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Visualizza Versione Completa : Francia,dipendente licenziato da Veolia perché non tagliava l'acqua ai poveri



D74
19/04/2013, 14:18
PARIGI - Licenziato perché non tagliava l'acqua alle famiglie più povere, che non riuscivano a pagare le bollette. E' successo a un uomo di 48 anni, Marc, da vent'anni dipendente di Veolia ad Avignone. All'inizio del mese è stato licenziato e del suo caso si dovranno occupare i Prud'hommes, giudici civili eletti da imprenditori e lavoratori, chiamati in prima istanza a risolvere i conflitti individuali nelle aziende.

Secondo la versione dell'interessato, Veolia lo ha messo alla porta nonostante la sua richiesta di essere trasferito a un altro incarico. Da sette anni, l'uomo rifiutava di tagliare l'acqua a famiglie che riteneva non semplicemente in mora, ma incapaci di pagare: "Cercavo di trovare delle soluzioni con loro. Li dirigevo, per esempio, verso degli assistenti sociali oppure cercavamo di stabilire una rateazione del pagamento". Tagliare l'acqua era impossibile per lui: "Non sono stato formato per intervenire in situazioni del genere", cioè ad affrontare uomini e donne che invocano la loro povertà per spiegare il mancato pagamento. "Per me era una questione morale". In sette anni, un migliaio di famiglie avrebbe evitato grazie a lui di non avere più acqua in casa.

La versione dell'azienda è ovviamente diversa. Con il suo comportamento, dicono, destabilizzava l'organizzazione del lavoro, perché altri agenti dovevano essere mandati sul posto per tagliare l'acqua. E questo sarebbe il motivo del licenziamento. Ma Veolia contesta versione del dipendente licenziato. Il direttore regionale, Bruno Chalon, insiste sulla differenza tra famiglie in difficoltà e cattivi pagatori: "Sono operazioni effettuate con persone messe in mora, non riguardano le persone che dipendono dagli aiuti sociali, i quali sono contattati dagli assitenti sociali in modo da stabilire degli scadenzari e mettere in pratica dei meccanismi di aiuto". Per i sindacalisti, invece, le cose sono meno semplici: "Bisogna che la gente faccia certe pratiche amministrative. Ma spesso quelle famiglie sono in un tale stato di disperazione che non ci pensano". Un caso analogo a quello dell'esattore dell'acqua era stato segnalato un anno fa per un impiegato del gas.

fonte la repubblica

uno con i coglioni, chapeau!

cicorunner
19/04/2013, 14:22
lodevole comportamento pagato a caro prezzo, condivido cmq il fatto che occorre distinguere persone in difficoltà con cattivi pagatori...

nikita67
19/04/2013, 14:23
uno con i coglioni, chapeau!
:oook: e al quale auguro tanta buona fortuna !
Ora è senza lavoro e " combattere " da soli contro Veolia è praticamente impossibile .

macheamico6
19/04/2013, 15:49
Quasi un eroe.
Però spero per lui che ora la Francia non debba annoverare un povero in più :sad:

urasch
19/04/2013, 16:15
spiace....

Venanzio
19/04/2013, 17:09
Si deve scindere il dovere dalla pietà, sarebbe bello poter dividere tra il bianco e il nero, ma purtroppo non è possibile, spesso anch'io quando svolgo il mio lavoro sono costretto a fare e dire cose che sinceramente mi viene duro prendere decisioni, ma si deve intervenire secondo le regole dettate dai regolamenti e dalle leggi.
Dei casi sopra descritti se ne dovrebbe occupare la solidarietà sociale e quegli enti assistenziali dediti ad aiutare i meno fortunati, certamente il dipendente di un ente erogatore di beni di consumo, quali acqua, gas energia elettrica e cosi via non può decidere di testa sua se o non staccare l'acqua, se ha un ordine di servizio che prevede il distacco lo deve eseguire, altrimenti giustamente ne paga le conseguenze.