D74
16/12/2013, 17:10
Pisa, 16 dicembre 2013 - TERRORE in piazza della Pera. Sabato sera, intorno alle 23, un uomo visibilmente alterato ha seminato paura e panico fra la gente minacciando di morte il proprietario di un locale e devastato il suo negozio. Durante quegli attimi di violenza, l’uomo non ha taciuto la propria identità, definendosi come un pluriomicida pratese capace di vendetta. Futili, secondo il racconto dei testimoni, i motivi che avrebbero scatenato la furia incontrollata dell’uomo, che ha distrutto il locale ‘DolceNotte’ per rivalsa contro il proprietario intervenuto in difesa di una ragazza vittima di molestie. Rabbia e sconcerto fra i commercianti della piazza.
HA SEMINATO panico e terrore ed è fuggito. Un altro episodio di violenza ha macchiato il week-end nel centro storico di Pisa. E l’autore è a piede libero capace di commettere altre insensate brutalità, come raccontano i testimoni agghiacciati. La violenza è avvenuta sabato intorno alle 23.15. L’uomo, raccontano alcuni giovani presenti, era nel pub ‘Chicchessia’ in piazza della Pera. «L’atmosfera era tranquilla come al solito, nel locale — spiega un ragazzo —, ma all’improvviso quell’uomo ubriaco e sotto effetto di droga ha iniziato a urlare contro una cameriera». Sembra che avesse preso a molestare la ragazza e, non appena questa ha detto di essere romena, ha perso le staffe insultandola con volgarità e ferocia xenofoba. In aiuto della giovane spaventata è accorso Angelo Condemi, il proprietario del vicino ‘Dolce Notte’.
IL RACCONTO di Angelo è ancora più agghiacciante. «Abbiamo provato a calmarlo, ma lui non smetteva di insultarci. Ci ha minacciato di morte». In quegli attimi di furia, l’uomo si è anche qualificato. «Gridava il suo nome e cognome e rafforzava le minacce dicendo che aveva già ammazzato due persone e che non aveva paura di essere arrestato di nuovo. ‘Tanto a me non mi fanno nulla’, urlava, ‘per due omicidi mi hanno dato due anni’», ricorda infuriato Condemi che ha subìto, incolpevole, la devastazione del suo locale. L’uomo, infatti, si è scatenato contro il proprietario del ‘Dolce Notte’, irrompendo nel locale e sradicando la vetrina del bancone che ieri, Condemi, ha arrangiato con una schermatura di plastica per riprendere a lavorare. I danni superano i duemila euro: «Dovrò pagarli da me, ovviamente — dice Condemi —. Quell’uomo è fuggito». La Polizia infatti è intervenuta troppo tardi, raccontano i testimoni, quando l’uomo aveva già fatto perdere le proprie tracce. Condemi racconta: «Era talmente alterato che a un certo punto è caduto sbattendo la testa e rompendo un altro pezzo di bancone». Angelo è furioso e si sente abbandonato: «Non siamo tutelati. Come possiamo difenderci da queste violenze ingiustificate? — e prorompe — Sarò costretto a girare armato. Quest’uomo è pericoloso. Ha minacciato di tornare e ucciderci».
SE LE GENERALITÀ urlate dall’uomo corrispondessero al vero, si tratterebbe dell’autore di due episodi criminosi avvenuti a partire dal 2002. In quella data, l’uomo assieme al suo ‘branco’ pestò a sangue un ventenne marocchino e lo portò sui binari della ferrovia di Prato per simularne il suicidio. Fu poi condannato per concorso in omicidio a cinque anni di arresti domiciliari. Nel 2009, a Busto Arsizio, fu accusato di omicidio preterintenzionale dopo una lite in cui perse la vita un giovane che gli aveva negato un accendino.
ma uno del genere che ci fa ancora in giro?
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HA SEMINATO panico e terrore ed è fuggito. Un altro episodio di violenza ha macchiato il week-end nel centro storico di Pisa. E l’autore è a piede libero capace di commettere altre insensate brutalità, come raccontano i testimoni agghiacciati. La violenza è avvenuta sabato intorno alle 23.15. L’uomo, raccontano alcuni giovani presenti, era nel pub ‘Chicchessia’ in piazza della Pera. «L’atmosfera era tranquilla come al solito, nel locale — spiega un ragazzo —, ma all’improvviso quell’uomo ubriaco e sotto effetto di droga ha iniziato a urlare contro una cameriera». Sembra che avesse preso a molestare la ragazza e, non appena questa ha detto di essere romena, ha perso le staffe insultandola con volgarità e ferocia xenofoba. In aiuto della giovane spaventata è accorso Angelo Condemi, il proprietario del vicino ‘Dolce Notte’.
IL RACCONTO di Angelo è ancora più agghiacciante. «Abbiamo provato a calmarlo, ma lui non smetteva di insultarci. Ci ha minacciato di morte». In quegli attimi di furia, l’uomo si è anche qualificato. «Gridava il suo nome e cognome e rafforzava le minacce dicendo che aveva già ammazzato due persone e che non aveva paura di essere arrestato di nuovo. ‘Tanto a me non mi fanno nulla’, urlava, ‘per due omicidi mi hanno dato due anni’», ricorda infuriato Condemi che ha subìto, incolpevole, la devastazione del suo locale. L’uomo, infatti, si è scatenato contro il proprietario del ‘Dolce Notte’, irrompendo nel locale e sradicando la vetrina del bancone che ieri, Condemi, ha arrangiato con una schermatura di plastica per riprendere a lavorare. I danni superano i duemila euro: «Dovrò pagarli da me, ovviamente — dice Condemi —. Quell’uomo è fuggito». La Polizia infatti è intervenuta troppo tardi, raccontano i testimoni, quando l’uomo aveva già fatto perdere le proprie tracce. Condemi racconta: «Era talmente alterato che a un certo punto è caduto sbattendo la testa e rompendo un altro pezzo di bancone». Angelo è furioso e si sente abbandonato: «Non siamo tutelati. Come possiamo difenderci da queste violenze ingiustificate? — e prorompe — Sarò costretto a girare armato. Quest’uomo è pericoloso. Ha minacciato di tornare e ucciderci».
SE LE GENERALITÀ urlate dall’uomo corrispondessero al vero, si tratterebbe dell’autore di due episodi criminosi avvenuti a partire dal 2002. In quella data, l’uomo assieme al suo ‘branco’ pestò a sangue un ventenne marocchino e lo portò sui binari della ferrovia di Prato per simularne il suicidio. Fu poi condannato per concorso in omicidio a cinque anni di arresti domiciliari. Nel 2009, a Busto Arsizio, fu accusato di omicidio preterintenzionale dopo una lite in cui perse la vita un giovane che gli aveva negato un accendino.
ma uno del genere che ci fa ancora in giro?
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