ciò. Ed entro il 2016 dovrà essere ultimato uno studio per capire se i valori limite fissati per il protocollo Euro 5 sono idonei per contenere l'inquinamento atmosferico o se servirà rimettere mano ai protocolli, per fissare limiti ancora più severi. Uno analogo, entro il 2019, dovrà essere condotto per valutare gli effetti dell'adozione dell'ABS.

Soddisfazione è stata espressa sia da parte dell'industria delle due ruote che da parte dei motociclisti. La prima ha apprezzato che siano state cancellate le precedenti scritture della norma che prevedevano l'ABS obbligatorio anche per i 125 o intervalli temporali stretti per l'entrata in vigore dei protocolli Euro 4 e 5.
I motociclisti della FEMA sono invece contenti di essere riusciti a far rimanere le moto oltre i 35 kW fuori dalla previsione di una nuova regolamentazione contro le "truccature" e sono soddisfatti dell'introduzione dei test di durabilità, da loro richiesti.

da Dueruote.it

streetTux
03/12/2012, 16:39
Doppio :oook:

urasch
03/12/2012, 16:40
che regole però...

Mauro MCF
03/12/2012, 17:39
Passi per l' ABS, il test di durabilità sarà sicuramente un nuovo modo per spillare ancora altri soldi:incaz:, l' euro 5 :wacko:in salita si dovrà scendere a spingerlo :risate2:, in più niente spippolo ok su certe cose però da noi lo fanno apposta così poi ti fermano e ti multano anche per una freccia, :angelo:beato motociclista che rimpingui le casse di tutti i Comuni.
Per finire il CBS, Bello :sick: poveri sedicenni compreranno moto con freanata da scooter :cry: e quando imparano ad andare in moto ???:ph34r:
Che amarezza.....:sad:

paper
03/12/2012, 17:44
Ma cosa sarebbe la durabilità?

Gabri Day
03/12/2012, 18:03
bho....

Motinga
03/12/2012, 18:03
Sarò scettico, ma penso che abbiano escogitato qualcosa per affondare le mani nelle tasche della categoria:dry:.


Ma cosa sarebbe la durabilità?

Forse è un modo come un altro per dire che ti violentano, a pagamento, la moto su qualche banco prova e se un computer stabilisce che potrebbe non durare ti obbligano a comprarne un'altra!!!!!!:cry:

D@v1d3
03/12/2012, 21:41
Doppio :oook:

Unisco :oook:

MACIGNO
04/12/2012, 06:14
:cool:dal testo parrebbe che la durabilità sia a carico delle case costruttrici e le prove vengano fatte sui modelli per l'omologazione.... spero!!
per il resto cose che contano relativamente tanto di questo passo la moto nuova non se la permetterà più nessuno

Venanzio
04/12/2012, 06:24
il cbs non lo condivido, perchè a secondo delle esigenze di guida a volte conviene frenare con l'anteriore, alle volte con il posteriore e altre con entrambi. Cosi facendo la moto tra qualche anno diventerà come il T-max, immaginate una bonnie, un harley, una guzzi, una bmw senza marce e a presa diretta o con cambio automatico?
Mi chi suggerisce le nuove norme di legge, gente che va in moto veramente o pinco palla politicazzo da strapazzo che fino ad ieri si mangiava i gettoni di presenza ad ogni riunione di consiglio?

Grugno
04/12/2012, 06:27
Ma cosa sarebbe la durabilità?


Significa che in fase di omologazione delle moto la verifica della conformità non sarà fatta solo su un esemplare nuovo, ma anche in uno usato per un determinato chilometraggio (e presumo sotto specifiche condizioni).

In questo modo si eviterà, come accade per una gran parte di modelli oggi in commercio, che le moto dopo poche migliaia di km perdano efficienza per quanto riguarda le emissioni inquinanti.
Detto più chiaramente, non ci saranno più moto omologate davvero, e moto omologate "per finta".




:oook:

marchino68
04/12/2012, 09:43
il cbs non lo condivido, perchè a secondo delle esigenze di guida a volte conviene frenare con l'anteriore, alle volte con il posteriore e altre con entrambi. Cosi facendo la moto tra qualche anno diventerà come il T-max, immaginate una bonnie, un harley, una guzzi, una bmw senza marce e a presa diretta o con cambio automatico?
Mi chi suggerisce le nuove norme di legge, gente che va in moto veramente o pinco palla politicazzo da strapazzo che fino ad ieri si mangiava i gettoni di presenza ad ogni riunione di consiglio?

Ti straquoto :oook:

Mr. HB
04/12/2012, 12:00
ma perchè la frenata integrale?
ma non lo sanno che i freni sono separati perchè hanno funzioni diverse?
non solo per rallentare il veicolo!!!

ci mettessero qualcuno che almeno un motorino ce l'abbia...

PS: non avevo letto il post che mi precede...
diciamo la stessa cosa...
;)