ethan hunt
02/04/2007, 06:39
Due anni fa moriva Karol Wojtyla un Papa molto amato fin dal primo momento, fin dal suo primo, timido, discorso introduttivo in un italiano stentato.
La morte di Giovanni Paolo II ha colto tutto il mondo, e non solo quello dei cattolici, in un momento di sincera commozione.
I funerali si sono svolti sei giorni dopo, venerdì 8 aprile 2005, in piazza San Pietro ed ad essi hanno partecipato il numero più alto mai presente di capi di stato e di governo oltre ai rappresentanti di tutte le religioni. L'afflusso fu enorme che nei giorni precedenti fu necessario, prevedendo un afflusso straordinario a Roma, inviare milioni di messaggi sms agli italiani dove si descrivevano le condizioni climatiche della città e si invitavano i probabili "partecipanti" di seguire le esequie tramite video. Nella sola Roma quel giorno furono presenti dai 3 ai 5 milioni di fedeli. Furono montati in fretta vari tendaggi e ospedali da campo e furono posizionati nelle zone cittadine quasi 30 maxischermi.
Ecco, io il giorno precedente i funerali e il giorno stesso, ero là, insieme ad altri Volontari della mia Associazione a prestare servizio di Primo Soccorso per tutte le persone presenti.
Di queste giornate ricordo, da una parte l'evento mediatico che trattava la figura dello scomparso nelle sue più minute sfaccettature, e dall'altra le emozioni interiori che ho provato (insieme a tutti i presenti), toccanti e indimenticabili.
Nel vedere tutte le persone arrivate veramente da ogni dove che riempivano i ponti intorno P.zza San Pietro, il lungotevere, il piazzale antistante Castel Sant'Angelo, Via della Conciliazione e Piazza San Pietro stessa tutte in file ordinate per ore ed ore sotto il sole mi chiedevo "ma chi glielo farà fare? affrontare il viaggio e i disagi della situazione solo per passare e sostare un microsecondo davanti alla bara del Pontefice.."..poi percependo la serenità nei loro sguardi ho capito che erano tutte lì per stare vicino al Papa, al Papa di tutti, della gente comune, che era stato lontano, quanto più lontano possibile dalla comune idea di un Pontefice chiuso tra le mura dorate di Città del Vaticano.
La morte di Giovanni Paolo II ha colto tutto il mondo, e non solo quello dei cattolici, in un momento di sincera commozione.
I funerali si sono svolti sei giorni dopo, venerdì 8 aprile 2005, in piazza San Pietro ed ad essi hanno partecipato il numero più alto mai presente di capi di stato e di governo oltre ai rappresentanti di tutte le religioni. L'afflusso fu enorme che nei giorni precedenti fu necessario, prevedendo un afflusso straordinario a Roma, inviare milioni di messaggi sms agli italiani dove si descrivevano le condizioni climatiche della città e si invitavano i probabili "partecipanti" di seguire le esequie tramite video. Nella sola Roma quel giorno furono presenti dai 3 ai 5 milioni di fedeli. Furono montati in fretta vari tendaggi e ospedali da campo e furono posizionati nelle zone cittadine quasi 30 maxischermi.
Ecco, io il giorno precedente i funerali e il giorno stesso, ero là, insieme ad altri Volontari della mia Associazione a prestare servizio di Primo Soccorso per tutte le persone presenti.
Di queste giornate ricordo, da una parte l'evento mediatico che trattava la figura dello scomparso nelle sue più minute sfaccettature, e dall'altra le emozioni interiori che ho provato (insieme a tutti i presenti), toccanti e indimenticabili.
Nel vedere tutte le persone arrivate veramente da ogni dove che riempivano i ponti intorno P.zza San Pietro, il lungotevere, il piazzale antistante Castel Sant'Angelo, Via della Conciliazione e Piazza San Pietro stessa tutte in file ordinate per ore ed ore sotto il sole mi chiedevo "ma chi glielo farà fare? affrontare il viaggio e i disagi della situazione solo per passare e sostare un microsecondo davanti alla bara del Pontefice.."..poi percependo la serenità nei loro sguardi ho capito che erano tutte lì per stare vicino al Papa, al Papa di tutti, della gente comune, che era stato lontano, quanto più lontano possibile dalla comune idea di un Pontefice chiuso tra le mura dorate di Città del Vaticano.