oldbonnie
09/07/2013, 19:28
Si annunciano scenari nefasti per il Paese.
Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia a BBB da BBB+, l’outlook è negativo.
Praticamente vicini alla spazzatura.
La decisione dell’agenzia Usa riflette «l’effetto di un ulteriore indebolimento della crescita sulla struttura e la resistenza dell’economia italiana». Di più: l’outlook negativo assegnato all’Italia «indica che c’è almeno una chance su tre che il rating possa essere ridotto ancora nel 2013 o nel 2014».
Soprattutto perché «l’economia italiana si contrarrà quest’anno dell’1,9%», rincara Standard & Poor’s, sottolineando che il downgrade dell’Italia è legato all’ulteriore peggioramento delle prospettive». S&P prevede un debito al 129% alla fine del 2013.
GLI OBIETTIVI - E la società di rating ha motivato nel dettaglio questo ulteriore downgrade, puntando il dito contro le politiche evidentemente giudicate troppo lassiste in tema di tenuta dei conti pubblici. Nel testo si legge che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva», scrive l’agenzia dimostrandosi in disaccordo rispetto alle ultime decisioni del governo Letta come la sospensione dell’Imu sulla prima casa e lo stop all’aumento dell’Iva di un punto percentuale prevista originariamente per il primo luglio e posticipata ad ottobre.
LE REAZIONI - Immediata la dichiarazione del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che - appresa la notizia del downgrade - ha spiegato come l’Italia resti vigilato speciale, perché la situazione resta complessa, chi non lo ha capito si sbaglia di grosso, riferendosi a chi - nel fronte governativo - aveva attaccato le ricette di austerity e auspicava una progressiva riduzione del peso fiscale con la totale abolizione dell’imposta municipale sulla prima casa. Il premier ha comunque ribadito che il governo s’impegnerà comunque a togliere l’Imu, come promesso. Resta evidente, ora più di prima, il tema delle coperture per non finire ancora sotto la lente delle agenzie di rating che danno le pagelle ai Paesi in merito alla loro affidabilità creditizia rispetto ai loro debiti sovrani.
http://storico.fasi-italia.it/foto%20fratelli%20d%27italia/1%20premio%20illustrazione-nicolini-povera%20italia.jpg
S&P taglia il rating italiano a tripla B, a due gradini dal livello «spazzatura» - Il Sole 24 ORE (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-09/taglia-rating-italiano-tripla-193932.shtml?uuid=AbzdgkCI)
Standard & Poor’s taglia il rating dell’Italia a BBB da BBB+, l’outlook è negativo.
Praticamente vicini alla spazzatura.
La decisione dell’agenzia Usa riflette «l’effetto di un ulteriore indebolimento della crescita sulla struttura e la resistenza dell’economia italiana». Di più: l’outlook negativo assegnato all’Italia «indica che c’è almeno una chance su tre che il rating possa essere ridotto ancora nel 2013 o nel 2014».
Soprattutto perché «l’economia italiana si contrarrà quest’anno dell’1,9%», rincara Standard & Poor’s, sottolineando che il downgrade dell’Italia è legato all’ulteriore peggioramento delle prospettive». S&P prevede un debito al 129% alla fine del 2013.
GLI OBIETTIVI - E la società di rating ha motivato nel dettaglio questo ulteriore downgrade, puntando il dito contro le politiche evidentemente giudicate troppo lassiste in tema di tenuta dei conti pubblici. Nel testo si legge che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva», scrive l’agenzia dimostrandosi in disaccordo rispetto alle ultime decisioni del governo Letta come la sospensione dell’Imu sulla prima casa e lo stop all’aumento dell’Iva di un punto percentuale prevista originariamente per il primo luglio e posticipata ad ottobre.
LE REAZIONI - Immediata la dichiarazione del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che - appresa la notizia del downgrade - ha spiegato come l’Italia resti vigilato speciale, perché la situazione resta complessa, chi non lo ha capito si sbaglia di grosso, riferendosi a chi - nel fronte governativo - aveva attaccato le ricette di austerity e auspicava una progressiva riduzione del peso fiscale con la totale abolizione dell’imposta municipale sulla prima casa. Il premier ha comunque ribadito che il governo s’impegnerà comunque a togliere l’Imu, come promesso. Resta evidente, ora più di prima, il tema delle coperture per non finire ancora sotto la lente delle agenzie di rating che danno le pagelle ai Paesi in merito alla loro affidabilità creditizia rispetto ai loro debiti sovrani.
http://storico.fasi-italia.it/foto%20fratelli%20d%27italia/1%20premio%20illustrazione-nicolini-povera%20italia.jpg
S&P taglia il rating italiano a tripla B, a due gradini dal livello «spazzatura» - Il Sole 24 ORE (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-07-09/taglia-rating-italiano-tripla-193932.shtml?uuid=AbzdgkCI)