maurotrevi
22/10/2013, 17:53
articoli - maurotrevi (http://maurotrevi.oneminutesite.it/articoli.html)
ALEX POLITA intervista in amicizia
Ciao Alex, iniziamo con le domandine di rito. OK
Nome? Alessandro Polita
Data di nascita? 3 giugno 84
Situazione sentimentale? impegnato
Situazione lavorativa? pornostar
Hobby? motocross e ciclismo
Moto possedute attualmente? honda cre450 cross
Pista preferita? Brads Hatch
Moto preferita? Ducati 1198
Qual'è stata la tua gara più bella? Imola 2011 WC nel mondiale sbk ho rotto il motore della mia 1198 quando era quinto all'ultimo giro attaccato ad Haslam, Lascorz e Corser.
Il tuo team perfetto? Ducati Pompone(spagnoli vincitori del CEV 2013 ndr.), c'era un clima bellissimo ed erano molto competenti.
L'anno prossimo con cosa ti piacerebbe correre? Sembra che stia andando in porto un discorso interessante quindi non mi posso sbilanciare
Il tuo campionato più bello? 2006 quando ho vinto il mondiale stk con Suzuki, è stato tutto perfetto e per un anno facevo veramente il pilota senza pensieri, l'unico obbiettivo era andare più forte degli altri.
Lo ricorreresti il campionato STK se l'età te lo permettesse? Assolutamente si è il campionato più bello!
Parlaci della tua esperienza in BSB. Sono stato rimbalzato da un team all'altro per sviluppare una moto nuova (Panigale un anno prima dell'esordio in sbk ndr) in uno dei campionati più belli e difficili che esistano, peccato che i team non fossero all'altezza delle aspettative.
Che differenza trovi tra il BSB e il CIV? che nella gara che è andata peggio del British sotto la pioggia c'erano 65000 persone mentre al Mugello se va bene ce ne sono 1000 e sono quasi tutti meccanici o parenti di chi corre.
I soldi quanto fanno la differenza nella valutazione di un campionato? 80% adesso se non hai soldi non corri o corri con team non competitivi e il tuo valore non emerge.
Hai un occasione persa nella vita di pilota? Si, nel 2007 quando mi sono fatto male a Donnington avevo firmato con Suzuki per il mondiale 2008 e poi nel 2009 Borciani mi lasciò a piedi dopo dei brillanti test invernali a Portimao dove finii quarto nella simulazione del we di gara... non c'erano i soldi per far correre due moto. (test di 3gg con tutti i team del mondiale sbk ndr)
Sogno nel cassetto da motociclista? correre in una squadra ufficiale nel mondiale sbk
pensi che potresti vincere? Penso che potrei fare meglio di tanti altri che hanno avuto questa possibilità.
Per te le gare cosa sono? Competizioni che iniziano il giovedì e finiscono il lunedì mattina, non sono sicuramente un lavoro ma non è nemmeno divertimento.
Pensi mai di dedicarti ad altro? Si, tutt'altro che non sia motocilismo
Allora non corri per passione? No, corro per passione ma ad un certo punto non è più solo quello.
Soldi? No, corri per te per dimostrare che sei bravo più degli altri.
Presuntuoso? Se non pensi di essere il migliore stai a casa, non puoi essere vincente se non credi questo.
In questi giorni non ti ho sentito dire molte cose buone verso i tuoi colleghi. In questo momeno non vedo nessuno dei miei colleghi distanti anni luce da me. Il rispetto c'è per tutti, non fraintendermi, ma il timore reverenziale non c'è per nessuno.
E' forse invidia per chi ha avuto più occasioni di te? Non è invidia, ognuno ha i suoi meccanismi, è che probabilmente loro si sono potuti comprare la loro occasione, o meglio io non ho potuto comprarmi la mia occasione.
Alex da quello che dici si capisce che ti è mancata l'occasione ma questa arriverà e allora la tua prima vittoria in sbk a chi la dedicherai? a me e a quelli che mi sono stati attorno in questi anni, la mia famiglia, Alessia, Gianky,Roberta (la sorella il padre e la fidanzata ndr) perchè loro sanno realmente quanto io credo in quello che faccio.
Ti va se esploriamo un po' anche l'uomo oltre al pilota?si
hai parlato della persone che ti sono sempre vicine nella carriera e nei sacrifici che questa comporta , tutti orami sappiamo quanto per queste persone sia un periodo molto difficile. Quanto questo affrontare tutto insieme vi da la forza di andare avanti nella vita fuori dai cordoli? Noi siamo stati molto fortunati, siamo una famiglia molto numerosa e molto unita che ha saputo fare della passione comune la propria vita. Siamo una famiglia normale mia madre lavora alla Coop e mio padre ha una piccola officina e vivere nel mondo del motociclismo oggi non è proprio facile, i miei genitori hanno rinunciato a tante cose per permettere a me e mia sorella almeno di provarci, io vedo tanti amici che hanno un sacco di difficoltà ache solo per comprare una moto.Ora facciamo quello che facevamo prima magari in modo diverso ma non ci piangiamo addosso e Alessia è la prima a mandare avanti tutto e tutti.
Hai mai pensato di mollare dopo l'incidente? Non mollare ma prendermi tempo, è stata proprio Alessia a spingermi a continuare. La gara di Imola l'ho corsa per lei.
Ti fa mai chiudere il gas questa cosa? No ho sempre avuto la rara capacità di lasciare i problemi fuori dal casco e anche dal box.
Questa intervista è nata per gioco dentro un box aspettando di risalire in sella e la confidenza di quel momento ha dato anche tante altre risposte che non era giusto far uscire da quella stanza perchè troppo personali. Nonostante questo voglio cercare di trasmettere ai miei pochi ma affezionati lettori quello che questo ragazzo mi ha lasciato e che forse non sono riuscito a trasmettere come avrei voluto con questa intervista.
Ho trovato Alessando un ragazzo come tanti, di gran compagnia, in cui si scontrano una grande umiltà ad una ferrea convinzione delle proprie capacità, arriva a fare un complimento ad un lento come me ed a confidare che quando mi segue cerca di capire cosa faccio di diverso da lui perchè magari può imparare qualche cosa (vi assicuro che c'è un abisso incolmabile tra noi) e un minuto dopo fa una critica ad un professionista guardando le gare in televisione. E' un aspetto un po' buffo ma penso faccia capire quanta sia la sua voglia di dimostrare a tutti che è il migliore senza mai mancare di rispetto a nessuno degli avversari.
Questa è la mentalità dei campioni, quello che porta un essere umano a fare cose che per altri sono impossibili.
Parla sempre della sua famiglia, dell'amico Eddi, va fiero dei progressi della sorella Alessia con cui vive in simbiosi e che chiama di continuo, è un ragazzo dai valori veri e forti, non è di certo un montato e verso di lui non si può non provare ammirazione anche come persona.
Quando sale in sella invece esce il purosangue, fa con estrema disinvoltura cose che per altri sono assolutamente inarrivabili.
E' stato un piacere sia conoscerlo che ammirarlo nel domare la propria moto e spero vivamente di vederlo in tv con una moto valida il prossimo anno.
ALEX POLITA intervista in amicizia
Ciao Alex, iniziamo con le domandine di rito. OK
Nome? Alessandro Polita
Data di nascita? 3 giugno 84
Situazione sentimentale? impegnato
Situazione lavorativa? pornostar
Hobby? motocross e ciclismo
Moto possedute attualmente? honda cre450 cross
Pista preferita? Brads Hatch
Moto preferita? Ducati 1198
Qual'è stata la tua gara più bella? Imola 2011 WC nel mondiale sbk ho rotto il motore della mia 1198 quando era quinto all'ultimo giro attaccato ad Haslam, Lascorz e Corser.
Il tuo team perfetto? Ducati Pompone(spagnoli vincitori del CEV 2013 ndr.), c'era un clima bellissimo ed erano molto competenti.
L'anno prossimo con cosa ti piacerebbe correre? Sembra che stia andando in porto un discorso interessante quindi non mi posso sbilanciare
Il tuo campionato più bello? 2006 quando ho vinto il mondiale stk con Suzuki, è stato tutto perfetto e per un anno facevo veramente il pilota senza pensieri, l'unico obbiettivo era andare più forte degli altri.
Lo ricorreresti il campionato STK se l'età te lo permettesse? Assolutamente si è il campionato più bello!
Parlaci della tua esperienza in BSB. Sono stato rimbalzato da un team all'altro per sviluppare una moto nuova (Panigale un anno prima dell'esordio in sbk ndr) in uno dei campionati più belli e difficili che esistano, peccato che i team non fossero all'altezza delle aspettative.
Che differenza trovi tra il BSB e il CIV? che nella gara che è andata peggio del British sotto la pioggia c'erano 65000 persone mentre al Mugello se va bene ce ne sono 1000 e sono quasi tutti meccanici o parenti di chi corre.
I soldi quanto fanno la differenza nella valutazione di un campionato? 80% adesso se non hai soldi non corri o corri con team non competitivi e il tuo valore non emerge.
Hai un occasione persa nella vita di pilota? Si, nel 2007 quando mi sono fatto male a Donnington avevo firmato con Suzuki per il mondiale 2008 e poi nel 2009 Borciani mi lasciò a piedi dopo dei brillanti test invernali a Portimao dove finii quarto nella simulazione del we di gara... non c'erano i soldi per far correre due moto. (test di 3gg con tutti i team del mondiale sbk ndr)
Sogno nel cassetto da motociclista? correre in una squadra ufficiale nel mondiale sbk
pensi che potresti vincere? Penso che potrei fare meglio di tanti altri che hanno avuto questa possibilità.
Per te le gare cosa sono? Competizioni che iniziano il giovedì e finiscono il lunedì mattina, non sono sicuramente un lavoro ma non è nemmeno divertimento.
Pensi mai di dedicarti ad altro? Si, tutt'altro che non sia motocilismo
Allora non corri per passione? No, corro per passione ma ad un certo punto non è più solo quello.
Soldi? No, corri per te per dimostrare che sei bravo più degli altri.
Presuntuoso? Se non pensi di essere il migliore stai a casa, non puoi essere vincente se non credi questo.
In questi giorni non ti ho sentito dire molte cose buone verso i tuoi colleghi. In questo momeno non vedo nessuno dei miei colleghi distanti anni luce da me. Il rispetto c'è per tutti, non fraintendermi, ma il timore reverenziale non c'è per nessuno.
E' forse invidia per chi ha avuto più occasioni di te? Non è invidia, ognuno ha i suoi meccanismi, è che probabilmente loro si sono potuti comprare la loro occasione, o meglio io non ho potuto comprarmi la mia occasione.
Alex da quello che dici si capisce che ti è mancata l'occasione ma questa arriverà e allora la tua prima vittoria in sbk a chi la dedicherai? a me e a quelli che mi sono stati attorno in questi anni, la mia famiglia, Alessia, Gianky,Roberta (la sorella il padre e la fidanzata ndr) perchè loro sanno realmente quanto io credo in quello che faccio.
Ti va se esploriamo un po' anche l'uomo oltre al pilota?si
hai parlato della persone che ti sono sempre vicine nella carriera e nei sacrifici che questa comporta , tutti orami sappiamo quanto per queste persone sia un periodo molto difficile. Quanto questo affrontare tutto insieme vi da la forza di andare avanti nella vita fuori dai cordoli? Noi siamo stati molto fortunati, siamo una famiglia molto numerosa e molto unita che ha saputo fare della passione comune la propria vita. Siamo una famiglia normale mia madre lavora alla Coop e mio padre ha una piccola officina e vivere nel mondo del motociclismo oggi non è proprio facile, i miei genitori hanno rinunciato a tante cose per permettere a me e mia sorella almeno di provarci, io vedo tanti amici che hanno un sacco di difficoltà ache solo per comprare una moto.Ora facciamo quello che facevamo prima magari in modo diverso ma non ci piangiamo addosso e Alessia è la prima a mandare avanti tutto e tutti.
Hai mai pensato di mollare dopo l'incidente? Non mollare ma prendermi tempo, è stata proprio Alessia a spingermi a continuare. La gara di Imola l'ho corsa per lei.
Ti fa mai chiudere il gas questa cosa? No ho sempre avuto la rara capacità di lasciare i problemi fuori dal casco e anche dal box.
Questa intervista è nata per gioco dentro un box aspettando di risalire in sella e la confidenza di quel momento ha dato anche tante altre risposte che non era giusto far uscire da quella stanza perchè troppo personali. Nonostante questo voglio cercare di trasmettere ai miei pochi ma affezionati lettori quello che questo ragazzo mi ha lasciato e che forse non sono riuscito a trasmettere come avrei voluto con questa intervista.
Ho trovato Alessando un ragazzo come tanti, di gran compagnia, in cui si scontrano una grande umiltà ad una ferrea convinzione delle proprie capacità, arriva a fare un complimento ad un lento come me ed a confidare che quando mi segue cerca di capire cosa faccio di diverso da lui perchè magari può imparare qualche cosa (vi assicuro che c'è un abisso incolmabile tra noi) e un minuto dopo fa una critica ad un professionista guardando le gare in televisione. E' un aspetto un po' buffo ma penso faccia capire quanta sia la sua voglia di dimostrare a tutti che è il migliore senza mai mancare di rispetto a nessuno degli avversari.
Questa è la mentalità dei campioni, quello che porta un essere umano a fare cose che per altri sono impossibili.
Parla sempre della sua famiglia, dell'amico Eddi, va fiero dei progressi della sorella Alessia con cui vive in simbiosi e che chiama di continuo, è un ragazzo dai valori veri e forti, non è di certo un montato e verso di lui non si può non provare ammirazione anche come persona.
Quando sale in sella invece esce il purosangue, fa con estrema disinvoltura cose che per altri sono assolutamente inarrivabili.
E' stato un piacere sia conoscerlo che ammirarlo nel domare la propria moto e spero vivamente di vederlo in tv con una moto valida il prossimo anno.