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Visualizza Versione Completa : Giornata della memoria



spitjake
27/01/2014, 09:25
oggi.

che sia spunto di riflessione anche per il nostro presente

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/27/enzo-biagi-intervista-primo-levi-come-nascono-i-lager-facendo-finta-di-nulla/858417/

http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2014/01/Auschwitz_giornata-memoria_640.jpg?adf349

jamex
27/01/2014, 10:11
mai dimenticare :oook:

oscar diamante
27/01/2014, 10:36
Potrebbero dimenticarsi di fare certe cazzate, quei gran furboni delle teste di maiale.
Usassero altre parti del corpo dei loro simili x cose piú belle....dicesi: dar da mangiare a chi non ne ha!!

Stinit
27/01/2014, 10:47
oggi.

che sia spunto di riflessione anche per il nostro presente

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/27/enzo-biagi-intervista-primo-levi-come-nascono-i-lager-facendo-finta-di-nulla/858417/

Due giganti...mai dimenticare

Marco Manila
27/01/2014, 11:05
Non dimentichiamo, MAI!

oldbonnie
27/01/2014, 11:09
Ad eterna memoria.


http://passatopresente.blog.rai.it/files/2009/05/rdettschindlergerusalemme30-04-09-003.jpg

Shining
27/01/2014, 11:24
.

urasch
27/01/2014, 11:51
.

macheamico6
27/01/2014, 11:59
.

tbb800
27/01/2014, 12:15
.

Lodan
27/01/2014, 12:17
.

rori
27/01/2014, 12:47
.

inviato dal mio Cinaphone con Tappotalk 6.9

Lo scrofo
27/01/2014, 13:15
Il ricordo di questi crimini scellerati dovrebbe rimanere impresso in ogni generazione, per non cadere di nuovo nella trappola degli estremismi.

2speed3
27/01/2014, 13:44
Io sono stato ad Auschwitz , vedere certe cose non puo lasciare indifferenti.

Lo scrofo
27/01/2014, 13:52
a me e' bastato Dachau ... Posso solo immaginare il resto :(

HAL9000
27/01/2014, 14:34
.

Angelik57
27/01/2014, 14:57
E con loro non dimenticare mai anche le altre numerosissime vittime dei campi di sterminio, zingari, apolidi,omosessuali, prigionieri politici, malati mentali, handicappati, testimoni di geova ecc....

macheamico6
27/01/2014, 15:56
https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/t1/994708_10151924071556274_797314154_n.jpg

Mr Slevin
27/01/2014, 16:19
sono del parere che quello che è accaduto non deve essere assolutamente dimenticato, anzi abbiamo l'obbligo morale di tenere ben impresse le parole che il dotto Cicerone scrisse" Historia magistra vitae" tradotto la storia è maestra di vita.
A tal proposito voi non pensate che ancora oggi si verifica una analoga forma di olocausto verso la società? mi spiego meglio e chiedo scusa se potrei uscire fuori argomento, i governi degli ultimi 20 anni sopratutto ai noi giovani delle ultime generazioni hanno deturpato la ns dignità, ci hanno rubato la speranza e la voglia di continuare a sperare .........

emidio_speed
27/01/2014, 17:01
CIOCCOLATA VERA

Mi attirarono fuori dalla baracca
con promesse di cioccolata
e parole come ”Schätzchen”,
ma le altre donne sapevano,
e, ancor prima di udire i rumori là fuori,
mi chiamarono puttana dei soldati.
Anch’io sapevo,
ma la fame ha un modo tutto suo di cambiarti,
e di farti scordar chi sei.
Buffo, come vi possa essere speranza nella disperazione.

Gettarono la cioccolata per terra
e risero: ”Da friß.” La desideravo da impazzire,
ma il sapore fu di fango. ”Dreh dich rum, Judenschwein.”
Vidi enormi stivali neri, paia e paia,
e il terreno così fangoso
da far sprofondare il mio corpo.
Tirai su il mio abito da prigioniera ed allargai le gambe.
Erano così leggere e s’aprirono così facilmente
che ringraziai Dio, sapevo
che non avrei resistito.
Questo corpo non è più mio, questa fame;
finalmente, non c’è più motivo di lottare.

Mi chiedo ora se il loro desiderio di me
fosse una brama di morte:
fottere una donna calva ch’era soltanto pelle e ossa,
la cui unica salvezza era una tazza di zuppa acquosa
per cena, una fetta di pane raffermo,
e forse, se i soldati l’avessero di nuovo voluta,
questa volta, un pezzo di cioccolata vera.

Stewart J. Florsheim

oldbonnie
27/01/2014, 21:16
Voi che vivete sicuri

nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera

il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

che lavora nel fango

che non conosce pace

che lotta per mezzo pane

che muore per un si o per un no.

Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome

senza più forza di ricordare

vuoti gli occhi e freddo il grembo

come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

stando in casa andando per via,

coricandovi, alzandovi.

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

la malattia vi impedisca,

i vostri nati torcano il viso da voi.


Primo Levi



http://www.edscuola.it/archivio/norme/images/foto_shoah3.jpg