oldbonnie
01/12/2013, 10:27
E' una malattia diffusa.
Colpisce tutti.
Nessuno escluso.
Amministratori, dipendenti pubblici e semplici cittadini.
I danni erariali provocati da funzionari e impiegati infedeli fino allo scorso ottobre ammontano a 2 miliardi e 22 milioni di euro; quelli per le truffe dei cittadini sono pari a un miliardo e 358 milioni di euro.
I dipendenti pubblici denunciati nei primi dieci mesi dell’anno sono stati 5.073, ma numerose indagini sono tuttora in corso.
Decine di migliaia di cittadini riescono ad ottenere benefici senza averne i requisiti.
A goderne sono soprattutto i «falsi poveri».
E infatti viene evidenziato come «su 8.000 controlli effettuati, sono stati trovati 2.500 soggetti che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate.
Le principali truffe hanno riguardato la corresponsione del cosiddetto “assegno sociale” a favore di cittadini extracomunitari fittiziamente residenti, l’indennità per falsi invalidi, le misure di sostegno alla disoccupazione per falsi braccianti agricoli ed il pagamento di pensione a soggetti deceduti».
Quella dei cosidetti «esperti» poi assoldati dalla pubblica amministrazione continua ad essere una vera e propria «piaga».
Perché serve a moltiplicare gli incarichi, nella maggior parte dei casi, inutili.
Le truffe e gli abusi compiuti nel settore del patrimonio pubblico - primi fra tutti gli alloggi popolari spesso assegnati con affitti a prezzi stracciati - hanno causato un danno di oltre 170 milioni di euro.
La mancata riscossione di tasse e tributi ha fatto perdere ben 150 milioni 480 mila euro, mentre le frodi relative ai finanziamenti erogati da enti pubblici nazionali e comunitari hanno provocato un mancato introito di ben 353 milioni di euro.
Le gare di appalto «truccate» poi hanno portato a un «buco» nei bilanci statali pari a 330 milioni di euro.
Sono 360 i funzionari pubblici segnalati alla Corte dei Conti per il danno causato all’erario e molti di loro dovranno subire anche il procedimento penale visto che la maggior parte ha percepito tangenti per orientare le scelte dell’amministrazione.
«Il meccanismo fraudolento prevedeva l’apertura e successiva chiusura delle buste contenenti le offerte economiche delle ditte concorrenti; la comunicazione a ditte conniventi delle informazioni così acquisite, affinché fosse possibile formulare l’offerta più idonea per vincere la gara; la sostituzione furtiva delle buste contenenti le originarie offerte presentate dalle medesime imprese con delle nuove predisposte fraudolentemente in base al vantaggio conoscitivo indebitamente ottenuto». Risultato: 19 commesse truccate per un danno di 23 milioni e 161 mila euro.
Il settore della salute pubblica anocra è certamente uno dei più «saccheggiati».
Sono 626 i dipendenti pubblici che dovranno rendere conto dei propri illeciti e di aver provocato un danno di ben 233 milioni di euro.
Ma non di meno sono migliaia i cittadini che hanno truffato lo Stato riuscendo ad ottenere prestazioni pur non avendone i requisiti o comunque rimborsi non dovuti. Le denunce finora presentate nel 2013 sono state 5.300 con un danno calcolato di oltre 9 milioni di euro.
Circa 400 dottori di tutta la provincia di Caserta (rappresentativa di tanti casi analoghi) hanno continuato a percepire compensi relativi a «1.215 soggetti deceduti, 2.010 emigrati all’estero e 2.763 emigrati fuori provincia». Danno accertato: 1,5 milioni di euro.
Da Padova a Lecco, arrivando a Roma, ancora, sono migliaia i casi di «falsi poveri» scoperti dai finanzieri.
A Padova è stata denunciata una pensionata settantenne che abitava in una villa con piscina, aveva altri 14 immobili di proprietà affittati «in nero» per un canone mensile che oscillava tra i fino a 4.600 e i 5.000 euro al mese. Non solo non aveva denunciato introiti per oltre 220 mila euro, ma negli anni scorsi aveva ottenuto il rimborso delle tasse universitarie sostenute per il figlio e chiesto al Comune le prestazioni economiche assistenziali, dichiarando di appartenere a un nucleo familiare indigente.
A Lecco sono state denunciate 53 persone che hanno percepito illecitamente dal Comune il sostegno dovuto a chi si trova in «stato di bisogno».
Si tratta di una somma mensile che oscilla tra i 500 e i 3.000 euro al mese, quindi un vero e proprio stipendio pur non facendo nulla e soprattutto potendo contare su altre «entrate».
Lungo il litorale laziale, da Civitavecchia fino a Nettuno, sono stati scovati 207 cittadini titolari di buoni scuola, borse di studio, gratuito patrocinio legale e altri benefici che però vivevano in ville prestigiose e si spostavano su auto di lusso. Alcuni di essi sono risultati proprietari di prestigiose dimore nelle zone di Casal Palocco e dell’Infernetto, periferia sud di Roma, «con un tenore di vita inconciliabile con l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), determinato sulla base delle autodichiarazioni presentate».
Sono solo esempi di una società priva di una qualsiasi coscienza civile e sociale e solidaristica, che si appresta, ormai irreversibilmente malata, al proprio declino.
https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTC6GLLp1h2_qGTJvVcrz6lSWS2A6aSVDYFOGIrcpFjcTqdrrJQ
Denunciati 5 mila dipendenti pubblici Ecco chi sono i nuovi falsi poveri - Corriere.it (http://www.corriere.it/economia/13_dicembre_01/denunciati-5-mila-dipendenti-pubblici-ecco-chi-sono-nuovi-falsi-poveri-04a008b6-5a58-11e3-97bf-d821047c7ece.shtml)
Colpisce tutti.
Nessuno escluso.
Amministratori, dipendenti pubblici e semplici cittadini.
I danni erariali provocati da funzionari e impiegati infedeli fino allo scorso ottobre ammontano a 2 miliardi e 22 milioni di euro; quelli per le truffe dei cittadini sono pari a un miliardo e 358 milioni di euro.
I dipendenti pubblici denunciati nei primi dieci mesi dell’anno sono stati 5.073, ma numerose indagini sono tuttora in corso.
Decine di migliaia di cittadini riescono ad ottenere benefici senza averne i requisiti.
A goderne sono soprattutto i «falsi poveri».
E infatti viene evidenziato come «su 8.000 controlli effettuati, sono stati trovati 2.500 soggetti che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni sociali agevolate.
Le principali truffe hanno riguardato la corresponsione del cosiddetto “assegno sociale” a favore di cittadini extracomunitari fittiziamente residenti, l’indennità per falsi invalidi, le misure di sostegno alla disoccupazione per falsi braccianti agricoli ed il pagamento di pensione a soggetti deceduti».
Quella dei cosidetti «esperti» poi assoldati dalla pubblica amministrazione continua ad essere una vera e propria «piaga».
Perché serve a moltiplicare gli incarichi, nella maggior parte dei casi, inutili.
Le truffe e gli abusi compiuti nel settore del patrimonio pubblico - primi fra tutti gli alloggi popolari spesso assegnati con affitti a prezzi stracciati - hanno causato un danno di oltre 170 milioni di euro.
La mancata riscossione di tasse e tributi ha fatto perdere ben 150 milioni 480 mila euro, mentre le frodi relative ai finanziamenti erogati da enti pubblici nazionali e comunitari hanno provocato un mancato introito di ben 353 milioni di euro.
Le gare di appalto «truccate» poi hanno portato a un «buco» nei bilanci statali pari a 330 milioni di euro.
Sono 360 i funzionari pubblici segnalati alla Corte dei Conti per il danno causato all’erario e molti di loro dovranno subire anche il procedimento penale visto che la maggior parte ha percepito tangenti per orientare le scelte dell’amministrazione.
«Il meccanismo fraudolento prevedeva l’apertura e successiva chiusura delle buste contenenti le offerte economiche delle ditte concorrenti; la comunicazione a ditte conniventi delle informazioni così acquisite, affinché fosse possibile formulare l’offerta più idonea per vincere la gara; la sostituzione furtiva delle buste contenenti le originarie offerte presentate dalle medesime imprese con delle nuove predisposte fraudolentemente in base al vantaggio conoscitivo indebitamente ottenuto». Risultato: 19 commesse truccate per un danno di 23 milioni e 161 mila euro.
Il settore della salute pubblica anocra è certamente uno dei più «saccheggiati».
Sono 626 i dipendenti pubblici che dovranno rendere conto dei propri illeciti e di aver provocato un danno di ben 233 milioni di euro.
Ma non di meno sono migliaia i cittadini che hanno truffato lo Stato riuscendo ad ottenere prestazioni pur non avendone i requisiti o comunque rimborsi non dovuti. Le denunce finora presentate nel 2013 sono state 5.300 con un danno calcolato di oltre 9 milioni di euro.
Circa 400 dottori di tutta la provincia di Caserta (rappresentativa di tanti casi analoghi) hanno continuato a percepire compensi relativi a «1.215 soggetti deceduti, 2.010 emigrati all’estero e 2.763 emigrati fuori provincia». Danno accertato: 1,5 milioni di euro.
Da Padova a Lecco, arrivando a Roma, ancora, sono migliaia i casi di «falsi poveri» scoperti dai finanzieri.
A Padova è stata denunciata una pensionata settantenne che abitava in una villa con piscina, aveva altri 14 immobili di proprietà affittati «in nero» per un canone mensile che oscillava tra i fino a 4.600 e i 5.000 euro al mese. Non solo non aveva denunciato introiti per oltre 220 mila euro, ma negli anni scorsi aveva ottenuto il rimborso delle tasse universitarie sostenute per il figlio e chiesto al Comune le prestazioni economiche assistenziali, dichiarando di appartenere a un nucleo familiare indigente.
A Lecco sono state denunciate 53 persone che hanno percepito illecitamente dal Comune il sostegno dovuto a chi si trova in «stato di bisogno».
Si tratta di una somma mensile che oscilla tra i 500 e i 3.000 euro al mese, quindi un vero e proprio stipendio pur non facendo nulla e soprattutto potendo contare su altre «entrate».
Lungo il litorale laziale, da Civitavecchia fino a Nettuno, sono stati scovati 207 cittadini titolari di buoni scuola, borse di studio, gratuito patrocinio legale e altri benefici che però vivevano in ville prestigiose e si spostavano su auto di lusso. Alcuni di essi sono risultati proprietari di prestigiose dimore nelle zone di Casal Palocco e dell’Infernetto, periferia sud di Roma, «con un tenore di vita inconciliabile con l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), determinato sulla base delle autodichiarazioni presentate».
Sono solo esempi di una società priva di una qualsiasi coscienza civile e sociale e solidaristica, che si appresta, ormai irreversibilmente malata, al proprio declino.
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Denunciati 5 mila dipendenti pubblici Ecco chi sono i nuovi falsi poveri - Corriere.it (http://www.corriere.it/economia/13_dicembre_01/denunciati-5-mila-dipendenti-pubblici-ecco-chi-sono-nuovi-falsi-poveri-04a008b6-5a58-11e3-97bf-d821047c7ece.shtml)